CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2021
586.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 358

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.05 alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 13.15.

DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, Pag. 359salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri il relatore, deputato Sutto ha svolto la relazione e si è svolta la discussione.
  Dà, quindi, la parola al relatore per l'illustrazione della proposta di parere.

  Mauro SUTTO (LEGA), relatore, illustra una proposta di parere favorevole, con alcune premesse (vedi allegato 1).

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina.
Nuovo testo unificato C. 1825 Cunial e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri la relatrice, deputata Villani, ha svolto la relazione.
  Non essendoci richieste di intervento, dà la parola alla relatrice per l'illustrazione della proposta di parere da lei predisposta.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, alla luce delle considerazioni svolte nella seduta precedente e delle criticità evidenziate in merito ad alcune parti del testo in esame, volte a incidere su materie oggetto della competenza della XII Commissione, illustra una proposta di parere favorevole con una condizione (vedi allegato 2).

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, pone in votazione la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 13.25.

Interventi per la prevenzione e la lotta contro l'AIDS e le epidemie infettive aventi carattere di emergenza.
C. 1972 D'Attis.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Mauro D'ATTIS (FI), relatore, segnala preliminarmente che la proposta di legge di cui la XII Commissione avvia l'esame nella seduta odierna, da lui presentata insieme ai colleghi Bologna, Boldi, Giachetti e Magi, è frutto del lavoro di un intergruppo parlamentare costituitosi sul tema dell'AIDS, nell'ambito del quale si è svolto anche un confronto con alcuni soggetti esterni competenti in materia.
  Passando al contenuto della proposta, sottolinea che essa è volta ad aggiornare i contenuti della legge n. 135 del 1990, che ha definito l'indirizzo operativo della lotta all'AIDS in Italia. All'attività legislativa, inizialmente finalizzata ad individuare una serie di interventi mirati a contrastare la diffusione dell'infezione da HIV mediante politiche di prevenzione e di idonea assistenza Pag. 360 alle persone affette da AIDS, si è affiancata nel corso del tempo un'articolata attività regolatoria.
  Alla base della presentazione della proposta in esame, si pone una forte necessità di adeguare lo strumento normativo alla mutata situazione della malattia derivante dal virus dell'immunodeficienza umana (HIV) e di non disperdere il patrimonio di esperienze, reti e capacità di intervento nella cura di questa malattia, che si è costruito in questi anni. Oggi l'infezione da HIV è una patologia controllabile, per la quale esistono terapie che sono in grado di consentire una sopravvivenza analoga a quella di una persona che non ne sia affetta. È, tuttavia, una patologia che presenta una mutabilità intrinseca, che non consente di diminuire l'impegno nella prevenzione e nella ricerca e adozione di cura sempre aggiornate.
  Fa presente, quindi, che la proposta di legge in esame è composta da sette articoli.
  L'articolo 1 prevede l'adozione, con decreto del Ministro della salute, di un Piano nazionale strategico per la lotta contro l'infezione da HIV e AIDS, di durata triennale, aggiornabile nel corso del triennio. Il Piano definisce e specifica i seguenti interventi: interventi di carattere pluriennale su: prevenzione, informazione, ricerca, sorveglianza epidemiologica e sostegno dell'attività del volontariato; manutenzione e adeguamento dei reparti di ricovero per malattie infettive e la realizzazione di spazi per attività di ospedale diurno nonché l'adeguamento e potenziamento dei laboratori di virologia, microbiologia e immunologia ad essi connessi; mantenimento degli organici relativi al personale medico e infermieristico delle strutture di ricovero per malattie infettive e dei laboratori nonché del personale laureato non medico e del personale tecnico occorrente per gli stessi laboratori; attività di formazione e di aggiornamento professionale del personale dei reparti di ricovero per malattie infettive e degli altri reparti che ricoverano ammalati di AIDS; potenziamento dei servizi territoriali per le malattie sessualmente trasmissibili e dei servizi di assistenza ai tossicodipendenti; rafforzamento delle funzioni dell'Istituto superiore di sanità in materia di sorveglianza, raccolta di dati epidemiologici e presidio di nuove emergenze infettive.
  Segnala che, per quanto riguarda i modelli assistenziali, si stabilisce che i servizi per il trattamento a domicilio (ADI) delle persone affette da HIV e patologie correlate vengono erogati nei casi in cui, superata la fase del ricovero, è possibile la prosecuzione della cura presso il domicilio dei pazienti, presso le residenze collettive o presso le case alloggio.
  Viene, inoltre, fornita la cornice normativa di riferimento (partecipazione delle associazioni di volontariato ed indirizzi regionali). Le modalità di accreditamento e le forme di convenzione sono demandate a un decreto del Ministro della salute, da adottare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento in commento, previa intesa in sede di Conferenza Stato-regioni (comma 3). Gli spazi per l'attività di ospedale diurno vengono funzionalmente aggregati alle unità operative di degenza, nel rapporto di un posto di assistenza a ciclo diurno per ogni cinque posti di degenza ordinari, equivalenti per fabbisogno e standard di personale. Nel caso in cui gli spazi per l'attività di ospedale diurno non siano stati istituiti, le aziende sanitarie locali realizzano, negli ospedali, posti di assistenza a ciclo diurno, collegati funzionalmente ai reparti per malattie infettive (comma 4).
  Fa presente che il finanziamento degli interventi di cui al provvedimento in esame è posto a carico di quote del Fondo sanitario nazionale di parte corrente – come già previsto dalla legge n. 135, le cui risorse finanziarie iscritte nel bilancio dello Stato sono fatte salve dall'articolo 7 della proposta di legge stessa – e, ove necessario, con specifici stanziamenti vincolati allo scopo. In aggiunta, se necessario, gli interventi del Piano nazionale strategico possono essere finanziati con operazioni di mutuo con fondi della Banca europea per gli investimenti, della società Cassa depositi e prestiti SpA e degli istituti e aziende di credito a ciò abilitati, secondo modalità e procedure stabilite con decreto del Ministro dell'economia Pag. 361 e delle finanze. I finanziamenti sono iscritti in apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero della salute (commi 7 e 8).
  L'articolo 2 disciplina le modalità di attuazione degli interventi necessari al rafforzamento della rete assistenziale ospedaliera a seguito della recrudescenza o dell'evoluzione dell'epidemia di HIV e di AIDS o di altre patologie infettive con analoghe caratteristiche di immediato rischio sanitario per la popolazione. Rispetto agli articoli 2 e 3 della legge n. 135, l'articolo registra le novità intervenute a seguito del versamento, dal 2015, delle quote per i programmi di lotta all'AIDS nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale e delle novità introdotte dal decreto legislativo n. 127 del 2016, in tema di conferenza di servizi.
  All'attuazione degli interventi necessari, si provvede con le seguenti modalità: il Ministero della salute dichiara l'urgenza eccezionale di interventi in materia di strutture ospedaliere per malattie infettive e trasmette le indicazioni tecniche necessarie; le regioni e le province autonome determinano e comunicano al Ministro della salute, entro il termine perentorio di trenta giorni, la distribuzione e la localizzazione degli interventi necessari per contrastare l'epidemia in atto. In caso di mancata osservanza del termine, il Ministro della salute provvede in via sostitutiva ad individuare la distribuzione e localizzazione degli interventi necessari; il Ministro della salute, per consentirne l'immediata realizzazione degli interventi regionali, promuove, d'intesa con ciascuna regione, una conferenza di servizi alla quale partecipano i responsabili degli uffici competenti delle amministrazioni e degli enti statali, regionali e locali comunque tenuti ad assumere atti di intesa, pareri, autorizzazioni, approvazioni, concessioni e nulla osta previsti da leggi statali e regionali; la conferenza acquisisce e valuta tutti gli elementi relativi alla compatibilità dei progetti con le esigenze ambientali, territoriali, paesaggistiche e culturali ed entro quindici giorni dalla convocazione si esprime su di essi nella seduta a tal fine convocata. L'approvazione espressa all'unanimità sostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, i pareri, le autorizzazioni, le approvazioni, le concessioni e i nulla osta previsti dalle leggi statali e regionali. In mancanza di unanimità e su motivata richiesta del Ministro della salute, si provvede con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Consiglio medesimo. Tale decreto sostituisce ad ogni effetto gli atti di intesa, i pareri, le autorizzazioni, le approvazioni, le concessioni e i nulla osta previsti dalle leggi statali e regionali. Il comma 7 specifica che non sono comunque derogabili le norme del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo n. 159 del 2011, nonché i vincoli di inedificabilità e le prescrizioni sostanziali derivanti da vincoli previsti dalle leggi in materia paesaggistica, ambientale e storico-monumentale.
  L'articolo 3, in materia di personale, prevede che si provveda mediante pubbliche selezioni per il mantenimento di livelli di dotazione organica adeguati alle esigenze di cura, alla copertura di posti vacanti di personale medico e laureato nelle strutture di ricovero per malattie infettive, nelle strutture di continuità assistenziale ad esse funzionalmente connesse e nei laboratori. In caso di emergenze sanitarie di carattere infettivo, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale possono ricorrere a selezioni pubbliche integrative straordinarie. Per quanto riguarda i corsi di formazione e di aggiornamento professionali per il personale dei reparti di ricovero per malattie infettive e degli altri reparti che ricoverano ammalati di AIDS, il comma 2 impegna le aziende sanitarie locali ad organizzare annualmente corsi di formazione, con specifico riferimento ai problemi tecnico-sanitari connessi con l'attività di assistenza, ai problemi psicologici e sociali e a quelli derivanti dal collegamento funzionale nel trattamento a domicilio. Il Ministro della salute, sentito il Consiglio superiore di sanità, con proprio decreto disciplina l'istituzione e l'effettuazione dei corsi, nonché le modalità di erogazione dell'assegno da corrispondere ai partecipanti. Pag. 362
  Fa presente che l'articolo 4, sull'accertamento dell'infezione da HIV, riproduce il contenuto dell'articolo 5 della legge n. 135 ad eccezione della disposizione recata dal comma 4, relativa al libero accesso per i cosiddetti grandi minori (16-17 anni) ai test diagnostici per l'accertamento dell'infezione da HIV senza il consenso dei soggetti esercenti la potestà genitoriale. L'articolo 5, sui divieti a carico dei datori di lavoro, riproduce il contenuto dell'articolo 6 della legge n. 135, stabilendo, in particolare: il divieto per i datori di lavoro pubblici e privati di svolgere indagini volte ad accertare l'esistenza di uno stato di sieropositività nei dipendenti o in persone prese in considerazione per l'instaurazione di un rapporto di lavoro; le sanzioni previste dall'articolo 38 della legge n. 300 del 1970 per la violazione di tale divieto.
  L'articolo 6 istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Comitato interministeriale per la lotta contro le malattie infettive, l'infezione da HIV e l'AIDS. Il Comitato è presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri o da un suo delegato. Del Comitato fanno parte i Ministri della salute, del lavoro e delle politiche sociali, dell'istruzione, dell'università e della ricerca, della difesa, della giustizia, dell'interno e delle infrastrutture e dei trasporti. Il Comitato interministeriale coordina gli interventi per l'attuazione del Piano nazionale strategico e indica le misure necessarie per adattare gli interventi e le risorse finanziarie alle evoluzioni dell'epidemia da HIV. Si prevede che il Governo presenti annualmente alle Camere una Relazione sullo stato di attuazione degli interventi per la lotta contro l'infezione da HIV e l'AIDS. L'articolo 7, infine, abroga la legge n. 135 del 1990.
  In conclusione, ricorda che la proposta è stata presentata nel mese di luglio del 2019, prima della diffusione del coronavirus, rilevando come essa possa costituire una base di lavoro per un ulteriore evoluzione del testo, anche attraverso lo svolgimento di un ciclo di audizioni.

  Fabiola BOLOGNA (MISTO-C!-PP), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, ribadisce che la proposta di legge in esame è frutto anche di un confronto con le società scientifiche e le associazioni operanti nel settore, con l'obiettivo di rivedere la legge n. 135 del 1990, per quell'epoca sicuramente innovativa ma che dopo oltre trent'anni necessita di un aggiornamento. Rileva come questo compito debba essere svolto tenendo fermi i punti essenziali di quella normativa, quali il contrasto allo stigma sociale per i pazienti con AIDS, l'accesso omogeneo alle cure su tutto il territorio, il diritto alla riservatezza, lo sviluppo di terapie specifiche.
  Si dichiara certa che la Commissione Affari sociali saprà arricchire la proposta con ulteriori contenuti, grazie anche allo spirito di collaborazione che la caratterizza.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, segnala che il tema delle audizioni posto dal relatore sarà discusso nell'ambito di una prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Andrea Costa.

  La seduta comincia alle 15.20.

5-05381 Novelli: Percentuale di personale ausiliario impiegato presso ospedali e strutture socio-sanitarie ad aver rifiutato la vaccinazione anti Covid-19.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Roberto BAGNASCO (FI), cofirmatario dell'interrogazione, replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per l'attenzione dimostrata e per la puntualità della Pag. 363risposta, pur rilevando che essa non contiene i dati richiesti circa il numero degli addetti ausiliari impiegati presso ospedali e strutture socio-sanitarie che non hanno effettuato le vaccinazioni anti Covid-19, non avendo il Ministero sufficienti elementi al riguardo. Auspica, pertanto, che il dato sia reso disponibile quanto prima possibile.
  Nel valutare positivamente il cambio di atteggiamento che ha consentito, in presenza di determinate garanzie, le visite dei familiari ricoverati presso le residenze sanitarie assistenziali, segnala che il tema dell'assenza di contatti umani è stato purtroppo sottovalutato e che le conseguenze di lungo periodo, seppure non facilmente valutabili, costituiranno sicuramente un problema rilevante. Si augura che il Ministero della salute effettui un attento monitoraggio rispetto a quanto avviene sul territorio, essendo a conoscenza di politiche assai diverse adottate a livello di singole aziende sanitarie locali.
  Si dichiara, infine, tranquillizzato dalle recenti dichiarazioni del sottosegretario Costa sulle imminenti riaperture, osservando che ad un aumento delle vaccinazioni deve seguire un progressivo superamento delle attuali restrizioni. Esprimendo apprezzamento per l'incremento della capacità vaccinale, osserva che quando sarà possibile utilizzare in maniera integrale l'apporto proveniente da alcune categorie, come i medici di medicina generale e i farmacisti, è ampiamente prevedibile il raggiungimento di un obiettivo pari a circa 700.000 inoculazioni giornaliere.

5-05583 De Filippo: Iniziative per garantire la continuità terapeutica e assistenziale.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Vito DE FILIPPO (PD), replicando, nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta articolata, si riserva di approfondirne il contenuto. Evidenzia, tuttavia, il fatto di non aver colto in essa elementi sufficienti in relazione a un elemento essenziale della propria interrogazione, rappresentato dall'utilizzo per i farmaci della cosiddetta distribuzione per conto, tema che investe in maniera diretta le competenze del Ministero per la salute.
  Nel richiamare le problematiche connesse all'attuale crisi pandemica, segnala che tale modalità di distribuzione consentirebbe una semplificazione delle procedure con beneficio a carico dei pazienti. Precisando che continuerà a monitorare il tema oggetto dell'atto di sindacato ispettivo in titolo, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta ricevuta.

5-05830 Gemmato: Iniziative per destinare adeguate risorse per la sperimentazione clinica di un nuovo vaccino anti-Sars-CoV-2.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Marcello GEMMATO (FDI), replicando, ringrazia il sottosegretario Costa per la risposta puntuale, ricordando che le criticità oggetto della propria interrogazione si sono verificate prima che questi assumesse l'attuale funzione. Si dichiara, in ogni caso, insoddisfatto della risposta ricevuta, ricordando che l'Istituto superiore di sanità ha sospeso oramai da mesi lo sviluppo di un vaccino contro il Covid-19 basato su una tecnologia innovativa. Ricorda che nella prima fase di sperimentazione tale vaccino si è dimostrato molto promettente, essendo potenzialmente in grado di offrire una copertura fino a diciassette anni, anche rispetto a varianti del virus.
  Rileva che lo sviluppo tempestivo del vaccino da parte di un organismo pubblico avrebbe consentito una più rapida immunizzazione della popolazione, con un'importante ricaduta anche dal punto di vista economico, evidenziando che la scelta di non consentirne il passaggio alla cosiddetta fase II ha compromesso tale obiettivo. Nell'accogliere con favore la disponibilità dimostrata nella risposta, a porre una maggiore attenzione rispetto alla problematica sollevata attraverso la sua interrogazione, rileva come l'occasione persa rappresenti un elemento di estrema gravità per il Paese, Pag. 364auspicando che il rappresentante del Governo possa farsi carico di quanto segnalato.

5-05851 Noja: Individuazione delle persone con sclerosi multipla che hanno diritto alla vaccinazione prioritaria anti Sars-CoV-2.

  Il sottosegretario Andrea COSTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lisa NOJA (IV), replicando, sottolinea che la finalità della interrogazione da lei presentata è quella di segnalare alle regioni la possibilità di utilizzare uno strumento utile per individuare le persone che hanno diritto ad effettuare la vaccinazione anti COVID-19 in maniera prioritaria. Auspica, pertanto, che non vada sprecata l'occasione rappresentata dai dati contenuti nel Registro italiano della sclerosi multipla, ribadendo la disponibilità offerta dalle associazioni che rappresentano i pazienti interessati.

  Marialucia LOREFICE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.