CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2021
586.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 348

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA.

  La seduta comincia alle 14.

DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese.
C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella precedente seduta, il relatore, onorevole Tucci, ha svolto la sua relazione e che, secondo quanto convenuto nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere di competenza.
  Invita, quindi, il relatore a illustrare la sua proposta di parere.

  Riccardo TUCCI (M5S), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

DL 52/2021: Misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle Pag. 349esigenze di contenimento della diffusione dell'epidemia da COVID-19.
C. 3045 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, il relatore, onorevole Viscomi, ha svolto la sua relazione e che in quella sede si era prospettata l'opportunità di rinviare l'espressione del parere di competenza alla prossima settimana, riservando la seduta di oggi allo svolgimento di eventuali interventi dei deputati, anche in considerazione della circostanza, segnalata dal relatore, che il Governo ha presentato presso la XII Commissione un articolo aggiuntivo che riproduce sostanzialmente il contenuto del decreto-legge n. 56 del 2021, attualmente all'esame della I Commissione.

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, precisa, con riferimento all'emendamento 11.01 presentato dal Governo, che la proposta emendativa, nel recepire il contenuto del decreto-legge n. 56 del 2021, all'articolo 11-bis reca disposizioni urgenti in materia di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni. In particolare, il comma 1 modifica l'articolo 263 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, prorogando fino alla definizione della disciplina del lavoro agile da parte dei contratti collettivi, ove previsti, e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021 la possibilità per le pubbliche amministrazioni di ricorrere al lavoro agile anche in assenza di accordi individuali. È soppresso, rispetto alla normativa vigente, il limite minimo del 50 per cento del personale impiegato in tale modalità e si specifica che le disposizioni si applicano al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico fino al termine dello stato di emergenza connessa al COVID-19. Fa presente, poi, che il comma 2 del medesimo articolo 11-bis, modificando l'articolo 14 della legge n. 124 del 2015, estende anche al lavoro agile la determinazione annuale di obiettivi organizzativi attraverso l'adozione di specifiche misure organizzative, attualmente previste con riferimento al telelavoro. Si riduce anche, dal 60 al 15 per cento la quota dei dipendenti che possono svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile, in base al Piano organizzativo del lavoro agile (POLA), e dal 30 al 15 per cento la quota dei dipendenti che possono comunque avvalersi della predetta prestazione, in caso di mancata adozione del Piano medesimo.

  Romina MURA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione dell'agricoltura contadina.
Nuovo testo unificato C. 1825 Cunial e abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta dell'11 maggio 2021.

  Romina MURA, presidente, ricorda che nella precedente seduta, la relatrice, onorevole Frate, ha svolto la propria relazione e che, secondo quanto convenuto nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere di competenza.
  Invita, quindi, la relatrice a illustrare la sua proposta di parere.

  Flora FRATE (MISTO-A-+E-RI), relatrice, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.15.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Romina MURA. – Interviene il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando.

  La seduta comincia alle 15.20.

7-00656 Invidia: Adozione di una strategia nazionale per la sicurezza sul lavoro.
(Discussione e conclusione – Approvazione).

  Romina MURA, presidente, nel ricordare che, come convenuto, nella seduta odierna si potrà procedere alla votazione della risoluzione, ringrazia preliminarmente il Ministro Orlando per la sensibilità dimostrata con la sua partecipazione alla seduta odierna.
  Sottolinea, quindi, che il metodo collaborativo che contraddistingue l'attività della Commissione in questa legislatura, come peraltro nella precedente, ha consentito di giungere alla rapida formulazione di un testo condiviso, che affronta sistematicamente il grave problema della sicurezza sui luoghi di lavoro, anche alla luce dei recenti gravi fatti di cronaca. Ritiene, in proposito, particolarmente preoccupante la circostanza che gli incidenti continuino a verificarsi con allarmante frequenza anche in un contesto in cui si è riscontrata una forte riduzione delle ore lavorate.
  Nel ricordare come la Commissione abbia prestato particolare attenzione ai temi della sicurezza sul lavoro nel corso della presente legislatura, conducendo una specifica indagine conoscitiva sul sistema della vigilanza in materia di lavoro, ritiene che l'atto di indirizzo in discussione potrà offrire un valido contributo nella ricerca di soluzioni ormai non più rinviabili, che dovranno essere definite con un approccio sistematico, assicurando il coinvolgimento di tutte le istituzioni e le parti sociali interessate. La sinergia fra Parlamento, Governo, Regioni e parti sociali è, infatti, a suo avviso, una condizione essenziale perché, nell'uscita dalla pandemia, si possa realizzare una ripresa che metta effettivamente al centro il lavoro e i lavoratori.

  Niccolò INVIDIA (M5S), primo firmatario della risoluzione, dopo avere ringraziato il Ministro per la sua presenza in Commissione, illustra sinteticamente il contenuto dell'atto di indirizzo, sottolineando il proficuo lavoro svolto, che ha permesso di giungere ad un testo condiviso da tutti i gruppi sulla base di un metodo che ha contraddistinto già in passato il lavoro della Commissione. Ringrazia tutti i rappresentanti dei gruppi per la sensibilità dimostrata, che ha consentito di giungere in tempi estremamente brevi alla redazione del testo e, oggi, alla sua discussione.

  Antonio VISCOMI (PD), associandosi ai ringraziamenti espressi dal collega Invidia, sottolinea la coincidenza della concomitante dichiarazione del Presidente del Consiglio dei ministri, che, nel rispondere ad una interrogazione a risposta immediata nell'Assemblea della Camera, ha da poco sottolineato l'esigenza di fare di più sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, con un'attenzione che è particolarmente necessaria in una fase di riapertura dell'economia.
  Ricorda che la morte della giovane operaia di Prato, la scorsa settimana, ha scosso le coscienze di tutti, anche per le modalità quasi ottocentesche dell'incidente, rendendo ancora più evidente per tutti i soggetti a vario titolo coinvolti – Governo, Parlamento, imprese, sindacati, lavoratori – la necessità di agire. Anche la XI Commissione, spinta dalla medesima urgenza, ha deciso di formulare una risoluzione, che ha raccolto il consenso di tutti i gruppi, di maggioranza e di opposizione, e che si basa sulla convinzione che non c'è impresa di qualità senza la qualità del lavoro e che la dignità della persona deve essere il metro dell'agire economico. Tale intreccio è alla base della transizione ecologica, che costituisce uno dei pilastri del PNRR e che, a suo avviso, come evidenziato nella risoluzione, non può non essere integrale, ponendo la persona che lavora al centro delle innovazioni organizzative e produttive. Constata, Pag. 351 quindi, l'unità di intenti tra il Parlamento e il Ministro, che, sin dalla sua audizione sulle linee programmatiche, ha parlato spesso della necessità di interventi per migliorare la sicurezza sul lavoro, e si augura che l'emozione e lo sconcerto del momento si traducano in una strategia operativa condivisa, adattabile a tutti i settori produttivi, integrata e sostenibile. Solo così, infatti, l'impegno che ci si vuole assumere diventerà credibile. Infine, non nasconde la sua emozione nel dirsi sicuro che il Ministro Orlando si impegnerà ad onorare tutti gli impegni della risoluzione che la Commissione si appresta ad approvare.

  Paolo ZANGRILLO (FI), ringraziando il Ministro Orlando per la sua presenza, esprime la propria soddisfazione per la trasversalità delle reazioni dei gruppi della Commissione all'ennesimo infortunio sul lavoro, che ha portato all'elaborazione di una risoluzione totalmente condivisa. La morte sul lavoro di una giovane mamma colpisce le coscienze, ma ancora di più dovrebbe colpirle la constatazione che in Italia si verificano, in media, due infortuni sul lavoro con conseguenze mortali al giorno. Sono diversi i modi di affrontare il problema, ma è chiaro che la strada scelta finora, per quanto valida, non ha dato i risultati sperati. È necessario, quindi, fare di più. La risoluzione, infatti, indica due direttrici di azione: da un lato, l'adozione di misure legislative e di natura tecnica, dall'altro, un'intensa opera di sensibilizzazione e formazione. Su tale ultimo punto, in particolare, grazie anche alla sua esperienza professionale, si dice convinto che solo la consapevolezza e la sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti possono permettere il raggiungimento del risultato di una maggiore sicurezza, obiettivo che neanche un significativo aumento dei controlli può assicurare. Anzi, sarebbe importante iniziare l'azione formativa sin dalla scuola e, in particolare, dagli istituti tecnico scientifici (ITS), introducendo la sicurezza sul lavoro tra le materie di insegnamento. Solo così, partendo dalle giovani generazioni, si avrebbe il salto di qualità necessario che ad oggi, nonostante gli sforzi, è purtroppo mancato.

  Flora FRATE (MISTO-A-+E-RI) ringrazia preliminarmente il Ministro Orlando per la sensibilità dimostrata intervenendo presso la XI Commissione in occasione della discussione della risoluzione su un tema così delicato come quello della sicurezza dei lavoratori. Sottolinea, quindi, la delicatezza del passaggio che si sta vivendo, con la pandemia, da un lato, e la transizione ecologica e digitale, dall'altro. Condivide le affermazioni dei colleghi sull'importanza di insistere sulla prevenzione, accompagnando le imprese nell'adozione di un'organizzazione produttiva che garantisca la sicurezza dei lavoratori e affiancando i lavoratori stessi nel processo di conoscenza dei principi alla base della loro sicurezza. Ritiene che, come nel dopoguerra i capisaldi dello sviluppo economico furono la previdenza, l'assistenza e la sanità, così oggi è necessario puntare al benessere sociale, obiettivo fondamentale dell'Unione europea e dell'Italia. Richiama, quindi, l'attenzione, tra gli impegni della risoluzione, sul rinvio, raccomandato dal suo gruppo, ai principi stabiliti dalle convenzioni e dalle raccomandazioni dell'Organizzazione internazionale del lavoro e spera che l'atto di indirizzo che la Commissione si appresta ad approvare costituisca il primo passo verso l'adozione di politiche di prevenzione che favoriscano lo sviluppo di una società improntata al benessere sociale.

  Andrea GIACCONE (LEGA) ringrazia il Ministro Orlando per la sua presenza e i colleghi della Commissione che, mettendo da parte le divisioni ideologiche, hanno fatto fronte comune su un tema così importante come quello della sicurezza e della salute dei lavoratori, formulando in breve tempo una risoluzione che raccoglie e sintetizza i punti di vista di tutte le diverse forze politiche. Sottolinea, in particolare, l'equilibrio realizzato nell'elencazione degli impegni richiesti al Governo, imperniati, da un lato, sulla necessità di implementare il sistema dei controlli e, dall'altro, sull'importanza di diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, investendo nella formazione e nella prevenzione.

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  Chiara GRIBAUDO (PD) si associa ai ringraziamenti al Ministro Orlando per la sua presenza in Commissione, per nulla scontata, e sottolinea la concomitanza con le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri sulla necessità di rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro. È inaccettabile nel 2021 la morte di una giovane madre schiacciata da una macchina tessile e sono inaccettabili i numerosissimi infortuni sul lavoro, troppo spesso mortali, che si sono già verificati dall'inizio dell'anno. Ringrazia, quindi, i colleghi per l'ottimo lavoro svolto per la formulazione di una risoluzione unitaria e ribadisce la sua richiesta al Governo di un piano strategico sulla sicurezza sul lavoro, rivedendo la disciplina vigente, potenziando i soggetti deputati al controllo e aumentando le risorse a loro disposizione. Evidenzia, infatti, che sul lavoro le vite devono essere costruite, e non distrutte, rimarcando l'esigenza di cambiare la cultura prevalente che considera la sicurezza come un costo o un adempimento formale e non come un diritto. A tale proposito, giudica un buon primo passo l'autorizzazione ad assumere nel 2021 circa duemila ispettori, pur nella consapevolezza che si tratta solo di un primo passo in avanti, ricordando che lo scorso anno in occasione della ricorrenza del 1° maggio avesse richiesto l'assunzione di 10.000 ispettori. A suo avviso, è necessario rendere giustizia ai morti e assicurare giustizia a tutti i lavoratori, che devono essere consapevoli dei loro diritti e delle tutele di cui dovrebbero godere, specialmente in alcuni frangenti particolarmente a rischio, come i cambi di appalto e i subappalti.

  Claudio COMINARDI (M5S), preannunciando il proprio voto favorevole sulla risoluzione, si associa ai ringraziamenti ai colleghi per l'ottimo lavoro svolto e al Ministro per la sua disponibilità. Intende, quindi, puntare l'attenzione sull'impegno richiesto al Governo in materia di rafforzamento dei controlli, mediante il superamento della previsione del ruolo ad esaurimento degli ispettori dell'INAIL e dell'INPS, previsto dal decreto legislativo n. 149 del 2015, che è alla base della drastica riduzione dei controlli sui luoghi di lavoro da parte dell'INAIL, certificata, da ultimo, dalla Corte dei conti. Richiama, quindi, l'attenzione dei colleghi sui dati preoccupanti che attestano il fallimento della riforma dei controlli e l'impossibilità per l'INPS e l'INAIL di svolgere le loro funzioni ispettive con un organico sempre più ridotto e senza la possibilità di procedere a nuove mirate assunzioni. Evidenzia che la necessità di superare la previsione del ruolo ad esaurimento degli ispettori era stata già evidenziata, con approfondite argomentazioni, anche dal documento conclusivo dell'indagine conoscitiva condotta dalla XI Commissione nel corso della legislatura, sottolineando che la risoluzione oggi in discussione si pone, sotto tale aspetto, in continuità con tale documento.

  Il Ministro Andrea ORLANDO esprime un parere favorevole sulla risoluzione in discussione, associandosi alle valutazioni dei deputati intervenuti, che hanno evidenziato come sia assolutamente inammissibile la morte di dieci lavoratori in sette giorni. Si tratta di un tributo di sangue intollerabile per uno Stato avanzato come il nostro, che rende improcrastinabile l'adozione di specifici interventi concreti, come quelli prospettati dalla risoluzione in discussione.
  Per questo, la sua presenza in Commissione non è solo un atto di rispetto verso il Parlamento, ma è anche il riconoscimento della responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, chiamati a collaborare per il raggiungimento dei risultati.
  Ricorda che il Governo si è già attivato per il potenziamento della prevenzione e la rimozione dei fattori che possono costituire un rischio per i lavoratori, attraverso lo sforzo di integrare il tema della sicurezza sul lavoro nelle politiche che intende adottare. Due sono, a suo avviso, le strade da percorrere: in primo luogo, occorre riaffermare la dignità del lavoro, a prescindere dai ruoli dei singoli lavoratori, mediante il superamento della frammentazione e della precarietà, specie in particolari situazioni di rischio, come i cambi di appalto e i subappalti; in secondo luogo, deve essere assicurata in modo puntuale l'effettiva applicazione Pag. 353 delle regole esistenti, anche mediante il potenziamento delle attività ispettive, di cui la ricordata autorizzazione all'assunzione di 2.100 ispettori costituisce l'inizio. È anche necessario porre particolare attenzione al territorio, tenendo presenti le competenze delle ASL, alle quali spetta lo svolgimento di circa il 90 per cento dei controlli, e considerando che nell'ambito della riduzione della spesa per la sanità molto probabilmente sono state ridotte anche le risorse a loro destinate, rendendo in tal modo difficoltoso l'esercizio dell'attività di sorveglianza, nonostante i tentativi esperiti dalle Regioni per ovviare a tale situazione.
  Sottolinea altresì il ruolo importante in materia dell'Ispettorato nazionale del lavoro e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e ritiene necessario rendere più incisivo il ruolo della cabina di regia prevista dal decreto legislativo n. 81 del 2008, che deve diventare il perno della programmazione e del coordinamento delle attività, sia a livello nazionale sia a livello territoriale.
  Ritiene, inoltre, che nella definizione delle misure da adottare sia essenziale tenere in considerazione anche le caratteristiche del tessuto economico italiano, costituito soprattutto da piccole e medie imprese. Tale peculiarità può rendere difficoltosa l'applicazione delle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro, sollecitando un intervento dello Stato volto ad assistere le imprese di minori dimensioni. Sulla formazione, non ritiene utile una generalizzazione dell'educazione alla sicurezza a livello della scuola superiore, mentre, al contrario, ritiene preferibile prevedere una formazione mirata che tenga conto dei diversi indirizzi di studio e delle caratteristiche dei territori e, in particolare, dei distretti produttivi. È parimenti opportuno intensificare i controlli sul sistema della formazione, verificando la validità delle certificazioni e ponendo fine a quello che definisce il «mercato» delle consulenze. Inoltre, reputa necessario potenziare il ruolo del medico competente nell'ambito dei processi di valutazione dei rischi. Infine, preannuncia l'intenzione del Governo di completare la cornice normativa del decreto legislativo n. 81 del 2008, con interventi mirati sui settori del lavoro marittimo, del lavoro nei porti e sulle navi da pesca, del trasporto ferroviario e del trasporto su gomma.
  La risoluzione contiene molti spunti già emersi nell'ambito delle valutazioni svolte dall'Esecutivo, mentre su altri, come quello relativo al potenziamento del personale ispettivo dell'INPS e dell'INAIL, ritiene opportuno svolgere ulteriori approfondimenti. Condivide l'opportunità di adottare un piano specifico per la sicurezza sul lavoro, pur ritenendo che esso debba basarsi sull'assunzione di responsabilità di tutti i soggetti coinvolti, e sottolinea la possibilità di esplorare strade nuove, magari facendo leva sulla necessità delle imprese di mantenere una buona reputazione rispetto all'applicazione delle regole sulla sicurezza, così come sta avvenendo sul fronte del rispetto delle norme in materia di ambiente. In questo caso, si tratterebbe di coinvolgere tutte le imprese di ogni filiera produttiva, che certifichino la «qualità del prodotto», ovvero il rispetto delle norme di sicurezza, in linea con quanto si è previsto anche con riferimento al contrasto al caporalato. Lo stesso risultato potrebbe essere raggiunto condizionando, per esempio, l'accesso ai benefici al rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Anche le imprese sono chiamate a fare la loro parte, senza la necessità dell'intervento del legislatore, ad esempio, legando i compensi e i bonus da erogare al proprio management al raggiungimento di determinati standard di sicurezza dei lavoratori.
  Infine, preannuncia il suo impegno nella vigilanza nel settore dell'edilizia, in cui si registra un significativo aumento della domanda, indotto dal «superbonus» per le ristrutturazioni, a cui potrebbe corrispondere un allentamento del rispetto delle regole e un aumento del rischio per i lavoratori. Su tale punto ritiene opportuno avere una futura occasione di confronto con la Commissione.

  Romina MURA, presidente, nel ringraziare tutti gli intervenuti per il contributo fornito ad una discussione così importante come quella odierna, si associa ai ringraziamenti Pag. 354 al Ministro Orlando che, nonostante i suoi impegni e il breve termine di preavviso, si è reso disponibile a partecipare alla seduta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00656 Invidia.

  La seduta termina alla 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.05.