CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 12 maggio 2021
586.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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RISOLUZIONI

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.10.

7-00514 Testamento: Sull'impiego di personale volontario nel settore culturale italiano.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Rosa Alba TESTAMENTO (MISTO-L'A.C'È), nell'illustrare la risoluzione in titolo, sottolinea che la stessa tratta un tema di cui si parla da tanto tempo che affligge il settore del personale volontario impiegato nell'ambito dei beni culturali. Evidenzia che se da un lato l'utilizzo di personale volontario ha certamente aspetti positivi, perché avvicina la popolazione al patrimonio culturale, dall'altro lato il ricorso al volontariato per prestazioni dovute ha configurato un abuso nel suo utilizzo. Le carenze di organico nel settore del patrimonio culturale ha infatti determinato l'utilizzo di personale volontario anche in attività che richiederebbero personale con formazione specialistica (inventariazione, catalogazione, allestimento di mostre). Al riguardo, fa presente che occorre procedere sia al riconoscimento dei diritti degli operatori nel settore culturale anche attraverso una chiara definizione dei ruoli e, quindi, delle professionalità culturali, quali quella di l'educatore museale, il paleontologo, il manager del patrimonio culturale, anche al fine di consentire a queste categorie di lavoratori sia le dovute tutele che l'accesso ai bandi di concorso. La risoluzione è pertanto finalizzata a chiedere al Governo impegni in tal senso.

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  Federico MOLLICONE (FDI) nel dichiarare il proprio apprezzamento per la risoluzione della collega Testamento si dichiara tuttavia dell'avviso che l'impostazione della risoluzione contenga un vizio di forma. Nel rilevare la poca chiarezza normativa rispetto all'utilizzo del personale volontario nell'ambito dei beni culturali e la cronica carenza di personale del Ministero della cultura, rileva come la normativa preveda già specifiche tutele per il terzo settore. Sottolinea che chi fa volontariato, solitamente, lo fa per passione perché si tratta di persone che già svolgono un altro lavoro. La risoluzione non risolve il problema della carenza d'organico, e dell'utilizzo dei volontari al posto di personale specializzato; anzi, si rischia con essa di ottenere un effetto contrario a quello voluto, ovvero contrario al volontariato che, nell'ambito della gestione dei beni culturali, rappresenta una lunga tradizione nel nostro Paese che ha permesso un meccanismo sano di collegamento con la comunità e ha favorito lo sviluppo del senso di appartenenza al territorio. Nel sottolineare il ruolo crescente del volontariato nell'ambito dei beni culturali, ricorda che in base al rapporto ISTAT del 2019, sono circa 800.000 le persone che presidiano musei, chiese, edifici storici, siti archeologici, biblioteche e beni artistici: una risorsa preziosa, visto che il 60 per cento dei musei non ha un direttore e il 63 per cento non ha addetti ai servizi didattici. Ricordando che nel codice del terzo settore ci sono tutti i presidi normativi utili a contrastare l'uso illecito del personale volontario sottolinea che è lo sfruttamento che va impedito, non l'utilizzo di volontari che portano energia positiva al patrimonio dei beni culturali.

  Alessandra CARBONARO (M5S) nel ringraziare la relatrice per avere illustrato in maniera approfondita il testo della risoluzione si riserva di formulare un intervento nel merito nella prossima seduta.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 13.30.

DL 41/2021: Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all'emergenza da COVID-19.
C. 3099 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), relatrice, nel riassumere il contenuto del provvedimento rileva anzitutto che si soffermerà soltanto sulle norme di interesse della Commissione.
  Riferisce che nell'ambito delle disposizioni in materia di sostegno alle imprese e all'economia (di cui al Titolo I), l'articolo 6-ter incrementa di 20 milioni di euro per l'anno 2021 il Fondo per emergenze relative alle emittenti locali istituito dall'articolo 195 del decreto-legge n. 34 del 2020.
  Nell'ambito delle disposizioni in materia di lavoro (di cui al Titolo II), l'articolo 10, commi da 1 a 9, riconosce un'indennità una tantum pari a 2.400 euro in favore di alcune categorie di lavoratori, tra cui i lavoratori dello spettacolo che siano iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo e che rientrino in una delle seguenti fattispecie: almeno 30 contributi giornalieri versati al Fondo tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreto (23 marzo 2021), con un reddito 2019 non superiore a 75.000 euro (nelle precedenti norme sulle indennità temporanee, il limite di reddito per tale fattispecie era di 50.000 euro); o almeno 7 contributi giornalieri al Fondo nello stesso periodo, con un reddito 2019 non superiore a 35.000 euro. L'indennità è corrisposta dall'INPS e non concorre Pag. 243alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi.
  È prevista poi un'indennità anche per i lavoratori dello sport (articolo 10, commi da 10 a 15) che siano titolari di rapporti di collaborazione presso il CONI, il CIP, una federazione sportiva nazionale o una disciplina sportiva associata del CONI o del CIP, un ente di promozione sportiva o presso una società o associazione sportiva dilettantistica, a condizione che gli interessati abbiano cessato, ridotto o sospeso la loro attività, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica. Si considerano in ogni caso cessati a causa della suddetta emergenza anche i rapporti di collaborazione scaduti entro il 30 dicembre 2020 e non rinnovati. Si tratta di un'indennità una tantum, di ammontare variabile in relazione alla misura del reddito percepito, nell'anno di imposta 2019, in relazione ad attività rientranti nelle fattispecie citate nel limite di spesa pari a 350 milioni di euro per l'anno 2021. L'indennità è corrisposta dalla società Sport e salute S.p.A.
  L'articolo 10-bis prevede l'esenzione dall'imposta di bollo per le convenzioni per lo svolgimento dei tirocini di formazione e orientamento di cui all'articolo 18 della legge n. 196 del 1997 per i soggetti che hanno già assolto l'obbligo scolastico. Ricorda che il regolamento sui tirocini di cui al decreto ministeriale 25 marzo 1998, n. 142, ha stabilito che i tirocini formativi sono svolti sulla base di convenzioni stipulate tra i soggetti promotori e i datori di lavoro pubblici e privati.
  L'articolo 14-bis prevede il rifinanziamento, per 50 milioni di euro per l'anno 2021, del Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche. L'importo è destinato all'erogazione di contributi a fondo perduto alle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno sospeso l'attività sportiva a causa della pandemia. Le modalità e i termini di presentazione delle richieste di erogazione dei contributi, i criteri di ammissione, le modalità di erogazione, nonché le procedure di verifica, di controllo e di rendicontazione delle spese dovranno essere definiti con DPCM, su proposta dell'Autorità di Governo delegata in materia di sport, entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge.
  L'articolo 15 reca misure sui cosiddetti lavoratori fragili. In particolare, i commi da 1 a 3 estendono al 30 giugno 2021 le discipline temporanee sull'attività lavorativa in modalità agile e sull'attribuzione di diversa mansione nei casi di assenza dal servizio prescritto dalle competenti autorità sanitarie e dal medico di assistenza primaria. Il comma 4 incrementa da 53,9 milioni di euro a 157 milioni lo stanziamento 2021 per garantire la sostituzione del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico ed ausiliario delle istituzioni scolastiche pubbliche in relazione alle suddette due fattispecie transitorie.
  Nell'ambito delle disposizioni relative agli enti territoriali (Titolo IV), al fine di contenere i disagi per lo svolgimento dell'attività didattica nelle scuole, l'articolo 23-bis istituisce un Fondo di 2 milioni di euro per l'anno 2021 finalizzato all'erogazione di contributi in favore dei comuni che per la tornata elettorale oggetto del rinvio operato dal decreto-legge n. 25 del 2021 individuino come seggi elettorali sedi diverse dagli edifici scolastici.
  Al fine di sostenere le piccole e medie città d'arte e i borghi colpiti dalla diminuzione dei flussi turistici dovuta all'epidemia di COVID-19, l'articolo 23-ter istituisce, presso il Ministero dell'interno, un fondo con dotazione di 10 milioni di euro per l'anno 2021. Le risorse del fondo sono assegnate sulla base di progetti elaborati dai soggetti interessati che contengano misure per la promozione e il rilancio del patrimonio artistico. Con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della cultura, saranno definiti i requisiti per l'assegnazione e le modalità di erogazione delle risorse del fondo, sulla base della qualità dei progetti presentati. Inoltre è incrementata di 2 milioni di euro la somma da destinare all'elaborazione e alla realizzazione di progetti finalizzati al sostegno e alla valorizzazione dell'attività ceramica artistica e tradizionale. Pag. 244
  L'articolo 30, al comma 1, lettera b) consente agli esercizi di ristorazione e di somministrazione di bevande e alimenti la posa in opera temporanea su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, di dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, al solo fine di favorire il rispetto delle disposizioni sul distanziamento. La posa di tali opere amovibili non è subordinata alle autorizzazioni di cui agli articoli 21 e 146 del decreto legislativo n. 42 del 2004 (codice dei beni culturali e del paesaggio). Il comma 6-bis attribuisce la possibilità agli enti locali di avvalersi della Fondazione patrimonio comune dell'Associazione nazionale dei comuni italiani per l'adozione di misure a sostegno delle attività degli impianti sportivi comunali connesse alla ripartenza del settore sportivo. In particolare è previsto lo stanziamento, per l'anno 2021, di un importo pari a 500.000 euro per il finanziamento, tra l'altro, di studi di fattibilità e dei relativi piani economico finanziari per la costruzione, l'ampliamento e il miglioramento, nonché il completamento e la messa a norma degli impianti sportivi comunali anche al fine di garantire il rispetto delle linee guida in termini di sicurezza e di riduzione del rischio di trasmissione del contagio da COVID-19.
  I commi da 7 a 11 – poi – rinviano al 31 dicembre 2023 l'applicazione delle norme di riforma dello sport contenute nei decreti legislativi nn. 36, 37, 38, 39 e 40 del 2021 di attuazione della legge 8 agosto 2019, n. 86, con l'eccezione delle disposizioni in materia di lavoro sportivo, per le quali l'applicazione è prevista a decorrere dal 1° gennaio 2022, ad esclusione di quelle di cui agli articoli 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36 e 37 che si applicano a decorrere dal 31 dicembre 2023. Ricorda si tratta dei decreti legislativi che la Commissione ha esaminato tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, e sui quali non fu poi possibile esprimere il parere al Governo a causa dell'intervenuta crisi di Governo.
  Riferisce che altre disposizioni di interesse della Commissione sono contenute nel Titolo V. Tra queste, l'articolo 31 reca misure per favorire l'attività didattica e per il recupero delle competenze e della socialità degli studenti. In particolare, è previsto un complessivo incremento di 300 milioni di euro per il 2021 delle risorse da destinare alle esigenze delle istituzioni scolastiche ed educative statali in considerazione della situazione emergenziale derivante dall'epidemia da COVID-19. Di questi, 150 milioni di euro sono destinati a incrementare il Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche e 150 milioni di euro sono destinati ad incrementare il Fondo per l'arricchimento e l'ampliamento dell'offerta formativa e per gli interventi perequativi. In considerazione del protrarsi dell'emergenza epidemiologica e del suo impatto sul sistema universitario, il decreto introduce una deroga al rispetto, da parte dei collegi universitari di merito, per l'anno accademico 2020/2021, dei requisiti di riconoscimento e accreditamento.
  È inoltre disciplinato il regime delle assenze del personale delle scuole statali, comunali e paritarie, delle istituzioni del sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita fino a 6 anni, delle università e delle istituzioni AFAM connesse alla somministrazione del vaccino contro il COVID-19. In particolare, si stabilisce che l'assenza dal lavoro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario per la somministrazione del vaccino contro il COVID-19 è giustificata e non determina decurtazione del trattamento economico, né fondamentale, né accessorio.
  L'articolo 32 incrementa di 35 milioni di euro per l'anno 2021 le risorse destinate all'acquisto di dispositivi che consentano di portare a compimento il programma di sostegno alla fruizione delle attività di didattica digitale integrata nelle regioni del Mezzogiorno.
  L'articolo 33 incrementa di 78,5 milioni di euro per il 2021 il «Fondo per le esigenze emergenziali del sistema dell'università, delle istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica e degli enti di ricerca». In particolare, l'incremento è destinato all'acquisto di dispositivi digitali per gli studenti, o di piattaforme digitali per la Pag. 245ricerca o la didattica a distanza, nonché agli interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico delle infrastrutture per lo svolgimento delle attività di ricerca o didattica. Inoltre, i dottorandi titolari di borse di studio possono presentare richiesta di proroga, non superiore a 3 mesi, del termine finale del corso, con conseguente erogazione della borsa di studio per il periodo corrispondente. Della proroga possono altresì fruire i dottorandi non percettori di borsa di studio, nonché i pubblici dipendenti in congedo per la frequenza di un dottorato di ricerca. A tale fine il Fondo per il finanziamento ordinario delle università (FFO) è incrementato di 61,6 milioni di euro il 2021.
  Lo stesso articolo 33, al comma 2-sexies, autorizza la spesa di 1 milione di euro a decorrere dall'anno 2021 in favore dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) per finalità di sostegno alla ricerca, con riferimento all'accesso dei giovani alla ricerca, all'autonomia responsabile delle università e alla competitività del sistema universitario e della ricerca italiano a livello internazionale.
  L'articolo 36 reca misure per la cultura. In particolare, il comma 1 incrementa di 200 milioni di euro per il 2021 la dotazione del Fondo di parte corrente destinato alle emergenze nei settori dello spettacolo, del cinema e dell'audiovisivo, insorte a seguito delle misure adottate per il contenimento del COVID-19. Il comma 1-bis estende al 2021 l'applicabilità della disciplina che destina il 10 per cento dei compensi per copia privata incassati dalla Società italiana degli autori ed editori (SIAE) al sostegno di autori, artisti interpreti ed esecutori e lavoratori autonomi che svolgono attività di riscossione dei diritti d'autore in base ad un contratto di mandato con rappresentanza con gli organismi di gestione collettiva, invece che a iniziative volte a promuovere la creatività dei giovani autori. Il comma 3, incrementa, per il 2021, di 120 milioni di euro il Fondo per le emergenze delle imprese e delle istituzioni culturali, istituito per contrastare gli effetti dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Dai possibili destinatari delle risorse del Fondo sono esclusi le fiere e i congressi. Il comma 4 incrementa, per il 2021, di 80 milioni di euro le risorse destinate al funzionamento dei musei e dei luoghi della cultura statali, tenuto conto delle mancate entrate da vendita di biglietti di ingresso, conseguenti all'adozione delle misure di contenimento del COVID-19. Per effetto dell'incremento, le risorse complessivamente disponibili per il 2021 sono pari a euro 105 milioni. I commi 4-bis e 4-ter novellano la normativa vigente in materia di rimborso dei titoli di acquisto di biglietti per spettacoli, musei e altri luoghi della cultura.
  Il comma 4-quater incrementa di 1 milione di euro per il 2021 la dotazione del Fondo «Carta della cultura», istituito dalla legge n. 15 del 2020.
  L'articolo 36-bis introduce un credito di imposta del 90 per cento a favore delle imprese che svolgono attività teatrali e spettacoli dal vivo, anche attraverso l'utilizzo di sistemi digitali, che abbiano subito nell'anno 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20 per cento rispetto al 2019.
  L'articolo 36-ter interviene in materia di abbonamenti per servizi sportivi presso impianti sportivi, per disciplinare le conseguenze della sospensione delle attività sportive. In particolare, si introduce, per i gestori di servizi sportivi, una terza opzione alternativa alle due – rimborso o rilascio di un voucher di valore pari al credito vantato – già previste dalla normativa vigente: si tratta della possibilità di consentire a coloro che abbiano acquistato i servizi sportivi la realizzazione delle attività con modalità a distanza, quando ciò risulti possibile.

  Federico MOLLICONE (FDI) premette di comprendere le ragioni della maggioranza in merito alla rassegnazione a non poter intervenire sul decreto nell'esame alla Camera e rileva come ci sia già stata una presa di posizione in tal senso da parte del gruppo della Lega. A suo avviso il contenuto del provvedimento si è rilevato molto deludente per le imprese cui è stato imposto di non lavorare. Riferisce, al riguardo, che gli aiuti a queste destinati andranno dall'1,7 per cento ad un massimo del 5 per cento rispetto alla Pag. 246perdita annuale subita. Segnala, che chi nel 2020 ha perso 40.000 euro di fatturato percepirà 2.000 euro di aiuti; mentre chi ne ha persi 120.000 euro avrà diritto, al massimo a 5.000 euro. Ritiene che si tratti di cifre ridicole rispetto alle perdite, che non consentono di coprire nemmeno i costi fissi. Vere e proprie elemosine, a suo avviso, anche rispetto agli indennizzi degli altri paesi europei che hanno erogato ben altre cifre. Segnala che nulla è stato fatto sul cosiddetto cashback che il gruppo di Fratelli d'Italia aveva chiesto di abrogare in ragione del suo costo inutile. Ritiene che il Governo Draghi si muova in perfetta continuità con il Governo Conte, in termini di depressione dell'economia, elargizione di spiccioli alle imprese e soldi «a pioggia» per incentivare la moneta elettronica che finisce per rafforzare soltanto il circuito bancario. A suo avviso la variegata maggioranza di Governo, con gruppi che hanno differenti rivendicazioni, rende impossibile stravolgere l'impianto ideologico con cui si sta affrontando la crisi che fa elargire ancora risorse ai navigator, altra esperienza fallimentare del precedente Governo. Pur apprezzando l'estensione del finanziamento a fondo perduto per i professionisti, rileva che si tratta di un'altra occasione mancata per l'entità delle cifre stanziate che non sono sufficienti: infatti, a fronte di 423 miliardi di fatturato perso dalle imprese il totale degli aiuti ammonta a circa 29 miliardi, pari al 2,7 per cento del fatturato perso che, sommato ai ristori precedenti, arriva al massimo al 5 per cento.
  Sottolinea quindi alcune misure introdotte al Senato, su impulso del suo gruppo. Tra queste cita la sospensione della decorrenza dei termini per gli atti dovuti dai liberi professionisti, misura appoggiata trasversalmente da tutte le forze politiche, a dimostrazione che l'opposizione propositiva di Fratelli d'Italia riesce a fare breccia anche in una maggioranza così numerosa, che mette fine ad un'assurda discriminazione tra lavoratori del pubblico impiego e liberi professionisti.
  Si sofferma quindi ad illustrare il contenuto degli emendamenti presentati dal suo Gruppo al Senato, in materia di cultura, sport ed editoria. Ricorda, in particolare, il rifinanziamento del credito d'imposta per l'acquisto della carta e per gli investimenti per adeguare i processi produttivi ad un'editoria ecosostenibile; la proroga del regime straordinario di forfettizzazione delle rese dei giornali ai fini IVA; l'estensione credito d'imposta per le locazioni dei luoghi della cultura; le misure per favorire la capitalizzazione delle piccole e micro imprese costituite in forma societaria ed operanti nel settore dello spettacolo dal vivo; la proroga della validità dei documenti unici attestanti la regolarità contributiva (Durc); misure per favorire le società nazionali nell'erogazione dei servizi di didattica a distanza e per investimenti sulla sicurezza cibernetica; la detrazione del consumo culturale individuale.
  Conclude evidenziando che si tratta di norme che il suo gruppo ha sempre sostenuto con costi inferiori rispetto a quelli, ad esempio, del cashback e del reddito di cittadinanza.

  Angela COLMELLERE (LEGA), nell'esprimere rammarico per la mancata estensione delle misure in favore della scuola statale anche alle scuole paritarie, che comunque fanno parte del sistema di istruzione nazionale, auspica che a ciò si ponga rimedio nei prossimi provvedimenti in materia di sostegno a seguito dell'emergenza pandemica che ha riguardato tutti. Ciò per il bene degli studenti e delle famiglie che hanno gli stessi bisogni di chi frequenta le scuole statali.

  Patrizia PRESTIPINO (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.

  Federico MOLLICONE (FDI) dichiara che il gruppo di fratelli d'Italia si asterrà dal voto.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), nel ricordare che il gruppo del Partito democratico aveva presentato un emendamento in Senato in favore delle scuole paritarie, esprime l'auspicio che nel prossimo decreto in materia di sostegni trovino applicazione anche per queste le misure previste per il sistema scolastico.

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  Gabriele TOCCAFONDI (IV), dopo aver annunciato il voto favorevole del gruppo di Italia viva, sottolinea il passaggio, a suo avviso importante, al Senato sull'articolo 23-bis che stanzia un fondo a favore degli enti locali per individuare finalmente luoghi diversi dalle scuole per lo svolgimento delle elezioni. Ritiene si tratti di un punto di assoluta novità che apprezza e che auspica possa anche aiutare il Ministero nell'individuazione di nuovi luoghi. Si associa alla preoccupazione espressa dai colleghi sull'articolo 30 che non include le scuole paritarie tra quelle beneficiarie delle risorse stanziate per l'acquisto di dispositivi di sicurezza individuale e per il recupero dei percorsi formativi durante l'estate). Si tratta, a sua avviso, di una mancanza politica e condivide l'auspicio della deputata Piccoli Nardelli circa un intervento in tal senso in un futuro provvedimento.

  Valentina APREA (FI), dopo aver evidenziato che il provvedimento risente ancora dell'impostazione data dal precedente Governo, si dice convinta che gli evidenti miglioramenti che comunque ci sono stati, segneranno nel prossimo decreto una discontinuità. Apprezza che si continui a sostenere tutte le categorie e che si continui a parlare di scuole. Si rammarica tuttavia del fatto che non si sono voluti estendere gli aiuti e i sostegni alle scuole paritarie. Annuncia il voto favorevole confidando nell'impegno a fare qualcosa di più e meglio nel prossimo provvedimento.

  Alessandra CARBONARO (M5S), nell'annunciare il voto favorevole del gruppo del Movimento 5 Stelle, si associa a quanto detto dal collega Toccafondi sul fondo per l'individuazione di nuove sedi per le elezioni, fortemente voluto dal suo gruppo. Rileva che per i lavoratori dello spettacolo c'è stato un aumento del reddito, ma un abbassamento dell'indennità. Auspica, anche in considerazione dell'approfondita indagine portata avanti dalle Commissioni VII e XI, che nel prossimo provvedimento le indennità vengano almeno modulate per scaglioni.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD) annuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico. Sottolinea poi il tema della pandemia e quindi della necessità di essere molto rapidi nell'approvazione dei provvedimenti che spesso, nella fase della loro approvazione, suscitano un ampio dibattito tra le parti sociali interessate e approdano però a volte alla Camera senza possibilità di essere emendati. Si tratta di una sorta di monocameralismo che è inevitabilmente associato al momento storico drammatico, che rende difficile intervenire politicamente per incidere nella misura desiderata. Il senso di responsabilità impone, pertanto, di accettare una modalità di lavoro che è avvertita da tutti in modo negativo. Prende atto dei numerosi aiuti e supporti alle diverse categorie contenuti nel provvedimento e invita tutti, a un impegno propositivo per introdurre nel prossimo decreto sostegni (l'ultimo), che sarà presentato, questa volta prima alla Camera, ulteriori incrementi, grazie alla possibilità di esercitare l'azione emendativa.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 12 maggio 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nel capitolo 1261 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione per l'anno 2021, relativo a contributi ad enti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 256.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Valentina APREA (FI), relatrice, rileva anzitutto come lo schema di decreto in esame rechi la ripartizione dell'importo Pag. 248disponibile per il 2021 sul cap. 1261 dello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, pari a 1.006.160 euro, fra i soggetti (elencati nella tabella A allegata alla legge n. 549 del 1995 e nella tabella 1 della legge n. 448 del 2001) che, a tutt'oggi, mantengono il diritto ad accedere – ai sensi della normativa vigente – ai contributi in esame.
  La relazione ministeriale con cui lo schema in esame è stato trasmesso alle Camere precisa che l'entità degli importi spettanti a beneficiari è minore rispetto a quanto previsto ai sensi delle disposizioni di legge con cui era stato a suo tempo istituito il contributo statale, poiché negli anni si è ridotto lo stanziamento complessivo del capitolo; che tali riduzioni sono state operate in modo proporzionale al minore stanziamento complessivo «secondo criteri di equità e trasparenza»; quanto ai criteri di riparto delle somme tra i beneficiari per il 2021, si è mantenuta la stessa ripartizione del 2020, in considerazione dell'invarianza dello stanziamento complessivo e in mancanza di rilievi da parte delle Commissioni parlamentari sul riparto 2020. Al riguardo, ricordo che in sede di esame del precedente atto di riparto per il 2020 (AG n. 185), sia la Commissione 7a del Senato che la Commissione VII della Camera hanno espresso un parere favorevole senza alcun rilievo.
  Rispetto agli enti richiamati nelle tabelle allegate alla legge n. 549 del 1995 e alla legge n. 448 del 2001, quelli che hanno ad oggi mantenuto il diritto a ricevere contributi sono i seguenti: 1) la Fondazione Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci (di Milano): euro 822.460; 2) l'Unione nazionale per la lotta all'analfabetismo (UNLA) (Roma): euro 45.706; 3) l'Opera nazionale Montessori (ONM) (Roma): euro 91.412; 4) il Museo internazionale delle ceramiche in Faenza (MIC): euro 2.950; 5) le istituzioni non statali per ciechi e sordomuti e la Federazione nazionale delle istituzioni pro-ciechi (Firenze): euro 43.632.
  Lo stanziamento per il 2021 recato nel capitolo 1261, come detto pari a 1.006.160 euro, è il medesimo stanziato per lo scorso anno e per il 2019. In sostanza, quasi l'82 per cento dello stanziamento è destinato al Museo da Vinci, il 9 per cento all'Opera Montessori e il restante agli altri enti.
  Segnala che allo schema è allegata una relazione tecnica, sottoscritta dal Direttore generale per gli ordinamenti scolastici, la valutazione e l'internazionalizzazione del sistema nazionale dell'istruzione del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione. Non risultano, invece, allegati i rendiconti annuali dell'attività svolta dai medesimi soggetti che, in base alla legge n. 549 del 1995, devono essere trasmessi alle Camere. La relazione ministeriale precisa, peraltro, che è stato effettuato un riscontro sulla efficienza, efficacia e rispondenza alle finalità della legge dell'impiego delle risorse da parte degli enti beneficiari. In proposito, dà conto della trasmissione dei bilanci consuntivi relativi all'esercizio finanziario e di una relazione dettagliata riguardante le attività poste in essere nel corso dell'anno, nonché delle verifiche della documentazione contabile da parte degli organi di revisione cui spetta la verifica della rispondenza dell'impiego delle somme stanziate agli obiettivi della legge.
  Rileva che rispetto alla destinazione dell'82 per cento delle risorse al Museo da Vinci, si tratta di soldi ben spesi, considerata la grande opera che svolge come museo, anche in affiancamento alle scuole, ai giovani e alla divulgazione scientifica.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 12 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.30.