CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 maggio 2021
581.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SULLA POLITICA ESTERA PER L'AMERICA LATINA

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.10 alle 9.30.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 5 maggio 2021.

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Audizione informale dell'Ambasciatore del Canada in Italia, Alexandra Bugailiskis, sulle priorità della Presidenza italiana del G20.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.05 alle 14.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 5 maggio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.05.

7-00273 Delmastro Delle Vedove: Sulla tutela della libertà religiosa in Pakistan.
7-00645 Quartapelle Procopio: Sulla tutela della libertà religiosa in Pakistan.
7-00646 Di Stasio: Sulla tutela della libertà religiosa in Pakistan.
(Seguito discussione congiunta e conclusione – Approvazione delle risoluzioni nn. 8-00111, 8-00112 e 7-00646).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione n. 7-00273, rinviata nella seduta del 29 aprile scorso.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che nella scorsa seduta il collega Delmastro Delle Vedove, esprimendo apprezzamento per la sensibilità mostrata dal rappresentante del Governo sul tema, si era dichiarato disponibile ad accogliere eventuali proposte di modifica al testo.
  Segnala, altresì, che il collega Delmastro Delle Vedove ha preannunciato di volere presentare in questa sede una nuova formulazione della risoluzione.
  Avverte, infine, che sono state presentate le risoluzioni nn. 7-00645 Quartapelle Procopio e 7-00646 Di Stasio che, vertendo su identica materia, in assenza di obiezioni, saranno discusse congiuntamente all'atto di indirizzo in titolo.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), illustra le proposte di riformulazione alla risoluzione n. 7-00273, che recepiscono talune segnalazioni informalmente trasmesse dal Governo, in particolare finalizzate ad eliminare i riferimenti al codice di procedura penale di taluni Paesi, presenti nella premessa, dal momento che le fonti risultano non del tutto convergenti (vedi allegato 1). Sottolinea che le modifiche più significative sono, tuttavia, apportate al dispositivo della proposta di risoluzione, laddove si subordina la quantificazione degli aiuti finanziari destinati al Pakistan anche alla valutazione delle condizioni in cui versano le minoranze. È, inoltre, stata accolta la proposta di ricomprendere l'effettivo rispetto della libertà religiosa come uno dei criteri tenuti in considerazione per la concessione di aiuti a Paesi terzi. Rinnovando il ringraziamento al Governo per la sensibilità dimostrata, evidenzia che la proposta di risoluzione, così riformulata, rappresenta un enorme passo in avanti, anche se non definitivo, per utilizzare le iniziative di cooperazione internazionale al fine di affermare il valore universale della libertà religiosa.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) sottolinea di aver deciso di presentare una propria risoluzione sul medesimo tema sollecitata dagli interessanti spunti di riflessione offerti dal collega Delmastro Delle Vedove nella seduta precedente. Illustra, quindi, la risoluzione presentata, evidenziando di avere a sua volta apportato alcune riformulazioni al testo pubblicato (vedi allegato 2). In generale, ribadisce l'opportunità di concorrere all'elaborazione di un quadro normativo che ridimensioni significativamente il rischio che i cittadini pakistani possano essere processati e condannati per il reato di blasfemia.

  Iolanda DI STASIO (M5S) illustra la proposta di risoluzione a sua firma n. 7-00646, dando in particolare lettura della parte dispositiva.

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  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime parere favorevole sulle risoluzioni n. 7-00273 Delmastro Delle Vedove e n. 7-00645 Quartapelle Procopio, come riformulate, nonché sulla risoluzione n. 7-00646 Di Stasio.

  La Commissione approva, con distinte votazioni e all'unanimità, la risoluzione n. 7-00273 Delmastro Delle Vedove, come riformulata, che assume il numero n. 8-00111; la risoluzione n. 700645 Quartapelle Procopio, come riformulata, che assume il numero n. 8-00112, nonché la risoluzione n. 7-00646 Di Stasio.

  Piero FASSINO, presidente, esprime soddisfazione per il risultato conseguito dalla Commissione con l'approvazione unanime di tre atti di indirizzo su una tematica di notevole rilevanza. Segnala, peraltro, alla Commissione la disponibilità dell'Ambasciatore del Pakistan a Roma, ad essere audito sulla questione oggetto delle risoluzioni oggi approvate e, più in generale, sul posizionamento geopolitico del Pakistan. Ritiene che si tratterebbe di un'occasione preziosa per assumere maggiore consapevolezza sul ruolo giocato dal Pakistan nello scenario asiatico.

  La Commissione prende atto.

7-00629 La Marca: Su iniziative per il rafforzamento e la semplificazione dei servizi consolari.
(Seguito discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00113).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 29 aprile scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la collega La Marca ha presentato una riformulazione della risoluzione in titolo, già pubblicata nell'allegato al resoconto d'Aula.
  Ricorda che, accogliendo la richiesta avanzata dall'onorevole Siragusa di approfondire taluni profili critici del testo, si è svolta ieri l'audizione informale del Direttore centrale per le risorse umane del MAECI, Ministro Plenipotenziario Paolo Trichilo, e del Direttore centrale per le politiche migratorie e la mobilità internazionale del MAECI, Ministro Plenipotenziario Paolo Crudele.
  Invita quindi, la collega La Marca ad illustrare le riformulazioni apportate al testo iniziale della risoluzione.

  Francesca LA MARCA (PD) sottolinea che alcune delle proposte di riformulazione sono state il frutto di proficue interlocuzioni con alcuni responsabili amministrativi che hanno una diretta esperienza su queste tematiche. In premessa, ribadisce che con la proposta di risoluzione in titolo non si pensa di affrontare in modo generale e organico il complesso e ormai drammatico tema dell'adeguatezza del sistema dei servizi con consolari alla crescente domanda dei connazionali, che ormai superano i 6,2 milioni, e delle imprese spinte all'estero in sempre maggior numero dalla prolungata stagnazione del mercato interno. Infatti, affrontare in modo organico la questione, come evidenziato nelle premesse della stessa proposta di risoluzione, significherebbe toccare il tema del definitivo superamento del blocco del turnover del personale, che negli ultimi dieci anni ha determinato una contrazione del 30 per cento del contingente. Significherebbe, altresì, aumentare il numero, peraltro non marginale, del personale a contratto, assicurando certezza di diritti e dignità di retribuzione, come da lei stessa dichiarato in Aula in occasione della dichiarazione di voto sulla proposta di legge C. 1027 in materia in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura, recentemente approvata in via definitiva dal Senato. Significherebbe, inoltre, procedere in modo più spedito nel percorso di digitalizzazione dei servizi, senza la pretesa comunque, che essa possa colmare il vuoto di personale, che resta il dato prioritario. Significherebbe, infine, esaminare la possibilità, entro un quadro di regole precise e con l'insostituibile controllo dell'Amministrazione, di convenzioni, di cui si parla da anni, con alcuni Pag. 47soggetti sociali, come i patronati che pur essendo soggetti privati svolgono funzioni di interesse pubblico.
  Sulla base di queste premesse, sottolinea la complessità di una situazione che sta diventando molto difficile, anche a causa del peso della pandemia, e che richiede un'analisi altrettanto approfondita sulla necessità di assumere coerentemente e armonicamente le opportune iniziative, in tempi che, per lo stato delle nostre finanze, non saranno brevi.
  Non a caso, appena istituito il nuovo Governo, segnala di avere provveduto a rappresentare al Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, l'urgenza di inserire la questione dell'amministrazione all'estero nei programmi di riforma della Pubblica Amministrazione e di espansione della digitalizzazione perseguiti dall'Esecutivo con riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza.
  Rileva che l'obiettivo specifico della risoluzione in titolo, dunque, si lega ad un anello minore di questa catena, quello riguardante la rete onoraria, che non solo esiste e opera da decenni in virtù di normative di carattere internazionale e nazionale, ma agisce entro i limiti previsti dalla legge sotto il quotidiano controllo dei consolati di riferimento.
  Osserva che solo chi non riesce a rompere le sue incrostazioni ideologizzanti e corporative può ignorare il contributo che essa dà, su base onoraria, cioè gratuita, e di complementarietà rispetto alle funzioni dei consolati, in particolare su due piani precisi: quello della relativa decongestione degli stessi consolati, che sono costretti a prolungare progressivamente i tempi di attesa degli appuntamenti e della risoluzione delle pratiche e quello di un servizio diretto, più fluido ed immediato, per alcuni adempimenti consentiti dalla legge, ai connazionali, soprattutto quelli residenti in posti lontani da consolati spesso raggiungibili solo con viaggi lunghi e onerosi.
  Ricorda che, provenendo da un grande Paese come il Canada, è in grado di testimoniare personalmente come questo servizio di base, pur limitato, rappresenti per alcuni aspetti un'opportunità concreta per tanti connazionali.
  Evidenzia che la risoluzione in titolo è focalizzata su questo aspetto, che rappresenta un semplice tassello, il quale, inserito nel modo giusto in un quadro più generale, può concorrere a migliorare il risultato d'insieme.
  Illustra, quindi, le proposte di riformulazione, evidenziando che il primo e il secondo punto del dispositivo sono rimasti identici; il terzo punto è stato invece riformulato nel senso che l'invito ad avviare le procedure di nomina delle 150 figure di consoli onorari mancanti rispetto a quelli già previsti viene inteso in senso progressivo, iniziando da quelli che, su parere dell'Amministrazione, rivestono carattere di più stringente urgenza. Il quarto punto è stato riformulato nel senso che la sollecitazione ad elevare il livello anagrafico di scadenza da 70 a 75 anni viene inteso come un impegno dell'Amministrazione a considerare l'opportunità di rivedere in modo più adeguato il limite di età. Precisando che il quinto punto è rimasto identico, evidenzia che il sesto punto è stato riformulato come un impegno a semplificare la modulistica attualmente in vigore, circostanziando l'appello a considerare la possibilità di ritornare alla rendicontazione forfettaria, anche per evitare defatiganti confronti con la Corte dei Conti.
  Da ultimo, segnala la riformulazione del settimo punto, nel quale la sollecitazione a non inviare contributi negli ultimi giorni dell'anno, per evitare interferenze con le normative bancarie locali, viene declinato in un impegno a fare il possibile perché tali inconvenienti non si verifichino; viene infine eliminata la richiesta di considerare possibile rimborso di spese necessarie per l'espletamento delle funzioni, al fine di prevenire il rischio di eventuali ricadute sul bilancio delle sedi consolari.
  In sostanza, ribadisce che la maggior parte degli impegni e delle sollecitazioni che la proposta di risoluzione rivolge al Governo riguardano il tipo di approccio Pag. 48con la rete dei consoli onorari, che deve essere più aperto e dialogante, e alcune modalità di lavoro, che i responsabili del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale potranno calibrare con responsabilità e competenza.
  Osserva che anche l'invito a rendere meno imbarazzante la dotazione di bilancio prevista per la rete onoraria, inferiore a 200 mila euro per tutto il mondo, va inquadrato in una situazione di fatto che vede la spesa effettiva lievitare in un anno di almeno quattro volte rispetto a quella nominale, in conseguenza di variazioni di bilancio che comportano distrazione di risorse da altri scopi e operazioni burocratiche che spostano nel tempo l'invio dei contributi, determinando ritardi.
  Conclusivamente, fa appello alla sensibilità di tutti i colleghi della Commissione, in modo assolutamente trasversale, perché si faccia un piccolo, ma concreto passo in avanti nel miglioramento dei servizi ai connazionali.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO, esprime parere favorevole di massima sulla proposta di risoluzione, come riformulata. Sottolinea, altresì, che l'intero Esecutivo, la Farnesina ed egli stesso personalmente intendono continuare ad operare per un rafforzamento dei servizi consolari, a partire dall'attuazione della normativa di recente approvazione menzionata dalla deputata La Marca, tenendo conto, tuttavia, dei vincoli di finanza pubblica.

  Simone BILLI (LEGA), preannunciando il voto favorevole del gruppo Lega, esprime apprezzamento per l'impostazione della proposta di risoluzione in titolo, che evidenzia la drammatica situazione in cui versa la rete consolare: alle croniche carenze di organico si sono infatti aggiunti gli effetti nefasti della pandemia, producendo un significativo aggravio dell'onere a carico delle sedi consolari; pertanto, nonostante lo strenuo e meritorio impegno dei funzionari, i nostri connazionali all'estero continuano a lamentare gravi disservizi. A suo avviso, occorre velocizzare l'assegnazione all'estero dei neoassunti adottando le procedure di urgenza previste dalla normativa in vigore.
  Esprimendo apprezzamento per le iniziative di formazione messe in campo dalla Farnesina, condivide l'obiettivo di adeguare i contributi destinati ai consoli onorari, iniziativa che non avrebbe un impatto significativo sulla finanza pubblica. Si dichiara altresì favorevole anche alla nomina dei nuovi consoli onorari, i cui costi sarebbero pressoché irrisori; esprime, invece, perplessità circa la proposta di alzare da 70 75 anni il limite di età compatibile con la nomina a tale incarico, sebbene riconosca che in taluni casi tale deroga potrebbe essere giustificata e dunque condivisibile.
  Sottolinea, infine, l'opportunità di estendere la fornitura di dispositivi per la rilevazione delle impronte biometriche ai consoli che ne siano ancora sprovvisti, rilevando che tali pratiche potrebbero utilmente essere introdotte non solo per i passaporti ma anche per le carte d'identità elettroniche: in tale ambito, auspica una proficua interlocuzione tra il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e il Ministero dell'interno per individuare le procedure più efficaci per conseguire tale scopo.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), preannunciando il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico e ringraziando la collega La Marca per l'iniziativa assunta, sottolinea il ruolo essenziale dei consoli onorari, i quali sono spesso l'unico riferimento delle comunità di connazionali nelle regioni più isolate. Auspica, quindi, che la Commissione possa avviare una riflessione più generale sulla riorganizzazione delle sedi consolari, l'erogazione dei servizi, il rapporto con le associazioni ed il sistema dei patronati: si tratta, a suo avviso, di una criticità per un Paese come il nostro che conta una così cospicua comunità di connazionali all'estero.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO chiede di riformulare il settimo punto della Pag. 49parte dispositiva della risoluzione nei termini seguenti: «a verificare la possibilità, tenuto presente quanto al precedente secondo punto, di anticipare per quanto possibile l'invio dei contributi destinati alla rete consolare;».

  Francesca LA MARCA (PD) accetta la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo.

  La Commissione approva, quindi, all'unanimità, la risoluzione n. 7-00629, come riformulata, che assume il numero n. 8-00113 (vedi allegato 3).

7-00647 Fassino: Sull'integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali nelle istituzioni euro-atlantiche.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00114).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Piero FASSINO, presidente, segnala che la proposta di risoluzione in titolo è stata da lui presentata anche alla luce degli esiti del Seminario istituzionale, svolto lo scorso lunedì 26 aprile, e soprattutto in vista della imminente riunione del Consiglio Affari esteri, calendarizzata per lunedì 10 maggio, il cui ordine del giorno prevede una riflessione sul futuro e sull'importanza dei Paesi dei dei Balcani Occidentali.
  Segnala, altresì, che essa è il frutto di un intenso lavoro che la III Commissione ha condotto sulla tematica, che si è esplicitato in numerosi incontri con i principali esponenti delle istituzioni europee e delle leadership balcaniche, che hanno affiancato l'attività diplomatica condotta dal Ministro Di Maio con i suoi omologhi dei Balcani occidentali.
  In via generale, evidenzia che il processo di allargamento dell'Unione europea alla regione balcanica sta registrando eccessive lentezze e ritardi, che rischiano, da un lato, di far riemergere i nazionalismi, dall'altro di frustrare le opinioni pubbliche locali. Inoltre, il vuoto lasciato dall'Unione europea rischia di essere colmato dalla crescente influenza di attori terzi come la Russia, la Cina, la Turchia e gli Emirati Arabi Uniti.
  Ribadisce il notevole successo del Seminario del 26 aprile scorso, cui hanno preso parte diciassette presidenti delle Commissioni esteri di Parlamenti dell'Unione europea e dei Balcani occidentali, compreso il presidente della Commissione esteri dell'Assemblea nazionale francese, fatto assai rilevante in considerazione delle riserve che la Francia ha recentemente manifestato in materia di allargamento.
  Illustra, quindi, il testo dell'atto di indirizzo, segnalando alcune riformulazioni giù condivise con il Governo (vedi allegato 4).

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO esprime apprezzamento per gli esiti del Seminario del 26 aprile che ha rappresentato una importante sponda parlamentare per l'azione che il Governo conduce in Europa in materia di allargamento ai Balcani occidentali. L'Esecutivo, infatti, auspica una accelerazione del processo di adesione, considerando che i Balcani sono parte integrante dell'Europa, oltre che un'area strategicamente prioritaria per il nostro Paese. In tal senso, preannuncia che il Ministro Di Maio, nella menzionata riunione del Consiglio affari esteri dell'UE, chiederà l'immediata convocazione della Conferenza intergovernativa per l'avvio dei negoziati di adesione con Albania e con la Macedonia del Nord.
  Esprime, quindi, parere favorevole sulla proposta di risoluzione in titolo, come riformulata.

  Piero FASSINO, presidente, sottolinea che l'intervento del Ministro Di Maio a conclusione dei lavori del Seminario del 26 aprile è stato molto apprezzato dagli interlocutori balcanici, come dimostrano le reazioni sui maggiori quotidiani locali.

  Eugenio ZOFFILI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del gruppo Lega pur esprimendo talune riserve sul sesto punto del dispositivo, relativo alla liberalizzazione Pag. 50 dei visti di circolazione per i cittadini del Kosovo.

  Piero FASSINO, presidente, nell'ottica di assicurare il più ampio e convinto sostegno all'atto di indirizzo in discussione, propone di modificare il sesto punto del dispositivo dell'atto sostituendo le parole «dare corso alla» con le parole «considerare la».

  Eugenio ZOFFILI (LEGA) concorda sulla proposta di riformulazione avanzata dal Presidente Fassino.

  La Commissione approva, quindi, all'unanimità, la risoluzione n. 7-00647, come riformulata, che assume il numero n. 8-00114.

  La seduta termina alle 15.50.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Mercoledì 5 maggio 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO.

  La seduta comincia alle 15.50.

Sugli esiti del Seminario istituzionale in videoconferenza «Balcani Occidentali: tra multipolarismo e processo di integrazione europea», svolto il 26 aprile 2021.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che al Seminario hanno preso parte i rappresentanti delle Commissioni Affari esteri di diciassette Paesi europei, tra cui i sei Paesi dei Balcani Occidentali, oltre ad importanti esponenti istituzionali, nazionali ed europei. Hanno anche contribuito i rappresentanti istituzionali delle maggiori Organizzazioni regionali, INCE e IAI in primis.
  Segnala, inoltre, che anche grazie alla trasmissione sulla web-tv della Camera dei deputati in lingua italiana ed inglese, hanno potuto seguire i nostri lavori tutte le Ambasciate coinvolte, italiane ad estere.
  A conclusione del Seminario è stata condivisa in modo unanime l'adozione di una Dichiarazione comune, che sarà allegata in allegato al resoconto odierno, unitamente ad una relazione di sintesi del dibattito (vedi allegato 5).

  La Commissione prende atto.

  Piero FASSINO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, dichiara concluse le comunicazioni in titolo.

In ordine ai disegni di legge di ratifica, conclusi dalla Commissione, C. 2575 Governo, approvato dal Senato, C. 2576 Governo, approvato dal Senato, C. 2413 Governo e C. 2416 Governo.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda che sui provvedimenti in titolo era stato conferito il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea, rispettivamente, all'onorevole Simona Suriano quanto ai disegni di legge C. 2575, recante ratifica del Protocollo di modifica della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, firmata a Quito il 23 maggio 1984, fatto a Quito il 13 dicembre 2016, approvato dal Senato, e C. 2576, recante ratifica dell'Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Quito il 25 novembre 2015; all'onorevole Yana Ehm quanto al disegno di legge C. 2413, recante ratifica dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018; e all'onorevole Cristian Romaniello quanto al disegno di legge C. 2416, recante ratifica dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 10 aprile 2016.
  Poiché i sopra citati colleghi non fanno più parte della Commissione, in loro sostituzione, propone che la Commissione deliberi il conferimento del mandato a riferire favorevolmente sui provvedimenti in titolo all'onorevole Olgiati.

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  La Commissione, con distinte votazioni, approva il conferimento del mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea all'onorevole Riccardo Olgiati sui disegni di legge di ratifica C. 2575 Governo, approvato dal Senato, C. 2576 Governo, approvato dal Senato, C. 2413 Governo e C. 2416 Governo.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 5 maggio 2021.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.55 alle 16.20.