CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 aprile 2021
570.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 84

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 aprile 2021. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Stefania Pucciarelli.

  La seduta comincia alle 16.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che della seduta sarà data pubblicità anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Documento di economia e finanza 2021.
Doc. LVII, n. 4 e Annesso.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la Commissione dovrà concludere l'esame del provvedimento entro la giornata di domani mattina.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, introduce l'esame del provvedimento osservando che il Documento di Economia e Finanza (DEF) rappresenta il principale strumento della programmazione economico-finanziaria, tramite il quale vengono, da un lato, aggiornate le previsioni relative al quadro macroeconomico e al quadro di finanza pubblica e, dall'altro, definiti gli obiettivi programmatici, nonché l'articolazione degli interventi necessari per aggiustare gli andamenti tendenziali allo scenario programmatico.
  Riferisce, quindi, che il DEF 2021 è stato approvato dal Consiglio dei ministri nella riunione dello scorso 15 aprile e presenta anch'esso, come il DEF dello scorso anno, solamente due sezioni: la prima, provvede ad aggiornare il Programma di stabilità, ovvero il documento programmatico in materia di finanza pubblica che i singoli Stati membri dell'Unione devono sottoporre annualmente alle Autorità europee in base alle regole del Patto di stabilità e crescita; la seconda reca l'Analisi e le tendenze della finanza pubblica, tracciando un quadro dell'andamento dei principali aggregati macroeconomici del nostro Paese. Per quanto riguarda la terza sezione, che recepisce il contenuto del Programma nazionale di riforme (PNR), il Governo, come precisato nella premessa, ha ritenuto Pag. 85di non inserirla nel DEF di quest'anno, avendo dedicato un intero capitolo alle riforme nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), la cui presentazione alla Commissione Europea è prevista entro il prossimo 30 aprile.
  Rileva, poi, come il Documento evidenzi, in primo luogo, che la crisi pandemica continua a condizionare pesantemente la vita economica e sociale del Paese e del mondo intero e che il Governo ritiene necessario rafforzare la spinta ad uscire dalla crisi attraverso tutti gli strumenti a disposizione, sia in campo sanitario (dalla campagna di vaccinazione, all'impulso alla ricerca medica e al rafforzamento del Sistema sanitario nazionale) sia in campo economico (dai sostegni e ristori al rilancio degli investimenti e dello sviluppo con il Piano di ripresa e resilienza finanziato dal Next Generation EU e da ulteriori risorse nazionali). In tale contesto, il nuovo Governo, che si è da poco insediato, ha da subito avvertito l'esigenza di continuare a sostenere l'economia. Nel mese di marzo, con un primo provvedimento d'urgenza sono stati compensati i lavoratori e le imprese più danneggiati dalle misure sanitarie che si sono rese necessarie per contrastare la diffusione della pandemia, utilizzando il margine di manovra di 32 miliardi di euro già richiesto dal precedente Esecutivo per rifinanziare la Cassa integrazione per il Covid-19 e una serie di altre misure a favore di lavoratori e famiglie più fragili. Adesso, insieme all'approvazione del Documento di Economia e Finanza 2021, il Governo ha ritenuto opportuno richiedere al Parlamento l'autorizzazione ad un ulteriore scostamento dal bilancio, per un ammontare di 40 miliardi di euro, che serviranno a varare un nuovo decreto-legge contenente misure destinate principalmente ai lavoratori autonomi e alle imprese.
  Quanto allo scenario macroeconomico delineato dal DEF 2021, il Governo prevede che il quadro economico tenderà al miglioramento già a partire dal trimestre in corso, anche grazie ai risultati delle vaccinazioni. In particolare, dall'anno prossimo il PIL dovrebbe tornare a sfiorare il livello pre-crisi del 2019. Infatti, dopo la caduta dell'8,9 per cento registrata nel 2020, è stimato un recupero del 4,5 per cento quest'anno e del 4,8 per cento nel 2022, per poi crescere del 2,6 per cento nel 2023 e dell'1,8 per cento nel 2024. Ciò in considerazione del fatto che l'esperienza del terzo trimestre del 2020 ha dimostrato come il rimbalzo del PIL possa essere molto forte non appena i contagi calano in misura significativa e la vita sociale, economica e culturale riprende il suo corso normale. Sul lato dell'indebitamento è attesa una discesa del rapporto debito/PIL, che dal 2022 tornerà a ridursi, con un obiettivo fissato al 156,3 per cento per effetto sia della ripresa economica, sostenuta principalmente dall'impulso espansivo atteso dalle recenti misure di supporto, sia dell'avvio dell'attuazione del programma di investimenti e riforme indicato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
  Per quanto riguarda più specificatamente il comparto della Difesa, alcuni spunti di riflessione sono contenuti sia nel Programma di Stabilità, sia nella seconda sezione, dedicata all'Analisi e tendenze della finanza pubblica. In particolare, sul lato della spesa corrente della Pubblica Amministrazione viene evidenziato l'aumento delle risorse destinate al personale, soprattutto medico infermieristico e delle Forze armate e di sicurezza impegnate nell'ambito del contrasto all'emergenza Covid-19, nonché l'incremento significativo della spesa per i redditi da lavoro legata principalmente ai rinnovi contrattuali, tra cui anche quelli del comparto sicurezza-difesa e soccorso pubblico e dei comparti Aran che saranno sottoscritti nel 2022. Inoltre, sempre in relazione all'emergenza Covid-19, è segnalata anche la spesa legata alla possibilità di fruire della corresponsione di un bonus per l'acquisto di servizi di assistenza dei figli per i lavoratori autonomi, il personale del comparto sicurezza e difesa e i lavoratori dipendenti del settore sanitario, nonché quella relativa al rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle Forze armate e delle Forze di polizia impegnate nelle operazioni di contrasto all'emergenza epidemiologica. Al riguardo, ricorda che il decreto-legge n. 30 del 2021, nel reintrodurre Pag. 86 fino al 30 giugno 2021 alcune misure in materia di lavoro agile a causa delle ulteriori chiusure rese necessarie dalla seconda ondata della pandemia, ha riconosciuto al personale del comparto sicurezza e difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all'emergenza epidemiologica, in alternativa al diritto al lavoro agile e congedo straordinario, la possibilità di usufruire della corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting o di servizi integrativi per l'infanzia, nel limite massimo complessivo di 100 euro settimanali. Con riguardo, invece, all'incremento delle spese in conto capitale, il DEF 2021 segnala che tra i fattori che hanno contribuito maggiormente a tale incremento figurano anche gli investimenti fissi lordi (+775 milioni), di cui circa 500 milioni relativi a spese per la difesa e circa 300 milioni relativi a spese per il potenziamento dei servizi di sicurezza e soccorso pubblico.
  Unitamente al DEF, il Governo ha trasmesso al Parlamento, ai sensi dell'articolo 6, comma 5, della legge n. 243 del 2012, anche la Relazione che illustra l'aggiornamento del piano di rientro verso l'obiettivo di medio termine (OMT) per la finanza pubblica, ai fini dell'autorizzazione parlamentare (a maggioranza assoluta) allo scostamento di bilancio necessario al finanziamento degli ulteriori interventi urgenti che il Governo intende assumere per fronteggiare l'emergenza epidemiologica. Con tale Relazione il Governo richiede, in particolare, l'autorizzazione al ricorso all'indebitamento per 40 miliardi di euro, fissando il nuovo livello dell'indebitamento netto al –11,8 per cento del PIL nel 2021, al –5,9 per cento nel 2022, al –4,3 per cento nel 2023 e al –3,4 per cento nel 2024. Conseguentemente, il rapporto debito/PIL è fissato per il 2021 al 159,8 per cento e si riduce progressivamente negli anni successivi al 156,3 per cento nel 2022, al 155 per cento nel 2023 e al 152,7 nel 2024. La Commissione Europea ha infatti deciso l'applicazione, per l'anno in corso, della cosiddetta general escape clause (GEC) al fine di assicurare agli Stati membri il necessario spazio di manovra, nell'ambito del proprio bilancio, per il sostenimento delle spese sanitarie necessarie ad affrontare l'emergenza epidemica e l'adozione di misure volte a contrastare gli effetti recessivi sulle economie europee della diffusione del Covid-19. L'applicazione di tale clausola consente agli Stati membri di deviare temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine, sebbene non sospenda l'applicazione del Patto di Stabilità e Crescita.
  Infine segnala che la parte riguardante le riforme è stata dal Governo integrata nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tramite il quale l'Italia indicherà alla Commissione Europea le priorità nell'utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dal programma europeo di sostegno all'economia «Next Generation EU». Al riguardo ricorda che le priorità per valorizzare il contributo a favore della Difesa nell'ambito delle iniziative del Recovery Fund sono state espresse dalla nostra Commissione alla Commissione bilancio nella seduta dello scorso 10 marzo, al cui parere rinvia.

  La Sottosegretaria di Stato per la difesa Stefania PUCCIARELLI si riserva di intervenire nella seduta già programmata per domani mattina alle ore 8.30.

  Salvatore DEIDDA (FdI) segnala come, per la prima volta, grazie all'intervento del gruppo di Fratelli d'Italia, la Commissione Bilancio abbia convenuto di acquisire, nell'ambito dell'esame Documento di Economia e Finanza, un contributo scritto approvato dal Consiglio Centrale della Rappresentanza militare (CO.CE.R). Apprezza, dunque, questa novità che finalmente dà voce al personale del comparto difesa e sicurezza anche nella fase dell'esame degli strumenti di programmazione economica nazionale.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.15.