CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 8 aprile 2021
564.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 43

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 8 aprile 2021. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.

  Paolo FORMENTINI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-05681 Fitzgerald Nissoli: Sull'erogazione dei contributi per i corsi di lingua e la formazione italiana nel Nordamerica.

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), intervenendo da remoto, illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che l'oggetto è stato concordato con gli enti gestori e con il Consiglio Generale degli italiani all'estero del Nordamerica, i quali sollecitano il rinvio dell'entrata in vigore della nuova disciplina sull'erogazione dei contributi per i corsi di lingua e la formazione italiana nel mondo.

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  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del Governo, di cui apprezza la disponibilità. Ribadisce che l'obiettivo dell'atto in titolo è promuovere l'opportuno rinvio di un anno, data la situazione emergenziale nella quale operano gli enti gestori, che non sono in grado di sostituire il contributo ministeriale con fonti di finanziamento alternative né possono gravare su famiglie già in difficoltà a causa della pandemia. Le difficoltà finanziarie mettono a rischio l'avvio dei corsi di lingua, che avrebbero carattere curriculare, e, di riflesso, la promozione della lingua e cultura italiana all'estero ed il rapporto con le comunità dei nostri connazionali nel mondo. Nel sottolineare la specifica importanza dei corsi di lingua nell'economia delle politiche di internazionalizzazione, invita, quindi il Governo a rivalutare con attenzione l'opportunità di rinviare l'entrata in vigore della nuova disciplina, auspicando che possa rapidamente essere convocato il preannunciato tavolo tecnico con gli stessi enti gestori.

5-05682 Delmastro delle Vedove: Sul mancato ricongiungimento con la propria famiglia rifugiata in Italia di quattro minori uiguri.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che la vicenda privata oggetto della interrogazione è emblematica dei crimini perpetrati dal regime cinese nei confronti della minoranza uigura, tra cui le pratiche di aborto forzato, a fronte dei quali il Governo italiano è chiamato ad assumere una posizione di ferma condanna, ben lontana dalle parole di apprezzamento che il Ministro Di Maio, mentre avvenivano i fatti di cui all'interrogazione in titolo, ha avuto nei confronti di Pechino per la fornitura di mascherine, forse soggiogato dalle prospettive di sviluppo della nuova Via della Seta, che invece altro non è che una grave forma di soggezione alla dittatura comunista cinese.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara profondamente insoddisfatto della risposta del Governo che, a fronte di una vicenda agghiacciante, si limita a fornire spiegazioni dal tenore burocratico, adducendo di avere trasmesso un messaggio di posta elettronica alle Autorità cinesi a fronte delle migliaia di chilometri percorsi dai minori in cerca della propria famiglia. A suo avviso, non è sufficiente esprimere un vago impegno a promuovere il ricongiungimento familiare, occorre invece assicurare a questi minori la possibilità di raggiungere la propria famiglia in Italia e porsi in salvo da un regime responsabile di condotte genocidarie, che al momento li fa crescere come detenuti all'interno di un orfanotrofio e, una volta raggiunta l'età adulta, li condannerà alle torture e alla detenzione nei campi di lavoro forzato, da cui usciranno solo quando non potranno più svolgere alcuna attività e diventeranno vittime dell'espianto di organi, poiché è questo il destino che attende il popolo uiguro.
  Auspica che i rappresentanti dello Stato italiano, facendo leva sulla vasta rete di relazioni di cui dispongono in Cina, vogliano recarsi sul posto e occuparsi in modo adeguato della vicenda, sottraendo quei minori al genocidio che li attende, al di là dei vincoli derivanti dalla nuova «Via della Seta», che è motivo di disonore per il nostro Paese.
  Ribadisce, dunque, la necessità di una risposta celere ed efficace per risolvere la questione oggetto dell'interrogazione, superando le ambiguità che hanno contraddistinto negli ultimi anni la posizione dell'Italia nei riguardi della Cina.

5-05684 Lupi: Sull'aggravarsi della repressione da parte cinese della democrazia e dei diritti fondamentali ad Hong Kong.

  Maurizio LUPI (M-NCI-USEI-R-AC), illustrando l'interrogazione in titolo, che insiste Pag. 45 casualmente su tematica connessa a quella dell'interrogazione del collega Delmastro delle Vedove, esprime grande preoccupazione per la torsione autoritaria che la Cina sta imponendo ad Hong Kong, rispetto alla quale l'Italia deve reagire allineandosi alle posizioni dei propri partner tradizionali, Stati Uniti e Unione europea, anche valutando l'opportunità di rivedere gli accordi definiti nell'ambito della nuova Via della Seta. Ricorda di avere posto tali questioni in occasione dell'audizione del Ministro Di Maio sulle linee direttive del suo Dicastero, poiché davvero non è più tollerabile procedere oltre nell'ambiguità ed occorre capire se l'Italia intenda recedere dalla Via della Seta ed allinearsi alle posizioni della comunità euroatlantica.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maurizio LUPI (M-NCI-USEI-R-AC), replicando, si dichiara profondamente insoddisfatto della risposta del Governo: benché la sua formazione gli impedisca di usare toni accesi rileva che il Governo italiano dovrebbe uscire finalmente dal cono di ambiguità che ha caratterizzato negli ultimi tempi le sue relazioni con la Cina, guardando all'esempio del Presidente Biden, che ha parlato di un vero e proprio attacco del regime cinese alla democrazia dei diritti nel mondo. Ricordando che il Presidente Draghi, nel suo discorso alle Camere, ha affermato che in politica estera occorre chiarezza e ha poi esplicitamente ribadito la vocazione europeista ed atlantista del nostro posizionamento – con un chiaro cambio di passo rispetto al suo predecessore Conte che, nel suo intervento sulla fiducia alla Camera dei deputati, aveva messo sullo stesso piano Cina e Stati Uniti – ribadisce la necessità che il Ministro Di Maio ed il Sottosegretario Di Stefano esprimano con chiarezza, utilizzando tutti gli strumenti diplomatici a loro disposizione, il profondo dissenso verso la politica egemonica della Cina, sia ad Hong Kong sia in Africa. Qualora ciò non avvenisse, si tratterebbe di una chiara ed inaccettabile rottura della linea di politica estera delineata dal Presidente Draghi e anche dell'unità che dovrebbe caratterizzare la postura internazionale delle forze politiche italiane.

5-05685 Di Stasio: Sulle indagini sulla morte del cooperante italiano Mario Paciolla in Colombia.

  Iolanda DI STASIO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Iolanda DI STASIO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, sollecitando la Farnesina ad assicurare un costante impegno per fare piena luce sulla tragica morte del connazionale Mario Paciolla.

5-05683 Quartapelle Procopio: Sulle azioni per chiedere l'accesso alle cure e il rilascio incondizionato di Alexei Navalny nel quadro del rispetto dei diritti umani da parte della Federazione Russa.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando la scelta coraggiosa dell'oppositore russo Navalny, che ha deciso di tornare a Mosca pur sapendo di rischiare l'arresto, come poi è avvenuto al suo arrivo in aeroporto sulla base di un capo di accusa assai debole. Segnala, quindi, le penose condizioni di salute in cui versa Navalny e che potrebbero derivare da una tubercolosi o da un contagio da Covid.

  Il Sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), sottolineando che sul tema dei rapporti con la Federazione Russa così come con la Cina l'Italia intende muoversi in piena sintonia con le iniziative dell'UE, al fine di rafforzare il peso specifico dell'azione nei confronti di questi Paesi.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD, replicando, si dichiara soddisfatta della risposta Pag. 46 del Governo. Ricordando che l'Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, in occasione del recente, gravissimo atto ostile relativo al reclutamento come spia dell'ufficiale di marina Biot, ha sottolineato l'assoluta importanza, per la Russia, di conservare buone relazioni con l'Italia, ribadisce la necessità che il nostro Paese agisca, sia in sede di Unione europea sia a livello bilaterale, per chiedere l'immediato accesso alle cure e la scarcerazione di Navalny.
  Ricordando che nei giorni scorsi i componenti di una delegazione – compreso un medico che aveva chiesto di visitare e prestare soccorso in carcere a Navalny – sono stati a loro volta arrestati, come è accaduto a molti altri attivisti, difensori dei diritti umani e oppositori politici che non sono noti ma versano in simili condizioni, sollecita l'Esecutivo ad attivarsi per chiedere la scarcerazione di tutti i detenuti politici, nonché la possibilità di assistere ai processi.

  Paolo FORMENTINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.40.

INCONTRI CON DELEGAZIONI
DI PARLAMENTI ESTERI

  Giovedì 8 aprile 2021.

Incontro informale, in videoconferenza, con la Commissione Affari esteri della Grande Assemblea Nazionale turca.

  L'incontro informale si è svolto dalle 14 alle 15.