CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 marzo 2021
556.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 5

SEDE REFERENTE

  Giovedì 25 marzo 2021. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Laura Castelli.

  La seduta comincia alle 15.35.

Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Doc. XXVII, n. 18.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, esprime, anche a nome della Commissione, il proprio cordoglio per la scomparsa del sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella.
  Avverte che è in distribuzione lo schema di relazione sulla Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza – Doc. XXVII, n. 18 (vedi allegato 1), già trasmessa in bozza nella giornata di ieri. Fa presente che, rispetto a tale bozza, ha apportato alcune limitate integrazioni sulla base di diversi spunti di carattere generale emersi dai pareri delle Commissioni. Nel segnalare come tale documento rechi la descrizione dei contenuti della Proposta di Piano nazionale e contenga specifiche indicazioni di carattere generale e metodologico elaborate anche sulla base delle indicazioni di carattere generale provenienti dalle Commissioni di settore, fa presente che esso dovrebbe servire, come già convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, come base di discussione ai fini della predisposizione della relazione da trasmettere all'Assemblea.
  Per quanto riguarda i rilievi specifici formulati dalle Commissioni di settore, riferisce di aver fatto predisporre dalla segreteria della Commissione un documento che sistematizza le indicazioni provenienti dalle Commissioni medesime raggruppandole conformemente alla struttura della proposta di Piano, ossia in base alle 6 missioni e alle sedici componenti e, ove possibile, allinea progettuale.
  Fa presente che all'interno di tale documento, per ogni componente di ciascuna missione, sono state riportate le indicazioni provenienti da ciascuna Commissione eliminando, per quanto possibile, eventuali duplicazioni. Sottolinea che non sono state invece riportate le indicazioni di carattere generale risultanti dalle proposte medesime, giacché tali tematiche non sono specificamente Pag. 6 riferibili a singole componenti del programma. Segnala peraltro che le indicazioni di carattere generale formulate dalle Commissioni sono per la gran parte assorbite nello schema di relazione, dedicato appunto alle tematiche di ordine generale.
  Per quanto riguarda le tematiche di settore, considerata l'ampiezza delle indicazioni desumibili dai pareri provenienti dalle Commissioni, si riserva integrare lo schema di relazione procedendo ad una selezione ragionata delle stesse sulla base degli esiti del dibattito odierno, in modo da poter fornire indicazioni specifiche all'Assemblea. Si riserva pertanto di formulare una proposta in tal senso entro le ore 15 di domani. Ciò considerato, fa presente che il termine per i gruppi per presentare proposte di modifiche e integrazioni allo schema di relazione, come integrato sulla base della citata proposta, già stabilito nella scorsa riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, verrebbe quindi differito di un giorno e fissato alle ore 15 di sabato 27 marzo.

  Claudio BORGHI (LEGA), avanzando una questione di metodo, chiede se i lavori preordinati alla redazione definitiva della relazione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza procederanno in parallelo sia per effettuare ad una selezione ragionata delle indicazioni contenute nei pareri approvati dalle altre Commissioni sia per recepire le osservazioni e le proposte di modifica relative agli aspetti di diretta competenza della Commissione bilancio. Al riguardo chiede se, ad esempio, un argomento strettamente pertinente alle competenze della Commissione bilancio come il richiamo a valutare i costi degli strumenti di debito alternativi, come il ricorso all'emissione di BTP che potrebbe diventare più conveniente rispetto all'indebitamento europeo, ricada nello stesso termine della presentazione delle proposte di modifica e integrazioni dianzi citate.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo da remoto, chiede ulteriori chiarimenti alla presidenza in merito alle modalità con cui si intende giungere alla predisposizione della relazione per l'Assemblea e in particolare riguardo all'integrazione dello schema di relazione testé presentato.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, riassumendo quanto detto all'inizio della seduta, ricorda che sono in distribuzione la relazione introduttiva sulla Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza e un documento di lavoro che sistematizza i pareri approvati dalle altre Commissioni in sede consultiva. Poiché le Commissioni hanno recentemente formulato, anche nella giornata di ieri, numerose indicazioni, talvolta quasi delineando una nuova stagione di riforme, evidenzia che non vi è stato tempo sufficiente per operare una selezione delle stesse in base alle singole tematiche di settore. Riferisce pertanto di essersi riservato di presentare una proposta che proceda anche ad una selezione ragionata delle indicazioni contenute nei pareri approvati dalle altre Commissioni entro il primo pomeriggio di domani e, di conseguenza, di aver differito il termine per le proposte dei gruppi alle ore 15 di sabato 27 marzo. Peraltro, se nel corso del dibattito emergesse un orientamento alternativo, si potrebbe anche decidere di considerare come parte integrante dello schema di relazione il predetto documento che sistematizza le indicazioni provenienti dalle altre Commissioni, senza procedere ad alcuna selezione delle stesse.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È) anzitutto si unisce al cordoglio per la scomparsa del sindaco di Amatrice.
  Dopo aver salutato i colleghi ricordando di essere entrato da poco a far parte della Commissione, afferma di aver letto la relazione introduttiva che fa riferimento alle condizioni di particolare rilevanza contenute nei pareri delle Commissioni Affari sociali, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea. Considerata la complessità della relazione come anche dei documenti consegnati dagli auditi, ritiene difficile poter elaborare proposte entro il termine fissato per sabato prossimo.
  Nell'esaminare la relazione dell'Ufficio parlamentare di bilancio, afferma che in Pag. 7tale analisi il Piano è definito debole e generico e giudica preoccupante che, benché in essa sia stimato un aumento del PIL del 2 per cento in conseguenza dell'attuazione del Piano, si ritenga possibile il raggiungimento di tale obiettivo soltanto nel 2026.
  In particolare rileva che le misure descritte non sono dettagliate e non sono precisati i tempi in cui devono essere adottate, con il rischio di indebitare le generazioni future senza raggiungere gli obiettivi di crescita prefissati. Ad esempio evidenzia che non è considerata la questione dell'occupazione in rapporto all'eventuale sblocco dei licenziamenti; che non è definita la governance del Piano come è emerso in tutte le audizioni e se si ritenga di coinvolgere anche le parti sociali e i corpi intermedi; che non sono previsti interventi precisi sulla transizione ecologica, che assorbirà un terzo delle risorse, sulla digitalizzazione e sulla decarbonizzazione. Aggiunge che vorrebbe capire le intenzioni del Governo sulle riforme della giustizia, del fisco e della pubblica amministrazione, mentre sulla semplificazione pone in rilievo la necessità di utilizzare la digitalizzazione per evitare le infiltrazioni della criminalità organizzata.
  Sottolinea che, dal punto di vista della ripresa dalla crisi dovuta al COVID-19, il Piano risulta oggi già superato dalla terza ondata della pandemia; mentre, sotto il profilo della resilienza, è necessario difendere la nostra economia nei suoi aspetti più tipici. Giudica quindi necessario rivolgere una particolare attenzione al made in Italy, alle piccole e medie imprese ma anche alle microimprese a base familiare e al commercio di vicinato. Esprime soddisfazione per l'esistenza in questo Governo di un Ministero del turismo con a capo un buon Ministro, ma si rammarica per l'assenza di una parte dedicata al turismo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Condivide quanto affermato in precedenza dall'onorevole Borghi sulla necessità di comparare la convenienza degli strumenti di finanziamento del Piano. Esprime inoltre stupore per il fatto che la sola Commissione trasporti abbia presentato oltre ottanta osservazioni.
  Conclude affermando che la Commissione bilancio ha il compito di evitare che prevalga il punto debole del Piano ovvero l'autorizzazione ad un rilevante indebitamento senza il raggiungimento degli obiettivi che esso si propone.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA), nel chiedere spiegazioni sulla procedura seguita nell'esame del Piano nazionale di ripresa e resilienza, osserva che tutti i documenti consegnati riguardano la vecchia bozza del Piano trasmessa dal precedente Governo, a cui ha fatto seguito un nuovo documento trasmesso qualche settimana fa dal Ministro dell'economia e delle finanze. Chiede dunque su quale atto si siano espresse le Commissioni e se vi è il rischio che dopo l'espressione dei pareri venga trasmessa un'ulteriore versione del Piano.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, in risposta all'onorevole Comaroli, ribadisce che, ferme restando le valutazioni politiche che ciascuno può esprimere sulle scelte del Governo, non vi è un vecchio Piano e un nuovo Piano, poiché il Governo Draghi ha ritenuto di tener ferma la proposta elaborata dal precedente Governo che contiene l'allocazione delle risorse, come emerge dal testo delle dichiarazioni programmatiche del Governo, consegnato alla Camera dal Presidente Draghi lo scorso 17 febbraio, nella parte riguardante il Next Generation EU, laddove testualmente si precisa che «Il precedente Governo ha già svolto una grande mole di lavoro sul Programma di ripresa e resilienza (PNRR). Dobbiamo approfondire e completare quel lavoro che, includendo le necessarie interlocuzioni con la Commissione europea, avrebbe una scadenza molto ravvicinata, la fine di aprile. Gli orientamenti che il Parlamento esprimerà nei prossimi giorni a commento della bozza di Programma presentata dal Governo uscente saranno di importanza fondamentale nella preparazione della sua versione finale».
  Tanto premesso, ricorda inoltre che il Ministro dell'economia e delle finanze, a Pag. 8seguito della sua audizione dello scorso 8 marzo davanti alle Commissioni riunite Bilancio, Finanze e Politiche dell'Unione europea della Camera e del Senato, ha trasmesso alle stesse le schede tecniche sottostanti alla proposta di Piano in esame in vista degli indirizzi che il Parlamento vorrà esprimere per l'elaborazione della versione definitiva del Piano stesso.

  La sottosegretaria Laura CASTELLI, in risposta all'onorevole Trano, spiega che la proposta di Piano non è dettagliata perché vi sono ancora dei passaggi da compiere nell'interlocuzione tra il Governo e la Commissione europea. Fa presente che, una volta concluso il confronto con la Commissione europea, il Governo presenterà i disegni di legge di delega volti ad attuare le riforme di settore previste dal Piano e gli altri atti necessari per l'attuazione del Piano, nei quali sarà naturalmente coinvolto il Parlamento.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo da remoto, premette una questione di metodo chiedendo su quale documento si deve ragionare e quali sono i tempi per presentare le osservazioni e proposte di modifica. Si rammarica che sugli atti programmatori si ripete la stessa vicenda già verificatasi per le Linee guida al Piano nazionale di ripresa e resilienza, cioè che ci si avvicina alla scadenza del termine per la presentazione della relazione all'Assemblea senza aver avuto un congruo margine di discussione e senza avere a disposizione per l'approfondimento dei documenti completi.
  Per quanto riguarda i pareri delle Commissioni, poiché le indicazioni da essi suggerite sono molteplici, ritiene di poter accedere alla proposta di operare una selezione ragionata di esse, purché tale lavoro sia effettuato a seguito di un approfondito dibattito in Commissione.
  Propone pertanto di predisporre un calendario dei lavori che consenta di instaurare un confronto sulle proposte avanzate anche dagli altri gruppi, poiché il dibattito in Commissione rappresenta un diritto e un dovere della funzione dei parlamentari.
  Evidenzia altresì che la relazione introduttiva presentata è viziata da una contraddizione tra un giudizio iniziale positivo sulla proposta di Piano e un successivo elenco di svariati punti critici concernenti, ad esempio, la governance, la definizione di obiettivi qualitativi, le modalità di realizzazione delle riforme strutturali, gli strumenti contro le infiltrazioni criminali, il rafforzamento dei servizi pubblici e, tema da lui particolarmente sentito, le risorse alle aree terremotate che devono essere chiaramente qualificate come aggiuntive e non sostitutive per evitare ulteriori disagi a quei territori. Aggiunge inoltre di avere molte altre riserve ed obiezioni rispetto a quelle già contenute nella parte conclusiva della relazione introduttiva.
  Per tali ragioni conclude chiedendo al presidente di poter disporre di più tempo rispetto alle scadenze proposte, al fine di approfondire la lettura dei documenti e poter elaborare le proposte di modifica ed integrazione.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, replicando all'onorevole Trano, ribadisce di aver consegnato uno schema di relazione che affronta questioni di carattere generale e metodologico, dichiarandosi comunque disponibile ad integrarlo con le indicazioni provenienti dalle Commissioni di settore conformemente al documento tecnico elaborato dagli uffici, anziché procedere ad una selezione delle indicazioni stesse.

  Raffaele TRANO (MISTO-L'A.C'È) lamenta che il termine di sabato prossimo, per la presentazione di proposte di modifica ed integrazione, non è accettabile perché sono evidenti le innumerevoli perplessità emerse su un Piano che prevede la spesa di ben 209 miliardi, come è stato ripetuto anche nelle audizioni dei corpi intermedi.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, all'esito del dibattito, presenta un nuovo schema di relazione, integrato da una seconda parte che sistematizza le indicazioni provenienti dalle Commissioni di merito (vedi allegato 2), ricordando che il termine Pag. 9per la presentazione delle proposte di modifica ed integrazione dei gruppi è fissato alle 15 di sabato 27 marzo.

  Giorgio LOVECCHIO (M5S) propone di convocare immediatamente l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, per stabilire le modalità del prosieguo dei lavori sul documento in oggetto.

  Fabio MELILLI, presidente e relatore, accogliendo la richiesta dell'onorevole Lovecchio, convoca quindi immediatamente l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 16.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.40 alle 17.25.