CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 marzo 2021
554.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 marzo 2021. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene la sottosegretaria di Stato della transizione ecologica, Ilaria Fontana.

  La seduta comincia alle 14.30.

Variazione della composizione della Commissione.

  Alessia ROTTA (PD), presidente, comunica che per il gruppo Misto entra a far parte della Commissione Daniela CARDINALE, mentre per il gruppo FDI entra a far parte della Commissione Rachele SILVESTRI.

  La Commissione prende atto.

Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Doc. XXVII, n. 18.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 marzo scorso.

  Chiara BRAGA (PD), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1). Nella sua formulazione ha cercato di tenere conto dei numerosi contributi che i gruppi hanno ritenuto di proporle – e di cui li ringrazia – nonché degli importanti spunti emersi nel corso dell'ampio ciclo di audizioni svolto dalla Commissione, anche su impulso della presidente che desidera ringraziare. Tale approfondito lavoro istruttorio ha prodotto una stesura della proposta di parere particolarmente articolata, per il cui contributo ringrazia gli Uffici, che tocca importanti questioni su cui il Paese dovrà confrontarsi nei prossimi anni.
  Le prime osservazioni affrontano temi trasversali, tra cui l'esigenza di adottare quadri programmatici coerenti con le prospettive di carattere generale in campo – SDGs, BES, principio del «do not significant harm», obiettivo europeo della neutralità Pag. 122 climatica al 2050, riduzione delle emissioni del 55 per cento al 2030 – e con i diversi strumenti pianificatori – legge europea sul clima, Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) – che definiranno l'attuazione specifica del PNRR.
  Altre osservazioni preliminari riguardano invece l'adozione di misure e procedure amministrative speciali e dedicate in modo specifico alla velocizzazione della realizzazione dei progetti previsti dal PNRR e l'immediato rafforzamento delle stazioni appaltanti con il coinvolgimento del settore privato nell'attuazione del PNRR. Sempre in tale ambito, si chiede di dare priorità al completamento della digitalizzazione delle procedure di gara per l'affidamento di contratti pubblici, implementando la Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).
  La proposta invita, altresì, a prestare attenzione all'esigenza di orientare l'assegnazione di risorse e l'attuazione del piano di reclutamento del personale verso l'obiettivo di colmare i divari territoriali, mentre un'osservazione specifica – che si spera possa essere rafforzata da analoghe indicazioni di tutte le Commissioni – è dedicata all'importanza di promuovere investimenti per potenziare l'occupazione e l'imprenditoria femminile nei settori della transizione ecologica e dello sviluppo infrastrutturale sostenibile.
  Le ulteriori osservazioni recate dalla proposta di parere trattano, talvolta in modo più specifico e altre volte con indicazioni di carattere più generale, i numerosi oggetti compresi nelle Missioni 2, 3, 5 e 6.
  Quanto alla Missione 2, i temi ritenuti meritevoli di attenzione riguardano, in estrema sintesi, il rapporto tra interventi nuovi e già in essere, al fine di ottimizzare l'impatto delle risorse del Recovery and Resilience Facility nel Mezzogiorno, la corretta gestione e chiusura del ciclo dei rifiuti, anche sul versante impiantistico e della tracciabilità dei rifiuti, la semplificazione della normativa per la cessazione della qualifica di rifiuto e la scrittura dei relativi decreti, la bonifica delle discariche, l'inquinamento dell'aria nel Bacino Padano, la semplificazione delle procedure di accesso agli incentivi e degli iter autorizzativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, lo sviluppo di una filiera italiana legata all'uso dell'idrogeno, nell'ottica di sostegno al percorso di decarbonizzazione. In questo ambito, pur riferito alla Missione 4, si propone di istituire a Taranto il Centro Nazionale di Alta Tecnologia per l'Idrogeno previsto dalla componente II (Dalla ricerca all'impresa), in ragione dell'opportunità di accompagnare, attraverso la realizzazione di questo importante investimento, il progetto di decarbonizzazione del più grande polo siderurgico d'Europa.
  Ancora, nell'ambito della Missione 2, componente III «Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici» si affronta l'esigenza di prorogare il cosiddetto «super bonus 110 per cento» all'intero anno 2023, e di intervenire per semplificare l'accesso a tale beneficio, superando gli ostacoli che si registrano principalmente sul versante della verifica preventiva della conformità urbanistica e degli interventi sugli edifici ubicati nei centri storici, laddove la presenza di vincoli impedisce il miglioramento di almeno due classi energetiche.
  Sempre nell'ambito della Missione 2, componente III «Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici» si prevede il potenziamento e la proroga del «bonus verde» e una maggiore attenzione, anche in termini finanziari, al tema della prevenzione del dissesto idrogeologico e alla tutela della biodiversità, che nel PNRR risulta attualmente marginale.
  Le osservazioni riferite alla Missione 2, riguardano anche la componente IV «Tutela del Territorio e della risorsa idrica», per chiedere che si presti particolare attenzione al tema dell'efficienza idrica e della relativa governance, del riciclo delle acque piovane e della costruzione di edifici che assicurino il massimo grado di riutilizzo delle acque grigie, alla salvaguardia delle coste, all'ampliamento del sistema di gestione dei rifiuti raccolti in mare nelle aree portuali anche ai laghi, fiumi e lagune, la riqualificazione dei sistemi fognari esistenti nelle aree dei laghi. Pag. 123
  Con riguardo alla Missione 3, la proposta di parere reca un'osservazione riferita alla sostituzione dei ponti esistenti e all'esigenza di completare il quadro infrastrutturale in particolare nelle aree retroportuali e nelle ZES.
  Una particolare menzione, con riguardo alla Missione 5, componente III, merita la richiesta di avviare un vero e proprio «cantiere Centro Italia» e di attuare efficaci politiche di sostegno all'insieme delle aree terremotate.
  Sempre nell'ambito della Missione 5, componente III, si chiede di rafforzare la definizione di una nuova ed ambiziosa strategia per le aree urbane nonché un investimento prioritario secondo una efficace «Agenda digitale per la montagna», al fine di contrastare lo spopolamento delle zone montane e l'abbandono dell'agricoltura, del pascolo e dell'alpeggio.
  Infine, con riguardo alla Missione 6, componente I «Assistenza di prossimità e telemedicina», linea progettuale 2 (Salute, Ambiente e Clima. Sanità pubblica ecologica), si chiede di intervenire nel senso della massima sinergia possibile tra due fondamentali strumenti per la tutela dell'ambiente e della salute, ovvero il Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) e il previsto Sistema nazionale di prevenzione salute, ambiente e clima (SNPS).

  Alessia ROTTA, presidente, tiene anche lei a ringraziare la relatrice per l'ampio e qualificato lavoro svolto su un provvedimento di grande rilevanza per la Commissione.

  Tommaso FOTI (FDI) in primo luogo saluta la collega Silvestri, appena entrata a far parte del proprio gruppo e della Commissione, il cui contributo auspica possa essere volto alla miglior riuscita dei lavori.
  Tiene a ringraziare la collega Braga perché il proprio gruppo, unico nelle fila dell'opposizione, è stato coinvolto durante il lavoro istruttorio che ha portato alla stesura del parere e alcune delle osservazioni da lui proposte, a suo giudizio qualificanti e di grande rilievo, sono state recepite nella proposta.
  Si riferisce, in primo luogo, all'esigenza di favorire l'apporto del capitale privato al raggiungimento degli obiettivi del Piano, che porta a suo giudizio un valore aggiunto indispensabile per la crescita. In secondo luogo, osserva l'anomalia relativa al numero delle stazioni appaltanti presenti nel Paese, auspicando che l'obiettivo di digitalizzazione della pubblica amministrazione che permea trasversalmente il Piano possa permetterne la necessaria riqualificazione. In terzo luogo, sottolinea il tema della rigenerazione urbana, che costituisce una delle grandi scommesse dei prossimi anni, anche nell'ottica di controbilanciare il consumo di suolo. In questo senso auspica che il Senato, al cui esame c'è un disegno di legge sulla rigenerazione urbana, riveda molte delle posizioni assunte finora nel corso della discussione, per non creare ulteriori e non auspicabili ostacoli alle politiche di rigenerazione.

  Roberto CAON (FI) sottopone alle Commissioni l'esigenza che all'interno della proposta di parere sia richiamata un'opera che a suo giudizio dovrebbe a pieno titolo rientrarvi, ossia l'idrovia Padova-Venezia. Richiama a tale riguardo un atto di indirizzo parlamentare, sostenuto all'unanimità da tutte le forze politiche, sulla quale anche le associazioni ambientaliste e in particolare Legambiente avevano espresso il proprio favore, e auspica che possa essere a giusto titolo presa in considerazione nell'attuazione del PNRR.

  Generoso MARAIA (M5S) ringrazia la relatrice per l'attenzione con cui ha inteso raccordare le posizioni diverse, se non opposte, delle varie forze di maggioranza su alcuni temi divisivi. A maggior ragione si deve apprezzare lo sforzo della relatrice di raggiungere una sintesi soddisfacente, soprattutto sui temi più caldi, come quello del trasporto pubblico locale e di Taranto – questione sulla quale il Movimento 5 Stelle ha da sempre una particolare sensibilità.
  Esprime favore rispetto all'esplicito riferimento alla volontà di colmare il divario territoriale tra Nord e Sud. Su tale tema le forze politiche hanno, a suo giudizio, fatto Pag. 124un ottimo lavoro, per dare una risposta a quella che a suo giudizio è una vera e propria emergenza nazionale, l'«emergenza Sud». Fa presente che anche nelle altre Commissioni è stato aperto un dibattito in tal senso e ritiene apprezzabile che nella proposta di parere si richiamino due criteri guida: in primo luogo la necessità che le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza siano tutte risorse aggiuntive, qualora destinate ad infrastrutture del Sud già finanziate; in secondo luogo, l'esigenza che le risorse dei Fondi di coesione e sviluppo – che sono per larga parte destinate al Mezzogiorno – che verranno utilizzate come anticipo per permettere di avviare i cantieri già pronti, ritornino al Sud. In questo senso apprezza la disponibilità anche degli altri gruppi politici, ivi compresa la Lega, ad introdurre una specifica clausola che chiarisca tale intento.
  Anche con riguardo alla gestione del trasporto pubblico locale, ritiene un ottimo punto di caduta l'inserimento nel parere del riferimento alla direttiva europea sui combustibili alternativi.
  Apprezzabile anche il riferimento, in relazione alla questione dell'Ilva di Taranto, della richiesta della riduzione delle aree a caldo.
  La proposta di parere contiene indicazioni generali, ma anche alcuni elementi più specifici di riflessione, e in tal senso richiama il tema del cosiddetto «super bonus 110 per cento», la questione della risorsa idrica, che non viene trattata come uno spot, ma di cui si riconoscono i problemi e rispetto alla quale si chiede un rafforzamento della governance locale.
  Infine apprezza che, rispetto alla realizzazione delle infrastrutture nel Paese, si sia voluto fare uno specifico riferimento alle aree ZES e al collegamento tra le aree retroportuali e i porti.
  Nella consapevolezza che il futuro riserva a tutti un lavoro faticoso, esprime fiducia su quanto si riuscirà a realizzare, essendo ottime le premesse, come dimostra la proposta di parere della relatrice, sulla quale dichiara il voto favorevole del proprio gruppo.

  Tullio PATASSINI (LEGA) ringrazia preliminarmente la relatrice per il lavoro di sintesi e di articolazione della proposta di parere, con la quale si chiede che grande parte delle risorse del PNRR siano indirizzate secondo specifici criteri. Si tratta di un lavoro di sintesi importante, anche tenendo conto che il documento all'esame della Commissione, eredità di un precedente Governo, deve essere valutato da una maggioranza completamente diversa.
  Tiene anch'egli a ringraziare gli uffici, che hanno dato un apporto significativo per la stesura di un parere a suo giudizio importante e qualificato, che rappresenta un segnale positivo di una condivisione a cui si è pervenuti per il bene del Paese.
  Il gruppo della Lega ha portato alcune importanti integrazioni alla proposta, che tiene a sottolineare. In primo luogo, la richiesta di un aggiornamento del PNIEC, anche alla luce degli obiettivi sfidanti che pone l'Europa, al fine di arrivare all'obiettivo di ridurre del 55 per cento i gas serra entro il 2030, compatibilmente, però, con il sistema industriale ed economico del Paese, per operare sì una decarbonizzazione ma che sia sostenibile.
  Il proprio gruppo ha proposto alla relatrice anche l'introduzione di un riferimento alla chiusura necessaria del ciclo dei rifiuti, attraverso nuovi impianti di trattamento, soprattutto nelle aree del Paese in cui questi sono assenti. In tal senso ritiene rilevante anche il riferimento alla necessità di pervenire rapidamente all'emanazione dei decreti cosiddetti «end of waste», per determinare la cessazione della qualifica di rifiuto.
  Non si sofferma sul tema delle discariche, essendo interesse di tutti che arrivino ad un dimensionamento al di sotto del 10 per cento e che si accompagni la riqualificazione dei siti che hanno ospitato ex discariche, affinché diventino risorse economiche per il Paese.
  Con riguardo alle energie rinnovabili, giudica importante il riferimento al revamping degli impianti esistenti, oltre che alla realizzazione di impianti nuovi e ritiene un buon punto di caduta il riferimento alla direttiva sui combustibili alternativi, in particolare Pag. 125 riferendosi all'idrogeno e a tutti gli altri combustibili alternativi richiamati dalla norma europea, tra i quali richiama il biogas a filiera corta.
  Sul tema della rigenerazione urbana, il proprio gruppo ha proposto la richiesta di estensione del «super bonus 110 per cento» anche ai centri storici, affinché possa esplicare al massimo i propri effetti, nonché ad altre tipologie di immobili.
  Sempre dal proprio gruppo provengono le integrazioni relative alla tutela delle aree lacustri, alle misure di contrasto al dissesto idrogeologico, alla tutela delle coste e alla protezione dei litorali. Ancora, una richiesta accolta della relatrice riguarda la valorizzazione dei ponti, attraverso la sostituzione dei ponti esistenti in una logica di ammodernamento, senza effettuare interventi «tampone» su strutture vetuste.
  Esprime apprezzamento per il richiamo alla necessità di una connessione adeguata e veloce tra porti, aeroporti e grandi corridoi europei. Anche con riguardo alla montagna, ritiene indispensabile un'adeguata struttura informatica che permetta di colmare il digital divide.
  In ultimo, tiene a sottolineare con favore la richiesta dell'avvio di un «cantiere Centro Italia» e dello stanziamento di un miliardo di risorse aggiuntive, a testimonianza di un Governo che continua a preoccuparsi seriamente delle aree terremotate e del loro spopolamento.
  Per le ragioni esposte, anticipa il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere.

  Alessio BUTTI (FDI) osserva che nella proposta di parere sono contenuti molti richiami necessari, anche se non ancora sufficienti. Ribadisce, come già sottolineato dal collega Foti, che gli esponenti del proprio gruppo hanno presentato alcune proposte di integrazione alla proposta di parere che la relatrice, che ringrazia, ha ritenuto di accogliere.
  Ritiene infatti che sia imprescindibile fare riferimento alla digitalizzazione delle procedure di gara e richiamare con forza il tema delle riqualificazione delle stazioni appaltanti, sia con riguardo alla composizione che alle strutture di rete che dovrebbero consentire loro di agire.
  Ritiene di dover insistere su una più virtuosa connessione tra la transizione ecologica e digitale, essendo ovvio che la prima non possa realizzarsi se non vi è la seconda.
  Quanto alla rigenerazione urbana, il gruppo di Fratelli d'Italia ha chiesto più volte che si portasse a compimento l'esame del disegno di legge in corso presso l'altro ramo del Parlamento, bloccato ormai da troppo tempo. A tale riguardo e più in generale, richiama l'esigenza, già espressa dal collega Foti, di un forte coinvolgimento del capitale privato nel raggiungimento degli obiettivi del Piano.
  Al livello politico, non può sottacere che le relazioni dei Ministri ascoltati dalla Commissione in riferimento al Piano nazionale di ripresa e resilienza, sono state in molti punti fumose e non è stata data una risposta chiara alle specifiche richieste avanzate dai colleghi delle opposizioni.
  Auspica infine che l'ampio lavoro svolto, condotto con diligenza e competenza dalla presidente e dalla relatrice, che ha visto il coinvolgimento anche di numerosi soggetti convenuti in audizione, non si riveli un mero esercizio teorico. A tale riguardo esprime sfiducia riguardo al fatto che il PNRR che verrà presentato dal Governo in Europa riproduca il testo sottoposto all'esame delle Commissioni.
  Al contrario, ritiene apprezzabile il cambio di metodo che la relatrice ha inteso applicare nel confronto con le forze politiche, essendo questo il primo caso in cui la proposta di parere è stata anticipata anche ai gruppi di opposizione. Per quanto detto, dichiara, in conclusione, l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere.

  Alessia ROTTA, presidente, rassicura il collega Butti che, in qualità di presidente della Commissione, congiuntamente con le forze di maggioranza, opererà affinché i contenuti della proposta di parere, condivisi da tutte le forze politiche, diventino uno strumento di pressione sul Governo, affinché adotti le misure indicate e auspica che questo metodo di lavoro continui.

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  Erica MAZZETTI (FI) ringrazia la relatrice per la disponibilità a valutare le sensibilità di tutti i gruppi e per l'ampio lavoro svolto su un provvedimento avviato da un Governo diverso dall'attuale, che vede una maggioranza assai più ampia e che pertanto ha comportato l'esigenza di una sintesi ben più complicata.
  Non si tratta certamente della proposta di parere che ogni singola forza politica di maggioranza avrebbe voluto, ma il momento tragico che il Paese sta attraversando in conseguenza alla pandemia impone a tutti di fare un passo indietro per il bene del Paese, che in questo momento ha la necessità di uscire dalla crisi, attraverso un concreto rilancio dell'economia, in difficoltà già prima del Covid.
  Esprime soddisfazione dal momento che molte delle proposte avanzate dal proprio gruppo sono state accolte nella proposta di parere. Alcuni temi sono, infatti, imprescindibili per il rilancio. Si riferisce, in primo luogo, alla necessità di una riforma strutturale del Codice degli appalti. Laddove si discute di opere da realizzare sul territorio, non si può non fare riferimento alle procedure, che vanno senz'altro snellite. Sei anni, con l'attuale codice degli appalti, non sono sufficienti per la realizzazione delle opere e pertanto, anche per rispondere alle richieste che vengono dall'Europa, è necessario intervenire con urgenza per ridurre a due le attuali sei fasi di progettazione, riducendo altresì le figure di riferimento ad un unico progettista. Occorrerà lavorare anche sulla riduzione dei tempi a disposizione di tutti i soggetti coinvolti nel procedimento.
  Altro tema fondamentale è quello della rigenerazione urbana, oggetto di un disegno di legge da troppo tempo fermo all'esame dell'altro ramo del Parlamento, e la cui formulazione attuale è tale da ostacolare ancora di più l'azione di semplificazione delle procedure e la conseguente realizzazione delle opere. Auspica che anche i deputati appartenenti ad altri gruppi politici possano, attraverso una interlocuzione con i colleghi senatori, intervenire affinché si modifichi il testo in esame nella direzione della semplificazione.
  Fondamentale è anche il cosiddetto «superbonus 110 per cento», che interviene sul settore dell'edilizia, fermo ormai da più di dieci anni. Pur rilevando una serie di criticità nello strumento adottato, ritiene che esso, opportunamente modificato nel senso richiesto nel parere e suggerito dal proprio gruppo, possa permettere un forte rilancio dell'economia, anche nell'ottica del risparmio energetico. A tal fine auspica che venga attuato l'ordine del giorno a sua propria firma presentato al cosiddetto «decreto mille proroghe», che chiedeva di estendere la misura a tutto il 2023, nell'ottica di una stabilizzazione necessaria per le imprese. Altrettanto importante è l'estensione della misura a tutti gli immobili, con qualsiasi destinazione d'uso e categoria catastale, nonché alle persone giuridiche oltre che a quelle fisiche.
  In ultimo richiama il tema fondamentale dell'economia circolare, della relativa impiantistica, della valorizzazione del recupero delle materie, sottolineando la necessità di una accelerazione del Ministero della transizione ecologica nell'emanazione dei decreti che stabiliscono la cessazione della qualifica di rifiuto.
  Dichiara, in conclusione, il voto favorevole di Forza Italia sulla proposta di parere, nell'auspicio che il Piano di ripresa e resilienza possa davvero essere migliorato secondo le indicazioni date.

  Silvia FREGOLENT (IV), nel dichiarare il voto favorevole di Italia Viva sulla proposta di parere della relatrice, la ringrazia per aver accolto alcuni punti a suo giudizio estremamente qualificanti, che richiama brevemente.
  In primo luogo, con riguardo all'esigenza di una semplificazione, si associa alle considerazioni dei colleghi Foti e Mazzetti relativamente alla rigenerazione urbana. Tutti hanno a cuore il contrasto al consumo di suolo, correlato certamente alle politiche di rigenerazione urbana, le cui procedure devono essere semplificate per non creare ulteriori ostacoli. Ritiene preferibile che si vada nella direzione di una semplificazione delle norme, per non dover sempre ricorrere al cosiddetto «modello Genova» e procedere in deroga. Pag. 127
  In secondo luogo, richiama il tema della riqualificazione energetica, rispetto al quale apprezza che nel parere non ci sia un riferimento esplicito all'idrogeno verde, che avrebbe svilito altre filiere che costituiscono un punto di forza del Paese.
  Ritiene altresì indispensabile che si sottolinei l'esigenza di intervenire sui sistemi di accumulo, senza i quali non si riuscirà a sopperire all'utilizzo di fonti fossili.
  In terzo luogo richiama con favore il riferimento al riuso delle acque grigie e delle acque piovane. Al riguardo, richiama l'esperienza positiva di alcuni comuni che purtroppo non viene seguita al livello nazionale, e ringrazia la collega Braga per aver voluto fare un esplicito riferimento in tal senso nella proposta di parere, accogliendo un suo suggerimento.
  Raccogliendo la provocazione del collega Butti relativa a ciò che si vedrò in Europa, auspica che sia diverso da ciò che si è visto finora e che si intenda dare una visione rispetto alla transizione ecologica e, a tale riguardo, ritiene che il riferimento all'interconnessione di tutte le infrastrutture di collegamento sia un elemento di grande novità da sottolineare positivamente.

  Rossella MURONI (MISTO-FE-FDV) ringrazia la relatrice per il lavoro svolto e per essere riuscita a trovare una sintesi tra molti e diversi punti di vista. Personalmente ritiene estremamente rassicurante il richiamo all'esigenza di una coerenza tra il Piano e gli obiettivi europei sulle emissioni, il PNIEC, seppur da riscrivere, gli obiettivi della neutralità climatica e con il principio del «do not significant harm».
  Al di là del dibattito su temi specifici, quale, ad esempio, la scelta tra idrogeno verde e idrogeno blu, ritiene fondamentale valorizzare i principi guida sottostanti alla proposta di parere, che permetteranno al Paese di ricevere le risorse che l'Europa destina al Piano.
  Richiama un unico punto di merito, ossia l'edilizia residenziale pubblica. Ritiene che non possa esserci una transizione possibile se non si dà una risposta alla povertà e al disagio dei cittadini, cosa che può avvenire attraverso un effettivo rilancio dell'edilizia residenziale pubblica.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1).

D.L. n. 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri.
C. 2915 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 marzo scorso.

  Erica MAZZETTI (FI), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2). Specifica come il testo sia il frutto di un confronto costruttivo con tutti i gruppi e tiene conto degli elementi emersi nel corso del dibattito. Non ha ritenuto invece di formulare specifiche osservazioni con riguardo alla composizione del CITE, che pure è stato un tema discusso nelle precedenti sedute, in quanto ritiene che l'attuale testo del comma 2 assicuri quell'elasticità della presenza dei Ministeri nel comitato che motivava le diverse richieste di ampliarne il novero dei membri.

  Alessio BUTTI (FDI) annuncia che il suo gruppo ha presentato una proposta di parere alternativo a quello della relatrice (allegato n. 3). In esso sono condensati i rilievi critici già espressi in sede di discussione generale, su cui peraltro riteneva di aver colto un'orientamento favorevole della relatrice che non ha tuttavia trovato conferma nella proposta di parere. In particolare, ritiene la proposta di parere non condivisibile in quanto non si sofferma sulla composizione del CITE in cui, in modo incomprensibile, sono esclusi come membri permanenti alcuni fondamentali dicasteri. Si riferisce ai rappresentanti dei dicasteri degli esteri, della salute, della transizione digitale e – come proposto dalla collega Muroni – della cultura. Pag. 128
  Ciò testimonia che non si è compresa la interrelazione tra la tutela dell'ambiente e quella della salute o, ancora, tra la transizione digitale (che implica l'uso di macchinari che hanno una forte impronta ambientale) e quella ecologica – settori su cui sono massicciamente concentrate le erogazioni dell'Unione europea – e finanche la inscindibile interdipendenza tra politica estera e politica energetica, le cui strategie si giocano tutte in campo sovranazionale.

  Tommaso FOTI (FDI) intervenendo in dichiarazione di voto, reputa incoerente la proposta della relatrice – che non richiede alcuna integrazione nella composizione del CITE – con l'atteggiamento del suo gruppo di appartenenza che ha invece presentato presso la Commissione di merito alcuni emendamenti in tal senso, con riguardo al Ministro del Sud, che è espressione della medesima forza politica. Nel comprendere come l'attuale maggioranza sia in cerca di un centro di gravità permanente – come recita un noto brano musicale – rileva come il Movimento 5 Stelle, da parte sua, ha prodotto un numero di emendamenti ben superiore a quello delle opposizioni. Molti emendamenti di maggioranza riguardano, in particolare l'articolo 4, comma 5, che ha ad oggetto la regolamentazione dei sussidi ambientalmente dannosi, su cui si sofferma anche una delle osservazioni recate dalla proposta di parere.
  Motiva la presentazione del parere alternativo richiamando alcuni aspetti critici del provvedimento in esame, anche legati al distorto uso della decretazione d'urgenza, opportunamente evidenziati nel parere reso dal Comitato per la legislazione e che, a suo avviso, dovrebbero essere recepiti dalla Commissione. Non se ne comprendono i presupposti costituzionali, ad esempio, con riguardo alla mera modifica del nome del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti poiché, al di là del cambio delle targhe e della carta intestata, non vi sono altre novità.
  Né si deve considerare legittimo l'uso di questo strumento legislativo per introdurre immediatamente nell'ordinamento disposizioni che poi, nei fatti, non sono immediatamente applicabili, in quanto rinviano la loro efficacia all'adozione di ulteriori deliberazioni ministeriali, quale ad esempio il futuro piano per la transizione ecologica.
  Sempre sul piano dell'uso disinvolto delle fonti normative, denuncia il ricorso al decreto del Presidente del Consiglio per sottrarre norme che ben potrebbero essere contenute in un regolamento al vaglio del Consiglio di Stato ed eventualmente delle Commissioni parlamentari.
  Ancora, osserva che il testo si presenta ambiguo e foriero di incertezza quando adotta l'espressione «finanza climatica», del tutto inedita nella legislazione interna, oppure quando non ritiene di definire in modo compiuto il confine degli ambiti di competenza del CITE e del CIPESS.

  Generoso MARAIA (M5S), nell'esprimere il voto favorevole del suo gruppo, ringrazia la relatrice per aver elaborato la proposta di parere confrontandosi con i gruppi in modo costruttivo. Si limita a segnalare come, nella formulazione dell'osservazione di cui al punto 2) della lettera a), avrebbe preferito che si specificasse come le infrastrutture legate all'economia circolare sono quelle che contribuiscono al riciclo della materia e ringrazia la relatrice per aver accolto l'indicazione della sua parte politica di inserire un chiaro richiamo all'obiettivo di riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che il gruppo di Fratelli d'Italia ha presentato una proposta di parere alternativo a quello della relatrice (vedi allegato 3). Non essendovi altre richieste di intervento, pone quindi in votazione la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 2), precisando che la sua eventuale approvazione preclude la votazione della proposta alternativa.

  La Commissione approva la proposta di parere presentata dalla relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 16.