CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 marzo 2021
541.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 26

INCONTRI CON DELEGAZIONI DI PARLAMENTI STRANIERI

  Giovedì 4 marzo 2021.

Incontro informale, in videoconferenza, con la Commissione Affari esteri della Camera dei Rappresentanti libica.

  L'incontro informale si è svolto dalle 14.35 alle 15.55.

RISOLUZIONI

  Giovedì 4 marzo 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 16.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, comunica che, a far data dal 2 marzo scorso, per il gruppo Italia Viva, a seguito dell'attribuzione dell'incarico governativo di Sottosegretario di Stato per l'Interno al deputato Ivan SCALFAROTTO, è entrato a far parte della Commissione, in sua sostituzione, l'onorevole Gianfranco LIBRANDI.

7-00161 Delmastro Delle Vedove: Sugli sviluppi della situazione in Venezuela.
7-00163 Orsini: Sugli sviluppi della situazione in Venezuela.
7-00561 Formentini: Sugli sviluppi della situazione in Venezuela.
7-00574 Quartapelle Procopio: Sugli sviluppi della situazione in Venezuela.
(Seguito discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviate, da ultimo, nella seduta del 1° dicembre 2020.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, non essendo previste votazioni, come da determinazione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, l'odierna seduta in sede di risoluzioni sarà svolta consentendo la partecipazione da remoto, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso.
  Avverte, inoltre, che alle risoluzioni nn. 7-00161 Delmastro DELLE Vedove e 7-00163 Orsini in titolo sono state abbinate quest'oggi, in quanto vertenti su materia analoga, le nuove formulazioni delle risoluzioni n. 7-00561 Formentini e n. 7-00574 Quartapelle Procopio.

  La Commissione conviene.

  Piero FASSINO, presidente, ricorda al riguardo che nella seduta del 1° dicembre 2020 la rappresentante del Governo aveva fornito un approfondito inquadramento della crisi venezuelana in vista dello svolgimento, il 6 dicembre, delle contestate elezioni politiche in Venezuela cui erano prevalentemente riferiti i sopra citati atti di indirizzo, poi riformulati. Nella stessa sede il collega Carelli aveva formulato l'auspicio per la definizione di un atto di indirizzo unitario, che ritiene opportuno reiterare in questa sede, in relazione al nuovo contesto ed alle novità apportate ai testi delle risoluzioni. Invita, quindi, in particolare i colleghi Quartapelle Procopio e Formentini a volere evidenziare la portata delle riformulazioni delle rispettive risoluzioni e la Sottosegretaria Sereni a volere fornire alla Commissione ulteriori elementi di aggiornamento sulla situazione venezuelana.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), intervenendo da remoto, illustra la riformulazione della risoluzione a sua prima firma, evidenziando che essa impegna il Governo ad adottare iniziative per sostenere, in tutte le sedi bilaterali, europee e Pag. 27internazionali, il dialogo con il governo del Venezuela e con i diversi schieramenti dell'opposizione, per cercare di favorire una transizione pacifica e democratica che conduca a elezioni credibili, inclusive e trasparenti. Si tratta, a suo avviso, di un testo stringato ed incisivo, che potrebbe raccogliere il consenso di tutti i Gruppi.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), intervenendo da remoto, illustra a sua volta la risoluzione a sua prima firma, evidenziando che, poiché l'Italia non riconosce l'esito delle elezioni del 6 dicembre, occorre sancire l'illegittimità del Presidente Maduro e del suo governo e, nel contempo, riconoscere alle opposizioni democratiche e a Juan Guaidò la condizione di interlocutori privilegiati nella prospettiva di una soluzione democratica alla crisi venezuelana.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), intervenendo da remoto con riferimento alla risoluzione a prima firma Quartapelle Procopio ritiene dirimente chiarire il ruolo che si intende riconoscere alle parti della crisi venezuelana, che a suo avviso in alcun modo possono essere considerate alla stessa stregua. Ove, invece, così fosse, l'atto di indirizzo non sarebbe in alcun modo condivisibile. Laddove, invece, si volesse impegnare il Governo italiano a riconoscere Guaidò come legittimo Presidente del Venezuela, ciò vorrebbe dire che la maggioranza ha davvero deciso di riportare il nostro Paese nel consesso dei Paesi occidentali, di tradizione democratica, tanto più dopo il mantenimento da parte del nuovo Presidente degli Stati Uniti Joe Biden della linea di riconoscimento di Guaidò tenuta dall'Amministrazione Trump.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI ringraziando la Commissione per l'attenzione rivolta alla fase complessa e delicata attraversata dal Venezuela, segnala che il periodo trascorso dall'ultima seduta di questa Commissione ha fatto registrare sviluppi che in parte hanno modificato il quadro di riferimento per alcuni dei testi presentati, pur senza cambiare le linee di fondo della nostra politica, che si accinge ad illustrare brevemente: l'impegno ad alleviare, anche attraverso la nostra azione umanitaria, il grave impatto della crisi sui cittadini venezuelani – rimasti in patria o costretti ad emigrare – e sull'ampia comunità italiana residente nel Paese; la ferma condanna – espressa insieme ai partner dell'UE – della deriva autoritaria nel Paese, della continua restrizione degli spazi democratici, della manipolazione dei processi elettorali, del ricorso alla violenza e delle gravi violazioni dei diritti umani commesse dal regime, cui si accompagna il supporto politico a tutti gli attori impegnati per la democrazia in Venezuela, nonché il pieno sostegno all'attività dell'Alta Commissaria per i Diritti Umani delle Nazioni Unite; la volontà di promuovere, anche in raccordo con i Paesi del Gruppo Internazionale di Contatto, ogni sforzo per la ricerca di una soluzione pacifica, democratica e condivisa nell'ambito del dialogo tra tutti gli esponenti politici venezuelani che conduca ad elezioni locali, legislative e presidenziali credibili, inclusive e trasparenti.
  Evidenzia che, in linea con quanto espresso sia dall'UE sia dal Gruppo Internazionale di Contatto, l'Italia ritiene che le elezioni legislative del 6 dicembre scorso non siano state credibili, inclusive e trasparenti. Pertanto, non riconosciamo i risultati come legittimi o rappresentativi della volontà del popolo venezuelano. Il 5 gennaio si è insediato un organo legislativo quasi completamente composto da parlamentari fedeli a Maduro, uno scenario che l'UE ed il Gruppo di Contatto hanno cercato sino all'ultimo di evitare.
  Fa presente, tuttavia, che la decisione dell'opposizione di prorogare il mandato dell'Assemblea Nazionale eletta nel 2015 e del suo Presidente Guaidó oltre la scadenza costituzionale ha destato dubbi quanto al fondamento giuridico ed all'opportunità politica, non solo in Europa ma anche tra diversi partner latinoamericani e tra le stesse fila dell'opposizione democratica in Venezuela.
  Ricorda che nelle conclusioni adottate dal Consiglio Affari esteri il 25 gennaio Pag. 28scorso i membri dell'UE hanno confermato il sostegno agli attori che operano per un futuro democratico per il Venezuela, rinnovando l'appello per la garanzia dei diritti politici e civili, il rilascio dei prigionieri politici e per la libertà e la sicurezza di tutti gli oppositori in particolare per i rappresentanti dei partiti di opposizione eletti all'Assemblea Nazionale del 2015 e specialmente per Juan Guaidó ed altri rappresentanti dell'opposizione democratica, considerati attori importanti ed interlocutori privilegiati.
  Segnala che nelle conclusioni si invoca l'urgente avvio di un dialogo e di un processo di transizione che conduca a elezioni locali, legislative e presidenziali credibili, inclusive e trasparenti, precisando che il processo di transizione deve avere carattere inclusivo coinvolgendo rappresentanti delle autorità, dell'opposizione democratica e della società civile.
  Sottolinea che l'UE, ritrovando una voce comune, ha quindi ribadito il proprio impegno per una soluzione democratica della crisi, una ferma posizione sui diritti umani ed il sostegno all'opposizione democratica, che ha invitato ad assumere una posizione unitaria. Il Consiglio UE ha, al tempo stesso, evitato di legarsi a formule che in passato sono state divisive, evitando anche di limitare le proprie opzioni per promuovere un dialogo inclusivo a guida venezuelana.
  Confermando le intenzioni espresse nelle conclusioni, il 22 febbraio il Consiglio europeo ha varato nuove sanzioni nei confronti di 19 personalità e funzionari venezuelani, tra cui i membri del Tribunale supremo di giustizia e del Consiglio nazionale elettorale che hanno avallato l'irregolare processo elettorale di dicembre.
  Ricorda che il Governo, assieme ai partner europei e del Gruppo di Contatto, ha deplorato la decisione di Caracas di dichiarare «persona non grata» la Capa della Delegazione UE in Venezuela, l'ambasciatrice Isabel Brilhante Pedrosa, come ritorsione per la nuova tornata di sanzioni ed ha sostenuto l'inevitabile reazione speculare delle istituzioni europee nei confronti del rappresentante venezuelano presso l'UE.
  Evidenzia che questi ultimi sviluppi, che inseriscono nuove tensioni nelle relazioni tra UE e regime venezuelano, rendono ancora più importante un più profilato ruolo per il Gruppo Internazionale di Contatto nella ricerca di un riavvicinamento tra i diversi attori internazionali che seguono la crisi venezuelana ed, in particolare, il coordinamento con il Gruppo di Lima e con la nuova Amministrazione statunitense.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) condivide l'opportunità di pervenire alla stesura di un testo unificato delle risoluzioni in titolo, che recepisca anche le valutazioni contenute nella risoluzione del collega Delmastro delle Vedove, nonché gli elementi testé illustrati dalla Sottosegretaria Sereni con particolare riferimento al riconoscimento dei diritti politici dell'opposizione venezuelana uscente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), dando la propria disponibilità a collaborare con la maggioranza per la stesura di un testo unificato delle risoluzioni nello spirito testé rappresentato dalla collega Quartapelle Procopio, sottolinea che, a tale scopo, è imprescindibile per il proprio Gruppo eliminare ogni forma di equiparazione tra le parti in causa, attribuendo legittimità democratica alle sole forze democratiche di opposizione al regime di Maduro. È altresì essenziale non trascurare le esigenze di tutela dei nostri connazionali.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) si associa all'auspicio per la approvazione di un atto di indirizzo unitario, che parta dal riconoscimento dei diritti politici dell'opposizione al regime di Maduro.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione congiunta delle risoluzioni in titolo ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, nell'interesse della migliore gestione dei tempi, propone Pag. 29 di procedere dapprima alla riunione dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, per poi svolgere la seduta di interrogazioni a risposta in Commissione e, successivamente, le interrogazioni a risposta immediata.

  La Commissione conviene.

  La seduta termina alle 16.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.20 alle 16.30.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 4 marzo 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 16.30.

5-03782 Delmastro delle Vedove: Sull'utilizzo dei fondi della cooperazione per fronteggiare l'emergenza pandemica.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), intervenendo da remoto in sede di replica, si dichiara clamorosamente insoddisfatto della risposta del Governo, confessando di provare quasi tenerezza per la replica della Sottosegretaria, nella quale si tessono le lodi della cooperazione allo sviluppo in una fase in cui il Presidente del Consiglio Draghi ha chiaramente esplicitato che la priorità è la lotta alla pandemia all'interno dei confini nazionali e non certo il finanziamento del programma interazionale COVAX. Non a caso, a tal fine ha preannunciato l'investimento di circa 2 miliardi di euro per la campagna nazionale di vaccinazione. A suo avviso, dunque, la replica della Sottosegretaria è poco più di una invocazione moraleggiante, priva di qualsiasi aderenza con la realtà.

  Piero FASSINO, presidente, interrompendo il collega Delmastro delle Vedove, lo invita a non usare toni eccessivamente ironici e quasi caricaturali.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) segnala che il regolamento non vieta l'uso di toni ironici ma solo espressioni ingiuriose.

  Piero FASSINO, presidente, ribadisce l'opportunità di evitare toni velatamente derisori.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), anche come gesto di gratitudine per la concessione del Presidente Fassino nell'avere calendarizzato le risoluzioni sul Venezuela, accetta di moderare i toni stigmatizzando comunque l'atteggiamento contraddittorio del Governo che, da un lato, con il Presidente Draghi ha stabilito una chiara priorità di tutela della condizione dei nostri connazionali, e, dall'altro, subisce le conseguenze della scelta scellerata fatta dalla precedente maggioranza di dissipare 607 milioni di euro nelle attività di cooperazione. A tale riguardo, precisa di non intendere mettere in discussione il valore della cooperazione come strumento di politica estera ma di volere condannare fermamente l'approccio ideologico con il quale alcune forze politiche intendono trattare questa materia e la dispersione delle già esigue risorse in una fase di emergenza così acuta per il Paese.

5-04480 Delmastro delle Vedove: Sulla revoca, per la Turchia, dello status di Paese candidato all'adesione all'Unione europea.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato, potendo Pag. 30 prevedere fin da ora l'insoddisfazione dell'interrogante (vedi allegato 2).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), intervenendo da remoto in sede di replica, si dichiara assolutamente insoddisfatto della risposta del Governo, che considera disarmante. L'Esecutivo è assimilabile agli ignavi del inferno dantesco: da un lato sottolinea la decisione di sospendere i negoziati con la Turchia, ma dall'altro lato non intende assumere la posizione, ben più netta ed incisiva, di revoca dello status di Paese candidato nei riguardi di un Governo che, nell'ordine: ha sfregiato il museo di Haya Sofia, patrimonio comune dell'umanità; ha violato la zona economica esclusiva di Cipro; sta gravemente interferendo, con proprie milizie, nella crisi libica; ha cercato di stravolgere gli assetti strategici della regione del Mediterraneo sottoscrivendo un accordo con le autorità della Libia su una zona economica esclusiva che divide il Mediterraneo e lede interessi degli altri Paesi rivieraschi, a cominciare dall'Italia; ha dichiaratamente espresso l'obiettivo di turchizzare l'intera Europa attraverso una politica delle nascite; ha nuovamente esacerbato il conflitto nell'isola di Cipro, favorendo l'elezione di un presidente con chiare posizioni filo turche; utilizza i profughi come strumento di pressione geopolitica sull'Europa; in sostanza, sta mettendo in atto una serie di atti provocatori che alimentano lo scontro di civiltà. A suo avviso, di fronte a queste provocazioni la risposta non deve essere necessariamente aggressiva, ma occorre comunque mostrare determinazione e fermezza, ponendo fine ad ogni ipotesi di ingresso della Turchia nell'UE.

5-05367 Sensi: Sulle iniziative per evitare la chiusura di KlubRadio da parte delle autorità ungheresi.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Filippo SENSI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo. Prende atto della buona volontà degli impegni, nonostante la sua naturale diffidenza non lo faccia ben sperare che la questione della libertà di stampa troverà una conclusione positiva in Ungheria. Non crede faccia velo la poco commendevole vicinanza di almeno un partner di maggioranza – per non dire un paio – al governo magiaro e alla sua insofferenza nei confronti delle voci libere e indipendenti. Spera, altresì, che non ci sia anche una sottovalutazione della vitale importanza della libertà di stampa in un Paese europeo. Pertanto, auspica che non sia così per KlubRadio, per la voce messa a tacere di migliaia di ungheresi, per i diritti in questa nostra Europa spenti con un «clic» la notte dello scorso 15 febbraio.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.50.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 4 marzo 2021. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per gli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 16.50.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-05429 Delmastro delle Vedove: Sul mancato rafforzamento della scorta dell'Ambasciatore d'Italia nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), intervenendo da remoto, illustra l'interrogazione in titolo, sollecitata dalla tragica Pag. 31 morte dell'Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Vittorio Iacovacci a seguito dell'agguato di cui sono caduti vittime durante un viaggio di lavoro al seguito di un convoglio del Programma Alimentare Mondiale.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), replicando, si dichiara sorprendentemente soddisfatto della risposta del Governo, rilevando con sollievo che, evidentemente, le informazioni apparse sulla stampa sulla richiesta di rafforzare la scorta da parte dell'Ambasciatore Attanasio erano infondate. Coglie, tuttavia, l'occasione per sollecitare una riflessione sull'opportunità di modificare l'impostazione della catena di comando che gestisce i problemi di sicurezza delle rappresentanze diplomatiche. A tale riguardo rileva che, mentre in Italia è il Ministero a sovrintendere alla sicurezza delle ambasciate, in Francia tale responsabilità è attribuita all'equivalente dei vertici dell'Arma dei Carabinieri. Non potendo, allo stato attuale, stabilire fino in fondo quale dei due modelli sia più efficace, propone di approfondire le caratteristiche del sistema francese, che gli paiono preferibile.

5-05430 Boldrini: Sul rispetto da parte delle Autorità turche dei diritti umani e delle prerogative parlamentari in relazione alla vicenda del leader filocurdo Demirtas.

  Laura BOLDRINI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Laura BOLDRINI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, di cui apprezza l'impegno. Ribadisce che, dal tentativo di golpe militare del luglio 2016, la Turchia è andata avvitandosi sempre più in una spirale di autoritarismo, che ha portato agli arresti di massa di centinaia di migliaia di pubblici funzionari, con l'accusa di essere legati alla rete di Fethullah Gülen. Nel contesto di questa dura repressione sono stati colpiti anche i vertici del partito filocurdo HDP. Segnala che il 7 gennaio scorso un tribunale penale turco ha avviato un nuovo procedimento contro Demirtas ed altri 107 esponenti del suo partito, per 38 dei quali è stata chiesta la pena dell'ergastolo. Pertanto, è quanto mai urgente rappresentare alle Autorità turche il dissenso profondo dell'Italia per questa svolta autoritaria, sia a livello bilaterale sia in sede di Unione europea, perché solo una pressione costante e determinata potrà indurle a modificare il proprio atteggiamento.

5-05431 Fitzgerald Nissoli: Sul riadeguamento salariale degli impiegati a contratto del MAECI.

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che la questione in oggetto si presenta ormai come una sorta di «pianto antico»: un fondo incapiente che ha però l'ambizione, in teoria, di colmare le lacune illegittime che ancora condizionano le retribuzioni del personale a contratto; in aggiunta, nell'ultimo anno, anche le distorsioni derivanti dai provvedimenti attuativi del regolamento n. 883 del 2004, su cui segnala di aver portato avanti un confronto serrato con l'Amministrazione ormai da anni, senza avere grossi riscontri. Ricorda che questo fondo viene alimentato di poche risorse ogni anno, a colpi di emendamenti alla legge di bilancio e al cd. «decreto milleproroghe». Segnala che quest'anno, invece, il trend si è interrotto e nell'ambito del «decreto milleproroghe» i quattro emendamenti presentati non sono stati nemmeno oggetto di confronto e approfondimento.

  La Sottosegretaria di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale Marina SERENI Pag. 32 risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che rappresenta sicuramente uno spunto di riflessione e di approfondimento. Precisa che non intende mettere in discussione la volontà del MAECI di valorizzare in qualche modo gli impiegati a contratto, ma rileva che tale volontà non si palesa in azioni concrete, lungimiranti e soprattutto legittime. Evidenzia che proprio la legittimità e il rispetto del diritto continuano a mancare quando si affronta la disciplina degli impiegati a contratto della rete estera, di cui si attende con fiducia alla conclusione dell'iter di riforma, attualmente all'esame del Senato. Ricorda che questi lavoratori costituiscono la spina dorsale della rete diplomatico-consolare, sono coloro che sopperiscono alle istanze di connazionali, che interloquiscono con le aziende e che offrono un appoggio a chi cerca l'Italia oltreconfine. Segnala che si tratta degli stessi lavoratori che non hanno diritto allo smart working, che sono costretti ad andare in ufficio in piena pandemia e la cui presenza in ufficio non è legittimata dallo Stato italiano, e dunque sono in difetto in caso di lockdown o vincoli alla mobilità causati dalla pandemia. Si tratta, a suo avviso, di un paradosso evidente: lavoratori essenziali ridotti ad essere una «cenerentola» dell'Amministrazione, con stipendi bassi e istanze inascoltate.
  In conclusione, sollecita attenzione e chiede che venga aggiornato il fondo di poche centinaia di migliaia di euro, che si concluda l'iter di riforma al Senato e che si provveda al riadeguamento stipendiale, poiché la sperequazione tra lavoratori è inaccettabile ed è una violazione deprecabile dei princìpi fondanti del diritto del lavoro.

  Piero FASSINO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 17.10.