CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 dicembre 2020
494.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 56

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 16 dicembre 2020.

Audizioni, in videoconferenza, riguardanti le misure di contrasto al dissesto idrogeologico, anche alla luce degli effetti causati dai recenti eventi meteorologici nelle regioni settentrionali, di rappresentanti dell'Autorità di Bacino distrettuale del fiume Po, delle Alpi Orientali, dell'Appennino Settentrionale, dell'Appennino centrale, dell'Appennino Meridionale, dell'Autorità di Bacino regionale della Sardegna, dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, dell'Associazione nazionale consorzi, gestione e tutela del territorio e acque irrigue (ANBI), del WWF e di Legambiente, del Consiglio Nazionale dei Geologi e della Società Meteorologica Italiana (SMI).

  Le audizioni si sono svolte dalle 10 alle 13.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e per i trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 135-ter del Regolamento, aventi ad oggetto questioni di competenza del Ministero delle Infrastrutture.
  Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

5-05165 Pezzopane: Modalità e tempi di realizzazione degli interventi di ripristino della rete stradale interessata dal terremoto del 2016.

  Stefania PEZZOPANE (PD) illustra, da remoto, l'interrogazione in titolo (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Stefania PEZZOPANE (PD) replicando da remoto, si dichiara soddisfatta della risposta, soprattutto perché un'importante iniziativa sta procedendo nella giusta direzione. Chiede al sottosegretario Traversi di trasmettere alla Commissione un documento in cui siano dettagliate le opere già avviate e quelle previste, cui faceva riferimento nella risposta, al fine di poter avere compiuta contezza degli interventi messi in campo.

5-05166 Cortelazzo: Realizzazione da parte di Anas della strada statale 10 «Padana inferiore».

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) illustra da remoto l'interrogazione in titolo (vedi allegato 3). Sottolinea che si tratta di un'opera di vecchio conio, di cui è stata realizzata solo una parte, restando da completare il tratto che collega la bassa padovana e la bassa veronese, due aree economicamente assai importanti. Ricorda che in origine la tratta era in gestione ad Anas, poi nella competenza della regione Veneto e di nuovo ad Anas a partire dallo scorso anno.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI), replicando da remoto, premettendo che la comunità Pag. 57 è stanca dei continui rimpalli di competenze tra Anas e regione, osserva che 50 milioni appaiono essere insufficienti per la realizzazione di uno stralcio così lungo. Ritiene, in ogni caso, che il sottosegretario non abbia risposto al semplice quesito contenuto nell'interrogazione, ovvero se tale tratta sia o no nel piano Anas 2021, come gli era parso di capire per bocca della Ministra intervenuta in Assemblea. Si riserva comunque di verificare la risposta scritta, essendoci stati problemi nel collegamento.

  Alessia ROTTA, presidente, comunica al deputato Cortelazzo che il testo della risposta è disponibile su Geocomm e ne sintetizza gli ultimi due capoversi.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI ribadisce che finché Anas non prende in carico la tratta non può procedere con gli adempimenti illustrati nella risposta all'interrogazione.

  Piergiorgio CORTELAZZO (FI) invita pertanto il Ministero competente a dare un forte impulso ad Anas affinché si pervenga alla tempestiva realizzazione dell'opera, considerata prioritaria dai territori, sollecitata dalla regione e voluta dal Governo.

5-05167 Lucchini: Stato di avanzamento della procedura di gara per la realizzazione delle opere sostitutive del passaggio al livello al km 17+748 della linea Castel Bolognese-Ravenna nel comune di Bagnacavallo (RA).

  Alessia ROTTA, presidente, comunica che il deputato Billi, in accordo con la presentatrice, ha sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  Simone BILLI (LEGA), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo (vedi allegato 5).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Simone BILLI (LEGA), replicando, si dichiara non pienamente soddisfatto della risposta ricevuta, aspettandosi una data certa per l'apertura del cantiere. Preannuncia che il proprio gruppo continuerà a vigilare sullo stato dei cantieri e a monitorare la questione oggetto dell'interrogazione.

5-05168 Maraia: Iniziative per l'applicazione del Piano antineve sulle tratte autostradali.

  Generoso MARAIA (M5S) illustra l'interrogazione in titolo (vedi allegato 7).

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, risponde da remoto all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Generoso MARAIA (M5S), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa alla interrogazione, con la quale si chiedeva quali fossero le iniziative per intervenire su tutte le tratte autostradali, sottolineando come anche le tratte autostradali del Centro Sud siano colpite da precipitazioni nevose che mettono a rischio la circolazione, soprattutto in presenza di mezzi pesanti. Dalla risposta si evince un mancato coordinamento tra la società Autostrade per l'Italia e gli altri soggetti coinvolti nell'attuazione del piano di gestione dell'emergenza neve, e si riferisce in particolare al Centro funzionale meteo-idrologico della Protezione civile.
  Ritiene che il problema non sia nella redazione del piano, che è assai ben dettagliato, bensì nella sua applicazione e nelle successive verifiche. A tale riguardo apprezza il particolare che il Ministero abbia richiesto alla società concessionaria un dettagliato rapporto informativo sugli eventi e che si è in corso la verifica della sussistenza di eventuali violazioni, ai fini dell'applicazione misure sanzionatorie.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.05.

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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato alle infrastrutture e trasporti, Roberto Traversi.

  La seduta comincia alle 15.05.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in materia di Infrastrutture.
  Ricorda che, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che le interrogazioni 5-04798 Cosimo Maria Ferri e 5-04970 Cosimo Maria Ferri, vertendo su analoga materia, saranno svolte congiuntamente.

5-04798 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per il ripristino dei collegamenti stradali e la rimozione delle macerie derivanti dal crollo del ponte di Albiano.
5-04970 Cosimo Maria Ferri: Iniziative per la nomina di un commissario straordinario per la ricostruzione del ponte di Albiano.

  Il sottosegretario Roberto TRAVERSI, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).

  Cosimo Maria FERRI (IV), intervenendo da remoto, ringrazia il sottosegretario Traversi per la risposta che, seppur tardiva, fa chiarezza su una vicenda che ha avuto risposte confuse. Sono trascorsi nove mesi dal crollo del ponte di Albiano sul fiume Magra, le comunità di quei territori stanno soffrendo enormi disagi ed è pertanto giunto il momento che si intervenga per il ripristino della viabilità anche attraverso opere compensative che auspica il nuovo commissario possa portare avanti celermente. Nella risposta si evidenziano delle criticità non sanabili evidenziate dal Consiglio superiore dei lavori pubblici con riguardo al progetto di intervento provvisorio che auspica non rallentino le opportune iniziative che devono essere intraprese per ripristinare la circolazione in quelle aree.
  Si augura che il piano di rimozione delle macerie possa essere prontamente trasmesso nuovamente al Collegio dei consulenti tecnici con le modifiche da questi richieste, evidenziando come le macerie costituiscono un pericolo grave in caso di maltempo, qualora non rimosse.
  Tiene a sottolineare che, malgrado l'evento non abbia comportato alcun decesso, essendosi verificato nel periodo del lockdown, due operatori sono rimasti feriti e le comunità, che ringrazia per la compostezza finora dimostrata, sono ancora fortemente penalizzate dal punto di vista della circolazione.
  Invita, in conclusione, il Ministero a monitorare con attenzione la questione, andandone dell'efficienza e della credibilità del Governo, tenuto a dare risposte alle comunità colpite da tali eventi avversi.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.15.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 16 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per l'ambiente, il territorio e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 15.30.

Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra.
C. 1963 Muroni.
(Esame e rinvio).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Rossella MURONI (LEU), relatrice, riferisce alla Commissione sulla proposta di legge C. 1963 Muroni, recante Istituzione del Parco nazionale del fiume Magra.
  Come esplicitato nella relazione illustrativa, la finalità dell'iniziativa legislativa in esame prende le mosse dallo svolgimento nel 2019 del Forum dedicato al Parco del fiume Magra organizzato da Legambiente, che ha reso evidente come le caratteristiche del sito suggeriscano l'istituzione di un parco nazionale che comprenda l'attuale territorio del Parco regionale di Montemarcello-Magra-Vara in provincia della Spezia, le aree naturali protette di interesse locale (ANPIL) situate lungo il fiume Magra in provincia di Massa-Carrara, oltre ai siti della rete Natura 2000 compresi nel bacino idrografico interregionale del fiume Magra.
  Occorre anche considerare che il fiume Magra rappresenta un importante corridoio ecologico che svolge un rilevante ruolo di collegamento tra aree ed ecosistemi continentali e mediterranei, trovandosi in una posizione cruciale di collegamento e di cerniera tra habitat protetti dell'Appennino tosco-ligure d'importanza internazionale, quali il Parco Nazionale delle Cinque Terre, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Regionale delle Alpi Apuane.
  Quanto alla disciplina nazionale vigente, si ricorda preliminarmente che la legge n. 394 del 1991 («Legge quadro sulle aree protette») ha provveduto alla classificazione delle aree naturali protette ed ha istituito, altresì, l'Elenco ufficiale delle aree protette, aggiornato periodicamente. Attualmente è in vigore il 6° aggiornamento, approvato con Delibera della Conferenza Stato-Regioni del 17 dicembre 2009 e recepito con il D.M. 27 aprile 2010 (G.U. n. 125 del 31 maggio 2010).
  Il Ministero dell'ambiente presenta sullo stato di attuazione della legge quadro una relazione al Parlamento. Nell'ultima relazione (Doc. CXXXVIII, n. 5, presentato alla Camera nel gennaio 2018) si sottolinea che «la superficie protetta nazionale riconosciuta si è incrementata fino a raggiungere il 10,50 per cento del territorio nazionale e che il numero delle aree protette è di 871, per un totale circa di 3.163.590,71 ettari a terra, 2.853.033,93 ettari a mare e 658,02 chilometri di coste. Così ripartito: 24 parchi nazionali, 147 riserve naturali statali, 27 aree marine protette (più due parchi sommersi e il santuario internazionale dei mammiferi marini), 134 parchi naturali regionali, 365 riserve naturali regionali, 171 altre aree protette di diversa classificazione e denominazione».
  Alle succitate aree protette vanno aggiunte le zone di protezione facenti parte della rete europea «Natura 2000» (istituita con la c.d. direttiva habitat n. 92/43/CEE, recepita in Italia con il D.P.R. 357/1997, a sua volta integrato con il D.P.R. 120/2003), concepita ai fini della tutela della biodiversità europea attraverso la conservazione degli habitat naturali e delle specie animali e vegetali di interesse europeo. Della «rete Natura 2000», istituita dalla c.d. direttiva Habitat (che ha previsto l'individuazione di Siti di importanza Comunitaria e la loro successiva designazione in Zone Speciali di Conservazione), fanno parte anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) classificate dagli Stati membri a norma della c.d. direttiva uccelli (direttiva n. 79/409/CEE, sostituita dalla direttiva 2009/147/CE). Nella citata relazione del Ministero dell'ambiente viene sottolineato che il sistema delle aree protette nazionali ha un'ampia sovrapposizione con il sistema dei siti della rete «Natura 2000». Tale sovrapposizione, in riferimento alla superficie totale delle aree protette nazionali (parchi nazionali, aree marine protette e riserve statali), raggiunge quasi il 79 per cento.
  L'art. 2 della citata legge n. 394, nel classificare le aree protette, dispone che «i parchi nazionali sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacuali o marine che contengono uno o più ecosistemi intatti o anche parzialmente alterati da interventi antropici, una o più formazioni fisiche, geologiche, geomorfologiche, biologiche, di rilievo internazionale o nazionale per valori naturalistici, scientifici, estetici, culturali, educativi e ricreativi tali da richiedere l'intervento dello Stato ai fini della loro conservazione Pag. 60 per le generazioni presenti e future» (comma 1) e che «la classificazione e l'istituzione dei parchi nazionali e delle riserve naturali statali, terrestri, fluviali e lacuali, sono effettuate d'intesa con le regioni» (comma 7).
  Ai sensi dell'articolo 8 della medesima legge, i parchi nazionali «sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione».
  La proposta di legge in esame è composta da un unico articolo.
  Il comma 1 prevede l'istituzione – mediante l'aggiunta della lettera f-quater) all'articolo 34, comma 1, della legge quadro sulle aree protette (legge 394 del 91) – del Parco nazionale del fiume Magra.
  Il comma 2 indica il territorio interessato dal Parco facendo riferimento all'omonimo bacino idrografico nei territori di significativo o rilevante interesse naturalistico e ambientale delle province della Spezia e di Massa-Carrara. La concreta delimitazione, sia pure provvisoria, è demandata ad un decreto del Ministro dell'ambiente da emanare entro 6 mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
  Lo stesso comma dispone che il Ministero provvede inoltre, d'intesa con le regioni Liguria e Toscana, all'adozione delle misure di salvaguardia per garantire la conservazione dello stato dei luoghi. Con la medesima procedura si provvede all'eventuale estensione del territorio del Parco nazionale e delle aree contermini.
  Le disposizioni in esame sostanzialmente ricalcano il citato articolo 34, comma 3, della legge quadro, che tuttavia prevede che il Ministro dell'ambiente effettui la delimitazione provvisoria e adotta le misure di salvaguardia, «sentiti le regioni e gli enti locali interessati», senza quindi imporre che vi sia l'intesa. Inoltre la medesima legge quadro, all'articolo 8, comma 1, dispone che i parchi nazionali «sono istituiti e delimitati in via definitiva con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente, sentita la regione».
  Il comma 3, per l'istituzione e il funzionamento del Parco nazionale del fiume Magra, autorizza la spesa di 300.000 euro per l'anno 2020 e di 1,5 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2021.
  Il comma 4 disciplina la copertura degli oneri, disponendo che vi si provvede a valere sull'autorizzazione di spesa di cui all'art. 1, comma 43, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, mediante corrispondente riduzione delle somme già destinate al funzionamento degli Enti parco, il cui riparto avviene con decreto annuale del Ministro dell'ambiente, previo parere delle Commissioni parlamentari. Lo schema di riparto relativo al 2020 (A.G. 218) – sul quale l'VIII Commissione ha espresso parere favorevole nella seduta del 9 dicembre 2020 – prevede che lo stanziamento da ripartire per il 2020 sia pari a euro 4.102.413, identico allo stanziamento previsto per l'anno 2019.
  Conclusivamente, ribadisce come la proposta recepisca un'istanza proveniente dalle associazioni ambientaliste presenti sul territorio e molte realtà economiche impegnate in particolare nel settore turistico. Reputa, quindi, particolarmente utile svolgere un ciclo di audizioni che consenta alla Commissione di confrontarsi con i rappresentanti delle aree interessate e con i soggetti che in esse operano a vario titolo, non potendosi certamente pensare che la necessaria azione di salvaguardia territoriale possa avvenire senza il coinvolgimento delle popolazioni e delle istituzioni interessate, per verificare in che termini esse possano giudicare l'istituzione del Parco come un valore aggiunto.
  Auspica che su questa proposta legislativa, della cui bontà è fermamente convinta, possa svolgersi un confronto proficuo con i colleghi, nella piena condivisione dell'idea che quel territorio meriti di essere protetto e valorizzato.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC), nel ringraziare la collega per aver da subito affrontato il tema del rapporto con il territorio interessato, rileva di avere in prima persona sollecitato questo confronto. Pur non avendo alcun pregiudizio in merito, ha tuttavia raccolto qualche preoccupazione di istituzioni e imprese, che hanno Pag. 61peraltro appreso solo dalla stampa dell'iniziativa in discussione. Segnala, al riguardo, che la materia oggetto della proposta legislativa non è affatto semplice, trattandosi dell'istituzione di un parco che comprende zone interne e costiere molto differenziate tra loro, non solo sul piano geologico ma anche su quello economico e sociale.

  Paola DEIANA (M5S) dichiara di condividere lo spirito della iniziativa legislativa, nonché l'approccio della relatrice che è finalizzato a porre da subito le basi per un costruttivo confronto con i soggetti interessati.

  Rossella MURONI (LEU), oltre ad annunciare l'aggiunta della firma del collega Pastorino alla proposta in esame, precisa che l'avvio dell'esame parlamentare di un'iniziativa legislativa raramente viene preannunciata in forma solenne o ha un'eco mediatico che consenta alla popolazione interessata di averne conoscenza in via preventiva. È invece la fase istruttoria preliminare – quella appunto delle audizioni – la sede per discutere con i soggetti qualificati dei suoi contenuti e del suo impatto.

  Manuela GAGLIARDI (M-NI-USEI-C!-AC) rassicura la collega circa l'assenza di toni critici nel suo precedente intervento, avendo esclusivamente riportato una situazione di fatto manifestata da alcuni interlocutori che operano nell'area coinvolta.

  Alessia ROTTA, presidente, prendendo atto della decisione condivisa di svolgere un ciclo di audizioni, invita i gruppi a formulare le richieste per lo svolgimento delle audizioni entro martedì 22 dicembre alle ore 12.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 dicembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.55.