CAMERA DEI DEPUTATI
Domenica 13 dicembre 2020
491.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Domenica 13 dicembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI, indi del vicepresidente Giorgio LOVECCHIO. – Intervengono il viceministro dell'economia e delle finanze Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 17.40.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta dell'11 dicembre scorso.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che gli onorevoli Soverini e Toccafondi sottoscrivono l'emendamento Fusacchia 96.3; l'onorevole Trizzino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Bologna 58.05; il deputato Tabacci sottoscrive le proposte emendative Pastorino 44.035, Pastorino 40.022, Stumpo 59.21, Stumpo 59.20, Pastorino 60.012, Stumpo 67.17, Fusacchia 89.029 e Muroni 108.16; l'onorevole Verini sottoscrive l'articolo aggiuntivo Orlando 161.01; l'onorevole Bologna sottoscrive la proposta emendativa Muroni 84.011; l'onorevole Cenni sottoscrive le proposte emendative Gariglio 128.04, Bruno Bossio 12.04 e Fornaro 13.37; l'onorevole Ungaro sottoscrive le proposte emendative Del Barba 5.08, Iovino 89.016, Carfagna 89.023 e Tuzi 92.18; l'onorevole Dori sottoscrive l'articolo aggiuntivo Cominardi 68.05; l'onorevole De Filippo sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lorefice 147.012; l'onorevole Pastorino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Baldelli 74.01; l'onorevole Sarli sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sportiello 85.022; l'onorevole Vanessa Cattoi sottoscrive l'emendamento Schullian 210.06. Comunica altresì che l'onorevole Paita ritira l'emendamento a sua prima firma 8.4.
  Non essendovi obiezioni, avverte che la Commissione inizierà i propri lavori esaminando gli articoli aggiuntivi Baldelli 74.01 e D'Uva 74.02, sottoscritti da deputati di tutti i gruppi parlamentari e volti a destinare i risparmi della Camera dei deputati relativi al bilancio 2020, rispettivamente, per 40 milioni di euro, al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate e, per Pag. 440 milioni di euro, alla remunerazione delle prestazioni correlate alle particolari condizioni di lavoro del personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio sanitario nazionale direttamente impiegato nelle attività di contrasto all'emergenza epidemiologica determinata dal diffondersi del COVID-19.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, rappresenta la difficoltà del proprio gruppo a gestire la presenza dei deputati che desiderano intervenire durante i lavori della Commissione per illustrare le proprie proposte emendative senza una programmazione che indichi le sedute in cui determinati argomenti verranno affrontati.

  Fabio MELILLI, presidente, replicando al deputato Trancassini, comunica che, a partire dalla giornata di domani, i lavori della Commissione si svolgeranno presso l'Aula plenaria, in modo che i deputati che desiderano intervenire durante la seduta possano farlo. Comunque, ritenendo condivisibile la richiesta dell'onorevole Trancassini, si impegna a comunicare ai gruppi parlamentari un calendario di massima, il cui rispetto dipenderà ovviamente dalla collaborazione di tutti i commissari.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, anche a nome della relatrice Faro, esprime parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Baldelli 74.01 e D'Uva 74.02, rilevando che essi oltre ad avere una rilevanza materiale non indifferente, poiché destinano 80 milioni di euro alla ricostruzione delle aree terremotate e al personale del Servizio sanitario nazionale, hanno un forte valore simbolico che, caratterizzando l'inizio dell'esame del disegno di legge di bilancio in Commissione, rappresenta un messaggio importante per il Paese.

  Il viceministro Antonio MISIANI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Andrea MANDELLI (FI), a nome del proprio gruppo sottoscrive gli articoli aggiuntivi Baldelli 74.01 e D'Uva 74.02.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che gli articoli aggiuntivi Baldelli 74.01 e D'Uva 74.02 sono sottoscritti da tutti i deputati della Commissione bilancio.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), condividendo l'intento dell'articolo aggiuntivo Baldelli 74.01, ritiene che esso non esaurisce il tema della ricostruzione post sismica, che, auspica, verrà ulteriormente sviluppato nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ringraziare l'onorevole Baldelli per aver presentato anche quest'anno una proposta emendativa volta a destinare i risparmi della Camera dei deputati ai territori terremotati, sottolinea che si tratta di una proposta emendativa condivisa da tutti i gruppi parlamentari. In proposito, auspica che non vi siano gruppi che ne reclamino l'esclusiva paternità, come accaduto in passato. Concorda, infine, con l'onorevole Garavaglia e auspica che il tema della ricostruzione post sismica possa trovare spazio per un'ulteriore riflessione a margine delle sedute della Commissione.

  Fabio MELILLI, presidente, replicando agli onorevoli Garavaglia e Trancassini, conferma l'auspicio della presidenza affinché il lavoro dei relatori e del Governo possa portare a una sintesi su argomenti rilevanti come quelli della ricostruzione post sismica e del ristoro dei danni derivanti dalle alluvioni.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva all'unanimità gli articoli aggiuntivi Baldelli 74.01 e D'Uva 74.02 (vedi allegato).

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del relatore Fassina, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 1, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Giacomoni 1.03 e propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Tartaglione 1.04.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere contrario sull'emendamento Palmieri 2.31. Propone Pag. 5di accantonare gli identici emendamenti Gebhard 2.4 e Vanessa Cattoi 2.5 e l'emendamento Tabacci 2.9. Esprime parere contrario sull'emendamento Albano 2.10. Propone di accantonare l'emendamento Carnevali 2.8. Esprime parere contrario sull'emendamento Toccalini 2.30 e sull'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05. Propone di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Muroni 2.012 e Benamati 2.01. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Meloni 2.014 e 2.013.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 3, esprime parere contrario sull'emendamento Pettarin 3.5. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'articolo aggiuntivo Costanzo 3.020. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Cestari 3.05. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Gallo 3.019.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 4, esprime parere contrario sull'emendamento Garavaglia 4.36. Propone di accantonare l'emendamento Epifani 4.31. Esprime parere contrario sugli identici emendamenti Gelmini 4.38 e Garavaglia 4.17. Propone di accantonare l'emendamento Lupi 4.5. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Guidesi 4.021.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 5, propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Comaroli 5.020, Ciaburro 5.012, D'Attis 5.021, Boldrini 5.03 e Del Barba 5.08. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Barzotti 5.017 e propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Sensi 5.04.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, anche a nome della relatrice Faro, passando alle proposte emendative riferite all'articolo 6, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Maglione 6.014 e Berardini 6.016. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Lupi 6.01.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 7, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Mancini 7.023. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Lucaselli 7.09, Caretta 7.014 e Fornaro 7.025.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 8, propone di accantonare l'emendamento Gadda 8.5. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Nevi 8.042 e Gastaldi 8.022. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Pignatone 8.031. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Viviani 8.019 e Montaruli 8.044.
  Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 9, esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi 9.01 della VI Commissione e Sani 9.06. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Moretto 9.012. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Del Barba 9.010. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo 9.02 della VI Commissione.

  Il viceministro Antonio MISIANI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che devono intendersi accantonati l'articolo aggiuntivo Tartaglione 1.04, gli identici emendamenti Gebhard 2.4 e Vanessa Cattoi 2.5, gli emendamenti Tabacci 2.9 e Carnevali 2.8, gli identici articoli aggiuntivi Muroni 2.012 e Benamati 2.01, l'articolo aggiuntivo Gallo 3.019, gli emendamenti Epifani 4.31 e Lupi 4.5, gli articoli aggiuntivi Comaroli 5.020, Ciaburro 5.012, D'Attis 5.021, Boldrini 5.03, Del Barba 5.08, Sensi 5.04, Lupi 6.01 e Mancini 7.023, l'emendamento Gadda 8.5 e gli articoli aggiuntivi Pignatone 8.031, Moretto 9.012 e 9.02 della VI Commissione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) fa presente che, se da un lato Governo e maggioranza hanno chiesto collaborazione alle opposizioni, considerato il poco tempo a disposizione per l'esame del disegno di legge di bilancio, dall'altro, dai pareri testé espressi dai relatori emerge che, a parte talune proposte emendative dell'opposizione, rispetto alle quali era già stata accordata una riflessione da parte del Governo e dei relatori, le uniche proposte emendative accantonate sono quelle della maggioranza. Auspica, pertanto, che, nel clima di collaborazione instaurato, i relatori e il Governo non vogliano concentrare la propria attenzione solo sulle proposte emendative della maggioranza e rivendica Pag. 6alle opposizioni la stessa dignità riconosciuta ai gruppi di maggioranza.

  Andrea MANDELLI (FI) osserva preliminarmente che, se vi è l'esigenza di percorrere una strada insieme, è bene fare chiarezza fin da subito su come si intenda procedere. Ritiene, in particolare, che su alcuni temi, quale quello posto dall'articolo aggiuntivo Giacomoni 1.03, il dibattito debba restare aperto, ed invita pertanto il Governo ad accantonare tale proposta emendativa.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, ringrazia i colleghi intervenuti perché così facendo forniscono ai relatori l'occasione per fare chiarezza sui criteri che sono alla base dei pareri espressi e che sono stati concordati nelle riunioni dei giorni scorsi, tra i relatori, il Governo e i capigruppo della maggioranza. Ricorda, infatti, che si è concordato di procedere, data la ristrettezza dei tempi, accantonando esclusivamente le proposte emendative che prevedono misure condivise. Invita, quindi, i colleghi a segnalare gli emendamenti sui quali è stato espresso un parere contrario nel caso fossero sfuggiti a tale parametro di valutazione, non essendovi alcun intento punitivo ed essendovi comunque la disponibilità da parte dei relatori a rivedere i pareri espressi.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) sottolinea la necessità di approfondire i criteri di valutazione utilizzati al fine di formulare i pareri sulle proposte emendative presentate, con particolare riferimento all'emendamento a sua prima firma 4.17, contenente misure di sostegno all'occupazione, sul quale i relatori hanno espresso parere contrario, pur essendo stato segnalato dal suo gruppo. Poiché invece l'articolo aggiuntivo Boldrini 5.03 che prevede la riduzione dell'IVA per 300 milioni di euro annui è stato accantonato, si aspetta che su tutte le proposte emendative che hanno analogo contenuto sia stata espressa la medesima valutazione.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che gli identici emendamenti Gelmini 4.38 e Garavaglia 4.17 si intendono accantonati.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, con riferimento alle osservazioni del collega Garavaglia, precisa che l'articolo aggiuntivo Boldrini 5.03 è stato accantonato non perché preveda la riduzione dell'IVA, ma perché le misure in esso previste sono finalizzate a realizzare la parità di genere.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, dichiara la propria disponibilità ad accogliere le osservazioni dei colleghi ed invita in particolare quelli del gruppo di Fratelli d'Italia a segnalare le proposte emendative ritenute importanti che sono sfuggite all'attenzione dei relatori.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) esprime apprezzamento per l'invito della relatrice e coglie l'occasione per sottolineare la correttezza del comportamento assunto dal centrodestra, che è sempre stato collaborativo e che pertanto non merita di ricevere sorprese, ma, al contrario, di conoscere con precisione quali siano gli intenti della maggioranza.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che l'articolo aggiuntivo Giacomoni 1.03 si intende accantonato.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'emendamento Palmieri 2.31, chiede ai rappresentanti della maggioranza di esprimersi con chiarezza circa le misure, contenute nelle proposte emendative alla manovra di bilancio, volte ad attuare la riforma fiscale.

  La Commissione respinge l'emendamento Palmieri 2.31.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-IE), raccogliendo le osservazioni del collega Garavaglia, sottolinea che le proposte emendative accantonate, tra le quali l'articolo aggiuntivo Giacomoni 1.03, sono volte proprio a stanziare risorse per avviare la riforma fiscale.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra l'emendamento Albano 2.10, invitando i relatori a rivedere il parere contrario espresso, essendo Pag. 7 volto a disapplicare gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) per gli anni 2020 e 2021. Si tratta di una norma di assoluto buon senso, dal momento che viene incontro alle esigenze di molte categorie che durante il presente anno hanno dovuto affrontare una situazione emergenziale, che certamente si protrarrà anche nel prossimo anno.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), pur riconoscendo come il lavoro svolto durante gli incontri tra Governo, relatori e rappresentanti delle opposizioni sia stato proficuo, sottolinea tuttavia che diverse questioni sono rimaste aperte, quali ad esempio quelle relative alla plastic tax e alla sugar tax e quella contenuta nell'emendamento Albano 2.10, che il gruppo della Lega intende sottoscrivere. Osserva inoltre che la sospensione degli ISA gli anni 2020 e 2021 non comporterebbe un costo insostenibile per l'erario.

  Stefania PRESTIGIACOMO (FI) si associa alle osservazioni del collega Garavaglia, sottolineando che il lavoro proficuo svolto nei giorni scorsi ha tuttavia lasciato aperte numerose questioni, quali quelle della plastic tax e della sugar tax, nonché quella dell'irrobustimento della decontribuzione al Sud, questioni che non stanno a cuore soltanto alle opposizioni, ma che il Governo in passato ha fatto proprie. Ciò nonostante nella manovra non vi è traccia di esse e pertanto è necessario che il Governo fornisca spiegazioni al riguardo.

  Raffaele TRANO (MISTO), esprimendo il proprio consenso nei riguardi degli interventi dei colleghi che lo hanno preceduto, precisa che gli ISA esprimono un giudizio di affidabilità nei riguardi del contribuente e che pertanto, in questo anno appena trascorso, terribile per molti comparti della produzione nazionale, che hanno dovuto sospendere la propria attività, rappresentano un indicatore del tutto inapplicabile. Ritiene quindi estremamente improbabile che si ottenga da questo strumento un recupero di gettito e sottoscrive quindi l'emendamento Albano 2.10, invitando il Governo, i relatori e la maggioranza ad accantonarlo per svolgere sul tema ulteriori riflessioni.

  Vannia GAVA (LEGA), con riferimento al tema della plastic tax citato dal collega Garavaglia, tiene a precisare che si tratta di una tassa che danneggia gravemente le aziende, che a partire dal 1° gennaio prossimo saranno soggette anche alla tassa europea di 10 centesimi al chilogrammo sulla plastica. Ricorda che l'Italia è il secondo paese europeo per il riciclo della plastica e non è giusto penalizzare aziende e lavoratori del settore. Ritiene inoltre che la proroga della scadenza non aiuterebbe efficacemente tali categorie, dal momento che le aziende devono presentare i business plan.

  Paolo RUSSO (FI) fa notare che, al di là delle proposte emendative presentate, la questione del Mezzogiorno è del tutto assente dal disegno di legge e, soprattutto, in esso manca un quadro strategico che tenga conto della diversa incidenza della crisi epidemiologica sulle differenti aree del Paese. In particolare chiede se la fiscalità di vantaggio e un'azione per una decontribuzione rafforzata, più volte invocata dai Ministri Provenzano e Gualtieri, sarà effettivamente realizzata. Indica la necessità di modelli di approccio specifici che tengano conto delle singole situazioni.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) precisa che l'applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) già creava problemi in tempi ordinari poiché, in taluni casi, si otteneva il risultato opposto rispetto a quello per il quale essi sono stati istituiti. Inoltre, se, per i soggetti a cui sono applicati gli ISA era problematico e costoso difendersi in caso di accertamento già prima della crisi dovuta al COVID-19, a maggior ragione lo è adesso. Conferma che tutte le associazioni di categoria hanno chiesto di sospenderne l'applicazione.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nel concordare con i colleghi intervenuti sul fatto che non appare sensato applicare gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) Pag. 8per l'anno 2020, chiarisce che per inquadrare la questione va considerato il rinvio ad aprile prossimo delle scadenze fiscali previste per novembre 2020. Inoltre rileva che, con il decreto-legge «Ristori» quater, in corso di conversione al Senato, il Governo e la maggioranza hanno istituito un Fondo di 5,3 miliardi di euro per la riduzione delle pendenze fiscali relative al 2020. Fa presente che all'inizio del prossimo anno dovrà essere definita la destinazione delle risorse di tale Fondo. Pertanto, pur comprendendo che rimane da affrontare la questione generale sull'opportunità di utilizzo dei parametri ISA, ritiene non urgente la sospensione dell'applicabilità di essi per l'anno in corso e per il 2021 dal momento che sono già state stanziate risorse per il corrispondente mancato pagamento dei tributi. Piuttosto propone di presentare un ordine del giorno condiviso da tutti i gruppi con cui dare indicazioni al Governo sulla materia.

  Paolo TRANCASSINI (FDI) insiste nel chiedere l'accantonamento dell'emendamento Albano 2.10.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Albano 2.10.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda sull'accantonamento dell'emendamento Albano 2.10.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'emendamento Albano 2.10.

  La Commissione respinge l'emendamento Toccalini 2.30.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05, ricorda che la questione del collocamento mirato delle vittime del dovere era già stata presa in esame durante la conversione in legge del decreto-legge «Rilancio», ma che poi il relativo emendamento non fu approvato per un problema di copertura finanziaria. Evidenziando che la misura si applicherebbe ad una platea ristretta di persone, chiede pertanto di accantonare l'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda sull'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cirielli 2.05.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nell'illustrare l'articolo aggiuntivo Meloni 2.014, spiega che esso è volto a semplificare la disciplina dell'IRPEF, secondo la linea politica indicata dal Governo. In particolare la proposta emendativa prevede la modifica dell'articolo 11 del testo unico delle imposte sui redditi con l'introduzione di tre scaglioni di reddito in luogo degli attuali cinque scaglioni e con la previsione, per gli anni 2020 e 2021, di una tassazione flat del 15 per cento per il reddito che eccede quello conseguito nell'anno precedente. Inoltre afferma che il comma 2 del predetto articolo aggiuntivo istituisce un beneficio fiscale nella determinazione del reddito imponibile per i soggetti a cui si applicano gli indici di affidabilità fiscale che abbiamo ottenuto un determinato punteggio complessivo: si tratta di un punteggio premiale al quale è collegata una fiscalità agevolata per coloro che hanno continuato a produrre nel periodo di crisi. Fa presente che la copertura finanziaria di tale proposta emendativa è individuata mediante la soppressione del reddito di cittadinanza, che, anche stando alle affermazioni del Governo, non ha sortito gli effetti sperati. Evidenzia che, nonostante le dichiarazioni del Governo, le disposizioni riguardanti l'IRPEF contenute nel provvedimento in esame non realizzano una vera riforma fiscale per il mancato stanziamento di risorse sufficienti e perché non è stato dato rilievo a importanti temi connessi. Conclude chiedendo l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Meloni 2.014.

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  Paolo TRANCASSINI (FDI) ricorda che in precedenza vi è stato un invito del relatore Fassina a trasfondere in un ordine del giorno il contenuto delle proposte emendative in materia di ISA. Pertanto ritiene che anche gli emendamenti riguardanti l'introduzione della flat-tax debbano essere accantonati per essere trasfusi in un ordine del giorno sulla materia fiscale di carattere più generale.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nel far presente che non vi sono proposte emendative della maggioranza concernenti la riforma dell'IRPEF, propone comunque di accantonare gli articoli aggiuntivi Meloni 2.014 e Meloni 2.013 per coerenza con l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Giacomoni 1.03.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento del relatore.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento degli articoli aggiuntivi Meloni 2.014 e Meloni 2.013.

  La Commissione respinge l'emendamento Pettarin 3.5.

  Teresa MANZO (M5S) ritira la propria firma dall'articolo aggiuntivo Costanzo 3.020.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Costanzo 3.020: si intende pertanto che vi abbia rinunciato.

  Emanuele CESTARI (LEGA), nell'illustrare l'articolo aggiuntivo 3.05 a sua prima firma, dichiara che esso è volto a superare il precariato nella pubblica amministrazione e a valorizzare le professionalità acquisite. In particolare esso dispone la proroga di un anno, ossia fino al 31 dicembre 2022, della possibilità di assumere a tempo indeterminato personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato che abbia maturato al 31 dicembre 2021 tre anni di servizio, anche non continuativi negli ultimi otto anni. Non comprende perché i relatori e il Governo abbiano espresso parere contrario su tale proposta emendative, che peraltro non comporta oneri finanziari.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, pur concordando con l'onorevole Cestari sulla opportunità della stabilizzazione dei dipendenti precari, conferma il parere contrario sulla proposta emendativa, perché essa interviene in modo generalizzato e proroga una data che interferisce con i programmi già approvati dalle pubbliche amministrazioni.

  Emanuele CESTARI (LEGA), replicando al relatore Fassina, fa presente che la proposta mira alla stabilizzazione dei dipendenti precari dopo 36 mesi di lavoro a tempo determinato e sottolinea che si tratta di soggetti sui quali le pubbliche amministrazioni stesse hanno deciso di investire. Insiste quindi perché l'articolo aggiuntivo 3.05 a sua prima firma venga riesaminato.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del collega Fassina, propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cestari 3.05.

  Il viceministro Antonio MISIANI, pur facendo presente che il Ministero della funzione pubblica ha espresso parere contrario sulla proposta emendativa, non esprime contrarietà alla proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Cestari 3.05.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) chiede di accantonare l'emendamento Garavaglia 4.36, di cui è cofirmataria, giacché lo stesso affronta la tematica degli sgravi contributivi analoga a quella degli identici emendamenti Gelmini 4.38 e Garavaglia 4.17 e dell'articolo aggiuntivo Guidesi 4.021, in precedenza accantonati.

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  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'emendamento Garavaglia 4.36.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che pertanto l'emendamento Garavaglia 4.36 si intende accantonato. Avverte, altresì, che gli articoli aggiuntivi Barzotti 5.017 e Maglione 6.014 sono ritirati dai presentatori.

  Teresa MANZO (M5S) ritira la sua firma dall'articolo aggiuntivo Berardini 6.016.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) sottoscrive l'articolo aggiuntivo Berardini 6.016.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Berardini 6.016.

  Ylenja LUCASELLI (FDI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo a sua prima firma 7.09, volto a riconoscere uno sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2022, mantengono almeno l'80 per cento dei livelli occupazionali in forza alla data del 1° febbraio 2020. Osserva come tale proposta emendativa sia volta ad introdurre misure di carattere strutturale e di natura premiale nei confronti di quelle aziende virtuose che nel corso del lockdown hanno deciso di non chiudere la propria attività, evidenziando come l'intero sistema economico italiano necessiti più di interventi seri ed efficaci a sostegno del mondo del lavoro sano che di meri sussidi. Rileva, altresì, che la proposta emendativa in esame potrebbe consentire di meglio affrontare in prospettiva i duraturi effetti negativi della crisi pandemica e la prossima scadenza del blocco dei licenziamenti, costituendo al contempo una forma di risparmio per lo Stato in relazione ad una minore corresponsione della cassa integrazione guadagni. Tutto ciò considerato, ne chiede l'accantonamento.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Lucaselli 7.09.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che, pertanto, l'articolo aggiuntivo Lucaselli 7.09 si intende accantonato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Caretta 7.014.

  Luca PASTORINO (LEU) ritira l'articolo aggiuntivo Fornaro 7.025, di cui è cofirmatario.

  Claudio BORGHI (LEGA) sottoscrive l'articolo aggiuntivo 7.025.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Claudio Borghi 7.025.

  Paolo RUSSO (FI) illustra le finalità dell'articolo aggiuntivo Nevi Spena 8.024, recante estensione a tutti i datori di lavoro agricolo delle agevolazioni contributive per territori montani particolarmente svantaggiati. Evidenzia in proposito che la proposta emendativa in discussione rappresenta un'occasione strategica per il rafforzamento della filiera agricola e la tutela della qualità dei nostri prodotti, con particolare attenzione alle aziende caratterizzate da dimensioni ridotte. Tanto premesso, ne raccomanda pertanto l'approvazione.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli articoli aggiuntivi Nevi Spena 8.042, Gastaldi 8.022 e Viviani 8.019.

  Fabio RAMPELLI (FDI) interviene sull'articolo aggiuntivo Montaruli 8.044, volto ad estendere la contribuzione figurativa utile ai fini del riconoscimento pensionistico a favore dei lavoratori affetti da disabilità sensoriale uditiva, ponendo rimedio ad un'annosa situazione di disparità di trattamento rispetto ad altre categorie di lavoratori svantaggiati. Chiede pertanto che esso possa essere accantonato, in modo da Pag. 11essere affrontato assieme ad altre proposte emendative analogamente vertenti su temi di carattere sociale.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, acconsente alla richiesta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Montaruli 8.044, segnalando che il parere contrario su di esso espresso derivava non già da una scarsa sensibilità della maggioranza parlamentare e del Governo rispetto alla delicata questione in oggetto, bensì dalla necessità di inserire la misura prospettata nell'ambito di un più ampio intervento di tipo sistemico.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, avverte che, pertanto, l'articolo aggiuntivo Montaruli 8.044 si intende accantonato.

  La Commissione respinge gli identici articoli aggiuntivi 9.01 della VI Commissione e Sani 9.06.

  Mauro DEL BARBA (IV) ritira l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 9.010.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del relatore Fassina, passando alle proposte emendative riferite agli articoli da 10 a 15, propone di accantonare l'emendamento Lepri 10.7, esprime parere contrario sugli emendamenti Meloni 10.25 e Giacomoni 10.32 nonché sull'articolo aggiuntivo Ungaro 10.0121. Propone altresì di accantonare l'articolo aggiuntivo Currò 10.0103, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Acunzo 10.020, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Giarrizzo 10.0105, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Meloni 10.0137,10.0143,10.0138, 10.0142 e 10.0145, nonché sugli articoli aggiuntivi Durigon 10.077, Foti 10.0197, sugli identici articoli aggiuntivi Zucconi 10.0188 e Squeri 10.0159 e sull'articolo aggiuntivo Foti 10.0133. Propone altresì di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Trancassini 10.0118 e Zucconi 10.074, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Zucconi 10.073 e propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Mandelli 10.0158, Scanu 10.096, Marattin 10.034 e Foti 10.0131. Propone inoltre di accantonare l'articolo aggiuntivo Lupi 11.01, mentre esprime parere contrario sugli identici emendamenti Guidesi 12.44 e Mollicone 12.55. Propone inoltre di accantonare l'emendamento Rotelli 12.61, esprime parere contrario sugli emendamenti Frassini 12.34 e Currò 12.81, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'emendamento Nobili 12.50, esprime parere contrario sugli emendamenti Lollobrigida 12.115, Patassini 12.23, Aprile 12.69 e Patassini 12.25, mentre propone di accantonare gli emendamenti Comaroli 12.94, Gava 12.21, Patassini 12.26, Comaroli 12.93, Barelli 12.129 e Parolo 12.27. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi Ciaburro 12.057 e Nevi Spena 12.0125, formula un invito al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, sull'articolo aggiuntivo Madia 12.047, mentre propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Binelli 12.029, Rosso 12.0136, Gelmini 12.0133, Sut 12.0106, Ciaburro 12.056, Ruffino 12.0142 e Pella 12.104. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Gelmini 12.0152, sugli identici articoli aggiuntivi Garavaglia 12.023 e Lollobrigida 12.0123. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Rotta 12.013. Esprime parere contrario sugli identici articoli aggiuntivi 12.04 della IX Commissione, Bruno Bossio 12.05 e Paita 12.012, sugli identici Mazzetti 12.0135, Vallascas 12.0158 e Lollobrigida 12.0165, sull'articolo aggiuntivo Polidori 12.0148 e sugli identici articoli aggiuntivi Baratto 12.0124 e Patassini 12.022. Invita al ritiro, altrimenti esprimendo parere contrario, dell'emendamento Fornaro 13.37. Esprime parere contrario sull'emendamento Liuni 13.10. Propone di accantonare l'emendamento Currò 13.27, gli identici articoli aggiuntivi Fragomeli 13.015 e 13.01 della VI Commissione. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Rizzetto 13.028, Patassini 13.07 e Cunial 13.02. Esprime parere contrario sull'emendamento Rachele Silvestri 14.1. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Manzo 14.014. Pag. 12Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Montaruli 14.024 e Garavaglia 14.07. Propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Sut 14.018. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Berti 14.016. Propone di accantonare gli identici emendamenti 15.30 della X Commissione e Noja 15.13. Esprime parere contrario sull'emendamento Masi 15.23 e sugli articoli aggiuntivi Rixi 15.05 e Molinari 15.027. Propone di accantonare gli articoli aggiuntivi La Marca 15.017 e Ubaldo Pagano 15.06. Esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Molinari 15.021. Passando alle proposte emendative riferite all'articolo 16 propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Comaroli 16.011 e Lupi 16.06.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, comunica che si intendono accantonati l'emendamento Lepri 10.7, gli articoli aggiuntivi Currò 10.0103 e Giarrizzo 10.0105, gli identici articoli aggiuntivi Trancassini 10.0118 e Zucconi 10.074, gli articoli aggiuntivi Mandelli 10.0158, Scanu 10.096, Marattin 10.034, Foti 10.0131 e Lupi 11.01, gli emendamenti Rotelli 12.61, Comaroli 12.94, Gava 12.21, Patassini 12.26, Comaroli 12.93, Barelli 12.129 e Parolo 12.27, gli articoli aggiuntivi Binelli 12.029, Rosso 12.0136, Gelmini 12.0133, Sut 12.0106, Ciaburro 12.056, Ruffino 12.0142, Pella 12.104 e Rotta 12.013, l'emendamento Currò 13.27, gli identici articoli aggiuntivi Fragomeli 13.015 e 13.01 della VI Commissione, gli articoli aggiuntivi Manzo 14.014 e Sut 14.018, gli identici emendamenti 15.30 della X Commissione e Noja 15.13, gli articoli aggiuntivi La Marca 15.017, Ubaldo Pagano 15.06, Comaroli 16.011 e Lupi 16.06.
  Comunica, altresì, che sono stati ritirati dai presentatori l'emendamento Currò 12.81, l'articolo aggiuntivo Berti 14.016, gli emendamenti Masi 15.23 e Vacca 18.12 e l'articolo aggiuntivo Vallascas 12.0158.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), nell'illustrare l'emendamento Meloni 10.25, evidenzia che esso è volto ad estendere la riduzione della tassazione dei dividendi di cui all'articolo 10 anche ad altre categorie di enti non commerciali rispetto a quelle previste dal medesimo articolo 10, al fine di mantenere in vita un settore particolarmente importante per il nostro tessuto economico.

  La Commissione respinge l'emendamento Meloni 10.25.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, segnala che l'emendamento Lepri 10.7, testé accantonato, non reca un'adeguata copertura finanziaria.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, replicando all'onorevole Garavaglia, segnala che l'emendamento Lepri 10.7, sostituendo integralmente l'articolo 10, utilizza la stessa copertura prevista per il medesimo articolo 10.

  Andrea MANDELLI (FI), illustrando l'emendamento Giacomoni 10.32, evidenzia che esso è volto ad estendere alle casse previdenziali il beneficio relativo alla riduzione della tassazione dei dividendi previsto dall'articolo 10 del provvedimento. Ricorda che i liberi professionisti, mandando avanti le proprie attività, stanno facendo molto per l'economia del nostro Paese in questo momento di estrema difficoltà.

  La Commissione respinge l'emendamento Giacomoni 10.32.

  Mauro DEL BARBA (IV) chiede di accantonare l'articolo aggiuntivo Ungaro 10.0121, anche in vista del parere della Commissione europea sul tema delle misure fiscali a favore dei cittadini non residenti nel territorio dello Stato titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale, previsto per la giornata di domani.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, anche a nome della relatrice Faro, propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Ungaro 10.0121.

Pag. 13

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI concorda con la proposta dei relatori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, comunica che si intende accantonato l'articolo aggiuntivo Ungaro 10.0121.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Acunzo 10.020.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0137, evidenzia che il tema da esso trattato, ossia la riduzione delle ritenute sui redditi da lavoro autonomo e assimilati dal 20 al 10 per cento, dovrebbe rientrare nel dibattito che il Governo ha instaurato con le opposizioni sui grandi temi come quello del lavoro. Nel sottolineare che i lavoratori autonomi sono tra i soggetti più colpiti dalla crisi economica e tra quelli maggiormente dimenticati dalle politiche di sostegno del Governo, chiede che l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0137 sia accantonato.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel concordare con la richiesta dell'onorevole Lucaselli, chiede che anche i successivi articoli aggiuntivi Meloni 10.0143 e 10.0138 siano accantonati in quanto vertenti su materia analoga a quella dell'articolo aggiuntivo Meloni 10.0137.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, anche a nome del relatore Fassina, propone di accantonare gli articoli aggiuntivi Meloni 10.0137, 10.0143 e 10.0138.

  La sottosegretaria Simona Flavia MALPEZZI concorda con la proposta dei relatori.

  Giorgio LOVECCHIO, presidente, comunica che si intendono accantonati gli articoli aggiuntivi Meloni 10.0137, 10.0143 e 10.0138.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0142, evidenzia che esso è volto a sospendere per il periodo di imposta in corso al 1° marzo 2020 i limiti relativi alla deducibilità degli interessi passivi, al fine di rendere disponibile alle aziende maggiore liquidità.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0142.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0145, evidenzia che esso proroga al 28 febbraio 2021 i termini per il versamento dell'IRAP, senza l'applicazione di sanzioni e interessi. Ritenendo necessario fare chiarezza anche su questo aspetto, chiede che l'articolo aggiuntivo Meloni 10.0142 venga accantonato per un'ulteriore riflessione.

  La Commissione, con distinte votazione, respinge gli articoli aggiuntivi Meloni 10.0145 e Durigon 10.077.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), illustrando l'articolo aggiuntivo Foti 10.0197, evidenzia che esso ha lo scopo di prorogare su tutto il territorio italiano il termine per il pagamento della seconda rata dell'IMU, al fine di evitare discrasie incomprensibili tra i diversi comuni. Ritiene che tale misura sia tanto più necessaria in quanto la maggior parte dei cespiti su cui è applicata l'IMU sono improduttivi. Pertanto, crede sia necessario che il Governo prenda in considerazione l'articolo aggiuntivo in esame al fine di sostenere i cittadini che, in questo momento di emergenza, si trovano in difficoltà.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), dal momento che nel Paese diventano sempre più insistenti voci circa l'ipotesi di una tassa patrimoniale, ricorda che questa già esiste, si chiama IMU e ha già avuto effetti devastanti sui bilanci dello Stato e dei privati, determinando una riduzione del valore degli immobili di circa il 13-15 per cento, colpendo il tradizionale sistema di trasferimento di ricchezza intergenerazionale e arrecando danni anche ad aziende e al settore delle costruzioni, senza raggiungere peraltro l'obiettivo di redistribuire la ricchezza verso i redditi più bassi. Il gruppo della Lega è quindi disponibile a discutere Pag. 14di imposta sulla casa, ma soltanto al fine di ridurla.

  Vannia GAVA (LEGA) sottolinea come l'emendamento in oggetto preveda una misura di buon senso che, in un momento di estrema difficoltà come quello attuale, aiuterebbe imprese e famiglie che non sono in grado di corrispondere tale imposta.

  Claudio BORGHI (LEGA) ricorda che la tassazione degli immobili pone un problema di stock-flussi, poiché si chiede al cittadino di pagare un'imposta su un qualcosa che non produce reddito, diventando ancor più odiosa in un momento come quello attuale in cui si sono persi moltissimi posti di lavoro, e quindi l'unica fonte di reddito potrebbe venir meno. Fa presente che 31 milioni di cartelle esattoriali, il cui pagamento in questo momento è stato sospeso, a breve, quando il direttore Ruffini lo deciderà, piomberanno di nuovo in capo ai cittadini italiani, quando l'IMU andrebbe cancellata e non soltanto prorogata. Osserva che vi sono ancora sognatori del comunismo reale a cui piacerebbe abolire la proprietà privata. D'altra parte, nelle raccomandazioni europee che stabiliscono per l'Italia le condizioni per accedere alle risorse del Recovery Fund, vi è scritto nero su bianco che al Paese si richiede l'adeguamento della tassazione sulla casa, questione che non tocca la Germania, Paese in cui molti meno cittadini possiedono una casa di proprietà. Ricorda che il primo esecutore dei voleri dell'Unione europea fu il senatore Monti, il quale corrispose alle richieste europee aumentando l'imposta sulla casa e tagliando drasticamente le pensioni, provocando così ben tredici trimestri di recessione e l'impennata del rapporto debito/PIL senza alcun bisogno di una pandemia.

  Rebecca FRASSINI (LEGA) si associa agli interventi dei colleghi, che considera di buon senso, e ritiene che sulla tassazione della casa andrebbe fatta una riflessione più ampia, che non preveda soltanto una deroga, perché famiglie e imprese in questo momento non sono nelle condizioni di pagare. Ravvisa un atteggiamento ideologico da parte della maggioranza, come del resto ha dimostrato il gruppo di Liberi e Uguali, presentando un apposito emendamento volto a colpire i cittadini più abbienti.

  Vanessa CATTOI (LEGA) si associa al monito dei colleghi che l'hanno preceduta, sottolineando l'importanza della proprietà immobiliare nella tradizione culturale del Paese, unica nel panorama europeo, colpendo la quale si arrecherebbero danni non soltanto ai cittadini abbienti, ma a tutta la popolazione. Si tratta di un'operazione con la quale l'Europa mira a fare cassa. A breve, peraltro, vi sarà lo sblocco dei licenziamenti che renderà ancora più difficile l'adempimento di questo onere da parte dei cittadini in difficoltà. Chiede quindi ai relatori di chiarire le motivazioni alla base del parere contrario espresso sull'emendamento in discussione.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-IE) rileva come, con il suo intervento, il collega Garavaglia abbia finito per avviare una discussione di carattere generale sulla fiscalità. Ricorda che fino al 1972 le finanze locali erano in equilibrio, fondandosi sull'imposta di famiglia, che a sua volta si fondava sui redditi dominicali per terreni e fabbricati, e sottolinea come sia impossibile ancora oggi immaginare di prescindere dalle ricchezze, anche immobiliari, a meno che non si voglia fare soltanto propaganda senza senso. Invita quindi il collega Garavaglia a rileggere il libro del sociologo Luca Ricolfi, dal titolo «La società signorile di massa», sui consumi anomali e il fenomeno del sommerso, propri della società italiana e completamente estranei alla cultura e all'economia degli altri Paesi europei. Si tratta di questioni complesse, che riguardano anche la dislocazione della ricchezza e della povertà, dislocazione in gran parte sconosciuta allo Stato, come ha dimostrato il fallimento dei provvedimenti assunti in tempi recenti.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) ritiene profondamente ingiusto imporre il pagamento dell'IMU a categorie che in questi ultimi dieci mesi hanno sofferto la grave Pag. 15crisi pandemica: capannoni che hanno fatturato il 50 per cento in meno, ristoratori che non stanno tuttora lavorando, famiglie che hanno perso il posto di lavoro, con una prospettiva sempre più cupa. Del resto nel 1993 il Governo decise di tassare anche il risparmio, attraverso un prelievo forzoso stile Venezuela, e ancora adesso circolano notizie sull'ipotesi di una tassa patrimoniale, il che contribuisce ad allarmare i cittadini, che non potranno neanche trascorrere le festività natalizie serenamente. Ricorda che il gruppo della Lega aveva proposto che per il 2020 l'IMU venisse cancellata, ma riconosce che anche una proroga di tre mesi rappresenterebbe un segnale di disponibilità da parte del Governo.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Foti 10.0197, sottolinea che se circa dieci deputati sono intervenuti su una proposta emendativa, ciò indica la necessità di accantonarla per riesaminarla in seguito in modo più approfondito. Mette in evidenza che già prima della crisi dovuta al COVID-19 era difficile trovare chi intendesse chiedere di usufruire di finanziamenti per ricostruire le seconde case nelle aree terremotate a causa degli oneri fiscali elevati che gravano su tali abitazioni a raffronto dell'uso limitato che ne viene fatto. Ritiene che la situazione con il COVID-19 non sia certamente migliorata.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, nel riconoscere l'importanza dei temi illustrati dai colleghi, sottolinea che la proposta emendativa rinvia il pagamento della seconda rata dell'IMU in modo generalizzato con una copertura palesemente incongrua. Ricorda che, con i decreti-legge «Ristori», l'IMU è stata cancellata o rinviata per i territori più colpiti dalla crisi epidemiologica e fa presente che è in corso la valutazione di altri provvedimenti in materia. Riconosce che l'attuale tassazione è iniqua nel rapporto tra prima casa esentata dall'IMU e seconda casa tassata, anche se di valore modesto, ma precisa che è necessario tener presente che il patrimonio è considerato, in tutti i trattati di scienza delle finanze, l'indice di capacità contributiva che, qualora tassato, influisce di meno sulla crescita. Conclude proponendo l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Foti 10.0197.

  Andrea MANDELLI (FI) afferma che è evidente la necessità di approfondire il tema dell'IMU anche in considerazione dei lasciti immobiliari che in questo periodo non possono essere facilmente collocati sul mercato.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA) chiarisce che l'approvazione della proposta emendativa in esame rischia di intervenire dopo la scadenza della seconda rata IMU prevista per il 16 dicembre prossimo e, quindi, di essere priva di effetto.

  Il viceministro Antonio MISIANI concorda con la proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo Foti 10.0197.

  Fabio MELILLI, presidente, dispone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Foti 10.0197.
  Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta convocata alle ore 10 di domani.

  La seduta termina alle 20.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 20.40 alle 20.45.