CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 11 dicembre 2020
490.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 3

SEDE REFERENTE

  Venerdì 11 dicembre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI, indi della vicepresidente Stefania PRESTIGIACOMO. – Intervengono i viceministri dell'economia e delle finanze Laura Castelli e Antonio Misiani e la sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Simona Flavia Malpezzi.

  La seduta comincia alle 10.05.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 3 dicembre scorso.

  Fabio MELILLI, presidente, comunica che l'onorevole Dara sottoscrive l'articolo aggiuntivo Lucchini 30.033; l'onorevole Ziello sottoscrive l'articolo aggiuntivo Rixi 51.010; l'onorevole Zoffili sottoscrive gli emendamenti Molteni 166.10 e 166.9; gli onorevoli Molteni, Locatelli e Claudio Borghi sottoscrivono l'emendamento Zoffili 130.13; l'onorevole Barbuto sottoscrive l'articolo aggiuntivo Torromino 130.090; gli onorevoli Foscolo e Tomasi sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Raffaelli 136.08; l'onorevole Torromino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Barbuto 125.04; l'onorevole Bartolozzi sottoscrive l'emendamento De Luca 145.1; gli onorevoli De Luca e Fragomeli sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Gariglio 128.04; gli onorevoli Perconti, Aiello, Cancelleri, Cantone, Casa, Chiazzese, Cimino, D'orso, D'Uva, Ficara, Giarrizzo, Grillo, Licatini, Martinciglio, Lombardo, Lorefice, Marzana, Papiro, Paxia, Penna, Pignatone, Raffa, Rizzo, Saitta, Scerra, Sodano, Suriano, Trizzino e Varrica sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Alaimo 143.015; l'onorevole Grande sottoscrive l'articolo aggiuntivo Iovino 89.016; l'onorevole Ciampi sottoscrive le proposte emendative Prestigiacomo 94.04 e Lepri 10.7; l'onorevole Lorenzin sottoscrive l'emendamento Frassini 12.34; gli onorevoli Bianchi e Gusmeroli sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Garavaglia 41.062; l'onorevole Galizia sottoscrive le proposte emendative Magi 21.017, Sut 12.0106, Carbonaro 18.025, Martinciglio 205.010, Deiana 137.05, Manzo 204.06 e Fornaro 13.37; l'onorevole Pag. 4Cadeddu sottoscrive l'articolo aggiuntivo Fregolent 21.028; i deputati Gallinella e Cillisi sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Spena 21.0121; l'onorevole Palmisano sottoscrive le proposte emendative Sodano 27.010, Segneri 47.09 e Iovino 89.016; l'onorevole Di Muro sottoscrive le proposte emendative Gastaldi 8.022 e Scutellà 158.03; l'onorevole Conte sottoscrive l'articolo aggiuntivo Scutellà 158.03; l'onorevole Muroni sottoscrive le proposte emendative Deiana 135.42 e 137.05, Cenni 21.014, Rotta 189.7 e 12.013, Fioramonti 64.01, Palazzotto 61.026, Quartapelle Procopio 58.01, 114.015, 114.016 e 114.06 e Fusacchia 165.19; l'onorevole Prestipino sottoscrive l'articolo aggiuntivo Ungaro 94.04; l'onorevole Lorenzin sottoscrive le proposte emendative Ferri 35.11 e De Filippo 81.03; l'onorevole Bartolozzi sottoscrive l'articolo aggiuntivo Di Muro 154.011; l'onorevole Ianaro sottoscrive l'emendamento Lorenzin 81.2; l'onorevole Tripodi sottoscrive le proposte emendative Gebhard 2.4 e 54.11, Schullian 210.06 e Sut 12.016; l'onorevole Spena sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sani 9.06; l'onorevole Buompane sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sodano 168.03; l'onorevole Boschi sottoscrive l'articolo aggiuntivo De Filippo 81.03; gli onorevoli Cantone, Barbuto, Carinelli, De Lorenzis, Raffa, Ficara, Grippa, Marino, Scagliusi, Serritella, Spessotto e Termini ritirano la propria firma dall'emendamento De Girolamo 199.33; l'onorevole Miceli sottoscrive l'articolo aggiuntivo Tripiedi 161.021; l'onorevole Fusacchia sottoscrive le proposte emendative Muroni 2.012, Boldrini 5.03, Barzotti 5.017, Carbonaro, 18.025, Tabacci 41.025 e 41.024, Soverini 53.03, Quartapelle Procopio 58.01, Costa 76.4, Lattanzio 86.5, Carfagna 89.023 e Magi 90.9; l'onorevole Barbuto sottoscrive le proposte emendative Cannizzaro 125.11 e 125.12, Torromino 130.090, Annibali 26.3 e Aiello 40.01; l'onorevole Bruno Bossio sottoscrive gli articoli aggiuntivi Tucci 52.012 e Scutellà 158.03; l'onorevole Legnaioli sottoscrive le proposte emendative Frassini 145.016 e 210.2; i deputati Grippa e Ascari sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Piera Aiello 40.01; l'onorevole Lorenzin sottoscrive l'articolo aggiuntivo Carnevali 75.021; l'onorevole Tabacci sottoscrive l'emendamento Fusacchia 96.3; l'onorevole Pezzopane sottoscrive l'articolo aggiuntivo Gagliardi 159.04; l'onorevole Mammì sottoscrive l'emendamento Carnevali 72.4; l'onorevole Barbuto sottoscrive l'articolo aggiuntivo Sut 12.0106; l'onorevole Miceli sottoscrive le proposte emendative Varrica 130.22 e Tucci 52.012 l'onorevole Fusacchia sottoscrive le proposte emendative Iovino 89.016, Ungaro 94.04, Piccoli Nardelli 96.6 e Tuzi 165.76. Comunica inoltre che l'onorevole Frate ritira l'emendamento 12.39 a sua prima firma.
  Avverte che, a seguito di un'ulteriore valutazione, la presidenza ritiene di riammettere l'articolo aggiuntivo Barbuto 125.04, volto a destinare 20 milioni di euro per la ristrutturazione e la messa in sicurezza dell'aeroporto di Crotone. In particolare, comunico che sulla predetta proposta emendativa nei giorni scorsi è stata sottoposta al Presidente della Camera, da parte della firmataria, una specifica richiesta di revisione del giudizio di inammissibilità pronunciato nella seduta del 3 dicembre scorso. Faccio presente al riguardo che – acquisito l'avviso del Presidente della Camera, appositamente investito della questione – la presidenza ritiene di riammettere la proposta emendativa in esame, in considerazione del fatto che, tra l'altro, essa contiene un intervento analogo ad uno già previsto dalla legge di bilancio per il 2019.
  Avverte altresì che, a seguito di un'ulteriore valutazione, la presidenza ritiene di riammettere anche l'articolo aggiuntivo Garavaglia 143.028, dichiarato inammissibile per carenza di compensazione nella seduta dello scorso 2 dicembre, nel presupposto che l'operazione venga condotta mediante contabilità fuori bilancio intestata ad una società in house, analogamente a quanto previsto dall'articolo 39 del decreto-legge n. 162 del 2019 per analoga operazione di ristrutturazione del debito degli enti locali.
  Comunica che i gruppi hanno provveduto alla segnalazione delle proposte emendative che saranno oggetto di esame in sede referente, alle quali si aggiungono quelle approvate dalle Commissioni di settore (vedi allegato). Pag. 5
  Ricorda infine che, come convenuto, nella presente seduta avranno luogo gli interventi sul complesso delle proposte emendative.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) intende richiamare l'attenzione del Governo e dei relatori, anche in qualità di capogruppo di Forza Italia presso la Commissione giustizia, su due questioni che ritiene assolutamente prioritarie, concernenti rispettivamente il comparto della giustizia e la disciplina del Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori, sulle quali comunica di avere presentato puntuali proposte emendative.
  Con riferimento al primo aspetto, sottolinea come i ripetuti interventi di riforma del sistema giudiziario annunziati dal Governo si siano però rivelati, alla prova concreta dei fatti, alla stregua di misure di carattere prevalentemente propagandistico, come tali incapaci di risolvere gli annosi problemi che contraddistinguono ancora l'intero comparto. A tale riguardo, evidenzia anzitutto la necessità di potenziare l'organico del personale amministrativo, che costituisce un fattore imprescindibile per il corretto funzionamento dell'intero ordinamento giudiziario, cui risulta finalizzato l'emendamento a sua prima firma 159.77, che riproduce il testo dell'identico emendamento 159.5 approvato dalla II Commissione. Rileva inoltre la necessità di un intervento significativo a favore della magistratura onoraria, come prefigurato dall'emendamento a sua prima firma 161.53, che rappresenta anch'essa un elemento di vitale importanza per l'intero ordinamento giudiziario, essendole affidato lo smaltimento di oltre il 40 per cento del contenzioso civile e penale, ma che, nonostante la consistente compressione del reddito percepito dai suoi componenti, è rimasta sostanzialmente trascurata dalle iniziative politiche sinora adottate dal Governo.
  Per quanto concerne invece la questione del Fondo per l'indennizzo dei risparmiatori truffati dalle banche, ritiene oramai improcrastinabile un intervento volto a risolvere le molteplici difficoltà attuative dovute anche all'incertezza interpretativa di una normativa eterogenea succedutasi nel corso del tempo. Nel rammentare che su tale complessiva questione si è premurato di presentare anche un apposito atto di sindacato ispettivo, cogliendo l'occasione per sollecitarne la risposta, e che in seno allo stesso Governo sono emerse posizioni assai differenziate tra taluni dei suoi membri, quali in particolare il Ministro Gualtieri e il sottosegretario Villarosa, segnala il dato assai deludente rappresentato dal numero delle domande di ristoro effettivamente evase, che ammontano a circa 4.000 rispetto ad un totale di oltre 100.000 richieste di indennizzo. Tanto premesso, osserva che le proposte emendative al riguardo presentate sono volte, da un lato, a semplificare il lavoro della Commissione tecnica prevista dalla legge, sull'operato della quale sono peraltro emersi dubbi in ordine al sussistere di potenziali situazioni di conflitto di interessi, dall'altro, ad incrementare l'entità dei rimborsi stessi, che al momento si attestano mediamente sui 1.400 euro. Più in dettaglio, fa presente che le citate proposte emendative sono volte sia ad aumentare, fino al 100 per cento, l'importo degli acconti riconosciuti ai richiedenti l'indennizzo, sia a considerare quale base di calcolo per l'ammontare dell'indennizzo dovuto il prezzo medio di carico delle azioni, anziché il loro valore medio, ciò anche al fine di risolvere il tema dei cosiddetti affrancamenti, sia a disapplicare il criterio del reddito forfettario dalla definizione dei rimborsi erogati dal Fondo indennizzo risparmiatori (FIR), come richiesto in particolare dall'articolo aggiuntivo 10.0194.

  Silvana Andreina COMAROLI (LEGA) intende in primo luogo richiamare l'attenzione dei relatori e del Governo sulla riduzione, prevista a decorrere dal 2023 dal provvedimento in esame, del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale, che a suo avviso rappresenta una misura del tutto incomprensibile, tanto più nell'attuale situazione di emergenza epidemiologica.
  Parimenti, ritiene indispensabile prevedere misure a sostegno delle case di riposo, che nel corrente anno sono state duramente colpite dalla crisi sanitaria anche sotto il profilo della sostenibilità economica Pag. 6 dei costi, evidenziando come, in assenza di interventi specifici, l'intero sistema dell'assistenza alle persone anziane o comunque vulnerabili sarebbe destinato a soccombere, con la conseguenza di favorire, più o meno indirettamente, fenomeni speculativi a danno dei soggetti interessati.
  Da un punto di vista più generale, evidenzia quindi la necessità di prevedere misure concrete ed effettive di sostegno al sistema economico e produttivo del nostro Paese, che nel corso del 2020 è stato messo duramente alla prova, in modo tale da consentire ad interi comparti non solo la prosecuzione delle attività ma di evitare addirittura l'interruzione definitiva delle stesse.
  In particolare, intende fare riferimento al mondo del lavoro autonomo e delle partite IVA, che si trovano ad affrontare, ad esempio gli esercenti commerciali o i piccoli artigiani, i maggiori sacrifici nel difficile contesto della attuale pandemia. Segnala, infine, come sulle diverse tematiche di interesse a vario titolo presenti nel disegno di legge di bilancio, il gruppo della Lega abbia presentato proposte emendative migliorative del testo, aventi ad oggetto le principali questioni di ordine sociale nonché, a mero titolo esemplificativo, le esigenze più avvertite in materia di lavoro, sanità e liquidità per le imprese. Auspica pertanto che le citate proposte emendative possano essere seriamente prese in considerazione da parte dei relatori e del Governo.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA), associandosi alle considerazioni da ultimo svolte dalla collega Comaroli, fa presente che il gruppo della Lega, con spirito di responsabilità, intende concentrare la propria attenzione prevalentemente su alcune delle proposte emendative ritenute prioritarie, anche in considerazione dei tempi assai ristretti concessi all'esame parlamentare del disegno di legge di bilancio, colpevolmente presentato con ingiustificato ritardo dal Governo alle Camere, e dell'esigenza di scongiurare l'esercizio provvisorio. Tanto premesso, intende richiamare l'attenzione su talune tematiche che a suo giudizio rivestono fondamentale rilevanza e che auspica potranno trovare un esito positivo nel prosieguo della discussione, dal momento che le misure su di esse approntate dal Governo appaiono chiaramente insufficienti ed inadeguate.
  In primo luogo, evidenzia la necessità di intervenire prontamente al fine di assicurare maggiore equità sociale, segnalando in proposito come la difficile crisi economica indotta dall'emergenza sanitaria abbia ulteriormente accentuato il divario già esistente tra il mondo dei cosiddetti garantiti e quello delle categorie non garantite, tra le quali annovera, a titolo di esempio, gli esercenti attività commerciali, gli artigiani e le piccole partite IVA. Ritiene al riguardo urgente adottare misure che prevedano l'estensione degli esoneri contributivi e il riequilibrio dei trattamenti pensionistici tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti, sia pubblici che privati, anche mediante l'effettiva parificazione dei requisiti anagrafici richiesti per accedere alle prestazioni previdenziali.
  In secondo luogo, rileva la necessità di adottare misure strutturali a sostegno del mondo del lavoro, sotto forma di incentivi alla salvaguardia dei livelli occupazionali o per le nuove assunzioni, anche procedendo alla eliminazione degli eccessivi vincoli alla decontribuzione per i nuovi occupati under 35, giacché a suo avviso la norma che attualmente prevede il blocco dei licenziamenti fino al mese di marzo compreso non potrà evidentemente essere mantenuta ancora a lungo a fronte di una condizione di seria difficoltà economica vissuta dalle nostre aziende.
  In terzo luogo, reputa indispensabile intervenire con efficacia per favorire la liquidità alle imprese, posto che le misure sinora adottate dal Governo risultano insufficienti e si dovrebbe piuttosto implementare quanto già stabilito dal decreto-legge cosiddetto «Liquidità», prevedendo un allungamento della durata dei prestiti concessi agli operatori economici che possa evitare l'insorgere di situazioni di insolvenza che poi si tradurrebbero inevitabilmente in sofferenze a carico degli istituti di credito e di riflesso in maggiori oneri per la Pag. 7finanza pubblica per effetto della escussione delle garanzie statali.
  Segnala che alcune proposte emendative presentate dal suo gruppo mirano a prevedere misure di sviluppo economico, che differiscono da quelle previste nei decreti-legge «Ristori». In tali decreti, infatti, sono stabiliti meri indennizzi per i danni provocati alle attività produttive dalle misure restrittive adottate dal Governo. Nel far presente che, per spirito di collaborazione, il suo gruppo non intende opporsi alla preannunciata predisposizione del quinto decreto-legge «Ristori» nel gennaio prossimo, ossia immediatamente dopo la data in cui dovrebbe essere approvata la legge di bilancio, precisa tuttavia che sarebbe stato preferibile, con l'accordo dei gruppi di opposizione, istituire nel disegno di legge di bilancio un fondo da distribuire tenendo conto delle erogazioni già effettuate a fine anno. Pertanto chiede al Governo quali saranno le ulteriori misure di indennizzo contenute nel prossimo decreto-legge «Ristori» e invita a inserire nel testo in esame soltanto misure di sviluppo economico e non di indennizzo.
  Per quanto riguarda la sugar tax e la plastic tax, fa presente la necessità si abolirne la previsione sia per le conseguenze dannose ad esse riconducibili sia perché l'istituzione di una plastic tax europea comporta una doppia tassazione che deve essere eliminata.
  Ricorda l'opportunità di sostenere il settore automobilistico in difficoltà, che riveste notevole importanza per il nostro Paese.
  Infine sottolinea la necessità di modificare la disciplina del bonus del 110 per cento per le spese di riqualificazione energetica e adeguamento sismico degli edifici, in primo luogo, attraverso la previsione della proroga della durata di tale bonus, che risulta adesso troppo breve per consentire di presentare la domanda completa di tutti requisiti, dal momento che, nell'attuale periodo, le certificazioni richieste sono particolarmente difficili da reperire. Il secondo profilo di modifica consisterebbe nella previsione di semplificazioni per i soggetti richiedenti come, ad esempio, i condomini.
  Conclude affermando che sono state presentate alcune proposte emendative comuni ai gruppi del centrodestra e altre presentate invece dai singoli gruppi che non comportano spese aggiuntive. Nell'anticipare che tali proposte emendative saranno sottoposte in anticipo ai relatori e al Governo, chiede che le stesse siano valutate con spirito di leale collaborazione.

  Ylenja LUCASELLI (FDI), pur dichiarando che sarebbe stato preferibile lavorare già da tempo sul testo del disegno di legge di bilancio, esprime l'intenzione delle opposizioni di collaborare con la maggioranza e con il Governo nel momento della seconda ondata della pandemia, particolarmente difficile per tutta la nazione. Premette che, ad una prima lettura e nonostante lo stralcio delle disposizioni estranee al contenuto proprio del disegno di legge di bilancio, ancora molto deve essere fatto per avere un testo che dia risposte concrete e soddisfacenti.
  Dopo aver ricordato il peggioramento delle stime relative ai parametri economici dell'anno in corso e del 2021, afferma che la ripresa italiana è stata rinviata dagli esperti al 2022. Evidenzia la necessità che il disegno di legge di bilancio dia avvio alla ripresa attraverso la previsione di investimenti che stimolino la crescita, che, invece, mancano nel testo presentato dal Governo. In particolare afferma che le sovvenzioni a fondo perduto e gli indennizzi sono misure di breve respiro che non impediscono le gravi conseguenze della crisi che si verificheranno in futuro. Rammenta che il sistema economico italiano è legato a realtà aziendali di tipo familiare alle quali deve essere rivolta l'attenzione del legislatore. Tali aziende contribuiscono a caratterizzare il ceto medio italiano che è stato il più penalizzato dalla crisi e deve essere più aiutato nella ripresa. Ricorda, inoltre, che durante le audizioni, sia il presidente di Confprofessioni sia il presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti hanno definito le misure contenute nel disegno di legge di bilancio non sufficienti a garantire un aiuto concreto. Nell'indicare Pag. 8come direzione di intervento la previsione di ammortizzatori sociali per arginare la disoccupazione dovuta alla crisi, sottolinea che la misura del blocco dei licenziamenti, che viene prorogata, è stata prevista soltanto in Italia, causando un ingessamento del mercato del lavoro. Criticando, quindi, la cosiddetta riforma dell'IRPEF, ritiene che l'effetto di essa, quantificabile in 200 milioni all'anno, ossia poco più dell'1 per cento dell'entità della manovra finanziaria, non possa essere sufficiente per provocare uno shock della domanda interna, tenuto conto anche del tasso di risparmio. Nell'evidenziare che anche in questo caso si tratterebbe di una misura adottata soltanto in Italia, afferma che sarebbe più efficace agire sull'IRAP, come proposto negli emendamenti presentati dal suo gruppo.
  Nel non ritenere sufficiente il differimento al 1° luglio 2021 dell'entrata in vigore della sugar tax e della plastic tax, afferma che sarebbe piuttosto più utile garantire un importante gettito alle casse dello Stato attraverso un'imposta sulle multinazionali.
  Sempre in materia fiscale, segnala che le proposte emendative presentate dal gruppo Fratelli d'Italia riguardano il recupero IVA sui crediti non riscossi, la patrimonializzazione delle imprese e la regolarità fiscale per le imprese aggiudicatrici di appalti. Tali proposte tendono a rafforzare le imprese che, nella crisi attuale, hanno margini di ricavo inferiori favorendone gli investimenti.
  Illustra quindi le proposte emendative in materia di incentivi all'occupazione, affermando che manca nel disegno di legge di bilancio un disegno organico in tale ambito. In particolare le misure previste non sono collegate tra loro e, in taluni casi, pongono vincoli alla fruizione degli incentivi che rendono molto difficoltoso utilizzarli. Porta ad esempio l'impossibilità di utilizzare gli incentivi per l'occupazione femminile, giovanile e nel Sud per le imprese che hanno licenziato soggetti appartenenti alle stesse categorie salariali nei sei mesi precedenti.
  Evidenzia inoltre che la crisi della pandemia ha messo in luce ancor più la necessità di modernizzare la macchina amministrativa dello Stato.
  Nell'affermare che non ci si è apprestati alla manovra nel modo migliore perché sarebbero stati necessari tempi più estesi e sarebbe stato preferibile evitare l'accumularsi dei decreti-legge «Ristori», dichiara che i gruppi di opposizione sono intenzionati a collaborare il più possibile per rendere più efficace la manovra, attraverso l'introduzione di misure concrete di immediata applicazione, e scongiurare l'esercizio provvisorio.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA), nell'esprimere disappunto per il ritardo con cui il Governo ha presentato alla Camera il disegno di legge di bilancio, che ha lasciato poco tempo per una valutazione appropriata da parte del Parlamento, ritiene che ciò rifletta il modo confuso e poco lungimirante con cui il Governo ha affrontato l'emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica e sociale. In proposito, fa presente come la Lega ha, sin da subito, posto l'accento sulla necessità di affrontare tale crisi con una visione pluriennale di lungo periodo. A suo avviso, invece, il Governo, tramite il ricorso a continui scostamenti di bilancio, ha dimostrato una prospettiva miope, limitandosi a rincorrere l'emergenza. Ritiene, infatti, che il Governo avrebbe dovuto garantire una visione di lunga durata al settore produttivo del Paese al fine di affrontare al meglio la crisi economica causata dalla pandemia. Al riguardo fa presente che al fine di contrastare la visione poco lungimirante del Governo la Lega ha presentato proposte emendative volte a garantire un'ampia prospettiva di sviluppo del Paese. In proposito osserva che l'intervento dello Stato a sostegno dell'occupazione, tramite strumenti come la cassa integrazione guadagni o il blocco dei licenziamenti, dovrebbe essere limitato alla fase iniziale dell'emergenza poiché, a suo avviso, al fine di garantire un sostegno stabile e reale all'occupazione, occorre mettere le imprese nella condizione di creare posti di lavoro. Allo stesso modo, ritiene che sia prioritario prevedere un sostegno anche per i lavoratori autonomi e per i titolari di partita IVA. Concludendo, ritiene Pag. 9che lo spirito collaborativo con cui il Governo, la maggioranza e le opposizioni intendono procedere sia apprezzabile poiché è in gioco il futuro del nostro Paese. Pertanto, rivolge un appello al Governo affinché prenda seriamente in considerazione le proposte emendative presentate dalle opposizioni.

  Luigi GALLO (M5S), intervenendo da remoto, ritiene che le misure contenute nel disegno di legge di bilancio diano un'impronta molto importante per il futuro del Paese poiché sono volte prioritariamente a ridurre le diseguaglianze. In proposito richiama le risorse assegnate allo sviluppo delle politiche sociali dei comuni e agli asili nido, le misure volte al rafforzamento della pubblica amministrazione e allo sviluppo dell'economia green nonché quelle relative al rafforzamento della sanità pubblica. Ritiene che occorra continuare su questa linea, anche con interventi volti ad abbattere i privilegi fiscali, come quelli relativi alle accise sul tabacco, al fine di reperire risorse per rafforzare il sistema sanitario nazionale. In proposito, ritiene che nel passato si è sbagliato a tagliare le risorse e a depotenziare il sistema sanitario, che, a suo avviso, va rafforzato in modo strutturale tramite specifiche norme da inserire nel disegno di legge di bilancio. Infine, nel considerare costruttivi gli interventi dei colleghi che lo hanno preceduto, reputa interessanti talune delle proposte emendative delle opposizioni. Auspica, pertanto, che la Commissione possa svolgere un lavoro proficuo.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C!-AC), nell'apprezzare la rinnovata volontà di collaborazione tra le forze politiche all'interno del Parlamento, ritiene che ciò possa costituire un segnale politico positivo per il Paese. Allo stesso modo, reputa apprezzabile lo sforzo messo in atto dalle opposizioni di porre all'attenzione del Governo grandi temi da cui enucleare proposte che possano incontrarsi con quelle elaborate dalla maggioranza e trovare una sintesi nel lavoro dei relatori. Crede che tale sforzo, che auspica la maggioranza e il Governo apprezzeranno, sia tanto più importante in quanto la legge di bilancio è caratterizzata da una prospettiva pluriennale, che consente di programmare interventi che si svilupperanno anche negli anni successivi al 2021. In questo quadro pone l'accento su determinati temi che la sua componente politica ritiene prioritari. Innanzitutto, richiama la necessità di sostenere in maniera strutturale i lavoratori autonomi e i titolari di partite IVA, che sono stati, a suo avviso, i soggetti meno garantiti da quando è esplosa l'emergenza sanitaria, in modo da riconoscere il loro valore per la crescita economica del nostro Paese. A tal fine, segnala che la sua componente politica ha proposto di prevedere un esonero contributivo per i lavoratori autonomi. Per quanto riguarda l'occupazione, ritiene che finora il Governo ha messo in atto misure volte a tamponare nell'immediato l'emergenza. Crede, tuttavia, che sia necessario adottare misure che siano volte a declinare il principio per cui sono le imprese, e non lo Stato, a creare occupazione e a valorizzare la loro risorsa più grande, ossia le persone. In proposito, ritiene necessario garantire maggiore liquidità alle imprese, non tramite contributi a pioggia a fondo perduto, ma tramite prestiti garantiti dallo Stato che abbiano una durata almeno ventennale. Richiama, altresì, l'attenzione del Governo e dei relatori sulle difficoltà del sistema fieristico, che durante l'emergenza sanitaria si è dovuto bloccare. In proposito, evidenzia che le fiere sono un eccezionale strumento di promozione delle produzioni del nostro Paese poiché favoriscono l'incontro tra domanda e offerta. In merito al richiamo dei medici in quiescenza segnala che il compenso riconosciuto loro viene cumulato al reddito, mentre, a suo avviso, sarebbe opportuno prevedere una tassazione separata. Relativamente alla scuola ritiene che occorra valorizzare maggiormente il contributo che le scuole paritarie danno al sistema dell'istruzione e prestare maggiore attenzione agli studenti disabili. Infine, ritiene che sia prioritario sostenere la ricerca scientifica anche tramite gli enti privati di ricerca, che costituiscono un elemento di ricchezza per il nostro Paese. Concludendo, si dichiara Pag. 10fiducioso rispetto al fatto che la collaborazione tra le forze politiche possa rinnovare il ruolo centrale del Parlamento e contribuire alla crescita del Paese.

  Bruno TABACCI (MISTO-CD-IE) rileva preliminarmente che, considerato il significativo ritardo con il quale il disegno di legge di bilancio è stato presentato dal Governo alle Camere e dell'elevato numero delle proposte emendative segnalate che saranno oggetto di discussione, in mancanza di una qualche forma di intesa tra le forze di opposizione e quelle di maggioranza difficilmente potrà essere evitato l'esercizio provvisorio, ciò che a suo avviso – come bene ha evidenziato anche il collega Garavaglia – resta comunque l'obiettivo politico fondamentale, tanto più nella eccezionalità dell'attuale momento storico.
  Ritiene infatti che solo un simile approccio metodologico, da porre in essere auspicabilmente sin dalle fasi iniziali della discussione e che dovrà a suo parere trovare concreto riscontro nella presentazione di apposite proposte emendative da parte dei relatori ovvero nella riformulazione quanto più possibile condivisa dei testi presentati dalle singole forze parlamentari, consentirà, da un lato, di tenere in debita considerazione i diversi suggerimenti provenienti dallo schieramento di opposizione, come quelli relativi alla proroga del bonus del 110 per cento, al sostegno dell'automotive, alla liquidità in favore delle imprese, alle misure in materia di lavoro, equità sociale e sanità, dall'altro, di attenuare anche le differenziazioni che talora emergono all'interno dello stesso Esecutivo.
  Avverte inoltre di avere presentato una specifica proposta emendativa volta a reiterare, sul fronte delle entrate tributarie, l'esperienza in passato già esperita della collaborazione volontaria che a suo avviso, ben lungi dal configurarsi come una sorta di condono, consentirebbe viceversa sia la regolarizzazione delle posizioni fiscali dei soggetti interessati, in un Paese come il nostro caratterizzato da un evidente squilibrio tra i dati dell'economia reale e di quella sommersa, sia il reperimento di risorse ulteriori da destinare alla complessiva riforma del sistema fiscale preannunziata dal Governo, rispetto alla quale lo stanziamento indicato all'articolo 2 del disegno di legge di bilancio appare assolutamente non sufficiente. Auspica infine che, sulla base della mediazione dei relatori e del Governo, possa essere avviato un percorso di esame il più possibile collaborativo tra le diverse forze politiche, in modo da giungere in tempi rapidi alla positiva soluzione dei tanti problemi che ancora attendono il nostro Paese.

  Andrea MANDELLI (FI) stigmatizza anzitutto la irragionevole compressione dei tempi entro cui il Parlamento – a causa della tardiva presentazione del disegno di legge alle Camere da parte del Governo – sarà chiamato ad esaminare il principale provvedimento economico-finanziario del Paese, con la connessa difficoltà di analizzare nel merito i molteplici suoi contenuti e di affrontare in maniera seria e ponderata i maggiori problemi che affliggono i nostri concittadini e il Paese intero. Osserva, altresì, che anche la prassi di un esame di fatto monocamerale dei principali provvedimenti sottoposti all'attenzione del Parlamento rappresenti una condizione per più versi patologica, che richiederebbe un'adeguata riflessione a livello istituzionale.
  In tale difficile contesto, tiene a precisare che le forze parlamentari di centrodestra hanno compiuto, in sede di redazione delle proposte emendative, un ragguardevole sforzo unitario al fine di individuare gli interventi migliorativi ed integrativi da apportare ad un testo che, sotto diversi punti di vista, appare ancora notevolmente carente ed inadeguato a fronte delle concrete esigenze che si manifestano nel Paese. Nel riassumere quindi i principali temi oggetto delle citate proposte emendative, cita, tra gli altri, l'esonero contributivo in favore degli autonomi e delle partite IVA, una nuova declinazione della cosiddetta flat tax nell'ottica di un fisco rinnovato e meno vessatorio nei confronti del cittadino, la definizione di misure a sostegno del reddito e del mondo del lavoro più in generale, anche attraverso il potenziamento dei contratti di espansione, che nella prospettiva della prossima scadenza del blocco dei licenziamenti appaiono uno Pag. 11strumento assai rilevante, nonché gli interventi in favore della liquidità delle imprese, all'uopo prevedendo forme di compensazione tra debiti fiscali e crediti commerciali e le misure di supporto al comparto dell'automotive e del relativo indotto, che è stato duramente penalizzato dagli effetti della crisi pandemica.
  Richiama, altresì, la necessità di adottare misure efficaci per assicurare una maggiore equità sociale, nonché a favore del sistema sanitario e dei suoi operatori e del mondo della scuola, con particolare riferimento alle scuole paritarie e alla presenza di alunni con disabilità, prevedendo inoltre la soppressione della tassazione degli enti del Terzo settore e il ripristino della tassazione sui money transfer.
  Fermo restando che sulle predette tematiche, come dianzi evidenziato, il centrodestra ha presentato unitariamente apposite proposte emendative, segnala che il gruppo di Forza Italia ha naturalmente presentato anche proprie proposte emendative, che rispecchiano più da vicino, in relazione a determinate questioni, le sensibilità tipiche della tradizionale fisionomia politica del partito, sulle quali auspica che possa analogamente realizzarsi un'attenta considerazione da parte dei relatori e del Governo.
  Richiama inoltre la necessità di procedere ad una seria riforma della burocrazia italiana, che ancora determina costi eccessivi per il sistema economico, rendendo spesso difficoltosa la stessa fruizione di agevolazioni o benefici fiscali previsti dalla normativa vigente, come dimostrano anche le vicende della tormentata digitalizzazione del nostro Paese.
  Segnala, infine, la preoccupante evoluzione del debito pubblico italiano che – anche a seguito degli inevitabili scostamenti di bilancio autorizzati dal Parlamento nel corso del 2020 per fronteggiare le conseguenze dell'emergenza epidemiologica e del preannunziato ulteriore scostamento che si renderà necessario probabilmente già dal prossimo mese di gennaio – appare indubbiamente come il principale fattore di rischio che il nostro Paese sarà chiamato ad affrontare e che potrà negativamente incidere sul futuro delle generazioni più giovani.

  Paolo TRANCASSINI (FDI), nel ricordare che oggi si festeggia San Damaso Papa che lottò contro le eresie, definisce un'eresia iniziare a discutere il disegno di legge di bilancio l'11 dicembre: tale ritardo dimostra la volontà precisa di impedire al Parlamento di capire cosa stia per approvare. Pur dichiarando che il gruppo di Fratelli d'Italia è disponibile al ragionamento e alla condivisione, critica l'approccio del Governo che si pone sempre in una posizione di superiorità, con la concessione dall'alto di facoltà agli altri soggetti dell'ordinamento.
  Nel rammentare che sono state presentate migliaia di proposte emendative, evidenzia che le polemiche sulla possibilità di emendare il testo presentato sono sorte tra le stesse fila della maggioranza, a conferma dell'evidente necessità di riscrivere le disposizioni.
  Nell'affermare che il gruppo di Fratelli d'Italia ha accolto l'invito a presentare proposte su macro-temi, sottolinea che il testo difetta di una visione d'insieme e di previsioni uniformi per le diverse categorie interessate, oltre a non risultare inspirato ai principi di tempestività e semplificazione spesso invocati dal Governo. Al contrario fa presente che Fratelli d'Italia aveva avanzato la proposta molto semplice in base alla quale, per i soggetti che avessero registrato una perdita di ricavi superiore ad un terzo in un trimestre, fosse previsto un indennizzo.
  Rispetto al modo del lavoro, invita a dare un segnale ai lavoratori autonomi e alle imprese, evitando che vi siano lavoratori di serie A e lavoratori di serie B. In questo senso è favorevole all'estensione dell'esonero contributivo ai lavoratori autonomi, alla riduzione dell'IRES in caso di nuove assunzioni, a misure a vantaggio delle scuole paritarie e al ripristino dell'imposta sui trasferimenti di denaro all'estero, cosiddetto money transfer, abrogata dall'articolo 200 del disegno di legge in esame. Rispetto a quest'ultima misura, si chiede come sia possibile che il Governo, da un lato, incentivi le forme di pagamento elettroniche Pag. 12 e, dall'altro, consenta agli stranieri di inviare all'estero i loro soldi senza pagare imposte, trasmettendo un messaggio di interesse nei confronti dell'economia in contanti alimentata da cinesi e nigeriani.
  Nel riconoscere che, in sede di stralcio delle disposizioni estranee al contenuto proprio del disegno di legge di bilancio, il Presidente ha operato un vaglio più rigoroso rispetto ai disegni di legge precedenti, sottolinea che tuttavia rimangono nel testo disposizioni difficilmente riconducibili al contenuto proprio individuato dalla legge di contabilità. In particolare fa riferimento all'articolo 98, concernente la trasformazione dell'Istituto Luce Cinecittà s.r.l. in società per azioni, con contestuale aumento del capitale, e all'articolo 85, riguardante l'istituzione di una sezione speciale dell'albo dei medici della provincia autonoma di Bolzano. Sottolinea che tali disposizioni sembrano soddisfare interessi di pochi soggetti e, nel caso dell'articolo 85, anche rappresentare un precedente pericoloso per i territori coinvolti.
  Fa presente che le proposte emendative presentate sulla ricostruzione dei territori colpiti dal terremoto possono rappresentare un mezzo per far ripartire la ricostruzione che, al momento, come ha riconosciuto lo stesso commissario Legnini, è su un binario morto e invita tutti i deputati che rappresentano quei territori a farsi promotori dell'approvazione di esse.
  Infine segnala che sono stati presentate proposte emendative sul tema della liquidità alle imprese di cui alcune con un ambito di intervento più ampio e altre più specifiche.
  Infine illustra due proposte emendative riguardanti rispettivamente l'abolizione e il rinvio della lotteria degli scontrini, con le quali si intende evitare che l'entrata in vigore di tale misura comporti al momento, per gli esercizi commerciali, soltanto un ulteriore intralcio in aggiunta agli adempimenti anti-COVID.
  Conclude affermando che auspica un'interlocuzione serena e segnali importanti di apertura nei confronti delle proposte presentate.

  Fabio RAMPELLI (FDI) rammenta anzitutto che il disegno di legge di bilancio interviene in una fase storica eccezionale della quale è necessario saper cogliere aspetti positivi utili per avviare la rinascita del Paese. Sottolinea che la Commissione bilancio arriva per ultima a esaminare quanto viene deciso in altre sedi da task force di esperti o presunti tali che, a loro, volta recepiscono indicazioni provenienti in ultima istanza dagli organismi europei. Premettendo che non vuole addentrarsi nella questione europea, ricorda che, in seguito alla crisi pandemica, il Governo ha potuto stanziare in un anno 209 miliardi di euro derivanti dal Recovery Plan e 109 miliardi autorizzati con gli scostamenti di bilancio, equivalenti all'approvazione di venti leggi di bilancio.
  Si chiede come il Governo possa affrontare tale immane responsabilità se non condividendo con l'opposizione le scelte sull'utilizzo dei fondi, che costituiscono necessariamente scelte politiche, di indirizzo strategico finalizzate prioritariamente alla creazione di ricchezza. In tale quadro ritiene che occorra chiedersi come si possa sostenere la produzione di ricchezza, in modo da invertire il segno negativo che caratterizza il prodotto interno lordo italiano, evitando al nostro Paese il fallimento.
  Venendo ai contenuti del disegno di legge, non reputa il cashback uno strumento utile per contrastare l'evasione fiscale, ma semplicemente un mezzo per arricchire ulteriormente gli istituti bancari tramite le commissioni applicate ai pagamenti elettronici. Ritiene, infatti, che una seria lotta all'evasione fiscale non possa prescindere dal coinvolgimento di tutti i cittadini, tramite strumenti volti a incentivare da parte loro la richiesta di rilascio della fattura. A suo avviso, uno dei modi migliori per produrre ricchezza nel nostro Paese sia quello di valorizzare la sua vocazione socioeconomica e la sua posizione al centro del Mediterraneo e, quindi, di cerniera tra Asia, Africa ed Europa. In questo senso ritiene prioritari interventi volti a fare in modo che il nostro Paese diventi la piattaforma logistica per rifornire il mercato europeo di Pag. 13merci che con sempre maggiore frequenza sono prodotte in Asia. A tal fine ritiene fondamentale investire in grandi infrastrutture che colleghino il sud e il nord del Paese e che, a suo avviso, contribuiranno anche a produrre un beneficio per l'ambiente in termini di riduzione di emissioni di CO2. In proposito, ritiene che le direttrici delle politiche ambientali del nostro Paese non dovrebbero essere rigidamente vincolate dall'Unione europea. Evidenzia, poi, che un secondo strumento per sostenere la produzione di ricchezza sia costituito dalla valorizzazione del turismo e dei beni culturali, tramite l'affiancamento di infrastrutture materiali e immateriali. Tuttavia, ritiene che anche in questo settore i vincoli posti dall'Unione europea siano non vantaggiosi per il nostro Paese. Inoltre, a suo avviso, è necessario valorizzare le produzioni italiane e il made in Italy al fine di rendere i nostri prodotti appetibili al resto del mondo. Evidenzia, poi, che nel disegno di legge di bilancio manca una seria politica demografica al fine di favorire la natalità nel nostro Paese.
  Nel constatare che nel disegno di legge di bilancio non si parla degli interventi e dei settori che ha appena illustrato, esprime perplessità sugli interventi in materia di digitalizzazione. Nel rilevare come il processo di digitalizzazione rischi di portare a un sempre maggiore isolamento degli individui, che non risponde alla natura propria del popolo italiano, sottolinea la necessità di affiancare agli interventi in materia di digitalizzazione misure volte a riequilibrare le conseguenze di tipo sociale derivanti dalla stessa digitalizzazione, anche con riferimento alla possibile riduzione dei posti di lavoro.
  Pertanto, alla luce delle considerazioni svolte, ritiene prioritario che le forze politiche agiscano insieme in nome del popolo italiano e non per conto di tecnocrati che rispondono solo agli interessi del settore della finanza. A tal fine auspica che venga messo in atto un progetto unitario che porti il Paese a crescere e prosperare, anche tramite un dialogo costruttivo con il Governo e una valorizzazione del ruolo del Parlamento. Pertanto, appellandosi a quei partiti della maggioranza che hanno alle spalle uno storico passato politico, auspica che si possa lavorare insieme al fine di impiegare le risorse disponibili nella giusta direzione.

  Mauro DEL BARBA (IV), nel sottolineare l'importanza del dibattito che si sta svolgendo in Commissione, esprime apprezzamento per la volontà delle forze politiche di ritrovarsi come rappresentanti di tutti i cittadini esercitando la responsabilità di cui i parlamentari sono stati investiti con il mandato elettorale. Reputa che l'esame del disegno di legge di bilancio rappresenti un'opportunità per il Parlamento affinché, come auspicato anche dall'onorevole Rampelli, maggioranza ed opposizione possano lavorare nella stessa direzione per contribuire alla crescita del Paese. In particolare, a nome del suo gruppo, concorda con la proposta di decontribuzione avanzata negli interventi precedenti e ricorda che Italia Viva ha sempre sostenuto misure volte alla decontribuzione del fattore lavoro. In proposito, reputa che una misura simile possa essere applicata anche ai lavoratori autonomi tramite lo strumento dell'indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa, che, a suo avviso, merita un'ulteriore riflessione. Ritiene, inoltre, che lo strumento più immediato per sostenere le imprese sia spostare in avanti o cancellare del tutto il pagamento di determinate imposte. In particolare, crede che il pagamento della sugar tax e della plastic tax vada quantomeno rinviato al fine di evitare ulteriori costi a carico delle aziende e per consentire un'ulteriore riflessione sulle distorsioni derivanti da tali strumenti. Infine, reputa necessaria l'introduzione nel disegno di legge di bilancio di misure volte a sostenere il terzo settore, le scuole paritarie, i lavoratori fragili e il settore dell'automotive.

  Paolo RUSSO (FI) stigmatizza l'assoluta anomalia di una discussione in prima lettura in sede referente del disegno di legge di bilancio ad una data oramai prossima alla metà di dicembre, precludendo in tal modo l'esame puntuale di un provvedimento Pag. 14 che inciderà per i prossimi anni sulla vita del Paese e delle generazioni più giovani. Tiene a sottolineare che tale ritardo, da ascrivere esclusivamente alla responsabilità politica del Governo, pregiudica nella sostanza il pieno esercizio delle tradizionali funzioni di controllo della spesa pubblica da parte del Parlamento, in ciò compromettendo seriamente il corretto andamento dell'intero circuito democratico.
  Fatte salve le considerazioni in precedenza già svolte dai colleghi di opposizione, richiama tuttavia la necessità di approntare misure concrete a favore dei giovani professionisti che tante difficoltà stanno incontrando nell'inserimento lavorativo, nonché di promuovere la filiera agroalimentare attraverso la valorizzazione degli asset strategici del nostro Paese. Allo stesso tempo, ritiene indispensabile investire maggiormente nel campo della salute e della ricerca, ad esempio ipotizzando forme di tassazione agevolata sull'IVA per i soggetti in essi operanti. Esprime quindi profondo rammarico per l'assenza nel disegno di legge di bilancio di misure specifiche a sostegno del Mezzogiorno, rispetto al quale manca colpevolmente un approccio strategico capace di invertire il trend delle disparità tuttora esistenti tra il Nord e il Sud del nostro Paese, come ben dimostrano gli strumenti di analisi di impatto macroregionale, di cui il bilancio dello Stato è, peraltro, ancora carente. Sempre in riferimento al nostro Meridione, segnala altresì l'assenza di adeguate risorse finanziarie per la realizzazione delle prioritarie opere infrastrutturali, tra le quali a suo avviso figura certamente anche il ponte sullo Stretto di Messina. Osserva inoltre come l'attuale crisi pandemica abbia messo in risalto il fallimento dei processi di innovazione e digitalizzazione del nostro Paese. In tale quadro, auspica pertanto che i relatori e il Governo sappiano trarre spunto dai suggerimenti provenienti dalle forze di opposizione e compiere uno sforzo di sintesi tale da modificare l'attuale, inadeguato impianto del disegno di legge di bilancio e introdurre in esso un profilo strategico capace di esplicare effetti positivi in una prospettiva di breve-medio periodo, anche attraverso un processo di riqualificazione della spesa pubblica.

  Stefano FASSINA (LEU), relatore, desidera ringraziare in termini non formali i colleghi intervenuti nella discussione odierna, da cui è a suo avviso emersa chiaramente la consapevolezza della difficile fase e della grave sofferenza economico-sociale attraversata dal nostro Paese nonché uno spiccato senso di responsabilità, pur a fronte di un momento che presenta indubbie anomalie sul piano procedurale, giacché è evidente a tutti che la Camera sarà chiamata ad esaminare in via definitiva e in un arco temporale assai contenuto un disegno di legge così complesso, che si pone al culmine di una serie di importanti provvedimenti in materia economico-finanziaria che si sono succeduti nel corso di quest'anno contrassegnato dalla crisi pandemica.
  Nel rilevare come la discussione di oggi abbia posto in evidenza alcuni snodi principali sui quali si dovrà senz'altro intervenire in fase emendativa, ritiene che la distinzione tra soggetti garantiti e soggetti non garantiti, da più parti evocata nel corso del dibattito, costituisca certamente un elemento di reale preoccupazione, che deve tuttavia essere inquadrato nei suoi termini concreti, dal momento che, se indubbiamente alcuni settori hanno maggiormente risentito degli effetti negativi della crisi economica, nella prima categoria rientrano a pieno titolo dipendenti pubblici quali il personale scolastico, gli operatori sanitari e gli addetti alle forze dell'ordine che, insieme ad altri, sono stati duramente impegnati nel contrasto dell'emergenza epidemiologica.
  Fermo restando che talune delle proposte avanzate, come quelle relative alla estensione degli esoneri contributivi, all'allungamento della durata dei prestiti assistiti dalla garanzia dello Stato o alla implementazione dei contratti di espansione, saranno oggetto di un serio approfondimento nel prosieguo dell'esame in sede referente, rammenta tuttavia che il Governo nel corso dell'anno ha già adottato misure di notevole impatto in favore delle partite IVA o a sostegno della liquidità delle imprese, provvedendo Pag. 15 altresì a disporre il rinvio delle scadenze degli adempimenti fiscali.
  Nell'affermare che vi sono molte proposte delle opposizioni che meritano di essere accolte, dichiara che è necessario confrontarsi con i proponenti e che, a tale scopo, sarebbe utile svolgere approfondimenti per arrivare in breve ad una conclusione dell'esame, tenuto conto dei tempi estremamente brevi a disposizione.
  Chiede pertanto al Presidente di poter utilizzare la giornata di domani per tali interlocuzioni e, quindi, di iniziare domenica prossima, 13 dicembre, l'esame del fascicolo degli emendamenti segnalati, per poi procedere speditamente. Ricorda infatti che l'esame in Assemblea del disegno di legge di bilancio è calendarizzato per il 18 dicembre, dal momento che dovranno successivamente essere approvati i decreti-legge «Ristori» che scadono il 27 dicembre prossimo.

  Marialuisa FARO (M5S), relatrice, condividendo quanto già detto dal collega Fassina, aggiunge il ringraziamento alle forze di opposizione per il clima di collaborazione instaurato e afferma che alcuni temi illustrati dai deputati dei gruppi di opposizione sono stati posti in evidenza anche dalla maggioranza. Rammenta i tempi stretti entro cui deve concludersi l'esame del disegno di legge di bilancio.

  Fabio MELILLI, presidente, dichiarando conclusa la discussione sul complesso degli emendamenti, accoglie l'invito del relatore Fassina a rivedere il calendario delle sedute per i prossimi due giorni, condividendo l'auspicio che l'esame del provvedimento si svolga in un clima di collaborazione tra le forze politiche. Non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, che sarà convocata alle ore 17.30 del 13 dicembre prossimo.

  La seduta termina alle 13.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.45 alle 13.55.