CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 3 dicembre 2020
486.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 48

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 3 dicembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9 alle 9.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 3 dicembre 2020. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. – Interviene, in videoconferenza, il sottosegretario di Stato per l'università e la ricerca Giuseppe De Cristofaro.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Vittoria CASA, presidente, comunica che la pubblicità della seduta sarà assicurata anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati.

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5-05113 Frassinetti ed altri: Sui docenti precari delle istituzioni AFAM che hanno prestato servizio nei corsi di base o preaccademici.

  Paola FRASSINETTI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Carmela BUCALO (FDI), replicando, in qualità di cofirmataria dell'interrogazione, accoglie con favore la risposta del Governo. Sottolinea che i corsi di formazione musicale di base non sono nati contra legem, ma sulla base della riforma delle istituzioni del sistema dell'alta formazione artistica e musicale, avviata dalla legge 21 dicembre 1999, n. 508. Nelle more dell'adozione dei regolamenti previsti dalla legge di riforma, i conservatori e gli istituti pareggiati hanno preparato corsi di formazione musicale di base per preparare gli allievi ad accedere ai corsi di 1° e di 2° livello. Tali corsi sono diventati parte integrante dell'offerta formativa di questi istituti e rappresentano per essi la garanzia dell'accesso di un maggior numero di studenti ai predetti corsi di 1° e di 2° livello. Gli insegnanti dei corsi di base sono tratti da graduatorie di docenti selezionati attraverso concorsi pubblici. Molti di loro hanno svolto numerosi anni di servizio effettivo e di fatto lavorano in questa condizione di assenza di tutele da anni, accanto a colleghi con contratti di lavoro. Si dice soddisfatta perché il Ministero annuncia di voler intervenire a favore di questi lavoratori precari, ai quali è essenziale riconoscere il servizio prestato.

5-05114 Melicchio ed altri: Sul personale precario dell'Istituto nazionale di fisica nucleare.

  Alessandro MELICCHIO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Alessandro MELICCHIO (M5S), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta e ringrazia il rappresentante del Governo per l'attenzione che sta dando al problema e per l'impegno a verificare i numeri effettivi dei ricercatori stabilizzati e da stabilizzare nell'Istituto nazionale di fisica nucleare. Ricorda che il decreto-legge n. 75 del 2017, all'articolo 20, nel dettare misure per la stabilizzazione dei ricercatori, ha introdotto una distinzione tra i ricercatori a tempo determinato e i ricercatori cosiddetti atipici. Nella maggior parte degli enti di ricerca, i ricercatori a tempo determinato sono stati quasi tutti stabilizzati, a differenza dei ricercatori atipici. Fa però presente che – come è esperienza comune di chi lavora in questo campo – i ricercatori a tempo determinato e i titolari di assegni di ricerca di fatto svolgono in tutti i laboratori e centri di ricerca lo stesso lavoro, con le stesse mansioni e le stesse responsabilità. Non è quindi accettabile che si discrimini tra le due figure di ricercatori ai fini della loro stabilizzazione. Esorta il Governo a farsi parte attiva affinché tutti gli enti di ricerca rispettino le indicazioni venute dal Parlamento per la piena stabilizzazione di tutti i ricercatori precari.

5-05115 Belotti ed altri: Sulle attività di ricerca dei dottorandi durante la pandemia.

  Luca TOCCALINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luca TOCCALINI (LEGA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Fa presente che il decreto-legge cosiddetto «Rilancio» non contiene però misure per i dottorandi del 34° e del 35° ciclo. Comprende la situazione rappresentata dal sottosegretario, ma fa presente che la soluzione – se la si vuole trovare – è a disposizione. Pag. 50 Il suo gruppo ha presentato sul tema emendamenti al disegno di legge di bilancio. È sufficiente approvarli per risolvere entro la fine dell'anno i problemi dei dottorandi che vogliono studiare e ricercare.

5-05116 Toccafondi: Sul Polo scientifico e tecnologico di Sesto Fiorentino.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Gabriele TOCCAFONDI (IV), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta. La prima parte della quale fornisce un quadro chiaro del livello di eccellenza del Polo di Sesto Fiorentino. Concorda sul fatto che l'attenzione che il Governo riserva al Polo è attestata dal livello degli investimenti. Resta però il problema del collegamento con il territorio, che è inesistente. Ritiene paradossale la situazione: di fatto il Polo è come un corpo estraneo rispetto al territorio in cui è inserito. Chiede al rappresentante del Governo di farsi parte attiva per fare in modo che possano costituirsi rapporti di collaborazione tra il Polo e le istituzioni del territorio.

5-05117 Fusacchia: Sulle attività di ricerca di docenti, ricercatori, dottorandi e studenti di area umanistica durante la pandemia.

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-IE) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Alessandro FUSACCHIA (MISTO-CD-IE), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per quanto sta facendo e ha fatto anche in relazione al tema di cui tratta la sua interrogazione. Prende atto che il nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri potrebbe dare soluzione al problema da lui evidenziato. Fa presente che sarebbe soddisfatto se il decreto ripristinasse sul punto di interesse le previsioni contenute in precedenti decreti e non confermate nell'ultimo. Si augura che il nuovo decreto mostrerà segni di attenzione alla comunità di studiosi e studenti di area umanistica e chiede al rappresentante del Governo di farsi parte attiva presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per fare in modo che il nuovo decreto in corso di preparazione in queste ore contenga misure risolutive del problema da lui evidenziato, che, seppure minore rispetto alle altre questioni che il decreto dovrà affrontare, è tuttavia cruciale per la comunità in questione.

5-05118 Piccoli Nardelli ed altri: Sull'esistenza o meno di obblighi di residenza nella sede universitaria gravanti sui docenti universitari.

  Pietro NAVARRA (PD) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Giuseppe DE CRISTOFARO, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Pietro NAVARRA (PD), replicando, prende atto che la risposta del Governo conferma che con l'abrogazione dell'articolo 7 della legge n. 311 del 1958 il legislatore ha chiaramente manifestato la volontà di far venire meno l'obbligo di residenza risalente al 1933. Sottolinea che l'abrogazione dell'obbligo è misura utile per le università, in quanto favorisce la mobilità dei professori universitari, che è essenziale per la qualità della ricerca.

  Vittoria CASA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.15.