CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 dicembre 2020
485.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 2 dicembre 2020. — Presidenza della Presidente Alessia ROTTA. – Interviene, da remoto, il sottosegretario di Stato per l'Ambiente e la tutela del territorio e del mare, Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 14.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità della seduta sarà assicurata – ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento e la prassi applicativa dei pareri della Giunta del Regolamento del 14 luglio 2004 e 26 giugno 2013 – anche attraverso la web-tv della Camera dei Deputati. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata, ai sensi dell'articolo 135-ter del Regolamento, aventi ad oggetto questioni di competenza del Ministero dell'ambiente.
  Ricorda che, per ciascuna interrogazione, il presentatore ha facoltà di illustrarla per non più di un minuto, mentre il rappresentante del Governo ha non più di tre minuti per la risposta. Successivamente, l'interrogante ha facoltà di replica, per non più di due minuti.

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5-05101 Occhionero: Cause dell'emergenza idrica del lago di Occhito e misure per contrastarne gli effetti con particolare riguardo ai territori del Basso Molise.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV), illustra l'interrogazione in titolo, mettendo in evidenza che il Molise è un territorio già fragile e colpito nella propria attività produttiva ancor prima del verificarsi dell'emergenza sanitaria in atto, che ha ulteriormente peggiorato la già precaria situazione economica della regione. Paventa il rischio di una vera e propria emergenza ambientale, che occorre a tutti i costi evitare, derivante in parte da fenomeni di carattere naturale, ma anche dalla mancata manutenzione dell'invaso e dal deposito di numerosi detriti che ne riducono la capienza.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Aggiunge, infine, che la recente approvazione del cosiddetto «decreto semplificazioni» ha introdotto procedure più rapide per gli interventi di manutenzione di invasi e dighe, con particolare riguardo ai più vetusti, come quello oggetto dell'interrogazione.

  Giuseppina OCCHIONERO (IV) ringrazia il sottosegretario per l'ampia e dettagliata risposta, dalla quale emergono innegabili profili di responsabilità regionale che tuttavia non devono indurre il Governo a ridurre il livello di attenzione in ordine agli strumenti di verifica. Auspica che il Ministero possa condurre una accurata disamina delle cause delle difficoltà idriche che registra il Molise, ritenendo indispensabile che venga garantito a tutti i cittadini l'accesso ai servizi indispensabili. Invita pertanto il Governo a mantenere alta l'attenzione su quei territori che registrano situazioni di svantaggio, come ad esempio il Molise, anche proseguendo nelle misure di potenziamento delle infrastrutture del Mezzogiorno.

5-05102 Pezzopane: Salvaguardia delle acque sotterranee abruzzesi, con particolare riguardo alla Piana di Pescara.

  Stefania PEZZOPANE (PD) illustra l'interrogazione a propria firma, avente ad oggetto un tema di grande rilevanza sollecitato dall'ARPA Abruzzo e dalle associazioni ambientaliste.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Stefania PEZZOPANE (PD) ringrazia il sottosegretario per l'approfondita risposta, di cui si dichiara soddisfatta, da cui emerge un quadro complesso e critico sul quale però si può intervenire attraverso gli elementi, evidenziati nella risposta, con i quali mettere in campo le migliori politiche di contrasto alla situazione evidenziata.

5-05103 Alberto Manca: Misure di contrasto al dissesto idrogeologico nel nord della Sardegna, anche alla luce del recente eccezionale evento alluvionale avvenuto nel territorio del comune di Bitti nel nuorese.

  Alberto MANCA (M5S), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Alberto MANCA (M5S) ringrazia il sottosegretario sia per la risposta, di cui si dichiara soddisfatto, sia per l'attenzione sua e del Ministro in ordine alla situazione critica della Sardegna e, in particolare, del territorio del comune di Bitti. Fa presente che, a seguito dell'evento meteorologico avverso verificatosi pochi giorni fa, la Protezione civile regionale insieme ai molti volontari intervenuti anche dai territori limitrofi, che ringrazia, stanno approntando le operazioni di soccorso e assistenza alla popolazione e alle aziende interessate. Ritiene che sia indispensabile verificare se gli Pag. 134interventi programmati dopo il ciclone Cleopatra, verificatosi nel 2013, siano ancora in grado di produrre gli effetti previsti, dal momento che si registrano eventi meteorologici sempre più drammatici a seguito del progredire dei cambiamenti climatici in atto. Fa presente di aver personalmente interloquito con la società Sogesid, che coadiuva il commissario, con riguardo a tale tematica. È necessario pervenire velocemente allo snellimento delle procedure, soprattutto per la realizzazione di opere fondamentali nei territori più fragili e più esposti ad eventi di dissesto idrogeologico. Preannuncia quindi che continuerà a monitorare con attenzione l'evolversi della situazione nel comune di Bitti e chiede al Governo una particolare attenzione anche con riguardo al centro abitato di Olbia, nel quale non sono state realizzate le opere di mitigazione previste a seguito del ciclone Cleopatra, per le quali erano già state stanziate le necessarie risorse.

5-05104 Lucchini: Verifica dell'impatto ambientale conseguente alla realizzazione di un impianto di produzione di biometano nella zona industriale di Capoferro, a Voghera.

  Elena LUCCHINI (LEGA), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4). Aggiunge che, in caso si verificassero problematiche di rilevanza nazionale nel corso del procedimento, che è, come noto, di competenza provinciale, il Ministero si attiverà con tutti gli strumenti in proprio possesso per effettuare i necessari controlli, anche attraverso gli organismi richiamati dall'interrogante.

  Elena LUCCHINI (LEGA) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta resa dal sottosegretario Morassut. Consapevole che non vi è una diretta competenza del Ministero in ordine alla procedura autorizzatoria, osserva che sarà comunque necessario un procedimento di VIA, trattandosi di un impianto di dimensioni rilevanti. Invita in ogni caso il Ministero a vigilare sulla questione oggetto dell'interrogazione, che desta preoccupazione nei cittadini di quel territorio, a vocazione prettamente agricola, sul quale ritiene necessario che venga fatta una verifica sostanziale insistendo su di esso numerosi altri impianti, la cui presenza rischia di compromettere la salute dei cittadini e l'integrità dell'ambiente.

5-05105 Mazzetti: Tempi, modalità e risorse per l'attuazione delle misure di messa in sicurezza del territorio, con particolare riguardo al rischio idrogeologico.

  Erica MAZZETTI (FI), illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, intervenendo da remoto, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), richiamando peraltro quanto già contenuto nella risposta all'interrogazione presentata dal deputato Manca.
  Aggiunge che l'analisi dei dati relativi agli ultimi dieci anni in ordine alla spesa per gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico evidenzia la sottoscrizione di Accordi di programma per più di sei miliardi di interventi da parte del solo Ministero dell'ambiente, cui si aggiungono gli strumenti di programmazione messi in campo dagli altri dicasteri, tra cui, in particolare, il Ministero dell'agricoltura. Di tali risorse ne sono state impegnate effettivamente il 58 per cento, il che impone una riflessione sulle cause dei ritardi che si registrano nel sistema e sulla difficoltà nella realizzazione delle opere. Si tratta certamente di difficoltà dovute all'orografia del territorio, ma anche alla diminuzione delle capacità tecniche all'interno delle strutture territoriali e alla sovrapposizione di strumenti amministrativi diversi ed eterogenei.
  È necessario pertanto snellire le procedure, aumentare il coordinamento dei territori con le amministrazioni centrali e innalzare il livello di competenza tecnica delle strutture locali. Ricorda che il Piano nazionale di ripresa e resilienza metterà a disposizione del Ministero a tali scopi risorse Pag. 135 stimabili tra i 4 e gli 8 miliardi di euro nei prossimi anni, che dovranno essere spese in modo adeguato e nei tempi richiesti dall'Europa.
  Il Governo ha già messo in campo alcune iniziative volte a rendere più rapide le procedure, e si riferisce, in particolare, al cosiddetto «decreto semplificazioni» e, come preannunciato nella risposta resa all'interrogazione presentata dall'onorevole Manca, il Ministero dell'ambiente sta predisponendo, di concerto con il Ministero delle infrastrutture, un aggiornamento del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che reca i criteri e le modalità per stabilire le priorità di attribuzione delle risorse agli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.
  Anticipa che nel disegno di legge cosiddetto «collegato ambientale», di prossima emanazione, verrà dato alle Autorità di bacino un potere prescrittivo sui piani regolatori dei comuni per evitare che una programmazione troppo parcellizzata a livello territoriale confligga con gli interventi di carattere interregionale da operare sui bacini idrografici.
  In ultimo, preannuncia l'emanazione da parte del Governo di un decreto-legge avente ad oggetto il contrasto al dissesto idrogeologico, che reca un indirizzo del Governo che auspica il Parlamento possa accompagnare attraverso un esame puntuale e attento delle misure in esso contenuto.

  Erica MAZZETTI (FI) ringrazia il sottosegretario per la risposta puntuale, che tuttavia non considera del tutto esaustiva. Pur ritenendo una buona notizia l'annuncio da parte del Governo di un decreto-legge avente ad oggetto il dissesto idrogeologico, ritiene che debba essere il Parlamento, ed in particolare la Commissione, che sta svolgendo un iter conoscitivo al riguardo, la sede nella quale elaborare una proposta normativa.
  Gli obiettivi indicati nella risposta dal sottosegretario sono condivisi da sempre anche dal proprio gruppo, ma gli strumenti messi in campo finora dal Governo per raggiungerli non si sono dimostrati adeguati, come palesato dalla necessità di doverne approntare di nuovi. Ritiene che il problema non sia relativo alle risorse ma alla semplificazione delle procedure, sulle quali è a suo giudizio opportuno intervenire con urgenza.

  Il sottosegretario Roberto MORASSUT, chiede alla presidenza di poter formulare un'ultima precisazione, al solo fine di rassicurare la deputata Mazzetti che il Governo terrà in debito conto l'importante lavoro conoscitivo svolto dalla Commissione e che ci sarà un ampio margine di intervento del parlamento nell'esame del preannunciato decreto-legge.

  Alessia ROTTA, presidente, avendo il sottosegretario in modo irrituale integrato la propria risposta, consente anche alla deputata Mazzetti, che glielo ha richiesto, di poter integrare la propria replica.

  Erica MAZZETTI (FI) con riguardo alle ultime considerazioni del sottosegretario Morassut, ribadisce l'opportunità che sia la Commissione, che ha competenze specifiche e che ha già svolto un ampio lavoro al riguardo, la sede più opportuna nella quale elaborare una proposta normativa.

  Alessia ROTTA, presidente, nel dichiarare concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno, ritiene opportuno precisare – essendo stata sollevata una questione concernente le prerogative della Commissione – che il lavoro conoscitivo svolto dalla Commissione, certamente non all'insaputa dei Ministeri competenti, consentirà a suo avviso ai commissari di intervenire in modo più puntuale ed efficace sul provvedimento d'urgenza preannunciato dal rappresentante del Governo.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 2 dicembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.10.