CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2020
480.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 161

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE. – Interviene la sottosegretaria di Stato per la salute, Sandra Zampa.

  La seduta comincia alle 13.20.

DL 150/2020: Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario.
C. 2772 Governo.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 novembre.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato pronunciato il giudizio di inammissibilità su alcune proposte emendative ed è stato fissato il termine per la presentazione di eventuali ricorsi, che non sono stati presentati.
  Avverte che sono stati ritirati prima dell'inizio della seduta gli emendamenti Nesci 1.20 e Carnevali 2.7, 2.9 e 2.10.
  Dà, quindi, la parola al relatore, deputato Rizzo Nervo, e alla rappresentante del Governo, sottosegretaria Zampa, per l'espressione dei rispettivi pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprime parere contrario sull'emendamento De Martini 1.1, sugli identici emendamenti Occhiuto 1.8 e Ferro 1.12, nonché sugli emendamenti Ferro 1.13, Pedrazzini 1.26 e Ferro 1.14. Esprime parere favorevole sull'emendamento De Filippo 1.5, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Esprime quindi parere contrario sugli emendamenti Foscolo 1.2, Occhiuto 1.9 e 1.10 e Panizzut 1.3. Invita al ritiro i presentatori degli emendamenti Sapia 1.17 e Mammì 1.18, precisando che il tema delle assunzioni è oggetto di un altro emendamento rispetto al quale proporrà una riformulazione. Pag. 162Esprime parere contrario sugli emendamenti Ferro 1.15, Sutto 1.4 e Ferro 1.16 e invita al ritiro i presentatori degli emendamenti Melicchio 1.24, Misiti 1.22 e D'Arrando 1.21, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario. Esprime parere favorevole sull'emendamento Carnevali 1.6, parere contrario sull'emendamento Occhiuto 1.11 e parere favorevole sull'emendamento Nesci 1.19, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Precisa che la medesima riformulazione è proposta anche in relazione agli emendamenti Occhiuto 4.4 e Bruno Bossio 6.2, relativi anch'essi al tema dell'assunzione di personale sanitario. Invita altresì al ritiro il presentatore dell'emendamento Misiti 1.23, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rossana BOLDI (LEGA), nel rilevare che il relatore, al quale rinnova la sua stima, ha espresso parere contrario su tutte gli emendamenti presentati dai gruppi di opposizione, invitando invece al ritiro di quelli a firma dei deputati di maggioranza, lo invita a una valutazione degli emendamenti che prescinda dai gruppi di appartenenza dei presentatori.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, scusandosi con la collega Boldi se ha dato l'impressione di un condizionamento nell'espressione dei pareri, la rassicura circa il fatto che la sua valutazione delle proposte emendative prescinde dall'appartenenza politica del presentatore.

  La Commissione respinge l'emendamento De Martini 1.1.

  Roberto OCCHIUTO (FI) illustra l'emendamento a sua prima firma 1.8, soppressivo degli articoli da 1 a 7, precisando che con esso si vuole sottolineare una netta contrarietà al provvedimento in discussione. Rileva, infatti, che il commissariamento della regione Calabria ha portato negli ultimi dieci anni ad un aumento del deficit e ad una riduzione della qualità delle prestazioni offerte. Nel richiamare le note e spiacevoli vicende legate alle dimissioni dei Commissari ad acta nelle ultime settimane, ricorda che la Calabria è considerata regione rossa nell'attuale situazione pandemica solo in ragione delle carenze del sistema sanitario e sottolinea come in tale, difficile contesto, manchi da troppo tempo una figura di riferimento. Reputando intollerabile la situazione attuale, ribadisce una netta contrarietà al provvedimento in esame.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli identici emendamenti Occhiuto 1.8 e Ferro 1.12 e l'emendamento Ferro 1.13.

  Marialucia LOREFICE, presidente, constata l'assenza dei presentatori dell'emendamento Pedrazzini 1.26: s'intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 1.14.

  Vito DE FILIPPO (IV) accetta la riformulazione proposta dell'emendamento a sua prima firma 1.5.

  La Commissione approva l'emendamento De Filippo 1.5 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Foscolo 1.2, di cui è cofirmatario, volto a prevedere l'intesa con la regione Calabria per la nomina del Commissario ad acta.

  La Commissione respinge l'emendamento Foscolo 1.2.

  Roberto OCCHIUTO (FI) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.9, di contenuto analogo a quello appena respinto, ribadendo, anche alla luce delle ultime vicende poco edificanti, che la regione Calabria potrebbe offrire un valido Pag. 163supporto al Governo nella scelta del Commissario.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, nel ribadire il valore di una interlocuzione tra il Governo e la regione, conferma il parere contrario rispetto all'emendamento 1.9, segnalando che in ragione della situazione di emergenza della sanità calabrese appare preferibile un iter semplificato per la nomina del Commissario.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Occhiuto 1.9 e 1.10.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 1.3, che propone l'istituzione di una conferenza straordinaria, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, per affiancare il Commissario ad acta nello svolgimento del suo mandato.

  La Commissione respinge l'emendamento Panizzut 1.3.

  Francesco SAPIA (M5S) ritira l'emendamento a sua prima firma 1.17.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l'emendamento Mammì 1.18 e lo ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 1.15.

  Massimiliano PANIZZUT (LEGA) illustra l'emendamento Sutto 1.4, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Sutto 1.4.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l'emendamento Melicchio 1.24 e lo ritira.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 1.16.

  Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l'emendamento Misiti 1.22 e lo ritira.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) ritira il proprio emendamento 1.21.

  La Commissione approva l'emendamento Carnevali 1.6 (vedi allegato). Respinge altresì l'emendamento Occhiuto 1.11.

  Dalila NESCI (M5S) accetta la riformulazione proposta per l'emendamento a sua prima firma 1.19.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) accetta la riformulazione proposta per l'emendamento a sua prima firma 6.2.

  Roberto OCCHIUTO (FI), nell'accettare la riformulazione proposta per l'emendamento a sua prima firma 4.4, si dichiara tuttavia non del tutto soddisfatto, in quanto essa, diversamente dall'emendamento originario, non indica espressamente che le assunzioni del personale sanitario devono essere effettuate a tempo indeterminato. Segnala, infatti, che senza tale previsione vi è il rischio che la norma sia di efficacia limitata in quanto si può registrare una difficoltà nel reperimento del personale stesso. Segnala che tali perplessità trovano conferma in quanto accaduto nella regione negli anni passati.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che, a seguito dell'accettazione della formulazione proposta, gli emendamenti Occhiuto 4.2 e Bruno Bossio 6.2 assumono, rispettivamente, la nuova numerazione 1.27 e 1.28.

  Nicola STUMPO (LEU) sottoscrive l'emendamento Bruno Bossio 1.28, come riformulato.

  Francesco SAPIA (M5S) sottoscrive l'emendamento Nesci 1.19, come riformulato.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, conferma che l'obiettivo della proposta emendativa che la Commissione sta per votare è quello di porre un rimedio alle carenze di personale utilizzando le graduatorie esistenti. Nell'osservare che il carattere non temporaneo delle assunzioni non è specificato Pag. 164 ma in ogni caso auspicabile, segnala che la riformulazione più ampia serve a includere anche situazioni nelle quali le esigenze del sistema sanitario possono essere soddisfatte con assunzioni a tempo determinato.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), nel comprendere le ragioni alla base delle preoccupazioni espresse dal collega Occhiuto, osserva che la copertura a valere sulle risorse previste dall'articolo 6 assicura la possibilità di assunzioni a tempo indeterminato anche in una regione in piano di rientro. Riconoscendo che la soluzione proposta non può considerarsi definitiva, segnala che, in ogni caso, in tal modo si avvia un percorso positivo che può portare ad un esito soddisfacente.

  Vito DE FILIPPO (IV), dichiarando di voler sottoscrivere l'emendamento Bruno Bossio 1.28, come riformulato, segnala il carattere rilevante e innovativo di tale proposta emendativa.
  Rileva, infatti, che ciò porta ad un superamento delle misure coercitive in tema di assunzione di personale, solitamente adottate per le regioni in piano di rientro, ponendo pertanto in evidenza l'obiettivo che la Commissione Affari sociali, attraverso il proprio impegno, si accinge a conseguire.

  Dalila NESCI (M5S) pone in risalto la portata strutturale del contenuto degli emendamenti in esame, ricordando l'impegno del Movimento 5 Stelle, condiviso anche con altre forze politiche di maggioranza, per il superamento della situazione attuale. Segnala che la principale criticità che caratterizza la sanità calabrese è quella del progressivo depauperamento del personale determinatosi negli ultimi anni. Osserva che viene così superata una misura restrittiva connessa al commissariamento e che, in tal modo, il Commissario ad acta avrà a disposizione uno strumento adeguato per rafforzare il sistema sanitario senza determinare sprechi bensì parametrandolo sui bisogni reali della popolazione. In conclusione, ringrazia tutti coloro che si sono adoperati per raggiungere questo obiettivo.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Nesci 1.19 (Nuova formulazione), Occhiuto 1.27 (ex 4.4) (Nuova formulazione) e Bruno Bossio 1.28 (ex 6.2) (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Gilda SPORTIELLO (M5S) sottoscrive l'emendamento Misiti 1.23 e lo ritira.

  Marialucia LOREFICE, presidente, essendo terminato l'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 1, invita il relatore e la rappresentante del Governo ad esprimere i loro pareri su quelli riferiti all'articolo 2.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Ferro 2.28 e Occhiuto 2.26. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario, i presentatori degli emendamenti Foscolo 2.1 e Occhiuto 2.18 e 2.17. Esprime parere contrario sull'emendamento Ferro 2.29 ed invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario, i presentatori degli emendamenti Tiramani 2.2, Occhiuto 2.16, Ferro 2.37 e 2.38, Panizzut 2.3, degli identici emendamenti Occhiuto 2.19 e Ferro 2.30, degli identici emendamenti Locatelli 2.4 e Ferro 2.31, nonché degli emendamenti Ferro 2.27, 2.32 e 2.33. In relazione ad alcuni emendamenti volti a condizionare il compenso aggiuntivo dei Commissari straordinari al raggiungimento di determinati obiettivi, ritiene preferibile la formulazione dell'emendamento Occhiuto 2.21, sul quale pertanto esprime parere favorevole, invitando al ritiro i presentatori degli emendamenti De Filippo 2.6, Occhiuto 2.22, Carnevali 2.8, Boldi 2.5 e Occhiuto 2.20 e 2.23.
  Esprime parere favorevole sugli emendamenti Bruno Bossio 2.12, 2.13 e 2.14 e invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario, i presentatori degli emendamenti Occhiuto 2.24 e Ferro 2.34 e 2.35. In relazione a tale ultima proposta emendativa, precisa che, fatta salva la facoltà del Parlamento di svolgere con Pag. 165strumenti idonei la funzione ispettiva, non appare opportuno prevedere un coinvolgimento delle Commissioni parlamentari nel rapporto tra il Commissario ad acta e i Commissari straordinari. Esprime parere favorevole sull'emendamento Bruno Bossio 2.15. Invita al ritiro, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario, i presentatori degli emendamenti Occhiuto 2.25, Ferro 2.36 e Misiti 2.39 ed esprime parere favorevole sugli emendamenti Nesci 2.40 e Carnevali 2.11, a condizione che per essi sia adottata un'identica riformulazione, nei termini riportati in allegato (vedi allegato). Invita al ritiro il presentatore dell'emendamento Misiti 2.41, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario.
  Propone l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Filippo 2.01, al fine di effettuare un approfondimento circa una nuova formulazione, che consenta comunque di ottenere l'obiettivo di un maggior coinvolgimento dei sindaci della Calabria nell'adozione di misure di contrasto nella diffusione del Covid-19. Invita, infine, al ritiro i presentatori dell'articolo aggiuntivo Ferro 2.02, precisando che altrimenti il parere sarebbe contrario.

  La sottosegretaria Sandra ZAMPA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione concorda sulla proposta di accantonamento dell'articolo aggiuntivo De Filippo 2.01.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 2.28.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Occhiuto 2.26, di cui è cofirmatario, volto ad introdurre elementi di ragionevolezza nel procedimento di valutazione dell'operato dei Commissari straordinari. Si dichiara perplesso circa l'impostazione del provvedimento in esame, che non tiene nella dovuta considerazione l'operato degli attuali Commissari che abbiano raggiunto gli obiettivi prefissati. L'emendamento propone di applicare, in questi casi, quanto previsto dalla normativa vigente.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, rileva che il commissariamento dovrebbe comportare un riavvio dell'attività di tutte le aziende sanitarie della regione Calabria. Precisa, tuttavia, che nulla osta rispetto all'utilizzazione, nella stessa funzione, di Commissari straordinari attualmente in essere nel caso in cui abbiano svolto in maniera proficua il loro compito.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI) ritiene che le spiegazioni fornite dal relatore confermino la validità dell'emendamento Occhiuto 2.26 e precisa che, attraverso una sua approvazione, sarebbe posto un giusto vincolo all'operato del Commissario ad acta, in analogia con quanto previsto dalla normativa sanitaria relativa alle altre regioni, evitando scelte di natura troppo discrezionale.

  Wanda FERRO (FDI) si dichiara sconcertata dall'atteggiamento di chiusura verso proposte emendative volte ad introdurre norme di buon senso e a fissare delle regole chiare, che appaiono assenti fin dall'avvio del commissariamento, avvenuto oltre dieci anni fa. Per individuare tali regole, il gruppo Fratelli d'Italia ha presentato specifiche proposte emendative, inclusa quella che propone di escludere dalla nomina a Commissario straordinario coloro che abbiano ricoperto incarichi politici o abbiano avuto incarichi di responsabilità gestionali nella sanità calabrese. Nel ribadire la gravità dell'attuale situazione, ricorda che la notevole migrazione sanitaria comporta per la regione Calabria un costo aggiuntivo di 300 milioni di euro annui.
  Sottolinea, quindi, la necessità di non ripetere l'errore commesso in passato, determinato anche dall'assenza di limiti all'operato dei commissari, e invita tutte le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità rispetto alle prospettive attuali e future della sanità calabrese.

  Rossana BOLDI (LEGA), richiamandosi all'intervento del collega D'Ettore, dichiara Pag. 166di condividere l'obiettivo di introdurre criteri precisi e non discrezionali di valutazione dell'operato dei Commissari. Nel rilevare che in circa diciotto mesi si è reso necessario un ulteriore intervento di urgenza in relazione alla sanità calabrese, osserva che ciò è stato determinato anche dall'assenza di limiti precisi all'operato delle strutture commissariali e di un confronto costruttivo con quelle della regione.

  Elena CARNEVALI (PD), nell'invitare ad approcciare con cautela il tema del risanamento della sanità calabrese, rileva che le disposizioni disciplinano in maniera adeguata l'eventuale vacanza rispetto a figure commissariali. Osserva, inoltre, che le norme prevedono l'intesa con la regione e con il rettore, nel caso di aziende ospedaliere universitarie, per la nomina dei Commissari straordinari, e che solo in mancanza di tali intese la nomina può essere effettuata con decreto del Ministro della salute. Quanto ai criteri di valutazione, può essere riconosciuta la validità dell'operato di alcuni Commissari, ferma restando la grave criticità generale della sanità calabrese. Segnala, inoltre, che il carattere «fiduciario» della figura dei Commissari straordinari caratterizza anche altre realtà regionali.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, in relazione alle considerazioni svolte dalla deputata Ferro, rileva che le nomine non devono essere basate su criteri di appartenenza ma su una valutazione della capacità dei singoli soggetti. Ribadisce che l'impianto attuale della norma assicura la necessaria flessibilità, individuando nello stesso tempo vincoli precisi all'operato del Commissario. Segnala, inoltre, la propria disponibilità a valutare le proposte provenienti dai gruppi di opposizione, ricordando che, in tema di requisiti per la corresponsione del compenso aggiuntivo ai Commissari straordinari ha individuato, come soluzione più idonea, un emendamento presentato da un gruppo di minoranza. Nel ricordare che il comma 6 dell'articolo 2 prevede anche la possibilità della revoca del Commissario straordinario in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, ritiene che l'articolato proponga un giusto equilibrio fra le diverse esigenze.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Occhiuto 2.26 e Foscolo 2.1.

  Felice Maurizio D'ETTORE (FI), intervenendo sull'emendamento Occhiuto 2.18, di cui è cofirmatario, segnala che con esso si propone di eliminare la possibilità di nominare un unico Commissario per più enti. Precisa che tale proposta è motivata in primo luogo dall'ambiguità dell'attuale formulazione del comma 3 dell'articolo 2 che induce a pensare che il Commissario straordinario possa cumulare i compensi per i diversi incarichi in maniera integrale.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, al fine di effettuare un approfondimento finalizzato a scongiurare la possibilità di un'interpretazione come quella prospettata dal collega D'Ettore, propone l'accantonamento dell'emendamento Occhiuto 2.18.

  Marialucia LOREFICE, presidente, rileva che in tal caso andrebbero accantonati anche gli emendamenti Occhiuto 2.17 e Ferro 2.32 riferiti alle stesse parti del testo.

  La Commissione concorda sull'accantonamento degli emendamenti Occhiuto 2.18 e 2.17 e Ferro 2.32.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ferro 2.29 e Tiramani 2.2.

  Roberto OCCHIUTO (FI) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.16, segnalando che esso propone, ferma restando la possibilità per il Commissario ad acta di nominare Commissari straordinari senza l'intesa con la regione, che lo stesso commissario sia tenuto a comunicare le motivazioni che non hanno consentito il raggiungimento di tale intesa.
  Ritiene che in tal modo possa essere assicurata maggiore trasparenza alle scelte adottate.

Pag. 167

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Occhiuto 2.16, Ferro 2.37 e 2.38 e Panizzut 2.3.

  Roberto OCCHIUTO (FI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.19, ribadendo che dovrebbe essere garantito il rispetto delle regole valide in tutte le regioni per quanto riguarda i criteri per la nomina della dirigenza. Ritiene infatti che l'inclusione nello specifico elenco nazionale rappresenti una garanzia di adeguatezza al ruolo e possa assicurare la dovuta trasparenza.

  Dalila NESCI (M5S) ricorda che l'iscrizione all'elenco nazionale non è esclusa dalla norma ma che non può essere sempre assicurata una scelta in tale ambito in un contesto complicato ed eccezionale come quello della Calabria. Segnala che coloro che manifestano la possibilità ad assumere il ruolo di Commissario speciale compiranno questa scelta con la consapevolezza di rendere un servizio alla regione.

  Wanda FERRO (FDI) osserva che la formulazione del comma 2 appare insufficiente al fine di assicurare che i Commissari straordinari abbiano le adeguate competenze. Invita nuovamente a ridurre i margini di discrezionalità del Commissario ad acta, anche al fine di contenere le pressioni della politica. Sottolinea che le norme adottate rappresentano una ripetizione degli errori del passato e non fanno del bene ad una regione già in seria difficoltà.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Occhiuto 2.19 e Ferro 2.30.

  Rossana BOLDI (LEGA), intervenendo sull'emendamento Locatelli 2.4, di cui è cofirmataria, rileva che la previsione recata dal comma 2, per cui i commissari straordinari possano essere scelti anche tra soggetti in quiescenza, non giova alla trasparenza delle nomine. Ricorda che nel corso dell'esame del precedente decreto-legge n. 35 del 2018, recante anch'esso misure urgenti per il servizio sanitario della regione Calabria, il Partito democratico, allora all'opposizione, contrastava decisamente tale previsione.

  Wanda FERRO (FDI), intervenendo sul suo emendamento 2.31, evidenzia che in un contesto già molto problematico, reso ancora più difficile dalla pandemia in corso, il compito dei Commissari straordinari appare assai gravoso e, pertanto, sarebbe preferibile che venisse svolto da parte di soggetti che non siano in quiescenza.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Locatelli 2.4 e Ferro 2.31.

  Wanda FERRO (FDI) raccomanda l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.27, avente la finalità di limitare le scelte discrezionali ed assicurare la massima trasparenza nella nomina dei Commissari.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Ferro 2.27 e 2.33.

  Vito DE FILIPPO (IV) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Occhiuto 2.22.

  Elena CARNEVALI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.8.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Boldi 2.5 e Occhiuto 2.20.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che l'emendamento Occhiuto 2.21 è stato sottoscritto anche dalle deputate Bruno Bossio, Boldi, Ferro, Carnevali, Sportiello e Nesci.

  La Commissione approva l'emendamento Occhiuto 2.21 (vedi allegato).

  Roberto OCCHIUTO (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.23.

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  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Bruno Bossio 2.12 e 2.13 (vedi allegato).

  Roberto OCCHIUTO (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.24, in quanto il contenuto coincide sostanzialmente con quello dell'emendamento 2.12, appena approvato dalla Commissione.

  Dalila NESCI (M5S) sottoscrive, a nome dei deputati del Movimento 5 Stelle presenti in seduta, l'emendamento Bruno Bossio 2.14.

  La Commissione approva l'emendamento Bruno Bossio 2.14 (vedi allegato).

  Wanda FERRO (FDI) illustra l'emendamento a sua prima firma 2.34, che propone che la mancata adozione degli atti aziendali costituisca danno erariale.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 2.34.

  Wanda FERRO (FDI) sollecita l'approvazione dell'emendamento a sua prima firma 2.35, segnalando nuovamente l'opportunità di un coinvolgimento del Parlamento nel controllo dell'operato dei Commissari straordinari.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, ribadisce il parere contrario espresso sull'emendamento 2.35, motivandolo sulla base del fatto che l'organo parlamentare è estraneo al procedimento di nomina del Commissario ad acta. Ritiene, infatti, che il controllo del Parlamento possa essere attuato con gli strumenti ispettivi a disposizione senza che vi sia un coinvolgimento in una procedura interna alle strutture commissariali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento Ferro 2.35 e approva l'emendamento Bruno Bossio 2.15 (vedi allegato).

  Roberto OCCHIUTO (FI) ritira l'emendamento a sua prima firma 2.25, segnalando che il suo contenuto coincide sostanzialmente con l'emendamento a sua prima firma 2.21, già approvato dalla Commissione.

  La Commissione respinge l'emendamento Ferro 2.36.

  Dalila NESCI (M5S) sottoscrive l'emendamento Misiti 2.39 e lo ritira. Accetta, quindi, la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 2.40.

  Elena CARNEVALI (PD) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 2.11 proposta dal relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Nesci 2.40 (Nuova formulazione) e Carnevali 2.11 (Nuova formulazione) (vedi allegato).

  Dalila NESCI (M5S) sottoscrive l'emendamento Misiti 2.41 e lo ritira.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che l'articolo aggiuntivo De Filippo 2.01 è stato accantonato.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Ferro 2.02.

  Marialucia LOREFICE, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 2, ad eccezione di quelle accantonate, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 15.

Pag. 169

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (per le parti di competenza).
C. 2790-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 novembre 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che i deputati possono partecipare in videoconferenza secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il regolamento del 4 novembre 2020.
  Ricorda che nella seduta di ieri si è svolta la relazione introduttiva. Ricorda altresì che, a seguito della riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di ieri, il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato alle ore 14 di oggi.

  Elena CARNEVALI (PD), nel ringraziare la collega Sportiello per la relazione svolta, rileva che la legge di bilancio per il 2021 si prefigge due obiettivi fondamentali: azioni di protezione e sostegno in relazione all'emergenza epidemiologica in atto e misure che si pongono in un ambito prospettico più ampio. Ricorda, inoltre, che il provvedimento in esame va considerato in combinato disposto con i decreti-legge cosiddetti «ristori» all'esame del Senato e che occorre tenere presente anche lo scostamento di bilancio che sarà votato nella giornata di domani in Assemblea.
  Giudica molto positivamente le notevoli risorse stanziate per il finanziamento dell'assegno unico e universale per i figli, osservando che il riordino in atto consentirà di ridurre le disuguaglianze, includendo anche i lavoratori autonomi e gli incapienti, e fa parte di un progetto complessivo, volto anche ad una maggiore inclusione delle donne in ambito lavorativo. Altre misure rilevanti sono costituite dalla proroga dell'assegno di natalità, dall'allungamento del congedo di paternità e dal finanziamento delle misure relative ai caregiver.
  Nel richiamare l'incremento del Fondo per le non autosufficienze e di quello relativo alla legge n. 112 del 2016, sul cosiddetto Dopo di noi, effettuato con il decreto-legge n. 34 del 2020, invita a verificare che tali fondi siano spesi dalle regioni sulla base delle previsioni di legge, ricordando che la difesa dei soggetti in condizioni di fragilità appare ancora più importante in relazione alla pandemia in atto e alle sue conseguenze sul lungo periodo. Nel rilevare l'incremento delle risorse destinate al reddito di cittadinanza, auspica che vi sia un uso virtuoso delle stesse, in particolare per sviluppare politiche attive di inclusione.
  Valuta positivamente l'incremento del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale nonché le norme che hanno introdotto un'indennità per la dirigenza medica e per gli infermieri, anche se per questi ultimi in maniera più contenuta. Stigmatizza in proposito l'assenza di misure analoghe per altre professioni sanitarie, dai tecnici di laboratorio agli operatori socio-sanitari, in prima fila nell'azione di contrasto all'emergenza sanitaria. Chiede, quindi, di inserire nel parere della Commissione uno specifico rilievo sul punto.
  Considerando favorevolmente le risorse destinate alle borse di specializzazione medica, segnala, tuttavia, la necessità di reperire finanziamenti aggiuntivi, al fine di assicurarne un numero adeguato per tutte le annualità.
  Richiamando, con soddisfazione, la norma che prevede l'esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale, segnala che non possono essere trascurate le notevoli carenze di personale in tale ambito, causate anche dal numero cospicuo di pensionamenti.
  Valuta in maniera positiva le deroghe concesse ai vincoli di assunzione di personale sanitario previste dall'articolo 77, anche al fine di ridurre le liste di attesa per le prestazioni sanitarie. Accoglie positivamente anche il notevole stanziamento destinato all'edilizia sanitaria, auspicando uno snellimento delle relative procedure. Pag. 170
  Nel richiamare il finanziamento di 400 milioni di euro previsto dall'articolo 80 per l'acquisto di vaccini e la cura di pazienti Covid-19, ritiene doveroso ricordare il contributo della scienza e della ricerca nel contrasto alla pandemia. Quanto alle norme relative alla Croce rossa italiana, ricorda che il tema è da molto tempo all'attenzione del Parlamento, osservando che, con il disegno di legge di bilancio, è stata compiuta una scelta radicale che comporta un notevole impatto economico.
  In relazione alla rimodulazione della spesa farmaceutica e al meccanismo del payback, segnala che appare opportuna una revisione dell'attuale normativa e osserva che il Fondo per i farmaci innovativi appare utilizzato in maniera adeguata in relazione a quelli oncologici ma presenta criticità in altri ambiti.
  Per quanto concerne le residenze sanitarie per anziani, individua una contraddizione tra una visione prevalente che ne sottolinea la natura privatistica e l'entità dei finanziamenti pubblici al riguardo, segnalando la necessità di potenziare il sostegno alla domiciliarità e alla continuità assistenziale.
  In conclusione, ritiene che, anche attraverso la presentazione di emendamenti, sia possibile migliorare ulteriormente il testo in esame.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) rileva che alcune positive disposizioni contenute nel provvedimento dovranno essere concretizzate con interventi successivi, a partire dal Fondo per i caregiver istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, distinto da quello già presente presso la Presidenza del Consiglio, che dovrà servire ad attuare le norme del disegno di legge attualmente all'esame del Senato. Ricorda che la finalità di tale intervento è quella di promuovere, attraverso adeguate misure di sostegno, la domiciliarità delle cure e la deistituzionalizzazione. Segnala, infatti, che numerosi studi confermano che per anziani e persone con disabilità la permanenza a casa garantisce una migliore condizione di benessere, sia per la mente che per il corpo.
  Nel valutare favorevolmente gli incentivi previsti per medici e infermieri, ribadisce la necessità di estendere tale previsione anche a figure quali gli operatori socio-sanitari, che svolgono un lavoro complesso e in molti casi faticoso, di supporto alle persone in condizioni di fragilità, subendo spesso un forte stress sia fisico che emotivo. Rileva che analoghe misure di sostegno andrebbero adottate anche in favore dei fisioterapisti.
  Nell'osservare che la problematica della Croce rossa è presente nel dibattito politico oramai da molti anni, invita ad effettuate un approfondimento sul punto, anche al fine di inserire eventuali valutazioni nel parere che sarà espresso dalla Commissione. Manifesta perplessità per le risorse destinate all'Osservatorio sulle persone con disabilità, rilevando che sarebbe preferibile una loro utilizzazione per azioni concrete di sostegno. Richiama il tema dei lavoratori fragili nell'attuale contesto pandemico, invitando ad individuare una soluzione percorribile anche dal punto di vista economico, che consenta di conciliare il diritto al lavoro con quello alla salute.
  In conclusione, pone nuovamente all'attenzione della Commissione il tema della promozione della tutela della salute, sottolineando l'importanza della prevenzione attraverso una corretta alimentazione e adeguati stili di vita.

  Vito DE FILIPPO (IV), sottolineando l'importanza del passaggio parlamentare in atto, pone in risalto ancora una volta il fatto che il 2020 si caratterizza, purtroppo in un contesto emergenziale, come l'anno in cui viene riscoperto il valore strategico degli investimenti nell'ambito sanitario. Auspica che tale approccio possa rappresentare un fenomeno permanente, assicurando al settore della salute un giusto livello di finanziamento, mancato in passato in conseguenza delle scelte adottate da tutti i Governi, pur nella diversa composizione politica.
  Manifesta apprezzamento per le cospicue risorse stanziate per l'assegno unico e le altre misure a favore della famiglia previste dal Family act. Pone, quindi, in evidenza i fondi destinati all'assistenza dei Pag. 171bambini affetti da malattie oncologiche, ricordando che tale condizione impatta pesantemente sulla vita quotidiana dell'intera famiglia.
  Si associa alle considerazioni svolte dalla collega Carnevali circa l'opportunità di estendere le indennità ad altre categorie del personale sanitario, ricordando l'impegno, anche in situazioni di pericolo, profuso nell'attuale contesto pandemico. Esprime un giudizio positivo sulla possibilità di effettuare i tamponi per la ricerca del virus SARS-CoV-2 presso i medici di medicina generale e pone in evidenza il notevole aumento delle risorse destinate al Servizio civile, caratterizzato a questo punto da una reale universalità. Ricorda che tale incremento è stato promosso dalle organizzazioni di volontariato e che appare molto importante l'acquisizione delle cosiddette «soft skill» da parte di giovani che spesso hanno cessato di studiare ma non svolgono alcuna attività lavorativa.
  Dichiara che il gruppo di Italia Viva si impegnerà per un ulteriore adeguamento del livello di finanziamento previsto per il fabbisogno sanitario nazionale, ricordando che in tale ambito servono maggiori investimenti da effettuare in un contesto che privilegi l'efficienza e la trasparenza. Segnala, in proposito, anche la necessità di un superamento dell'impianto delineato dal decreto ministeriale n. 70 del 2015.
  Nell'osservare che anche a tal fine appaiono necessarie risorse aggiuntive, rileva che, oltre a quelle che saranno disponibili utilizzando il Recovery Fund, appare opportuno utilizzare anche le risorse che potrebbero derivare dal Meccanismo europeo di stabilità, auspicando che non vi siano posizioni preconcette al riguardo.
  In conclusione, osservando che il testo in esame rappresenta un buon punto di partenza, invita la Commissione ad agire con impegno, al fine di conseguire maggiori risorse per il potenziamento del sistema sanitario nazionale.

  Dario BOND (FI), richiamando le considerazioni svolte da ultimo dal collega De Filippo, sottolinea l'importanza di rivedere il decreto ministeriale n. 70 del 2015 alla luce delle nuove esigenze.
  Per quanto concerne il contenuto del provvedimento in oggetto, condividendo i richiami fatti dalla collega Carnevali agli interventi in materia di famiglia e di politiche sociali, ritiene che un punto fondamentale sia costituito dall'articolo 79, che incrementa lo stanziamento per l'esecuzione di un programma pluriennale di interventi di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. Si tratta di un tema a suo avviso imprescindibile, al quale vanno dedicate risorse adeguate.
  Svolge, invece, alcune considerazioni critiche sulla scelta di prevedere un'indennità specifica in favore dei soli infermieri, non considerando altre figure, anche non professionali ma che operano nel mondo del volontariato e si espongono a un rischio molto elevato, quali gli autisti-soccorritori.
  Si sofferma, quindi, su altri due temi. Il primo riguarda la fiscalità applicata agli enti del Terzo settore, che sta creando grande malessere. Per questa ragione si dovrebbe, a suo giudizio, intervenire sull'articolo 108 del disegno di legge, introducendo misure di sostegno in favore di un settore che è stato colpito così duramente dalla pandemia. Il secondo punto concerne la possibilità, che dovrebbe essere garantita agli studenti, di effettuare alcuni mesi di pratica, prevedendo nei loro confronti una forma di sostegno economico.

  Alessandra LOCATELLI (LEGA) esprime una valutazione decisamente negativa sul provvedimento in esame, rilevando come il Governo continui ad adottare atti normativi senza tuttavia riuscire a dare risposte ai problemi concreti degli italiani.
  Stigmatizza, in particolare, il fatto che anche quando il Governo accoglie proposte dell'opposizione, come è accaduto nel caso di un emendamento a sua firma approvato nel corso dell'esame del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto «Rilancio», sulle linee guida per le residenze sanitarie assistenziali (RSA), non viene poi data attuazione.
  Passando alle gravi mancanze che rileva nel disegno di legge di bilancio, cita il tema della carenza di personale nelle RSA, la questione dell'integrazione delle pensioni di invalidità per gli invalidi parziali e il Pag. 172problema dei lavoratori fragili. Nonostante la Commissione si soffermi spesso su questo tema, mostrando solidarietà nei confronti di chi è costretto a scegliere tra la salute e il lavoro, tuttavia poi non vengono trovate soluzioni.
  Segnala il fatto di aver presentato, analogamente ad altri gruppi parlamentari, un emendamento volto ad aumentare lo stanziamento previsto per il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, di nuova istituzione presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Al riguardo, osserva che il Fondo precedente, è stato ripartito tra le regioni e, pertanto, nell'attesa che il nuovo Fondo entri a regime, occorrerebbe prevedere una forma di sostegno transitoria nei confronti di coloro che, in completa solitudine, si occupano di familiari gravemente malati.
  Un altro tema che non viene trattato è quello della domiciliarizzazione delle cure, a lei molto caro, sul quale ritiene che si debba compiere un approfondimento attraverso lo svolgimento di un'indagine conoscitiva. Connesso a tale argomento è quello della telemedicina perché se non si incrementano le tecnologie non può essere garantita la domiciliarità delle cure, che tutti vorrebbero in astratto ma che, evidentemente, necessita di interventi concreti.
  Si sofferma, poi, sulla necessità di prevedere in maniera organica interventi per la lotta alla povertà, che non può basarsi su azioni episodiche ma richiede un'integrazione tra misure sanitarie e sociali, per evitare che un numero sempre maggiore di persone venga a trovarsi al di sotto della soglia di povertà.

  Maria Teresa BELLUCCI (FDI) evidenzia, ancora una volta, la scarsa attenzione data alle politiche sociali, in quanto il disegno di legge di bilancio contiene diverse disposizioni attinenti alla materia sanitaria ma pochissime riferite ai temi sociali.
  Rileva come sia stato completamente trascurato il Terzo settore, pur essendosi rivelato strategico nella drammatica epidemia ancora in atto, sopperendo molto spesso alle stesse istituzioni pubbliche le quali hanno trovato difficoltà a svolgere le proprie funzioni. Eppure, nonostante lo svolgimento di certe attività essenziali sia stato assicurato solo grazie al volontariato, nessun riconoscimento è previsto per quest'ultimo, al di là delle parole.
  La legge di bilancio, essendo la «legge delle leggi», dovrebbe a suo avviso prevedere la struttura che si intende costruire. In questo contesto, il Terzo settore viene completamente ignorato, senza tenere conto del fatto che la fiscalità, al di là di qualunque valutazione di merito, è semplicemente «non definita» e la situazione sembra addirittura peggiorata a seguito della recente riforma. Non può non concordare, pertanto, con le considerazioni svolte dal collega Bond a proposito dell'articolo 108 del disegno di legge, che produrrebbe effetti catastrofici per gli enti del Terzo settore.
  Trova, poi, ingiustificabile, come è già emerso dalla discussione, il fatto che sia prevista un'indennità speciale per i soli infermieri e non per le altre figure che svolgono la propria attività nel settore socio-sanitario. Poiché non c'è una ratio a sostegno di tale scelta, sarebbe stato forse preferibile non riconoscere niente a nessuno.
  Ritiene altresì assurda l'assenza di misure specifiche in favore delle RSA, presso le quali si stanno verificando situazioni agghiaccianti, che non si possono ignorare. C'è carenza di personale, le persone che si ammalano non vengono ricoverate negli ospedali ma si creano reparti Covid all'interno delle stesse RSA. Ribadisce che non si possono trascurare i soggetti più fragili.
  Inoltre, il disegno di legge di bilancio non presta alcuna attenzione al dramma del consumo di sostanze che creano dipendenza, che è in aumento, soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione. A fronte di questi dati, constata che alcuni colleghi, anziché concentrarsi sul recupero delle vittime della dipendenza, vorrebbero piuttosto legalizzare sostanze che, a loro volta, creano dipendenza.
  Ritiene, altresì, che siano insufficienti le risorse stanziate in favore della ripresa della natalità. Si continua a rinviare al Recovery Fund, come se fosse la panacea, Pag. 173ma non è affatto certo se e quando tali fondi arriveranno.
  Con riferimento al tema della telemedicina, fa presente che sarebbe giusto prestare attenzione non solo al servizio pubblico ma anche ai servizi offerti dai privati. Al riguardo, ricorda l'importanza delle prestazioni erogate, a distanza, dagli psicologi, che offrono la loro assistenza in una fase particolarmente complessa come quella che il Paese sta attraversando.

  Marcello GEMMATO (FDI) osserva che la legge di bilancio dovrebbe essere la sede per risolvere determinati problemi inerenti al mondo della sanità, alcuni dei quali si trascinano da tempo. Ad esempio, per quanto riguarda gli infermieri e altri operatori sanitari, non comprende per quale ragione non si possa superare il vincolo dell'esclusività, consentendo loro di svolgere la propria attività anche presso strutture private.
  In considerazione dell'emergenza epidemiologica in atto, sarebbe altresì opportuno prevedere la somministrazione di test sierologici e di test rapidi presso le farmacie, che avverrebbe in condizioni di assoluta sicurezza.
  Esprime una valutazione, in generale, positiva sull'articolo 76, pur evidenziando che le risorse ivi stanziate e quelle ulteriori che gli emendamenti presentati dal suo gruppo e da altri gruppi parlamentari sono volte a introdurre non sarebbero comunque sufficienti a superare il cosiddetto «imbuto formativo». Ritiene, tuttavia, che la proposta sostenuta in maniera trasversale da tutta la Commissione possa costituire un buon inizio.
  Richiama, quindi, le considerazioni già svolte sulla necessità di modificare il decreto ministeriale n. 70 del 2015 e sull'importanza dell'incremento delle risorse per l'ammodernamento tecnologico e l'edilizia sanitaria, rilevando come si debbano evitare gli interventi inutili. Ad esempio, nella sua regione, la Puglia, si stanno attrezzando ospedali mobili in aree normalmente adibite allo svolgimento di importanti fiere, con la conseguenza che di tali strutture sanitarie evidentemente non rimarrà traccia.
  Con riferimento al piano vaccinale di cui all'articolo 80, si sofferma sull'importanza di risolvere, alla base, alcune questioni logistiche come quella legata alla cosiddetta catena del freddo, per cui certi vaccini devono essere conservati a temperature molto basse affinché siano efficaci.
  Per quanto riguarda la rimodulazione del tetto per la spesa farmaceutica di cui all'articolo 81, ritiene che ci sia uno squilibrio tra spesa farmaceutica e spesa ospedaliera. Ricordando di essere, in linea di principio, contrario al meccanismo del payback, reputa importante introdurre nella legge di bilancio, come pure era stato ipotizzato in Commissione, una norma che escluda il payback per i farmaci orfani e per quelli innovativi. Se, in generale, non ha senso penalizzare l'industria farmaceutica che insieme a quella alimentare, costituisce l'asse portante dell'economia italiana, con il rischio che trasferisca la produzione in altri Paesi, è assolutamente incomprensibile far pagare il payback alle aziende farmaceutiche quando producono farmaci da cui non traggono grande profitto.
  Infine, concordando con tutte le considerazioni svolte dalla collega Bellucci per quanto riguarda i temi attinenti alle politiche sociali, esprime il proprio rammarico per il fatto che non sia stata trovata una soluzione al problema dei lavoratori fragili.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), relatrice, fa presente che all'atto della predisposizione della proposta di relazione terrà senz'altro conto dell'ampia discussione che si è svolta, rilevando come molti dei temi sollevati siano condivisi. Reputa opportuno, tuttavia, rendere alcune precisazioni.
  Fa presente, innanzitutto, che pur essendo il Terzo settore di primaria importanza per la Commissione Affari sociali, non vi è dubbio che l'articolo 108 del disegno di legge in esame, la cui rubrica reca «Adeguamento della normativa in materia di IVA» investa le competenze di un'altra Commissione, precisamente la VI. Inoltre, non si possono trascurare le varie misure che il Governo ha adottato fino ad oggi in favore del Terzo settore, quali quelle concernenti il credito d'imposta per i canoni Pag. 174 di locazione, l'adeguamento dei luoghi di lavoro e la loro sanificazione, i contributi per la sicurezza e i dispositivi di protezione, il sostengo alla liquidità e l'incremento del Fondo per gli enti del Terzo settore non imprenditoriali, l'accelerazione del riparto del 5 per mille.
  In generale, invita i colleghi a considerare che vi sono altri provvedimenti nell'ambito dei quali vengono discusse misure che afferiscono alle competenze della XII Commissione. In particolare, la problematica inerente ai cosiddetti lavoratori fragili è oggetto di discussione presso l'altro ramo del Parlamento, in relazione all'iter del cosiddetto decreto Ristori. La medesima considerazione vale per le misure in favore delle RSA.
  Pertanto, se è vero che vi sono molti temi cari a tutte le forze politiche che vorrebbero implementare le corrispondenti norme, a partire da quelle riguardanti la telemedicina, è altrettanto vero che il disegno di legge di bilancio è stato preceduto da almeno tre importanti provvedimenti ciascuno dei quali corrisponde, come entità, ad una manovra finanziaria.

  Marialucia LOREFICE, presidente, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già convocata per domani, nella quale si procederà all'esame degli emendamenti e della proposta di relazione, da inviare alla V Commissione.

  La seduta termina alle 16.40.