CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2020
480.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Debora SERRACCHIANI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.

  La seduta comincia alle 13.10.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, fa presente che le interrogazioni odierne saranno svolte consentendo la partecipazione da remoto, in videoconferenza, dei deputati, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre 2020.
  Ricorda che, ai sensi dell'articolo 132 del Regolamento, lo svolgimento delle interrogazioni si articola nella risposta del rappresentante del Governo e nella replica dell'interrogante, per non più di cinque minuti, per dichiarare se sia stato o no soddisfatto.

5-04695 Polverini: Situazione lavorativa dei dipendenti dei contact center dell'ANAC e del Comune di Roma.

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo ZANGRILLO (FI), in qualità di cofirmatario dell'atto di sindacato ispettivo, ringrazia la sottosegretaria per la dettagliata ricostruzione della vicenda, ma sottolinea che essa non si è ancora risolta. Auspica, pertanto, che il Governo mantenga alta la vigilanza e confermi l'impegno a trovare adeguate soluzioni che consentano il mantenimento dei livelli occupazionali e il ripristino dei livelli salariali che i lavoratori avevano prima del cambio di appalto.

5-04870 Serracchiani: Funzionamento del «Fondo Nuove Competenze» istituito presso l'ANPAL.

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Debora SERRACCHIANI, presidente, ringraziando la sottosegretaria, si dichiara soddisfatta della risposta, che ha fornito importanti aggiornamenti che permettono di superare alcuni timori sul funzionamento del «Fondo Nuove Competenze». Ciò nonostante, ritiene opportuna la proroga del termine di sottoscrizione delle intese tra le parti sociali e della definizione delle procedure in quanto il 31 dicembre, termine attualmente fissato, appare troppo ravvicinato e, di conseguenza, irrealistico.

5-04969 Murelli: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso la sede di Piacenza della società «Servizi Italia S.p.a.».

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Elena MURELLI (LEGA) ringrazia la sottosegretaria per le informazioni sugli esiti dei tavoli di confronto dell'11 e del 24 novembre. Ribadisce l'importanza di mantenere nel territorio di Piacenza la sede della società «Servizi Italia S.p.a.», sia per le ricadute positive nella zona sia, soprattutto, per non costringere i lavoratori, per la maggior parte donne, a spostamenti continui verso le nuove sedi, con gravi conseguenze sulla vita familiare. Infine, sottolinea la necessità che il Governo e il Parlamento affrontino il tema dei prezzi e della rinegoziazione degli appalti, soprattutto alla luce delle linee guida pubblicate dall'ANAC.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Debora SERRACCHIANI. – Interviene la sottosegretaria di Pag. 140Stato per il lavoro e le politiche sociali, Francesca Puglisi.

  La seduta comincia alle 13.35.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 novembre.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, comunica che la Commissione riprende l'esame, per le parti di propria competenza, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, del disegno di legge recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 (C. 2790-bis Governo).
  Avverte che sono state presentate sette proposte emendative (vedi allegato 4).
  Quanto all'ammissibilità delle proposte emendative, fa presente che le valutazioni espresse in questa sede non hanno carattere definitivo e si limiteranno ai profili generali di ammissibilità, senza che si effettui una disamina compiuta soprattutto dei profili della estraneità della materia rispetto al contenuto proprio del disegno di legge di bilancio e della idoneità e della sufficienza della compensazione indicata rispetto agli oneri recati dall'emendamento.
  Avverte, pertanto, che nel corso dell'esame presso la Commissione bilancio sarà ulteriormente valutata l'ammissibilità sia degli emendamenti approvati o respinti dalla Commissione, sia degli emendamenti dichiarati inammissibili in questa fase ed eventualmente ripresentati presso la Commissione bilancio.
  Alla luce di queste premesse, ritiene che debbano considerarsi inammissibili per carenza di compensazione finanziaria le seguenti proposte emendative: Frate 4.01, che introduce uno sgravio contributivo totale in relazione ai contratti di apprendistato, in quanto reca minori entrate contributive senza prevedere la corrispondente copertura finanziaria; Frate 5.01, che introduce uno sgravio contributivo totale per le nuove iscrizioni nella previdenza artigiana, in quanto reca minori entrate contributive senza prevedere la corrispondente copertura finanziaria; Frate 44.01, che introduce un contributo a fondo perduto a favore dei titolari di partita IVA, in quanto reca maggiori oneri senza prevedere la corrispondente copertura finanziaria; Frate 65.01, che abroga le disposizioni in materia di limiti di reddito per il diritto all'assegno mensile in favore dei mutilati e degli invalidi civili, in quanto reca maggiori oneri senza prevedere la corrispondente copertura finanziaria; Frate 166.1, che dispone l'immediata immissione in ruolo dei vincitori di concorso interno nel ruolo di ispettore della Polizia di Stato nonché di tutti i candidati idonei, in quanto reca maggiori oneri senza prevedere la corrispondente copertura finanziaria.
  È altresì da ritenersi inammissibile per estraneità di materia l'emendamento Frate 197.1, che abroga disposizioni relative a modalità di versamento dell'IVA nei confronti di enti pubblici, dal momento che incide su ambiti di competenza non riconducibili alla XI Commissione.
  Chiede, quindi, se vi siano colleghi che intendono intervenire.

  Claudio DURIGON (LEGA) illustra l'emendamento Giaccone 57.1, di cui è cofirmatario, volto a sopprimere la previsione del Fondo per l'attuazione di misure relative alle politiche attive del lavoro, che sottende l'intenzione del Governo di svuotare l'ANPAL delle sue competenze a vantaggio del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il quale, tuttavia, ha dimostrato un impegno costante sul versante delle politiche passive, a scapito delle politiche attive. A suo giudizio, prima di procedere all'esautoramento di fatto dell'ANPAL sarebbe necessario sapere dal Governo quali indirizzi intenda adottare sul piano delle politiche attive e, di conseguenza, nei confronti dell'ANPAL stessa.

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  Antonio VISCOMI (PD), relatore, riconoscendo in parte la fondatezza delle sue osservazioni, invita il collega Durigon a ritirare il suo emendamento, per permettere che le questioni da lui poste siano approfondite nella sede, più propria, della Commissione Bilancio. In particolare, esprime perplessità sia sull'entità dello stanziamento, insufficiente a fare fronte alle necessità, sia sulla struttura ministeriale che sarà chiamata a gestirlo.

  La sottosegretaria Francesca PUGLISI, conformemente al relatore, invita al ritiro dell'emendamento Giaccone 57.1, esprimendo altrimenti parere contrario, e, condividendo la preoccupazione dell'onorevole Durigon e del relatore sulla necessità che le politiche attive rimangano in capo all'ANPAL, fa tuttavia notare che l'articolo 57 non sottrae risorse all'Agenzia, ma dispone un nuovo finanziamento destinato alle politiche attive del lavoro.

  Claudio DURIGON (LEGA), ringraziando il relatore e la rappresentante del Governo per l'attenzione alla questione da lui posta, ritira l'emendamento Giaccone 57.1, per ripresentarlo presso la Commissione Bilancio, sede nella quale si potrà approfondire il tema delle politiche attive del lavoro e verificare se l'ANPAL sia effettivamente in grado di gestirle.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che il relatore ha presentato una proposta di relazione riferita alle parti di competenza del disegno di legge di bilancio, che è in distribuzione. Chiede, quindi, al relatore di illustrare la sua proposta di relazione (vedi allegato 5).

  Antonio VISCOMI (PD), relatore, illustra la sua proposta di relazione favorevole (vedi allegato 5).

  Claudio DURIGON (LEGA) esprime forti perplessità sul disegno di legge in esame, che manca completamente di una visione di insieme delle necessità che si dovranno affrontare nel corso del 2021 e, di conseguenza, degli interventi più opportuni da adottare. Preannuncia che la sua parte politica intende presentare presso la Commissione Bilancio proposte emendative vertenti su diversi temi, dalle politiche attive all'APE sociale, che auspica siano condivise dalla maggioranza e dal Governo, e annuncia anche a nome del suo gruppo, voto contrario sulla proposta di relazione del collega Viscomi.

  Paolo ZANGRILLO (FI), preannunciando il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla proposta di relazione favorevole del relatore, ritiene che il disegno di legge di bilancio avrebbe dovuto recare interventi maggiormente ispirati alla necessità di porre le basi per la ripresa dalla drammatica situazione in cui versa attualmente il Paese. Mancano, in particolare, misure per aumentare la fiducia delle imprese, ad esempio riducendo significativamente il costo del lavoro, prevedendo importanti investimenti per la formazione dei lavoratori, per metterli in grado di affrontare le sfide della quarta rivoluzione industriale attualmente in corso, nonché introducendo misure che permettano finalmente l'incrocio tra domanda e offerta di lavoro, anche riorganizzando l'ANPAL, mediante, tra l'altro, massicce assunzioni di personale qualificato e l'acquisizione di moderne infrastrutture informatiche.

  Niccolò INVIDIA (M5S), preannunciando il voto favorevole del gruppo Movimento 5 Stelle sulla proposta di relazione del relatore, ritiene che il disegno di legge di bilancio realizzi un giusto compromesso tra la necessità di prorogare alcuni istituti che svolgono un ruolo importante per alcune categorie di lavoratori e quella di introdurre nuovi strumenti per sostenere la ripresa del sistema. Condividendo le preoccupazioni espresse dal collega Zangrillo, osserva che il disegno di legge di bilancio reca misure volte proprio ad aumentare la fiducia delle imprese, come, ad esempio, il Piano per la transizione 4.0, il cui ambito di applicazione, tuttavia, non rientra nelle competenze della XI Commissione. Pur nella consapevolezza della perfettibilità del disegno Pag. 142 di legge, ritiene tuttavia necessario non perdere di vista che gli interventi devono inquadrarsi in una cornice di risorse limitate, che condiziona le decisioni del legislatore.

  Flora FRATE (MISTO), preannunciando l'astensione nella votazione sulla proposta di relazione del relatore, condivide le osservazioni dei colleghi sulla mancanza nel disegno di legge di bilancio di un piano organico di interventi che faccia fronte alla straordinarietà della situazione attuale. Stigmatizza, in particolare, la mancanza di misure per modificare il Reddito di cittadinanza, eliminando le ambiguità attuali e rendendolo uno strumento puramente assistenziale, per contrastare il precariato, specialmente nella pubblica amministrazione, per sostenere la scuola, per aumentare gli importi delle pensioni di invalidità, per sostenere le aziende che hanno registrato un calo del fatturato, per riformare le professioni e, infine, per garantire la formazione dei lavoratori alla luce delle trasformazioni tecnologiche in atto.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole del relatore (vedi allegato 5). Delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, il deputato Viscomi quale relatore presso la V Commissione.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, avverte che la relazione approvata dalla Commissione, sarà trasmessa, ai sensi dell'articolo 120 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio).

DL 150/2020: Misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario.
C. 2772 Governo.
(Parere alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 novembre.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame in sede consultiva, ai fini dell'espressione del parere alla XII Commissione (Affari sociali), del disegno di legge n. 2772 Governo, di conversione del decreto-legge n. 150 del 2020, recante misure urgenti per il rilancio del servizio sanitario della regione Calabria e per il rinnovo degli organi elettivi delle regioni a statuto ordinario, rinviato nella seduta di ieri, martedì 24 novembre.
  Ricorda che in tale seduta, il relatore, onorevole Tucci, ha svolto la sua relazione e che nella seduta odierna la Commissione procederà all'espressione del parere di competenza.
  Invita, quindi, il relatore a formulare la sua proposta di parere.

  Riccardo TUCCI (M5S), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 6).

  Paolo ZANGRILLO (FI) preannuncia il voto contrario del gruppo Forza Italia sulla proposta di parere favorevole del relatore, in quanto ritiene insultante per i calabresi il provvedimento in esame, basato sul presupposto del perdurare delle ragioni di straordinaria necessità e urgenza che hanno portato al Commissariamento del sistema sanitario della regione. Si tratta, a suo avviso, di una presa in giro in quanto la Calabria si trova in tale disastrosa situazione da ben undici anni e il Governo non è stato in grado nemmeno di risolvere il problema aperto dalle dimissioni di ben due Commissari straordinari nel giro di pochi giorni e dalla successiva rinuncia del successore designato. Rifacendosi alla sua esperienza professionale, esprime forti dubbi sulla capacità del Governo di scegliere le personalità più idonee ad affrontare la sfida del risanamento del sistema sanitario calabrese e si dice scettico sul fatto che, date queste premesse, il decreto-legge in esame sia in grado di invertire la tendenza. Mette, Pag. 143infine, in evidenza la contraddizione tra la volontà di liberare dalle infiltrazioni della criminalità organizzata gli enti del servizio sanitario regionale, mediante lo scioglimento previsto dall'articolo 4, e il mantenimento ai vertici della Commissione bicamerale antimafia di una persona che, con le sue recenti dichiarazioni, ha dimostrato di essere indegna della responsabilità che si è assunto.

  Riccardo TUCCI (M5S), relatore, ritiene necessario intervenire per fornire ulteriori chiarimenti rispetto alla proposta di parere, alla luce delle osservazioni del collega Zangrillo. Intende aggiungere elementi a sostegno della sua proposta di parere, ricordando che il primo atto di commissariamento è da ricondurre alla responsabilità del gruppo di appartenenza dell'onorevole Zangrillo, che undici anni fa faceva parte della maggioranza a sostegno del presidente della Regione Calabria. Quanto alle accuse di incapacità rivolte dal collega al Governo attuale, ricorda che la sanità è materia di competenza regionale e, pertanto, i fallimenti in tale ambito non possono certo imputarsi all'Esecutivo. Auspica l'approvazione della sua proposta di parere, in quanto il decreto-legge introduce ulteriori e più efficaci strumenti di cui il Commissario straordinario potrà servirsi nello sforzo di risanare la sanità calabrese. Proprio per questo, ritiene che il voto contrario sulla sua proposta di parere sia, quello sì, indegno e offensivo per i calabresi.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, richiama l'onorevole Tucci a mantenere un profilo più consono al suo ruolo di relatore.

  Paolo ZANGRILLO (FI) ritiene inaccettabili i giudizi del relatore su chi esprime il suo dissenso nei confronti della sua proposta di parere.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, ribadisce il suo richiamo nei confronti del relatore, che invita ad evitare di esprimere giudizi sulle intenzioni di voto dei deputati.

  Riccardo TUCCI (M5S), relatore, scusandosi per alcune delle espressioni da lui usate, ritiene di avere fornito elementi aggiuntivi utili alla riflessione.

  Antonio VISCOMI (PD), preannunciando il voto favorevole del gruppo Partito Democratico sulla proposta di parere favorevole del relatore, esprime il suo disagio nel doversi esprimere su una questione che, a suo giudizio, non interessa solo i calabresi, coinvolgendo invece l'intero Paese. Il fallimento del sistema sanitario calabrese, infatti, è il fallimento di un'intera comunità politica a livello nazionale, dal momento che per undici anni si è voluto affrontare la questione unicamente nel quadro del piano di rientro dal disavanzo, con l'adozione di provvedimenti draconiani che hanno portato alla chiusura di ospedali, alla rinuncia all'erogazione dei servizi e delle prestazioni comprese nei LEA, all'aumento dei costi a carico dei cittadini, che hanno dovuto fare ricorso alla sanità privata, e all'aumento delle liste di attesa. Anche la criminalità organizzata ha fatto un salto di qualità, infiltrandosi con astuzia, dimostrando di essere al passo con l'evoluzione del sistema economico. L'inversione di tendenza non è realizzabile unicamente affidandosi alle strutture prefettizie, essendo necessarie, come ha fatto notare anche il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, competenza manageriale e conoscenza del sistema sanitario. Infine, intende sottolineare la necessità di prevedere ingenti risorse per il risanamento finanziario della sanità calabrese, la cui drammatica situazione è stata messa in luce recentemente dalla Corte dei conti. Non essendo in grado di prevedere se il decreto-legge all'esame potrà risolvere tutti i problemi sul tappeto, esprime tuttavia soddisfazione per il fatto che, se non altro, ha riportato l'attenzione nazionale sulla Calabria e sulla necessità che l'intero Paese si faccia carico della sua crisi.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), preannunciando il voto favorevole del gruppo Italia Viva sulla proposta di parere del relatore, dichiara di condividere alcune delle osservazioni del collega Zangrillo, che ha Pag. 144evidenziato talune realtà innegabili. Ritiene, tuttavia, che il decreto-legge in esame rappresenti lo sforzo positivo del Governo nel cercare una soluzione ai problemi del sistema sanitario calabrese, ma è convinto della necessità di ulteriori futuri interventi, data la complessità dei nodi da sciogliere, per una regione che deve portare a compimento il piano di rientro dal disavanzo sanitario. La situazione della Calabria è ancora più complicata dal peso enorme del debito, che impedisce di fare gli investimenti necessari per assicurare la corretta erogazione dei LEA. Auspica, pertanto, il superamento del rifiuto ideologico di ricorso al MES, il quale permetterebbe alla Calabria l'accesso a ingenti risorse che, se calcolate secondo i criteri del riparto del Fondo sanitario nazionale, ammonterebbero a circa 2 miliardi di euro, ma che potrebbero essere addirittura superiori se si facesse ricorso a parametri che tengano conto, ad esempio, della necessità di garantire il rispetto dei LEA, attualmente sotto la media.

  Flora FRATE (MISTO) preannuncia l'astensione nella votazione sulla proposta di parere del relatore.

  Andrea GIACCONE (LEGA) e Carmela BUCALO (FDI), a nome dei rispettivi gruppi, preannunciano il voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore (vedi allegato 6).

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020.
C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole sul disegno di legge C. 2757 – Parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 18 novembre.

  Debora SERRACCHIANI, presidente, avverte che la Commissione riprende l'esame congiunto in sede consultiva, ai sensi dell'articolo 126-ter del Regolamento, del disegno di legge n. 2757, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020, approvato dal Senato, e della Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2019 (Doc. LXXXVII, n. 3), rinviato nella seduta dello scorso 18 novembre.
  Comunica che non sono state presentate proposte emendative al disegno di legge C. 2757.
  Dà quindi la parola al relatore, onorevole D'Alessandro, per l'illustrazione di una proposta di relazione sul disegno di legge di delegazione europea 2019-2020 e di una proposta di parere sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019, che saranno poste in votazione separatamente.

  Camillo D'ALESSANDRO (IV), relatore, illustra la sua proposta di relazione favorevole sul disegno di legge di delegazione europea 2019-2020 (vedi allegato 7) e la sua proposta di parere favorevole sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019 (vedi allegato 8).

  Elena MURELLI (LEGA), preannunciando il voto contrario del gruppo Lega sulla proposta di relazione e sulla proposta di parere del relatore, ribadisce l'anacronismo di tali atti, sia per il tempo trascorso tra la loro presentazione da parte del Governo e il loro esame da parte del Parlamento, sia perché essi non tengono conto della pandemia di COVID-19 e delle sue drammatiche conseguenze sul sistema economico, Pag. 145 italiano e europeo. In particolare, il disegno di legge di delegazione europea non reca alcuna previsione di misure utili a superare le differenze in materia fiscale e salariale che danneggiano le imprese italiane e la Relazione dà conto di impegni assunti dal Governo, che, tuttavia, non trovano riscontro nel disegno di legge di bilancio all'esame del Parlamento. A tale proposito, lamenta l'esclusione dell'Italia dal confronto in atto tra gli altri Paesi europei su temi importanti, quali, ad esempio, la libera circolazione, il terrorismo e l'immigrazione e sottolinea che il Governo esautora il Parlamento, anche in occasione dei dibattiti sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio dei ministri rese in vista delle riunioni del Consiglio europeo. Anche le risorse che l'Unione europea mette a disposizione degli Stati membri, come ad esempio quelle nell'ambito del programma SURE, nascondo insidie e, non a caso, diversi Paesi hanno preferito rinunciarvi.

  Paolo ZANGRILLO (FI) preannuncia l'astensione del suo gruppo nella votazione sulla proposta di relazione e sulla proposta di parere del relatore.

  Romina MURA (PD) e Niccolò INVIDIA (M5S), a nome dei rispettivi gruppi, preannunciano il voto favorevole sulla proposta di relazione e sulla proposta di parere del relatore.

  Flora FRATE (MISTO) preannuncia l'astensione nella votazione sulla proposta di relazione e sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di relazione del relatore sul disegno di legge di delegazione europea 2019-2020 (vedi allegato 7) e la proposta di parere del relatore sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019 (vedi allegato 8).

  La Commissione delibera altresì di nominare, ai sensi dell'articolo 126-ter, comma 2, del Regolamento, il deputato D'Alessandro quale relatore presso la XIV Commissione.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 novembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.55.