CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2020
480.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 121

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 13.40.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 24 novembre scorso.

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  Alessia ROTTA, presidente, nell'avvertire che non sono stati presentati emendamenti, ricorda che l'esame del provvedimento si concluderà nella giornata odierna con l'approvazione di una relazione e con la nomina di un relatore che potrà partecipare ai lavori della Commissione bilancio.

  Alessio BUTTI (FDI) attribuisce la mancata presentazione di proposte emendative nella Commissione di settore non già all'assenza di idee e contributi – che l'opposizione sarebbe certo in grado di fornire – quanto piuttosto ad una sorta di rassegnazione rispetto al tenore complessivo del provvedimento, in particolare in materia ambientale. Il punto che emerge con massima chiarezza è la debolezza dell'iniziativa politica e legislativa del Dicastero, che ottiene risorse scarsissime rispetto alla portata complessiva della manovra che, peraltro, non comprende l'uso delle risorse del recovery fund, Lo stesso Presidente del Consiglio ha finalmente dovuto ammettere ciò che tutti sapevano e cioè il ritardo nella predisposizione e selezione dei progetti per i quali richiedere il finanziamento europeo.
  Si sofferma, in particolare, sui limitati fondi che l'articolo 134 destina ai parchi nazionali, evidenziando come gli enti gestori si siano rivelati spesso del tutto inefficienti e si paventa quindi il rischio di ulteriori sperperi, oltre che di una predilezione verso spese in conto corrente piuttosto che in conto capitale. Si tratta di un sistema di governance che andrebbe sottoposto ad una incisiva azione riformatrice, che tuttavia l'incapacità dell'Esecutivo rende difficile avviare, come dimostra il continuo rinvio della presentazione del cosiddetto «collegato ambientale», nonostante i ripetuti annunci.
  Risulta a suo avviso meritevole di attenzione anche il comma 8 dell'articolo 135 che, al fine di sostenere e velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA – assegna risorse all'ISPRA. Si arriva al paradosso che per far lavorare commissione la cui costituzione, in alcuni casi, ha richiesto quasi un anno, adesso bisogna affiancarle l'ISPRA, non essendo loro nelle condizioni di operare autonomamente. Vale la pena peraltro evidenziare come tali organismi finiscano nei fatti per rispondere direttamente alle scelte della Presidenza del Consiglio, rappresentando una diminuzione del ruolo del Ministero dell'Ambiente oltre che del Parlamento.
  Anche l'articolo 140 appare criticabile, non tanto per la misura adottata quanto per la sua portata applicativa estremamente ridotta sia nell'ambito territoriale che di risorse impegnate.
  Da ultimo, evidenzia come l'articolo 24, nel disciplinare i piani di sviluppo per la rigenerazione e riqualificazione di aree dismesse sostanzialmente rimette ogni competenza a Investitalia, struttura creata da questa maggioranza e rivelatasi fin dall'inizio inidonea ad assolvere i suoi compiti. L'unico effetto è, ancora una volta, avocare alla Presidenza del consiglio competenze che dovrebbero restare incardinate nei dicasteri di settore, rendendo questi ultimi sempre meno operativi. Al riguardo, ricorda ad esempio dell'annunciato decreto interministeriale adottato dal Ministero dell'ambiente che avrebbe dovuto regolare l'erogazione di ben 200 milioni di finanziamenti per interventi in campo di recupero energetico, di cui non vi è nemmeno traccia sul sito istituzionale.

  Tommaso FOTI (FDI) registra un sentimento di imbarazzo della maggioranza nell'esame del provvedimento, che ritiene tuttavia giustificato. In primo luogo, appare ingiustificato il ritardo nei tempi di presentazione alle Camere, cui ha fatto seguito l'inevitabile stralcio di numerose disposizioni del tutto estranee a questo strumento normativo. Molte di esse, peraltro, erano di competenza proprio della Commissione, quali ad esempio le dispozioni concernenti l'edilizia scolastica, il completamento del progetto «Mantova Hub», la chiusura della liquidazione della società Stretto di Messina Spa, i titolari di concessioni autostradali, la strada a scorrimento veloce Lioni-Grottaminarda, le disposizioni in materia di concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico.
  Integrando le considerazioni del collega che lo ha preceduto sul versante delle misure connesse alle opere infrastrutturali ed edilizie, rileva che l'accusa di sostanziale Pag. 123assenza di iniziativa legislativa e politica formulata per il ministro Costa può certamente essere estesa anche alla ministra De Micheli. Ancora ricorda che la revoca della concessione autostradale- invocata dopo il crollo del ponte di Genova dal governo precedente ed assunta come impegno inderogabile dall'attuale – è ben lungi dalla sua concretizzazione ed anzi vi sono dei segnali che suggeriscono la ricerca di una transazione che è cosa ben diversa dalla revoca di imperio.
  A suo avviso, sarebbe stato utile garantire la stabilizzazione di una serie di misure premiali, soprattutto sul fronte del recupero fiscale, che esistono ma che hanno un orizzonte temporale così limitato da non consentire agli operatori del mercato immobiliare e alle famiglie di orientare le proprie scelte nel medio periodo. Il Governo ha preferito ragionare in termini di bonus immediati, piuttosto che adottare una strategia almeno triennale – come pure richiede la logica del bilancio pluriennale – per favorire strumenti che si rilevano importanti per favorire investimenti privati e facilitare l'emersione dell'evasione fiscale.
  Non si sofferma su una serie di disposizioni di portata ridotta, limitandosi ad osservare che non avrebbero dovuto trovare spazio nella legge di bilancio, quanto piuttosto nell'annunciato e mai presentato disegno di legge denominato «collegato ambientale», rilevando che questo atteggiamento omissivo del Governo determina una menomazione importante delle prerogative della Commissione Ambiente.
  Analogo discorso si può avanzare in relazione alla mancata presentazione di una norma per il prossimo Giubileo. Ricorda al riguardo l'importante opera normativa svolta in questa sede in occasione del Giubileo del 2000, evidenziando come i tempi che intercorrono fino al prossimo, pur astrattamente lunghi, si rivelano invece stringenti, dati i tempi prevedibili per la realizzazione delle opere e la conclamata inerzia governativa.
  Tale inerzia è stata condivisa, con diversi accenti ma in modo unanime, da tutti i soggetti intervenuti nel ciclo di audizioni svolto dalla Commissione nella giornata di ieri, nella quale sono state riproposte idee di buon senso – quali ad esempio quelle formulate dalla FIAP – che il Governo non ha saputo né voluto far proprie.
  Esulando in parte dai temi di specifica competenza della Commissione, ritiene che occorra fare uno sforza per superare l'attuale situazioni di crisi economica con strumenti efficaci, quale ad esempio la cedolare secca per le locazioni commerciali, la stimolazione delle spese in conto capitale e ogni altra misura che abbia effetti di moltiplicazione del prodotto interno e del reddito.
  Conclusivamente preannuncia che il voto contrario della sua parte politica trova fondamento in ragioni di principio e di merito ma anche di metodo. Appare infatti una grave anomalia inframezzare la sessione di bilancio con la votazione dell'ennesima autorizzazione allo scostamento di bilancio e concluderla con la mera ratifica di un pacchetto di decreti legge denominati «decreto ristoro» sui cui contenuti questo ramo del Parlamento non avrà la possibilità di intervenire.

  Stefania PEZZOPANE (PD), relatrice, presenta una proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT dichiara di condividere la proposta della relatrice.

  Paola DEIANA (M5S) esprime il voto favorevole del gruppo M5S sottolineando preliminarmente di condividere l'indicazione, presente nella proposta della relatrice, di rafforzare lo strumento del cosiddetto «superbonus 110 per cento».
  Segnala l'importanza della previsione recata dall'articolo 135 che consentirà finalmente di completare la carta geologica ufficiale d'Italia, strumento essenziale per poter realmente mettere in atto politiche di difesa del suolo, integrando in tal senso l'impegno di questa Commissione, che vede in prima fila le colleghe Terzoni e Pezzopane, di operare a favore delle aree colpite Pag. 124da eventi sismici, anche attraverso la stabilizzazione del necessario personale amministrativo, di cui all'articolo 162. Da ultimo, richiama l'attenzione sull'importanza della previsione – anch'essa frutto di un impegno condotto in Commissione in prima persona e dalla collega Muroni – recata dall'articolo 189 sull'uso del PET riciclato nonché le disposizioni che incentivano buone pratiche nelle zone economiche ambientali di cui agli articoli 140 e 141.

  Silvia FREGOLENT (IV) dichiara che il suo gruppo voterà a favore della proposta soprattutto alla luce dell'auspicio che si trovino risorse per ampliare il più possibile l'operatività dei citato superbonus e che si assicuri la massima semplificazione procedurale per accedere all'incentivo.

  Rossella MURONI (LEU) rileva che il critico contesto complessivo in cui si inserisce la manovra di bilancio ne ha inevitabilmente condizionato le priorità ma ha ancor più reso evidente l'esigenza di coniugare – sul piano culturale e normativo – i valori di tutela dell'ambiente con il tema dello sviluppo sostenibile e della protezione della salute umana.
  Giudica quindi positivo il risultato cui si è pervenuti in una situazione di contesto non ottimale, richiamando a titolo di esempio le disposizioni che favoriscono il completamento della carta geologica nazionale, che rafforzano l'azione del Commissario unico in materia di discariche abusive, che finanziano parchi e aree marine protette e che assumono l'obiettivo di velocizzare le attività istruttorie delle Commissioni VIA, PNIEC e AIA. Condivide infine il passaggio della proposta della relatrice in cui opportunamente si evidenzia la disciplina delle detrazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto superbonus 110 per cento) non incide solo sulla realizzazione di opere edilizie ma riveste un significato anche in termini ambientali estremamente importanti.

  Tullio PATASSINI (LEGA) rileva come la proposta della relatrice riveli in modo chiaro la difficoltà della maggioranza, che si limita a formulare auspici senza riescire a tradurli in veri e propri emendamenti. Emblematici a in tal senso la confusione che vede assegnate poche risorse alla rigenerazione delle aree dismesse e una somma pari al triplo per i monopattini, ad esclusivo beneficio dei produttori cinesi, oppure lo stanziamento quasi ridicolo per le zone economiche ambientali, che invece richiederebbero un massiccio intervento di sostegno e rilancio e, ancora, la previsione di progetti, definiti «pilota», di educazione ambientale, che appare offensiva per le realtà già impegnate in queste attività. Il discorso può essere altresì esteso al «Fondo per la promozione dell'uso consapevole della risorsa idrica», che certo non risolverà la crisi idrica di molti territori italiani, ma forse evoca la fallimentare iniziativa legislativa del movimento cinque stelle, guidata dal Presidente Foco, per la pubblicizzazione dell'acqua, bene che per definizione è pubblico.
  Richiama quindi la norma volta a stabilizzare il personale presso gli Uffici speciali per la ricostruzione e gli enti locali dei territori colpiti dagli eventi sismici ricordando che vi sono numerose previsioni dettate a sostegno di quei territori durante l'emergenza che vanno a scadenza e che non si comprende perché non siano state già prorogate, ivi compreso l'extra contributo per la ricostruzione.
  Nel condividere l'esigenza di mettere a regime una disciplina più snella per il superbonus rileva come la manovra in esame non rechi alcuna vera misura di rilancio infrastrutturale del Paese e in particolare del Mezzogiorno, nonostante la dialettica sviluppata in occasione degli atti di indirizzo parlamentare concernente lo stretto di Messina, che si è caratterizzata per la fobia della maggioranza verso l'uso della parola «ponte».
  Per tali ragioni dichiara il voto contrario della Lega.

  Alessia ROTTA, presidente, anche alla luce dei richiami operati nel corso della discussione agli incentivi fiscali in materia edilizia, ricorda che domani 26 novembre, in sede di Ufficio di presidenza, avrà luogo la presentazione del rapporto «Il recupero Pag. 125e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell'impatto delle misure di incentivazione», aggiornamento annuale dello studio del Servizio Studi in collaborazione con il CRESME. Pone quindi in votazione la proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni presentata dalla relatrice (allegato 1).

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole presentata dalla relatrice (vedi allegato 1)

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020.
C. 2757 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 novembre.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che l'esame del disegno di legge di delegazione europea si svolge secondo le procedure dettate dall'articolo 126-ter, comma 1, del Regolamento, in base alle quali le Commissioni in sede consultiva esaminano le parti di competenza e deliberano una relazione sul disegno di legge, nominando altresì un relatore, che può partecipare alle sedute della XIV Commissione. Sulla relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (esaminata congiuntamente al disegno di legge di delegazione europea in base al parere della Giunta per il Regolamento del 14 luglio 2010) le Commissioni esprimono invece un parere.
  Avverte quindi che non sono stati presentati emendamenti e che il termine per la presentazione di proposte emendative presso la XIV Commissione è stato fissato per domani giovedì 26 novembre alle ore 14.

  Antonio FEDERICO (M5S), relatore, presenta una proposta di relazione favorevole (vedi allegato 2).

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, concorda con la proposta del relatore.

  Alessio BUTTI (FDI) desidera esprimere le ragioni per le quali la sua parte politica esprimerà il voto contrario, senza per questo sottovalutare le indicazioni e gli stimoli ad una maggiore condivisione di intenti formulati dal Presidente Mattarella e che alcuni esponenti del PD hanno declinato con esclusivo riguardo ai colleghi di Forza Italia.
  In particolare, reputa che l'attribuzione di deleghe così numerose e su oggetti particolarmente sensibili al Governo si traduce in una cessione di sovranità all'Unione europea. Infatti il tessuto normativo unionale non appare frutto di alcuna reale interlocuzione tra le Istituzioni sovranazionali e il nostro Paese, che si limita ad accettarle supinamente.
  Pur non essendo di diretta competenza della Commissione, rileva inoltre come questo atteggiamento passivo produca un ulteriore danno: infatti si recepiscono direttive che, non essendo praticabili, vengono sistematicamente disattese con conseguente apertura di procedimenti sanzionatori nei confronti dell'Italia. Richiama al riguardo le vicende relative alla direttiva sui media televisivi e al codice delle comunicazione elettroniche, che pretendevano di imporre all'Italia di finanziare infrastrutture di rete controllate da soggetti esteri.
  Il voto contrario è altresì motivato dalla totale assenza di reale coinvolgimento parlamentare da parte del Governo sul processo di prenotazione e di utilizzo delle quote del Recovery Fund che saranno rese disponibili dall'unione europea.

  Alessia ROTTA, presidente, ricorda che, in relazione all'ultima osservazione del collega, la Commissione ha convocato i ministri di settore per acquisire i loro orientamenti e assicura ai colleghi che si farà carico in prima persona di richiedere una nuova loro audizione per conoscere e condizionare le scelte governative che si concretizzeranno nel recovery plan.

  Paola DEIANA (M5S) dichiara il voto favorevole sulle proposte del relatore, sottolineando Pag. 126 la valenza delle previsioni recate agli articoli 5 e 22 del disegno di legge, quest'ultimo costituendo un importante tassello dell'iniziativa politica condotta in prima persona e con la collega Muroni per la riduzione della plastica monouso e la incentivazione alla riconversione ecologica delle imprese del settore.

  Tullio PATASSINI (LEGA) considera l'impostazione del disegno di legge di delegazione europea un'ennesima dimostrazione del timore reverenziale dell'Italia rispetto al consesso europeo. Ciò trova particolare espressione nella previsione di una serie di limiti più stringenti rispetto ai nostri partner, a detrimento della nostra capacità produttiva e concorrenziale, per esempio con riguardo al traguardo della chiusura delle centrali a carbone, che la Germani effettuerà molti anni dopo di noi.
  Ancora più delicato il tema dei limiti all'uso delle biomasse per l'alimentazione delle centrali, con inevitabili danni alle imprese agricole e un arretramento rispetto agli obiettivi virtuosi in materia ambientale che non possono prescindere da fasi di transizione. Non comprende come mai l'Italia non difenda le sue capacità di essere sempre all'avanguardia nelle tecnologie e pratiche di economia circolare e non faccia valere tale posizione di forza nell'interlocuzione con le autorità europee.

  Silvia FREGOLENT (IV) dichiara che il voto favorevole del proprio gruppo non discende solo da un atto di responsabilità legato all'appartenenza alla maggioranza parlamentare, ma è motivato da un giudizio complessivamente favorevole sul testo, anche se non mancano punti critici, come ad esempio la necessità di una maggiore tutela di filiere produttive anche in ambito energetico, che potrebbe certamente favorire il processo di decarbonizzazione.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di relazione favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 2).

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 17 novembre.

  Antonio FEDERICO (M5S), relatore, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, concorda con la proposta del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 25 novembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza della presidente Alessia ROTTA. — Interviene il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare Roberto Morassut.

  La seduta comincia alle 15.45.

  Alessia ROTTA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante gli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Pag. 127
  L'ordine del giorno reca lo svolgimento di interrogazioni a risposta in Commissione in materia di Ambiente.
  Ricorda che, a norma dell'articolo 132, comma 2, del regolamento, dopo la risposta del rappresentante del Governo, l'interrogante ha facoltà di replicare per non più di cinque minuti.

5-03685 Giacometto: Modalità di ripartizione delle risorse del piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici e assegnazione delle risorse necessarie per la bonifica dell'amiantifera di Balangero in Piemonte.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Carlo GIACOMETTO (FI), intervenendo in replica da remoto, ringrazia il rappresentante del Governo per l'articolata risposta, dalla quale evince che l'oggetto della sua interrogazione – risalente all'inizio del 2020 e legato ad una polemica sviluppata sui giornali – verte sulla corresponsabilità dell'Esecutivo regionale nel seguire l'iter procedurale richiesto dal Governo centrale. È in ogni caso convinto che vi siano le condizioni per una rapida e costante ripresa dell'erogazione dei finanziamenti da destinare alla regione che più di ogni altra è stata impegnata – pagandone un amaro prezzo – nella produzione di eternit ed amianto ma che tuttavia, per ragioni varie, non è premiata nella distribuzione delle risorse necessarie a porre rimedio ai danni registrati. Non essendovi situazioni definite, non ritiene di dichiararsi soddisfatto ma sospende il giudizio in attesa dello sviluppo degli eventi.

5-04491 Ilaria Fontana: Stato di avanzamento della bonifica del sito di interesse nazionale del bacino del fiume Sacco.

  Il Sottosegretario Roberto MORASSUT, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Ilaria FONTANA (M5S) si dichiara soddisfatta per la risposta del Governo, da cui trae la convinzione che vi sia un impegno concreto delle istituzioni nazionali e locali che non si era certamente registrato negli anni scorsi in cui, da semplice cittadina, ha visto il disinteresse della politica verso questo territorio così complesso. Si tratta infatti di un'area che comprende 40 km di corso d'acqua, che investe due province e moltissimi comuni, con inevitabili difficoltà di raccordo amministrativo. Nel rallegrarsi dell'iniziativa e dell'accelerazione dell'iter amministrativo da parte del Governo e della Regione, esprime tuttavia preoccupazione per i ritardi che sono stati ammessi nella risposta del sottosegretario e che paventano il rischio, assolutamente da evitare, di perdere i finanziamenti già disponibili.
  Da ultimo, apprezza il richiamo alla peculiare situazione dell'area «Le Lame» che si trova ad essere una discarica all'interno del sito in oggetto. Invita quindi il Governo ad intervenire, senza però procedere ad un mero trasferimento di rifiuti da un luogo all'altro, se non in via temporanea e nell'ottica di una soluzione definitiva della problematica.

  Alessia ROTTA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 16.10.