CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2020
480.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 67

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis (in videoconferenza).

  La seduta comincia alle 14.35.

Sui lavori della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, avverte che, poiché nella seduta odierna in sede consultiva non sono previste votazioni, ai deputati è consentita la partecipazione da remoto, in videoconferenza, secondo le modalità stabilite dalla Giunta per il Regolamento nella riunione del 4 novembre scorso.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, per le parti di competenza, rinviato nella seduta di ieri.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri è stato illustrato il provvedimento.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), per quanto riguarda gli aspetti di competenza della Commissione Giustizia, ritiene apprezzabile in primo luogo il fatto che il disegno di legge di bilancio in esame non abbia i toni enfatici e trionfalistici degli anni precedenti. Rileva a tale proposito come la presenza del sottosegretario Giorgis gli consenta di svolgere alcune riflessioni senza doversi confrontare con il collega Ferraresi, con il quale nelle scorse occasioni ha «incrociato le lame» soprattutto per l'enfasi da quest'ultimo dimostrata con riguardi all'epocale incremento degli organici della magistratura. Ribadisce pertanto le considerazioni già svolte nelle precedenti occasioni, quando aveva rilevato che l'aumento tabellare disposto dal Ministro Bonafede, essendo una misura astratta, non avrebbe prodotto alcun beneficio in termini di incremento dell'efficienza della magistratura. Nel fare presente che i concorsi banditi dall'attuale Ministro sono dal punto di vista numerico in linea con quelli precedenti, semmai con una tendenza al ribasso, sottolinea come, a due anni dalla strombazzata riforma epocale degli organici, Pag. 68 la situazione sia inalterata. Cita a tale proposito i dati pubblicati sul sito del Consiglio della magistratura, secondo i quali, a fronte di un incremento sulla carta delle unità di magistrati, che ammontano dal punto di vista tabellare a 10.413 unità, si registra contemporaneamente un aumento dei posti scoperti, che sono passati a 1.310 rispetto ai 1.012 del 2019 e ai 1.136 del 2018. Nel sottolineare l'inevitabilità di tale situazione visto che, a fronte degli intervenuti pensionamenti, viene bandito un solo concorso all'anno, peraltro con numeri inferiori rispetto al passato, fa presente alla relatrice che l'euforica politica del Ministro Bonafede non si è rivelata epocale come previsto. Aggiunge inoltre che per gli anni futuri la situazione è destinata a peggiorare, non essendo stato bandito alcun concorso per il 2020. Per quanto riguarda il personale amministrativo, pur apprezzando lo sforzo compiuto dal Ministro, rileva che le assunzioni previste non sono in grado di colmare i gravissimi vuoti di organico. Preannuncia pertanto la presentazione da parte del gruppo di Forza Italia di alcuni emendamenti volti ad incrementare le assunzioni in modo significativo, sottolineando la necessità di disporre di personale amministrativo in numeri superiori, al fine di affiancare adeguatamente il lavoro dei magistrati. Riprende inoltre il ragionamento già svolto durante l'esame del decreto-legge sicurezza e immigrazione, sottolineando come la scelta del Ministro Bonafede di prevedere la composizione collegiale per le decisioni sulle controversie in materia di protezione internazionale contrasti con la volontà di alleggerire i carichi dei processi, con particolare riguardo al settore civile. Nel ricordare che lo stesso relatore sul decreto-legge sicurezza e immigrazione ha posto la questione nella parte motiva della sua proposta di parere, senza tuttavia tradurla in osservazioni o condizioni, ribadisce che con tale scriteriato intervento si vanificano i buoni risultati ottenuti, attribuibili alla riforma dell'allora Ministro Orlando. Ricordando ancora una volta il contributo del presidente del Tribunale di Venezia che ha fornito dati significativi e indiscutibili con riguardo all'aggravio degli uffici giudiziari di primo grado, fa presente che Forza Italia ha presentato un emendamento al decreto-legge sicurezza e immigrazione, in corso di esame presso la I Commissione, per trasferire al giudice di pace la competenza sulle controversie in materia di protezione internazionale al fine di consentire ai tribunali di seguire cause più rilevanti. Sottolinea a tale proposito la necessità di fornire un adeguato sostegno economico anche alla categoria dei giudici onorari, che sono stati penalizzati dal blocco delle udienze introdotto in conseguenza dell'emergenza sanitaria, tanto più considerato che molti di loro hanno abbandonato la professione di avvocato e vivono delle sole provvidenze derivanti dalla funzione di giudice di pace. Sollecita pertanto l'attenzione della relatrice su un emendamento che il gruppo di Forza Italia si accinge a presentare al disegno di legge di bilancio al fine di prevedere adeguati interventi di ristoro anche alla categoria dei giudici di pace, di cui finora nessuno si è ricordato. In conclusione, nel sottolineare che Forza Italia vuole distinguersi per lo spirito costruttivo che anima gli interventi in tema giustizia e di emergenza sanitaria, auspica che le sue istanze possano essere anche parzialmente accolte.

  Maria Carolina VARCHI (FDI) ritiene che in questa fase emergenziale vi siano delle categorie, in particolare quella dei giudici onorari, che più di altre meritino una attenzione maggiore di quella che la maggioranza, al di là del fatto che sia in corso d'esame presso l'altro ramo del Parlamento una proposta di riforma sul tema, ha loro destinato. Per quanto attiene alle spese di giustizia, rammenta di aver affrontato la questione in ogni provvedimento avente natura economica e segnala alla relatrice che, al di là degli annunci fatti dal Ministro Bonafede sul tema, tutte le corti d'appello hanno segnalato la mancanza di fondi. A suo avviso, prima ancora di procedere a nuove assunzioni – delle quali tuttavia sottolinea la necessità – ritiene necessario procedere ad un accurato screening volto ad individuare quante e quali spese devono ancora essere evase. Evidenzia che a tutt'oggi non si è completato il Pag. 69processo di informatizzazione e di formazione e ritiene che a fronte di provvedimenti che prevedono l'utilizzo di mezzi telematici, non vi sia da parte dell'apparato amministrativo la adeguata capacità di adeguarsi a tale processo. Preannuncia quindi la presentazione di emendamenti in questa direzione ed auspica che la maggioranza li voglia valutare con un diverso approccio rispetto quello utilizzato fino ad ora.

  Cosimo Maria FERRI (IV) ritiene che sia giunto il momento di fornire delle risposte ai temi che riguardano il personale amministrativo, il cui contributo è essenziale per il buon andamento del servizio giustizia. A suo avviso il provvedimento in esame può essere una buona occasione, considerato anche il fatto che a causa dell'emergenza sanitaria i concorsi sono stati sospesi, per recuperare tutte le graduatorie aperte, come quelle di polizia penitenziaria, e anche per attingere dalle graduatorie dei concorsi chiusi senza assumere tutti i candidati risultati idonei, siano esse relative agli uffici giudiziari o a quelli di polizia penitenziaria. Con riferimento alla magistratura onoraria, condivide le osservazioni dei colleghi che sono intervenuti ed evidenzia che se i magistrati onorari, che non hanno percepito quanto dovuto, venissero meno al loro impegno e servizio, la magistratura togata si verrebbe a trovare in grave difficoltà. Sottolinea che nell'ultimo ultimo concorso bandito per la magistratura, tra i titoli richiesti, è stato giustamente valorizzato lo svolgimento del servizio di magistrato onorario. A suo avviso, molti magistrati onorari parteciperanno a tale procedura concorsuale e ritiene pertanto necessario che il Ministero della giustizia offra una giusta prospettiva di carriera a coloro che invece desiderano permanere nel ruolo della magistratura onoraria. Ritiene pertanto che si debba fare un ulteriore sforzo per rispetto del lavoro svolto da questa tipologia di magistrati.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ricorda che il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno per le parti di competenza – come convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi – è fissato alle ore 18 della giornata odierna. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.