CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 novembre 2020
479.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 85

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 novembre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 12.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023.
C. 2790-bis Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Esame per le parti di competenza e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che il disegno di legge di bilancio è composto di due sezioni: nella prima sono riportate le disposizioni in materia di entrata e di spesa aventi ad oggetto misure quantitative funzionali a realizzare gli obiettivi di finanza pubblica; nella seconda sono invece indicate le previsioni di entrata e di spesa, espresse in termini di competenza e di cassa, formate sulla base della legislazione vigente, apportando a tali previsioni le variazioni derivanti dalle disposizioni della citata prima sezione, alle quali è assicurata autonoma evidenza contabile. Saranno quindi esaminate da questa Commissione, oltre alle disposizioni di propria competenza contenute nella prima sezione, anche la Tabella relativa allo stato di previsione del Ministero della difesa (Tabella n. 12) contenuta nella seconda sezione.
  Ricorda, inoltre, che l'esame si concluderà con l'approvazione di una relazione sulle parti di competenza del disegno di legge di bilancio e con la nomina di un relatore. Potranno essere presentate relazioni di minoranza. La relazione approvata dalla Commissione e le eventuali relazioni di minoranza saranno trasmesse alla Commissione bilancio. I relatori (per la maggioranza e di minoranza) potranno partecipare ai lavori della Commissione bilancio per riferire circa i lavori svolti presso la Commissione di settore. La Commissione potrà inoltre esaminare gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza. Riguardo al regime di presentazione degli emendamenti ricorda che gli emendamenti che riguardano parti di competenza di questa Commissione potranno essere presentati sia in quest'ultima, sia direttamente presso la Commissione bilancio. La stessa regola è peraltro applicata in via di prassi anche agli emendamenti compensativi all'interno di parti di competenza di questa Commissione. Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati presso la Commissione bilancio, anche al solo scopo di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. La valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati presso questa Commissione sarà effettuata dalla Presidenza della medesima prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia, fermo restando che, come da prassi, gli emendamenti che saranno ripresentati in Commissione bilancio, ivi compresi quelli approvati, saranno comunque sottoposti, analogamente a quelli presentati direttamente in V Commissione, ad una puntuale valutazione di ammissibilità, ai fini dell'esame in sede referente, da parte della presidenza della medesima V Commissione. In particolare, sono previste specifiche regole per l'emendabilità della prima e della seconda sezione nonché per gli emendamenti volti a modificare, con finalità di compensazione, contemporaneamente la prima e la seconda sezione del disegno di legge di bilancio, ferme restando le regole ordinarie sulla compensatività, a seconda che si tratti di oneri di parte Pag. 86corrente o in conto capitale. Riguardo a tali specifiche regole, rinvia integralmente alle linee guida di carattere procedurale – contenute nella lettera della Presidenza della Camera, inviata ai Presidenti delle Commissioni permanenti in data 25 ottobre 2016 – adottate in occasione della prima applicazione della riforma della legge di contabilità e finanza pubblica introdotta dalla legge n. 163 del 2016. Ricorda, infine, con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, che presso le Commissioni di settore possono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione saranno allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo potranno essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.
  Propone, quindi, di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e ordini del giorno, a mercoledì 25 novembre 2020, alle ore 18.

  La Commissione concorda.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, riferisce che la riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, introdotta dalla legge 4 agosto 2016, n. 163, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243, ha apportato alcune significative innovazioni alla previgente disciplina contabile. In particolare, i contenuti delle previgenti leggi di bilancio e di stabilità sono stati ricompresi in un unico provvedimento, costituito dalla nuova legge di bilancio, riferito a un periodo triennale ed articolato in due sezioni. La prima sezione svolge essenzialmente le funzioni dell'ex disegno di legge di stabilità; la seconda sezione svolge, invece, le funzioni del disegno di legge di bilancio.
  Come è noto, l'analisi generale e macroeconomica dell'attuale quadro della finanza pubblica è significativamente condizionata dalla crisi economica internazionale provocata dalla pandemia da COVID-19, che ha portato il Governo a richiedere più volte al Parlamento l'autorizzazione allo scostamento dal bilancio. In tale contesto, la manovra di finanza pubblica varata dal Governo per il triennio 2021-2023 prevede una significativa espansione fiscale e contiene importanti provvedimenti che rappresentano la prosecuzione delle misure intraprese sinora per proteggere la salute dei cittadini e garantire la sicurezza e la stabilità economica del Paese. Allo stesso tempo, vengono messe in campo le risorse necessarie per garantire il rilancio del sistema economico, attraverso interventi su fisco, investimenti, occupazione, scuola, università e cultura.
  Ciò premesso, passa ad esaminare i profili di competenza della Commissione Difesa contenuti nella I Sezione del disegno di legge di bilancio 2021.
  Segnala, in primo luogo, l'articolo 135, che, al fine di potenziare le misure di tutela ambientale, autorizza, al comma 7, la spesa di 3 milioni di euro annui, a decorrere dall'anno 2022, per le attività di vigilanza e controllo dell'ambiente marino e costiero svolte dal Corpo delle capitanerie di porto-Guardia costiera, tra cui rientrano anche le funzioni esercitate ai sensi del comma 2, dell'articolo 135 del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66).
  Vi è poi gruppo di norme che interviene su questioni che riguardano il personale. In particolare, i commi 7 e 8 dell'articolo 160 autorizzano l'Arma dei carabinieri all'assunzione di personale operaio a tempo indeterminato, in deroga al contingente previsto ai sensi della legge 5 aprile 1985, n. 124. Il numero massimo di unità previste è di 19 unità per l'anno 2021 e di 38 per l'anno 2022, per una spesa complessiva, rispettivamente, di 585.000 euro nel 2021, e di 1.770.000 euro nel 2022. Come precisato nella relazione tecnica allegata al provvedimento, il livello di inquadramento economico è definito dai contratti collettivi nazionali di riferimento (idraulico forestale e idraulico-agraria) i quali individuano le Pag. 87specializzazioni richieste dall'ente che li impiega e, quindi, i compiti che tale personale sarà materialmente chiamato a svolgere.
  L'articolo 166, invece, prevede, fatto salvo quanto previsto dagli articoli 703 e 2199 del codice dell'ordinamento militare con riguardo alle riserve di posti nei concorsi per l'accesso nelle carriere iniziali e alle riserve di posti per i volontari in ferma prefissata, l'assunzione straordinaria di un contingente massimo di 4.535 unità delle Forze di polizia, nel limite della dotazione organica, in aggiunta alle facoltà di assunzione previste a legislazione vigente, da attuarsi mediante un piano quinquennale per il periodo dal 2021 al 2025. L'intervento consentirà di incrementare i servizi di prevenzione e di controllo del territorio, di tutelare l'ordine e la sicurezza pubblica ed economico-finanziaria connessi anche all'emergenza sanitaria da COVID-19, nonché di garantire l'efficienza degli istituti penitenziari. Le assunzioni straordinarie previste per l'Arma dei Carabinieri ammontano a complessive 700 unità di personale, di cui 200 unità nel 2023, 250 nel 2024, ed altre 250 nel 2025. Sottolinea, al riguardo, le particolari esigenze di reclutamento registrate anche dal Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera, funzionalmente facenti capo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ma strutturalmente inquadrati nell'ambito della Marina militare.
  Segnala, poi, l'articolo 167, che istituisce, a decorrere dal 2021, un fondo – con una dotazione annua di 50 milioni di euro – per la retribuzione dei servizi esterni, ovvero delle attività operative al di fuori dell'ordinaria sede di servizio svolte dal personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco per i peculiari compiti connessi anche all'emergenza sanitaria da COVID-19. Ricorda che la corresponsione di una indennità per i servizi esterni per il personale delle Forze di polizia che svolgono determinare attività è disciplinata dall'articolo 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 395 del 1995. Le risorse del fondo verranno ripartite con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri della pubblica amministrazione e dell'economia e delle finanze, sentiti i Ministri dell'interno, della difesa e della giustizia.
  Particolare rilievo presenta, poi, l'articolo 180, che, al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi di controllo del territorio, nell'ambito del dispositivo «Strade sicure», dispone la proroga di un contingente di personale delle Forze armate pari a 7.050 unità, fino al 30 giugno 2021, a 6.000 unità, dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2022, e di 5.000 unità dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022. Inoltre, al fine di garantire e sostenere la prosecuzione, da parte delle Forze armate, dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19, viene prevista anche l'ulteriore proroga, fino al 31 gennaio del 2021, del contingente di 753 di unità di personale militare facente parte del dispositivo «Strade sicure», da ultimo prorogato, fino al 31 dicembre 2020, dal decreto-legge n. 125 del 2020. Gli oneri relativi all'impiego del richiamato contingente ammontano, per l'anno 2021, a 166.678.933 euro, di cui 164.208.250 euro relativi al personale delle Forze armate utilizzato nel piano di impiego operativo (comma 74 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 78 del 2009) e 2.470.683 euro relativi al personale delle Forze di polizia che concorrono, unitamente alle Forze armate, nel controllo del territorio (comma 75 dell'articolo 24 del decreto-legge n. 78 del 2009) e, per l'anno 2022, a 141.521.230 euro, di cui 139.050.547 euro relativi al personale delle Forze armate, e 2.470.683 euro relativi il personale delle Forze di polizia. Gli oneri connessi, invece, all'impiego delle 753 unità di personale militare a disposizione dell'operazione «Strade sicure», con compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19, prorogato fino al 31 gennaio 2021, ammontano a euro 2.494.486, di cui euro 549.650 per il pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario, ed euro 1.944.836 per gli altri oneri connessi all'impiego del personale.
  Vi è, poi, sempre nella I Sezione del disegno di legge di bilancio, un'altra disposizione Pag. 88 che interessa direttamente il comparto della Difesa. Si tratta dell'articolo 177, che reca alcune norme contabili in materia di difesa, dalle quali non derivano nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. Più in particolare, il comma 1 – con una novella all'articolo 615 del codice dell'ordinamento militare, relativo al Fondo per le esigenze di difesa nazionale e per il finanziamento degli interventi a sostegno dell'economia nel settore dell'industria nazionale a elevato contenuto tecnologico – adegua il meccanismo di finanziamento di tale fondo alla riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, spostandolo dalle Tabelle della legge di stabilità all'articolato della Sezione I della legge di bilancio. Tale intervento consente di attualizzare i meccanismi di finanziamento del citato fondo individuando nella legge di bilancio, e non più nella legge di stabilità, il provvedimento legittimante. Il comma 2, invece, attribuisce al Capo di stato maggiore della difesa, a decorrere dall'anno 2022, la gestione amministrativa delle risorse di funzionamento degli enti della difesa a carattere interforze, stabilendo che egli, anche avvalendosi delle competenti direzioni generali, provveda, nei limiti degli stanziamenti approvati dal Ministro, all'impiego operativo e alla diretta amministrazione dei correlati fondi del settore funzionamento volti ad assicurare l'efficienza dei mezzi, dei materiali e delle infrastrutture. Ricordo che gli enti interforze dipendenti dal Capo di stato maggiore della difesa (articolo 93 del Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare – D.P.R. n. 90, del 2010) sono: il Centro alti studi della Difesa; il Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali; la Scuola delle telecomunicazioni delle Forze armate; la Scuola interforze per la Difesa NBC; la Scuola di aerocooperazione. Evidenzia, quindi, che, secondo quanto riportato nella relazione illustrativa, l'intervento, anche alla luce delle esigenze emerse durante l'emergenza epidemiologica, ha lo scopo di realizzare una più efficace attività di programmazione e gestione delle risorse destinate al funzionamento degli enti e dei comandi dell'area tecnico-operativa interforze, direttamente dipendenti dal Capo di stato maggiore della difesa. Infine, il comma 3 novella l'articolo 4 della legge di revisione dello strumento militare (legge n. 244, del 31 dicembre 2012), con l'obiettivo di migliorare il processo di reiscrizione, nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa, dei risparmi derivanti dall'attuazione delle misure di ottimizzazione organizzativa e finanziaria previste dalla legge stessa. Più specificatamente, si prevede che tali risparmi siano iscritti nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa sulla base delle previsioni effettuate per l'esercizio finanziario di riferimento e resi disponibili nell'esercizio finanziario successivo a quello oggetto di accertamento. Al riguardo, la relazione illustrativa spiega che, dall'esercizio finanziario 2017, i risparmi che sono stati determinati dalla riduzione delle consistenze organiche per effetto delle disposizioni dei decreti legislativi delegati previsti dalla legge n. 244 del 2012, vengono individuati attraverso un decreto interministeriale (Difesa, Funzione Pubblica ed Economia e finanze) che, ai sensi che dell'articolo 4, comma 1, lettera d), della stessa legge di revisione dello strumento militare, deve essere effettuato nel corso di ciascun esercizio finanziario. La relazione fa, inoltre, presente che, stante la complessità dell'iter di approvazione, tale decreto viene sottoscritto nell'ultima parte dell'anno rendendo, di fatto, inefficace l'impiego delle risorse, la cui assegnazione viene, pertanto, disposta con una variazione di bilancio approvata con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, che esplica i suoi effetti nell'anno successivo. La proposta di modifica, dunque, mira, a fronte dell'accertamento delle consistenze del personale in un determinato anno, a rendere le somme risparmiate direttamente disponibili e utilizzabili sullo stato di previsione della spesa del Ministero della difesa dell'anno immediatamente successivo.
  Quanto alla II Sezione, che riguarda le previsioni di entrata e di spesa relativa agli stati di previsione dei singoli ministeri, segnala che nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti, l'articolo 220, ai commi 2 e 3, stabilisce, per Pag. 89l'anno 2021, il numero massimo degli ufficiali ausiliari del Corpo delle capitanerie di porto da mantenere in servizio come forza media e la consistenza organica degli allievi del Corpo delle capitanerie di porto per la frequenza ai corsi presso l'Accademia navale e le Scuole sottufficiali della Marina militare.
  Passando allo stato di previsione del Ministero della difesa, rileva che l'articolo 222 autorizza, al comma 1, l'impegno e il pagamento delle spese del dicastero per l'anno finanziario 2021, in conformità a quanto esposto nella Tabella n. 12. L'articolo reca, poi, disposizioni di natura meramente contabile, volte a regolare modalità di gestione, nonché determinazioni quantitative che le leggi vigenti rinviano alla legge di bilancio annuale. In particolare, i commi da 2 a 5, stabiliscono, rispettivamente, per l'anno 2021: il numero massimo degli ufficiali ausiliari da mantenere in servizio come forza media; la consistenza organica degli allievi ufficiali delle Forze amate, compresa l'Arma dei carabinieri; la consistenza organica degli allievi delle scuole sottoufficiali delle Forze armate, esclusa l'Arma dei carabinieri; e, infine, la consistenza organica degli allievi delle scuole militari. Il comma 6, consente di applicare alle spese per infrastrutture multinazionali della NATO, sostenute a carico di taluni programmi della missione «Difesa e sicurezza del territorio», le direttive NATO in materia di procedure di negoziazione in materia di affidamento dei lavori. Il comma 7 rinvia agli elenchi n. 1 e n. 2, allegati allo stato di previsione del Ministero della difesa, per l'individuazione delle spese per le quali si possono effettuare i prelevamenti dai fondi a disposizione relativi alle tre Forze armate e all'Arma dei carabinieri. Il comma 8 prevede la riassegnazione, ai pertinenti programmi dello stato di previsione del Ministero della difesa, delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dal CONI, dalla società «Sport e salute Spa», dal Comitato Italiano Paralimpico, dalle singole federazioni sportive nazionali, dalle regioni, dalle province, dai comuni e da altri enti pubblici e privati, e destinate alle attività sportive del personale militare e civile della Difesa. Il comma 9 autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze a provvedere alla riassegnazione, ai pertinenti capitoli del programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e sicurezza», delle somme versate all'entrata del bilancio dello Stato dalla Banca d'Italia per i servizi di vigilanza e custodia resi dal personale dell'Arma stessa. Infine, il comma 10 autorizza il Ministero della difesa, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze a ripartire, con propri decreti, le somme iscritte per l'anno 2021 da destinare alle associazioni combattentistiche.
  Infine, l'articolo 228 riporta norme aventi carattere gestionale – di natura prettamente formale – riprodotte annualmente nella legge di bilancio. In particolare, il comma 5 consente la conservazione nel conto residui delle risorse finanziarie non utilizzate alla chiusura dell'esercizio finanziario relative a fondi destinati all'incentivazione del personale civile dello Stato, delle Forze armate, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dei Corpi di polizia, nonché delle risorse per la corresponsione del trattamento economico accessorio del personale dirigenziale. Il comma 22, invece, autorizza la Ragioneria Generale dello Stato a riassegnare, al Ministero della difesa, le somme versate in entrata concernenti le competenze fisse e accessorie del personale dell'Arma dei Carabinieri in forza extra organica presso altre amministrazioni. Il comma 28, infine, autorizza il Ministro dell'economia e delle finanze ad apportare variazioni compensative di bilancio, relativamente alle sole competenze fisse, tra i capitoli delle Amministrazioni interessate al riordino delle Forze armate e delle Forze di polizia previsto dai decreti legislativi delegati in materia di riordino dei ruoli e delle carriere.
  Per quanto riguarda l'analisi della spesa del Ministero della difesa per il triennio 2021-2023, il disegno di legge di bilancio autorizza spese finali, in termini di competenza, pari a 24.541,8 milioni di euro nel 2021, a 25.160,6 milioni per il 2022, e a 23.489,0 milioni per il 2023. In termini di cassa, le spese finali del Ministero sono, invece, pari a 24.597,4 milioni di euro nel Pag. 902021, a 25.167,5 milioni di euro nel 2022, e a 23.479,6 milioni di euro nel 2023.
  Rispetto alla legge di bilancio 2020, quando le spese finali ammontavano a 22.941,7 milioni di euro, il disegno di legge di bilancio 2021-2023 espone un andamento della spesa in crescita fino al 2022, per poi diminuire nell'ultimo anno del triennio di riferimento. L'aumento della spesa finale relativa al 2021 rispetto all'anno precedente, pari in termini assoluti a 1,6 miliardi di euro, deriva dagli effetti congiunti di un aumento delle spese di parte corrente, pari a 381 milioni di euro, e di quelle di parte capitale, pari a 1.219,1 milioni di euro. Con riguardo al bilancio dello Stato nel suo complesso, gli stanziamenti di spesa del Ministero della difesa autorizzati nell'anno 2021 ammontano al 3,19 per cento della spesa finale del bilancio statale, in leggera diminuzione percentuale rispetto al 2020 (3,46 per cento).
  La dotazione complessiva di competenza, a legislazione vigente, per l'anno 2021, esposta nella Tabella 12 assomma, invece, a 23.970,9 milioni di euro. Rispetto ad essa, la manovra finanziaria per il 2021 determina, complessivamente, un incremento delle spese finali di circa 571 milioni di euro, imputabili sia alla spesa corrente (+167,7 milioni), in conseguenza delle misure legislative introdotte dall'articolato della I Sezione, sia alla spesa in conto capitale (+403,2 milioni), per gli effetti finanziari complessivi ascrivibili alla II Sezione.
  Per quanto concerne la I Sezione, gli effetti di maggiore spesa sono attribuibili quasi totalmente all'articolo 180 del disegno di legge di bilancio, che – per l'anno 2021 – quantifica in 166,7 milioni di euro la spesa per il personale delle Forze armate utilizzato nell'operazione «Strade sicure», comprensivo della proroga del contingente di 753 unità utilizzato in relazione all'emergenza da COVID-19. La restante parte è, per metà, ascrivibile all'articolo 160, commi 7 e 8, che autorizzano l'Arma dei Carabinieri all'assunzione di personale operaio a tempo indeterminato i cui oneri, per il 2021, sono pari a 585.000 euro.
  Per quanto riguarda la II Sezione, segnala il rifinanziamento di 450 milioni di euro relativo ad «Investimenti Difesa».
  Passando all'analisi delle previsioni di spesa per Missioni e per Programmi, la spesa complessiva del Ministero della difesa per il 2021 è allocata principalmente sulla Missione n. 5 «Difesa e sicurezza del territorio», che rappresenta circa il 93 per cento del valore della spesa finale complessiva del Ministero ed è pari a 22.835,9 milioni di euro. Rispetto alla dotazione a legislazione vigente (22.265,5 milioni di euro), tale missione registra un aumento delle spese pari a 570,4 milioni di euro. Tutti i programmi all'interno della missione subiscono un aumento: l'incremento maggiore è quello del Programma «Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari» (+437 milioni di euro), dovuto soprattutto, come già detto, al rifinanziamento di 450 milioni di euro sul capitolo 7140 (Fondo relativo all'attuazione dei programmi di investimento pluriennale per le esigenze di difesa nazionale). Subisce un notevole incremento anche il Programma «Approntamento e impiego delle forze terrestri» (+119,3 milioni di euro), dovuto ad effetti derivanti interamente dalla proroga del dispositivo «Strade sicure» operata dall'articolo 180. Segnala, infine, sul Programma «Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza», un incremento di 10,6 milioni di euro, dovuto quasi interamente ad un rifinanziamento della II Sezione sul programma «Spese per il potenziamento dei servizi dell'Arma dei Carabinieri». La Missione n. 18 «Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente» registra un aumento di 585 mila euro rispetto alla dotazione a legislazione vigente, pari a 491,7 milioni di euro, dovuto in particolare ai commi 7 e 8 dell'articolo 160, che autorizzano l'Arma dei Carabinieri all'assunzione di personale operaio a tempo indeterminato. Invece, la Missione n. 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche» non subisce variazioni significative rispetto alla dotazione a legislazione vigente, pari a 1.213,6 milioni di euro. Considerando l'importo complessivo del rifinanziamento, che in diversi Pag. 91 casi si estende sino al 2035, sottolinea, per rilevanza di importo, il rifinanziamento per 12.350 milioni di euro delle spese di investimento della Difesa (450 milioni per ciascuno degli anni 2021 e 2022, 750 milioni per il 2023 e 8.700 per gli anni dal 2024 al 2035, nonché delle spese di investimento dell'Arma dei Carabinieri (Elicotteri), per un importo di 10 milioni di euro nel 2021, 20 milioni nel 2022 e 30 milioni dal 2023 fino al 2035. Per quanto riguarda, invece, le riprogrammazioni disposte nella II Sezione, osserva che sono anticipate le risorse relative alle spese di investimento della componente aerea, per 1,3 miliardi, dal 2023 al 2022, mentre vengono posticipate, dal 2021 al 2022, le risorse delle spese per la difesa cibernetica per 1 milione di euro.
  Infine, fa presente che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e finanze viene rifinanziato il Fondo per le missioni internazionali per un importo di 800 milioni per il 2021, 750 milioni per il 2022, e 500 milioni per il 2023 (capitolo 3006), mentre nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico vengono rifinanziate la legge n. 808, del 1985, recante interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie del settore aeronautico (capitoli 7432/2 –7423/10) per un importo di 50 milioni, per ciascuno degli anni 2022 e 2023, e di 500 milioni per gli anni dal 2024 al 2035, e la legge n. 266 del 2005, relativa al contributo per il proseguimento del programma di sviluppo per l'acquisizione delle unità navali FREMM, per un importo di 19,5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 (capitolo 7485/12). Per quanto concerne, invece, le riprogrammazioni, le risorse riferite ai Programmi tecnologici per la difesa (Eurofighter) vengono posticipate di 100 milioni, dal 2023 al 2024 e seguenti, mentre quelle relative a interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie del settore aeronautico vengono posticipate di 10 milioni dal 2023 al 2024 e seguenti. Infine, vengono riprogrammate anche le risorse dei Fondi per gli investimenti della pubblica amministrazione relativi all'articolo 1, comma 1072, della legge di bilancio per il 2018, e all'articolo 1, comma 95, della legge di bilancio per il 2019, le cui risorse servono anche a finanziare le esigenze dei programmi d'investimento della Difesa.

  Il Sottosegretario Giulio CALVISI richiama l'attenzione della Commissione sull'importanza del comma 1 dell'articolo 177 del disegno di bilancio, che – come rilevato dal relatore – è volto a modificare l'articolo 615 del codice dell'ordinamento militare, conformando il portato normativo ai recenti provvedimenti legislativi di riforma della legge di contabilità e finanza pubblica, al fine di attualizzare i meccanismi del fondo per le esigenze di difesa nazionale, individuando nella legge di bilancio il provvedimento normativo legittimante. Osserva, quindi, che la ripartizione del fondo per finanziare specifiche progettualità della Difesa, si attuerà attraverso uno o più decreti del Ministro della difesa, da comunicare al Ministro dell'economia, tramite l'Ufficio centrale del bilancio. L'adeguamento tecnico-normativo comporterà, nei fatti, il grande vantaggio di avere uno specifico fondo pluriennale per la difesa che, oltre a dare certezza delle risorse disponibili, è destinato, attraverso la sua riproposizione nelle successive leggi di bilancio, a sostenere significativamente il processo di ammodernamento delle Forze armate, ed è perciò destinato ad incidere in maniera sostanziale sul bilancio complessivo della Difesa. Tale modifica contabile rappresenta anche una svolta politica, come già sottolineato dal Ministro della difesa nel corso della sua audizione sul Documento programmatico pluriennale della Difesa per il triennio 2021-2023.
  Conclude segnalando altresì l'importanza del fondo per la rimozione di navi abbandonate, istituito dall'articolo 133.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 24 novembre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO.

  La seduta comincia alle 14.

Indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa.
Audizione di rappresentanti della Iveco Defence Vehicles SpA.
(Svolgimento e conclusione).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione, dando il benvenuto all'ingegner Claudio Catalano, Amministratore Delegato della Iveco Defence Vehicles SpA, al dottor Giampaolo Giraudi, Direttore Relazioni Istituzionali, Comunicazioni ed Eventi, e ai colleghi deputati che parteciperanno alla seduta secondo le modalità stabilite nella riunione della Giunta per il Regolamento del 4 novembre 2020.

  Claudio CATALANO, Amministratore Delegato della Iveco Defence Vehicles S.p.A., svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, quindi, per porre domande e formulare osservazioni, i deputati Luca FRUSONE (M5S), Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), Antonio DEL MONACO (M5S) e, da remoto, Giovanni RUSSO (M5S).

  Claudio CATALANO, Amministratore Delegato della Iveco Defence Vehicles S.p.A., risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

  Gianluca RIZZO, presidente, ringrazia l'ingegner Catalano per il suo intervento, tutti gli intervenuti e dichiara, quindi, conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 24 novembre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Intervengono i sottosegretari di Stato per la difesa, Giulio Calvisi e Angelo Tofalo.

  La seduta comincia alle 18.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 07/2020, relativo all'approvvigionamento di 100 veicoli di nuova blindo centauro per le unità dell'Esercito italiano, comprensivi di supporto logistico decennale.
Atto n. 216.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 18 novembre 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, annuncia che la Commissione bilancio ha trasmesso i propri rilievi favorevoli sul provvedimento in esame. In assenza del relatore, onorevole Giovanni Russo, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1)

  Il sottosegretario Angelo TOFALO condivide il parere espresso dal relatore.

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  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame, sottolineando l'importanza di un'approvazione tempestiva da parte della Commissione, anche al fine delle ricadute positive che l'attuazione del programma avrà per l'industria del settore. Ribadisce l'apprezzamento del proprio gruppo per i programmi d'investimento della Difesa, sottolineando l'esigenza di fornire gli strumenti migliori al nostro personale militare, che è tra i più qualificati.

  Salvatore DEIDDA (FDI) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sottolineando l'importanza di procedere speditamente e di potere dare avvio all'esame, nel più breve tempo possibile, di ulteriori programmi d'arma.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) dichiara il voto favorevole del suo gruppo al provvedimento in esame, consapevole del valore che il programma potrà arrecare non solo al comparto della Difesa ma anche all'industria nazionale.

  Maria TRIPODI (FI) annuncia il voto convintamente favorevole del suo gruppo sul provvedimento in esame.

  Alberto PAGANI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sul programma d'arma in oggetto.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI), intervenendo a titolo personale, auspica che i programmi d'arma possano ricevere adeguati finanziamenti sin dalle fasi iniziali, anche al fine di garantire la realizzazione nei tempi programmati.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore all'unanimità.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 18/2020, relativo all'ammodernamento e rinnovamento di un sistema satellitare per le telecomunicazioni governative.
Atto n. 217.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 18 novembre 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, annuncia che la Commissione bilancio ha trasmesso i propri rilievi favorevoli sul provvedimento in esame.

  Alberto PAGANI (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Angelo TOFALO condivide il parere espresso dal relatore, sottolineando l'importanza del programma in esame, testimoniato, tra l'altro, dalla recente istituzione del Comando operativo spaziale (COS).

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2020, relativo al completamento di progettazione e qualifica del nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES).
Atto n. 215.
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 18 novembre 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, annuncia che la Commissione bilancio ha trasmesso i propri rilievi favorevoli sul provvedimento in esame

  Alberto LOSACCO (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

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  Il sottosegretario Giulio CALVISI condivide il parere espresso dal relatore

  Alessandra ERMELLINO (MISTO) esprime parere contrario sul provvedimento in esame ritenendo che alla Commissione non siano stati forniti elementi di conoscenza sufficienti a verificare l'efficienza del motore utilizzato. Auspica che, in futuro, i programmi d'arma possano essere accompagnati da schede illustrative più ricche di dettagli tecnici.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) annuncia a nome del suo gruppo voto favorevole sul provvedimento in esame, ringraziando il relatore per aver voluto inserire nel parere due rilievi ritenuti importanti dal suo gruppo: il primo, relativo all'opportunità di prolungare per un periodo almeno decennale il supporto logistico integrato; il secondo riferito all'importanza di promuovere la stipula di contratti commerciali con Paesi con cui l'Italia ha sottoscritto accordi di cooperazione.

  Salvatore DEIDDA (FDI) annuncia, a nome del suo gruppo, il voto favorevole sul provvedimento in esame, sottolineando l'importanza di poter disporre di finanziamenti certi e programmati per il completamento del programma in esame.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) annuncia il voto favorevole del suo gruppo ritenendo che la politica abbia il compito di dotare le Forze armate di uno strumento all'avanguardia a garanzia della superiorità strategica delle stesse. Manifesta, quindi, fiducia nei vertici militari, che ritiene siano in grado di fugare tutte le perplessità nel corso della realizzazione del programma.

  Maria TRIPODI (FI) annuncia il voto del suo gruppo sul provvedimento in esame, sottolineando, in ordine ai rilievi mossi dall'on. Ermellino, che occorre sapersi affidare alle scelte compiute in merito dallo Stato maggiore della Difesa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2020 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma.
Atto n. 214.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 17 novembre 2020.

  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che nella seduta dell'11 novembre 2020 il relatore, onorevole Frailis, ha illustrato i contenuti dello schema di decreto, chiedendo taluni chiarimenti al Governo. Ricorda, altresì, che, come convenuto nella seduta del 17 novembre, ha provveduto a sottoporre al Presidente della Camera la richiesta di proroga del termine di dieci giorni, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, per l'espressione del parere. A seguito dell'accoglimento di tale richiesta, il nuovo termine scadrà il 3 dicembre.

  Andrea FRAILIS (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 4).

  Il sottosegretario Angelo TOFALO, nel condividere la proposta di parere del relatore, ritiene che possa essere utile, al fine di sgombrare il campo dalle perplessità sollevate durante il dibattito, lasciare alla Commissione una sintesi dell'attività svolta dalle associazioni e dagli enti beneficiari del contributo, comprensiva anche dei progetti che non sono stati valutati come meritevoli di accoglimento.

  Salvatore DEIDDA (FDI) ribadisce il proprio disappunto per un provvedimento che elargisce denaro pubblico ad associazioni che non nulla hanno a che vedere con il mondo della Difesa. Sottolinea come le associazioni combattentistiche possano tesserare chiunque voglia iscriversi ad esse e non abbia alcune legame con i Corpi delle Forze armate. Si domanda che fine abbia Pag. 95fatto lo spirito che animava i colleghi del M5S all'inizio della legislatura, quando chiedevano chiarezza nell'assegnazione dei contributi economici. Ritiene errato che con queste risorse possano essere finanziati seminari ed altri eventi politici ed auspica che questa sia l'ultima occasione per alimentare un simile spreco. Preannuncia, quindi, il voto contrario del gruppo di Fratelli d'Italia.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la documentazione prodotta, ricorda che anche negli anni scorsi erano stati forniti elementi di informazione sull'attività svolta dalle associazioni. Lamenta che la condizione apposta nel parere approvato in occasione dell'esame dello schema di decreto riferito all'anno 2019 non sia stata recepita e si rammarica che la ripartizione del contributo segua gli stessi vecchi criteri, quasi si abbia timore di inaugurare un nuovo corso. Si tratta di uno schiaffo morale dato a quelle associazioni d'arma, come l'associazione nazionale alpini o quella dei carabinieri, che fanno moltissimo volontariato anche senza ricevere contributi sostanziosi e preannuncia il voto convintamente contrario della Lega.

  Maria TRIPODI (FI), intervenendo a titolo personale, ritiene gravi alcune affermazioni, peraltro oggetto di un suo atto di sindacato ispettivo fatte, tempo fa, da alcuni appartenenti all'associazione nazionale partigiani nei confronti della comunità ebraica.

  Matteo PEREGO DI CREMNAGO (FI) segnala come l'associazione incursori dell'Esercito si sia vista respingere la domanda di ricevere un contributo sulla base di un vecchio criterio che invitava i sodalizi ad accorparsi al fine di non disperdere eccessivamente le scarse risorse disponibili. Ritiene errata questa scelta e si domanda quale sia la ratio del provvedimento se le risorse vengono, anno dopo anno, assegnate sempre alle stesse associazioni. Sarebbe utile riflettere e rinviare la votazione per approfondire tali aspetti. Annuncia, quindi, un voto contrario del suo gruppo sul provvedimento in esame.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 19.30.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 474 del 18 novembre:

   a pagina 147, prima colonna, quattordicesima riga, dopo la parola: «favorevole» aggiungere le seguenti: «con osservazione»;

   a pagina 154, sostituire dalle parole «ALLEGATO 3» fino alla fine dell'intestazione con le seguenti: «ALLEGATO 4 – Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2019 (Doc. LXXXVII, n. 3). PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE»;

   a pag. 155, sostituire dalle parole «ALLEGATO 4» fino alla fine dell'intestazione con le seguenti: «ALLEGATO 3 – Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020 (C. 2757 Governo, approvato dal Senato). RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE»