CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 novembre 2020
473.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e IX)
COMUNICATO
Pag. 4

RISOLUZIONI

  Martedì 17 novembre 2020. — Presidenza della vicepresidente della VIII Commissione Rossella MURONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti Salvatore Margiotta.

  La seduta comincia alle 15.55.

7-00516 Bruno Bossio, 7-00546 Furgiuele, 7-00548 Mulè, 7-00559 Foti e 7-00580 Ficara: Piano di investimenti per il potenziamento, l'ammodernamento e lo sviluppo delle grandi infrastrutture del Mezzogiorno.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  Le Commissioni proseguono la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata nella seduta del 4 novembre 2020.

  Rossella MURONI, presidente, ricorda che nelle precedenti sedute i proponenti hanno illustrato gli atti di indirizzo a propria firma, ad eccezione della risoluzione Ficara, assegnata alle Commissioni l'11 novembre scorso, che, in quanto vertente su medesimo argomento, sarà discussa congiuntamente.

  Paolo FICARA (M5S) illustra la risoluzione a sua prima firma presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle, che riprende molti temi delle risoluzioni già all'esame delle Commissioni.
  Preannuncia che i gruppi di maggioranza stanno lavorando alla predisposizione di un testo unitario, che tenga conto e valorizzi la visione comune per lo sviluppo del Mezzogiorno e più in generale per il rilancio e la crescita del Paese.
  In particolare, sottolinea come attraverso lo strumento finanziario denominato Next Generation Eu all'Italia dovranno pervenire circa 200 miliardi di euro.
  Osserva come, nell'individuare i criteri per la ripartizione di tali risorse finanziarie, l'Europa abbia tenuto conto essenzialmente di tre parametri relativi alla popolazione, al reddito pro capite e al tasso medio di disoccupazione degli ultimi cinque anni. L'assegnazione di una percentuale così elevata di risorse rispetto al totale previsto è dovuta proprio all'alto tasso di disoccupazione e al basso reddito pro capite del Mezzogiorno nonché alle sue condizioni di arretratezza, povertà e carenza di infrastrutture. In tale contesto segnala in particolare l'importanza di rafforzare una moderna integrata rete logistica di infrastrutture portuali e retroportuali, Pag. 5 che deve essere accompagnata da un'efficiente moderna connettività per la mobilità stradale ferroviaria capace di collegarsi con i principali corridoi europei.
  Evidenzia quindi la necessità di investire altresì sulle Autostrade del mare, interventi che hanno permesso una notevole riduzione delle emissioni clima alteranti e che hanno consentito all'Italia di essere tra le prime al mondo per flotta di navi «ferry» e Ro-Ro, infrastrutture che se ben sviluppate potranno rendere più efficiente e trasparente le amministrazioni e migliorare la qualità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese accelerando il processo di modernizzazione in tutti i principali settori strategici.
  In tale contesto ritiene quanto mai urgente cogliere appieno le opportunità offerte dal nuovo programma di finanziamento dell'Unione europea interamente dedicato alla trasformazione digitale, affiancando inoltre agli strumenti previsti dal Recovery Plan quelli del Green Deal europeo, al fine di accrescere e massimizzare i vantaggi della trasformazione digitale per i cittadini, le pubbliche amministrazioni e le imprese del Mezzogiorno.
  Nell'ambito degli impegni indirizzati a Governo contenuti nella parte dispositiva della risoluzione a sua prima firma, evidenzia in particolare la necessità di adottare iniziative per dare impulso a regimi amministrativi e fiscali di vantaggio per le imprese con particolare riguardo alle zone economiche speciali.
  Evidenzia quindi l'opportunità di iniziative volte a promuovere la realizzazione degli impianti di accumulo energetico indispensabili per sostenere lo sviluppo delle rinnovabili in chiave ambientalmente sostenibile in piena coerenza con gli obiettivi e le tempistiche indicate nel Piano nazionale integrato per l'energia ed il clima.
  In conclusione, sottolinea altresì l'importanza di individuare adeguate soluzioni per garantire un collegamento stabile nello stretto di Messina, questione che certamente rappresenta un punto comune tra i gruppi di maggioranza, individuando una posizione di sintesi così come è avvenuto recentemente in occasione dell'approvazione della mozione in Assemblea. In tale quadro segnala l'importanza di non trascurare la questione relativa all'ammodernamento dell'attuale sistema di collegamenti navali che si muovono intorno allo stretto di Messina, sistema che certamente va reso più veloce ed efficiente e che interessa un importante flusso di cittadini e mezzi che si muovono tra la Calabria e la Sicilia.

  Il Sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Salvatore MARGIOTTA sottolinea come le Commissioni siano oggi riunite nella discussione di atti aventi ad oggetto una questione di assoluto rilievo e approfitta per ringraziare la deputata Bruno Bossio per aver assunto l'iniziativa di presentare un atto avente ad oggetto un piano di investimenti per l'infrastrutturazione del Mezzogiorno, che ha trovato adeguato riscontro da parte di altri gruppi. Auspica, pertanto, che si possa trovare una convergenza tra tutte le forze politiche per pervenire ad un testo condiviso, come gli suggerisce l'esperienza maturata nelle aule parlamentari, che ha sempre evidenziato la volontà del Parlamento di superare logiche di parte per raggiungere obiettivi concreti.
  Bisogna insistere sul ruolo che giocano le infrastrutture nella partita della ripresa economica del Paese e ritiene che giocare bene questa partita significhi ripartire dal Sud, intento che il Governo ha perseguito sin dall'inizio e che oggi è confortato dal Parlamento in tutte le sue espressioni politiche.
  Richiamando le considerazioni del deputato Ficara con riguardo alla quota del 34 per cento delle risorse da destinarsi al Mezzogiorno, osserva che tale quota sarebbe sufficiente se il Sud fosse alla pari con le altre aree del Paese nella sua infrastrutturazione. Il 34 per cento è infatti la quota che spetta al Sud in ragione della popolazione ivi residente, ma non consente di superare il gap infrastrutturale che tale area registra nei confronti del resto del paese. Ben venga pertanto, una scelta forte di potenziamento delle infrastrutture al Sud, con particolare riguardo alla alta velocità ferroviaria su alcuni tratti, come già disposto dal decreto-legge cosiddetto «rilancio Pag. 6», che ha finanziato le direttrici Salerno-Reggio Calabria e Taranto-Metaponto-Potenza-Battipaglia.
  Per quanto riguarda l'utilizzo dei fondi rivenienti dal recovery fund, invita a considerare queste risorse sempre come aggiuntive e non sostitutive rispetto ai 130 miliardi di fondi nazionali già stanziati. A questi si aggiungeranno inoltre gli ingenti investimenti da parte dei privati nel settore edile, grazie alle misure cosiddette «sismabonus» ed «ecobonus» messe in campo dal Governo.
  Sottolinea l'importanza di destinare parte delle risorse al sistema idrico nazionale, sia per quanto riguarda la depurazione che per la grande adduzione e sottolinea favorevolmente l'impegno contenuto nella risoluzione del gruppo Forza Italia, necessario per colmare il cosiddetto «water service divide».
  Un grande piano di investimenti pubblici è ciò che serve a suo giudizio per la crescita del Pil, secondo una ricetta antica ma sempre efficace, come dimostra anche la analoga scelta del neo presidente statunitense Biden annunciata all'indomani delle sue elezioni, che si concentrerà, come è necessario che sia anche in Italia, sulle zone infrastrutturalmente meno dotate. È giusto per noi ripartire dal Mezzogiorno, direzione già intrapresa dal Governo, come dimostrano i documenti di programmazione infrastrutturale già approvati – e si riferisce in particolare allo strumento di programmazione «Italia veloce» e all'Allegato infrastrutture al documento di economia e finanza – e ritiene gli atti di indirizzo oggi in discussione un ulteriore e positivo rafforzamento di questo percorso.
  Ritiene utile non dimenticare l'approvazione del decreto-legge cosiddetto «semplificazioni» che consente di accelerare le procedure di spesa e ritiene che questo elemento, sommato alle ingenti risorse già disponibili, sia in grado di determinare una fortissima ripresa che potrà essere misurata nell'arco di pochi anni attraverso la valutazione degli investimenti realizzati. Rammenta infatti che, secondo le più recenti stime economiche, ogni euro speso in infrastrutture produce un valore pari a tre volte e mezzo l'importo di partenza in termini di crescita del Pil.
  In conclusione, riservandosi di esprimere il parere sui singoli impegni contenuti nelle risoluzioni nella giornata di domani, ovvero complessivamente su un unico testo condiviso, esprime in via generale soddisfazione per la discussione in ambito parlamentare di un tema di tale rilevanza.

  Elena MACCANTI (LEGA) ringrazia in modo non formale il sottosegretario Margiotta per il suo contributo alla discussione e per la disponibilità mostrata in questa sede ad esaminare le risoluzioni presentate.
  Sottopone all'attenzione del governo anche la necessità di affrontare la questione delle risorse finanziarie assegnate e non spese, ricordando quanto sia emerso nell'ambito dell'esame della nota di aggiornamento al DEF. Al riguardo sottolinea che anche il tema della capacità di spesa dei singoli ministeri deve essere affrontato, al fine di evitare la perenzione di ingenti somme finanziarie.
  Con riferimento alle risoluzioni in esame, ritiene che queste possano rappresentare una sfida e una preziosa occasione per le Commissioni, cui si presenta l'opportunità di indicare gli interventi urgenti e le risorse finanziarie necessarie per la loro realizzazione.
  Il suo gruppo si riserva di valutare la risoluzione di maggioranza preannunciata dal collega Ficara ma ritiene sia necessario che il governo esprima la propria posizione rispetto a tutte le risoluzioni presentate, che dovranno essere messe in votazione.

  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD) ringrazia il sottosegretario Margiotta e i colleghi intervenuti nella discussione. Fa presente che la risoluzione di cui è prima firmataria è stata sottoscritta anche dai deputati del Mezzogiorno ben prima che esplodesse la grave crisi determinatasi con la pandemia, il cui unico effetto positivo è stato il cambio di impostazione dei vertici europei, e in particolare della presidente della Commissione europea von der Leyen, che hanno abbandonato l'austerità a favore di uno Pag. 7sviluppo più armonico dei Paesi che compongono l'Unione.
  Esprime soddisfazione per il successo della risoluzione, dimostrato dalla presentazione di numerose altre risoluzioni di analogo tenore e ritiene che al di là di specifiche questioni sulle quali si può non essere d'accordo c'è sicuramente l'obiettivo condiviso tra tutte le forze politiche del superamento del gap infrastrutturale tra le varie aree del Paese, che a suo giudizio è una questione di carattere nazionale che è necessario risolvere se si vuole arrivare ad uno sviluppo reale dell'economia nazionale.
  Si tratta di un gap che conta più di 30 anni, particolarmente evidente nel settore sanitario e delle infrastrutture, difficile da annullare in tempi brevi, ma per il superamento del quale occorre avviare un percorso sin da subito. A tale riguardo valuta favorevolmente la disponibilità del Governo dimostrata dallo stanziamento di risorse nel bilancio dello Stato, cui si aggiungeranno i fondi del recovery fund.
  Auspica di poter elaborare un testo unificato che contempli le istanze contenute nelle due risoluzioni di maggioranza e accolga larga parte di quelle condivisibili contenute negli atti presentati dai gruppi di opposizione, e in tal senso ringrazia la collega Maccanti per la disponibilità manifestata, per dare al Paese il segnale che il Parlamento riesce a superare le questioni ideologiche per raggiungere un obiettivo comune.

  Tommaso FOTI (FDI) nell'apprezzare il ragionamento svolto dal sottosegretario Margiotta, di assoluto buon senso, ritiene che la situazione delle infrastrutture al sud non abbia bisogno di commenti né di ricostruzioni storiche ma di risposte veloci e concrete. Non si illude certo che le risoluzioni possano risolvere il problema, ma auspica che siano di stimolo per restringere la distanza infrastrutturale tra le diverse aree del Paese che invece drammaticamente aumenta anno dopo anno.
  Dichiara la disponibilità del proprio gruppo a trovare una convergenza su un testo unitario e invita in tal senso la maggioranza ad accogliere le idee presentate dalle opposizioni in un dibattito che fa onore alle Commissioni. Pur non trattandosi di un provvedimento di carattere legislativo, l'approvazione di una risoluzione unitaria sarebbe a suo giudizio un segnale forte con il quale il Parlamento dimostrerebbe un ascolto attento delle istanze che provengono da un territorio svantaggiato.

  Rossella MURONI (LEU), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione alla seduta già convocata per la giornata di domani, nella quale si procederà alla votazione degli atti in discussione, ove vi siano le condizioni. In caso contrario nella riunione dell'Ufficio di presidenza congiunto già convocata per domani saranno assunte le ulteriori determinazioni sul prosieguo della discussione.

  La seduta termina alle 16.25.