CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2020
464.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per il regolamento
COMUNICATO
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  Mercoledì 4 novembre 2020. – Presidenza del Presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.35.

Comunicazioni del Presidente sulle modalità di svolgimento dei lavori delle Commissioni nel periodo dell'emergenza derivante dalla diffusione del Covid-19.

  Roberto FICO, Presidente, ricorda che nella riunione informale del 22 ottobre scorso la Giunta ha proseguito la riflessione sulle diverse misure che potrebbero essere adottate al fine di assicurare che la Camera e i suoi membri possano continuare a svolgere pienamente le proprie funzioni anche nel contesto emergenziale della pandemia da Covid-19. Le misure prospettate in quella sede sono caratterizzate da un diverso grado di innovazione rispetto al vigente quadro regolamentare e sono pertanto suscettibili, in parte, di essere definite in sede di Conferenza dei presidenti dei Gruppi, attraverso un'intesa politica, e, per altra parte, attraverso un intervento della Giunta per il Regolamento. Tale intervento, peraltro, può riguardare sia la funzione consulenziale della Giunta per le questioni che attengono a profili interpretativi, sia l'elaborazione di specifiche proposte di modifiche regolamentari da sottoporre all'Assemblea.
  Poiché nella riunione informale è stata comunque sottolineata l'esigenza di una previa valutazione del complesso delle questioni da parte della Conferenza dei presidenti di Gruppo, ha – come preannunciato in quell'occasione – sottoposto alla valutazione di tale organo, nella riunione del 29 ottobre scorso, le diverse misure già prospettate in Giunta. In tale sede si è convenuto, con riferimento al calendario dei lavori per il mese di novembre, di avviare in via sperimentale una nuova articolazione dei lavori della Camera, prevedendo, in particolare, che le sedute con votazioni dell'Assemblea si svolgano a settimane alterne, così da riservare integralmente ai lavori delle Commissioni le settimane in cui l'Aula terrà esclusivamente sedute dedicate allo svolgimento di atti di sindacato ispettivo. Resta naturalmente ferma, come ha avuto modo di chiarire in una lettera indirizzata ai presidenti di Commissione lo scorso 30 ottobre, la possibilità per le Commissioni – in particolare ove debbano trattare questioni urgenti o atti in scadenza o esaminare provvedimenti iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea – di riunirsi anche nelle settimane in cui l'Assemblea terrà sedute con votazioni. Ritiene che tale modulo organizzativo potrà contribuire ad una migliore programmazione delle attività delle Commissioni e delle modalità di utilizzo Pag. 4 delle sale più capienti disponibili per le riunioni dei diversi organi parlamentari, in modo tale da garantire la funzionalità della Camera e dei suoi organi nel rigoroso rispetto delle regole precauzionali finalizzate a ridurre il rischio di diffusione del contagio. A tale proposito ha quindi invitato i Presidenti di Commissione a organizzare le attività in modo da utilizzare pienamente le settimane rese disponibili ai lavori dei predetti organi; in questo quadro ha inoltre già convocato anche la Conferenza dei presidenti di Commissione per martedì prossimo 10 novembre.
  Sempre con riferimento ai lavori delle Commissioni, ricorda che è emersa in sede di Conferenza dei presidenti di Gruppo un'ampia condivisione su una proposta che già nella riunione informale della Giunta era stata oggetto di un consenso pressoché generalizzato: si tratta della proposta di estendere l'ambito di applicazione delle modalità di partecipazione da remoto ai lavori di Commissione – tramite sistemi di videoconferenza – già previste nella riunione della Giunta per il Regolamento del 31 marzo scorso; in tale occasione, in ragione della assoluta eccezionalità della situazione epidemiologica e in via sperimentale, si era convenuto sull'opportunità che alcune attività delle Commissioni in sedi informali potessero essere svolte con la partecipazione da remoto dei deputati.
  Tenuto conto degli esiti positivi della sperimentazione svolta nel corso degli ultimi mesi, nonché dell'esigenza di introdurre ulteriori misure che tengano conto del progressivo nuovo aggravarsi della situazione pandemica, si tratta quindi di rivalutare l'ambito di applicazione di quella modalità di partecipazione, estendendola anche ad alcune riunioni formali delle Commissioni. Ritiene che si potrebbe in particolare convenire sull'estensione delle modalità di partecipazione dei deputati da remoto, tramite videoconferenza, a tutte le sedute delle Commissioni in cui non sono previste votazioni. Tale estensione potrebbe riguardare – sempre in via sperimentale e in relazione all'emergenza sanitaria – le seguenti sedute:

   sedute dedicate allo svolgimento di audizioni formali, previste nell'ambito di indagini conoscitive o disposte ai sensi dell'art. 143, comma 2, del Regolamento;

   sedute dedicate allo svolgimento di comunicazioni del Governo, secondo quanto previsto dall'art. 22, comma 3, del Regolamento (a differenza di quanto accade in Assemblea, le comunicazioni del Governo in Commissione non possono concludersi con la votazione su atti di indirizzo);

   sedute dedicate allo svolgimento di atti di sindacato ispettivo;

   ogni altra seduta delle Commissioni (o di Comitati permanenti costituiti al suo interno) in sede formale nella quale sia previsto esclusivamente lo svolgimento di una discussione e non siano previste votazioni.

  Sulla scorta di questa proposta, potrebbero ritenersi incluse nell'allargamento applicativo della modalità di partecipazione da remoto anche le riunioni dei Comitati ristretti, ove non vi si svolgano deliberazioni. Resterebbero invece escluse le riunioni del Comitato dei nove, all'interno del quale si assumono, anche se sovente in via tacita o implicita, le deliberazioni sui pareri sugli emendamenti a progetti di legge discussi in Assemblea e di competenza della Commissione.
  Dovrà essere conseguentemente cura dei Presidenti delle Commissioni prevedere chiaramente e distintamente, nell'ambito della programmazione dei lavori della Commissione, le riunioni nelle quali sono previste votazioni e quelle nelle quali le stesse siano escluse, al fine di individuare con certezza i diversi ambiti applicativi e dare corso ai necessari relativi adempimenti.
  Sulla base di quanto deciso dalla Giunta il 31 marzo scorso, le predette sedute, idoneamente programmate in modo da assicurare il necessario supporto tecnico, si svolgeranno presso le sedi della Camera, Pag. 5con la presenza del Presidente della Commissione, o di un Vicepresidente, nonché del funzionario segretario dell'organo e dei deputati che intendano assicurare la loro presenza in sede.
  Analogamente a quanto stabilito in relazione alle determinazioni assunte il 31 marzo, tali modalità devono intendersi estese, in quanto compatibili, anche alle Giunte e Comitati della Camera nonché agli organismi bicamerali ai quali risultino applicabili le norme del Regolamento della Camera. Con specifico riferimento alle Commissioni d'inchiesta, deve essere però mantenuto fermo il richiamo alle Presidenze ad una attenta e prudente valutazione, caso per caso, della compatibilità della suddetta modalità di riunione in videoconferenza con le concrete attività che si intendono svolgere, al fine di evitare ogni possibile pregiudizio al corretto andamento dei lavori dell'organo.
  Restano ferme le ulteriori condizioni comunicate in questa sede nelle riunioni del 31 marzo e del 7 maggio scorsi.
  Chiede dunque di conoscere l'orientamento della Giunta su questa proposta.

  Emanuele FIANO, intervenendo per un chiedere un chiarimento, non comprende come mai nell'intervento del Presidente non vi sia alcun riferimento alla questione della partecipazione a distanza alle votazioni, che pure era stata oggetto delle comunicazioni già rese alla Giunta in sede informale e alla Conferenza dei Presidenti di Gruppo: si chiede dunque se si tratti di un tema che la Presidenza ha inteso accantonare o addirittura espungere dalla discussione ovvero se esso debba intendersi circoscritto solamente ai lavori dell'Assemblea.

  Roberto FICO, Presidente, ricorda di aver sottoposto alla Giunta in sede informale un complesso pacchetto di misure che potrebbero essere adottate per assicurare che la Camera e i suoi membri possano continuare a svolgere pienamente le proprie funzioni anche nel contesto emergenziale della pandemia, in Assemblea e nelle Commissioni. La stessa comunicazione ha poi sottoposto alla Conferenza dei Presidenti di Gruppo, affinché potesse essere da questi valutata. In quella sede era emersa una condivisione su due questioni specifiche, ossia: la nuova articolazione a settimane alterne delle sedute con votazioni dell'Assemblea, per dare più spazi di lavoro alle Commissioni, articolazione che è già stata conseguentemente adottata dalla Conferenza nel calendario dei lavori di novembre; e l'estensione delle modalità di partecipazione dei deputati ai lavori delle Commissioni in videoconferenza, già previste per alcune sedi informali dalla Giunta per il Regolamento nella seduta del 31 marzo, a sedi formali degli stessi organi. Su tutte le altre misure proposte nella sua comunicazione ai Presidenti di Gruppo, questi si sono riservati un approfondimento il cui esito sarà oggetto di un'apposita riunione della Conferenza che si riserva di convocare.

  Federico FORNARO, nel confermare l'assoluta correttezza del quadro riepilogativo testé fatto dal Presidente, rammenta, a soli fini informativi per i colleghi non presenti alla citata riunione della Conferenza dei presidenti di Gruppo, che in seno a quest'ultima, nel quadro delle misure ipotizzabili per fronteggiare l'epidemia, si era anche prospettato il ricorso alla sede legislativa e alla sede redigente, ove se ne realizzino le condizioni.
  Quanto alla possibilità del voto a distanza, consapevole delle difficoltà che la discussione su questo tema presenta, ritiene tuttavia che non ci si possa sottrarre alla responsabilità di individuare una possibile soluzione da attivare solo di fronte al malaugurato verificarsi degli scenari epidemiologici peggiori che vedessero coinvolti un elevato numero di deputati, impossibilitati a presenziare ai lavori parlamentari: a questo fine andrebbe dunque esplorata la possibilità della previsione del voto a distanza, da attivare – ribadisce – solo a fronte del verificarsi del peggio e da limitare al solo voto finale sui provvedimenti, con riferimento esclusivo ai deputati incisi dalla epidemia nella loro possibilità di partecipare fisicamente ai lavori parlamentari.

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  Emanuele FIANO, facendo seguito all'intervento del collega Fornaro, che condivide, dichiara a nome del suo Gruppo il consenso alla ipotesi di prevedere il voto a distanza solo in situazioni eccezionali, con l'assenza di un cospicuo numero di deputati.

  Tommaso FOTI dichiara che le comunicazioni del Presidente riportano, in termini di assoluta correttezza, esattamente i punti di accordo convenuti sia in seno alla precedente riunione informale della Giunta sia in sede di Conferenza dei presidenti di Gruppo. Per quanto riguarda invece la riproposizione dell'argomento del voto a distanza, esso non può essere oggetto della discussione odierna, che non lo contempla, e potrà essere nuovamente affrontato solo in altro appropriato momento.
  Quanto al ricorso alla sede legislativa o alla sede redigente, rileva che tale tema esula da aspetti di tipo regolamentare e si presenta in termini esclusivamente politici, da valutare quindi caso per caso.

  Simone BALDELLI, attenendosi rigorosamente al perimento della discussione fissato dal contenuto delle comunicazioni del Presidente, conformemente all'ordine del giorno della seduta, e dunque non estensibile ad altri temi, osserva come in questa sede si dia veste formale ad una soluzione concordata già in seno alla Conferenza dei presidenti di gruppo e alla precedente riunione informale della Giunta, circa l'estensione della modalità di partecipazione da remoto a tutte le riunioni delle Commissioni nelle quali non sia previsto alcun tipo di votazione: a questo ultimo riguardo tiene a precisare che debbono essere escluse sia le votazioni sostanziali sia quelle procedurali.
  Sottolinea inoltre l'esigenza che, nella conduzione e nella direzione dei lavori delle Commissioni, i loro Presidenti – oltre a ricercare un clima di intesa nella programmazione dei lavori – provvedano a verificare accuratamente la sussistenza delle condizioni che rendono possibile la partecipazione da remoto, riferendosi in particolare alle condizioni di stabilità della connessione, al fine di evitare il verificarsi di circostanze gravemente pregiudizievoli dello svolgimento delle sedute: si riferisce, ad esempio, allo svolgimento delle sedute di question time in Commissione, ove nelle stesse non risultassero sussistenti tali condizioni. E già la sola prospettazione di questo tipo di problematiche dà l'idea di quale ordine di problemi vi sarebbe nel caso di voto a distanza in Assemblea. Rimarca, inoltre, il richiamo alle specifiche esigenze di riservatezza, contenuto nelle comunicazioni del Presidente, che caratterizzano i lavori delle Commissioni bicamerali e di inchiesta, in relazione ai quali la previsione della partecipazione a distanza – con tutti i rischi che essa comporta in termini di sicurezza della riservatezza – desta in lui perplessità almeno quanto alle attività di indagine.
  Più in generale tiene ad evidenziare come la suddetta modalità di partecipazione a distanza ai lavori alle Commissioni debba essere considerata, a suo avviso, come misura assolutamente straordinaria ed eccezionale, di durata limitata al perdurare della emergenza ed esclusivamente riferita alle attuali circostanze, e ciò anche tenendo conto che la disciplina regolamentare fornisce, proprio con riferimento alle Commissioni, specifiche soluzioni al problema delle assenze dei deputati, quale ad esempio quella delle sostituzioni. Quanto alla durata dell'emergenza tiene poi a precisare che essa non deve essere definita in base alla durata dello stato di emergenza dichiarato dall'Esecutivo, ma deve essere definita sulla base delle specifiche esigenze della Camera.
  Dichiara quindi, a nome del suo Gruppo, il consenso alla proposta del Presidente inquadrandola nei termini che ha testé riassunto, e ribadendo altresì come il quadro regolamentare vigente, integrato con la ricerca delle opportune intese politiche, a suo avviso consentirebbe già di per sé stesso di realizzare gli obiettivi di razionalizzazione dei lavori parlamentari nelle presenti circostanze.

  Igor Giancarlo IEZZI desidera ribadire nella sede formale della Giunta quanto già affermato nella precedente riunione informale Pag. 7 e cioè l'invito a non trattare come questioni regolamentari nodi che si possono sciogliere attraverso soluzioni di ordine politico.
  In questo quadro, sulle comunicazioni del Presidente vi è dunque unanime condivisione già riscontrata nelle sedi sopra citate; in questa occasione desidera soltanto evidenziare come si tratti in ogni caso di una modalità di partecipazione ai lavori delle Commissioni assolutamente temporanea e legata alle attuali eccezionali circostanze, non suscettibile dunque di alcuna estensione. Giudica poi particolarmente convincente l'esclusione dal novero delle riunioni nelle quali consentire la partecipazione a distanza quelle del Comitato dei nove, nelle quali ritiene assolutamente necessaria la presenza fisica dei deputati.
  Quanto al voto a distanza rimangono del tutto invariate le perplessità già manifestate dal suo Gruppo, così come egli nutre analoghe perplessità sulla previsione della partecipazione a distanza ad alcune Commissioni di inchiesta.
  In ultima istanza rivolge alla Presidenza la richiesta di poter disporre in relazione ad alcune decisioni, assunte o da assumere, dei dati posti a loro fondamento: si riferisce, in particolare, ai dati posti alla base della determinazione della durata delle sedute, stabilita in relazione alle esigenze di sanificazione; ma la stessa esigenza si potrebbe porre anche in relazione alla previsione del voto a distanza, per il quale sarebbe necessario conoscere anticipatamente tutte le problematiche tecniche ad esso connesse.

  Marco DI MAIO formula un giudizio di totale condivisione delle proposte formulate in questa riunione dal Presidente, precisando che l'ambito della discussione non può essere esteso ad altre questioni; ribadisce la contrarietà, già dichiarata dal collega Giachetti in seno alla Giunta, all'introduzione del voto a distanza.
  Tale giudizio si rafforza anche in considerazione dell'ampio spettro di misure ed iniziative già disposte o che possono essere disposte per fronteggiare l'attuale situazione di eccezionale emergenza. Si riferisce, tra le altre, all'attività di screening rivolta ai deputati e la cui adesione da parte di questi dovrebbe essere massimamente sollecitata, così da poter disporre dinamicamente del quadro delle condizioni di coloro che frequentano abitualmente le sedi della Camera. Prima di ogni altro passo, è necessario, dunque, a suo avviso, verificare gli effetti delle misure già disposte e sfruttare tutte le possibilità di intervento che già oggi il Regolamento offre e che consentirebbero di organizzare i lavori parlamentari in modo adeguato alle attuali eccezionali contingenze.
  Desidera infine richiamare l'attenzione della Presidenza sulla situazione della sua collega di Gruppo, la deputata Noja, che, unitamente ad altri deputati, che pure versano in condizioni di salute particolari, necessita di soluzioni specifiche che consentano loro l'esercizio del mandato parlamentare e segnatamente la partecipazione ai lavori parlamentari in piena sicurezza.

  Roberto FICO, Presidente, assicura il deputato Marco Di Maio che la Presidenza, attraverso interlocuzioni costanti finora intercorse con la deputata Noja, ha soddisfatto tutte le richieste fin qui pervenute dalla medesima collega e che si riserva di agire con la stessa modalità ove la deputata ne dovesse avanzare di ulteriori.
  Prende conclusivamente atto dell'emersione di un orientamento unanime favorevole alla proposta di estendere le modalità di partecipazione da remoto dei deputati alle sedute delle Commissioni nei termini prospettati nel suo intervento introduttivo con le precisazioni emerse nel dibattito soprattutto relative alla riferibilità della decisione oggi assunta alla situazione di emergenza in atto, come peraltro aveva già specificato nel suo intervento introduttivo, e alla necessità della massima cautela, che condivide, nell'applicazione di tali modalità con particolare riferimento alle Commissioni d'inchiesta in ragione delle materie da esse trattate e della delicatezza e riservatezza delle attività svolte in tali sedi.

Sui lavori della Giunta.

  Roberto FICO, Presidente, sottopone alla Giunta, con riserva di discuterne in una Pag. 8prossima seduta, la questione – peraltro già da lui segnalata alla Giunta fra i temi di possibile riforma regolamentare e, poi, alla Conferenza dei Presidenti di Gruppo e che ritiene di proporre in vista dell'imminente avvio della sessione di bilancio – della presentazione in formato digitale degli atti di iniziativa dei deputati, e degli emendamenti in particolare, oltre che per evitare l'eccessiva circolazione di documenti cartacei, anche per favorirne una più rapida e agile lavorazione e pubblicazione da parte degli uffici. È a conoscenza del fatto che la questione è oggetto di discussione in sede di ufficio di presidenza della Commissione bilancio: ritiene che sarebbe comunque opportuno che la Giunta definisca un indirizzo in proposito, se non prescrittivo quanto meno formulato in termini di forte raccomandazione, almeno con riferimento appunto alla imminente sessione di bilancio.
  Nel dichiarare così conclusa la riunione della Giunta, invita i deputati Baldelli, Di Maio, Fiano, Fornaro, Foti, Iezzi e Macina, quali componenti del comitato ristretto sugli effetti regolamentari della riforma costituzionale relativa alla riduzione del numero dei parlamentari – assieme al collega Schullian – a trattenersi per la riunione del Comitato.

  La seduta termina alle 15.15.

Comitato ristretto sugli effetti regolamentari della riforma costituzionale relativa alla riduzione del numero dei parlamentari.

  Mercoledì 4 novembre 2020.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.