CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2020
464.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 novembre 2020. — Presidenza del presidente della III Commissione, Piero FASSINO.

  La seduta comincia alle 14.30.

Proroga del termine per la conclusione dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
Doc. XXII, n. 45.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame del provvedimento.

  Piero FASSINO, presidente, anche a nome del Presidente della Commissione Giustizia, onorevole Perantoni, ricorda che con deliberazione del 30 aprile 2019, la Camera dei deputati ha istituito la Commissione parlamentare d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, prevedendo che essa concludesse i propri lavori dopo dodici mesi dalla data della sua costituzione, avvenuta con l'elezione dell'Ufficio di presidenza il 3 dicembre 2019. Il termine di scadenza della Commissione d'inchiesta risulta pertanto fissato al 3 dicembre 2020.
  Ricorda, inoltre, che l'avvio della discussione generale in Aula del provvedimento è fissato il prossimo 16 novembre.

  Sabrina DE CARLO (M5S), relatrice per la III Commissione, anche a nome del collega Saitta, relatore per la II Commissione, nel ringraziare il Presidente Fassino per avere evidenziato il contesto in cui si colloca il provvedimento in titolo, segnala che la Commissione d'inchiesta ha sviluppato, sin dal suo insediamento, un'intensa attività, procedendo all'audizione dei magistrati della Procura della Repubblica di Roma che conducono le indagini sull'omicidio del ricercatore italiano, nonché di componenti della famiglia Regeni, che in questi anni ha rappresentato un punto di riferimento nella mobilitazione pubblica per la ricerca della verità e della giustizia sul caso.
  Sottolinea che tali audizioni hanno consentito di fornire alla Commissione numerosi elementi conoscitivi essenziali per sviluppare un programma di lavoro strutturato ed articolato su una pluralità di filoni d'indagine, diretti ad approfondire gli aspetti politici, diplomatici, economici e accademici che caratterizzano la tragica vicenda Pag. 21di Giulio Regeni, unitamente al percorso investigativo compiuto anche in ordine alla cooperazione giudiziaria italo-egiziana.
  Evidenzia che la ripresa delle attività, dopo due mesi di forzata inattività legata all'emergenza pandemica, è stata inizialmente condizionata dall'opportunità di svolgere audizioni tramite videoconferenza. Ciò ha comportato l'esigenza di rimodulare il programma dei lavori della Commissione, senza peraltro compromettere la raccolta di elementi conoscitivi e di valutazione utili ai fini dell'inchiesta.
  Rileva che sono stati infatti approfonditi i profili riguardanti i livelli di protezione delle persone impegnate in progetti di studio e di ricerca all'estero, allo scopo di prevenire i rischi relativi alla loro sicurezza e incolumità, aspetti che corrispondono a uno dei compiti della Commissione, ai sensi dell'articolo 1, comma 2, lettera b), della deliberazione istitutiva.
  È inoltre emersa, nelle settimane successive, l'esigenza di verificare lo stato delle relazioni bilaterali italo-egiziane, alla luce della vendita di due importanti unità navali, le fregate europee multi-missione FREMM: in questa direzione l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei Gruppi, della Commissione d'inchiesta ha coerentemente deliberato all'unanimità di procedere all'immediata audizione dei vertici politici, variamente partecipi della vicenda, quali il Presidente del Consiglio in carica, gli ex Presidenti del Consiglio ed i Ministri competenti.
  Osserva che, nonostante l'intenso lavoro fin qui compiuto, occorre realisticamente constatare che ben difficilmente la Commissione potrebbe concludere le attività già programmate per adempiere al proprio mandato nel poco tempo residuo.
  Restano, infatti, da completare e da approfondire tutta una serie di ambiti di ricerca, che procedere ad elencare sommariamente: la puntuale ricostruzione degli eventi relativi al soggiorno di Giulio Regeni a Il Cairo, al sequestro, alla tortura, alla morte e al ritrovamento del corpo; il contesto di riferimento in cui si è determinato il suo assassinio, con particolare riguardo sia al sistema securitario egiziano sia alla committenza accademica britannica; la verifica progressiva dello stato delle relazioni bilaterali italo-egiziane in vista dell'esercizio della pressione diplomatica; la valutazione delle iniziative volte a far valere la responsabilità internazionale nell'ambito dell'applicazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti.
  Sottolinea che le risultanze stesse delle audizioni finora compiute e la vasta documentazione giudiziaria e politico-diplomatica acquisita delineano del resto ulteriori elementi e spunti che richiederanno approfondimenti istruttori e nuove acquisizioni documentali da parte della Commissione, anche a causa della permanente incertezza sui tempi e sugli esiti della cooperazione tra la magistratura italiana e quella egiziana nonché degli adempimenti previsti per la conclusione delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Roma e dei successivi sviluppi giudiziari.
  Sulla base di queste considerazioni, auspica l'approvazione della proposta in esame, volta a prorogare la durata dei lavori della Commissione fino al 3 ottobre 2021, fermo restando il termine dei successivi due mesi per la redazione della relazione conclusiva.
  Rileva che l'intenso lavoro svolto in questi mesi dalla Commissione conferma che la ricerca della verità nella tragica vicenda di Giulio Regeni costituisce segno esemplare della serietà e dell'intransigenza del nostro Paese nell'impegno a tutela dei diritti umani e nell'affermazione di quel primato dei princìpi di libertà e di giustizia su cui si fonda la nostra democrazia.
  Infine, considerata l'unanimità di intenti manifestata dai Gruppi nelle attività della Commissione e dati gli esigui tempi a disposizione delle Commissioni, auspica fin da ora che da parte di tutti i gruppi vi sia la rinuncia alla fissazione del termine per la presentazione degli emendamenti sulla proposta in esame.

  La Viceministra Marina SERENI si rimette alle Commissioni stante la natura squisitamente parlamentare della materia in oggetto.

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  Erasmo PALAZZOTTO (LEU), intervenendo come primo firmatario del provvedimento in titolo e anche in qualità di presidente della Commissione parlamentare di inchiesta di cui si propone la proroga, ringrazia i Presidenti delle Commissioni Giustizia e Affari esteri e comunitari per la celere calendarizzazione della proposta. Sottolinea, quindi, la delicatezza e la complessità dei lavori della Commissione d'inchiesta, che attengono ai profili dei rapporti diplomatici Italia-Egitto e alla cooperazione giudiziaria tra le Procure di Roma e de Il Cairo. Evidenzia che a queste difficoltà intrinseche si sono aggiunte le complicazioni connesse alla pandemia, tenuto conto che le Commissioni d'inchiesta non possono, allo stato, organizzare audizioni che prevedano la partecipazione da remoto.
  Da ultimo, dando risalto all'unità di intenti dei Gruppi parlamentari all'interno della Commissione d'inchiesta, rileva che il termine dei lavori indicato dalla proposta in esame è sufficientemente ampio da consentire, da un lato, l'organizzazione di missioni in Egitto e nel Regno Unito, una volta superate le restrizioni da COVID-19; dall'altro, di acquisire ulteriori elementi conoscitivi che possano emergere dall'inchiesta giudiziaria in corso.

  Piero FASSINO, presidente, in assenza di obiezioni da parte dei Gruppi alla proposta della relatrice De Carlo in merito alla rinuncia alla fissazione di un termine per la presentazione degli emendamenti, dichiara concluso l'esame preliminare e avverte che la proposta di inchiesta parlamentare in titolo sarà trasmessa alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 novembre 2020.

  Gli uffici di presidenza si sono riuniti dalle 14.40 alle 14.45.