CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 29 ottobre 2020
461.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 64

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 29 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Fabio MELILLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale recante compensazione di interventi fiscali, in relazione al bonus vacanze e al contributo a fondo perduto.
Atto n. 198.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 27 ottobre 2020.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, ricorda che gli uffici della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica hanno chiesto alcuni dati e chiarimenti – richiesta ripresa in buona sostanza dalla relatrice nella scorsa seduta – in merito allo schema di decreto ministeriale, sottoposto al parere delle competenti Commissioni parlamentari, che riassegna la somma di 500 milioni di euro dalla copertura degli oneri collegati al c.d. «bonus vacanze» al fabbisogno necessario per completare l'erogazione del contributo a fondo perduto. In sintesi, lo schema di decreto in esame prende atto dei risparmi conseguiti in relazione al «bonus vacanze» e riassegna la somma di 500 milioni di euro al maggior fabbisogno rilevato per l'erogazione del contributo a fondo perduto.
  Con riferimento alle cause che hanno determinato il maggior fabbisogno di risorse per il contributo a fondo perduto, gli uffici della Camera e del Senato ritengono insufficiente la spiegazione fornita, secondo la quale ciò sarebbe dovuto alla significativa contrazione dell'economia per effetto del lockdown disposto nel mese di aprile 2020. I suddetti uffici, invece, ritengono che lo scostamento sia da attribuire a una parziale sottostima dell'entità di tale contrazione. Dato che alla base della stima c'erano, secondo la relazione tecnica, i dati della fatturazione elettronica per i primi 15 giorni del mese di aprile 2020 (sistema da cui, però, sono esclusi 1,8 milioni di soggetti che non si avvalgono di tale strumento), sarebbe da chiarire se la sottostima sia da attribuire ad un sensibile peggioramento del fatturato nella successiva metà Pag. 65del mese di aprile o piuttosto al differente calo di fatturato dei soggetti esclusi dalla fatturazione elettronica.
  Alla luce del fatto che il contributo è differenziato in base al fatturato dei beneficiari, gli uffici della Camera e del Senato ritengono necessario acquisire i dati degli importi medi dei contributi suddivisi per fasce di fatturato, con indicazione delle distinte platee e delle perdite di fatturato medie.
  In proposito, fa presente che la differenza tra l'ammontare del contributo stimato nella relazione tecnica e il fabbisogno effettivo è molto probabilmente dovuta proprio alla circostanza che, per una parte rilevante dei beneficiari (coloro che non utilizzano la fatturazione elettronica), non erano disponibili dati puntuali sulla consistenza della platea e sull'andamento del fatturato (neanche per i primi quindici giorni di aprile) e dunque la stima ne ha risentito. Inoltre, la stima contenuta nella relazione tecnica ha dovuto altresì ipotizzare la parte di soggetti esclusa dal contributo (i professionisti).
  Come richiesto elenca quindi, suddivisi per fascia di ricavi e compensi annui, il numero di soggetti ai quali è stato finora erogato il contributo a fondo perduto, con i relativi importi e la riduzione media del fatturato dichiarata. Per la fascia di ricavi compresa tra zero e 400 mila euro annui il numero di soggetti beneficiari è di 1,86 milioni, per un importo totale del contributo erogato di 3,52 miliardi di euro, con un importo medio erogato di 1.892 euro a fronte di un importo medio di riduzione del fatturato di 5.827 euro pari ad una riduzione media del fatturato del 77 per cento. Per la fascia di ricavi compresa tra 400 mila euro annui e 1 milione di euro il numero di soggetti beneficiari è di 0,11 milioni, per un importo totale del contributo erogato di 1,51 miliardi di euro, con un importo medio erogato di 13.727 euro a fronte di un importo medio di riduzione del fatturato di 43.276 euro pari ad una riduzione media del fatturato del 78 per cento. Per la fascia di ricavi compresa tra 1 milione di euro fino e 5 milioni di euro il numero di soggetti beneficiari è di 0,16 milioni, per un importo totale del contributo erogato di 1,09 miliardi di euro, con un importo medio erogato di 6.813 euro a fronte di un importo medio di riduzione del fatturato di 132.404 euro pari ad una riduzione media del fatturato del 75 per cento. In totale il numero dei soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto è pari a 2,13 milioni, per un importo totale di 6,12 miliardi di euro e un importo medio di 2.872 euro.
  Con riferimento ai risparmi di spesa rilevati per il bonus vacanze, gli uffici della Camera e del Senato rilevano che il bonus è fruibile fino al 31 dicembre 2020 e, anche se è verosimile ipotizzare che fino alla fine dell'anno il numero di richiedenti si manterrà comunque inferiore rispetto al potenziale numero di beneficiari, occorrerebbe verificare la prudenza della variazione delle risorse in argomento. In particolare, secondo i predetti uffici, se le richieste del bonus vacanze dovessero progredire pressoché linearmente fino alla fine dell'anno (partendo da circa 690 milioni di euro di bonus generati al 23 settembre 2020) i bonus generati ammonterebbero complessivamente a 1.380 milioni di euro (in pratica, raddoppierebbero) e quindi il risparmio si attesterebbe a circa 297 milioni di euro (1.677 milioni di risorse stanziate, contro 1.380 milioni di risorse impegnate alla fine dell'anno), inferiore alla somma di 500 milioni oggetto di riassegnazione.
  Al riguardo, segnala che non è ragionevole ipotizzare che le richieste del bonus vacanze progrediranno in modo lineare, perché è logico che nei mesi da luglio a settembre (tipicamente destinati alle vacanze) le richieste dei bonus siano maggiori rispetto ai mesi successivi. Infatti, al 26 ottobre 2020 i bonus vacanze richiesti sono stati complessivamente 1,66 milioni di unità, per un controvalore di 738 milioni di euro, con un incremento di circa 48 milioni di euro in un mese (in sostanza, il mese di ottobre). Pertanto, anche volendo ipotizzare un andamento che ritorna crescente nei prossimi mesi di novembre e dicembre, si ritiene che i bonus generati fino alla fine del 2020 saranno ampiamente al di sotto delle risorse residue dopo la riassegnazione Pag. 66di cui al decreto in esame (1.177 milioni di euro = 1.677 milioni inizialmente stanziati meno 500 milioni riassegnati).
  Gli uffici della Camera e del Senato rilevano inoltre che la nota del 23 settembre 2020 del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo evidenzia un valore medio di bonus vacanze pari a circa 446 euro, senza indicare la suddivisione del beneficio in ragione delle classi di ISEE e del numero dei componenti il nucleo familiare, così come invece ipotizzato nella relazione tecnica originaria, che riportava una tabella dettagliata in ragione delle indicate variabili, stimando un bonus medio pari a circa 346 euro per nucleo familiare. Pertanto, se ne potrebbe desumere, secondo gli uffici della Camera e del Senato, che il maggior numero dei beneficiari, a differenza di quanto ipotizzato nella relazione tecnica originaria, si posizioni verso i valori più bassi di ISEE, cioè fino a 15.000 euro. Sarebbe pertanto opportuno ottenere dati a consuntivo più specifici suddivisi in ragione delle classi di ISEE e della numerosità dei nuclei familiari che hanno effettivamente utilizzato, fino al 23 settembre scorso, il bonus in parola.
  In proposito, fa presente che i dati in questione non sono nella disponibilità dell'Agenzia delle entrate e comunque, in considerazione di quanto argomentato in precedenza, non appaiono determinanti ai fini dell'attendibilità dei risparmi di spesa rilevati.
  In ragione della verosimile sovrastima degli oneri recati dalla disposizione in argomento, gli uffici della Camera e del Senato evidenziano che l'andamento finanziario del beneficio, per effetto del meccanismo di saldo/acconto, vede per l'anno 2021 già contabilizzata nei saldi finanza pubblica una perdita di gettito pari a 733,8 milioni di euro ed un recupero di entrate per l'anno 2022 pari a 314,5 milioni di euro, per effetto della quota del 20 per cento del bonus che i soggetti beneficiari (persone fisiche) potranno richiedere sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi. In considerazione di quanto sopra rappresentato occorrerebbe, in via prudenziale, rivedere le stime del maggior gettito per l'anno 2022 in quanto, se è verosimile ipotizzare un minor onere per l'anno 2021, connesso con il minor tiraggio della disposizione, risulterà conseguentemente eccessivo l'importo stimato in termini di maggiori entrate recuperabili per effetto del citato meccanismo di saldo/acconto e di ciò il Governo terrà conto nel disegno di legge di bilancio per l'anno 2021.

  Massimo GARAVAGLIA (LEGA) osserva che il contenuto del provvedimento in esame conferma quanto già segnalato in precedenza dall'opposizione, cioè che alcune misure del Governo introdotte per affrontare l'emergenza del COVID-19 non hanno avuto un'applicazione nella misura prevista. Sottolinea che, attraverso il decreto, il Governo è costretto a correggere il proprio operato ritornando sulle proprie decisioni. Ricorda che allo stesso modo il Ministro dell'economia e delle finanze è stato costretto a correggere alcune dichiarazioni concernenti l'importo della detrazione per dispositivi medici e sanificazioni dal 60 per cento al 15 per cento. Evidenzia che da tale comportamento deriva per il Governo una perdita di credibilità con conseguenti critiche provenienti dalle forze produttive e dalle parti sociali.
  Chiede inoltre al Governo chiarimenti su quante delle risorse stanziate con i diversi decreti-legge adottati per far fronte all'emergenza da COVID-19 per l'erogazione di contributi a imprese o di bonus fiscali, per un importo di 25 miliardi di euro a fronte dei 100 miliardi totali di indebitamento netto autorizzati con le diverse relazioni presentate al Parlamento, siano ancora inutilizzate a causa della mancata approvazione dei decreti attuativi cui facevano rinvio i medesimi decreti-legge.

  Paolo PATERNOSTER (LEGA), in aggiunta a quanto già argomentato dall'onorevole Garavaglia, precisa che il bonus vacanze, come altre misure, è stato richiesto per un numero di domande inferiore al 40 per cento di quelle previste dal Governo e, considerata la attuale situazione di restrizioni per l'esercizio di attività economiche e le prospettive per i prossimi mesi, probabilmente Pag. 67 si deve ritenere che non sarà utilizzato in misura maggiore da qui al termine dell'anno in corso. Rileva, inoltre, che le strutture turistiche ricettive, aventi diritto al credito d'imposta in misura corrispondente all'80 per cento del bonus vacanze utilizzato e scontato direttamente al fruitore del bonus, hanno ritenuto spesso di non poterlo accettare nella convinzione di non avere redditi da compensare nella dichiarazione del prossimo anno, non avendo percepito significativi introiti nel corso di questo anno.

  Fabio MELILLI, presidente, nel condividere le osservazioni dell'onorevole Garavaglia, ritiene che le informazioni da lui richieste siano almeno in parte contenute nella relazione tecnica allegata al decreto-legge n. 137 del 2020 (cosiddetto «decreto Ristori») e dovrebbero essere pertanto oggetto di un attento approfondimento. Ringrazia inoltre l'onorevole Claudio Borghi per aver promosso, nel corso dell'esame del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto «decreto-legge Rilancio»), in qualità, all'epoca, di presidente della Commissione, le modifiche all'articolo 265 del decreto-legge medesimo, al fine di prevedere l'espressione del parere delle Commissioni competenti sui decreti del Ministro dell'economia e delle finanze che dispongono, come quello in esame, variazioni compensative tra le misure introdotte dal decreto stesso qualora esse abbiano avuto un andamento diverso da quello originariamente previsto.

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA, condividendo la richiesta dell'onorevole Garavaglia, precisa che intende proporre al Governo di rafforzare i contributi a fondo perduto per la ristorazione, segnalando comunque che sono già disponibili i fondi previsti per l'adeguamento dei locali. Per quanto riguarda la richiesta concernente il numero dei decreti attuativi ancora da emanare, precisa di non essere, nell'attuale Governo, titolare, come lo era invece in quello precedente, della delega al monitoraggio dei tempi di attuazione della normativa vigente attraverso la normazione secondaria, ma si riserva comunque di sollecitare i dati al riguardo al Ministro dell'economia e delle finanze. Sottolinea, inoltre, che se è vero che i potenziali fruitori non hanno potuto utilizzare pienamente alcune misure adottate dal Governo per fronteggiare l'emergenza, tuttavia in alcuni casi, per evitare tale situazione, è stata prevista, ad esempio, la cessione del credito d'imposta per ampliare la platea degli utilizzatori.

  Fabio MELILLI, presidente, nel sottolineare che la Commissione attende dal Governo i dati richiesti per svolgere un lavoro più proficuo nel corso del prossimo esame del disegno di legge di bilancio, in sostituzione della relatrice, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione bilancio, tesoro e programmazione,

   esaminato lo Schema di decreto ministeriale recante compensazione di interventi fiscali, in relazione al bonus vacanze e al contributo a fondo perduto (Atto n. 198);

   preso atto dei chiarimenti del Governo, da cui si evince che:

    il maggior fabbisogno effettivo rispetto alla previsione di spesa relativa alla concessione del contributo a fondo perduto di cui all'articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto decreto “Rilancio”), contenuta nella relazione tecnica allegata al citato decreto-legge, è stato determinato sia dalla circostanza che non erano disponibili dati puntuali in ordine ad una parte rilevante della platea dei beneficiari, ossia coloro che non utilizzano la fatturazione elettronica, né sull'andamento del loro fatturato, neppure per i primi quindici giorni del mese di aprile, sia dalla stima contenuta nella predetta relazione tecnica riguardo ai soggetti esclusi dal contributo, vale a dire i professionisti;

    le richieste del tax credit vacanze di cui all'articolo 176 del medesimo decreto-legge n. 34 del 2020 non progrediranno in Pag. 68modo lineare rispetto all'andamento registrato nei mesi da luglio a settembre scorsi, e anche volendo ipotizzare un andamento che ritorni crescente nei prossimi mesi di novembre e dicembre è ragionevole ritenere che le risorse da utilizzare saranno comunque ampiamente inferiori rispetto a quelle risorse residue, quali risultanti a seguito della riassegnazione prevista dal presente decreto;

    l'effettivo andamento degli oneri derivanti dal tax credit vacanze rispetto alla stima originaria condurrà – per effetto del meccanismo del saldo/acconto riferibile alle persone fisiche che ne fruiranno sotto forma di detrazione nella dichiarazione dei redditi – a un minor onere nell'anno 2021 e a una riduzione delle maggiori entrate previste a saldo per l'anno 2022, di cui peraltro si terrà conto nell'ambito del disegno di legge di bilancio per il 2021 di prossima presentazione,

   esprime

PARERE FAVOREVOLE».

  Il sottosegretario Alessio Mattia VILLAROSA concorda con la proposta di parere testé formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 14.55.