CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 ottobre 2020
459.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 27 ottobre 2020.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti dell'Unione delle Province d'Italia (UPI), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia, recanti disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 12.20.

Audizione informale, in videoconferenza, di Ignazio Portelli, Presidente dell'Associazione nazionale dei funzionari dell'Amministrazione civile dell'Interno (ANFACI), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia, recanti disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.20 alle 12.30.

Audizione informale, in videoconferenza, di Maria Cristina Urbano, Presidente dell'Associazione italiana vigilanza e servizi fiduciari (ASSIV), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia, recanti disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.30 alle 12.45.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti del Sindacato italiano lavoratori polizia locale (S.I.L.Po.L.), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia, recanti disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.45 alle 13.

Audizione informale, in videoconferenza, di rappresentanti di organizzazioni sindacali della Polizia di Stato, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 242 Fiano, C. 255 Guidesi, C. 318 Rampelli, C. 451 Bordonali, C. 705 Polverini, C. 837 Sandra Savino, C. 1121 Vito e C. 1859 Brescia, recanti disposizioni per il coordinamento in materia di politiche integrate per la sicurezza e di polizia locale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13 alle 14.05.

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Martedì 27 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
Emendamenti testo unificato C. 107 e abb.-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Fausto RACITI, presidente, osserva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 2 degli emendamenti al testo unificato delle proposte di legge C. 107-569-868-2171-2255-A, recante misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere.

  Stefano CECCANTI (PD), relatore, segnala come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto Pag. 25riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto propone di esprimere su di essi nulla osta.
  Coglie quindi l'occasione per rilevare come l'articolo premissivo Annibali 01.0401 e l'emendamento Bazoli 3.450 mirino a recepire due condizioni contenute nel parere precedentemente espresso sul provvedimento dal Comitato.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta del relatore.

Disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.
Emendamenti C. 1824-A.
(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Fausto RACITI, presidente, osserva come il Comitato permanente per i pareri sia chiamato a esaminare, ai fini del parere all'Assemblea, il fascicolo n. 2 degli emendamenti alla proposta di legge C. 1824–A, recante disposizioni per la disciplina, la promozione e la valorizzazione delle attività del settore florovivaistico.

  Elisa TRIPODI (M5S), relatrice, segnala come gli emendamenti trasmessi non presentino profili problematici per quanto riguarda il riparto di competenze legislative tra Stato e Regioni, ai sensi dell'articolo 117 della Costituzione: pertanto propone di esprimere su di essi nulla osta.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta della relatrice.

  La seduta termina alle 14.25.

RISOLUZIONI

  Martedì 27 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Fausto RACITI.

  La seduta comincia alle 14.25.

7-00534 Elisa Tripodi: Iniziative per modificare la disciplina che attribuisce le funzioni prefettizie nella Regione Valle d'Aosta al Presidente della Regione.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Elisa TRIPODI (M5S), illustrando la risoluzione a sua prima firma, osserva come essa rappresenti un primo atto formale con il quale, pur nel pieno rispetto dell'autonomia speciale regionale, si intende porre in evidenza una questione normativa che, riguardando alcune funzioni attribuite al Presidente della Regione Valle d'Aosta, potrebbe dar origine potenzialmente a situazioni di conflitto di interessi.
  Ricorda, infatti, che la soppressione, in Valle d'Aosta, della figura del Prefetto come rappresentante nel territorio provinciale dell'autorità governativa risale al decreto legislativo luogotenenziale del 7 settembre 1945 n. 545, il quale ha disposto, fra l'altro, la soppressione della provincia di Aosta (articolo 1, secondo comma), e la devoluzione al Presidente del consiglio della Valle (organo allora dotato dei poteri di rappresentanza della Valle, poi attribuiti dallo statuto al Presidente della giunta regionale, oggi Presidente della regione ai sensi dell'articolo 2 della legge costituzionale n. 2 del 2001) di «tutte le attribuzioni che le leggi vigenti conferiscono al prefetto e al presidente della deputazione provinciale in quanto non rientrino nella competenza del Consiglio della Valle», essendo detto presidente «responsabile verso il Governo dell'esercizio dei poteri che per legge restano riservati allo Stato» (articolo 4, primo e terzo comma).
  Fa notare altresì come, nonostante l'articolo 44 dello statuto regionale, approvato con la legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4, quindi tre anni dopo il decreto legislativo luogotenenziale, presenti un contenuto ambiguo, in quanto non perfettamente coincidente con quanto previsto dal richiamato articolo 4 del decreto legislativo n. 545 del 1945, la Struttura affari di prefettura in Valle d'Aosta risulti incardinata Pag. 26presso la Presidenza della regione e come la regola dell'esercizio da parte del Presidente della giunta delle funzioni altrove spettanti al Prefetto abbia trovato costante applicazione e conferma in più di un provvedimento legislativo. Al riguardo ritiene quantomeno anomalo che il vertice dell'ente autonomo assommi su di sé anche funzioni che fanno riferimento all'autorità di Governo, comportando come probabili conseguenze negative che le richieste locali possano essere sacrificate di fronte a esigenze di centralizzazione, in contrasto con l'autonomia regionale.
  Fa notare che il rischio di una potenziale situazione di conflitto di interessi appare anche maggiore se si considera l'articolo 15 dello Statuto speciale della Valle d'Aosta, in base al quale è stabilito che la legge regionale, approvata con la maggioranza assoluta dei consiglieri, determina la forma di governo della Regione e, specificatamente, le modalità di elezione del Consiglio della Valle, del Presidente della Regione e degli assessori, i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con le predette cariche, i rapporti tra gli organi della Regione, la presentazione e l'approvazione della mozione motivata di sfiducia nei confronti del Presidente della Regione, nonché l'esercizio del diritto di iniziativa popolare delle leggi regionali e del referendum regionale abrogativo, propositivo e consultivo.
  Osserva, dunque, che, in caso di elezione a suffragio universale e diretto del Presidente della Regione della Valle d'Aosta – scenario di riforma elettorale che giudica possibile considerati gli orientamenti politici che stanno maturando al riguardo – si determinerebbe un rafforzamento di tale potenziale conflitto di interessi, potendosi configurare, in sostanza, il caso assolutamente peculiare di un'elezione diretta di un prefetto.
  Osserva altresì che, nell'ambito della Struttura affari di prefettura in Valle d'Aosta, operano uffici volti al mantenimento dell'ordine pubblico che dispongono di dati sensibili dei cittadini, rispetto ai quali si pongono evidenti esigenze di tutela. Dopo aver ricordato le recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato gli organi di vertice della Val d'Aosta – tra cui il precedente Presidente della Regione, indagato per voto di scambio – nonché taluni componenti degli organi di alcuni suoi comuni, facendo emergere casi di infiltrazione di quegli enti territoriali da parte di organizzazioni criminali, ritiene dunque importante sollecitare, con tale atto di indirizzo, l'avvio di un serio confronto con quella regione, al fine di individuare soluzioni normative in grado di coniugare il pieno rispetto dell'autonomia regionale con le esigenze dei cittadini di quei territori di beneficiare di una pubblica amministrazione efficace e imparziale, in armonia con gli articoli 5 e 97, secondo comma, della Costituzione.
  Ritiene dunque necessario procedere con urgenza alla modifica dell'articolo 4 del decreto luogotenenziale n. 545 del 1945, nel superiore interesse della regione e dei cittadini valdostani, impegnando il Governo a porre in essere, per quanto di competenza, tutte le iniziative volte a promuovere un confronto con la regione Valle d'Aosta, al fine di verificare le modalità ed i criteri per modificare il predetto articolo 4, che attribuisce le funzioni prefettizie al Presidente della regione, eliminando una situazione che, a suo avviso, si pone altresì in contrasto con i richiamati articoli 5 e 97, secondo comma, della Costituzione.

  Stefano CECCANTI (PD), ritiene che la risoluzione in titolo ponga un tema delicato meritevole della massima attenzione, riguardando la concentrazione in un'unica figura di vertice di una Regione di funzioni spettanti nel medesimo territorio al Prefetto.
  Evidenzia quindi l'opportunità di ragionare su soluzioni normative che, nel pieno rispetto dell'autonomia regionale, pongano rimedio a quella che appare una anomala sovrapposizione di ruoli.

  Fausto RACITI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione alla seduta già convocata per domani.

  La seduta termina alle 14.30.