CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2020
453.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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DELIBERAZIONI IN MATERIA D'INSINDACABILITÀ

  Mercoledì 14 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE.

  La seduta comincia alle 14.45.

Richiesta di deliberazione pervenuta dal tribunale di Milano nell'ambito di un procedimento penale nei confronti del deputato Emanuele Fiano (procedimento n. 6849/2018 RG Trib. – n. 32400/2016 RGNR) (Doc. IV-ter, n. 14).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 15 gennaio 2020.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca il seguito dell'esame di una richiesta di deliberazione in materia d'insindacabilità che scaturisce da un procedimento penale nei confronti dell'onorevole Emanuele Fiano, pendente presso il tribunale di Milano (proc. n. 6849/2018 RG Trib. – n. 32400/2016 RGNR) (Doc. IV-ter, n. 14). Ricorda che nella seduta del 15 gennaio 2020 il relatore Gianluca Vinci ha illustrato la vicenda alla Giunta. Comunica che nella seduta odierna la Giunta ascolterà il deputato Emanuele Fiano ai sensi dell'articolo 18, primo comma, del Regolamento della Camera. Invita quindi il deputato Emanuele Fiano a entrare in aula.
  (Viene introdotto il deputato Emanuele Fiano).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, con riferimento al Doc. IV-ter, n. 14, invita il deputato Emanuele Fiano, ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera, a fornire i chiarimenti che ritenga opportuni. Ricorda che al termine dell'intervento dell'audito, i componenti della Giunta potranno intervenire per formulare quesiti e osservazioni.

  Emanuele FIANO (PD) ricorda di essere stato querelato dagli eredi di Gianroberto Casaleggio nell'aprile del 2016, insieme agli altri deputati del Gruppo del Partito democratico Ernesto Carbone, Andrea Romano ed Ettore Rosato, con l'accusa di avere diffamato la società Casaleggio Associati s.r.l. e lo stesso Gianroberto Casaleggio, già defunto al momento della denuncia. La denuncia derivava dalla pubblicazione, all'interno di un articolo Pag. 4sul sito internet del Partito democratico, di alcuni tweet suoi e dei predetti altri deputati nei quali si affermava che la Casaleggio Associati aveva la possibilità, entrando nel relativo server informatico, di accedere alle email dei deputati del Gruppo Movimento 5 Stelle, di fatto utilizzando a tal fine risorse del medesimo Gruppo parlamentare. Ricorda che tale affermazione proveniva dal contenuto di un articolo pubblicato sul quotidiano il Foglio, nel quale erano riportate dichiarazioni virgolettate di alcuni ex parlamentari del Movimento 5 Stelle, che non gli risulta siano mai stati querelati. Ricorda che la sua attività è consistita nel commentare l'articolo del quotidiano, che non fu, tra l'altro, l'unico articolo di stampa apparso sul tema. Fa presente che, a commento dell'articolo citato, apparvero sul sito del Partito democratico tweet, di contenuto analogo al suo, anche di ulteriori parlamentari, anch'essi mai querelati. Fa presente inoltre che non si è proceduto contro nessuno degli altri tre deputati raggiunti da querela, evidenziando in particolare che la procura della Repubblica presso il Tribunale di Trieste ha chiesto l'archiviazione della denuncia contro il deputato Rosato, ritenendo evidente l'insindacabilità delle opinioni da egli espresse. Segnala inoltre che il deputato Rosato, all'epoca presidente del gruppo parlamentare del partito democratico, inviò l'8 marzo 2016 una lettera alla Presidente della Camera – che si riserva di produrre – con la quale ne sollecitava l'intervento a tutela di prerogative parlamentari costituzionalmente garantite. Ritiene che tale lettera, inviata evidentemente in qualità di capogruppo del Partito democratico, sostanzi – con una presa di posizione politica formale – quanto da egli affermato commentando il citato articolo. In conclusione, evidenzia di avere espresso un giudizio politico nell'ambito dell'esercizio delle sue funzioni, sulla base di fatti citati in un articolo di giornale, che non risulta querelato, riportante dichiarazioni di diversi deputati del Gruppo Movimento 5 Stelle, che denunciavano quanto poi riportato nei tweet. Ribadisce inoltre che l'opinione espressa nei commenti suoi e di altri parlamentari è stata formalizzata dall'allora capogruppo del Partito democratico in un atto ufficiale a nome del Gruppo, con richiesta di intervento della Presidenza della Camera.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, chiede all'audito se egli abbia notizia o disponga di documentazione relativamente alle querele sporte nei confronti degli altri deputati Rosato, Carbone e Romano, nonché, ai fini dell'individuazione di eventuali atti tipici pregressi, se la citata lettera del deputato Rosato al Presidente della Camera fu inviata a titolo personale o a nome di tutti i componenti del gruppo parlamentare di cui egli era presidente; chiede inoltre chiarimenti in merito alla titolarità del server informatico al centro della vicenda alla base delle dichiarazioni rese a suo tempo dall'on. Fiano.

  Emanuele FIANO (PD) fa presente che, per quanto di sua conoscenza, l'autorità giudiziaria non ha proceduto nei confronti degli altri colleghi; precisa inoltre che la lettera del deputato Rosato fu inviata in qualità di capogruppo del Partito democratico e quindi a nome di tutti di deputati iscritti a tale gruppo parlamentare, lui incluso; conferma che il server in questione era in uso ai deputati del Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle della scorsa legislatura.

  Alfredo BAZOLI (PD) chiede chiarimenti sulle vicende all'origine delle querele sporte nei confronti dei quattro deputati del partito democratico.

  Emanuele FIANO (PD) precisa che le querele nei confronti dei quattro parlamentari del Partito democratico sono derivate tutte da tweet di commento al medesimo articolo di stampa.

  Manuela GAGLIARDI (MISTO) chiede chiarimenti in ordine all'ideazione dell’hashtag #Gurugate utilizzato nel tweet dell'onorevole Fiano.

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  Emanuele FIANO (PD) fa presente che il citato hashtag era comune anche ai tweet degli altri parlamentari del Partito democratico.

  Gianluca VINCI (LEGA), relatore, chiede se vi fu un coordinamento da parte dell'Ufficio stampa del Gruppo del Partito democratico relativo al citato hashtag.

  Emanuele FIANO (PD) non ricorda se vi fu un vero e proprio coordinamento; rileva comunque che l’hashtag intendeva sottolineare la gravità di quanto accaduto con uniformità di linguaggio da parte di più esponenti del Partito democratico.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
  (Il deputato Emanuele Fiano si allontana dall'aula).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, non essendovi altri interventi, rinvia il seguito dell'esame della domanda in titolo alla prossima seduta.

Comunicazioni del Presidente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica che il 6 ottobre scorso è stata assegnata alla Giunta una richiesta di autorizzazione all'acquisizione di tabulati di comunicazioni relativi all'utenza in uso al deputato Francesco Zicchieri, nell'ambito del procedimento penale n. 5521/20 RG mod. 44, pervenuta alla Camera in pari data dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina.
  Ai sensi dell'articolo 18 del Regolamento della Camera, la Giunta dovrà pertanto riferire all'Assemblea entro trenta giorni dalla trasmissione degli atti da parte del Presidente della Camera, entro quindi il 5 novembre 2020.
  Avverte che il deputato Zicchieri sarà pertanto ritualmente invitato a fornire i chiarimenti opportuni ai sensi dell'articolo 18 del regolamento della Camera e che l'incarico di riferire su tale procedimento è affidato al deputato Di Sarno.
  Facendo seguito a quanto convenuto nella scorsa riunione dell'Ufficio di Presidenza, comunica le risultanze della verifica effettuata in ordine ai procedimenti iscritti all'ordine del giorno della Giunta. A tale riguardo, informa che risultano conclusi i seguenti quattro procedimenti: il Doc. IV-ter, n. 4, Silvio Berlusconi, deputato all'epoca dei fatti, è stato definito dalla seconda sezione civile dal tribunale di Cagliari con sentenza del 18 luglio 2019; il Doc. IV-ter, n. 5, Silvio Berlusconi, deputato all'epoca dei fatti, è stato dichiarato estinto dalla seconda sezione civile del tribunale di Cagliari con ordinanza del 26 maggio 2020; il Doc. IV-ter, n. 8, Marco Pugliese, deputato all'epoca dei fatti, è stato definito dalla prima sezione civile del tribunale di Avellino con sentenza del 9 settembre 2019; l'istanza presentata da Eleonora Cimbro, deputata all'epoca dei fatti, presso il tribunale di Busto Arsizio è stata accolta e il procedimento conseguentemente è stato definito dal Gip del predetto tribunale con ordinanza di archiviazione del 3 settembre 2018. Precisa che, essendo stati definiti, tali procedimenti saranno pertanto cancellati dall'ordine del giorno della Giunta.
  (La Giunta prende atto).

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, comunica infine di aver predisposto una bozza di proposta di legge recante una modifica all'articolo 6, comma 2, della legge 20 giugno 2003, n. 140, in tema di riparto di competenze tra i due rami del Parlamento in ordine a richieste di autorizzazione ai sensi dell'articolo 68, terzo comma, della Costituzione.
  Precisa che si tratta della questione della competenza a esaminare le richieste relative a senatori in carica per intercettazioni effettuate allorquando ricoprivano la carica di deputato e viceversa, emersa lo scorso anno in occasione dell'esame della richiesta relativa al sen. Marti.
  Ricorda che su tale richiesta la Giunta e poi la Camera si erano pronunciate nel Pag. 6senso dell'incompetenza, con conseguente restituzione degli atti all'autorità giudiziaria, ai fini della trasmissione al Senato, che peraltro risulta recentemente avvenuta.
  Ricorda inoltre che in occasione delle interlocuzioni con l'omologa Giunta del Senato era emersa l'opportunità di presentare, presso ciascuna Camera, una proposta di legge possibilmente sottoscritta da tutti i rappresentanti delle due Giunte, volta ad emendare l'articolo di legge citato, nel senso di precisare che l'autorizzazione all'utilizzazione delle intercettazioni vada richiesta alla Camera alla quale il membro del Parlamento appartiene, ovvero, «qualora non rivesta attualmente la carica di parlamentare», apparteneva al momento in cui le conversazioni o le comunicazioni sono state intercettate. Il contenuto della presente iniziativa riprende peraltro quanto già previsto in una proposta di legge presentata dall'on. La Russa nella XIV legislatura, abbinata a quella poi approvata in via definitiva e diventata la legge 20 giugno 2003, n. 140. Auspica pertanto che, in spirito di collaborazione tra le forze politiche, tutti i membri della Giunta possano sottoscrivere tale proposta di legge, che si riserva di presentare quanto prima.

  Carlo SARRO (FI) condivide lo spirito della proposta, che potrebbe eventualmente essere formulata anche come norma di interpretazione autentica.

  Alfredo BAZOLI (PD) concorda sul contenuto della proposta e chiede informazioni sullo stato della vicenda relativa all'utilizzo delle intercettazioni delle conversazioni del deputato Cosimo Maria Ferri.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE, presidente, rinvia a quanto convenuto nella seduta del 29 luglio 2020, rispetto alla quale non vi sono al momento aggiornamenti, e dichiara conclusa la seduta.

  La seduta termina alle 15.30.