CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 ottobre 2020
452.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 13 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 10.

Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII, n. 3-bis con Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola CARÈ (PD), relatore, introduce l'esame della nota di aggiornamento al Def per l'anno 2020, ricordando che il Documento costituisce lo strumento attraverso il quale si procede all'aggiornamento del quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2021-2023, rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza della scorsa primavera sul quale la Commissione difesa ha espresso un parere favorevole nella seduta del 29 aprile. Osserva, quindi, che la Nota reca i principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici. Tale previsione – inserita dall'articolo 1, comma 7, lettera b) della legge n. 163 del 2016 – costituisce una delle modifiche più significative apportate dalla legge medesima ai contenuti della NADEF, finalizzata ad esporre nel Documento una prima informazione in ordine ai contenuti ed alla composizione della manovra che verrà poi operata con la legge di bilancio. Prima di analizzare i profili di più diretto interesse per la Commissione difesa, fa presente che, relativamente all'anno in corso, la Nota mette in rilievo l'impatto senza precedenti sull'economia italiana degli effetti della pandemia da COVID-19 che, diffusasi su scala globale, ha interessato l'Italia già nella seconda metà di febbraio, provocando a marzo, tra le misure volte a circoscrivere la Pag. 45diffusione del virus, la chiusura delle attività commerciali e produttive non essenziali. La fase di riapertura, a partire dal 4 maggio, è risultata graduale e differenziata tra le imprese, con il riavvio dell'industria manifatturiera, delle costruzioni e del commercio all'ingrosso, a cui ha fatto seguito, a partire dal 18 maggio, la riattivazione dei comparti del commercio al dettaglio, dei servizi turistici e di quelli alla persona. Segnala, quindi, che per quanto concerne il prossimo triennio, la Nota evidenzia, rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile, una ripresa dell'economia nel corso del 2021, con un significativo effetto di trascinamento sul 2022, in considerazione, principalmente, delle ingenti manovre di supporto e di stimolo all'economia introdotte con i decreti-legge «Rilancio» di maggio e «Sostegno e Rilancio» di agosto. A livello internazionale, nonostante gli interventi straordinari messi in campo dai governi e le misure di politica monetaria introdotte dalle banche centrali, il blocco produttivo ha determinato una contrazione del PIL e del commercio mondiale, rispettivamente, del 3,5 e del 2,7 per cento nel primo trimestre dell'anno rispetto al trimestre precedente. Tale contrazione si è andata accentuando nel secondo trimestre, con un calo del 5 per cento del PIL e del 12,5 per cento del commercio mondiale. Una graduale ripresa, più sostenuta delle attese, si è registrata a partire dai mesi di maggio e giugno, con il riavvio delle attività produttive, ma con un andamento disomogeneo tra i vari Paesi. Evidenzia, poi, che la Nota sottolinea come i rischi associati a un deterioramento ulteriore del quadro internazionale restano elevati. Ai rischi legati all'evoluzione della pandemia – connessi alla possibile recrudescenza dei contagi in autunno e alla rapidità con cui verrà reso disponibile un vaccino su scala globale – si affiancano i rischi connessi a fattori geopolitici preesistenti all'epidemia, la persistente tensione nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, il difficile processo di negoziazione per la Brexit in vista dell'approssimarsi dell'uscita effettiva del Regno Unito dall'Unione, nonché le recenti complicazioni nelle relazioni diplomatiche dell'UE con la Russia e la Turchia.
  Ciò premesso osserva, in via generale, che la Nota, nel definire il perimetro di finanza pubblica nel quale si iscriveranno le misure della prossima legge di bilancio, individua una serie di interventi che appaiono coerenti con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sul quale la Commissione difesa ha avuto modo di esprimersi lo scorso 23 settembre, in sede di esame dello «schema di Relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund». In quella occasione sono state esaminate le «Sfide» e le «Missioni» attorno alle quali si concentreranno gli investimenti e le azioni di politica economica nel prossimo triennio, con particolare riferimento alla digitalizzazione, all'innovazione, alla competitività del sistema produttivo, alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, alle infrastrutture per la mobilità, all'istruzione, alla formazione, ricerca e cultura, all'equità sociale, di genere e territoriale e nonché alla salute. In ciascuno di questi settori di intervento, le riforme proposte concerneranno l'aumento degli investimenti pubblici, la riforma della pubblica amministrazione, l'aumento delle spese in ricerca e sviluppo, la riforma degli aspetti fiscali, della giustizia e del lavoro. In particolare, la Nota ribadisce l'intenzione del Governo di sostenere l'industria nazionale, promuovendo iniziative in alcuni ambiti reputati strategici per il Paese, con particolare riferimento all'industria dell'aerospazio. Tale previsione appare coerente con quanto già previsto nel Programma Nazionale di riforma del 2020 nella parte in cui il Governo fa presente che andranno «sostenute le potenzialità dell'industria italiana dell'Aerospazio, della Difesa e della Sicurezza», «considerata tra le più virtuose in termini di effetti generali sull'economia, con un coefficiente moltiplicativo del valore aggiunto pari a 2,9». Un ulteriore passaggio della Nota di interesse della Commissione riguarda l'obiettivo del rafforzamento delle politiche di valorizzazione del patrimonio immobiliare, finalizzate sia al conseguimento di un impatto positivo sull'economia, sia ad un incremento dell'efficienza dei cespiti utilizzati. A questo riguardo il Governo fa presente che l'Agenzia del Demanio sta lavorando, in collaborazione Pag. 46con altri soggetti istituzionali e, in particolare con Società Difesa servizi S.p.A, al lancio del progetto denominato «Valore Paese Italia», finalizzato alla valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati, compresi quelli della Difesa. Per quanto concerne poi, la prospettazione di un ampio programma di investimenti nel campo dell'innovazione tecnologica e della digitalizzazione, la Nota ritiene auspicabile che tali interventi siano estesi anche al comparto Difesa, tenuto conto che il Governo ha più volte rappresentato l'esigenza di potenziare e ammodernare le reti di comunicazione, di comando e di controllo della Difesa, coerentemente con le iniziative in tema di innovazione e digitalizzazione. Passando al tema della transizione ecologica, la Nota ribadisce la volontà del Governo di conseguire gli obiettivi dello European Green Deal, mediante la limitazione delle emissioni, la riduzione dell'inquinamento locale, specialmente del suolo e delle acque, e l'aumento dell'efficienza energetica, soprattutto nell'edilizia e nell'uso delle fonti energetiche. Al riguardo, osserva che, in relazione a tali obiettivi, la Difesa ha più volte rappresentato a questa Commissione le iniziative intraprese per elevare le proprie capacità di resilienza energetica, produzione e approvvigionamento da fonti sostenibili, tali da assorbire e mitigare gli effetti dovuti a eventuali attacchi o a calamità e assicurare il mantenimento della capacità e della prontezza operativa dello strumento militare, sia in Patria che nei teatri operativi. Più in generale, nel settore delle infrastrutture, a partire dai siti a valenza strategica, l'intento della Difesa è quello di realizzare distretti energetici intelligenti (Smart military district) nei quali sia massimizzato il ricorso all'autoconsumo e possa avvenire, in tempo reale, in un alveo certo di cyber security, la gestione dei flussi energetici.
  Per quanto riguarda, infine, la parte relativa alle misure economiche adottate nel corrente anno, sottolinea come nella Nota vengano richiamate le maggiori risorse stanziate nel 2020 per il personale appartenente ai comparti difesa, sicurezza e soccorso pubblico (circa 0,2 miliardi nel 2020), in considerazione del contributo dato dalle Forze armate, dalle Forze di polizia e dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nelle azioni di contrasto della diffusione del COVID-19 e di supporto nei diversi interventi. Come noto a tutti, la Difesa ha ricevuto e gestito continue richieste di supporto in termini di personale, mezzi e strumentazione: allestimento di ospedali da campo, servizi ospedalieri, sanificazione di luoghi e strutture, trasporto in biocontenimento di malati, produzione e distribuzione di dispositivi sanitari, controllo del territorio. I diversi decreti-legge varati dal Governo a seguito dell'insorgere dell'emergenza sanitaria hanno assegnato alle Forze armate specifici compiti nella gestione dell'emergenza stessa, con particolare riferimento al rispetto delle misure di contenimento del virus.
  Conclude ribadendo quanto già espresso dalla Commissione in occasione dei rilievi espressi sullo schema di «schema di Relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund», preannunciando la presentazione di una proposta di parere favorevole.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI apprezza il lavoro accurato e puntuale del relatore, che condivide.

  Salvatore DEIDDA (FDI), con riguardo ai temi che interessano la Difesa, manifesta perplessità sui contenuti del documento e domanda un chiarimento riguardo al significato del termine «resilienza». Auspica, infatti, che la quantità delle risorse che verranno assegnate alla Difesa possano essere tali da consentire il rilancio delle nostre Forze armate e non siano esclusivamente finalizzate a recuperare il terreno perduto a causa della crisi. Sottolinea, quindi, che la Nota di aggiornamento, pur essendo ricca di buone intenzioni e di progetti meritevoli, appare, tuttavia, distaccata dalla situazione reale del mondo militare. Nulla, infatti, si dice riguardo alla condizione economica del personale, cui va riconosciuta la specificità dei compiti e delle funzioni assolte, né tantomeno viene concretamente affrontato il tema degli investimenti. Pag. 47
  Non registra, quindi, nel documento la svolta che dal proprio gruppo era stata chiesta e ribadisce la necessità di assegnare alla Difesa maggiori risorse, sia in termini di personale che di mezzi strumentali.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) evidenzia come la relazione dia conto di un quadro economico mondiale che, a causa della pandemia da COVID-19, è diventato estremamente complicato. Tuttavia, le iniziative che il Governo intende intraprendere nel campo della Difesa appaiono limitate e poco significative, soprattutto se paragonate al considerevole apporto delle nostre Forze armate nel contrasto al virus. Osserva, ad esempio, che nonostante nella Nota venga ribadita l'esigenza di sostenere l'industria nazionale della Difesa, specialmente con riguardo al settore dell'aerospazio, il Governo non si adoperi poi di conseguenza. Ricorda, ad esempio, che proprio in risposta ad una sua interrogazione, il Governo abbia ritenuto, a dispetto di quanto prospettato dalle imprese del settore, che non vi sia necessità di uno strumento normativo attuativo della normativa sull'assistenza tecnica nella vendita di prodotti per la difesa, attività che, in un momento di particolare debolezza della domanda interna, favorirebbe la penetrazione delle imprese del settore verso i mercati esteri assicurando un'opportunità di sbocco alle produzioni bloccate. Esprime, inoltre, talune perplessità con riguardo al progetto denominato «Valore Paese Italia», che dovrebbe consentire la valorizzazione degli immobili della Difesa, tema di cui si discute da tempo e che appare ancora avvolto da incertezze e obiettivi aleatori. In particolare, non comprende quali sarebbero le novità previste. Ritiene, infine, assolutamente indispensabile la digitalizzazione delle nostre Forze armate, sottolineando, tuttavia, che tale politica – a ragione del coinvolgimento della sicurezza nazionale – dovrebbe essere conseguita evitando il ricorso a infrastrutture provenienti da Paesi al di fuori delle Alleanze strategiche in cui l'Italia è da sempre inserita.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) apprezza il lavoro del relatore che ha opportunamente evidenziato il collegamento tra gli indirizzi indicati nella Nota di aggiornamento e gli obiettivi programmatici del Piano nazionale di ripresa e resilienza, strumento con il quale sono state individuate le priorità nell'utilizzo del «Recovery Fund». Ricorda, infatti, che in tale documento erano state esaminate le «Sfide» e le «Missioni» attorno alle quali si concentreranno gli investimenti e le azioni di politica economica nel prossimo triennio, con particolare riferimento alla digitalizzazione, all'innovazione, alla competitività del sistema produttivo, alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica. Assicura, quindi, il sostegno del proprio gruppo e si riserva di fornire ulteriori contributi.

  Gianluca RIZZO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata nel pomeriggio.

  La seduta termina alle 10.35

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 13 ottobre 2020. — Presidenza del presidente Gianluca RIZZO. – Interviene il Sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 14.25.

Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII, n. 3-bis con Annesso e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta antimeridiana.

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  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che la Commissione dovrà esprimere il parere alla Commissione Bilancio entro le ore 15.

  Nicola CARÈ (PD), relatore, presenta la sua proposta di parere (vedi allegato).

  Il sottosegretario Giulio CALVISI, replicando alle richieste di chiarimenti formulate nel corso della seduta antimeridiana, ricorda che la Difesa, al pari degli altri ministeri, è inserita nel piano di riparto delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese istituito dalla legge di bilancio 2020. Ricorda, altresì, che una quota delle risorse di tale fondo, finalizzato nel suo complesso a sostenere l'economia circolare, la decarbonizzazione, la riduzione delle emissioni, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, è stata assegnata all'istituzione, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero della difesa, di un apposito fondo per la progettazione e realizzazione di interventi di bonifica nei poligoni militari e di rimozione dell'amianto dai sistemi d'arma. Osserva, in generale, che, a partire dal 2021 e fino al 2034, la dotazione complessiva di pertinenza del dicastero – che risulta il terzo maggior percettore dei fondi – ammonta a 2.403,1 milioni di euro; il volume complessivo delle risorse assegnate risulta tuttavia ben più ampio se si considera che i programmi e l'industria della difesa beneficiano anche di un'importante parte di fondi assegnati al Ministero dello sviluppo economico.
  Quanto al patrimonio immobiliare, evidenzia che la Difesa ha da tempo iniziato un processo virtuoso di gestione degli immobili non più necessari, puntando non solo sulla dismissione, ma anche e soprattutto sulla loro valorizzazione. Osserva che tale processo ha portato, da un lato, a una significativa attività di dismissioni e, dall'altro, ad un'opera di incremento dell'efficienza delle infrastrutture strategiche, adeguandole ai nuovi standard ambientali ed energetici, con l'importante risultato del contenimento dei costi d'esercizio e il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro del personale. Precisa, inoltre, che il valore aggiunto del progetto «Valore Paese Italia» può essere ravvisato nel riunire i vari attori cointeressati attorno ad uno stesso tavolo. Aggiunge, in conclusione, che l'esperienza delle aste immobiliari ha dimostrato come non sempre le richieste del mercato si focalizzino sui grandi compendi immobiliari e, pertanto, nei più recenti provvedimenti si è introdotta la possibilità di stipulare convenzioni per l'affidamento in uso temporaneo di zone o strutture della Difesa, al fine di disporre di una maggiore griglia di strumenti.

  Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia un voto contrario da parte del suo gruppo, ritenendo troppo timida la proposta di parere del relatore. Non intravede nel documento in esame un'attenzione verso i problemi concreti della Difesa, specialmente quelli che riguardano le condizioni del personale e la dotazione dei mezzi strumentali. Considera irrisorie le risorse economiche messe a disposizione alle Forze armate in questa Nota di aggiornamento, soprattutto se confrontate con lo sforzo profuso dai nostri militari durante la crisi pandemica e critica l'atteggiamento dell'Esecutivo che relega il comparto della Difesa agli ultimi posti nelle proprie preoccupazioni, nonostante le enormi difficoltà con cui le Forze dell'ordine sono chiamate ad operare e la sensazione, a volte, di abbandono, come è stato possibile evincere dalla recente audizione del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri. Infine, lamenta che l'importante progetto di riqualificazione degli immobili della Difesa denominato «Caserme verdi» sia stato completamente dimenticato nelle preoccupazioni del Governo.

  Roberto Paolo FERRARI (LEGA) ringrazia il sottosegretario Calvisi per i chiarimenti forniti. Osserva, tuttavia, che le risposte non recano alcuna novità rispetto a quanto già previsto dai precedenti provvedimenti di bilancio. Rimane, dunque, Pag. 49valida l'impressione che la Nota di aggiornamento assegna alla Difesa risorse aggiuntive che sono davvero troppo poco per lo sforzo profuso dalle Forze armate durante quest'anno funestato dalla pandemia. Ciò appare ancora più imbarazzante se si pensa che il Parlamento ha autorizzato scostamenti di bilancio per circa 100 miliardi di euro. Quanto alla parte della proposta di parere in cui si assicura il supporto del Governo all'industria nazionale dei prodotti per la Difesa, la ritiene non convincente poiché alle dichiarazioni non hanno fatto seguito interventi migliorativi della relativa normativa. Sottolinea come, allo stato attuale, il graduale avvicinamento alla soglia del 2 per cento nel rapporto tra la spesa militare e il Prodotto interno lordo verrà conseguito non tramite un incremento delle spese per la Difesa, ma attraverso la drastica riduzione del PIL stesso. Preannuncia, pertanto, il voto contrario del gruppo della Lega.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) sottolinea come il lavoro odierno sia la prova del proficuo impegno profuso dalla Commissione e puntualizza che il concetto di resilienza sta a significare la capacità della Difesa di fronteggiare gli eventi traumatici con esiti positivi.

  Maria TRIPODI (FI), pur condividendo i ragionamenti dei colleghi Deidda e Ferrari, preannuncia un voto di astensione in considerazione della necessità, in questo periodo, di non apporre ostacoli al lavoro che la Commissione è chiamata a svolgere.

  Andrea FRAILIS (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.

  Alessandra ERMELLINO (MISTO) condivide le considerazioni sulla scarsa attenzione alle problematiche del personale della Difesa, che non figura tra le priorità di questo Esecutivo. Anche la questione della valorizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa rimane confinata in iniziative confuse e secondarie, non facendo chiarezza, la Nota in esame, su cosa voglia davvero intendersi per processo di valorizzazione. Preannuncia, quindi, il suo voto contrario.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.

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