CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2020
443.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI

  Martedì 29 settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 13.10.

Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund.
(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Valutazione favorevole con rilievi).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di relazione all'Assemblea in oggetto, rinviato nella seduta del 23 settembre scorso.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la relatrice, onorevole Quartapelle Procopio, ha predisposto una proposta di valutazione favorevole con rilievi sullo schema di relazione in titolo che, secondo quanto convenuto in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è stata già trasmessa informalmente ai presidenti di gruppo e che è disponibile sulla piattaforma virtuale della Camera dei deputati (vedi allegato).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, illustra la proposta di valutazione favorevole con rilievi sullo schema di relazione in titolo, sottolineando che essa recepisce anche gli spunti emersi nel corso del dibattito svoltosi in occasione dell'audizione del Ministro Di Maio, il 23 settembre scorso. Segnala come questioni qualificanti della proposta presentata il rafforzamento della rete diplomatico-consolare al fine di far fronte ai nuovi compiti connessi all'attuazione del Patto per l’export; le misure di sostegno al sistema fieristico, su cui ha insistito il collega Lupi; la promozione degli strumenti di soft power, Pag. 45con ciò dovendosi soprattutto intendere gli istituti del sistema di proiezione culturale all'estero, vale a dire le scuole italiane, gli istituti di cultura, gli enti gestori, come pure le università e le borse di studio; l'incremento delle risorse destinate all'aiuto pubblico allo sviluppo, in particolare di quelle allocabili nel settore della transizione verde, in coerenza con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, come auspicato da più colleghi tra cui l'onorevole Migliore.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO, associandosi alle considerazioni della relatrice ed esprimendo apprezzamento per la proposta da lei testé illustrata, auspica che maggioranza e opposizione, sulla scorta del proficuo dibattito svoltosi il 23 settembre, possano esprimere in questa sede una visione convergente. Sottolinea, inoltre, l'importanza del contributo di questa Commissione considerato che i rilievi espressi dalle Commissioni di settore saranno integrate nella relazione all'Aula deliberata dalla V Commissione.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) preannuncia il voto di astensione della Lega a motivo della eccessiva genericità dei rilievi formulati. Chiede alla relatrice di chiarire quanto meno se la «gestione delle grandi dinamiche migratorie» sia da riferirsi alla categoria dei migranti economici e se il reclutamento all'interno della rete diplomatico-consolare di figure professionali specializzate nel settore dell'internazionalizzazione delle imprese e della promozione degli investimenti diretti esteri comporti un aggiramento delle ordinarie procedure concorsuali previste per il personale della Farnesina. A suo avviso, anche se si trattasse di figure temporaneamente prestate da altre Amministrazioni, ad esempio dal Ministero per lo Sviluppo Economico, il riferimento operato dalla relatrice prefigura in ogni caso azzardati aggiramenti della normativa.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), preannunciando a sua volta l'astensione del gruppo Fratelli d'Italia, si associa alle valutazioni del collega Formentini sulla genericità dei rilievi formulati. Pur condividendo, infatti, l'accento posto sul tema della ri-localizzazione delle imprese italiane alla luce dei problemi emersi durante il picco dell'epidemia da Covid-19, ritiene del tutto inaccettabile la proposta di incrementare le risorse per la cooperazione allo sviluppo che, al contrario, andrebbero ridotte, come fece l'allora Ministro dell'Economia Tremonti, dirottandole verso misure per alleviare la allora drammatica crisi economica e sociale del Paese. Quanto alle leve del soft power in astratto assai utili, osserva che a fronte dei tanto propagandati intenti di sostegno alle scuole italiane e agli istituti di cultura all'estero, il Governo ha fin qui perseguito una strategia opposta, arrivando a chiudere, con decreto firmato il 31 agosto 2020 dall'incaricato d'affari dell'Ambasciata italiana in Eritrea, la scuola italiana di Asmara: a suo avviso, si tratta di un atto particolarmente grave, soprattutto in ragione degli storici legami culturali tra Italia ed Eritrea.
  Su un piano più generale, rileva che nessuno dei trattati e accordi internazionali sottoscritti recentemente dal Governo italiano prevede, tra gli obiettivi, la tutela della libertà religiosa, pur a fronte delle terribili persecuzioni sofferte in molte aree di crisi dai circa 260 milioni di cristiani nel mondo e pur prevedendo in modo sistematico altre questioni come ad esempio la considerazione delle tematiche di genere.

  Alberto RIBOLLA (LEGA), associandosi alle considerazioni del collega Formentini, evidenzia che il Recovery Fund, pur costituendo uno strumento utile ed innovativo, poni seri interrogativi sulle condizioni a cui la Commissione europea potrebbe subordinare l'erogazione delle risorse: secondo fonti di stampa, infatti, l'utilizzo dei fondi europei potrebbe essere condizionato all'adozione di una ennesima riforma previdenziale o all'introduzione di nuove imposte – in primis, la tassa sulla plastica – che minerebbero in maniera inaccettabile la nostra sovranità. Poiché a suo Pag. 46avviso permane poca chiarezza su questi possibili sviluppi conferma il voto di astensione del gruppo.

  Maurizio LUPI (M-NI-USEI-C !-AC), ringraziando la relatrice per il lavoro svolto e alla luce degli ulteriori interventi svolti dai colleghi, auspica una piena collaborazione tra maggioranza e opposizione in materia di Recovery Fund, che rappresenta, a suo avviso, l'ultima occasione utile per progettare il rilancio del Paese, per il quale occorre lavorare senza sosta in modo unitario. Esprime, quindi, apprezzamento per la proposta della relatrice, che nel dispositivo del testo individua un percorso innovativo rispetto agli ambiti di nostra competenza: in particolare, ringraziando per il riferimento al sostegno del sistema fieristico, rileva l'opportunità di individuare nelle nostre rappresentanze all'estero il centro di coordinamento delle politiche di supporto all’export e all'internazionalizzazione delle imprese, dotandole delle adeguate risorse umane e finanziarie.
  Chiede, in ogni caso, che si proceda ad una votazione per parti separate della proposta della relatrice, deliberando dapprima la parte dispositiva e poi la premessa: pur condividendo, infatti, i rilievi proposti, considera la premessa generica e priva di una visione strategica complessiva, con il rischio che l'elaborazione del Recovery Plan nazionale si riduca alla mera raccolta di tutti i progetti chiusi per anni «nei cassetti» dei ministeri. Al contrario, sarebbe stato a suo avviso auspicabile che le priorità strategiche emergessero dal confronto tra maggioranza e opposizione, attraverso una valutazione che tenga conto anche della capacità di spesa delle Amministrazioni, nella consapevolezza che l'Italia è il Paese che ha il minor tasso di assorbimento dei fondi europei.

  Erasmo PALAZZOTTO (LEU), preannunciando il voto favorevole del gruppo di Liberi e Uguali, in risposta alle osservazioni del collega Ribolla rileva che le eventuali condizionalità imposte dalla Commissione europea sono giustificate dalla straordinarietà dell'intervento, in termini di quantità e qualità delle risorse impiegate: ricorda, infatti, che per la prima volta nella storia dell'integrazione europea gli Stati membri potranno beneficiare di risorse a fondo perduto, che verranno reperite dalla Commissione sul mercato attraverso l'emissione comune di titoli di debito. Esprimendo apprezzamento per le linee di indirizzo al Governo contenute nella proposta di rilievi, che centrano le questioni di interesse comune a partire dalla transizione verde, sottolinea l'esigenza, in prospettiva, di definire nel dettaglio i progetti da finanziare, tenendo conto degli assi portanti indicati, ovvero la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, e della Farnesina in particolare, e il sostegno all’export. Condivide con convinzione l'opportunità di porre l'accento sui progetti che possano contribuire alla stabilità dell'area mediterranea, in particolare dei Paesi della sponda sud – a partire dalla Tunisia – il cui sviluppo è essenziale per garantire mercati di sbocco per le nostre imprese.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), relatrice, ringraziando i colleghi per le osservazioni formulate, riguardo alla presunta genericità e assenza di rilievi critici nel testo, segnala il passaggio nella parte in premessa del testo in cui, senza indulgere a sterili trionfalismi, si evidenzia con nettezza la mancanza della quantificazione e di un'analisi di impatto potenziale degli obiettivi delineati nelle Linee guida. Al riguardo osserva che il Recovery Fund rappresenta uno strumento inedito e straordinario e come tale è suscettibile di miglioramenti. Replicando alla richiesta di chiarimenti del collega Formentini, precisa che la gestione delle grandi dinamiche migratorie si riferisce ai migranti economici dal momento che i rifugiati e richiedenti asilo hanno comunque diritto alla protezione internazionale e non possono essere oggetto di una pianificazione. Riguardo all'inserimento di nuove figure professionali di supporto alla rete diplomatico-consolare, precisa che in nessun modo potranno essere aggirate le norme sul reclutamento del personale della Farnesina Pag. 47e che si tratta di personale che potrà essere assunto in via temporanea per far fronte ai nuovi compiti previsti dal Patto per l’export, fermo restando che le risorse del Recovery Fund non possono finanziare spesa corrente, e dunque assunzioni a tempo indeterminato. Rileva, tuttavia, che il problema di un rafforzamento dell'organico della Farnesina resta comunque una priorità, da affrontare in altra sede, tenuto conto del sottodimensionamento del nostro Corpo Diplomatico a paragone che i maggiori Stati membri dell'Unione europea.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO, associandosi alle considerazioni della relatrice, ribadisce che le procedure concorsuali per l'assunzione del personale della Farnesina sono normativamente disciplinate in modo da non permettere alcun aggiramento. Il necessario potenziamento delle sedi diplomatiche con il reclutamento temporaneo di figure professionali ad hoc si inquadrerebbe, dunque, negli obiettivi generali del Recovery Plan individuati dal Comitato interministeriale per gli affari europei (CIAE) volti, da un lato, a sostenere le imprese esportatrici e, dall'altro, a promuovere la digitalizzazione e l'efficientamento energetico della Farnesina. Il tema del rafforzamento dell'organico del MAECI, a suo avviso, potrà essere affrontato in sede di predisposizione ed esame della prossima legge di bilancio.
  Ribadisce, altresì, che la stabilità del Mediterraneo costituisce una priorità del Governo e, in particolare del Ministro Di Maio. Al riguardo, segnala la sua recente visita ad Algeri, in esito alla quale è stata istituita una Commissione congiunta per la trattazione di tematiche di comune interesse.
  Riguardo alla presunta genericità dei progetti, che ha rilevato anche l'onorevole Lupi, ricorda che, in questa fase, il Parlamento è invitato ad approvare indirizzi al Governo: in esito a questo processo, il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale procederà ad elaborare un elenco di progetti dettagliati, che saranno trasmessi al CIAE in vista di un loro coordinamento con le iniziative degli altri Dicasteri, prima di essere sottoposti alla valutazione della Commissione europea.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che, così come richiesto dal collega Lupi, la Commissione si accinge a votare per parti separate la proposta di valutazione favorevole con rilievi, formulata dalla relatrice, procedendo dapprima a deliberare sulla parte dispositiva e successivamente sulla premessa del testo.

  La Commissione approva, quindi, con distinte votazioni, la parte dispositiva e la premessa della proposta di valutazione favorevole con rilievi, formulata dalla relatrice, sullo schema di relazione all'Assemblea in titolo.

Sui lavori della Commissione.

  Laura BOLDRINI (PD), cogliendo l'opportunità della presenza del rappresentante del Governo, sollecita a non sottovalutare gli sviluppi in negativo della situazione in Nagorno-Karabakh: la crescente tensione tra Armenia e Azerbaijan, infatti, aggravata dalle ingerenze di Russia e Turchia, rischia di destabilizzare l'intera regione. Sollecita, quindi, il Governo ad avviare tempestivamente colloqui con i Presidenti azero e armeno, finalizzati a rilanciare il dialogo tra i due Paesi sotto l'egida del Gruppo di Minsk, dunque con la mediazione dell'OSCE.

  Gennaro MIGLIORE (IV), associandosi alle riflessioni della collega Boldrini, evidenzia l'opportunità di avviare un'iniziativa parlamentare, nell'auspicio che il Governo assuma una posizione coerente con la linea dell'Unione europea.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI), associandosi alle preoccupazioni dei colleghi, pur comprendendo la delicatezza della materia e dei rischi connessi all'approvvigionamento energetico, stigmatizza la posizione balbettante delle istituzioni Pag. 48europee e dell'Esecutivo, a fronte della posizione avventurista e imperialista del «sultano» Erdogan: a suo avviso, come già accaduto con le dispute marittime con la Grecia e Cipro e con l'intervento nei conflitti in Libia e Siria, l'autocrate turco cerca di imporre la propria strategia egemonica. Ribadisce, dunque, l'invito al Governo ad adoperarsi in sede europea per chiedere la revoca, nei confronti della Turchia, dello status di Paese candidato all'adesione.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), associandosi alle considerazioni dell'onorevole Boldrini e degli altri colleghi intervenuti, ricorda che l'Armenia, prima nazione cristiana, rischia un nuovo genocidio, dopo quello perpetrato dall'Impero ottomano tra il 1915 e il 1916. Pur comprendendo la linea di prudenza determinata dal ruolo strategico dell'Azerbaijan nelle rotte energetiche, sottolinea la necessità che il Governo esprima una posizione coerente con i nostri valori di rispetto dei princìpi dell'ordinamento internazionale e in materia di diritti umani.

  Pino CABRAS (M5S) rileva che è in corso una recrudescenza di un conflitto pluridecennale, con l'aggravante della presenza di milizie jihadiste reclutate da potenze straniere, come già avvenuto in altri Paesi caucasici. A suo avviso, occorre quindi monitorare la situazione con grande attenzione, agendo, se necessario, con fermezza per evitare queste interferenze nefaste e potenzialmente assai pericolose.

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO, impegnandosi a trasmettere al Ministro Di Maio le preoccupazioni e le sollecitazioni espresse, suggerisce alla Commissione di assumere iniziative rispetto alle quali il Governo non farà mancare la propria consueta disponibilità alla collaborazione. Rileva, peraltro, l'opportunità di una presa di posizione comune dell'Unione europea, che avrebbe ben altro peso rispetto alle iniziative dei singoli Stati membri. Riguardo alla Turchia, ricorda che il processo di adesione all'UE è, di fatto, congelato, ma che la stabilità della regione mediterranea non può prescindere dal dialogo con Ankara.

  Piero FASSINO, presidente, prospettando la possibilità che la Commissione discuta un eventuale atto di indirizzo sul tema, propone di diramare nell'immediato un comunicato stampa, nella sua qualità di presidente della Commissione e a nome della Commissione, per auspicare la cessazione delle ostilità e la ripresa dei negoziati in sede OSCE per una soluzione pacifica della controversia.

  La Commissione concorda.

  Laura BOLDRINI (PD), ribadendo l'opportunità di approvare un atto di indirizzo, segnala che la Cancelliera Merkel ha già avviato contatti con i Capi di Stato dell'Armenia e dell'Azerbaijan; sarebbe dunque auspicabile che anche il Governo italiano si attivasse nella stessa direzione, senza necessariamente attendere la presa di posizione dell'UE.

  La seduta termina alle 15.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 29 settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 15.45.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Kirghisa sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Bishkek il 14 febbraio 2013.
C. 2231 Governo, approvato dal Senato.
(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o settembre scorso.

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  Piero FASSINO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio e Cultura.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Andrea Romano, a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Piero FASSINO, presidente, avverte che la Presidenza si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.50.

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