CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2020
443.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 24

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 29 settembre 2020.

Audizione informale, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2427 Governo, recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari, di Stefano Vaccari, capo del Dipartimento dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

  L'audizione informale si è svolta dalle 10.35 alle 10.50.

Audizione informale, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2427 Governo, recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari, di Sergio Talloru, rappresentante del Coordinamento delle rappresentanze degli appartenenti ai Corpi forestali delle regioni e provincie autonome (Corpafor).

  L'audizione informale si è svolta dalle 11 alle 11.15.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI

  Martedì 29 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 12.40.

Pag. 25

Schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund.
(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Deliberazione di rilievi).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di relazione sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund, rinviato nella seduta di mercoledì 23 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che, come richiesto nella precedente seduta, sono pervenute le osservazioni da parte dell'onorevole Piera Aiello, del gruppo di Forza Italia e di Italia Viva.

  Valentina D'ORSO (M5S), relatrice, formula una proposta di deliberazione rilievi (vedi allegato 1), illustrando i criteri che hanno presieduto alla sua impostazione. Fa presente a tale proposito che la sua proposta è articolata su due livelli, il primo relativo alle priorità in termini di investimenti, e il secondo riferito alle riforme che, come richiesto espressamente dall'Unione europea, dovranno accompagnare gli investimenti. Precisa inoltre che l'obiettivo degli interventi individuati dalla proposta è quello di rendere la giustizia più celere ed efficace a vantaggio dei cittadini e delle imprese, sottolineandone in particolare l'impatto positivo sul sistema produttivo, il cui rilancio rappresenta la priorità del Recovery fund. Evidenzia quindi che, mentre per quanto riguarda gli investimenti le azioni ritenute prioritarie sono state illustrate dettagliatamente nella parte motiva e succintamente richiamate nella parte dispositiva, relativamente alle riforme strutturali ha ritenuto di farvi riferimento in maniera sintetica, non volendo interferire in alcun modo con il dibattito che si svilupperà in Parlamento sulle specifiche proposte del Governo. Nel ringraziare i gruppi che hanno condiviso le loro osservazioni, sottolinea come la predisposizione della proposta di deliberazione di rilievi abbia comportato un lavoro complesso, volto anche a raggiungere una sintesi dei diversi contributi, che in molti casi si sono rivelati convergenti. Nel ritenere pertanto che vi siano i margini per fare un buon lavoro, auspica che la Commissione Giustizia possa esprimersi in maniera compatta sulla proposta di rilievi.

  Mario PERANTONI, presidente, nel ringraziare la relatrice, oltre che per il contenuto del suo lavoro, anche per la sintesi e la chiarezza dell'intervento, chiede se vi siano colleghi che intendano intervenire per dichiarazione di voto.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) fa presente preliminarmente come la proposta formulata dalla relatrice, che ha letto con grande attenzione, rappresenti un passo avanti rispetto ai contenuti dello schema di relazione all'Assemblea sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund predisposto dalla V Commissione. Nell'evidenziare a tale proposito che la stessa relatrice ha ritenuto di sottolineare nella sua proposta di rilievi la genericità e la carenza del citato schema in ordine ai profili di competenza della Commissione Giustizia, esprime tuttavia la convinzione che si debba fare di più. Nel rammentare i molti rilievi avanzati nel corso del suo intervento durante l'audizione del Ministro Bonafede sull'individuazione delle priorità in materia di giustizia nell'utilizzo del Recovery Fund, fa presente in particolare di aver chiesto in quell'occasione di conoscere l'entità delle risorse che verranno ragionevolmente destinate al comparto. Fa presente inoltre che nella proposta della relatrice si fanno diversi riferimenti alle riforme in atto, quali quelle del processo civile e penale, del Consiglio superiore della magistratura e dell'ordinamento giudiziario, per alcune delle quali non si conoscono i contenuti dettagliati, se non per quanto viene pubblicamente dichiarato. Nel ritenere pertanto ciò ostativo a che il gruppo di Forza Italia possa esprimersi favorevolmente sui contenuti della proposta della relatrice, pur apprezzando il riferimento agli investimenti nell'edilizia giudiziaria, fa presente che sarebbe stato Pag. 26necessario un maggiore dettaglio degli interventi, tanto più considerate le difficoltà quotidiane che si ravvisano in tutta Italia nello svolgimento dei processi. Nel rammentare a titolo esemplificativo che un processo importante contro la ’ndrangheta come quello cosiddetto «Rinascita-Scott» viene celebrato a Roma perché in tutta la Calabria manca un'aula adatta, si sarebbe aspettato che il Governo specificasse quali e quante risorse andranno all'edilizia giudiziaria e penitenziaria. Pertanto, nel sottolineare che i principi esposti nella proposta della relatrice sono astrattamente condivisibili, ma non sufficientemente dettagliati da consentire un voto favorevole, preannuncia comunque da parte di Forza Italia un atteggiamento di disponibilità per il futuro, che si concretizzerà in un voto di astensione, auspicando che tali principi possano trovare concreta realizzazione.

  Ingrid BISA (LEGA) esprime il proprio disappunto per la genericità dei contenuti della proposta della relatrice, che si mantiene sulle linee generali senza mai entrare nello specifico dei diversi interventi ritenuti prioritari. Con riguardo in particolare al richiamato ampliamento delle piante organiche dei magistrati, fa notare che, se il Ministro Bonafede non metterà mano ai concorsi, non sarà possibile realizzare gli intenti che il Governo si prefigge grazie all'utilizzo delle risorse del Recovery Fund. Quanto alla modifica del codice di procedura civile, che dovrebbe essere volta a realizzare una maggiore semplicità del procedimento e a rendere più efficace la fase esecutiva, dichiara che avrebbe gradito leggere, invece che il riferimento ad un intento del tutto generico, la descrizione dettagliata degli specifici interventi che il Ministro intende mettere in atto per risolvere le note problematiche del settore. Nel rilevare inoltre come nella sua esperienza di avvocato civilista raramente abbia visto la negoziazione assistita andare a buon fine, si chiede su quali elementi si fondi la convinzione del Ministro che tale procedura possa avere una funzione deflattiva del contenzioso. Nel sottolineare che molti sarebbero i rilievi da avanzare, fa presente in conclusione che si sarebbe aspettata un'indicazione maggiormente dettagliata degli interventi prioritari, rilevando come tale esigenza fosse già emersa nel corso dell'audizione del Ministro Bonafede.

  Alfredo BAZOLI (PD) esprime il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice e per il documento da lei predisposto, che costituisce uno strumento di ricognizione puntuale e completa degli interventi prioritari per garantire una maggiore efficacia del sistema giustizia, sia sotto il profilo dell'organizzazione e delle strutture giudiziarie sia sotto il profilo dell'ampliamento delle piante organiche, dell'edilizia penitenziaria e delle esigenze di digitalizzazione. Evidenzia inoltre che la proposta della relatrice esprime l'impegno in favore delle diverse riforme legislative già in corso, quali quelle del processo civile e penale, del Consiglio superiore della magistratura e dell'ordinamento giudiziario nonché del codice della crisi di impresa. Quanto alla critica avanzata dall'opposizione, secondo cui nella proposta della relatrice mancherebbero le indicazioni relative all'impegno delle risorse finanziarie per ciascun intervento, fa presente come non sia quella attuale la sede adeguata per un simile dettaglio. Pertanto, nel preannunciare che ciò avverrà tra qualche mese, rammenta ai colleghi che al momento si tratta di individuare le linee guida per indirizzare l'azione del Governo, auspicando che sull'argomento si possa lavorare di concerto, anche con le forze di opposizione.

  Lucia ANNIBALI (IV), nel ringraziare la relatrice per il lavoro svolto, evidenzia preliminarmente che la proposta da lei avanzata presenta contenuti più strutturati rispetto allo schema di relazione predisposto dalla Commissione Bilancio, sottolineando come siano stati sostanzialmente recepiti i rilievi presentati dal gruppo Italia viva. Quanto ai contenuti della proposta della relatrice, fa riferimento in particolare agli interventi in materia di edilizia giudiziaria e penitenziaria, nonché Pag. 27di digitalizzazione, soffermandosi sulla necessità, già emersa nel corso dell'audizione del Ministro, di garantire l'accesso ai registri da remoto anche per quanto riguarda i cancellieri. Con riguardo alla funzione rieducativa della pena, fa presente che tale obiettivo si raggiunge non soltanto garantendo la qualità dei luoghi che ospitano i soggetti detenuti, ma anche attraverso il potenziamento delle figure esterne da impiegare nel trattamento e nei percorsi di rieducazione, rilevando come i singoli progetti non siano sufficienti senza una visione complessiva e costituzionalmente orientata del problema. Ringrazia inoltre la relatrice per aver introdotto nel testo il tema della violenza sulle donne, che non figura nella relazione del Ministro Bonafede, sottolineando – come già fatto nel corso dell'esame del cosiddetto codice rosso – l'esigenza di risorse finanziarie adeguate per consentire il ricorso a soggetti esterni specializzati nel trattamento dei soggetti violenti. Nel preannunciare il voto favorevole del gruppo di Italia viva, dichiara di aver apprezzato l'approccio della relatrice con riguardo alle riforme in corso, evidenziando la necessità di garantire la più ampia dialettica parlamentare su temi importanti suscettibili di posizioni divergenti. In conclusione, nel sottolineare che il documento all'esame della Commissione rappresenta un punto di partenza, esprime l'auspicio che nelle fasi successive tutti i colleghi, e non solo quelli della maggioranza, possano dare il proprio contributo.

  Ciro MASCHIO (FDI), nell'evidenziare in premessa che il testo proposto dalla relatrice contiene spunti di intervento teoricamente condivisibili, fa presente che gli attuali intendimenti in materia di giustizia appaiono ben lontani dalle dichiarazioni a suo tempo rilasciate. Ricorda a tale proposito come il Ministro Bonafede, all'inizio del Governo Conte I, abbia annunciato una rivoluzione che non è mai avvenuta e che con il passaggio al successivo Governo Conte II tale rivoluzione è stata declassata ad azione riformatrice. Sottolinea come, in questi due anni, il Ministro si sia limitato ad un elenco di buoni propositi, conditi con qualche norma di contorno, talvolta condivisibile, come è il caso del cosiddetto codice rosso, rammentando d'altro canto come l'intervento sul rito abbreviato abbia introdotto ulteriori difficoltà e come il provvedimento cosiddetto spazzacorrotti, pur contenendo disposizioni utili in materia di lotta alla corruzione, abbia per converso comportato, quale elemento negativo, la riforma della prescrizione, che costituisce tuttora un nodo da sciogliere. Nel rilevare che il nucleo centrale delle riforme del processo civile e penale e del Consiglio superiore della magistratura sono ben lungi dall'essere attuate, nonostante i ripetuti appelli del Presidente Mattarella, evidenzia come in vista della predisposizione del Recovery Plan si riproponga in modo un po’ più stanco l'elenco delle priorità note. Nel preannunciare pertanto voto di astensione del gruppo di Fratelli d'Italia sulla proposta di rilievi avanzata dalla relatrice, evitando di entrare nel dettaglio dei singoli argomenti, si limita a sottolineare come nel testo della relatrice non si faccia alcun riferimento alla questione del sovraffollamento carcerario e, in particolare, del rimpatrio dei detenuti stranieri, che presupporrebbe, oltre alla conclusione di accordi bilaterali, anche una adeguata macchina organizzativa. Tiene in particolare ad evidenziare come l'esecuzione in patria della pena per i soggetti stranieri detenuti in Italia, che attualmente rappresentano un terzo della popolazione carceraria totale, comporterebbe un significativo risparmio di risorse finanziarie, oltre a risolvere il problema del sovraffollamento, in particolare in una situazione di emergenza sanitaria come quella attuale, alla quale il Ministro ha invece risposto con misure masochistiche, che hanno determinato la scarcerazione dei boss mafiosi e le conseguenti dimissioni dei vertici del dipartimento competente. Ritiene che su questo tema l'Unione europea dovrebbe manifestare il proprio interesse, sia con riguardo ai risparmi di spesa che se ne potrebbero ricavare sia in particolare con riguardo alla difesa dei suoi confini esterni Pag. 28e alla gestione ordinata dei flussi migratori. In conclusione, nel ribadire che anche con riguardo alle riforme ci si limita a riprodurre formule note, in cui peraltro non tutti credono con la medesima convinzione, preannuncia comunque la disponibilità del suo gruppo a confrontarsi con la maggioranza, quando i singoli temi saranno affrontati in maniera puntuale.

  Carla GIULIANO (M5S), nel ringraziare la relatrice per l'eccellente lavoro svolto, che ha consentito anche di recepire osservazioni provenienti dai colleghi, ritiene particolarmente importante il rilievo relativo all'edilizia giudiziaria, in cui viene evidenziata la necessità di mettere in sicurezza le strutture esistenti, adeguandole anche per quanto riguarda l'efficientameno energetico, prevedendo inoltre la realizzazione di asili nidi che consentano al personale il giusto contemperamento dei tempi di lavoro e delle esigenze familiari. Sottolinea inoltre la rilevanza dei temi relativi alla digitalizzazione e all'edilizia penitenziaria, con particolare riguardo alla previsione di idonee aree ricreative nelle carceri, in un'ottica di potenziamento della funzione rieducativa della pena. Esprime la convinzione che un aspetto molto importante sia rappresentato dagli interventi volti ad offrire al personale di Polizia Penitenziaria percorsi di supporto psicologico e una formazione specialistica sul disagio psichico e sui disturbi psichiatrici. Da ultimo, preannuncia il voto favorevole dei componenti del gruppo Movimento 5 Stelle, ribadendo come i rilievi proposti dalla relatrice siano pertinenti.

  Anna Rita TATEO (LEGA) esprime il proprio rammarico per il fatto che la proposta della relatrice non faccia alcun riferimento alla riapertura delle sezioni distaccate abolite e delle sedi di tribunale soppresse, con particolare riguardo alle zone geografiche di difficile accesso, nonostante che tali temi abbiano rappresentato «cavalli di battaglia» del Movimento 5 Stelle. Stupendosi in maniera analoga per il fatto che non siano in alcun modo citati gli uffici di prossimità tanto decantati dal Ministro Bonafede, ritiene opportuno che la proposta della relatrice venga integrata con l'illustrazione delle intenzioni della maggioranza sui suddetti argomenti. Nel rammentare infine come a distanza di due anni sia tuttora irrisolto il problema del tribunale di Bari, auspica tuttavia che, diversamente da quanto accaduto in passato, ciò che è stato scritto nella proposta della relatrice venga tradotto in azioni concrete.

  Federico CONTE (LEU) reputa agevole associarsi alle considerazioni svolte dai colleghi della maggioranza, apprezzando il lavoro della relatrice e il testo agile da lei redatto, che non rappresenta un programma di governo ma si limita ad esporre le priorità in materia di giustizia che si intende sottoporre all'attenzione dell'Esecutivo e delle istituzioni dell'Unione europea. Nel ritenere che tale specifica caratteristica del documento renda inefficaci le critiche avanzate dall'opposizione, rammentando ai colleghi che si sta discutendo di opportunità impensabili all'avvio della legislatura, fa presente che le priorità principali illustrate nel documento in esame, con un approccio moderno ed adeguato alla situazione, fanno riferimento tanto alle infrastrutture materiali, quali la riorganizzazione delle sedi giudiziarie, quanto alle infrastrutture immateriali della digitalizzazione e del potenziamento del personale. Nel sottolineare come la questione dell'ampliamento delle piante organiche e della riqualificazione del personale stia a cuore a tutti, considera particolarmente qualificante il richiamo all'esecuzione della pena attraverso misure alternative alla detenzione, ritenendo che ciò sia il frutto di una precisa scelta politica e di un cambiamento di impostazione rispetto al passato di una parte della maggioranza. Nel rilevare pertanto nel testo in esame anche la presenza di novità politiche significative, sottolinea come l'occasione attuale costituisca una chance irripetibile per modernizzare uno dei settori più arretrati ed inadeguati del Paese, segnalando al Governo Pag. 29che la giustizia rappresenta uno spazio fondamentale sul quale intervenire.

  Cosimo Maria FERRI (IV) interviene per aggiungere a quanto già detto dalla collega Annibali, che ha preannunciato il voto favorevole di Italia viva, un elemento a suo avviso positivo, sottolineando come molti dei rilievi introdotti nel testo proposto dalla relatrice, quali quelli relativi alla negoziazione assistita, all'ampliamento delle piante organiche e all'esecuzione delle pena attraverso misure alternative, riprendano i contenuti delle riforme del Governo Renzi. Nel rammentare che si tratta di interventi messi in atto all'epoca con grande convinzione, poi accantonati dal Presidente del Consiglio Conte, con l'unica parziale eccezione della riforma del codice della crisi di impresa, esprime il proprio apprezzamento per il cambio di passo manifestato dal Ministro Bonafede, che ha in parte rivisto le proprie convinzioni. Pertanto, nell'assicurare il pieno appoggio di Italia viva, con le precisazioni richieste dalla collega Annibali per quanto riguarda la riforma del processo penale, fa presente che la realizzazione di un'azione riformatrice richiede coraggio prima ancora che risorse finanziarie, rammentando che oltre ad ampliare le piante organiche, come rilevato dall'opposizione, occorre bandire i concorsi e procedere alle assunzioni. Sottolineando da ultimo l'esigenza di risolvere anche la questione della magistratura onoraria, nel sostenere il Ministro, si augura che faccia valere il settore della giustizia in sede di ripartizione delle risorse del Recovery fund.

  Valentina D'ORSO (M5S), relatrice, fa presente che, relativamente agli inteventi sull'edilizia penitenziaria, l'inciso «progettate e realizzate con criteri innovativi e in modo da rendere più efficace la funzione rieducativa della pena» riferito alla ristrutturazione di strutture già esistenti che si presentino in condizioni di ammaloramento, contenuto nella parte motiva della proposta di rilievi, deve essere coerentemente integrato anche alla lettera d) della parte dispositiva. Pertanto formula una nuova proposta di rilievi (vedi allegato 2), ringraziando i colleghi per il clima costruttivo in cui si è svolto il dibattito.

  Mario PERANTONI, presidente, prima di porre in votazione la proposta di rilievi avanzata dalla relatrice, tiene a ringraziare tutti i colleghi intervenuti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di rilievi come riformulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.25.

Pag. 30