CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 settembre 2020
441.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 24 settembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Pino CABRAS. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Pino CABRAS, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante la trasmissione diretta sulla web-tv e il canale satellitare della Camera dei deputati.

5-04649 Quartapelle Procopio: Sulla profilazione di cittadini italiani da parte della società cinese Zhenhua Data.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando la gravità dei fatti, denunciati, tra gli altri, da un'inchiesta giornalistica pubblicata su Il Foglio. Sottolinea di ritenere assai probabile la connessione tra l'operato della società in questione e le autorità cinesi con i relativi apparati di sicurezza anche alla luce del coinvolgimento di tecnologie informatiche assai sofisticate. Sottolinea che da tempo l'Unione europea manifesta preoccupazione per il furto di dati personali e le aggressioni informatiche ai danni dei cittadini europei da parte di attori terzi, ricordando che se i fatti oggetto dell'interrogazione dovessero essere accertati, essi configurerebbero un reato ai sensi delle leggi italiane.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Merlo per aver illustrato tutte le iniziative assunte dal Governo italiano in materia di cibersicurezza e a tutela delle infrastrutture strategiche del Paese. Ribadisce, tuttavia, che le attività di profilazione messe in atto dalla società cinese Zhenhua Data costituiscono una serie minaccia per la sicurezza nazionale, a fronte della quale segnala l'attivazione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica Pag. 5e segnala la richiesta unanime, emersa in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di audire l'Ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia. In generale, osserva che si sarebbe attesa una reazione più veemente e meno formale da parte del Governo italiano, per chiarire in modo fermo che l'Italia non tollera attività di interferenza con uso illegale dei dati delle persone, anche a tutela della libertà di espressione e di movimento dei cittadini.
  Auspica, dunque, che l'Esecutivo chieda, senza indugi, chiarimenti alle autorità di Pechino su una vicenda che suscita inquietudine e sconcerto anche in considerazione del fatto che, soprattutto negli ultimi mesi, si sono intensificate le attività di interferenza e disinformazione provenienti dalla Cina. A suo avviso, si tratta di iniziative assai pericolose, che nulla hanno a che fare con le ordinarie attività di monitoraggio, in particolare sulle personalità di rilievo politico, che ciascuna ambasciata legittimamente esercita. Ritiene, quindi, indispensabile che non solo la Farnesina, ma l'Esecutivo nel suo complesso, si attivi con tempestività per assicurare il diritto alla protezione dei dati personali di tutti i cittadini italiani, a partire dagli oltre quattromilacinquecento soggetti che risulterebbero schedati nel database di Zhenhua Data.

5-04650 Palazzotto: Sul rilascio dei pescatori di Mazara del Vallo detenuti in Libia in seguito al sequestro di due pescherecci avvenuto il 1o settembre 2020.
5-04651 Formentini: Sul rilascio dei pescatori di Mazara del Vallo detenuti in Libia in seguito al sequestro di due pescherecci avvenuto il 1o settembre 2020.

  Pino CABRAS (M5S), presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando di aver appena incontrato una delegazione dei familiari dei pescatori, che chiedono con forza di essere messi in contatto con i loro congiunti sequestrati in Libia. Si tratta, a suo avviso, di una vicenda grave, che suscita preoccupazione per la sorte dei nostri connazionali e arreca un pesante danno economico in particolare per gli armatori, e a cui lo Stato deve reagire con rapidità e fermezza.

  Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Lorenzo VIVIANI (LEGA), replicando in qualità di cofirmatario dell'interrogazione in titolo, si dichiara molto preoccupato della risposta del Governo, che non prospetta una soluzione rapida e positiva della controversia. Ribadendo che il sequestro dei due pescherecci è avvenuto in una zona che la Libia rivendica unilateralmente come proprie acque territoriali ma che – da sempre – rappresenta territorio di pesca ineludibile per le imbarcazioni provenienti da Mazara del Vallo, stigmatizza l'assenza di una adeguata comunicazione alle famiglie sulle condizioni dei sequestrati: in particolare, ritiene essenziale che il Governo chiarisca se le informazioni sul caso sono state acquisite personalmente dal Console italiano a Bengasi ovvero trattasi di notizie fornite dalla autorità libiche, e come tali tutte da verificare.
  Sottolineando che i familiari non intendono allentare la pressione sulle istituzioni italiane affinché si apra un canale concreto di comunicazione con i propri cari sequestrati, auspica che il Governo si attivi tempestivamente per riportare a casa i nostri connazionali, assicurando la massima collaborazione anche delle forze di opposizione, dato che il frangente delicato richiede di agire come sistema-Paese, accantonando le divisioni di parte.

  Pino CABRAS, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

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