CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 10 settembre 2020
433.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 10 settembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 10.50 alle 11.05.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 11.05.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Burkina Faso relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma, il 1o luglio 2019.
C. 2322 Governo.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 marzo scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta del 4 marzo scorso il relatore, onorevole Soverini, aveva svolto la relazione sul provvedimento.

  Ingrid BISA (LEGA), intervenendo sull'ordine dei lavori, fa presente che la collega Bartolozzi, che si era legittimamente allontanata dal Palazzo per un impegno di lavoro, non si è trovata nelle condizioni di arrivare in tempo per l'inizio della seduta della Commissione, essendo il messaggio di modifica della precedente convocazione pervenuto soltanto pochi minuti prima del nuovo orario fissato dal presidente. A nome della collega, chiede pertanto di sospendere brevemente i lavori al fine di consentirle di arrivare. Pur consapevole del fatto che il presidente ha acquisito per le vie brevi il consenso dei rappresentanti dei gruppi per l'anticipo dell'orario della seduta, ritiene che non sia questo il modo di procedere, considerato che sono trascorsi pochissimi minuti tra l'invio del messaggio relativo alla nuova convocazione e l'avvio dei lavori.

  Mario PERANTONI, presidente, nel prendere atto delle considerazioni della collega Bisa, fa presente che l'anticipazione della seduta è stata richiesta dai rappresentanti dei gruppi. Nel fare presente altresì di essersi limitato a venire incontro a tali richieste, chiede al rappresentante del gruppo di Forza Italia di esprimere la propria opinione in merito alla possibilità di anticipare i lavori inizialmente previsti per le ore 13.

  Michele BORDO (PD) ritiene che non si possano interrompere i lavori della Commissione per attendere l'arrivo della collega Bartolozzi.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), nel sottolineare che la Commissione è stata convocata ad horas, ritiene che si possa accogliere la richiesta della collega Bartolozzi, che considera più che corretta.

  Mario PERANTONI, presidente, ribadisce che i lavori della Commissione sono stati anticipati con l'accordo di tutti i gruppi.

  Pierantonio ZANETTIN (FI), nel far presente di non aver avanzato alcuna richiesta di anticipo della seduta prevista alle ore 13, precisa di essersi limitato a prendere atto della nuova convocazione, sottolineando nel contempo che la collega Bartolozzi ha diritto di partecipare ai lavori della Commissione.

  Maria Carolina VARCHI (FDI), in considerazione del fatto che la Commissione Giustizia è al momento riunita in sede consultiva, propone che il rappresentante del gruppo di Forza Italia acquisisca per le vie brevi le posizioni della collega Bartolozzi in ordine al provvedimento in esame e se ne faccia portavoce. Ritiene infatti che non sia opportuno sospendere i lavori della Commissione per acquisire il parere, seppur autorevole, della collega Bartolozzi.

  Franco VAZIO (PD) propone di procedere intanto con gli eventuali interventi degli altri componenti della Commissione, nell'eventualità che nel frattempo la collega possa arrivare, risolvendo in tal modo la questione. Precisa comunque che l'anticipazione della seduta è avvenuta sulla base dell'intendimento di tutti i rappresentanti dei gruppi di concludere i lavori della Commissione prima della ripresa della seduta dell'Assemblea.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) manifesta il proprio consenso a proseguire i lavori della Commissione secondo lo schema indicato dal collega Vazio.

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  Mario PERANTONI, presidente, chiede pertanto se vi siano colleghi che intendano intervenire.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) esprime la convinzione che, sui disegni di legge di ratifica di accordi internazionali, e in particolare su quello in oggetto, la Commissione Giustizia non debba procedere d'ufficio, senza alcun approfondimento specifico, come purtroppo troppo spesso avviene. Nella fattispecie, nel far presente che Forza Italia è favorevole alla ratifica di simili accordi, come è nella tradizione del partito su tali materie, tiene a sottolineare che il Burkina Faso è uno dei paesi della fascia meridionale del Sahel che di recente sono interessati da criticità di natura geopolitica connessi all'attività di gruppi terroristici di matrice islamica. Pertanto, nel rilevare la necessità di mantenere con il Paese, di cui ricorda l'appartenenza alla tradizione coloniale francese, rapporti saldi anche nel quadro dell'Unione europea, ritiene che in sede di cooperazione giudiziaria e di difesa si debba tener conto della citata evoluzione, raccomandando al Governo di porre la dovuta attenzione affinché nell'ordinamento nazionale vengano introdotti principi di serio contrasto alle pericolose involuzioni in atto. Reputa pertanto importante che nelle attività connesse all'attuazione di simili accordi sia svolto un monitoraggio attento e approfondito della deriva in corso verso principi giuridici che non possono essere accettati, promuovendo al contrario il rispetto delle garanzie dei cittadini e delle minoranze.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, in sostituzione del relatore, impossibilitato a partecipare ai lavori, formula una proposta di parere favorevole.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) chiede di intervenire.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente che è in corso la votazione della proposta di parere sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) interviene sull'ordine dei lavori per manifestare il proprio dispiacere e il proprio rammarico per l'accaduto, preannunciando l'intenzione di svolgere sull'argomento un intervento in Assemblea. Fa presente che, in considerazione del fatto che la Commissione era convocata per le ore 13, aveva legittimamente preso un impegno di lavoro e che in tale occasione alle 10.42 le è pervenuto un messaggio con cui si dava notizia dell'anticipo della seduta alle 10.45. Ritiene che il presidente non possa procedere in tal modo, a meno che non sia convinto di avere tutti i componenti la Commissione alla sua mercé, fissando una seduta nell'arco di pochissimi minuti e negandole il diritto a partecipare all'Ufficio di presidenza in qualità di segretario di Commissione, nonché di seguire i successivi lavori. Nel sottolineare che si tratta di diritti che il presidente è chiamato a garantire nei confronti di ciascun membro della Commissione, preannuncia l'intenzione di informare il Presidente della Camera dell'accaduto. Evidenzia inoltre un ulteriore aspetto che contribuisce ad aggravare la situazione, rammentando come stamattina, sospettando che il presidente potesse anticipare la seduta, avesse chiesto e ottenuto conferma via sms dal presidente della convocazione della Commissione per le ore 13. Ritiene pertanto che la presidenza del collega Perantoni sia iniziata nel peggiore dei modi, rammentando che, dopo un analogo episodio da parte dell'allora presidente Businarolo, tale situazione non si era più riproposta.

  Carla GIULIANO (M5S) interviene per confermare quanto già sottolineato dal presidente, ribadendo che l'anticipazione della seduta è stata concordata tra i rappresentanti dei gruppi, senza che Forza Italia manifestasse alcun dissenso. Pur non disconoscendo la legittima esigenza della Pag. 37collega Bartolozzi di partecipare all'Ufficio di presidenza in qualità di segretario di Commissione, fa tuttavia presente che in quella sede era presente il rappresentante di gruppo di Forza Italia.

  Cosimo Maria FERRI (IV) interviene nel tentativo di stemperare gli animi, facendo presente di aver aderito con favore, in qualità di semplice componente del gruppo Italia Viva, alla proposta di anticipare la seduta della Commissione. Nel ritenere pertanto che l'attuale situazione sia stata determinata da un disguido, evidenzia che il presidente si è limitato ad assecondare le richieste dei colleghi ed esprime la convinzione che simili episodi non si verificheranno in futuro. Propone quindi che, adottando un approccio flessibile, si possa consentire alla collega Bartolozzi di esprimere le proprie posizioni sul provvedimento appena concluso, nonostante csi sia già proceduto alla votazione della relativa proposta di parere.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) ribadendo di non aver avanzato alcuna richiesta di anticipare i lavori della Commissione, precisa di essersi limitato a prendere atto della convocazione pervenuta.

  Mario PERANTONI, presidente, nel concordare con la ricostruzione del collega Ferri, fa presente che il gruppo di Forza Italia, pur non avendo avanzato alcuna richiesta di anticipare i lavori della Commissione, non ha tuttavia manifestato alcuna contrarietà rispetto a tale ipotesi né ha posto la questione in sede di Ufficio di presidenza. Nel prendere atto che in talune occasioni andare incontro alle esigenze dei colleghi può comportare qualche malinteso, precisa di non aver avuto alcuna intenzione di limitare le prerogative di alcuno, tanto meno della collega Bartolozzi che è solita sottoporre argomenti pregnanti all'attenzione della Commissione. In considerazione dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dei lavori ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.25.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 13.15.

Istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale.
C. 2313 Di Stasio.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella precedente seduta la relatrice, onorevole Giuliano, aveva svolto la relazione sul provvedimento.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice, propone di esprimere sul provvedimento in titolo parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 10 novembre 2016 e a Montevideo il 14 dicembre 2016.
C. 2523 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella precedente seduta la relatrice, Pag. 38onorevole Giuliano, aveva svolto la relazione sul provvedimento.

  Carla GIULIANO (M5S), relatrice, propone di esprimere sul provvedimento in titolo un parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.20.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 13.20.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.

(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, secondo periodo, del Regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri l'onorevole Bartolozzi aveva avanzato richieste di chiarimenti al Governo.

  Il sottosegretario Andrea GIORGIS, su richiesta del relatore che ha fatto proprie le richieste della collega Bartolozzi, fornisce un quadro complessivo delle risorse di cui il Ministero della Giustizia dispone. Sottolinea che occorre inserire la valutazione di questo specifico atto nell'ambito della più complessiva valutazione della totalità delle risorse attribuite al medesimo Ministero. Ricorda che alcuni dati, relativi agli anni pregressi, sono stati già comunicati. In particolare, al fine di fornire un quadro quanto più esaustivo delle risorse pluriennali assegnate alla giustizia per il finanziamento di interventi infrastrutturali, in aggiunta alle ordinarie risorse finanziarie, segnala le risorse relative alla precedente ripartizione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 1072, della legge n. 205 del 2017, che ha rifinanziato il Fondo già destinato agli investimenti e allo sviluppo infrastrutturale del Paese, ai sensi dell'articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232. A tale riguardo, evidenzia che, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 28 dicembre 2018, registrato alla Corte dei conti il 14 gennaio 2019, sono state ripartite le risorse tra le varie amministrazioni centrali dello Stato e che al Ministero della giustizia sono stati assegnati fondi per un ammontare complessivo pari a 725.400.000 euro per il periodo che va dall'anno 2018 all'anno 2033. Ricorda che la legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019), all'articolo 1, comma 95, ha previsto il Fondo per il rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e per lo sviluppo del Paese con una dotazione finanziaria di 740 milioni di euro per l'anno 2019, di 1.260 milioni di euro l'anno 2020, di 1.600 milioni di euro per l'anno 2021, di 3.250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2023, di 3.300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2024 al 2028, e di 3.400 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2029 al 2033, istituito nell'ambito dello stato di previsione della spesa del Ministero dell'economia e delle finanze e destinato alla realizzazione di interventi per investimenti volti allo sviluppo del Paese nei limiti della dotazione pluriennale dello stesse risorse per il periodo 2019-2033. Sottolinea che la ripartizione del Fondo, attuata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 giugno 2019, ha destinato all'Amministrazione Pag. 39della Giustizia, risorse finanziarie per un ammontare complessivo pari a euro 650.000.000. Di tale importo 386.819.000 euro risultano destinati a interventi di edilizia giudiziaria, 30.000.000 euro a interventi di edilizia penitenziaria e 233.181.000 euro a interventi connessi all'informatizzazione giudiziaria. Rammenta che l'articolo 1, comma 14, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ha previsto il finanziamento, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, del Fondo da ripartire per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese con una dotazione residuale di 356 milioni di euro per l'anno 2020, 668 milioni di euro per l'anno 2021, 714 milioni di euro per l'anno 2022, 835 milioni di euro per l'anno 2023, 871 milioni di euro per l'anno 2024, 1.322 milioni di euro per l'anno 2025, 1.503 milioni di euro per l'anno 2026, 1.672 milioni di euro per gli anni dal 2027 al 2032, 1.700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2033 e 2034. In relazione alla ripartizione del suddetto Fondo, prevista dallo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in esame, è prevista per la giustizia l'assegnazione, su base pluriennale, di 197 milioni di euro, di cui euro 37.018.967 per interventi in materia di edilizia giudiziaria, euro 114.981.033 per interventi in materia di efficientamento energetico e edilizia penitenziaria, euro 45.000.000 per interventi in materia di informatizzazione giudiziaria, connessi in particolare all'adeguamento e la messa in sicurezza dei sistemi e delle reti. Rappresenta infine che l'attuale dotazione complessiva pluriennale a disposizione del Ministero della giustizia, anche rinveniente dalla ripartizione dei diversi Fondi, per i principali settori di spesa destinati al potenziamento infrastrutturale risulta la seguente: edilizia giudiziaria, 1.060 milioni di euro fino all'anno 2032; edilizia penitenziaria, 536 milioni di euro fino all'anno 2033; informatica giudiziaria, 1.650 milioni di euro fino all'anno 2033. Riporta, infine, un quadro riepilogativo degli stanziamenti complessivi contenuti nel bilancio di previsione del Ministero della Giustizia nel triennio 2018-2020, che presentano un trend in crescita constante. In particolare sottolinea che, mentre il bilancio di previsione del 2018 del Ministero della Giustizia era di 8.257.804.069 euro e quello del 2019 di 8.582.153.608 euro, quello del 2020 è di 8.901.562.458 euro, riscontrando quindi un incremento percentuale, rispetto all'anno precedente, rispettivamente del 4.10 per l'anno 2018, del 3.93 per l'anno 2019 e del 3.72 per l'anno 2020.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel ringraziare il rappresentante del Governo per i dati forniti, non può non sottolineare come tuttavia la richiesta che aveva avanzato nella precedente seduta era di altra natura, avendo chiesto di poter acquisire la relazione che il Ministero della Giustizia, come tutti gli altri dicasteri, è tenuto a predisporre entro il 15 settembre di ogni anno e sulla cui base il Fondo investimenti viene ripartito. Evidenzia che invece il sottosegretario si è limitato a integrare, aggiornandolo, un intervento già svolto dal sottosegretario Ferraresi, il 29 maggio scorso, nell'ambito dell'esame dell'atto del Governo n. 81 recante lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese per l'anno precedente. Si ritiene pertanto «presa in giro» dal rappresentante del Governo che non solo non le fornisce quanto richiesto, ma che altresì definisce un incremento ciò che a suo avviso rappresenta un decremento. Sottolinea, inoltre, che i fondi per l'edilizia penitenziaria non gravitano sul Ministero della Giustizia, bensì su quello per lo Sviluppo economico e ribadisce che l'acquisizione della citata relazione del Ministero della Giustizia è a suo avviso imprescindibile per il proseguimento dei lavori, ritenendo che, solo valutando la stessa, si possano comprendere le ragioni per le quali sono state attribuite al comparto giustizia delle dotazioni così esigue.

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  Il sottosegretario Andrea GIORGIS, nel replicare all'onorevole Bartolozzi, sottolinea che, fermo restando che il giudizio politico di ciascun gruppo sulla sufficienza o meno dei dati forniti è ovviamente insindacabile, è logico che l'intervento da lui svolto sia in parte coincidente con quello effettuato in altra occasione dal collega Ferraresi, in quanto in entrambi i casi ci si riferisce a dati di bilancio il cui esame consente di acquisire un quadro complessivo della materia. Precisa, inoltre, che l'incremento va valutato sommando le risorse complessive.

  Roberto TURRI (LEGA), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la sua relazione, non si ritiene tuttavia soddisfatto, rammentando che ciò che il suo gruppo aveva chiesto era di poter acquisire la relazione che il Ministero della Giustizia, come tutti gli altri dicasteri, è tenuto a predisporre entro il 15 settembre di ogni anno e sulla base delle quali il fondo investimenti viene ripartito. Evidenzia, invece, come nonostante l'intervento del sottosegretario, il suo gruppo continui a rimanere nella difficoltà di comprendere come si sia arrivati alla distribuzione di tali cifre.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) ribadisce la propria insoddisfazione nel constatare come l'Esecutivo abbia intensificato gli investimenti solo fino al 2022, anno in cui terminerà la legislatura, per poi ridurre drasticamente gli importi negli anni successivi. Ritiene che tale decisione derivi dalla mancanza di interesse del Governo per ciò accadrà al termine del proprio mandato.

  Roberto CATALDI (M5S), relatore, nel replicare alla collega Bartolozzi, evidenzia che, al di là del processo alle intenzioni, anche l'economia aziendale prevede che ci possano essere delle oscillazioni negli stanziamenti per cui alcuni anni possono essere previsti investimenti di entità maggiore rispetto ad altri. Sottolinea, quindi, che oltre ai dati numerici, il Fondo di cui al provvedimento in esame non costituisce l'unica risorsa destinata al comparto giustizia. Evidenzia che la sua valutazione favorevole si è basata sulla finalità del fondo che è destinato a promuovere lo sviluppo del Paese e che di conseguenza ha privilegiato il finanziamento delle infrastrutture strategiche ed il potenziamento delle aree di crisi industriale complessa che, ricorda, essere ben quattordici sparse sul territorio nazionale. Per tale ragione conferma la propria proposta di delibera favorevolmente.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) richiama il contenuto del comma 6 dell'articolo 79 del regolamento, secondo cui le procedure di acquisizione degli elementi informativi ritenuti necessari sono promosse quando ne facciano richiesta almeno quattro componenti della Commissione.

  Mario PERANTONI, presidente, nel considerare esaustiva l'illustrazione dei dati da parte del sottosegretario, ritiene che si possa procedere alla votazione della proposta di parere del relatore.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), intervenendo sull'ordine dei lavori, richiama nuovamente il rispetto del comma 6 dell'articolo 79 del regolamento, evidenziando come la richiesta della citata relazione sia stata avanzata da un numero di deputati superiore a quello fissato dalla norma regolamentare.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente che il sottosegretario Giorgis ha appena messo a disposizione i dati richiesti.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), precisa che la sua richiesta riguarda non i dati forniti dal sottosegretario, bensì la relazione che ciascun Ministero è tenuto a predisporre entro il 15 settembre di ogni anno e sulla cui base vengono ripartite le risorse del fondo.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente che la richiesta è stata formalizzata dalla sola collega Bartolozzi e che per di Pag. 41più è intervenuta a conclusione della fase istruttoria, quando il relatore aveva già formulata la proposta di parere.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel sottolineare di essere intervenuta a nome del gruppo di Forza Italia, composto da più di quattro deputati, rammentando che analoga richiesta è stata avanzata anche dai colleghi Bisa e Turri, ritiene che non si possano violare le disposizioni regolamentari.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente alla deputata Bartolozzi, che non essendo rappresentante del gruppo di Forza Italia il suo intervento deve intendersi a titolo personale.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) fa presente di essere intervenuta a nome del gruppo di Forza Italia.

  Roberto TURRI (LEGA) ricorda di essere intervenuto sia nella seduta di ieri sia in quella in corso per sottolineare la mancanza della relazione che i Ministeri sono tenuti a predisporre entro il 15 settembre di ogni anno e per chiedere su quali basi il Governo avesse disposto la ripartizione delle risorse del fondo. In qualità di rappresentante del gruppo della Lega, ritiene pertanto che la richiesta sia da considerarsi avanzata da un numero di componenti la Commissione superiore a quello richiesto dall'articolo 79, comma 6, del Regolamento.

  Pierantonio ZANETTIN (FI) interviene per contestare l'espressione adottata dal presidente che ha improvvidamente sostenuto che la collega Bartolozzi era intervenuta a titolo personale. Forte anche della sua lunga esperienza parlamentare fa presente che il singolo deputato parla sempre a nome del gruppo cui appartiene, tranne che non vi sia una esplicita nota di dissenso da parte del rappresentante del medesimo gruppo. Invita pertanto il presidente per il futuro a stare più attento nella formulazione dei suoi giudizi.

  Mario PERANTONI, presidente, sospende brevemente la seduta al fine di valutare attentamente il contenuto della richiamata norma regolamentare.

  La seduta, sospesa alle 13.40, riprende alle 13.45.

  Mario PERANTONI, presidente, fa presente in primo luogo che il comma 6 dell'articolo 79, richiamato dalla deputata Bartolozzi, si riferisce all'esame in sede referente, e quindi ad una sede diversa da quella in corso, alla quale non sembra applicabile. Evidenzia inoltre come la richiesta di acquisizione della relazione del Ministero della Giustizia attenga ad una fase istruttoria, già conclusa, essendo stata già formulata una proposta di rilievi, e pertanto è da ritenersi tardiva. Ciò premesso, pone in votazione la proposta di rilievi formulata dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di deliberare favorevolmente sul provvedimento in esame, avanzata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 10 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 13.50.

Schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 655/2014, che istituisce una procedura per l'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il Pag. 42recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.
Atto n. 191.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 9 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella seduta di ieri l'onorevole Bartolozzi aveva cominciato il proprio intervento per motivare il voto contrario del gruppo di Forza Italia, con una puntuale illustrazione degli aspetti ritenuti critici. La invita pertanto a concludere il suo intervento.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel confermare di aver anticipato il voto contrario di Forza Italia sulla proposta di parere del relatore, ritiene opportuno riprendere le considerazioni critiche parzialmente svolte nel corso della seduta di ieri. Rammenta in primo luogo che la presunta invarianza finanziaria del provvedimento non può essere giustificata dall'attuale limitato ricorso al gratuito patrocinio, sottolineando il prevedibile incremento dell'accesso al diritto transnazionale anche in considerazione del sempre maggior numero di cittadini italiani residenti in Stati dell'Unione europea. Sempre a tale proposito fa presente che, come evidenziato in più di un'occasione dalla Corte dei conti, l'invarianza finanziaria di un provvedimento non può essere dichiarata attraverso una disposizione di rito, ma deve essere motivata con l'esplicitazione della provenienza delle risorse necessarie a provvedere ai relativi oneri. Nel riservarsi di riproporre la questione in sede di esame del provvedimento da parte della Commissione Bilancio, passando ai temi di merito, ribadendo l'opportunità dell'intervento normativo recato dal regolamento (UE) n. 655/2014, che per la prima volta introduce uno strumento di recupero crediti a livello europeo, sottolinea tuttavia come l'integrazione delle disposizioni dell'ordinamento nazionale venga fatta in maniera non adeguata. In particolare, con riguardo alla richiesta di informazioni sui conti bancari del debitore, di cui all'articolo 14 del citato regolamento, fa presente che senza la previsione di una sanzione nei confronti del creditore che non abbia fornito prove sufficienti sulla necessità di tali informazioni, nonché di un adeguato meccanismo di preclusione, si rischia che il debitore subisca aggressioni contemporanee in diversi Stati dell'Unione europea. Invita pertanto la relatrice a valutare tale aspetto, al fine di evitare fenomeni di litispendenza a livello europeo, soprattutto in un contesto di difficoltà come quello attuale, ritenendo che consentire al creditore, senza le opportune correzioni, di attingere ai conti bancari del debitore in diversi Stati europei, equivalga di fatto a bloccare l'economia del Paese. Per tali motivi, ribadisce il voto contrario del gruppo di Forza Italia.

  Ingrid BISA (LEGA), condivide, anche a nome del suo gruppo, le perplessità espresse dalla collega Bartolozzi. Per quanto attiene alla invarianza finanziaria del provvedimento ritiene infatti che la questione sia paradossale, in quanto il provvedimento determinerà certamente nuovi e maggiori oneri a carico dello Stato. Sottolinea, infatti, come nella relazione che accompagna lo schema di decreto in esame si evince la volontà dell'Esecutivo di sensibilizzare al ricorso dello strumento. In tal caso i procedimenti saranno numerosi e necessariamente aumenterà il numero di coloro che faranno ricorso all'istituto del gratuito patrocinio. Per quanto attiene inoltre alla questione della litispendenza, si dichiara preoccupata ed invita la relatrice a svolgere una ulteriore riflessione sul provvedimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 10 settembre 2020.

Audizione informale, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2427 Governo, recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari, del Generale di divisione Adelmo Lusi, comandante del Comando Carabinieri per la tutela della salute-NAS, e del Colonnello Luigi Cortellessa, comandante del Comando Carabinieri per la tutela agroalimentare.

  L'audizione informale si è svolta dalle 14.40 alle 15.20.

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