CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 9 settembre 2020
432.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 9 settembre 2020.

Audizione informale, in videoconferenza, nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 2427 Governo, recante nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari, di: Donato Castronuovo, professore di diritto penale presso l'Università di Ferrara; Cristiano Cupelli, professore di diritto penale presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata; Giuseppe Amarelli, professore di diritto penale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II.

  L'audizione informale si è svolta dalle 13 alle 13.55.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 9 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.

(Rilievi alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, secondo periodo, del Regolamento, e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 settembre scorso.

  Roberto CATALDI (M5S), relatore, nel sottolineare che non sono pervenute osservazioni da parte dei colleghi, in assenza di rilievi, propone di deliberare di valutare favorevolmente il provvedimento in esame.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) si dichiara stupita nel constatare che il relatore non ha ritenuto di avanzare rilievi sul provvedimento all'esame della Commissione, in assenza di osservazioni da parte dei colleghi. Si accinge pertanto a riproporre le considerazioni già svolte nella seduta del 28 maggio 2019, nel corso dell'esame dell'atto del Governo 81 relativo allo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sulla ripartizione delle risorse del Fondo per il rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e lo sviluppo del Paese per l'anno precedente. Nel rammentare a tale proposito che già il citato schema di decreto attribuiva al Ministero della Giustizia per il periodo 2019-2033 uno stanziamento limitato a 650 milioni di euro, rileva come con il provvedimento in esame la dotazione sia ancora più bassa, ammontando a soli 197 milioni di euro, passando dall'1,5 all'1 per cento dell'importo totale. Chiede pertanto di sapere se il Ministro Bonafede abbia avanzato una richiesta così esigua, ritenendo che il sistema giustizia del nostro Paese non abbia bisogno di ulteriori dotazioni finanziarie, o se al contrario gli siano state concesse risorse inferiori a quelle richieste. Rammenta come all'epoca, a fronte di un'analoga richiesta di chiarimenti, le fossero state fornite risposte del tutto inadeguate e prive di contenuti, avendo la relatrice Palmisano sostenuto che il fondo investimenti è soltanto una delle fonti di finanziamento delle Amministrazioni pubbliche. Ritiene che le considerazioni già svolte all'epoca siano rafforzate, con riguardo al provvedimento attualmente all'esame della Commissione, dal fatto che non risultano pervenute le relazioni che tutti i dicasteri sono tenuti a predisporre entro il 15 settembre di ogni anno e sulla cui base il fondo investimenti viene ripartito. Su tali basi ritiene che, ignorando il quadro complessivo che il Ministero della giustizia ha sottoposto al Ministero dell'economia e delle finanze, il relatore non possa esprimersi in senso favorevole e la Commissione non sia nelle condizioni di valutare adeguatamente i contenuti del provvedimento, Pertanto, a meno che il relatore non sia in grado di fornire chiarimenti in merito, chiede al presidente di acquisire la relazione del Ministero della giustizia, ritenendo che solo dopo una valutazione dei suoi contenuti si possa svolgere un dibattito costruttivo, confidando per il futuro in un nuovo modo di lavorare basato su un confronto consapevole.

  Roberto TURRI (LEGA) si associa alle considerazioni della collega Bartolozzi, sottolineando come manchi qualsiasi informazioni di supporto alle dotazioni finanziarie dei singoli Ministeri che possa consentire ai membri della Commissione di formulare un giudizio consapevole sul provvedimento in esame.

  Mario PERANTONI, presidente, chiede al rappresentante del Governo se possa fornire alla Commissione la documentazione richiesta nella giornata odierna, al fine di consentire l'eventuale integrazione della proposta di parere per la seduta di domani, in vista della sua votazione.

  Il sottosegretario Andrea GIORGIS dichiara che si farà carico di fornire all'onorevole Cataldi e, per il suo tramite, ai membri della Commissione, le indicazioni richieste, in modo che i deputati siano messi in grado di predisporre le eventuali osservazioni che apparissero necessarie.

  Roberto CATALDI (M5S) manifesta la volontà di analizzare le considerazioni del Governo, avendo riguardo alle finalità del provvedimento, già evidenziate in fase di relazione illustrativa.

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  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 14.15.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 9 settembre 2020. — Presidenza del presidente Mario PERANTONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Andrea Giorgis.

  La seduta comincia alle 14.15.

Schema di decreto legislativo recante adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 655/2014, che istituisce una procedura per l'ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari al fine di facilitare il recupero transfrontaliero dei crediti in materia civile e commerciale.
Atto n. 191.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 settembre scorso.

  Mario PERANTONI, presidente, ricorda che nella giornata di ieri è stata trasmessa via mail la proposta di parere favorevole (vedi allegato) e che non sono arrivate osservazioni da parte dei membri della Commissione.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) esprime forti perplessità rispetto alla proposta di parere avanzata dalla relatrice, che ritiene scarsa nei contenuti e nell'approccio alla problematica. A suo avviso è innegabile che si debba adeguare la normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 655/2014, ma sottolinea come non si debba procedere a tale adeguamento in maniera approssimativa come invece si fa con il provvedimento in discussione. Osserva come infatti l'Italia sia già intervenuta per un primo parziale adeguamento della propria normativa al citato regolamento e fa presente che, non avendo affrontato adeguatamente la tematica, il Parlamento sia ora costretto a tornare nuovamente sulla stessa. A suo avviso, rispetto allo schema di decreto legislativo in esame, esistono almeno due grandi temi che vengono trattati con superficialità. In primo luogo, sottolinea che l'articolo 11 dello schema di decreto legislativo dispone che dall'attuazione delle disposizioni in esso contenute non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ritiene, invece, che non sia possibile prevedere una clausola di invarianza finanziaria in quanto il provvedimento stabilisce l'obbligatorietà del patrocinio legale nelle procedure di opposizione alla misura cautelare. Sottolinea, quindi, che, poiché l'opposizione verrà avanzata dai creditori che hanno visto rigettata la propria domanda, e pertanto da soggetti che si potrebbero trovare in una situazione di difficoltà economica, questi ultimi spesso dovranno ricorrere all'istituto del patrocinio a spese dello Stato, incrementando quindi in maniera massiccia le spese dello Stato necessarie a garantire il ricorso al tale procedura. A suo avviso, infatti, non si può giustificare l'invarianza finanziaria, come fatto nella relazione tecnica allegata al provvedimento, sulla base del fatto che è da ritenersi residuale il ricorso al gratuito patrocinio, sottolineando come invece l'intervento in discussione sia volto a favorire un ricorso massiccio al recupero dei crediti a livello di Unione europea.

  Mario PERANTONI, presidente, nel sottolineare che la Commissione ha dedicato due sedute alla discussione generale sul provvedimento, durante le quali nessun collega ha ritenuto di intervenire né di avanzare osservazioni, evidenzia che la relatrice ha presentato una proposta di parere rispetto alla quale non sono pervenute richieste di modifica o di integrazione. Invita pertanto la collega Bartolozzi a limitare il proprio intervento ad una Pag. 17dichiarazione di voto su tale proposta di parere, riconducendo la discussione alla fase attuale.

  Giusi BARTOLOZZI (FI), nel replicare al presidente, precisa che l'intervento che sta svolgendo è un intervento in sede di dichiarazione di voto sulla proposta di parere della relatrice.

  Mario PERANTONI, presidente, prima di restituire la parola alla collega Bartolozzi, la invita ad essere intellettualmente propensa a favorire i lavori della Commissione.

  Giusi BARTOLOZZI (FI) ritiene di non poter essere tacciata di voler impedire i lavori della Commissione. Sottolinea che il suo intento è invece quello di stimolare la discussione, compito che andrebbe svolto dalla maggioranza. Manifesta quindi la necessità di intervenire puntualmente su tale proposta di parere per motivare il voto contrario del suo gruppo, nonostante la condivisione in linea di principio dei contenuti del provvedimento.

  Mario PERANTONI, presidente, in considerazione della volontà dell'onorevole Bartolozzi di proseguire nel suo intervento entrando in modo puntuale nel merito del provvedimento, constatando il concomitante avvio dei lavori dell'Assemblea ed essendo stata avanzata una richiesta di intervento anche dall'onorevole Bisa, ritiene che la Commissione potrebbe proseguire i propri lavori in un'altra seduta.

  Giulia SARTI (M5S), relatrice, chiede alle colleghe Bartolozzi e Bisa di farle pervenire eventuali osservazioni sul provvedimento in esame, con l'esclusione della questione relativa all'invarianza finanziaria. Nel dichiarare la propria disponibilità a valutarle con attenzione, fa presente tuttavia che i rilievi critici avrebbero potuto essere avanzati già nella giornata di ieri.

  Mario PERANTONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

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