CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 settembre 2020
431.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 30

INTERROGAZIONI

  Martedì 8 settembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

5-03847 Marino: Sulla stabilizzazione degli insegnanti civili precari impiegati presso la scuola militare della Maddalena.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 1).

  Bernardo MARINO (M5S) esprime apprezzamento per il rinnovo delle convenzioni annuali dei docenti civili presso la Scuola Sottufficiali della Marina militare della Maddalena e auspica che, nel prossimo futuro, si possa giungere a una definitiva stabilizzazione di questo personale altamente specializzato. Si augura che le legittime aspettative degli interessati non vadano deluse e rimarca come il Pag. 31territorio e la comunità locale dell'isola meritino un giusto riconoscimento per avere nel tempo fornito un contributo assai importante alla nostra Marina militare.

5-04400 Corda: Sulle servitù militari presenti in Sardegna.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI risponde all'interrogazione nei termini riportati (vedi allegato 2).

  Emanuela CORDA (M5S) ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta dettagliata. Evidenzia, quindi, come il territorio della Sardegna sia quello maggiormente gravato dalle servitù militari e auspica che l'importante lavoro, svolto in sinergia tra il dicastero e la Regione Sardegna per stipulare i protocolli d'intesa, possa proseguire. Osserva, infatti, che una più razionale utilizzazione delle strutture militari consentirebbe, da un lato, alla Difesa di incrementare l'efficienza dello strumento militare e, dall'altro, di liberare parti del territorio che potrebbero essere restituire alla comunità locale.

  Roger DE MENECH, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.30.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 8 settembre 2020. — Presidenza del vicepresidente Roger DE MENECH. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Giulio Calvisi.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roger DE MENECH, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Roger DE MENECH, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Russo, impossibilitato a partecipare ai lavori odierni, riferisce che la legge di Bilancio per il 2020 contiene diverse disposizioni per investimenti e per il rilancio del Paese, con assegnazione di fondi alle amministrazioni centrali dello Stato. Al riguardo osserva che l'insieme delle risorse stanziate dai commi 18, 19, 24, 25 e 622 dell'articolo unico della legge n. 160 del 2019, cosiddetto «Fondone» è soggetto poi a un riparto mediante decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, previo parere parlamentare. Si tratta di un tipo di stanziamento che non è una novità nel nostro panorama legislativo. Infatti, già con la legge di bilancio per il 2019 (legge n. 145 del 2018), all'articolo 1, comma 95, era stato istituito un fondo, analogo a quello di cui oggi si discute, recante risorse per le amministrazioni centrali dello Stato. Osserva, quindi, che lo schema di cui all'Atto n. 188 – composto da un unico articolo – è stato emanato in attuazione dell'articolo 1, commi 14 e 24, della legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019) e dispone, al comma 1, la ripartizione di una quota del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese. Le risorse sono dedicate, in particolare, all'economia circolare, alla decarbonizzazione dell'economia, Pag. 32alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, e, in generale, ai programmi di investimento e ai progetti a carattere innovativo, anche attraverso contributi ad imprese, ad elevata sostenibilità e che tengano conto degli impatti sociali, come prescritto dal comma 15 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019. Il riparto del Fondo, come accennato, avviene con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare entro il 15 febbraio 2020, sulla base di programmi settoriali presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza. Rileva, quindi, che, in ragione della crisi sanitaria e della conseguente sospensione di diverse procedure, lo schema di DPCM di riparto è stato trasmesso solo alla fine del mese di luglio. Il profilo finanziario del Fondo, istituito nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7575), è di 356 milioni di euro per l'anno 2020; 668 milioni di euro per l'anno 2021; 714 milioni di euro per l'anno 2022; 835 milioni di euro per l'anno 2023; 871 milioni di euro per l'anno 2024; 1.322 milioni di euro per l'anno 2025; 1.503 milioni per l'anno 2026; 1.672 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2032 e 1.700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2033 e 2034, per una dotazione complessiva di risorse pari a circa 19,701 miliardi nel periodo 2020-2034 (comma 14).
  Entrando nel dettaglio del riparto delle risorse tra le Amministrazioni centrali dello Stato indicato nella tabella riportata nell'Allegato 1 allo schema di decreto, segnala che nella relazione governativa, che correda lo schema, si precisa che la proposta di riparto del Fondo è stata definita tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri e di una loro valutazione effettuata sulla base di specifici criteri (carattere innovativo, sostenibilità, impatto sociale, effettiva cantierabilità, ricadute sul mercato interno, capacità di attrarre finanziamenti europei e di completare progetti già avviati, interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, di mitigazione del rischio sismico e di manutenzione straordinaria della rete viaria), in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo. Per quanto riguarda il dicastero della Difesa, la quota di risorse assegnata assomma a 2.403 milioni di euro per il periodo 2020-2034, ovvero al 12,2 per cento delle risorse complessive del Fondo (pur se le somme ripartite in favore della Difesa decorrono dal 2021). Si tratta della terza quota più elevata, dopo quella assegnata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (6.091 milioni, pari a circa il 31 per cento) e quella assegnata al Ministero dello sviluppo economico (2.702 milioni, pari a circa il 13,8 per cento). Al Ministero dell'istruzione sono stati invece assegnati 2.301 milioni di euro, pari a circa l'11,7 per cento, mentre agli altri ministeri quote inferiori al 7 per cento. Al riguardo evidenzia che né la tabella allegata allo schema di decreto, né la relazione che correda lo schema di decreto, specificano a quali settori del dicastero e a quale tipo di interventi verranno destinate le risorse del Fondo e in quale misura. Pertanto, risulta fondamentale acquisire tali elementi dall'attività conoscitiva che è stata concordata.
  Passando al comma 2, evidenzia che esso dispone l'individuazione degli interventi da parte delle Amministrazioni centrali dello Stato nell'ambito degli stanziamenti assegnati secondo le procedure previste a legislazione vigente anche, ove necessario, attraverso l'intesa con i livelli di governo decentrati e il sistema delle autonomie. Al proposito, ricorda che il comma 24 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019 prevede che, nel caso di interventi rientranti nelle materie di competenza regionale o delle province autonome, e limitatamente agli stessi, vengano adottati appositi decreti, previa intesa con gli enti territoriali interessati ovvero in sede di Conferenza permanente Stato-Regioni e province autonome.
  I commi 3 e 4 riguardano, invece, il monitoraggio e il controllo dei programmi finanziati, previsto nel comma 25 dell'articolo 1 della citata legge di bilancio per il 2020. In particolare, il comma 4 richiede Pag. 33a ciascun Ministero di presentare, entro il 15 settembre di ogni anno, una relazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Commissioni parlamentari competenti per materia, ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e dei principali aspetti critici riscontrati nell'attuazione degli interventi. Deve sottolineare tuttavia che, per quanto riguarda il fondo di cui all'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018, il Ministro della difesa non ha ancora trasmesso la propria relazione.
  Da ultimo, ricorda che il comma 24 della legge di bilancio per il 2020 ha disposto che nei decreti siano individuati i criteri e le modalità di eventuale revoca degli stanziamenti non utilizzati entro 24 mesi dalla loro assegnazione e la loro diversa destinazione. In tal caso il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato a provvedere, con propri decreti, alle necessarie variazioni di bilancio, anche in conto residui. In conclusione, ritiene che il relatore avanzerà una proposta di rilievi alla Commissione Bilancio all'esito dell'audizione del generale Conserva e dopo che, in tale sede, saranno sciolte le questioni che testé sollevate.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI si riserva di intervenire in una successiva seduta.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante una prima ripartizione del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 189.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Nicola CARÈ (IV), relatore, nel riallacciarsi a quanto appena esposto sull'Atto n. 188, ribadisce che la Commissione sta discutendo del riparto del cosiddetto «Fondone» di cui alla legge di bilancio per il 2020, simile a quello previsto già in precedenti leggi di bilancio, come per esempio quella per il 2019. A questo proposito, specifica che proprio la legge di bilancio per il 2020, all'articolo 1, commi 18, secondo periodo, 19 e 622 destina, essa stessa, una parte di tale Fondo alla realizzazione di specifici interventi, sottraendo pertanto una quota delle risorse al riparto da effettuare con il decreto di cui all'Atto n. 188. Infatti, l'atto del Governo in esame riguarda, per il 2020, il riparto di 29 milioni, di cui 8 per il completamento del polo metropolitano M1-M5, Cinisello-Monza Bettola; 20 milioni per la Ryder Cup 2022, e, infine, 1 milione per la bonifica nei poligoni militari e la riduzione dell'amianto sulle navi e sugli aerei militari. A questo ultimo proposito, per completezza, espone che sono previsti ulteriori 5 milioni nel 2021 e 20 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023. Gli interventi di bonifica dei poligoni saranno realizzati mediante l'istituzione di un apposito fondo per la progettazione e la realizzazione nello stato di previsione del Ministero della difesa. Il decreto di riparto viene emanato dal Presidente del Consiglio dei Ministri con il concerto, tra l'altro, del Ministro della difesa. Più specificamente, gli interventi riguardano: le attività finalizzate al recupero dei residuati del munizionamento impiegato che il direttore del poligono deve avviare entro trenta giorni dal termine del periodo esercitativo (articolo 184, comma 5-bis.3, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); un monitoraggio permanente sulle componenti di tutte le matrici ambientali in relazione alle attività svolte nel poligono, e aree limitrofe al poligono, adottato dal comandante di ciascun poligono militare delle Forze armate (articolo 241-bis, comma 4-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152); interventi di vigilanza e sorveglianza e accertamento degli illeciti in violazione della normativa in materia di rifiuti (articolo Pag. 34241-bis, comma 4-octies) svolti dall'ISPRA. Lo schema di decreto in esame, composto da un solo articolo suddiviso in 5 commi, contiene anche alcune disposizioni volte a garantire il monitoraggio della spesa effettuata. In particolare, il comma 4 precisa che si applica il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 e che, conseguentemente, l'intervento deve essere corredato dal Codice unico di Progetto (CUP) e dal Codice identificativo di gara (CIG). Inoltre, ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e delle principali criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi, il comma 5 prevede che, in osservanza dell'articolo 1, comma 25, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero della difesa debbano inviare ogni anno, entro il 15 settembre, una apposita relazione.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI si riserva di intervenire in una successiva seduta.

  Giovanni Luca ARESTA (M5S) si riserva di intervenire dopo che la Commissione avrà svolto l'attività conoscitiva programmata.

  Roger DE MENECH, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

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