CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 8 settembre 2020
431.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 8 settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. — Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Marina Sereni.

  La seduta comincia alle 13.05.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.

(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame dell'atto in titolo.

  Piero FASSINO, presidente, segnala che il Presidente della Camera, con lettera del 5 agosto scorso, ha invitato anche questa Commissione a formulare, entro il 15 settembre prossimo, eventuali rilievi sulle parti di competenza contenute nel provvedimento in titolo, in considerazione della rilevanza dei programmi di investimento delle Amministrazioni centrali dello Stato, il cui finanziamento è previsto dallo Schema di decreto in oggetto.

  Andrea ROMANO (PD), relatore, sottolinea che lo schema di decreto in titolo rappresenta uno degli obiettivi di maggior rilievo della politica economica del Governo con particolare riferimento all'economia circolare, alla decarbonizzazione dell'economia, alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale e, in generale, a programmi di investimento e a progetti di carattere innovativo.
  Ricorda che, in coerenza con tali finalità, la legge di bilancio per il 2020 ha disposto la costituzione di un apposito fondo da ripartire nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con una dotazione complessiva di circa 20,8 miliardi di euro per gli anni dal 2020 al 2034, su cui già gravano interventi disposti da altre norme, ad esempio in materia di bonifica nei poligoni militari, di rimozione dell'amianto dai sistemi d'arma e per il finanziamento delle opere infrastrutturali connesse alle Olimpiadi invernali 2026.Pag. 26
  Sottolinea che, per effetto di queste misure, la dotazione residuale del Fondo è pari a circa 19,7 miliardi di euro per il periodo 2020-2034, ripartiti anno per anno come segue: 356 milioni di euro per l'anno 2020; 668 milioni per il 2021; 714 milioni per il 2022; 835 milioni per il 2023; 871 milioni per il 2024, 1.322 milioni per il 2025; 1.503 milioni per il 2026; 1.672 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2032 e 1.700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2033 e 2034. Quanto agli importi annuali, essi sono ripartiti tra le Amministrazioni centrali dello Stato, tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri, come rappresentato nella tabella allegata al provvedimento.
  Sul piano procedimentale, rileva che al riparto del Fondo si provvede con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con i Ministri interessati, sulla base di programmi settoriali presentati dalle stesse Amministrazioni centrali per le materie di propria competenza. Gli schemi dei decreti sono trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia, le quali esprimono il proprio parere entro trenta giorni dalla data dell'assegnazione. Decorso tale termine, i decreti possono essere adottati anche in mancanza del predetto parere.
  Evidenzia che gli schemi di decreto devono indicare le modalità di utilizzo dei contributi, sulla base di criteri di economicità e contenimento della spesa, anche attraverso operazioni finanziarie, con oneri di ammortamento a carico del bilancio dello Stato, con la Banca europea per gli investimenti (BEI), con la Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa (CEB), con Cassa depositi e prestiti S.p.A. e con i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria, compatibilmente con gli obiettivi programmati di finanza pubblica.
  Ciò premesso, segnala che circa un terzo delle risorse, pari al 30,9 per cento, sono state assegnate al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti; il 13,7 per cento al Ministero dello sviluppo economico; il 12,1 per cento al Ministero della Difesa; l'11,6 per cento al Ministero dell'istruzione; il 5,1 per cento al Ministero dell'Università e della ricerca mentre a tutti gli altri ministeri sono state assegnate quote inferiori al cinque per cento.
  Sottolinea che, nello specifico, al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale risultano assegnati un totale di 307,3 milioni di euro, così ripartiti: 8,2 milioni nel 2020; 70 milioni nel 2021; 60 milioni nel 2022; 58,1 milioni nel 2023; 68,8 milioni nel 2024; 17,6 milioni nel 2025, 12 milioni nel 2026; 7,6 milioni nel 2027; 5 milioni nel 2028 e che questo ramo dell'Amministrazione dello Stato non figura tra i ministeri destinatari di risorse per il restante periodo 2029-2034.
  Precisa che secondo quanto dispone il provvedimento il Fondo è assegnato sulla base di programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato e di una valutazione delle proposte in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo e con specifici criteri: carattere innovativo, sostenibilità, impatto sociale, effettiva cantierabilità, ricadute sul mercato interno, capacità di attirare finanziamenti europei e di completare progetti già avviati, capacità di contrasto al dissesto idrogeologico, di mitigazione del rischio sismico e di manutenzione straordinaria della rete viaria. È anche previsto un meccanismo di monitoraggio e di controllo dei programmi finanziati.
  Ciò premesso rileva che sarebbe opportuno conoscere quali sono stati i programmi e le proposte a fronte dei quali il MAECI ha ottenuto l'assegnazione dei finanziamenti.
  Inoltre, segnalando che il comma 4 dell'articolo 1 richiede a ciascun Ministero di presentare, entro il 15 settembre, una relazione alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero dell'economia e delle finanze e alle Commissioni parlamentari competenti per materia, ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e delle principali criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi, evidenzia che ad oggi nessuna relazione di tale tipologia risulta fino essere stata trasmessa alle Camere.Pag. 27
  Auspicando che il rappresentante del Governo voglia fornire alla Commissione elementi in merito ai programmi settoriali di competenza del Ministero, preannunzia una proposta di valutazione favorevole del provvedimento in esame, nell'auspicio che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale provveda comunque a trasmettere entro il termine stabilito la relazione ai fini della valutazione dello stato di avanzamento dei programmi finanziati e delle principali criticità riscontrate nell'attuazione degli interventi.

  La viceministra Marina SERENI ribadisce che lo schema di decreto in esame assegna al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, per gli anni dal 2020 al 2028, complessivamente 307,3 milioni di euro (circa l'1,56 per cento sul totale del Fondo). Evidenzia che si tratta di un finanziamento importante, che consentirà di realizzare interventi per la modernizzazione e il rinnovamento tecnologico e strutturale del Palazzo della Farnesina, così come degli uffici all'estero e delle sedi dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Inoltre, una quota di tali risorse potrà essere assegnata alla promozione del Made in Italy, al sostegno del sistema produttivo e all'internazionalizzazione delle imprese italiane, anche attraverso l'Agenzia ICE.
  Nello specifico, rileva che i progetti proposti dal MAECI riguardano il rifinanziamento del Piano straordinario di promozione del Made in Italy (242,2 milioni); il rinnovamento dell'infrastruttura informatica della Farnesina e dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (rispettivamente 5,6 e 9,7 milioni); l'adeguamento delle sedi in Italia e all'estero dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (21 milioni); la sostituzione degli infissi e la centralizzazione degli impianti riscaldamento e di raffreddamento del Palazzo della Farnesina (28,8 milioni).
  Precisa che la quota maggiore delle risorse, pari a 242,2 milioni, verrà destinata al rifinanziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy: lo scopo è quello di rendere la dotazione del Piano congrua e coerente non solo con il volume complessivo di risorse auspicato all'uopo dalla cabina di regia per l'internazionalizzazione nel suo documento conclusivo del 20 dicembre 2019, opportunamente rivisto a fronte delle specifiche esigenze sorte in conseguenza dell'emergenza sanitaria, ma anche con le indicazioni del «Patto per l’export». Ricorda che esso definisce una strategia innovativa e condivisa per il rilancio del Made in Italy nella fase post-emergenza. Al riguardo, segnala che le risorse aggiuntive consentiranno di stabilizzare nei prossimi anni il finanziamento complessivo del Piano straordinario, la cui attuazione è affidata all'ICE-Agenzia, e verranno utilizzate per favorire l'innovazione tecnologica e la transizione al digitale delle nostre imprese.
  Sottolinea che una parte delle risorse, pari a 5,6 milioni, verrà poi destinata all'ammodernamento dell'infrastruttura informatica e di rete di cui dispone il Ministero. Realizzata diversi anni fa, questa infrastruttura mostra allo stato attuale notevoli limiti sotto il profilo prestazionale, gestionale e di sicurezza. Rileva che tale ammodernamento è essenziale ai fini della digitalizzazione dei servizi erogati in favore dei cittadini e delle imprese, nonché dei metodi di lavoro della Pubblica Amministrazione, obiettivo che il MAECI continua a perseguire e che rappresenta un intervento prioritario ed urgente anche per il rilancio economico e sociale del Paese.
  Evidenzia, altresì, che la sostituzione dei sistemi che compongono il Data Center della Farnesina e degli apparati di rete attualmente presenti presso la Farnesina e la sede di Viale Boston permetteranno di migliorare ancor di più l'erogazione dei servizi in favore della collettività, rendere più efficienti il funzionamento dell'Amministrazione e le procedure di lavoro, ridurre i costi oggi sostenuti per il mantenimento e la gestione dell'attuale infrastruttura.Pag. 28
  Sul piano delle infrastrutture digitali segnala che si prevede di destinare 9,7 milioni al completamento della dotazione infrastrutturale informatica dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) chiamata dalla legge 125 del 2014 a realizzare e gestire una banca dati pubblica nella quale saranno raccolte tutte le informazioni relative ai progetti di cooperazione realizzati e in corso di realizzazione.
  Precisa che l'intervento potrà consentire una razionalizzazione dell'uso delle risorse, un miglioramento delle procedure amministrative e quindi un aumento della produttività, contribuendo al contempo a rafforzare la capacità dell'Agenzia di informare in maniera trasparente e tempestiva il pubblico e tutti gli attori rilevanti in merito ai risultati perseguiti dagli interventi di cooperazione allo sviluppo.
  Sempre con riferimento all'AICS, osserva che 21 milioni verranno destinati all'adeguamento delle sedi dell'Agenzia. Rileva che gli uffici attualmente dislocati presso la sede centrale di Roma hanno oneri di gestione eccessivi e non consentono di ospitare l'intero organico. I 21 milioni saranno dedicati anche alla sede di Firenze e alle venti sedi estere che, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e come previsto dalla legge n. 125 del 2014, potrebbero aumentare fino ad un massimo di trenta. Sottolinea che tale intervento è volto ad una razionalizzazione degli spazi attualmente in uso attraverso l'acquisto o la locazione di nuovi immobili per le sedi di Roma e Firenze e la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria presso le sedi estere.
  Infine, segnala che 28,8 milioni di euro verranno destinati all'efficientamento energetico del palazzo della Farnesina, attraverso la sostituzione integrale degli infissi e la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento e raffreddamento centralizzato. Entrambi gli interventi si inseriscono nel quadro del programma «Farnesina verde», che mira a rendere il palazzo della Farnesina sempre più efficiente dal punto di vista energetico, garantendo consistenti risparmi di spesa.
  Infine, prendendo nota della richiesta avanzata dal relatore di provvedere entro il termine previsto alla trasmissione della relazione di cui al comma 4 dell'articolo 1 dello schema di decreto, sottolinea che le linee di intervento testé illustrate sono le stesse che il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale presenterà nel corso della riunione del Comitato interministeriale per gli affari europei in programma domani, nel corso della quale tutte le Amministrazioni interessate dovranno illustrare i propri indirizzi per l'impiego delle risorse del Recovery Fund europeo.

  Andrea ROMANO (PD), relatore, dichiarandosi molto soddisfatto dei chiarimenti forniti dal Governo, a suo avviso pienamente esaustivi, conferma la proposta di valutazione favorevole e auspica che la deliberazione della Commissione possa avere luogo già nel corso della presente seduta.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) rileva l'opportunità di un ulteriore approfondimento sul provvedimento in titolo, anche al fine di chiarire la ragione per la quale il MAECI fruisce di una percentuale irrisoria del Fondo in esame – appena l'1,56 per cento – a fronte dell'esigenza di incrementare le azioni a sostegno del made in Italy, tanto più necessarie in una fase di drammatica crisi economica come quella attuale. Chiede, altresì, chiarimenti circa i criteri di ripartizione annuale delle risorse, rilevando che il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale non disporrà di alcuno stanziamento per gli anni dal 2029 al 2034. In caso di deliberazione da parte della Commissione già in data odierna, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo.

  Iolanda DI STASIO (M5S), a nome del Gruppo Movimento 5 Stelle, esprime soddisfazione per l'illustrazione svolta dal relatore e l'ampio quadro fornito dalla viceministra Sereni, per cui dichiara la Pag. 29disponibilità ad anticipare la votazione alla seduta odierna.

  La viceministra Marina SERENI, replicando alle osservazioni dell'onorevole Formentini, precisa che eventuali risorse aggiuntive per il periodo indicato potranno essere stanziate, anche sulla base dell'effettiva capacità di spesa del MAECI, con le prossime leggi di bilancio.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di valutazione favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.25.