CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 settembre 2020
427.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 1o settembre 2020. — Presidenza della presidente Vittoria CASA. — Interviene la viceministra dell'istruzione Anna Ascani.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 188.
Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante una prima ripartizione del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese.
Atto n. 189.
(Rilievi alla V Commissione).
(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli atti in titolo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), relatrice, riferisce che la Commissione è chiamata a valutare se trasmettere alla Commissione Bilancio eventuali rilievi sugli aspetti di propria competenza dei due schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui agli atti del Governo n. 188 e n. 189, recanti, rispettivamente, la ripartizione delle risorse del fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese (atto n. 188) e una prima ripartizione del medesimo fondo (atto n. 189).
  Precisa che si tratta del fondo istituito dal comma 14 dell'articolo 1 della legge di bilancio per il 2020 (legge n. 160 del 2019): un fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, con particolare riferimento all'economia circolare, alla decarbonizzazione dell'economia, alla riduzione delle emissioni, al risparmio energetico, alla sostenibilità ambientale, e, in generale, ai programmi di investimento e ai progetti a carattere innovativo. Pag. 57
  Specifica che il fondo – che è istituito nel bilancio del Ministero dell'economia e delle finanze (cap. 7575) – aveva una dotazione complessiva iniziale di circa 20,8 miliardi sull'arco temporale 2020-2034 (articolo 1, comma 14, della legge di bilancio per il 2020), aggiungendo che su questa dotazione gravano tuttavia alcuni interventi disposti direttamente da altre norme di legge, di cui dirà a breve. La dotazione residuale del Fondo ammonta a circa 19,701 miliardi nell'arco di tempo 2020-2034 e più precisamente a 356 milioni per il 2020, 668 milioni per il 2021, 714 milioni per il 2022, 835 milioni per il 2023, 871 milioni per il 2024, 1.322 milioni per il 2025, 1.503 milioni per il 2026, 1.672 milioni per ciascuno degli anni dal 2027 al 2032 e 1.700 milioni di euro per ciascuno degli anni 2033 e 2034. Questa dotazione è oggetto del provvedimento di riparto di cui allo schema di decreto n. 188. Per quanto riguarda i Ministeri di riferimento della Commissione, le risorse sono così ripartite: al Ministero dell'istruzione sono assegnati circa 2.300 milioni di euro totali nel periodo 2020-2034, corrispondenti più o meno al 12 per cento del totale ripartito (per il dettaglio dei finanziamenti per anno rinvia al testo del decreto); al Ministero dell'università sono assegnati circa 1.000 milioni di euro, pari all'incirca al 5 per cento del totale ripartito; al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo sono assegnati 523 milioni di euro, il 2,65 per cento del totale.
  In base al comma 24 della citata legge di bilancio, il fondo è ripartito sulla base dei programmi settoriali presentati dalle Amministrazioni centrali dello Stato per le materie di propria competenza e la relazione governativa conferma che la proposta di riparto del Fondo è stata definita tenendo conto delle proposte formulate dai Ministeri e di una loro valutazione effettuata, in coerenza con i vincoli finanziari del Fondo, sulla base di specifici criteri, vale a dire: carattere innovativo, sostenibilità, impatto sociale, effettiva cantierabilità, ricadute sul mercato interno, capacità di attrarre finanziamenti europei e di completare progetti già avviati, interventi di contrasto al dissesto idrogeologico, di mitigazione del rischio sismico e di manutenzione straordinaria della rete viaria.
  Rappresenta che sarebbe opportuno che il Governo chiarisse quali sono stati i programmi e le proposte a fronte dei quali i singoli Ministeri di riferimento della Commissione hanno ottenuto l'assegnazione di finanziamenti.
  Come anticipato, alcune norme di legge hanno disposto direttamente la realizzazione di specifici interventi con finanziamento a valere sul Fondo di cui si parla. In particolare, per quanto interessa la VII Commissione, l'articolo 1, comma 18, primo periodo della stessa legge di bilancio per il 2020 ha previsto – a valere sul Fondo in questione – un finanziamento complessivo di un miliardo di euro per gli anni 2020-2026 per la realizzazione di interventi connessi alle Olimpiadi Invernali 2026 nelle aree olimpiche dei territori delle Regioni Lombardia e Veneto e delle province autonome di Trento e Bolzano. Su questa disposizione è intervenuto in seguito l'articolo 3, comma 12-bis, lettera a) del decreto-legge n. 16 del 2020: si tratta del decreto sui Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 e sulle finali di tennis ATP Torino 2021-2025, che – lo ricorda – la VII Commissione ha esaminato in sede referente. In base a questo decreto-legge la quota di risorse del Fondo per gli investimenti destinata alle Olimpiadi invernali non viene più assegnata in sede di riparto dello stesso Fondo, ma è oggetto di una specifica autorizzazione di spesa e le risorse sono allocate su un apposito capitolo di bilancio.
  Inoltre la stessa legge di bilancio – sempre al comma 18, ma al secondo periodo, e poi al comma 19 dell'articolo 1 – ha destinato una quota di risorse del Fondo per gli investimenti alla realizzazione di interventi per il completamento del polo metropolitano M1-MS di Cinisello-Monza Bettola, che rientra nelle opere di infrastrutturazione funzionali alle Olimpiadi invernali 2026, e per garantire la sostenibilità sotto il profilo ambientale, Pag. 58economico e sociale del torneo di golf «Ryder Cup» previsto a Roma nel 2023. Per quanto riguarda la Ryder Cup, ricorda incidentalmente che l'edizione 2020, prevista negli USA, è slittata per l'emergenza sanitaria al 2021 e che quella italiana – per inciso la prima prevista in Italia – che era in programma a Roma per il 2022, è slittata al 2023.
  Il riparto di questa quota di risorse è oggetto dello schema di decreto n. 189, il quale destina 8 milioni di euro nel 2020 e 7 milioni nel 2021 agli interventi per il completamento del polo metropolitano Ml-MS di Cinisello-Monza Bettola; e 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 10 milioni per il 2022 alla realizzazione nel territorio della regione Lazio delle opere di infrastrutturazione funzionali alla Ryder Cup, comprese quelle per l'accessibilità. Chiarisce per completezza, anche se si tratta di un aspetto che non rientra nella competenza della VII Commissione, che lo stesso schema di riparto n. 189 assegna risorse pure per il recupero dei residuati del munizionamento impiegato nei poligoni militari e per la rimozione dell'amianto dai sistemi d'arma.
  Conclude, ribadendo che, ai fini dell'istruttoria che la Commissione sta svolgendo, ritiene opportuna la preventiva acquisizione di un chiarimento, da parte del Governo, in merito ai programmi e alle proposte presentati dai Ministeri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per i beni e le attività culturali, a fronte dei quali sono state previste le assegnazioni dei finanziamenti di cui ha detto.

  Valentina APREA (FI) concorda con la relatrice sull'opportunità che la Commissione, prima di pronunciarsi, acquisisca dal Governo un chiarimento sulle finalità per le quali i Ministeri interessati intendono utilizzare le risorse del Fondo per gli investimenti.

  Federico MOLLICONE (FDI) concorda sull'opportunità di conoscere i contenuti dei progetti e dei programmi rispetto ai quali sono stati disposti i finanziamenti, al fine di poter valutare l'atto del Governo e di prendere posizione su di esso con cognizione di causa. Riferendosi poi al fatto che in particolare la quota per il Ministero che si occupa di cultura e spettacolo è esigua, esprime perplessità sul modo in cui le risorse complessive sono state ripartite tra i Ministeri. Ritiene che i criteri di assegnazione non tengano conto a sufficienza degli squilibri provocati dall'epidemia sui bilanci delle varie amministrazioni. Prende atto che in questi mesi sono state approvate norme che prevedono stanziamenti nuovi per il settore della cultura e dello spettacolo, ma ritiene che non siano comunque sufficienti a far fronte alle difficoltà. Osserva inoltre che le risorse promesse in molti casi non sono state ancora trasferite al settore, in quanto è ingente il numero di decreti ministeriali ancora da emanare per l'assegnazione dei fondi. Aggiunge che il Ministero si prepara all'assunzione di personale al di fuori di procedure concorsuali. Si dichiara quindi preoccupato per quella che ritiene mancanza di trasparenza nella gestione del Ministero.

  Cristina PATELLI (LEGA) si associa alla richiesta di chiarimenti formulata dalla relatrice, ritenendo essenziale avere maggiori informazioni sui criteri con cui si è proceduto alla ripartizione dei finanziamenti.

  Gianluca VACCA (M5S), dopo aver osservato che quelli in esame sono atti di natura tecnica, ma comunque molto importanti, sottolinea che essi dimostrano l'attenzione del Governo per i settori di competenza della Commissione. Evidenzia, infatti, che circa il 20 per cento dell'ammontare complessivo dei finanziamenti risulta assegnato al comparto di interesse della Commissione – formazione, con scuola e università, e cultura – a riprova del fatto che sono considerati strategici per il Paese. Concorda con la relatrice che sia comunque giusto che la Commissione comprenda meglio in che modo i Ministeri interessati intendono utilizzare i finanziamenti.

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  La viceministra Anna ASCANI comprende e reputa corretta la richiesta di chiarimenti avanzata dalla relatrice e da quanti sono intervenuti, ricordando che lei stessa, in qualità di deputata componente della VII Commissione, ha sempre chiesto trasparenza sulle finalità di riparto dei finanziamenti stanziati in passato per investimenti nella pubblica amministrazione. Assicura quindi il proprio impegno, sicuramente per quanto riguarda il Ministero dell'istruzione, affinché i progetti e i programmi siano resi noti alla Commissione.

  Vittoria CASA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.