CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 1 settembre 2020
427.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 24

RISOLUZIONI

  Martedì 1o settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. — Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 12.40.

7-00537 Fassino: Sulla situazione in Bielorussia.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00082).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Piero FASSINO, presidente, in qualità di primo firmatario, illustra la risoluzione in Pag. 25titolo, sottolineando che è stata presentata sull'onda degli eventi in Bielorussia dopo le elezioni presidenziali del 9 agosto scorso, che stanno ulteriormente maturando con crescente drammaticità. Evidenzia che l'atto di indirizzo è stato sottoscritto dai rappresentanti di tutti i Gruppi, ad eccezione di Fratelli d'Italia, per lo più per ragioni di opportunità, dal momento che il presidente del gruppo di amicizia Italia-Bielorussia è proprio un rappresentante di tale gruppo. Procede, quindi, ad illustrare la parte dispositiva dell'atto, rilevando che gli impegni in essa previsti risultano ancora più attuali alla luce della imponente manifestazione di protesta che nei giorni corsi ha portato oltre centomila persone in piazza e che non ha determinato alcuna apertura al dialogo da parte delle autorità di Minsk, nonostante la proposta di mediazione avanzata da Unione europea ed OSCE.
  Esprime, inoltre, preoccupazione per le recenti prese di posizione del Presidente russo Vladimir Putin, che ha evocato la possibilità di un intervento delle forze di sicurezza russe a sostegno del regime di Lukashenko: tale evenienza costituirebbe non solo una drammatizzazione ulteriore dagli esiti imprevedibili, ma costituirebbe una palese violazione della sovranità della Bielorussia.
  Anche alla luce del consenso quasi unanime dei gruppi a sostegno della risoluzione, invita, quindi, i Gruppi a valutare l'opportunità di votare immediatamente l'atto di indirizzo ovvero rinviare ad altra seduta per tenere conto degli eventuali nuovi sviluppi della crisi.

  Andrea ROMANO (PD), ringraziando il presidente per l'iniziativa politica assunta, di cui condivide pienamente lo spirito e il metodo, sottolinea che il consenso trasversale sulla proposta di risoluzione in esame valorizza l'unità e la autorevolezza del Parlamento italiano in materia di tutela dei diritti umani. Manifestando il pieno e convinto sostegno del Partito Democratico all'atto di indirizzo in esame, sottolinea la necessità di monitorare gli ulteriori sviluppi della crisi, con particolare riferimento all'ipotesi di un intervento armato della Russia: al riguardo, ricorda che nelle ultime ore sono state segnalate esercitazioni sul territorio bielorusso ad opera di paracadutisti russi. A suo avviso, un'eventuale escalation militare porterebbe inevitabilmente ad un deterioramento delle relazioni tra Unione europea e Federazione Russa per cui è bene che il Parlamento mantenga alta l'attenzione e ponga le basi con l'atto in titolo per ulteriori iniziative in caso di deterioramento della situazione.

  Vito COMENCINI (LEGA), esprimendo apprezzamento per la disponibilità del presidente ad inserire un esplicito riferimento critico alla scarsa efficacia dell'azione esercitata dall'OSCE, richiesto dal suo Gruppo, sottolinea che la Lega segue con attenzione e preoccupazione l'evolversi della crisi e ha convintamente sottoscritto l'atto in titolo. Ricorda che la Bielorussia, incastonata tra i confini dell'Unione europea e la Russia, vessata dal conflitto mondiale e sottoposta per decenni al giogo dell'oppressione sovietica, è tuttora governata da un presidente da sempre ondivago e contraddittorio nelle relazioni con i due maggiori vicini. Ribadisce, altresì, la richiesta già avanzata con l'interrogazione a risposta scritta n. 4-06513, nella quale ha chiesto al Governo di adoperarsi con le autorità di Minsk al fine di trovare un accordo per la ripresa, dopo le restrizioni dovute al lockdown, dei programmi di accoglienza dei bambini bielorussi, anche valutando la possibilità del rilascio di un visto e relativo permesso di soggiorno per questi minori. Associandosi alle considerazioni del collega Romano sulla necessità di difendere e promuovere i diritti umani ovunque nel mondo e sottolineando che la crisi in atto mette in discussione la stessa sovranità bielorussa, evidenzia l'opportunità che la maggioranza assuma un atteggiamento coerente in ogni situazione in cui siano in pericolo i diritti e le libertà civili, ad esempio anche nei rapporti con la Cina, il cui regime comunista è responsabile di Pag. 26gravi violazioni e reprime con brutalità ogni forma di opposizione.
  Invita, infine, i firmatari della risoluzione in esame a valutare la possibilità di inserire nella parte dispositiva un ulteriore impegno a riprendere i programmi di accoglienza dei bambini bielorussi, rinviando, se necessario, l'approvazione dell'atto di indirizzo ad altra seduta.

  Gennaro MIGLIORE (IV) comprende le ragioni alla base della richiesta di riformulazione del collega Comencini, di cui condivide il merito; ribadisce, tuttavia, l'esigenza di approvare con tempestività la risoluzione in esame, sottolineando che il Governo, e in particolare il Ministro Di Maio, ha già agito in maniera tardiva sul dossier bielorusso: a suo avviso, benché il Governo non fosse nelle condizioni di adottare unilateralmente misure sanzionatorie nei riguardi del regime di Lukashenko, occorreva che l'Esecutivo prendesse una posizione immediata e ferma a difesa dei diritti del popolo bielorusso, senza attendere che maturasse un consenso in sede di Istituzioni dell'UE. Preannunciando il voto favorevole di Italia Viva sulla proposta di risoluzione in esame, invita il Governo ad adoperarsi in tutte le sedi multilaterali per evitare un intervento militare della Russia che, benché fondato sull'accordo di cooperazione tra Mosca e Minsk, violerebbe il principio di sovranità, uno di cardini dell'ordinamento internazionale.

  Simona SURIANO (M5S), preannunciando il voto favorevole del suo Gruppo, esprime apprezzamento per la rapidità con la quale il presidente ha promosso la predisposizione dell'atto di indirizzo. Esprime, altresì, vicinanza e solidarietà al popolo bielorusso, la cui sete di democrazia e partecipazione merita attenzione e sostegno, condannando ogni forma di repressione e violenza messa in atto dal regime. Ricordando che gli stessi osservatori internazionali, in primis quelli dell'OSCE, hanno espresso profonde riserve sulla correttezza del processo elettorale che ha portato alla riconferma di Lukashenko, rileva con favore la previsione che le eventuali misure sanzionatorie saranno mirate, in modo che le loro conseguenze non ricadano sui cittadini e sulla società civile.

  Piero FASSINO, presidente, accogliendo la sollecitazione del collega Comencini, a nome di tutti i firmatari accoglie la proposta di integrare la parte dispositiva della risoluzione con un ulteriore impegno volto a garantire che la crisi in atto non si ripercuota negativamente sulle procedure di adozione internazionale in corso tra Bielorussia e Italia e sulla possibilità che i minori interessati possano tornare a trovare accoglienza in Italia non appena le misure si prevenzione del contagio da COVID-19 lo consentiranno.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE esprime parere favorevole sulla risoluzione n. 7-00537 Fassino ed altri, come testé riformulata.

  La Commissione approva, quindi, all'unanimità, la nuova formulazione della risoluzione n. 7-00537 Fassino ed altri, che assume il numero n. 8-00082 (vedi allegato).

  La seduta termina alle 13.05.

SEDE REFERENTE

  Martedì 1o settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO. — Interviene la viceministra degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Emanuela Claudia Del Re.

  La seduta comincia alle 13.05.

Sui lavori della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, prima di procedere all'esame in sede referente dei disegni di legge di ratifica previsti all'ordine del giorno, come già convenuto in Pag. 27sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, sottolinea la necessità che la Commissione proceda speditamente nella calendarizzazione di tutti i progetti di legge di ratifica di accordi internazionali in corso di esame e di quelli assegnati. A tal fine evidenzia di aver già provveduto a sollecitare i colleghi presidenti delle altre Commissioni permanenti affinché l'esame in sede consultiva venga svolto con tempestività, con ciò permettendo di concludere celermente l’iter in Commissione.
  Esprime, infine, le più sentite condoglianze al collega Cabras, colpito da grave lutto famigliare per la perdita del padre.

  La Commissione prende atto e si associa alle condoglianze per l'onorevole Cabras.

Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all'Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell'area atlantica contigua, con Annessi e Atto finale, fatto a Monaco il 24 novembre 1996, adottati a Monaco il 12 novembre 2010.
C. 1704 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cristian ROMANIELLO (M5S), relatore, sottolinea che il provvedimento in esame riguarda alcuni emendamenti all'Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell'area atlantica contigua (ACCOBAMS), adottato nel novembre 2010.
  Ricorda che l'Accordo, sottoscritto il 24 novembre 1996 ed entrato in vigore il 1o giugno 2001, è uno dei principali strumenti giuridico-internazionali, a livello regionale, finalizzati alla conservazione della biodiversità e segnatamente a ridurre e minacce a carico della sopravvivenza dei cetacei.
  Il testo è il frutto dei negoziati portati avanti dalle Parti contraenti e dai segretariati di quattro grandi convenzioni ambientali: quella di Barcellona, sulla protezione dell'ambiente marino e sulla diversità biologica del Mediterraneo; quella di Bonn, sulla conservazione delle specie migratorie; quella di Berna, sulla conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali; e quella di Bucarest, sulla protezione del Mar Nero dall'Inquinamento.
  Segnala che ACCOBAMS, in particolare, si occupa della conservazione dei cetacei nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nelle contigue aree atlantiche: prevede da parte di ogni firmatario un impegno a livello normativo, socio-economico, nonché scientifico per la riduzione al minimo degli effetti delle attività antropiche sulla sopravvivenza dei cetacei in questi mari.
  Rileva che al momento l'Accordo è ratificato da ventiquattro Stati: Albania, Algeria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Libano, Libia, Malta, Marocco, Montenegro, Portogallo, Principato di Monaco, Romania, Slovenia, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia ed Ucraina.
  L'Accordo prevede, inoltre, la creazione di una rete di aree marine protette e la regolamentazione di attività di pesca dei cetacei.
  Nel 2010 le Parti sottoscrittrici dell'ACCOBAMS hanno adottato una risoluzione che ha esteso l'ambito geografico di applicazione dell'Accordo alle zone economiche esclusive, nell'Atlantico, di Spagna e Portogallo.
  Evidenzia che le proposte emendative, cui fa riferimento il provvedimento in esame, consistono in primo luogo nell'estensione dell'ambito geografico di applicazione dell'Accordo a tutte le acque marine poste sotto la giurisdizione della Spagna e del Portogallo, con la conseguente ridenominazione dell'area atlantica contigua in «area atlantica vicina» (Neighbouring Atlantic Area).
  In secondo luogo, nella correlata sostituzione nel titolo dell'Annesso 1 – lista indicativa delle specie di cetacei – della parola «contiguous» con «neighbouring» in relazione all'area dell'Atlantico.Pag. 28
  In terzo luogo, nella sostituzione del riferimento alla sola Convenzione di Barcellona con il riferimento alle Regional Seas Conventions (OSPAR, Barcelona and Bucharest Conventions) al paragrafo 3 dell'Annesso 2 (Piano di conservazione).
  Ricorda che quest'ultimo emendamento è già entrato in vigore, in quanto, in base all'Accordo, le modifiche agli Annessi entrano in vigore per tutte le Parti il centocinquantesimo giorno dopo la data della loro adozione dalla Riunione delle Parti, salvo che per le Parti le quali abbiano formulato una riserva.
  Diversamente, le modifiche testuali all'Accordo, come previsto dall'Accordo stesso, entrano in vigore, per le Parti che le abbiano accettate, il trentesimo giorno dopo la data in cui due terzi delle Parti hanno depositato il loro strumento di approvazione presso il depositario.
  Segnala che, attualmente, solo otto Parti contraenti hanno depositato il prescritto strumento di ratifica: sono dunque necessarie altre nove approvazioni per l'entrata in vigore degli emendamenti all'Accordo e di quelli all'Annesso 1, poiché l'Emendamento a quest'ultimo è strettamente connesso agli emendamenti al testo principale.
  Osserva che l'entrata in vigore dell'emendamento consentirà agli Stati firmatari dell'Accordo, nelle acque interessate dall'allargamento, di garantire un'omogenea applicazione del regime di tutela, delle risoluzioni e degli impegni adottati in seno all'ACCOBAMS a tutte le specie di cetacei presenti, peraltro già tutte specificamente tutelate dalla normativa europea, che vieta la cattura di tutte le specie di cetacei o il loro disturbo intenzionale o collegato ad attività antropiche.
  Precisa che l'avvio dell’iter di ratifica consente all'Italia di fornire riscontro alla Nota informativa del Segretariato dell'ACCOBAMS del 28 luglio 2016, indirizzata a tutte le Parti contraenti, con cui si sollecitano gli Stati che non hanno ancora depositato lo strumento di ratifica relativo agli emendamenti al testo dell'Accordo e all'Annesso 2 a provvedervi.
  Sottolinea che l'estensione delle acque rientranti nell'ambito di applicazione dell'Accordo è del resto pienamente coerente con la raccomandazione di cui al paragrafo 13 della risoluzione sui mari e gli oceani dell'Assemblea delle Nazioni Unite per l'ambiente dell'UNEP del 27 maggio 2016, che incoraggia le Parti contraenti di convenzioni regionali sul mare a considerare la possibilità di aumentare la copertura regionale di tali strumenti in conformità con il diritto internazionale.
  Segnala, infine, che, secondo quanto riportato nella relazione tecnica, dall'attuazione dell'accordo non deriveranno nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, poiché le spese derivanti dall'esecuzione dell'Accordo sono già coperte da un apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Kirghisa sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Bishkek il 14 febbraio 2013.
C. 2231 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Andrea ROMANO (PD), relatore, segnala preliminarmente che il Kirghizistan, Paese dell'Asia centrale già Repubblica Pag. 29federata dell'Unione Sovietica, dal 1991 è uno Stato indipendente di circa 5,8 milioni di abitanti, con una composizione etnica particolarmente composita, costituita per il 70 per cento circa da kirghisi, per il 14 per cento da uzbechi, per il 6 per cento da russi, per l'1,1 per cento da dungani – la denominazione con cui nei territori dell’ex Unione Sovietica si indicano popolazioni musulmane di origine cinese – e per il resto da ulteriori minoranze, fra cui quelle uigure, tagiche, turche e tartare.
  Evidenzia che l'Accordo in esame, composto da quattordici articoli, intende fornire un quadro giuridico essenziale di riferimento per l'approfondimento e la disciplina dei rapporti bilaterali nei settori della cultura, della ricerca e della tecnologia, rinnovando l'ultima intesa relativa a tali ambiti, risalente addirittura al 1960, anno della firma dell'Accordo di cooperazione culturale tra Italia e Unione Sovietica.
  Scopo primario dell'intesa è quello di migliorare la conoscenza e la comprensione tra i due popoli e promuovere i rispettivi patrimoni culturali attraverso lo scambio di esperienze e dati, soprattutto a livello scientifico e tecnologico, su basi paritarie e di reciprocità, fornendo nello stesso tempo una risposta efficace alla forte di cultura e lingua italiana in Kirghizistan. 
  Oltre a promuovere e favorire iniziative, scambi e collaborazioni in ambito scientifico e tecnologico attraverso le cooperazioni universitarie, i convegni e le borse di studio, il testo bilaterale intende facilitare la cooperazione nel settore della conservazione del patrimonio artistico ed archeologico, impedendo i trasferimenti illeciti di beni culturali e assicurando comunque la protezione dei diritti di proprietà intellettuale.
  Più nel dettaglio, dopo aver specificato che lo scopo dell'intesa è quello di sviluppare la cooperazione bilaterale tra istituzioni e organizzazioni dei due Stati (articolo 1), l'Accordo individua nei settori della cultura, della scuola, delle università e della scienza, gli ambiti della cooperazione, da attuarsi mediante iniziative congiunte delle Parti (articolo 2).
  Particolare attenzione viene riservata alla cooperazione nell'ambito dell'università e della ricerca, con ampio riferimento alla diffusione e all'insegnamento delle lingue italiana nel Paese asiatico e kirghisa in Italia (articolo 3), al settore dell'istruzione scolastica ed alla collaborazione universitaria, nonché alla concessione di borse di studio (articoli 4 e 5).
  Ulteriori ambiti di cooperazione riguardano la cultura, lo spettacolo e la tutela del patrimonio culturale e archeologico, anche mediante iniziative di contrasto al traffico illecito di opere d'arte, nonché i settori dei media, dello sport e delle politiche giovanili (articoli 6-8).
  L'Accordo precisa, inoltre, che le Parti promuoveranno la cooperazione scientifica e tecnologica tra istituzioni accademiche, enti di ricerca ed organizzazioni scientifiche, mediante scambi di visite, di informazioni, ricerche congiunte, convenzioni (articolo 9), nonché la tutela della proprietà intellettuale (articolo 11). Oltre ad individuare le autorità coordinatrici per l'adempimento dell'intesa (articolo 10), l'Accordo istituisce un'apposita Commissione mista col compito di redigere i relativi programmi esecutivi e verificare le condizioni attuative delle iniziative di cooperazione (articolo 12).
  Rileva che il disegno di legge, già approvato dal Senato il 30 ottobre scorso, consta di cinque articoli. Con riferimento agli oneri economici derivanti dall'attuazione del provvedimento, l'articolo 3 li valuta in poco più di 135.000 euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, e in 139.620 euro a decorrere dall'anno 2021.
  Precisa che l'intesa non presenta profili d'incompatibilità con la normativa nazionale, né con l'ordinamento europeo e gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese.
  Conclusivamente, auspica una rapida approvazione del disegno di legge di ratifica, poiché l'Accordo in esame concorrerà a promuovere i rapporti bilaterali e potrà Pag. 30fornire, al tempo stesso, una risposta efficace alla forte richiesta di cultura e lingua italiana in Kirghizistan.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione della Carta istitutiva del Forum Internazionale dell'Energia (IEF), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011.
C. 2232 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Iolanda DI STASIO (M5S), relatrice, ricorda che il Forum internazionale dell'Energia (IEF) è un organismo internazionale – cui attualmente partecipano settantadue Stati, fra cui anche gli Stati Uniti e la Cina – che intende porsi quale piattaforma globale di dialogo e confronto focalizzata intorno alle risorse energetiche tradizionali, finalizzata a promuovere una maggiore comprensione reciproca e la consapevolezza degli interessi energetici comuni tra i suoi membri, favorendo la collaborazione tra i Paesi consumatori-importatori di energia, quelli produttori-esportatori e quelli di transito, nel riconoscimento delle interdipendenze che legano le loro economie.
  Evidenzia che rispetto ad altri organismi internazionali del settore energetico ha una sua specificità che consiste nella vocazione universale e neutrale, con l'adesione di tutti i maggiori Paesi della comunità internazionale, su base paritaria, contribuendo a dare stabilità ai mercati e certezza agli investimenti nei grandi progetti di produzione energetica e infrastrutturali.
  In particolare, la partecipazione al Forum internazionale dell'energia da parte dei Paesi consumatori-importatori di energia assume importanza per gli investimenti e le collaborazioni che esso consente, con evidenti vantaggi in termini di economie di scala e di scambi d'informazioni, nonché di riduzione dei rischi di approvvigionamento.
  Segnala che il nostro Paese ha attivamente partecipato e contribuito, insieme con i maggiori Stati europei – fra cui Germania e Francia e Regno Unito – e con le principali potenze economiche emergenti, alla definizione di tale strumento internazionale.
  Ricorda che la Carta istitutiva, adottata dalla Conferenza ministeriale straordinaria tenutasi a Riad nel febbraio 2011, si compone di XVIII sezioni e di un allegato relativo alla scala dei contributi di bilancio. Organi del Forum, come definiti dalla sezione IV della Carta, sono: il Comitato esecutivo, che funge da strumento di governo dell'organismo internazionale (sezione VI); il Segretariato, con funzioni amministrative (sezione VII); il Gruppo di supporto internazionale (sezione VIII), cui possono partecipare anche i segretariati dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE) e dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC), chiamato a svolgere compiti di consulenza; e il Comitato consultivo industria (sezione IX), a supporto del Comitato esecutivo e del Segretariato.
  Sottolinea che con l'adozione della Carta istitutiva è stata deliberata in modo definitivo la scelta di Riad come sede permanente del Segretariato del Forum, per la cui operatività l'Arabia Saudita provvede a mettere a disposizione, senza oneri per gli altri Stati membri, spazi e infrastrutture.
  Rilevando che il disegno di legge di ratifica della Carta istitutiva del Forum internazionale dell'Energia, già approvato dall'altro ramo del Parlamento, si compone Pag. 31di quattro articoli, ricorda che un disegno di legge, recante tra l'altro l'autorizzazione alla ratifica dell'intesa internazionale in oggetto (A.S. 2978), fu esaminato ed approvato da questo ramo del Parlamento nella scorsa legislatura nel novembre del 2017, ma non poté vedere completato il suo iter di esame al Senato a causa della conclusione della legislatura.
  Evidenzia che l'articolo 3 valuta gli oneri economici complessivi del provvedimento, a decorrere dall'anno 2019, in 151.920 euro, di cui 51.920 euro annui per le spese di missione e 100.000 euro annui per il contributo finanziario obbligatorio.
  La ratifica della Carta non presenta profili di incompatibilità con la normativa nazionale, né con l'ordinamento dell'Unione europea e gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese.
  Nello stigmatizzare il forte ritardo intercorso – quasi dieci anni – tra la conclusione dell'intesa e la necessaria autorizzazione parlamentare alla ratifica – sottolinea come questo nuovo organismo multilaterale presenti obiettivi pienamente condivisibili, quali quelli di formare una base condivisa di conoscenza e di interessi e promuovere la stabilità e la trasparenza nei mercati dell'energia per lo sviluppo economico, anche in un'ottica di sostenibilità.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea, con Allegato, fatto a Roma il 17 ottobre 2018.
C. 2415 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Mirella EMILIOZZI (M5S), relatrice, ricorda che l'accordo in esame si inserisce in una tipologia ben codificata di trattati internazionali, che hanno la finalità di regolamentare i rapporti bilaterali in materia di trasporto aereo.
  L'Accordo fa seguito ad un primo memorandum d'intesa tecnico-operativo sottoscritto dalle autorità aeronautiche dei due Stati nel gennaio 2013.
  Dopo una serie di definizioni dei termini in esso ricorrenti (articolo 1), e un esplicito richiamo alle norme della Convenzione sull'aviazione civile internazionale (articolo 2), l'Accordo stabilisce i diritti che le Parti contraenti concedono alle imprese da esse designate (articolo 4), ossia il diritto di sorvolo del proprio territorio, di scalo tecnico e soprattutto di attività commerciale, limitatamente ai punti individuati nella tabella delle rotte allegata all'Accordo.
  Il precedente articolo 3 stabilisce, peraltro, che nessuna parte dell'Accordo in esame è finalizzata a prevenire, distorcere o limitare la concorrenza.
  In base all'articolo 5, le compagnie aeree designate dalle Parti contraenti si vedranno riconoscere pari ed eque opportunità dell'esercizio dei servizi concordati sulle rotte designate: in tale contesto, ciascuna delle Parti contraenti adotta ogni misura nell'ambito della propria giurisdizione per eliminare qualunque discriminazione o pratica anticoncorrenziale nell'attuazione dell'Accordo in esame.
  L'articolo 6, comma 1 prevede l'applicabilità delle leggi e regolamenti di una Parte contraente relativi all'ingresso, alla permanenza e alla partenza dal proprio territorio di aeromobili impiegate nei servizi internazionali anche agli aeromobili delle compagnie aeree designate dall'altra Pag. 32Parte contraente, durante la permanenza sul territorio della prima Parte contraente.
  Ugualmente applicabili (comma 2) saranno leggi e regolamenti di una Parte contraente in ordine all'ingresso sul proprio territorio, alla permanenza e alla partenza di passeggeri, equipaggi, bagagli, merci e posta, nonché ai profili dell'emigrazione, immigrazione, passaporti, dogane, valuta e controlli sanitari. È prevista (comma 3) una clausola per la quale non saranno concesse preferenze a proprie compagnie aeree o ad altre rispetto alle condizioni accordate ad una compagnia aerea designata dall'altra Parte contraente.
  Rileva che l'articolo 7 stabilisce le modalità di designazione e autorizzazione delle compagnie aeree che effettueranno i servizi sulle rotte specificate, mentre l'articolo 8 riserva alle Parti la facoltà di revocare l'autorizzazione concessa all'impresa aerea dell'altra Parte, qualora l'impresa stessa non ottemperi alle disposizioni dell'Accordo o qualora il controllo dell'impresa non risulti chiaramente nelle mani di una maggioranza di cittadini del Paese cui appartiene la compagnia.
  L'articolo 9 investe il tema della sicurezza dell'aviazione, richiamando esplicitamente alcune convenzioni internazionali in materia. Tale elenco non preclude, peraltro, l'applicabilità di ogni altro accordo in materia di protezione dell'aviazione civile vincolante per entrambe le Parti contraenti. In particolare, poi, le Parti si impegnano alla reciproca e pronta assistenza in caso di effettivi o imminenti atti di pirateria aerea, oltre che ad intraprendere ogni misura preventiva per la sicurezza della navigazione aerea.
  L'articolo 10 riguarda gli standard di sicurezza delle strutture aeronautiche, degli equipaggi e degli aeromobili: a tal proposito, viene richiamata la Convenzione di Chicago sull'aviazione civile internazionale e gli standard posti dall'Organizzazione dell'aviazione civile internazionale (ICAO). Ciascuna Parte contraente si riserva il diritto di sospendere o variare le autorizzazioni di esercizio di una o più compagnie aeree dell'altra Parte, qualora ravvisi problematiche in ordine agli standard di sicurezza ICAO, il cui Segretario Generale può essere investito della questione.
  L'articolo 11 prevede il riconoscimento reciproco dei certificati di aeronavigabilità e d'idoneità, nonché delle licenze, rilasciate da ciascuna delle Parti contraenti, purché i requisiti per tale rilascio si trovino allo stesso livello o al di sopra degli standard minimi ICAO. Resta salvo, tuttavia, il diritto di ciascuna delle Parti di non riconoscere la validità di tali certificati di licenze.
  L'articolo 12 regolamenta gli aspetti doganali, conferendo totale esenzione fiscale ai materiali e alle attrezzature necessarie all'attività di volo, e l'articolo 17 assicura il trasferimento degli utili delle compagnie su base di reciprocità.
  L'articolo 14 sancisce per le compagnie aeree designate da ciascuna Parte contraente il diritto di stabilire uffici nel territorio dell'altra Parte contraente, nonché di inviarvi personale dirigenziale, commerciale e operativo. Gli uffici in tal modo stabiliti hanno il diritto alla libera vendita al pubblico di trasporto aereo, direttamente o tramite propri incaricati.
  L'articolo 18 affronta la questione delle tariffe, che dovranno essere fissate dalle imprese designate dalle Parti sulla base di considerazioni meramente commerciali. L'autorizzazione da parte delle Autorità aeronautiche delle Parti contraenti è subordinata al fatto che quelle tariffe o le connesse pratiche non appaiano irragionevolmente discriminatorie, tutelino i consumatori dalle conseguenze di una possibile posizione dominante delle compagnie e tutelino le medesime compagnie da tariffe artificialmente basse in ragione di sovvenzioni o aiuti statali diretti o indiretti. Se una Parte contraente solleva obiezioni nei riguardi di una determinata tariffa, essa potrà richiedere consultazioni con l'altra Parte contraente, da svolgere nello spirito del successivo articolo 21 dell'Accordo in esame.
  Segnala che i rimanenti nove articoli (13, 16, 19, 20, 22-26) si occupano rispettivamente degli oneri d'uso; dell'assistenza a terra; dell'approvazione delle tabelle di Pag. 33volo; delle statistiche; delle procedure di consultazione per la modifica di parti dell'Accordo; delle procedure cui è demandata la risoluzione di controversie sull'interpretazione o l'applicazione dell'Accordo; dell'estinzione dello stesso, che potrà avvenire tramite denuncia comunicata all'altra Parte contraente e all'ICAO, depositaria dell'Accordo; dell'entrata in vigore dell'Accordo.
  Per quanto attiene ai contenuti del disegno di legge di ratifica, composto di quattro articoli, richiama l'articolo 3, che reca una clausola di invarianza finanziaria in forza della quale dall'attuazione dell'Accordo in esame non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In tale contesto, i soggetti interessati provvedono agli adempimenti previsti con le risorse disponibili a legislazione vigente. Il comma 2 prevede, peraltro, che ad eventuali oneri derivanti dall'attuazione degli articoli 22 e 23 dell'Accordo si faccia fronte con apposito provvedimento legislativo.
  Conclusivamente, auspica una celere approvazione del provvedimento, che si riferisce ad un'intesa che rafforza ulteriormente i legami economici e commerciali tra l'Italia e la Corea del Sud ed apporta vantaggi economici ai vettori aerei, agli aeroporti, ai passeggeri, agli spedizionieri, all'industria del turismo e, in generale, all'economia dei due Paesi.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Strasburgo il 18 dicembre 1997; b) Protocollo di emendamento al Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Strasburgo il 22 novembre 2017.
C. 2522 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Sabrina DE CARLO (M5S), relatrice, segnala che il disegno di legge in esame riguarda due protocolli alla Convenzione del Consiglio d'Europa del 1983 sul trasferimento delle persone condannate, sottoscritti rispettivamente nel dicembre 1997 e nel novembre 2017, intesi a facilitarne l'applicazione.
  A tale proposto, ricorda preliminarmente che la Convenzione, ratificata ad oggi da sessantotto Paesi – alcuni dei quali non appartenenti al Consiglio d'Europa, come gli Stati Uniti, il Giappone e il Messico – ha quale scopo principale quello di favorire il reinserimento sociale delle persone condannate, permettendo ad uno straniero privato della libertà a seguito della condanna per un reato penale di scontare la relativa pena nel proprio Paese di origine, a condizione che abbia la cittadinanza dello Stato di esecuzione, che la sentenza di condanna sia definitiva e che la durata della condanna stessa sia pari ad almeno sei mesi. Il testo convenzionale, in particolare, individua le condizioni di trasferimento e la procedura per l'esecuzione della condanna dopo il trasferimento.
  Rileva che il Protocollo addizionale del 1997, composto di nove articoli, dispone, a determinate condizioni, il trasferimento delle persone condannate indipendentemente dal loro consenso.
  L'articolo 2, nello specifico, stabilisce che nel caso in cui un cittadino di uno Stato parte, nei cui confronti sia stata pronunciata una sentenza definitiva di condanna in un altro Stato parte, tenti di sottrarsi all'esecuzione della pena, rifugiandosi nel territorio di cui è cittadino, lo Pag. 34Stato di condanna possa chiedere a quello di cittadinanza di procedere all'esecuzione della pena, anche previo arresto della persona condannata.
  L'articolo 3, pur ammettendo la possibilità per gli Stati firmatari di apporre riserve sul punto, dispone che lo Stato di esecuzione possa accettare il trasferimento di un condannato senza il consenso di quest'ultimo purché vi sia una richiesta dello Stato di condanna e la condanna comporti l'espulsione o il riaccompagnamento alla frontiera, sentito il parere dell'interessato.
  Rileva che la norma prevede, tuttavia, che la persona trasferita non possa comunque essere perseguita per un fatto anteriore e diverso rispetto a quello di condanna, ad eccezione di alcune situazioni specificatamente disciplinate.
  Sottolinea che, stanti le difficoltà denunciate da molte Parti contraenti nel dare effettiva esecuzione al Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate (ratificato dalla quasi totalità degli Stati membri del Consiglio d'Europa), il Comitato di esperti sul funzionamento delle Convenzioni europee sulla cooperazione nel settore penale ha avviato, sin dal 2015, un lavoro di stesura di una bozza di modifica di tale normativa che ha portato alla sottoscrizione, nel novembre 2017, di un ulteriore Protocollo, emendativo del medesimo Protocollo addizionale, al momento ratificato da quattro Stati – Austria, Lituania, Paesi Bassi e Svizzera –, nonché dalla Santa Sede.
  Il testo derivante, composto di sette articoli, è finalizzato alla costruzione di una cornice normativa in materia di trasferimento delle persone condannate entro cui gli Stati possano cooperare, su base volontaria, in particolare relativamente a due importanti fattispecie: il caso in cui un soggetto condannato non si trovi all'interno del territorio dello Stato di condanna o quello in cui sia oggetto di decreto di espulsione al termine del periodo di reclusione.
  Il Protocollo emendativo, in particolare, che non impone obblighi specifichi agli Stati parte, nel modificare il titolo ed il primo paragrafo dell'articolo 2 del Protocollo addizionale, stabilisce la possibilità per il Paese di condanna di richiedere allo Stato di nazionalità del reo di farsi carico dell'esecuzione della condanna quando la persona condannata abbia lasciato lo Stato a giudizio ancora in corso o dopo l'emissione di una sentenza di condanna definitiva a suo carico e si trovi nel suo Stato di nazionalità (articolo 1).
  Il Protocollo, inoltre, nel modificare alcuni paragrafi dell'articolo 3 del Protocollo aggiuntivo, prevede la possibilità per lo Stato di esecuzione di accordare il trasferimento di una persona condannata presso lo Stato di condanna che ne faccia richiesta senza il previo consenso del soggetto stesso, pur garantendo a quest'ultimo il diritto di esprimere un parere al riguardo, parere destinato ad essere registrato.
  Viene inoltre previsto che il soggetto trasferito in applicazione di tale procedura non possa essere oggetto di alcun provvedimento restrittivo, o essere sottoposto ad indagini da parte della magistratura, per i reati commessi precedentemente al trasferimento stesso, salvo si tratti dello stesso reato, o di ulteriori situazioni espressamente disciplinate (articolo 2).
  Evidenzia che il disegno di legge di ratifica del Trattato, già approvato dall'altro ramo del Parlamento il 27 maggio scorso, si compone di quattro articoli. Con riferimento agli oneri economici, l'articolo 3 del disegno di legge li valuta complessivamente in 9.189 euro annui a decorrere dall'annualità corrente.
  Conclusivamente, sottolinea la rilevanza di questo disegno di legge, che autorizza la ratifica e dà esecuzione a due protocolli emendativi della Convenzione del 1983 nella prospettiva di adeguare la cornice giuridico-internazionale in materia di trasferimento di persone condannate, senza creare obblighi a carico delle Parti ma fissando le basi per una rafforzata cooperazione giudiziaria su base volontaria.

Pag. 35

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Corea sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 17 ottobre 2018.
C. 2524 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Gennaro MIGLIORE (IV), relatore, ricorda che l'Accordo in esame, inerente la cooperazione con la Repubblica di Corea nel settore della difesa, sottoscritto nell'ottobre 2018, ricalca analoghi provvedimenti già esaminati dalla III Commissione, e risponde all'esigenza di fissare la cornice giuridica entro cui incrementare la cooperazione bilaterale tra le forze armate dei due Paesi, già avviata nel 1998 con un memorandum d'intesa in materia, con l'intento di consolidare le rispettive capacità difensive e di migliorare la comprensione reciproca sulle questioni di sicurezza.
  Il testo, che si compone di un preambolo e di dieci articoli, dopo aver enunciato principi e scopi dell'intesa (articolo 1), individua le aree e le modalità di gestione della cooperazione bilaterale, riferendosi in particolare all'organizzazione di visite reciproche di delegazioni, agli scambi di esperienze tra esperti e alla partecipazione a corsi ed esercitazioni militari.
  Fra gli ambiti di cooperazione, sono annoverate le aree della politica di sicurezza e difesa, della ricerca e sviluppo di prodotti e servizi per la difesa, della sanità militare, dell'industria della difesa e della logistica (articolo 2).
  I successivi articoli disciplinano gli aspetti finanziari derivanti dalla cooperazione (articolo 3), le questioni relative al risarcimento di eventuali danni provocati dal personale (articolo 4), la protezione della proprietà intellettuale (articolo 5), nonché le modalità per il trattamento di informazioni classificate (articolo 6).
  L'Accordo definisce, quindi, le modalità di risoluzione delle eventuali controversie interpretative o applicative (articolo 7), l'entrata in vigore (articolo 8), la possibilità di emendarne i contenuti o di integrarli mediante protocolli aggiuntivi (articolo 9), la durata (articolo 10).
  Con riferimento agli oneri economici, evidenzia che l'articolo 3 del disegno di legge li quantifica in 2.072 euro ad anni alterni a decorrere dall'anno in corso, imputabili alle sole spese di missione e di viaggio. L'articolo 4 del disegno di legge pone, altresì, una clausola di invarianza finanziaria, stabilendo che ad eventuali oneri addizionali derivanti dall'attuazione dell'intesa bilaterale si dovrà fare fronte con apposito provvedimento legislativo.
  Segnala, inoltre, che il provvedimento è già stato approvato dal Senato il 27 maggio scorso e che l'Accordo non presenta profili di incompatibilità con la normativa nazionale, né con l'ordinamento comunitario e gli altri obblighi internazionali sottoscritti dal nostro Paese.
  Sottolinea che la conclusione dell'Accordo, che mira anche ad indurre positivi effetti in alcuni settori produttivi e commerciali italiani e coreani, va intesa nella prospettiva di una stabilizzazione dell'Asia orientale, un quadrante di particolare valore strategico e di grande valenza politico-internazionale per il nostro Paese, considerati gli interessi e gli impegni internazionali assunti dall'Italia in loco.
  Ricorda che questo primo scorcio di legislatura è stato punteggiato dall'approvazione parlamentare d'importanti accordi con Seoul: il testo in esame si affianca all'avvio dell'esame dell'accordo in materia Pag. 36di servizi aerei, sul quale ci ha riferito la collega Emiliozzi, ed alla recente promulgazione della legge di ratifica degli accordi bilaterali in materia di cooperazione scientifica e culturale, di cui alla legge n. 113 del 2019.
  Auspica che la finalizzazione dell'intesa in esame, ad oltre centotrenta anni dall'avvio di relazioni ufficiali tra i due Stati, concorrerà ad un ulteriore rafforzamento delle ottime relazioni già esistenti tra Roma e Seoul, che condividono posizioni comuni su un ampio numero di dossier politici e diplomatici multilaterali e intessono intensi rapporti in ambito culturale, scientifico e economico.

  La viceministra agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Emanuela Claudia DEL RE si riserva di intervenire nel prosieguo della discussione.

  Piero FASSINO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che s'intende si sia rinunciato al termine per la presentazione degli emendamenti e che il provvedimento sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.15.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 1o settembre 2020. — Presidenza del presidente Piero FASSINO.

  La seduta comincia alle 13.15.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Piero FASSINO, presidente, sulla base di una proposta avanzata dalla presidenza e sottoposta alla valutazione dei Gruppi nelle riunioni del 4 e del 26 agosto scorsi dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si accinge a riportare nei termini convenuti le linee di attività della Commissione fino alla fine dell'anno.
  Ringraziando i Gruppi per l'approccio collaborativo dimostrato nelle citate riunioni dell'Ufficio di presidenza, osserva che, quanto all'attività legislativa della Commissione, essa si articolerà, come di consueto, nella ratifica di accordi internazionali e in ulteriori provvedimenti legislativi assegnati in sede referente o in sede consultiva. La Commissione esamina anche atti dell'Unione europea e, in congiunta con la Commissione Difesa, le deliberazioni in materia di partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali. Sottolinea che la Commissione ha riconosciuto particolare rilevanza all'esame delle proposte di legge per l'istituzione di una Commissione bicamerale per gli italiani nel mondo, su cui sarebbe opportuno da parte dei Gruppi approfondire le condizioni politiche presso il Senato nell'interesse di una rapida approvazione definitiva del provvedimento.
  Tenendo conto che la Commissione si caratterizza per sua natura per il prevalere dell'attività di indirizzo e controllo rispetto all'attività di carattere puramente legislativo, con riferimento alle priorità tematiche sottolinea che si dovrà in primo luogo avere cura di una immediata, tempestiva e puntuale iniziativa sulle situazioni critiche e sugli eventi che segnano l'agenda quotidiana internazionale. Evidenzia che, al tempo stesso l'attività di indirizzo deve avere visione e respiro strategico, affrontando i dossier significativi per la politica estera italiana, anche alla luce del lavoro istruttorio in corso presso la Commissione con le diverse indagini conoscitive in corso di svolgimento: la Politica estera e di sicurezza comune dell'Unione europea; la Politica europea di Vicinato e di Allargamento con specifica attenzione ai Balcani Occidentali; la dimensione G7 e la presidenza italiana del G20 nel 2021; la politica italiana nel Mediterranea, tema su cui è in corso un'indagine conoscitiva; le relazioni con gli Stati Uniti e rapporti transatlantici; la politica nei confronti dell'Africa; le relazioni con l'America Latina; le relazioni Pag. 37con la Cina e con i players asiatici; le relazioni con la Russia; gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile inclusi nell'Agenda 2030 adottata dalle Nazioni Unite; la riforma del sistema multilaterale e delle istituzioni internazionali; i diritti umani, la cooperazione allo sviluppo, la politica commerciale internazionale e politica estera dell'energia, tutti temi su cui sono peraltro in corso delle indagine conoscitive.
  Evidenzia che un tema strategico e di assoluta priorità è rappresentato dalla questione migratoria, su cui a suo avviso tutte le forze politiche dovrebbero impegnarsi per elaborare una strategia complessiva scongiurando un approccio solo emergenziale. Nel rispetto delle prerogative di altri organi parlamentari – in primis la Commissione Affari costituzionali e il Comitato Schengen – osserva che il tema ha un indubbio risvolto di politica estera per il Paese. A suo avviso, sarebbe coerente e politicamente imprescindibile un approccio al tema che, muovendo da materie di competenza della Commissione – diritto internazionale umanitario, cooperazione allo sviluppo, strategie verso Africa e Mediterraneo, permetta la programmazione di specifiche iniziative da parte della Commissione.
  Entro la fine dell'anno prospetta, dunque, un programma di attività che dovrà contemplare, con riferimento alla Libia, un'iniziativa nei confronti dei presidenti dei Parlamenti insediati di Tripoli e Tobruk anche nell'ottica della formulazione di indirizzi sulla strategia italiana in Libia. Saranno prioritarie attività di diplomazia parlamentare mirate al Medio Oriente, a partire da possibili missioni o incontri informali per videoconferenza finché perdurerà l'emergenza pandemica, in particolare nei confronti di Israele, Territori palestinesi e Giordania tanto più alla luce della sigla del cosiddetto «Accordo di Abramo» tra Israele ed Emirati Arabi Uniti. Analoghe iniziative dovranno riguardare la Turchia, con attenzione specifica al Parlamento, alle forze politiche e alla società civile turca e ai dossier più complessi come la situazione nel Mediterraneo orientale, connessa alla questione cipriota, il nodo curdo, il ruolo di Ankara in Siria e in Libia. Con riferimento al Libano, sarà opportuno assumere presto elementi conoscitivi sulla situazione in atto, anche grazie alla qualificata presenza dell'Italia alla guida della missione UNIFIL, e valutare gli opportuni indirizzi da assumere per favorire la ricostruzione e la transizione politica. Analoghe iniziative di approfondimento e di indirizzo potranno essere assunte sulle altre aree e materie di interesse, come la situazione in Corno d'Africa e nella regione del Sahel, scenari sui quali occorrerà fare un punto complessivo e non mirato alla situazione nei singoli Paesi; l'evolvere dei negoziati ginevrini sulla Siria; il futuro della Bielorussia; i rapporti tra Unione europea e Federazione Russa; il conflitto russo-ucraino; la situazione in Venezuela, in Iran e ad Hong Kong.
  Con riferimento alle indagini conoscitive in corso di svolgimento, auspica che possano concludersi entro l'anno, come attualmente previsto, ciascuna con la presentazione di un documento conclusivo, le indagini conoscitive relative all'Agenda 2030, al Mediterraneo, al commercio internazionale e alle interferenze straniere. Segnala come temi di interesse per futuri nuovi percorsi conoscitivi il pluralismo religioso e il dialogo interreligioso; la proiezione internazionale del sistema culturale, con particolare riguardo agli Istituti di cultura, alle scuole e agli enti linguistici, eventualmente da approfondire insieme alla Commissione cultura; la cooperazione internazionale in materia spaziale, tenendo conto della competenza della Commissione Attività produttive.
  Prospetta l'avvio delle intese con i Gruppi per la ricostituzione dei comitati permanenti già istituiti prima del rinnovo della Commissione, ai quali potrebbero aggiungersi ulteriori comitati su aree di interesse strategico per l'Italia: la politica mediterranea, le relazioni con l'America Latina e quelle con l'Africa.
  Sul piano della diplomazia parlamentare, rileva che essa può assolvere un ruolo prezioso sia accompagnando l'azione governativa, Pag. 38sia promuovendo iniziative interparlamentari utili a allargare lo spettro delle relazioni e a favorire un clima di reciproca conoscenza e fiducia. A tal fine, l'attività potrà auspicabilmente il più possibile esplicarsi in missioni conoscitive, visite bilaterali, seminari congiunti, iniziative comuni, concentrando prioritariamente l'attività verso le omologhe Commissioni e le istituzioni parlamentari dei Paesi e delle aree più direttamente significative per la politica estera italiana, con riferimento ai Parlamenti dei Paesi membri dell'Unione europea e al Parlamento Europeo; ai Paesi del G7 e del G20; a Paesi extraeuropei di specifico interesse: Regno Unito, Paesi dei Balcani occidentali e interessati dalla Politica di Vicinato, Turchia, Russia, Paesi SEE.
  Ai fini di una sinergica efficacia, nella promozione di azioni di diplomazia parlamentare rileva l'opportunità di coltivare la collaborazione con l'Unione Interparlamentare e le relative sezioni bilaterali di amicizia, tenendo nel dovuto conto le iniziative di diplomazia internazionale assunte dalla Presidenza della Camera con cui è essenziale coordinarsi in termini sinergici.
  Ai fini di una efficace azione della Commissione, anche in attuazione dell'articolo 125 del Regolamento e nel rispetto delle competenze e delle prerogative di ogni altro organo parlamentare, sottolinea l'opportunità di prevedere adeguate forme di coordinamento e collaborazione con le istanze parlamentari che, a diverso titolo, ineriscono alle scelte di politica estera: la omologa Commissione del Senato; le Commissioni per le Politiche dell'Unione europea e Difesa di Camera e Senato; le Delegazioni presso le Assemblee Parlamentari del Consiglio d'Europa, della NATO, dell'OSCE, dell'Iniziativa centro-europea, dell'Unione per il Mediterraneo; il Comitato Schengen e, infine, la Commissione di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.
  Segnala, altresì, che parte integrante e dimensione essenziale dell'attività della Commissione è un quotidiano rapporto cooperativo con il Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con le sue direzioni generali e articolazioni, con le rappresentanze diplomatiche italiane nel mondo e con le Istituzioni internazionali. Analogamente si dovrà sviluppare un'attività costante di incontri e relazioni con le Rappresentanze diplomatiche estere accreditate in Italia, nonché con le Organizzazioni internazionali presenti nel nostro Paese.
  Anche ai fini dell'attività di indirizzo, delle indagini conoscitive e delle iniziative dei comitati permanenti, ritiene utile e opportuno stabilire occasioni di confronto e consultazione con soggetti della società civile impegnati sui temi di politica estera: centri studi ed enti internazionalistici; università; ong e associazionismo internazionale; istituzioni religiose e organi di informazione specializzati.
  Alla luce di un'esperienza consolidata sui limiti dell'attuale procedimento di ratifica di accordi internazionali, invita la Commissione a riflettere sulla opportunità di un ripensamento dell'articolo 80 della Costituzione, previo un mirato ciclo istruttorio con il coinvolgimento di costituzionalisti, internazionalisti e comparatisti.
  Inoltre, stante la attivazione da parte della Presidenza della Camera sulla riforma del Regolamento e sulla riorganizzazione degli organi parlamentari, ravvisa l'esigenza di un contributo della Commissione anche sul profilo delle competenze e della struttura della Commissione.
  Da ultimo, considerando che una efficace e credibile azione di politica estera richiede di essere fondata su una base cognitiva solida e documentata, propone di promuovere, avvalendosi delle qualificate competenze del Servizio Studi della Camera e del suo Dipartimento esteri, l'organizzazione di seminari, conferenze e momenti di conoscenza e approfondimento utili a dare consistenza e autorevolezza alle attività della Commissione e ai suoi indirizzi.

  Eugenio ZOFFILI (LEGA), concordando sull'impianto complessivo delle linee di attività della Commissione illustrate dal presidente, sottolinea la necessità di considerare Pag. 39il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (COPASIR) tra gli organi parlamentari con i quali la Commissione dovrebbe promuovere nuove e più efficaci forme di collaborazione. Riguardo al tema migratorio, senza entrare nel merito delle evidenti divergenze tra le posizioni della Lega e quelle della maggioranza, concorda sulla opportunità di rafforzare il ruolo della Commissione, in particolare nell'ottica di sollecitare il Governo ad assumere le necessarie iniziative diplomatiche nei confronti di taluni Stati terzi. A titolo di esempio, segnala che nelle ultime settimane sono sbarcati sulle coste della Sardegna numerosi migranti economici provenienti dall'Algeria e sarebbe auspicabile che l'Esecutivo si attivasse con le autorità di tale Paese per porre fine a questa incresciosa situazione. Rileva, altresì, la necessità di dedicare maggiore attenzione al tema dei rapporti con gli Stati Uniti, anche con un maggiore coinvolgimento dell'Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, e iniziative di incontro e scambio con gli omologhi organi del Congresso degli Stati Uniti, nonché valutando l'opportunità di costituire un apposito Comitato ad hoc.

  Mirella EMILIOZZI (M5S) esprime apprezzamento per la valorizzazione da parte della presidenza del tema della proiezione internazionale del sistema culturale dell'Italia, che ad avviso del M5S rappresenta un formidabile strumento di diplomazia, tanto più necessario e proficuo in un contesto internazionale segnato dai conflitti.

  Vito COMENCINI (LEGA) propone di inserire tra i temi di prioritario interesse la situazione di Taiwan, oggetto di inaccettabili minacce da parte della Cina. Inoltre, ritiene utile che il dialogo con il Parlamento turco annoveri esplicitamente anche le relazioni bilaterali tra Turchia e Grecia, alla luce delle recenti dispute territoriali e marittime.

  Gennaro MIGLIORE (IV), esprimendo apprezzamento per l'esercizio di pianificazione e strutturazione promosso dal presidente, ritiene ultronea la proposta del collega Zoffili di istituire un apposito Comitato per le relazioni con gli USA dal momento che esse costituiscono, da sempre, un architrave della politica estera del nostro Paese. Quanto al tema Venezuela, suggerisce di tenere in maggior conto il ruolo svolto dalla Organizzazione degli Stati Americani. Suggerisce Si associa, inoltre, alle considerazioni della collega Emiliozzi sulla importanza di promuovere il sistema culturale: al riguardo, ricorda di aver più volte sollecitato il Governo, anche attraverso appositi atti di indirizzo e controllo, a rafforzare gli organici, non solo amministrativi, degli enti preposti.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), associandosi alle considerazioni del collega Zoffili, ribadisce la necessità di attribuire il giusto rilievo ai rapporti con gli Stati Uniti, che non possono essere sullo stesso piano di quelli che il nostro Paese intrattiene con la Cina, seppure il suo Gruppo abbia il timore fondato che sia proprio questa la realtà.

  Piero FASSINO, presidente, conviene con le proposte avanzate dal collega Zoffili in merito al ruolo del COPASIR e all'importanza di lavorare maggiormente sul piano delle relazioni diplomatiche bilaterali in materia migratoria, includendo l'Algeria. Concorda anche con lo stimolo del collega Comencini sulla situazione di Taiwan. Precisa che le relazioni con gli Stati Uniti, cardine della politica estera italiana, proprio in ragione della loro rilevanza devono restare al centro dell'attività della Commissione, a testimonianza della rilevanza che tali relazioni rivestono nell'economia della nostra politica estera. Per questo prospetta iniziative nei confronti dell'omologa Commissione della Camera dei rappresentanti statunitense dopo le elezioni presidenziali del 4 novembre prossimo.
  Comunica quindi che, anche a seguito della riunione del 26 agosto scorso dell'Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti Pag. 40dei gruppi, è stato predisposto il seguente programma di lavoro della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI PER IL TRIMESTRE SETTEMBRE-NOVEMBRE 2020

SEDE REFERENTE

  Seguito e conclusione esame dei seguenti progetti di legge:
   Istituzione di una Commissione parlamentare per le questioni degli italiani all'estero (C. 802 Longo, C. 925 Carè ed altri, C. 1129 Fitzgerald Nissoli ed altri, C. 2159 Ungaro, C. 2239 Schirò ed altri, C. 2270 Siragusa e C. 2570 Formentini);
   Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa contro il traffico di organi umani, fatta a Santiago de Compostela il 25 marzo 2015, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (C. 1122 Governo);
   Ratifica ed esecuzione del Protocollo n. 15 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 24 giugno 2013, e del Protocollo n. 16 recante emendamento alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Strasburgo il 2 ottobre 2013 (C. 1124 Governo e abb. C. 35 Schullian), in congiunta con la II Commissione;
   Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all'Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell'area atlantica contigua, con Annessi e Atto finale, fatto a Monaco il 24 novembre 1996, adottati a Monaco il 12 novembre 2010 (C. 1704 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica Italiana ed il Governo della Repubblica Kirghisa sulla cooperazione culturale, scientifica e tecnologica, fatto a Bishkek il 14 febbraio 2013 (C. 2231 Governo, approvato dal Senato);
   Ratifica ed esecuzione della Carta istitutiva del Forum internazionale dell'Energia (IEF), con Allegato, fatta a Riad il 22 febbraio 2011 (C. 2232 Governo, approvato dal Senato);
   Istituzione di una zona economica esclusiva oltre il limite esterno del mare territoriale (C. 2313 Di Stasio);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Burkina Faso relativo alla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 1o luglio 2019 (C. 2322 Governo, approvato dal Senato);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Corea, con Allegato, fatto a Roma il 17 ottobre 2018 (C. 2415 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Strasburgo il 18 dicembre 1997; b) Protocollo di emendamento al Protocollo addizionale alla Convenzione sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Strasburgo il 22 novembre 2017 (C. 2522 Governo, approvato dal Senato);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 10 novembre 2016 e a Montevideo il 14 dicembre 2016 (C. 2523 Governo, approvato dal Senato);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di Corea sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 17 ottobre 2018 (C. 2524 Governo, approvato dal Senato).

  Avvio dell'esame dei seguenti progetti di legge:
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e Pag. 41il Governo della Repubblica popolare cinese per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatto a Roma il 23 marzo 2019» (approvato dal Senato) (C. 2580 Governo);
   Ratifica ed esecuzione del Protocollo di emendamento alla Convenzione sulla protezione delle persone rispetto al trattamento automatizzato di dati a carattere personale, fatto a Strasburgo il 10 ottobre 2018» (approvato dal Senato) (C. 2579 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dello Scambio di Note per il rinnovo a tempo indeterminato dell'Accordo tra il Ministero della difesa italiano e il Ministero della difesa macedone sulla cooperazione nel campo della difesa del 9 maggio 1997, fatto a Skopje il 3 febbraio e il 23 agosto 2017» (approvato dal Senato) (C. 2578 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica dominicana, fatto a Roma il 13 febbraio 2019; b) Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica dominicana di assistenza giudiziaria reciproca in materia penale, fatto a Roma il 13 febbraio 2019» (approvato dal Senato) (C. 2577 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi di trasporto aereo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador, con Allegati, fatto a Quito il 25 novembre 2015» (approvato dal Senato) (C. 2576 Governo);
   Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'Ecuador per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire le evasioni fiscali, con Protocollo, firmata a Quito il 23 maggio 1984, fatto a Quito il 13 dicembre 2016» (approvato dal Senato) (C. 2575 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica del Ruanda, con Allegati, fatto a Kigali il 20 agosto 2018» (C. 2413 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Seychelles, con Allegati, fatto a Victoria il 1o aprile 2016» (C. 2416 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sui servizi aerei tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica delle Filippine, con Allegati, fatto a Roma il 30 ottobre 2017» (C. 2414 Governo);
   Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla coproduzione cinematografica (rivista), con Allegati, fatta a Rotterdam il 30 gennaio 2017» (C. 1766 Governo);
   Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di coproduzione cinematografica tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani, con Allegato, fatto a Roma il 17 ottobre 2017» (C. 1768 Governo);
   Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti all'Accordo sulla conservazione dei cetacei del Mar Nero, del Mar Mediterraneo e dell'area atlantica contigua, con Annessi e Atto finale, fatto a Monaco il 24 novembre 1996, adottati a Monaco il 12 novembre 2010» (C. 1704 Governo).

  Compatibilmente con le misure di prevenzione del contagio da COVID-19, missioni o, in alternativa, incontri informali in videoconferenza con omologhe Commissioni.

  Atti di indirizzo sulle maggiori crisi.

  Audizioni nell'ambito delle indagini conoscitive in corso di svolgimento e in scadenza al 31 dicembre 2020.

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  Il programma stabilisce l'ordine di priorità e la cronologia dell'inizio o della prosecuzione dell'esame dei provvedimenti in esso indicati, fermo restando che, ove necessario, la trattazione degli argomenti proseguirà nel mese o nei mesi successivi a quello di inizio della discussione. Ai progetti di legge indicate nel programma saranno o potranno essere abbinate, secondo le normali procedure, quelle vertenti su identica o analoga materia. Saranno in ogni caso iscritti all'ordine del giorno dei lavori della Commissione, al di fuori del programma, i seguenti atti: disegni di legge di conversione di decreti-legge; progetti di legge iscritti nel calendario o nel programma dei lavori dell'Assemblea; progetti di legge assegnati alla Commissione in sede consultiva, quando sollecitati dalle Commissioni di merito; atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata a esprimere un parere entro un termine prestabilito per legge o per regolamento; atti e progetti di atti normativi dell'Unione europea il cui tempestivo esame sia richiesto dalla programmazione dei relativi lavori nelle sedi europee; interrogazioni ordinarie e interrogazioni a risposta immediata in Commissione.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 1o settembre 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.55 alle 14.05.

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