CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 agosto 2020
421.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta delle elezioni
COMUNICATO
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SEDUTA PUBBLICA

  Martedì 4 agosto 2020. — Presidenza del presidente Roberto GIACHETTI.

Elezione contestata del deputato Luca De Carlo, proclamato nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1.

  La seduta pubblica comincia alle 10.40.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento della Giunta delle elezioni, la seduta pubblica per la discussione dell'elezione contestata del deputato Luca De Carlo nel collegio plurinominale n. 2 della VII Circoscrizione Veneto 1.
  Ricorda che, a norma dell'articolo 13, comma 7, del regolamento della Giunta, alla riunione in camera di consiglio partecipano i componenti della Giunta che sono stati presenti all'udienza pubblica per tutta la sua durata. Invita la deputata Stefania Ascari, Segretaria della Giunta delle elezioni, ad effettuare l'appello nominale dei deputati.

  Stefania ASCARI (M5S), segretaria, procede all'appello nominale dei componenti della Giunta e dà atto che risultano presenti i deputati: Maria Soave Alemanno, Giorgia Andreuzza, Stefania Ascari, Anna Bilotti, Sara De Angelis, Rina De Lorenzo, Umberto Del Basso De Caro, Felice Maurizio D'Ettore, Devis Dori, Davide Galantino, Roberto Giachetti, Alberto Gusmeroli, Cristian Invernizzi, Marco Maggioni, Ciro Maschio, Martina Nardi, Lisa Noja, Pietro Pittalis, Nicola Stumpo.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che le parti si sono costituite, il candidato Paolin è assistito dall'avvocato Stefano Trubian.
  Invita quindi le parti e i soggetti interessati ad entrare nella Sala.

  (Le parti e i soggetti interessati vengono introdotti in Aula).

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  Roberto GIACHETTI, presidente, avverte che, a norma dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento, nella relazione introduttiva, in veste di relatore, si limiterà ad esporre i fatti e le questioni senza esprimere giudizi, e prenderanno la parola, come da prassi, dapprima il candidato Paolin (o il suo rappresentante) e poi il deputato De Carlo, con facoltà di replicare per una volta, a norma dell'articolo 13, comma 4, del regolamento della Giunta. Avverte che gli interventi dovranno essere attinenti alla questione all'ordine del giorno della seduta pubblica. Avverte, inoltre, che nella scorsa riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è altresì convenuto – alla luce delle disposizioni vigenti in tema di accesso alle sedi della Camera a seguito dell'emergenza sanitaria e previo consenso del Presidente della Camera – che la pubblicità della seduta pubblica sia assicurata mediante la trasmissione televisiva in diretta sulla web-TV della Camera, senza l'accesso di altre persone alla sala, oltre naturalmente alla redazione del resoconto stenografico. Esorta infine tutti i presenti ad osservare scrupolosamente le vigenti disposizioni per la gestione dell'emergenza Covid 19 all'interno delle sedi della Camera dei deputati.

  Il presidente svolge la relazione introduttiva.

  Intervengono il rappresentante del candidato Paolin, avvocato Trubian, e l'onorevole Luca De Carlo.

  Roberto GIACHETTI, presidente, constatato che nessun componente della Giunta chiede di intervenire, invita le parti ad uscire dalla Sala, cui saranno successivamente riammesse alla ripresa dell'udienza pubblica. Sospende, quindi, l'udienza pubblica per consentire alla Giunta di riunirsi in camera di consiglio.

  La seduta pubblica, sospesa alle 11, è ripresa alle 11.05.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che la Giunta, riunita in camera di consiglio, ha assunto la seguente deliberazione:
  «La Giunta delle Elezioni,
   in udienza pubblica, udita l'esposizione del relatore e gli interventi delle parti, riunitasi in camera di consiglio,

delibera

  di proporre all'Assemblea l'annullamento dell'elezione per il collegio plurinominale n. 2 della VII circoscrizione Veneto 1 del deputato Luca De Carlo e la proclamazione, in suo luogo, del candidato Giuseppe Paolin.
  Così deciso in Roma, Palazzo Montecitorio, alle ore 11.05».

  La seduta pubblica termina alle 11.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDUTA PUBBLICA

  Martedì 4 agosto 2020. — Presidenza del presidente Roberto GIACHETTI.

Elezione contestata del deputato Domenico Furgiuele, proclamato nel collegio plurinominale n. 1 della XXIII Circoscrizione Calabria.

  La seduta pubblica comincia alle 11.10.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che l'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 13 del regolamento della Giunta delle elezioni, la seduta pubblica per la discussione dell'elezione contestata del deputato Domenico Furgiuele nel collegio plurinominale n. 1 della XXIII Circoscrizione Calabria.
  Ricorda che, a norma dell'articolo 13, comma 7, del regolamento della Giunta, alla riunione in camera di consiglio partecipano i componenti della Giunta che sono stati presenti all'udienza pubblica per Pag. 15tutta la sua durata. Invita la deputata Stefania Ascari, Segretaria della Giunta delle elezioni, ad effettuare l'appello nominale dei deputati.

  Stefania ASCARI (M5S), segretaria, procede all'appello nominale dei componenti della Giunta e dà atto che risultano presenti i deputati: Maria Soave Alemanno, Giorgia Andreuzza, Stefania Ascari, Anna Bilotti, Sara De Angelis, Rina De Lorenzo, Umberto Del Basso De Caro, Felice Maurizio D'Ettore, Devis Dori, Davide Galantino, Roberto Giachetti, Alberto Gusmeroli, Cristian Invernizzi, Marco Maggioni, Ciro Maschio, Martina Nardi, Lisa Noja, Pietro Pittalis, Nicola Stumpo.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che le parti non si sono costituite. Avverte che, a norma dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento, nella relazione introduttiva, in veste di relatore, si limiterà ad esporre i fatti e le questioni senza esprimere giudizi. Avverte, inoltre, che nella scorsa riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è altresì convenuto – alla luce delle disposizioni vigenti in tema di accesso alle sedi della Camera a seguito dell'emergenza sanitaria e previo consenso del Presidente della Camera – che la pubblicità della seduta pubblica sia assicurata mediante la trasmissione televisiva in diretta sulla web-TV della Camera, senza l'accesso di altre persone alla sala, oltre naturalmente alla redazione del resoconto stenografico. Esorta infine tutti i presenti ad osservare scrupolosamente le vigenti disposizioni per la gestione dell'emergenza Covid 19 all'interno delle sedi della Camera dei deputati.

  Il presidente svolge la relazione introduttiva.

  Roberto GIACHETTI, presidente, constatato che nessun componente della Giunta chiede di intervenire, sospende l'udienza pubblica per consentire alla Giunta di riunirsi in camera di consiglio.

  La seduta pubblica, sospesa alle 11.15, è ripresa alle 11.20.

  Roberto GIACHETTI, presidente, comunica che la Giunta, riunita in camera di consiglio, ha assunto la seguente deliberazione:
  «La Giunta delle Elezioni,
   in udienza pubblica, udita l'esposizione del relatore, riunitasi in camera di consiglio,

delibera

  di proporre all'Assemblea l'annullamento dell'elezione dell'on. Furgiuele nel collegio plurinominale 1 della circoscrizione Calabria con contestuale proclamazione del medesimo on. Furgiuele nel collegio plurinominale 2 della circoscrizione Calabria.
  Così deciso in Roma, Palazzo Montecitorio, alle ore 11.20».

  La seduta pubblica termina alle 11.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

GIUNTA PLENARIA

  Martedì 4 agosto 2020. — Presidenza del presidente Roberto GIACHETTI.

  La seduta comincia alle 11.25.

Comunicazioni del Presidente sul documento di riepilogo dei profili critici emersi dalla verifica dei poteri.

  Roberto GIACHETTI, presidente, ricorda che nella scorsa seduta è stata distribuita, e successivamente trasmessa dagli Uffici per posta elettronica a tutti i membri della Giunta, la bozza di un documento, da lui predisposto, di riepilogo di alcuni punti critici delle leggi elettorali per le circoscrizioni nazionali e per la circoscrizione Estero, per consentirne la discussione nella seduta odierna. Ritiene infatti, come già detto nella scorsa seduta, particolarmente importante che le considerazioni ivi svolte possano essere condivise Pag. 16da tutti i componenti della Giunta e che la Giunta stessa, all'esito della discussione, possa essere concorde in ordine alla trasmissione di tali considerazioni ai soggetti istituzionali titolari di dirette competenze in tema elettorale, sia in sede legislativa sia in sede amministrativa, e cioè le Commissioni affari costituzionali della Camera e del Senato, anche per il tramite dei Presidenti delle rispettive Assemblee, nonché i Ministri dell'interno e della giustizia.
  Osserva che, come si è avuto ampiamente modo di rilevare durante la verifica dei poteri, tali criticità coinvolgono tanto le leggi elettorali, in particolare la legge n. 165 del 2017 (di modifica del testo unico delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957) e la legge n. 459 del 2001 (cosiddetta legge Tremaglia), che disciplina il voto degli italiani residenti all'estero, quanto le modalità di preparazione e di svolgimento dello scrutinio. Rileva infatti che, rispetto ad entrambe le tipologie di elezione, è emersa, oltre all'esigenza di apportare modifiche alla legislazione elettorale, anche quella di affrontare in primis la questione della preparazione e della selezione dei presidenti e degli altri componenti dei seggi, posto che sono stati riscontrati numerosi casi di verbali e tabelle di scrutinio compilati in modo non accurato e non adeguato. Ricorda che tutti i comitati di verifica costituiti per la verifica delle schede, tre nelle circoscrizioni nazionali e uno nella circoscrizione Estero, hanno constatato che sono state annullate molte schede che recavano, invece, voti validi, senza tenere nella dovuta considerazione le indicazioni sia di legge sia giurisprudenziali in favore della validità del voto, che deve essere ammessa ogniqualvolta possa desumersi la volontà effettiva dell'elettore. Ritiene che sarebbe pertanto opportuno evitare di inserire nuovamente, nella prossima selezione dei presidenti di seggio, coloro che, in questa tornata elettorale, hanno dimostrato una scarsa preparazione e accuratezza nello svolgimento del loro compito. Anche per la complessità della nuova legge elettorale, la preparazione dei componenti dei seggi, e dei presidenti in particolare, è di primaria importanza; osserva che la partecipazione di personale formato e motivato potrebbe essere favorita anche prevedendo forme di incentivi, per esempio per qualificati dipendenti pubblici che potrebbero vedersi riconosciute come giornate lavorative quelle dedicate allo svolgimento del loro ruolo negli uffici elettorali di sezione, potendo poi godere di corrispondenti giorni di recupero. Ritiene che, dopo la prima applicazione della legge elettorale, si possa affermare che le maggiori criticità della legge n. 165 sono connesse principalmente alle liste corte nei collegi plurinominali – posto che, ai sensi dell'articolo 18-bis, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 il numero dei candidati non può essere inferiore a due né superiore a quattro – e alla possibilità delle pluricandidature, considerato che l'articolo 19, comma 4, del citato decreto del Presidente della Repubblica dispone che un candidato in un collegio uninominale può essere candidato, con il medesimo contrassegno, in collegi plurinominali, fino ad un massimo di cinque. Osserva che, sulla base delle citate disposizioni, non è remoto che si possa verificare il caso per il quale i candidati non siano sufficienti a coprire tutti i seggi spettanti a una lista in un collegio plurinominale nell'eventualità che il risultato conseguito dalla lista nel collegio sia particolarmente ampio, con il conseguente verificarsi di casi di incapienza di una lista e di «traslazione» di seggi tra circoscrizioni o tra collegi plurinominali. Rileva che appare inoltre opportuno, al fine di risolvere il caso di incapienza di una lista in una circoscrizione, modificare l'articolo 84, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 al fine di consolidare anche a livello legislativo l'interpretazione data al predetto articolo dall'Ufficio elettorale centrale nazionale. L'articolo infatti non dispone se, una volta individuata la prima circoscrizione, tutti i seggi da assegnare vadano assegnati in tale circoscrizione oppure se si debba assegnare un seggio nella prima circoscrizione Pag. 17individuata per passare poi ad assegnarne uno nella seconda e così via; l'Ufficio elettorale centrale nazionale, al quale la legge demanda il compito di individuare le circoscrizioni, ha operato in quest'ultimo senso. Ricorda che la Giunta ha respinto i ricorsi che contestavano l'operato dell'Ufficio centrale nazionale e ha ritenuto corretta l'applicazione data alla norma. Avverte che le proposte di modifica contenute nel documento concernono anche i verbali e le tabelle di scrutinio nonché il sistema informatizzato di scrutinio. Appare infatti opportuno prevedere che i verbali sezionali e le tabelle di scrutinio rechino l'indicazione prestampata dei nomi delle liste riportati secondo il numero d'ordine ufficiale, al fine di evitare i numerosi casi di inversione nell'attribuzione dei voti alle liste. Un'altra modifica che potrebbe ridurre il numero di errori nella compilazione dei verbali e delle tabelle di scrutinio consiste nel prevedere l'indicazione separata dei voti al solo candidato unicamente per i candidati di liste collegate in coalizione nei collegi uninominali e non anche per i candidati di una lista singola. Rileva che è inoltre opportuno apportare modifiche che migliorino l'affidabilità del sistema elettronico di conteggio dei voti (SIAMM), prevedendo forme di controllo della congruità e corrispondenza a quanto verbalizzato dei dati immessi. Il perfezionamento del SIAMM, che potrebbe rendere più difficile il verificarsi di errori nei dati, deve comunque essere accompagnato dalla massima accuratezza nel suo utilizzo da parte di tutti gli Uffici centrali circoscrizionali, i quali talvolta hanno invece operato con una certa approssimazione. In merito alla validità delle schede recanti il tagliando antifrode al momento dello scrutinio, osserva che potrebbe essere opportuno prevedere – quanto meno nelle istruzioni ai seggi impartite dal Ministero dell'interno – che, nel caso in cui sia rinvenuta nell'urna una scheda recante ancora il tagliando antifrode e nell'urna vi siano ancora altre schede da scrutinare, il presidente stacchi il tagliando antifrode e, senza aprire la scheda, la inserisca nuovamente nell'urna, procedendo successivamente a mescolare le schede prima di proseguire con lo scrutinio. In tal modo non verrebbe penalizzato l'elettore, con l'esclusione del suo voto dallo scrutinio per una mancanza imputabile unicamente al presidente del seggio e non certo all'elettore stesso. Per quanto concerne le elezioni nella circoscrizione Estero, ricorda che l'articolo 1, comma 2, della legge n. 459 del 2001 prevede che gli elettori votino per corrispondenza. In base al comma 3 del medesimo articolo, gli elettori possono esercitare il diritto di voto in Italia, previa opzione da esercitare per ogni votazione e valida limitatamente ad essa. Osserva che potrebbe essere utile modificare la legge nel senso di invertire il cosiddetto diritto di opzione: chi vuole votare per corrispondenza, dovrebbe scegliere quest'opzione. Tale proposta è stata avanzata, come altre recepite dalla Giunta, dalla Presidente dell'Ufficio centrale circoscrizionale per la circoscrizione Estero in sede di audizione, svoltasi il 4 ottobre 2018. Rileva che è emersa anche l'opportunità di valutare l'ipotesi di un maggiore impiego di strumenti elettronici per la procedura di identificazione degli elettori (nella busta esterna che manda il consolato ci dovrebbe essere un codice a barre, di modo che queste operazioni vengano agevolate sia nella sveltezza sia anche nell'attendibilità) e, fatti gli opportuni approfondimenti, per le procedure di voto, dal momento che il voto è già espresso non in presenza ma da remoto. Ricorda che modalità di espressione del voto attraverso strumenti informatici sono state sperimentate e sono attualmente in uso in alcuni Paesi, che si sono dovuti porre la questione della sicurezza dei dati, che deve essere garantita attraverso piattaforme informatiche particolarmente sicure. Ricorda inoltre che è stata anche prospettata l'eventualità di considerare l'abolizione del voto da remoto, permettendo ai cittadini residenti all'estero di votare in presenza presso ambasciate, consolati o uffici di rappresentanza dell'Italia all'estero. Osserva che potrebbe essere utile modificare l'articolo 7 della legge n. 459 del 2001, che Pag. 18prevede che l'Ufficio centrale circoscrizionale per la circoscrizione Estero sia costituito presso la Corte di appello di Roma, nel senso di suddividere tra diverse Corti d'appello l'elettorato estero, attribuendo le 4 ripartizioni nelle quali è suddivisa la circoscrizione a 4 diverse corti d'appello. La suddivisione delle competenze tra diverse corti di appello comporta un carico di lavoro maggiormente ripartito tra gli uffici giudiziari, che potrebbero adottare misure organizzative più efficaci. Ribadisce che l'enorme carico di lavoro connesso con lo scrutinio contemporaneo in una sola giornata di tutte le 4 ripartizioni della circoscrizione Estero ha comportato problemi logistici e di sicurezza del centro polifunzionale di Castelnuovo di Porto, rilevati anche dai membri della Giunta in occasione del sopralluogo effettuato il 23 ottobre 2018, nonché di incompletezza del personale addetto ai seggi. Ricorda che è stata rappresentata l'opportunità di apportare una modifica legislativa all'articolo 12, comma 7, della legge n. 459 del 2001, riguardante i termini entro i quali i plichi contenenti le schede votate vanno presi in carico dal consolato e quindi da questo spediti all'Ufficio centrale, sostituendo il giovedì antecedente la data stabilita per le votazioni in Italia con il mercoledì antecedente la medesima data. Ricordato che, in base alla legge, il presidente dell'ufficio elettorale circoscrizionale provvede a richiedere, rispettivamente, al presidente della corte d'appello e al sindaco del comune (Roma), ove ha sede la corte d'appello stessa, la nomina dei presidenti di seggio e di quattro scrutatori per ogni seggio, osserva che, fermo restando lo svolgimento dello scrutinio così come attualmente disciplinato, sarebbe quanto meno utile prevedere la possibilità di reperire il personale, presidenti e scrutatori, soprattutto nel comune di Castelnuovo e nei comuni limitrofi, in modo da ridurre i problemi di mancato afflusso del personale stesso, di solito per motivi logistici. Nello svolgimento delle operazioni di scrutinio nei seggi per la circoscrizione Estero, oltre alla compilazione non accurata dei verbali, si è tra l'altro riscontrato più di un caso nel quale si è fatta confusione tra schede nulle e schede annullate in via preliminare dai presidenti di seggio ai sensi dell'articolo 14, comma 3, lettera c), n. 4), della legge 27 dicembre 2001, n. 459, e per diversi seggi si è registrata la mancanza della documentazione, soprattutto delle tabelle di scrutinio. Visto il numero particolarmente elevato di seggi della circoscrizione Estero i cui verbali risultano compilati in modo totalmente o parzialmente incongruo, ritiene che andrebbe valutata la possibilità di prevedere – quanto meno per tale circoscrizione – l'introduzione di strumentazione informatica che verifichi la congruità dei dati di spoglio nei singoli seggi prima della chiusura delle operazioni nel seggio. Ricorda che il materiale trasmesso alla Giunta è giunto in uno stato di conservazione non ottimale, dovuto alla scadente qualità dei plichi. Si ritiene pertanto opportuno segnalare al Ministero competente l'opportunità di adottare materiali più idonei allo scopo, con particolare riferimento alla busta esterna in materiale plastico (busta 7) e alla qualità della colla con la quale sono sigillati i plichi cartacei. Osserva che, al fine della revisione, da parte della Giunta delle elezioni, delle schede nulle o recanti voti di preferenza dichiarati nulli, sarebbe opportuno prevedere una busta separata per tali ultime schede, che attualmente sono inserite nella stessa busta contenente le schede bianche e nulle. Sarebbe inoltre utile, anche per la circoscrizione Estero, prevedere la predisposizione di prospetti sui risultati dei singoli seggi al termine dello spoglio comunicati al Ministero dell'interno, al fine di fare avere alla Giunta delle elezioni, su sua richiesta, un ulteriore elemento documentale di riscontro dei dati, sul modello di quanto avviene per le sezioni elettorali delle circoscrizioni nazionali. Da ultimo, ai fini della dichiarazione di eleggibilità dei deputati a seguito dell'istruttoria svolta dal Comitato permanente per le incompatibilità, le ineleggibilità e le decadenze, rileva che emerge una disparità tra la verifica effettuata nei confronti degli eletti nelle circoscrizioni nazionali e degli eletti nella circoscrizione Pag. 19Estero. L'articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957 richiede infatti l'insussistenza di sovvenzioni e sussidi da parte dello Stato italiano alle società nelle quali i deputati ricoprano cariche o svolgano funzioni. Ricorda che l'Unione europea vieta la concessione di aiuti di Stato alle imprese private, ma tale divieto non vige in molti Paesi esterni all'Unione, dove risiedono alcuni degli eletti all'estero. Sarebbe pertanto opportuno una revisione della normativa per porre termine a tale disparità.
  Non essendovi interventi, ringrazia i colleghi ed esprime apprezzamento per l'ampia condivisione dei contenuti dell'iniziativa.
  Avverte infine che, concordando la Giunta, provvederà a inviare il resoconto della presente seduta, unitamente al documento di cui all'ordine del giorno, alla Presidenza della Camera, ai fini della successiva trasmissione alla Commissione Affari costituzionali, e alla Presidenza del Senato della Repubblica, ai fini della successiva trasmissione alla Commissione affari costituzionali dell'altro ramo del Parlamento, nonché ai Ministri dell'interno e della giustizia.

  La Giunta concorda.

  La seduta termina alle 11.35.