CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 29 luglio 2020
418.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 29 luglio 2020.

Audizione della professoressa Filomena Maggino, Presidente della Cabina di Regia «Benessere Italia», istituita presso la Presidenza del Consiglio, nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.15.

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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 29 luglio 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 15.20.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Individuare e affrontare le barriere al mercato unico.
COM(2020)93 final.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico.
COM(2020)94 final.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una nuova strategia industriale per l'Europa.
COM(2020)102 final.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale.
COM(2020)103 final.

(Parere alla X Commissione).
(Esame congiunto e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Sergio BATTELLI, presidente, avverte che la Commissione dovrà esprimere il parere di competenza nell'odierna seduta.

  Antonella PAPIRO (M5S), relatrice, ricorda che la Commissione è chiamata ad esaminare, ai fini del parere da rendere alla X Commissione (Attività produttive, commercio e turismo), un pacchetto di proposte per una rinnovata politica industriale europea, che prefigurano una strategia a largo spettro, cui la stessa Commissione europea attribuisce carattere prioritario nell'ambito del suo programma di lavoro. Il pacchetto si compone di quattro comunicazioni riguardanti: l'individuazione delle barriere al mercato unico (COM(2020)93); un piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione del mercato unico (COM(2020)94); una nuova strategia industriale (COM(2020)102); una nuova strategia per le piccole e medie imprese (COM(2020)103).
  Osserva che l'industria europea è tuttora leader mondiale in molti settori, in particolare in quello manifatturiero, e rappresenta oltre il 20 per cento dell'economia dell'Unione europea; inoltre, dà occupazione a 35 milioni di persone nell'Unione europea, e molti milioni di altri posti di lavoro sono ad essa collegati sia in Europa sia all'estero. L'industria assicura l'80 per cento delle esportazioni di merci dell'Unione.
  Attraverso il pacchetto, la Commissione europea si pone diversi obiettivi: migliorare l'integrazione e il funzionamento del mercato unico, promuovendo la crescita complessiva delle economie dell'Unione europea; sostenere l'industria nel suo processo di trasformazione «verde» e digitale, pur rimanendo competitiva sulla scena mondiale; aiutare le piccole e medie imprese, rispetto alla transizione verso un'economia sostenibile e digitalizzata tra l'altro riducendo l'onere normativo cui sono sottoposte ed agevolandone l'accesso al finanziamento.
  La prima comunicazione della Commissione europea individua le barriere al mercato unico e le relative cause; la Commissione europea dedica particolare attenzione al tema del miglioramento dell'attuazione e dell'applicazione delle norme dell'Unione europea, agli strumenti per semplificare la legislazione, prefigurando, laddove ritenuto necessario, anche una serie di interventi normativi a livello unionale per migliorare il regime del mercato interno. Appare centrale inoltre la discussione circa la misura dell'intervento del Pag. 194legislatore nazionale in quei casi in cui le norme europee stabiliscono una soglia minima di armonizzazione lasciando spazio ai regimi degli Stati membri, con il rischio che tale facoltà sia interpretata per introdurre restrizioni al mercato unico che ne contraddicono la ratio. In questi casi si registra, spesso, la tendenza degli Stati membri ad applicare il cosiddetto gold plating vale a dire la prassi di introdurre, nell'ambito del potere discrezionale dei singoli Stati di determinare le modalità di attuazione del diritto europeo nell'ordinamento nazionale, disposizioni aggiuntive che non sono richieste dal diritto europeo e che si traducono in adempimenti, oneri o procedure aggiuntivi. Tra le misure ritenute idonee a migliorare il rispetto della legislazione unionale del mercato interno, evidenzia: strumenti per una maggiore digitalizzazione della pubblica amministrazione; maggiori sforzi per rendere più efficace il monitoraggio da parte delle autorità nazionali che vigilano sui mercati, o istituite a tutela dei consumatori, sul rispetto delle norme del mercato interno.
  L'applicazione della legislazione sul mercato interno costituisce, altresì, uno dei settori chiave di intervento della comunicazione relativa a un piano d'azione a lungo termine, che definisce le priorità della Commissione europea per un rinnovato partenariato con gli Stati membri.
  La Commissione europea mette in evidenza le conseguenze negative dovute all'attuazione insufficiente o non corretta, e alla mancata applicazione della normativa, sia a livello europeo che a livello nazionale. In particolare, i cittadini e le imprese non possono beneficiare appieno dei loro diritti di libera circolazione, le imprese non possono realizzare le economie di scala che il mercato unico può offrire, i consumatori sono esposti ai rischi derivanti da prodotti non conformi o beneficiano di una minore scelta, la sicurezza dell'approvvigionamento energetico è compromessa e diventa più difficile raggiungere gli obiettivi ambientali e climatici dell'Unione europea. Ricorda che queste sono criticità che la Commissione europea vuole, tra l'altro, affrontare con l'istituzione di una task force per l'applicazione delle norme sul mercato unico (Single Market Enforcement Task-Force, SMET) che la Commissione intende creare per rafforzare la cooperazione tra Commissione e Stati membri, il potenziamento di meccanismi di valutazione ex ante della normativa nazionale di recepimento, e misure che migliorino sia i sistemi di monitoraggio successivo all'entrata in vigore di tali discipline, sia la reazione (compreso l'aspetto sanzionatorio) da parte della Commissione europea.
  Segnala come particolarmente rilevante, rispetto all'obiettivo di risolvere i casi di conflitto tra ordinamento nazionale e disciplina europea del mercato interno, prima di arrivare a un procedimento formale di infrazione e all'eventuale contenzioso innanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea, la valorizzazione di strumenti di precontenzioso come l'EU-Pilot, o il trattamento preliminare di casi di denuncia di violazione della disciplina europea del mercato unico. Ricorda che l'intenzione di rilanciare tale strumento accoglie in qualche modo la richiesta espressa nel febbraio del 2017 dall'Italia e da altri 20 Stati membri (ribadita dalla maggioranza delle delegazioni degli Stati membri nel 2018 e nel 2019) alla Commissione europea di reintrodurre nella propria politica di enforcement un maggior utilizzo dei casi EU-Pilot. La Commissione europea si impegna inoltre a ridefinire le priorità nell'azione di applicazione della normativa, concentrandosi sui casi che impattano in misura più rilevante sul mercato unico, e prevedendo sedi di discussione con gli Stati membri aventi ad oggetto pacchetti di casi di infrazione in specifici settori strategici.
  Evidenzia, poi, che la comunicazione sulla strategia industriale individua una serie di misure e di azioni per la trasformazione dell'industria europea verso la neutralità climatica e la digitalizzazione. Le misure sono volte a sostenere e a rafforzare la vocazione manifatturiera dell'Unione europea, nonché alcuni settori strategici come difesa, sicurezza e mercato digitale. Gli elementi fondamentali individuati Pag. 195dalla Commissione europea per la trasformazione industriale sono, tra l'altro: la certezza del diritto industriale, con particolare riguardo al consolidamento del mercato interno, ed in special modo del mercato digitale; il sostegno all'industria nella transizione verso la neutralità climatica, e la costruzione di un'economia circolare; l'aggiornamento delle competenze dei lavoratori dell'industria; misure per gli investimenti e per il finanziamento della citata transizione; l'autonomia industriale e strategica dell'Europa, con particolare riguardo a materiali e tecnologie critici, prodotti alimentari, infrastrutture e sicurezza, nonché accesso ai medicinali e alla farmaceutica.
  L'eventuale aggiornamento della legislazione e la migliore applicazione del diritto dell'Unione europea dovranno tenere conto dello scenario in cui opera il sistema industriale europeo caratterizzato da una forte concorrenza a livello internazionale. A tal fine, la Commissione europea si prefigge la valutazione, il riesame e, se necessario, l'adeguamento delle norme dell'Unione europea in materia di concorrenza a partire dal 2021, compresa la valutazione in corso del controllo delle concentrazioni e del controllo dell'adeguatezza degli orientamenti sugli aiuti di Stato.
  Sottolinea che su questo specifico aspetto è necessario tenere in considerazione il fatto che il nostro apparato industriale, a differenza di quello francese, ad esempio, è meno dominato da campioni nazionali e che occorre, quindi, superata la fase del Covid-19, che all'aggiornamento delle regole si pervenga con equilibrio, senza precostituire situazioni che potrebbero risultare distorsive delle dinamiche di mercato.
  Per la difesa delle condizioni di parità a livello mondiale, la Commissione europea si prefigge, tra gli altri, i seguenti obiettivi: l'adozione di un «Libro bianco» su uno strumento in materia di sovvenzioni estere che analizzerà anche l'accesso estero agli appalti pubblici e ai finanziamenti dell'Unione europea, il rafforzamento delle norme mondiali in materia di sovvenzioni all'industria nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio e l'adozione rapida dello strumento per gli appalti internazionali.
  Ricorda, poi, che la decarbonizzazione delle industrie ad alta intensità energetica è una delle principali priorità della Commissione europea. Questa, a tal fine, preannuncia, tra l'altro, l'intenzione di presentare una Strategia sulla produzione di acciaio a zero emissioni. La protezione delle persone e dell'ambiente sarebbero altresì alla base di una strategia in materia di prodotti chimici sicuri e sostenibili, e dell'intenzione preannunciata dalla Commissione europea di affrontare il tema della sostenibilità dei prodotti da costruzione, e dell'efficienza energetica e prestazione ambientale nell'edilizia.
  Per quanto concerne specificamente il sistema delle PMI, ricorda che occorre considerare che esse costituiscono la parte nettamente preponderante del tessuto produttivo europeo.
  Nella comunicazione sulle PMI, la Commissione europea prefigura l'adozione di un complesso di misure volte a ridurre le loro difficoltà specifiche (oneri burocratici) e ad aiutarle ad operare in tutto il mercato unico e oltre, ad accedere ai finanziamenti e a guidarle nella loro transizione verde e digitale. A tale scopo la Commissione europea si focalizza su azioni volte a incoraggiare l'innovazione, eliminare gli ostacoli normativi e pratici all'attività imprenditoriale o all'espansione ed accrescere gli sforzi per garantire la tempestività dei pagamenti, nonché migliorare l'accesso ai finanziamenti.
  Osserva come sia evidente che il rafforzamento di queste iniziative, anche a livello europeo, attraverso l'inserimento, all'interno dei programmi più importanti, come InvestEU e Orizzonte Europa, di specifici interventi per le PMI costituisca un interesse prioritario per l'Italia.
  In conclusione, ricordato che la Commissione è tenuta ad esprimere nella giornata odierna il parere alla X Commissione, che approverà il documento finale da trasmettere alle Istituzioni dell'Unione europea e al Governo, preannuncia, pertanto, Pag. 196che è orientata a presentare una proposta di parere favorevole, che terrà conto di quanto precedentemente rilevato nonché degli esiti del dibattito in Commissione.

  Sergio BATTELLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, chiede alla relatrice se è nelle condizioni di presentare una proposta di parere.

  Antonella PAPIRO (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato).

  Alessandro GIGLIO VIGNA (LEGA) osserva che accanto a molte buone intenzioni gli atti all'esame lasciano trasparire alcuni punti problematici che ritiene opportuno evidenziare. In particolare, si sofferma sulle questioni concernenti la revisione delle regole sugli aiuti di Stato, nonché su quelle attinenti ai fondi europei per la transizione verde, segnalando, in specie, che esse potrebbero comportare importanti conseguenze per le PMI italiane.
  Quanto alla tematica relativa alla normativa europea in materia di aiuti di Stato, evidenzia come una sua troppo frettolosa revisione, anche alla luce del quadro temporaneo che ne ha allentato il rigore in ragione dell'emergenza epidemiologica, possa amplificare le divergenze economiche tra gli Stati membri. Al riguardo, ricorda l'ingente sostegno che la Germania sta fornendo alle imprese tedesche, dirette concorrenti delle imprese italiane, che genera un rilevante vantaggio competitivo per gli operatori economici di quel Paese e rischia di trasformarsi in un danno per l'Italia quando, superata l'attuale fase, le imprese tedesche – rafforzate ora da ingenti finanziamenti e misure di sostegno pubbliche – potrebbero avere tutte le risorse necessarie per acquisire le nostre imprese, prive sostanzialmente di sostegni e indebolite dalla concorrenza sleale straniera.
  Con riguardo alle risorse per la transizione ecologica previste nell'ambito del Green Deal europeo, rileva come sia assai criticabile il diverso trattamento che l'Europa riserva al settore economico produttivo della plastica, del quale l'Italia è uno dei leader, rispetto a quello del carbone, che invece interessa particolarmente la Germania e sarà oggetto di sussidi a valere sul nuovo fondo per la transizione giusta. Ricorda infatti che il processo di decarbonizzazione verrà sostenuto dai fondi europei, mentre, di converso, il settore della plastica potrebbe essere colpito da una specifica nuova forma di tassazione, con ulteriori probabili danni per l'economia italiana.
  Rileva quindi come la proposta di parere della relatrice non tenga conto di queste problematiche e non evidenzi i connessi rischi per l'Italia. Osserva, inoltre, che avrebbe apprezzato, in una proposta di parere parlamentare formulata dalla Commissione per le politiche dell'Unione europea, un riferimento, che risulta invece assente, alle questioni concernenti la tutela del Made in Italy e la salvaguardia delle eccellenze italiane e dei prodotti tipici del nostro Paese; parimenti, risulta assente, nella proposta di parere formulata, un riferimento all'esigenza di protezione delle nostre imprese dagli attacchi predatori provenienti sia da Paesi europei che extraeuropei. In tal senso sottolinea l'importanza che hanno il mercato e le imprese italiane per la comunità nazionale e la conseguente necessità di difenderli dagli appetiti dei grandi gruppi industriali europei, in specie tedeschi e francesi, nonché da quel colosso che è la Cina, che in termini demografici, di ricchezza e potenza economica avrebbe tutte le potenzialità di inglobarli.
  Per i motivi esposti annuncia, quindi, il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato).

  La seduta termina alle 15.35.

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ELEZIONE DEL PRESIDENTE, DEI VICEPRESIDENTI E DEI SEGRETARI

  Mercoledì 29 luglio 2020. — Presidenza della presidente provvisoria Marina BERLINGHIERI, indi del presidente eletto Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 22.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Marina BERLINGHIERI, presidente, avverte che, avverte che, per il gruppo Lega, sono entrati a far parte della Commissione i deputati Paolo Grimoldi e Raffaele Volpi, mentre hanno cessato di farne parte i deputati Dimitri Coin e Lorenzo Fontana.
  Per il gruppo Fratelli d'Italia sono entrati a far parte della Commissione i deputati Giorgia Meloni ed Emanuele Prisco, mentre hanno cessato di farne parte le deputate Lucrezia Mantovani e Augusta Montaruli.
  Per il gruppo PD è entrato a far parte della Commissione il deputato Mario Morgoni mentre ha cessato di farne parte la deputata Alessia Rotta.

Votazione per l'elezione del Presidente, dei vicepresidenti e dei segretari, a norma dell'articolo 20, comma 5 del Regolamento.
Elezione del Presidente.

  Marina BERLINGHIERI, presidente, avverte che la deputata Palmisano è in missione. Indìce quindi la votazione per l'elezione del presidente.
  Comunica il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  31   
   Maggioranza assoluta
   dei voti  16   

  Hanno riportato voti:

   Sergio Battelli  23   
    Schede bianche   7   
    Schede nulle   1   

  Proclama eletto presidente il deputato Sergio Battelli che invita quindi ad assumere la presidenza.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Battelli, Battilocchio, Bazzaro, Berlinghieri, Berti, Bianchi, Bruno, Colaninno, Andrea Crippa, De Luca, Delrio, Galizia, Giachetti, Giglio Vigna, Giordano, Grillo, Grimoldi, Ianaro, Incerti, Maggioni, Molinari, Papiro, Penna, Pettarin, Rossello, Emanuela Rossini, Scerra, Sensi, Spadoni, Vignaroli e Raffaele Volpi.

Elezione dei vicepresidenti e dei segretari.

  Sergio BATTELLI, presidente, indìce la votazione per l'elezione di due vicepresidenti e di due segretari.
  Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei vicepresidenti:

   Presenti e votanti  31   

  Hanno riportato voti:

   Emanuela Rossini  17   
   Matteo Luigi Bianchi   8   
   Guido Germano Pettarin   3   
   Cristina Rossello   1   
   Filippo Sensi   1   
    Schede bianche   1   

  Proclama eletti vicepresidenti i deputati Emanuela Rossini e Matteo Luigi Bianchi.
  Comunica il risultato della votazione per l'elezione dei segretari:

   Presenti e votanti  31   

  Hanno riportato voti:

   Filippo Sensi  18   
   Cosimo Sibilia  11   
   Emanuela Rossini   1   
   Stefano Vignaroli   1   

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  Proclama eletti segretari i deputati Filippo Sensi e Cosimo Sibilia.

  Hanno preso parte alla votazione per l'elezione dei vicepresidenti e dei segretari i deputati: Battelli, Battilocchio, Bazzaro, Berlinghieri, Berti, Bianchi, Bruno, Colaninno, Andrea Crippa, De Luca, Delrio, Galizia, Giachetti, Giglio Vigna, Giordano, Grillo, Grimoldi, Ianaro, Incerti, Maggioni, Molinari, Papiro, Penna, Pettarin, Rossello, Emanuela Rossini, Scerra, Sensi, Spadoni, Vignaroli e Raffaele Volpi.

  Sergio BATTELLI, presidente, esprime un saluto e un ringraziamento a tutti i componenti della Commissione e al nuovo ufficio di presidenza.

  La seduta termina alle 23.05.

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