CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 22 luglio 2020
414.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 210

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 22 luglio 2020.

Audizione informale di Francesco Fabbrocino, sociologo e psicoterapeuta, Direttore del consultorio «La dimora» di Perugia, Cristina Carturan, già membro del Comitato regionale per la Bioetica della Regione Veneto, e Massimo Gandolfini, presidente dell'Associazione Family Day, nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del testo unificato C. 107 Boldrini e abb., recante «Modifiche agli articoli 604-bis e Pag. 211604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.15 alle 14.55.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 22 luglio 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che i deputati Andrea Cecconi e Gloria Vizzini cessano di far parte della Commissione e che entra a farne parte il deputato Fausto Longo.

  La seduta comincia alle 15.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019.
(C. 2572 Governo).

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.
(C. 2573 Governo).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della salute.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Relazioni favorevoli).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, avverte che non sono stati presentati emendamenti al disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato.
  Non essendoci richieste di intervento, invita il relatore, deputato Rizzo Nervo, a formulare una proposta di relazione alla V Commissione sul disegno di legge recante il rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019 e, quindi, sul disegno di legge di assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, formula una proposta di relazione favorevole sia sul disegno di legge C. 2572, recante il rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2019, sia sul disegno di legge C. 2573, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020, con riferimento alle tabelle di competenza.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2572, recante il rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2018, e la proposta di relazione favorevole sul disegno di legge C. 2573, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019, con riferimento alla Tabella n. 2, relativa allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 4, relativa allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, limitatamente alle parti di competenza, e alla Tabella n. 14, relativa allo stato di previsione del Ministero della salute. Delibera altresì di nominare il deputato Rizzo Nervo quale relatore presso la V Commissione.

Programma Nazionale di Riforma per l'anno 2020, di cui alla III Sezione del Documento di economia e finanza 2020.
Doc. LVII, n. 3 – Sezione III e Allegati.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

Pag. 212

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Michela ROSTAN (IV), relatrice, ricorda che la XII Commissione è chiamata a esprimere alla V Commissione (Bilancio) il parere sulle parti di competenza rispetto a un importante documento del Governo. Si tratta del Programma nazionale di riforma, il PNR, per l'anno 2020, che assume tanta più importanza anche alla luce dell'accordo in sede europea per il cosiddetto Recovery Fund, una opportunità importante a cui è legata, tuttavia, una capacità progettuale e di visione che il nostro Paese è chiamato a mettere in campo.
  Come previsto dall'articolo 10 della legge n. 196 del 2009, lo schema del Programma contiene tutti gli elementi e le informazioni previsti dai regolamenti dell'Unione europea e dalle specifiche Linee guida per il Programma nazionale di riforma, indicando, in particolare: lo stato di avanzamento delle riforme avviate, l'eventuale scostamento tra i risultati previsti e quelli conseguiti, le priorità del Paese e le principali riforme da attuare, i tempi previsti per la loro attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nella prima sezione del DEF, i prevedibili effetti delle riforme proposte in termini di crescita dell'economia, di rafforzamento della competitività del sistema economico e di aumento dell'occupazione.
  Un piano, quindi, complessivo e organico che offre un'idea composita della direzione verso la quale il Governo sta portando il Paese.
  Reputa opportuno sottolineare, preliminarmente, che, rispetto alla scadenza fissata dalla legge n. 196 del 2009, il Governo ha presentato il PNR successivamente all'approvazione del Programma di stabilità 2020, con l'obiettivo dichiarato di poter avere una migliore cognizione degli scenari dell'evoluzione economica e della ripresa nella cosiddetta «fase due» della pandemia di COVID-19, che peraltro sta ancora dispiegando i suoi effetti e che disegna una prospettiva che, al momento, non è del tutto delineata. La nuova cronologia di presentazione del documento ha consentito l'aggiornamento del programma del Governo alla luce delle iniziative dell'Unione europea per rispondere alla crisi e rilanciare le economie dei Paesi membri. In particolare, il Governo considera il PNR in esame il primo passo verso la definizione operativa del Recovery Plan dell'Italia, nel quadro della complessiva strategia di riforma del Paese, funzionale alla spesa del Fondo di rilancio di cui all'importante accordo appena siglato.
  Il documento all'esame della XII Commissione risulta ovviamente condizionato dalla presente fase di emergenza sanitaria e dal suo impatto a livello europeo.
  La premessa del Programma si apre infatti con un richiamo agli effetti del nuovo coronavirus, in primo luogo per quanto riguarda il tributo pagato in termini di vite umane.
  Nella premessa si precisa, inoltre, che il programma illustra le politiche che il Governo intende adottare per il rilancio della crescita, l'innovazione, la sostenibilità, l'inclusione sociale e la coesione territoriale, nel nuovo scenario determinato dal coronavirus.
  La strategia risponde alle Raccomandazioni al Paese approvate dal Consiglio europeo nel mese di luglio 2019 e si ispira anche alla più recente strategia complessiva in sede europea per una economia verde e sostenibile, che costituisce il principale progetto di medio e lungo termine.
  Fa presente che il primo paragrafo del documento in esame contiene un focus relativo alle iniziative dell'Unione europea per fronteggiare la pandemia. In esso, per quanto riguarda gli ambiti di competenza della XII Commissione, si richiamano gli aiuti sanitari attraverso lo strumento di sostegno all'emergenza, le risorse previste per il potenziamento della ricerca sul coronavirus e per lo sviluppo di un vaccino nonché l'istituzione dello strumento denominato Pandemic support crisis, che prevede una linea di credito per coprire i costi sanitari dei singoli Paesi, per un importo fino al 2 per cento del PIL.
  Per quanto riguarda il Programma di ripresa e resilienza (Recovery Plan), che il Pag. 213Governo intende presentare a settembre, congiuntamente alla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), per inoltrarlo successivamente, ai fini della attivazione del Next Generation EU (NGEU), alla Commissione europea alla scadenza di metà ottobre, per il Documento programmatico di bilancio, segnala che, nell'ambito delle politiche macro-settoriali, si punterà al rilancio e allo sviluppo di settori e filiere di particolare rilevanza in termini di valore aggiunto e occupazione.
  In particolare, in campo sanitario, il Governo intende, tra l'altro, incrementare la dotazione del personale del Servizio sanitario nazionale e garantire il necessario accesso alla formazione specialistica.
  Il Governo intende altresì accettare la sfida volta al miglioramento del coordinamento tra lo Stato e le regioni in ambito sanitario, investendo sul potenziamento delle infrastrutture. Il documento si pone altresì l'obiettivo di rafforzare la filiera della salute, dall'industria farmaceutica ai dispositivi medici, segnalando attuali criticità in tale ultimo ambito.
  Passando al capitolo dedicato alla Strategia di riforma nelle aree prioritarie, segnala che i temi di competenza della XII Commissione rientrano nell'Area prioritaria n. 3 del PNR (Politiche sociali, sostegno alle famiglie e lotta alla povertà).
  In risposta all'emergenza epidemiologica da COVID-19, il Governo ha introdotto un congedo straordinario per la cura dei figli durante il periodo di sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle attività didattiche, che può essere utilizzato da uno od entrambi i genitori, nel limite complessivo di trenta giorni per nucleo familiare. In alternativa al congedo, è stata prevista la possibilità di usufruire di un bonus baby-sitting (dal 5 marzo al 31 luglio) nel limite massimo di 1.200 euro, da parte di dipendenti di aziende private, lavoratori autonomi e lavoratori iscritti alla gestione separata INPS, nonché entro il limite massimo di 2.000 euro da parte dei lavoratori dipendenti del settore sanitario pubblico o privato accreditato, nonché del personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per esigenze connesse all'emergenza epidemiologica.
  È stato inoltre previsto che per il 2020 possano ottenere la «Carta famiglia» tutte le famiglie con almeno un figlio a carico (anziché con tre figli a carico) in tutto il territorio nazionale.
  Per quanto concerne il Piano strutturale e integrato di politiche familiari (Family Act), il PNR sottolinea che verrà gradualmente introdotto, compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica, un assegno universale per i figli, saranno promosse politiche di sostegno alla loro educazione, sarà avviata una revisione dei congedi parentali in un'ottica di condivisione dei carichi di cura tra uomo e donna e di miglior conciliazione vita-lavoro e sarà perseguita la promozione del lavoro femminile, nonché favorita l'autonomia e l'iniziativa giovanile.
  In proposito, ricorda che il Governo ha presentato alla Camera il disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2020, recante deleghe al Governo per sostenere la genitorialità (C. 2561) e che si è concluso nella giornata di ieri l'esame, presso questo ramo del Parlamento, della proposta di legge C. 687 e abbinate, relativa all'istituzione dell'assegno unico e universale.
  Il Governo preannuncia la presentazione di un disegno di legge delega sulla disabilità, collegato alla legge di bilancio 2020, destinato a razionalizzare e definire interventi mirati in tale ambito. Esso sarà finalizzato non solo a rafforzare le misure di assistenza sul territorio e di sostegno al reddito ma anche a potenziare quelle dirette al superamento delle barriere che impediscono la partecipazione al mercato del lavoro delle persone non autosufficienti in condizione di eguaglianza con gli altri. A tale finalità sono dedicate le risorse finanziarie stanziate con la legge di bilancio 2020 sul nuovo Fondo per la disabilità e non autosufficienza.
  Fa presente che anche il settore della sanità rientra nell'Area prioritaria n. 3 del PNR.
  Nelle recenti Raccomandazioni al Paese per il 2020-2021, la Commissione europea Pag. 214ha invitato l'Italia a rafforzare la capacità di risposta del sistema sanitario sul piano della forza lavoro nel settore, in special modo per migliorarne la formazione ed il mantenimento in servizio, oltre che dei livelli di assistenza medica e degli investimenti pubblici nelle strutture per garantirne nel tempo l'accessibilità. Sul piano della ricerca sanitaria, si raccomanda di migliorare la cooperazione tra scienza e industria medica per portare sul mercato i risultati della ricerca su vaccini e terapie.
  Nel descrivere le misure adottate e il loro impatto qualitativo, in attuazione dei principali obiettivi rilevanti ai fini delle Raccomandazioni, tutte con un impatto sugli obiettivi 3 (Salute e Benessere) e 16 (Pace, giustizia e istituzioni solide) dell'Agenda 2030, il documento richiama, in primo luogo, quelle adottate per fronteggiare l'emergenza e contrastare l'epidemia COVID-19, attraverso l'incremento del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per un ammontare pari a 1.410 milioni nel 2020.
  Con tali incrementi di spesa sono stati, tra l'altro, finanziati interventi per il potenziamento del personale sanitario, in particolare con nuove assunzioni, anche di personale medico ed infermieristico militare, e la valorizzazione degli specializzandi all'interno delle reti assistenziali, anche per il completamento della riforma dell'assistenza territoriale già avviata con la definizione di un nuovo ruolo per il medico di medicina generale.
  Si rileva altresì il potenziamento del Servizio sanitario nazionale, con incentivi per la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale forniti in via prioritaria a medici ed operatori sanitari e socio-sanitari, oltre che per la prevenzione della diffusione del COVID-19 negli Istituti penitenziari.
  Evidenzia che particolare attenzione è riservata alla digitalizzazione dell'assistenza medica ai cittadini, mediante la diffusione del fascicolo sanitario elettronico (FSE) e della telemedicina legati al nuovo sistema informativo sanitario che supporterà Regioni e Ministero della salute, con investimenti previsti anche in relazione al fronte delle cronicità e delle cure a domicilio per superare le attuali carenze del sistema delle residenze sanitarie assistite (RSA), emerse soprattutto a causa dell'emergenza sanitaria.
  Ulteriori investimenti per rispondere alle nuove esigenze sanitarie si profilano inoltre con riferimento all'organizzazione e al coordinamento tra Stato e Regioni, per il miglioramento delle infrastrutture sanitarie, il cui fabbisogno è stimato pari a 32 miliardi, compresi gli interventi di adeguamento antisismico, antincendio e ammodernamento tecnologico in un approccio interdisciplinare ed intersettoriale che comprenda medicina, umana, veterinaria e protezione dell'ambiente. Sul piano della politica farmaceutica, si segnalano la revisione del prontuario farmaceutico nazionale ed il perfezionamento del progetto della farmacia dei servizi, come presidio sanitario sul territorio più accessibile ai pazienti e collegamento tra rete ospedaliera e quella territoriale.
  Con riferimento alla ricerca scientifica e clinica, legata agli obiettivi 3 (salute e benessere), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica) e 9 (imprese, innovazione e infrastrutture) dell'Agenda 2030, il PNR 2020 evidenzia il potenziamento delle attività di ricerca scientifica e formazione professionale, svolte in particolare dagli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) e da ospedali di eccellenza che effettuano prestazioni assistenziali di alta specialità a livello nazionale. A sostegno della loro funzione, è stato, tra l'altro, previsto il riconoscimento per gli anni 2020-2023, di un credito d'imposta in favore dei policlinici universitari non costituiti in azienda, oltre che l'attribuzione di un contributo all'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Gli obiettivi di investimento di maggiori risorse nella ricerca medica puntano alla promozione dei network di ricerca esistenti (in cardiologia, oncologia, malattie infettive e terapie intensive) anche per aumentare l'attrattività per imprese farmaceutiche e fondi di ricerca europei e internazionali.Pag. 215
  Concludendo con un breve richiamo agli allegati al DEF 2020, ricorda che l'Allegato VI riguarda gli indicatori di benessere equo e sostenibile (BES), e che in esso si dà conto degli interventi adottati per fronteggiare le conseguenze della pandemia di COVID-19 con riferimento ai diversi settori.
  Inoltre, nel capitolo dedicato all'andamento degli indicatori, segnala, in particolare, i paragrafi relativi all'indice di povertà assoluta, alla speranza di vita in buona salute alla nascita, all'eccesso di peso. Per quanto riguarda i primi due indicatori nel 2019, si è registrato un leggero miglioramento ma probabilmente nell'anno in corso si verificherà un arretramento in conseguenza della diffusione del nuovo coronavirus, seppure ridotto grazie alle misure adottate per contrastare tale tendenza.

  Marialucia LOREFICE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
Testo unificato C. 107 Boldrini e abb.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 luglio 2020.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che nella seduta di ieri, la relatrice, deputata Sportiello, ha svolto la relazione.
  Chiede se vi siano deputati che intendono intervenire nella discussione.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), nel rilevare che nella serata odierna dovranno svolgersi ancora numerose audizioni in grado di fornire ulteriori elementi di riflessione, osserva che sarebbe preferibile svolgere il dibattito dopo la conclusione delle stesse.

  Marialucia LOREFICE, presidente, anche in relazione ad alcuni interventi svolti in precedenza facenti riferimento a una presunta compressione di tempi di esame in sede consultiva, invita ad impiegare il tempo a disposizione prima della ripresa dei lavori dell'Assemblea, per la discussione, ferma restando la possibilità di utilizzare quanto emergerà dalle successive audizioni nella fase di elaborazione del parere che la Commissione è chiamata ad esprimere.

  Vito DE FILIPPO (IV) si dichiara preliminarmente scosso dai toni utilizzati nel corso di un'audizione svoltasi oggi, in cui è stato effettuato un richiamo ad alcune parole pronunciate dal Pontefice, con un approccio e con modalità fortemente distanti da quelli propri di Papa Francesco, che egli considera un importante punto di riferimento.
  Sul piano metodologico, ricordando che la Commissione Affari sociali è vincolata dalla tempistica prevista per l'esame del provvedimento in Assemblea, rileva che si sta operando uno sforzo straordinario per condurre un esame approfondito rispetto a una materia difficile e divisiva. Invita, pertanto, a proseguire i lavori avendo come riferimento la calendarizzazione attualmente prevista per la proposta di legge in discussione, ferma restando la possibilità di procedere diversamente in caso di possibili modifiche del presente quadro di riferimento.

  Rossana BOLDI (LEGA), riallacciandosi all'intervento del collega de Filippo, concorda sull'opportunità di utilizzare il tempo a disposizione per la discussione. Riconoscendo la correttezza delle scelte operate dalla presidente Lorefice nel condurre i lavori, evidenzia tuttavia l'esigenza di esprimere un parere sul testo modificato dalla Commissione di merito.

  Marialucia LOREFICE, presidente, precisa che la questione sollevata dalla collega Pag. 216Boldi sarà trattata in sede di Ufficio di presidenza.

  Maria Teresa BELLUCCI (FdI), nel ringraziare la presidente, nella consapevolezza della tempistica attualmente prevista per l'esame del provvedimento in esame, ritiene che si debba dare la giusta attenzione al tema oggetto dello stesso e che la discussione in corso non possa rappresentare un mero «esercizio di stile» ma che debba, invece, consentire di dare un apporto concreto, entrando nel merito delle singole questioni. Per tali ragioni, ritiene che prima di esprimere il proprio parere alla Commissione vada assicurata la possibilità di valutare gli elementi di riflessione provenienti dalle audizioni di avere a disposizione il testo licenziato dalla Commissione Giustizia al termine della fase emendativa. Con queste premesse, reputa possibile per la Commissione offrire il proprio contributo all'introduzione di misure volte a prevenire le discriminazioni basate sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere. Concorda con il collega De Filippo sull'importanza delle modalità di interlocuzione e di mantenere toni pacati, anche al fine di poter dare un contributo concreto ai fini dell'elaborazione di un testo normativo che sia utile per le persone vittime di discriminazioni.

  Guido DE MARTINI (LEGA), nel constatare che nei primi due anni di legislatura la Commissione ha saputo confrontarsi sempre in maniera costruttiva rispetto ai temi esaminati, dichiara di non comprendere la ristrettezza dei tempi con la quale è chiamata nella circostanza attuale ad esprimere il proprio parere. Manifesta perplessità sulla scelta di concentrare l'attenzione solo sulle discriminazioni di cui possono essere vittime le persone a causa del loro orientamento sessuale, rilevando che vi sono situazioni meritevoli di maggior tutela, a partire dalla condizione vissuta da molti disabili. Reputa, pertanto, che la normativa proposta sia ideologica, liberticida e rappresenti una limitazione della libertà di espressione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ribadisce nuovamente che la Commissione è chiamata ad esaminare il provvedimento in sede consultiva e che non ha, pertanto, la possibilità di interferire sui tempi di esame, dovendo rispettare quanto deciso in sede di Conferenza dei presidenti di gruppo e la tempistica conseguentemente adottata dalla Commissione di merito.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), relatrice, nel concordare con i colleghi intervenuti in precedenza sulla capacità della Commissione di raggiungere un punto d'incontro sui temi che vengono esaminati, ritiene che anche in questo caso si possa essere evitare una contrapposizione ideologica rispetto alle competenze proprie della stessa Commissione. Nel riconoscere che vi possono essere riserve da parte di alcuni deputati sull'impostazione complessiva del testo in esame, ribadisce che l'esame in sede consultiva dovrebbe concentrarsi su quanto previsto dall'articolo 7 del testo unificato, tenuto conto del fatto che le norme di natura penale, contenute nei primi quattro articoli del provvedimento, esulano dalle competenze della Commissione. Rileva come nel corso delle audizioni svolte, e in parte anche nella discussione in corso, tale distinzione non sia stata sufficientemente compresa.

  Giuditta PINI (PD) ritiene utile porre nuovamente in evidenza che il testo in esame introduce delle aggravanti specifiche per reati già attualmente previsti dall'ordinamento. Ricorda che la proposta a prima firma Zan contempla solo tale aspetto e che nel corso del successivo esame presso la Commissione di merito è stato introdotto anche il tema della prevenzione, da sviluppare in contesti quali la scuola, la famiglia e i centri di aggregazione. Nel tranquillizzare circa il fatto che dirigenti scolastici e genitori continueranno ad avere voce in capitolo rispetto alle iniziative da adottare nelle singole scuole, rileva che nel corso della sua replica Massimo Gandolfini non ha risposto alla domanda da lei stessa posta relativa all'opportunità di prevedere, in generale, Pag. 217circostanze aggravanti per reati commessi nei confronti di determinate categorie di persone. Ricorda, infatti, che a partire dagli anni Novanta sono state introdotte previsioni in tal senso, per contrastare le violenze compiute su base razziale o religiosa. Evidenziando che sin dal 1974 l'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto che l'omosessualità non può in alcun modo essere considerata una patologia, segnala che nel decennio successivo l'Italia ha introdotto una normativa allora all'avanguardia per riconoscere la possibilità del cambio di sesso, che suscitò meno polemiche di quelle sviluppatesi in relazione al provvedimento in esame.
  Sottolinea che le violenze causate dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere sono in aumento e testimoniano la permanenza in alcuni settori della popolazione di un sentimento omofobico profondo. Da qui la necessità di introdurre aggravanti specifiche per l'istigazione al compimento di reati per motivi legati all'orientamento sessuale o all'identità di genere e, allo stesso tempo, di potenziare, con risorse adeguate, le strutture per la prevenzione.
  Ricorda che negli anni passati misure analoghe sono state utili anche per cambiare l'atteggiamento culturale in relazione, ad esempio, al ruolo delle donne o al pregiudizio razziale e ridurre l'accettazione sociale di determinati comportamenti. Segnala, in proposito, che nel corso del primo anno della presente legislatura si è registrato un aggravamento dei fenomeni di intolleranza, dovuto forse anche alla mancanza di impegno e attenzione da parte delle istituzioni.
  Nel ricordare che l'articolo 7 del testo unificato destina risorse a strutture già esistenti per ampliarne la capacità di intervento, osserva che l'introduzione di misure di prevenzione per accompagnare le norme penali rappresenta da sempre un obiettivo condiviso della Commissione.
  Nel ribadire che il testo in esame non costituisce una minaccia per la famiglia tradizionale e che rimane lecito manifestare il proprio personale non apprezzamento per l'omosessualità, segnala che la nuova normativa si prefigge lo scopo di scongiurare aggressioni violente e che restano perseguibili comportamenti come quelli che hanno portato alla condanna per diffamazione dello stesso Massimo Gandolfini. Sottolinea l'importanza di una formazione che educhi al rispetto delle differenze e osserva che la chiusura rispetto a temi quali l'educazione alla sessualità e all'affettività porta i giovani ad acquisire informazioni attraverso canali alternativi poco corretti, con conseguente aumento delle malattie veneree e delle gravidanze adolescenziali indesiderate.
  Ricordando che anche su temi estremamente delicati, quale ad esempio il testamento biologico, la XII Commissione è stata in grado di trovare una sintesi, reputa possibile offrire un contributo rispetto a un testo che risponda alle richieste dei soggetti coinvolti. Ritiene che un esito diverso rappresenterebbe un'occasione persa, una rinuncia ad affrontare le tematiche più controverse.

  Marialucia LOREFICE, presidente, fa presente che l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, possa svolgersi al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea, anche al fine di acquisire ulteriori elementi sulla tempistica dell'esame presso la Commissione di merito.

  Celeste D'ARRANDO (M5S) giudica decisamente improprio confondere situazioni di fragilità quali la disabilità, l'obesità o quelle potenzialmente causate dell'orientamento sessuale, segnalando che occorre tener conto della specificità di ciascuna condizione, fermo restando l'obiettivo di contrastare qualunque forma di violenza e di discriminazione. Segnala che, a fronte dell'esigenza di tutelare le vittime di discriminazioni, occorre effettuare un'attenta valutazione e che gli interventi normativi devono essere fatti in maniera «chirurgica». Nel ricordare che la discriminazione nei confronti delle persone obese rappresenta un problema culturale, legato alla mancata accettazione degli altri per ciò che sono, segnala come vi sia molto Pag. 218lavoro da fare anche per situazioni da più lungo tempo oggetto di attenzione, quale ad esempio la condizione da donna, come testimoniato dal ruolo femminile rappresentato nei messaggi pubblicitari. Con riferimento al tema della discriminazione basata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere, evidenzia l'importanza di educare sin dall'infanzia all'accettazione della diversità, al fine di prevenire fenomeni di violenza e di discriminazione, che segnano profondamente i soggetti colpiti. Per tali motivi, ritiene necessaria l'adozione di una normativa di tutela, dichiarandosi «sconvolta» dai toni e dal contenuto di alcune audizioni svolte. Nel ribadire che il testo in discussione non introduce alcun «bavaglio», osserva che vi è sempre la possibilità di esprimere le proprie convinzioni con rispetto e che non sempre è necessario manifestare in maniera aggressiva la propria riprovazione nei confronti di comportamenti che riguardano la sfera privata, segnalando che l'aggressività verbale può favorire il compimento di atti violenti.

  Marialucia LOREFICE, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa dei lavori dell'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 19.50 alle 19.55.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 22 luglio 2020.

Audizione informale di Maria Alessandra Donà, membro della Comunità Giovanni XXIII Veneto, di Emmanuele Di Leo, presidente di Steadfast Onlus, dell'Associazione Scienza & Vita, di Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell'Associazione medici cattolici italiani (AMCI) e di Carlo Dionedi, responsabile Area politica dell'Associazione nazionale famiglie numerose, nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del testo unificato C. 107 Boldrini e abb., recante «Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 20 alle 22.10.