CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 luglio 2020
413.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 21 luglio 2020.

Audizioni informali sulle ricadute sociali dell'emergenza epidemiologica, con particolare riferimento alle problematiche dell'infanzia, degli anziani e delle persone con disabilità.
Rappresentanti della Federazione italiana per il superamento dell'handicap (FISH) e della Federazione tra le Associazioni nazionali delle persone con disabilità (FAND).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 12.50.

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Gianluca Abbate, consigliere nazionale del Notariato con delega al Terzo settore e al sociale.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.50 alle 13.15.

Cittadinanzattiva.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.15 alle 13.35.

Luca Degani, presidente dell'Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) Lombardia.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.35 alle 13.55.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 21 luglio 2020.

Delega al Governo per riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e universale.
Emendamenti C. 687-2155-2249-A.

  Il Comitato si è riunito dalle 14 alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 21 luglio 2020. — Presidenza della presidente Marialucia LOREFICE.

  La seduta comincia alle 14.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Marialucia LOREFICE, presidente, comunica che il deputato Edoardo Ziello ha cessato di far parte della Commissione e che entra a farne parte il deputato Nicola Molteni.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019.
C. 2572 Governo.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020.
C. 2573 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 14: Stato di previsione del Ministero della salute.
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto del provvedimento.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, dei disegni di legge recanti «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2019» (C. 2572 Governo) e «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2020» (C. 2573 Governo), con riferimento allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella 2) (limitatamente alle parti di competenza), allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (Tabella 4) (limitatamente alle parti di propria competenza) nonché allo stato di previsione del Ministero della salute (Tabella 14).
  Ricorda, altresì, che nel corso dell'esame in sede consultiva, presso le Commissioni di settore possono essere presentati emendamenti.
  Per quanto concerne il regime di ammissibilità delle proposte emendative, fa presente che il disegno di legge di approvazione del rendiconto è sostanzialmente inemendabile.Pag. 146
  Per quanto riguarda, invece, il regime di presentazione degli emendamenti riferiti al disegno di legge di assestamento, in sede consultiva possono essere presentati emendamenti riferiti alle rispettive parti di competenza di ciascuna Commissione con compensazioni a valere sulle medesime parti di competenza ovvero su parti di competenza di altre Commissioni, nonché emendamenti migliorativi dei saldi – e in quanto tali privi di compensazione finanziaria – riferiti alle predette parti di competenza. Tali emendamenti possono essere altresì presentati anche direttamente in Commissione bilancio.
  L'esame in sede consultiva si conclude con l'approvazione di una relazione per ciascun disegno di legge. Possono essere presentate relazioni di minoranza.
  Le relazioni approvate, unitamente alle relazioni di minoranza e agli eventuali emendamenti approvati, sono trasmessi alla Commissione bilancio.
  Ricorda, infine, che il termine per la presentazione di emendamenti alle parti di competenza del disegno di legge di assestamento è stato fissato alle ore 18 della giornata odierna.
  Dà quindi la parola al relatore, deputato Rizzo Nervo, affinché illustri i contenuti dei provvedimenti in esame.

  Luca RIZZO NERVO (PD), relatore, partendo dall'analisi del disegno di legge di rendiconto, con specifico riferimento alle competenze della Commissione Affari sociali, segnala in primo luogo che, come analizzato dalla Corte dei conti nella Relazione sul Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2019, lo stato di previsione del Ministero della salute presenta una dotazione finanziaria iniziale di 1.626 milioni che, grazie a un incremento di circa 456 milioni data dalla gestione in corso d'anno, è aumenta a circa 2.084 milioni di euro nelle previsioni definitive, con un consuntivo di impegni di spesa pari a 1.879 milioni (in consistente diminuzione rispetto ai 2.779 milioni del 2018) e pagamenti di competenza pari a 1.393 milioni (2.198 milioni nel 2018).
  Per quanto riguarda i pagamenti, segnala che la quota di pagamenti dello stato di previsione del Ministero della salute, pari a poco più di 1.393 milioni nel 2019, in rapporto agli impegni di spesa per competenza, scende nel complesso dal 79,1 per cento del 2018 a circa il 74 per cento, rilevando una crescita dei residui di stanziamento, anche a causa, come segnala la Corte dei conti nel giudizio di parificazione del Rendiconto 2019, della difficoltà di tradurre in realizzazioni effettive interventi di particolare significato, come il mancato perfezionamento di diciotto convenzioni con le Regioni beneficiarie dei fondi assegnati per investimenti, oltre al ritardo nelle procedure di cofinanziamento delle Regioni per le somme da assegnare agli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) per acquisti di apparecchiature e macchinari.
  Con riferimento ai residui passivi accertati al 31 dicembre, il totale di 1.111,6 milioni rappresenta un dato in aumento del 42 per cento rispetto al 2018 (781 milioni), con residui da impegni pari a 1.031 milioni e residui di stanziamento – vale a dire spese previste in bilancio per le quali non si è ancora avuto l'impegno – pari a 80 milioni, pressoché interamente provenienti dalla gestione di competenza e non dagli esercizi precedenti.
  Con specifico riferimento alla ripartizione degli stanziamenti per missione, nel 2019 la dotazione iniziale di competenza per la Tutela della salute, pari a 1.290 milioni, risulta in diminuzione del 39 per cento rispetto al 2018 (2.109 milioni), con stanziamenti definitivi pari a 1.583 milioni di euro (2.410 milioni nel 2018), che equivalgono al 76 per cento delle risorse gestite nell'intero stato di previsione.
  La Missione «Ricerca e innovazione» presenta invece risorse definitive stanziate per 407 milioni, in aumento del 26 per cento rispetto al 2018 (322 milioni). Tra i programmi di maggior rilievo nell'ambito della Missione «Tutela della salute», il programma «Prevenzione e promozione della salute umana ed assistenza sanitaria al personale navigante e aeronavigante», ha uno stanziamento definitivo di competenza Pag. 147pari a 140 milioni, in lieve diminuzione rispetto al 2018 e impegni di spesa per 73 milioni (di cui pagati oltre 70 milioni).
  Fa presente che il programma «Sanità pubblica veterinaria» vede un aumento di circa il 5 per cento degli stanziamenti definitivi nel 2019 (35,2 milioni). In merito, si rileva l'entrata a regime della ricetta elettronica, introdotta dalla legge n. 167 del 2017, che consente la tracciabilità dei medicinali veterinari lungo tutta la filiera e la maggiore efficacia delle procedure di controllo, anche ai fini del monitoraggio del fenomeno dell'antibiotico-resistenza.
  Il programma «Programmazione del SSN per l'erogazione dei LEA» presenta uno stanziamento definitivo di competenza di 564 milioni di circa i due terzi inferiore rispetto al 2018 (1.540 milioni), riduzione dovuta a quanto sopra indicato in merito al mancato perfezionamento di alcune convenzioni con le Regioni beneficiarie dei fondi assegnati per investimenti e al ritardo nelle procedure di assegnazione agli IRCCS di risorse per consumi intermedi.
  Per quanto riguarda il programma «Vigilanza sugli enti e sicurezza delle cure», si registra un lieve aumento degli stanziamenti definitivi per l'attività di gestione relativa agli indennizzi previsti dalla legge n. 210 del 1992 in favore di soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati.
  Crescono inoltre i fondi della Missione «Ricerca e innovazione» (+26 per cento) per la parte gestita dal Ministero della salute, da attribuire prevalentemente al programma «Ricerca per il settore della sanità pubblica», che si avvale nel 2019 di risorse per 395 milioni, con impegni di spesa effettuati pressoché per l'intero importo.
  Per quanto concerne lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, nella Missione 2 «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali» sono registrati impegni per 109.320 milioni di euro (-8,2 per cento rispetto al 2018), di cui il 69,8 per cento assorbiti dal finanziamento del programma Concorso dello Stato al finanziamento della spesa sanitaria, con uno stanziamento definitivo di competenza pari a 76.309 milioni di euro e non trascurabili residui (18.317 milioni di euro), seppur inferiori al 2018.
  Rispetto ai capitoli di interesse del programma, si segnalano: il cap. 2700 Fondo sanitario nazionale, una quota del quale è destinata alla Regione siciliana, mentre le restanti risorse finanziano le spese sanitarie vincolate agli obiettivi del piano sanitario nazionale; il cap. 2701 Finanziamento del Fondo sanitario nazionale in relazione alle minori entrate dell'Irap, importo stimato destinato a provvedere alla compensazione dell'eventuale mancato gettito fiscale dell'IRAP (nella parte dedicata alla sanità), configurandosi come un meccanismo di salvaguardia in grado di non condizionare il livello del finanziamento sanitario all'andamento del ciclo economico e, in ultima analisi, all'andamento delle entrate fiscali; il cap. 2862 Somme da erogare alle regioni a statuto ordinario a titolo di compartecipazione all'IVA (per le Regioni a statuto ordinario).
  Fa presente, poi, che sono state interamente pagate nel 2019 le somme stanziate per il Fondo per il concorso al rimborso alle regioni per l'acquisto di medicinali particolari (cap. 2710) per 1.000 milioni di euro e quelle per il Fondo regolamentazione payback anni 2013-2017 (cap. 2704) per 806 milioni.
  Infine, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala il cap. 7464 Edilizia sanitaria, con previsioni definitive pari a 570 milioni di euro (in crescita rispetto all'anno precedente quando erano 305 milioni), che tuttavia non risultano pagati andando ad incrementare per l'intero ammontare i residui passivi.
  Nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la Missione di maggior interesse per le politiche sociali è la Missione 24 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» con Pag. 148risorse dedicate alla prevenzione e riduzione delle condizioni di bisogno e di disagio delle persone e delle famiglie, all'integrazione e all'inclusione sociale. La Missione 24, con uno stanziamento iniziale di competenza pari a 39.028 milioni (in crescita rispetto ai 32.828 milioni nel 2018) che si riducono a 38.218 milioni nelle previsioni definitive, è articolata in due programmi: «Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali ecc.» e «Terzo settore (associazionismo, volontariato, Onlus e formazioni sociali) ecc.». L'incremento degli stanziamenti definitivi della Missione rispetto all'anno precedente è determinato segnatamente dalla crescita del programma Terzo settore (24.2), che passa da 102,7 milioni del 2018 a circa 421,6 del 2019, in conseguenza degli impegni di spesa attivati grazie ai decreti attuativi della legge delega n. 106 del 2016 di riforma del Terzo settore, oltre che dall'aumento delle risorse ascritte al programma «Trasferimenti assistenziali a enti previdenziali, finanziamento nazionale spesa sociale, programmazione, monitoraggio e valutazione politiche sociali e di inclusione attiva» (24.12) dai 32.712 milioni del 2018 ai 37.796 milioni nel 2019.
  Nell'ambito della gestione delle politiche sociali, come emerge dalla Relazione sul Rendiconto 2019 della Corte dei conti, il Ministero in oggetto ha, come di consueto, ripartito e distribuito le risorse finanziarie tra i principali fondi: Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza (FIA) per 28,8 milioni (+1,7 per cento rispetto al 2018), Fondo per le non autosufficienze (FNA) per 573,2 milioni (+20 per cento) e Fondo nazionale per le politiche sociali (FNPS) per 400,9 milioni (+46 per cento).
  Con riferimento al programma «Trasferimenti assistenziali», che assorbe circa il 98,9 per cento delle risorse della Missione 24, nel 2019 esso ha presentato impegni di spesa pari a 35.155 milioni, dedicati per la maggior parte (il 53,4 per cento) ai trasferimenti per invalidità civile, non autosufficienza e persone con disabilità pari a 18.779 milioni (19.364 milioni nel 2018). Il 96,3 per cento di tali risorse (18.078 milioni, interamente pagati in corso d'anno) è concentrata nel cap. 3528, relativo al trasferimento all'INPS delle somme per il pagamento delle pensioni agli invalidi civili, ciechi e sordomuti. Per le politiche per l'infanzia e la famiglia sono state impegnate risorse per 5.900 milioni nel 2019 (5.221 milioni nel 2018), assorbiti per un ammontare di 1.768 milioni dal cap. 3427 Spese per politiche per l'infanzia e per 2.854 milioni dal cap. 3520 Oneri relativi alla famiglia.
  Segnala che all'interno del programma relativo ai Trasferimenti assistenziali è altresì di rilievo la dotazione del Fondo per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale (cap. 3550), con una previsione iniziale e finale di competenza di 347 milioni, che risultano interamente pagati e impegnati nel corso del 2019. Si ricorda che nel 2018 le risorse del fondo, pari a 2.059 milioni, sono state utilizzate per l'erogazione del beneficio economico collegato al Reddito di inclusione (ReI), la misura unica nazionale di contrasto alla povertà decaduta con l'avvio del Reddito e della Pensione di cittadinanza.
  Il programma 24.2 «Terzo settore e responsabilità sociale delle imprese e delle organizzazioni» presenta uno stanziamento iniziale di circa 98,9 milioni di euro che sale a 421,6 milioni nello stanziamento definitivo.
  Ricorda che l'articolo 3 del decreto-legge n. 86 del 2018 ha attribuito al Ministro delegato dal Presidente del Consiglio le funzioni relative alle politiche per la famiglia e le disabilità, precedentemente svolte dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con particolare riferimento alle funzioni di indirizzo e coordinamento delle politiche volte alla tutela dei diritti e alla promozione del benessere della famiglia, di interventi per il sostegno della maternità e della paternità (anche al fine del contrasto della crisi demografica), di conciliazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia, di misure di sostegno alla famiglia, alla genitorialità e alla natalità. Le relative risorse sono state Pag. 149pertanto trasferite nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Nella Missione «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, le risorse d'interesse della XII Commissione sono, in particolare, allocate nei seguenti capitoli: cap. 2102 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di sostegno alla famiglia, con una previsione iniziale e definitiva pari a circa di 108 milioni, interamente impegnati e pagati in corso d'anno; cap. 2134 Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri destinata alle politiche in materia di adozioni internazionali ed al funzionamento della Commissione per le adozioni, con una previsione definitiva di competenza di 24,3 milioni (25 milioni nel 2018), risorse interamente impegnate e pagate nel corso del 2019; cap. 2118 Somma da assegnare all'ufficio dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza, con una previsione invariata nel 2019 di circa 2,2 milioni; cap. 2137 Somme da assegnare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il finanziamento del Fondo di sostegno alla natalità con una previsione definitiva di 22,4 milioni, impegnate a consuntivo per lo stesso importo e interamente pagate; cap. 2090 Fondo per il sostegno del ruolo di cura e assistenza del caregiver familiare, istituito dalla legge di bilancio 2018 (commi 254-256 dell'articolo 1 della legge n. 205 del 2017), con una dotazione iniziale di 20 milioni per ciascun anno del triennio 2018-2020, successivamente incrementato di 5 milioni dalla legge di bilancio 2019 (articolo 1, commi 483-484, della legge n. 145 del 2018), con uno stanziamento definitivo di 24,5 milioni di euro, interamente impegnati e pagati.
  Segnala, infine, il cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per l'attuazione delle politiche antidroga, con una previsione definitiva di 16,7 milioni (in crescita rispetto al dato 2018 pari a 4,3 milioni), interamente impegnata a consuntivo e quasi interamente pagata in corso d'anno.
  Passando al disegno di legge di assestamento, ricorda che, in termini generali, con tale strumento si correggono, in corso d'anno, le previsioni già approvate con la legge di bilancio 2020.
  Le voci di interesse per la XII Commissione ricadono in tre diversi stati di previsione: il Ministero della salute (tabella n. 14) e, per quanto di competenza con riferimento alle voci di interesse sanitario e sociale, il Ministero dell'economia e finanze (tabella n. 2) e il Ministero del lavoro e delle politiche sociali (tabella n. 4).
  Lo stato di previsione del Ministero della salute reca, per l'anno finanziario 2020, spese iniziali per circa 1.782,7 milioni di euro e 2.016,9 milioni in conto cassa. La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2020 risultava pari a 132,0 milioni per la parte corrente e 223,5 milioni per la parte in conto capitale, per un totale presunto di 355,5 milioni di euro. Le previsioni assestate dal disegno di legge in esame risultano complessivamente pari a 3.283,1 milioni per la parte di competenza e a 3.589 milioni in conto cassa, con variazioni proposte per atti amministrativi nel periodo gennaio-maggio 2020, pari a 1.501,4 milioni per competenza e 1.570 per cassa. Le variazioni proposte con il presente provvedimento ammontano invece a circa 1 milione in conto competenza e 2,1 milioni in conto cassa, e riguardano l'integrazione di spese di natura indifferibile o inderogabile, di esiguo ammontare rispetto al totale delle previsioni iniziali stanziate complessivamente nello stato di previsione. La consistenza dei residui iniziali, a seguito della loro quantificazione operata in via definitiva con il Rendiconto 2019, ammonta ora a 1.111,6 milioni, di cui 625,3 milioni provenienti da esercizi precedenti, e 486,3 milioni come residui di nuova formazione, con una variazione proposta in aumento con il presente provvedimento di 756,1 milioni di euro rispetto alla stima iniziale presunta di 355,5 milioni.
  Per quanto riguarda la Missione «Tutela della salute», complessivamente, in termini di competenza, si sono registrati Pag. 150incrementi per 1.498 milioni di euro da variazioni per atti amministrativi, che derivano pressoché interamente dagli incrementi del programma 20.3 «Programmazione del SSN per l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza». Gli incrementi per atti amministrativi, che provocano un aumento più che doppio delle somme assegnate alla Missione «Tutela della salute» nel presente stato di previsione, sono ascrivibili per la quasi totalità a spese in conto capitale (nuovo cap. 7117, +1.467 milioni circa), corrispondenti a somme da trasferire al Commissario straordinario per l'attuazione ed il coordinamento delle misure per il contenimento ed il contrasto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Per quanto riguarda l'altra Missione ascritta allo stato di previsione del Ministero della salute, vale a dire Ricerca e innovazione (17), si rileva che la modesta variazione in aumento degli stanziamenti di competenza (+21,6 milioni) è pressoché interamente ascrivibile al programma Ricerca per il settore della sanità pubblica (17.20), prevalentemente al cap. 3398 relativo ai Trasferimenti alle amministrazioni pubbliche per la ricerca medico-sanitaria e la tutela della salute.
  Di interesse sanitario è il programma 3.6, relativo al concorso dello Stato alla spesa sanitaria, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, Missione «Relazioni finanziarie con le autonomie territoriali». Il programma presenta previsioni iniziali di spesa per 77.168,9 milioni di euro, con incrementi in dipendenza di atti amministrativi pari a 7.451,0 milioni. Non sono ascritte variazioni con il presente provvedimento.
  Il cap. 2700 Fondo sanitario nazionale registra una complessiva variazione di competenza, identica alla variazione di cassa, pari a 2.466,3 milioni di euro per effetto dell'incremento in dipendenza di atti amministrativi, dovuto ai nuovi riparti effettuati a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. Non sono state proposte variazioni di competenza con il presente provvedimento, mentre è proposta una variazione in aumento dei residui per oltre 4.065 milioni. Con riferimento al cap. 2701 Finanziamento del Fondo sanitario nazionale, in relazione alle minori entrate IRAP (stanziamento frutto di stima approssimata da rivedere in sede di formazione del disegno di legge di bilancio per l'anno successivo), lo stanziamento stimato di competenza è pari a 400 milioni. Si registra esclusivamente un incremento proposto dei residui pari a oltre 1.730 milioni di euro.
  Nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze si segnala in ultimo la Missione «Infrastrutture pubbliche e logistica» (14) che consta di un unico programma «Opere pubbliche e infrastrutture» (14.8) ed un unico capitolo Somme da erogare per interventi in materia di edilizia sanitaria pubblica (cap. 7464), con 626 milioni assegnati in conto competenza rimasti invariati nelle previsioni assestate, per il sostegno alle Regioni finalizzato alla realizzazione di opere sanitarie in conto capitale. Per questo programma/capitolo si propongono esclusivamente variazioni in aumento in conto residui pari a oltre 701 milioni di euro.
  Nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, per quanto riguarda la Missione di interesse per la XII Commissione, «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» (24), le variazioni in aumento proposte dal disegno di legge in esame sono ascrivibili prevalentemente a variazioni in conto residui (+2.654,7 milioni proposti con il presente provvedimento), mentre le variazioni in aumento in conto competenza sono interamente disposte per atti amministrativi ascrivibili per la totalità al programma 3.2 «Trasferimenti assistenziali».
  Con riferimento al programma 3.1, segnala il cap. 5247 Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel terzo settore che, per effetto dei provvedimenti urgenti dovuti all'emergenza epidemiologica da COVID-19 (articolo 67 del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto Rilancio), incrementa le previsioni Pag. 151assestate di complessivi 105 milioni di euro passando ad un totale di 139 milioni per il 2020.
  Per quanto concerne il programma 3.2 «Trasferimenti assistenziali», le variazioni in conto competenza, esclusivamente dipendenti da atti amministrativi, determinano un incremento delle risorse ascritte per competenza pari a complessivi 4.072 milioni di euro, arrivando ad un assestato di 44.141 milioni rispetto alle previsioni iniziali di 40.069 milioni. Circa 2.874 milioni dell'incremento (il 70,6 per cento) sono ascrivibili a variazioni di atti amministravi relative alle Politiche per l'infanzia e la famiglia, di cui 1.569 milioni relativi al cap. 3519 Indennità per congedo parentale e bonus per acquisto di servizi di baby-sitting, risorse a cui si aggiungono quelle ulteriori (67,6 milioni) stanziate con il nuovo capitolo 3619 relativo agli oneri per indennità di congedo parentale e al bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting da corrispondere per fronteggiare l'emergenza sanitaria nazionale da COVID-19 ai lavoratori dipendenti del settore pubblico. Con riferimento alla disabilità, si segnala l'incremento del cap. 3553 Fondo per la disabilità grave (cosiddetto Fondo «Dopo di noi») con un incremento di 20 milioni (articolo 104 del decreto-legge n. 34 del 2020, cosiddetto Rilancio) in dipendenza di atti amministrativi e previsioni assestate che aumentano pertanto a 78,1 milioni di euro. Gli incrementi dei residui, per questo Fondo, ammontano a 65,8 milioni di euro.
  Ulteriori risorse stanziate per l'emergenza da COVID-19 si segnalano con riferimento alla Lotta contro la povertà, con l'istituzione del cap. 3719 relativo al Fondo per il reddito di emergenza (REM), introdotto dall'articolo 82 del decreto-legge n. 34 del 2020 in favore dei nuclei familiari in condizioni di necessità economica in conseguenza all'emergenza sanitaria nazionale, che presenza previsioni in assestamento pari a 954,6 milioni dovuti ad incrementi per atti amministrativi di pari importo nel periodo gennaio-maggio 2020.
  Fa presente che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze sono allocate risorse di interesse per la Commissione XII riferite, in particolare, alle Politiche per la famiglia nell'ambito della Missione 14 «Diritti sociali, politiche sociali e famiglia» (24) che presenta un totale di Missione pari a 1.124 milioni per competenza. Nell'ambito della Missione è ascritto, per lo stato di previsione in esame, il programma 14.1 «Famiglia, pari opportunità e situazioni di disagio» (24.5) (precedentemente denominato Protezione sociale per particolari categorie), che assorbe circa il 20 per cento delle risorse della Missione, per un ammontare di competenza pari a 220,4 milioni di euro con variazioni in aumento in dipendenza di atti amministrativi pari a circa il doppio delle previsioni iniziali (+203 milioni), dovuti prevalentemente agli incrementi di riparto per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, con previsioni assestate finali pari a 423,4 milioni di euro. Tra i capitoli di interesse nell'ambito del citato programma 14.1, che riguardano interventi aggiuntivi rispetto a quelli attivati con le risorse indirizzate ad analoghe finalità nell'ambito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si segnala il cap. 2102 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei ministri per le politiche di sostegno alla famiglia che fa registrare una previsione assestata di 225,4 milioni, in aumento di 150 milioni per effetto di atti amministrativi, anche a carattere emergenziale, rispetto alle previsioni iniziali (circa 75,4 milioni).
  Segnala, inoltre, due nuovi capitoli rilevanti, istituiti per dare conto delle risorse dirette a nuovi Fondi per far fronte all'emergenza da COVID-19: il cap. 2131 Somme da trasferire alla Presidenza del Consiglio dei ministri per il fondo di sostegno per le strutture semiresidenziali per persone con disabilità, con una previsione assestata di 40 milioni, interamente ascrivibile all'incremento dovuto ad atti amministrativi (articolo 104 del decreto-legge n. 34 del 2020); il cap. 2150 Somma da trasferire alla Presidenza del Consiglio Pag. 152dei ministri per il Fondo destinato all'adozione di iniziative di solidarietà a favore dei familiari di medici, personale infermieristico e operatori socio-sanitari che durante l'emergenza da COVID-19 hanno contratto in servizio una patologia alla quale sia conseguita la morte, con 10 milioni di euro come previsioni assestate per competenza e cassa, anche in questo caso per effetto di incrementi per atti amministrativi (articolo 22-bis del decreto-legge n. 18 del 2020).
  Infine, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, al sopra citato programma 14.1 «Famiglia, pari opportunità e situazioni» di disagio sono allocate anche le risorse per l'attuazione dell'azione Lotta alle dipendenze, iscritte al cap. 2113 Somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'attuazione delle politiche antidroga, con una dotazione di competenza iniziale e assestata coincidente (4,5 milioni).

  Marialucia LOREFICE, presidente, rinvia il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo ad altra seduta.

Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere.
Testo unificato C. 107 Boldrini e abb.
(Parere alla II Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marialucia LOREFICE, presidente, ricorda che la Commissione è oggi convocata, in sede consultiva, per l'esame del testo unificato delle proposte di legge C. 107 Boldrini e abbinate, recante «Modifiche agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale, in materia di violenza o discriminazione per motivi di orientamento sessuale o identità di genere», adottato come testo base dalla Commissione di merito per il prosieguo dell'esame. Al riguardo, fa presente che la presidente della II Commissione, con lettera del 16 luglio scorso, ha rappresentato che l'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della predetta Commissione, considerata la calendarizzazione del provvedimento in Assemblea, prevista per il 27 luglio prossimo, ha unanimemente convenuto di richiedere alle Commissioni competenti in sede consultiva di esprimere un parere sul testo base adottato.
  Prima di dare la parola alla relatrice, deputata Sportiello, per lo svolgimento della relazione, avverte che al termine della seduta è convocata una riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, con riferimento al prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Gilda SPORTIELLO (M5S), relatrice, fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame, in sede consultiva, per le parti di competenza, del testo unificato adottato come testo base dalla Commissione Giustizia, recante misure di prevenzione e contrasto della violenza e della discriminazione per motivi legati al sesso, al genere, all'orientamento sessuale e all'identità di genere. Precisa che il testo in esame deriva da cinque proposte di legge presentate da diversi gruppi parlamentari. Il 24 ottobre 2019 la Commissione Giustizia ha avviato l'esame della proposta di legge C. 569. Successivamente, sono state abbinate le altre quattro proposte di legge ed è stato, quindi, ampliato l'ambito dell'istruttoria legislativa, aggiungendo al contrasto all'omofobia il contrasto alla violenza e alle discriminazioni per motivi di genere. Dopo lo svolgimento di un ciclo di audizioni informali, nella seduta del 30 giugno, il relatore, deputato Zan, ha presentato una proposta di testo unificato, che il 14 luglio è stato adottato come testo base per il proseguo dei lavori della Commissione.
  Il testo unificato si compone di nove articoli. In particolare, l'articolo 1 novella l'articolo 604-bis del codice penale, «Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa», per aggiungere, ad alcune delle Pag. 153condotte ivi richiamate – istigazione a commettere o commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, promozione di o partecipazione a organizzazioni, associazioni, movimento o gruppi aventi tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi – i motivi di discriminazione fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere modificando, conseguentemente, la rubrica del predetto articolo.
  L'articolo 2 modifica l'articolo 604-ter del codice penale, integrando l'aggravante di discriminazione – prevista per i reati punibili con pena diversa da quella dell'ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso ovvero al fine di agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità – con i motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere.
  L'articolo 3 interviene sulla cosiddetta legge Mancino (decreto-legge n. 122 del 1993), che completa la richiamata legislazione vigente in materia di contrasto delle discriminazioni, prevedendo le sanzioni accessorie in caso di condanna per discriminazione. Vengono modificati il titolo del decreto-legge, attualmente relativo alle misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa, aggiungendovi il riferimento alle discriminazioni fondate sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, e l'articolo 1 del decreto medesimo, relativo alle pene accessorie applicabili in caso di condanna per un reato di odio o di discriminazione. In particolare, le modifiche apportate all'articolo 1 riguardano il campo di applicazione delle pene accessorie (che viene esteso ai delitti di cui agli articoli 604-bis e 604-ter del codice penale) e la disciplina del lavoro di pubblica utilità. Con riferimento all'oggetto del lavoro di pubblica utilità, si prevede che esso possa essere prestato anche presso associazioni di tutela delle vittime dei reati di odio e discriminazione. Con riguardo al lavoro di pubblica utilità prestato a favore delle organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, si sostituisce il riferimento agli extracomunitari con quello agli stranieri, che ricomprende anche i cittadini di Stati membri dell'Unione europea.
  L'articolo 4 interviene sul codice di procedura penale (articolo 90-quater) per inserire le persone offese da reati commessi con odio fondato sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere, tra i soggetti in condizione di particolare vulnerabilità, che giustifica, nell'ambito del procedimento penale, l'adozione di specifiche cautele soprattutto nell'assunzione delle prove.
  L'articolo 5 istituisce la Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, individuando nel 17 maggio il giorno dedicato alla promozione della cultura del rispetto e dell'inclusione nonché al contrasto dei pregiudizi, delle discriminazioni e delle violenze motivati dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, in attuazione dei princìpi di uguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione. Spetterà alle pubbliche amministrazioni, nel corso della Giornata, organizzare iniziative – in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado – per realizzare tali finalità. In base alla richiamata legge n. 54 del 1977 (articoli 2 e 3), le solennità civili previste per legge non determinano riduzioni dell'orario di lavoro negli uffici pubblici né, quando cadono nei giorni feriali, costituiscono giorni di vacanza o possono comportare riduzione di orario per le scuole. L'istituzione della Giornata nazionale dovrà avvenire senza ulteriori oneri per il bilancio dello Stato.
  L'articolo 6 integra il catalogo delle competenze dell'Ufficio per il contrasto delle discriminazioni della Presidenza del Consiglio (UNAR). Intervenendo sull'articolo 7 del decreto legislativo n. 215 del 2003, il provvedimento in oggetto demanda al predetto Ufficio – in consultazione con le amministrazioni locali, le organizzazioni di categoria e le associazioni – l'elaborazione triennale di una strategia nazionale Pag. 154per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere. Il documento dovrà definire gli obiettivi e individuare misure relative all'educazione e istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media e dovrà individuare specifici interventi volti a prevenire e contrastare l'insorgere di fenomeni di violenza e discriminazione fondati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere.
  L'articolo 7 incrementa di 4 milioni di euro, a decorrere dal 2020, il Fondo pari opportunità della Presidenza del Consiglio, per finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno delle vittime. È prevista l'emanazione di un regolamento governativo contenente un programma per la realizzazione in tutto il territorio nazionale di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere, volti a prestare assistenza legale, sanitaria, psicologica, alloggio e vitto non solo alle vittime dei reati di odio e discriminazione commessi per tali motivi, ma anche per tutti coloro che si trovino in condizione di vulnerabilità legata all'orientamento sessuale o all'identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento. I centri potranno essere gestiti dagli enti locali o dalle associazioni operanti nel settore e dovranno operare in sinergia con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali. Spetterà al regolamento individuare i requisiti organizzativi dei centri, le loro tipologie e le categorie professionali che vi potranno operare nonché le modalità di erogazione dei servizi.
  Tale disposizione attiene alle competenze della Commissione Affari sociali, in quanto richiama espressamente gli aspetti assistenziali delle prestazioni fornite alle vittime dei reati.
  Fa presente, poi, che l'articolo 8 demanda all'Istituto nazionale di statistica (Istat) lo svolgimento di indagini – con cadenza almeno triennale – sulle discriminazioni, sulla violenza e sulle caratteristiche dei soggetti più esposti al rischio, al fine di verificare l'applicazione della riforma e implementare le politiche di contrasto delle discriminazioni per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, oppure fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere. L'Istat dovrà applicare i quesiti contenuti nell'Indagine sulle discriminazioni condotta dall'Istituto medesimo a partire dal 2011.
  L'articolo 9, infine, reca la disposizione di copertura finanziaria.

  Marialucia LOREFICE, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta per consentire lo svolgimento dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prima dell'inizio delle votazioni in Assemblea.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 15.10.