CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2020
409.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
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  Mercoledì 15 luglio 2020. — Presidenza della presidente Licia RONZULLI. — Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, la professoressa Maria Rita Parsi, psicologa, psicopedagogista e psicoterapeuta.

  La seduta comincia alle 8.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta verrà redatto il resoconto sommario e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti in diretta – dall'esterno – sia sulla web tv Camera che su quella del Senato.
  Non essendovi osservazioni contrarie tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
Audizione di esperti in psicologia e criminologia.

  Prosegue la procedura informativa, sospesa nella seduta dell'8 luglio scorso.

  La PRESIDENTE informa che la dottoressa Bruzzone, per un sopravvenuto e non rinviabile impegno in sede giudiziaria come consulente tecnico, ha comunicato, scusandosi, di non poter essere presente oggi.
  Ringrazia, quindi, la professoressa Parsi per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e a fornire il suo contributo sulle questioni afferenti alla violenza tra i minori e ai danni di bambini e adolescenti. Dà quindi la parola all'audita.

  La professoressa Maria Rita PARSI esprime alla Commissione il proprio sconcerto per il tenore della serie televisiva dal titolo Gangs of London. Si tratta di una serie, trasmessa in replica nel primissimo pomeriggio su Sky Atlantic, nella quale Pag. 211sono rappresentate scene di estrema violenza, con barbare decapitazioni, orge esplicite e festini a base di droghe. A suo parere la proiezione in una fascia pomeridiana, nella quale molti bambini e adolescenti sono potenzialmente davanti allo schermo, di tali programmi rischia di amplificare e di alimentare un contesto di violenza nocivo soprattutto per i minori. Non bisogna infatti in nessun modo sottovalutare l'impatto che il virtuale ha sullo sviluppo dei più piccoli. Il virtuale con la sua pervasività ha ormai assunto il ruolo di terza agenzia educativa, dopo la famiglia e la scuola. Questo ruolo si è ulteriormente accentuato proprio nel periodo del lockdown: l'avvio della didattica a distanza infatti ha aumentato, sommandosi alle ore già trascorse online per giochi e altre attività socio-ricreative, la permanenza in rete di tanti bambini ed adolescenti con un evidente impatto anche a livello neurochimico. Dopo aver riferito alla Commissione sugli esiti di una interessante indagine, GAP-Giovani alla prova, condotta dal CNR-Irpps, evidenzia come l'aumento delle relazioni «virtuali» e le limitazioni alla libertà di circolazione dovute alla emergenza epidemiologica, siano stati percepiti da alcuni minori come una vera e propria prigionia. Purtroppo per molti altri la situazione emergenziale ha invece alimentato una visione del virtuale come rifugio, come strumento di fuga dalla realtà.
  Sottolinea quindi l'importanza della scuola la quale deve rappresentare il punto di partenza per un vero e proprio cambiamento. È necessario, a suo parere, prevedere in ogni struttura scolastica delle équipe di sostegno medico, psico-pedagogico. Le scuole devono essere inserite all'interno di una rete collegata con i servizi socio sanitari e con i soggetti del terzo settore presenti sui territori. Ricorda in proposito la positiva esperienza portata avanti in un municipio capitolino di decentramento culturale. Affronta poi il tema della salute mentale e di come su di essa contesti familiari difficili o in crisi possano influire. Occorre fornire ai genitori e ai docenti gli idonei strumenti per prevenire l'insorgere di comportamenti violenti ed aggressivi.

  La PRESIDENTE, dopo aver ringraziato la professoressa Parsi per l'intervento svolto, dichiara aperto il dibattito.

  L'onorevole Maria SPENA (FI), nel condividere quanto affermato dall'audita circa l'importanza della scuola come centro educativo, sottolinea come essa possa svolgere un ruolo di primario rilievo anche nella prevenzione della violenza in ambito domestico familiare, favorendone la precoce emersione. A ben vedere la cronaca ci consegna drammatiche notizie di minori uccisi in famiglia, minori vittime di reiterati maltrattamenti, spesse volte non colti o addirittura ignorati dalle scuole. Pone quindi quesiti all'audita in merito alla esigenza di un maggior collegamento tra scuole e servizi socio sanitari anche con riguardo al tema della salute mentale.

  La professoressa Maria Rita PARSI ritiene che ci siano già le condizioni per poter rafforzare il sistema, promuovendo un maggior coordinamento tra scuola, famiglie e servizi socio sanitari territoriali anche in relazione alle problematiche della salute mentale. In questo contesto la scuola deve avere un ruolo centrale. Occorre attraverso la presenza capillare in ogni struttura scolastica di équipe specializzate promuovere una rete sul territorio.

  L'onorevole Veronica GIANNONE (Misto) sottolinea le conseguenze negative che la didattica a distanza ha determinato soprattutto sui minori più fragili, affetti da disturbi neuropsichiatrici. Chiede quindi all'audita quali misure dovrebbero essere adottate per limitare questi «danni» soprattutto nell'ipotesi di un eventuale ritorno alla didattica a distanza.

  La professoressa Maria Rita PARSI condivide l'esigenza di individuare specifiche modalità per la fruizione della didattica a distanza per i minori affetti da disturbi neuropsichiatrici. Svolge quindi considerazioni sui rischi connessi alla pervasività Pag. 212del mondo virtuale e dell'ampliamento delle forme di utilizzo della intelligenza artificiale. Conclude soffermandosi sull'impatto che la strage degli anziani, determinata dal Covid-19, ha prodotto sui bambini.

  La senatrice Paola BOLDRINI (PD) condivide la preoccupazione dell'audita in merito all'impatto che contenuti riservati ad un pubblico adulto possano determinare sui minori. Sarebbe a suo parere necessario che la Commissione intervenisse su questa tematica anche attraverso una riflessione sulla congruità delle misure a tutela dei minori contemplate dalla legislazione vigente. È evidente che per molti bambini sia difficile distinguere la realtà dal mondo virtuale. Si sofferma quindi sul tema del decentramento culturale, esprimendo un giudizio fortemente critico sulla abolizione delle circoscrizioni e dei consigli circoscrizionali nei comuni con meno di 250 mila abitanti. Pone poi quesiti sul problema della salute mentale e sulle modalità per aiutare i minori segnati da traumi legati alla perdita «dei nonni» nel periodo dell'emergenza epidemiologica.

  La professoressa Maria Rita PARSI, nel replicare ai quesiti posti, sottolinea l'importanza di intervenire sulla formazione dei formatori promuovendo un sistema di assistenza di carattere interdisciplinare.

  La presidente Licia RONZULLI (FIBP-UDC) fa presente alla Commissione che la serie televisiva ricordata dalla professoressa Parsi è stata mandata in onda al di fuori della fascia oraria protetta. Ciò ovviamente non esclude che della questione possa essere investita l'Autorità garante per le comunicazioni. Non è la prima volta che giungono all'attenzione della Commissione programmi televisivi che trattano temi inadatti ad un pubblico non adulto, trasmessi, al di fuori della fascia oraria protetta, ma in orari nei quali molti bambini e adolescenti sono teoricamente davanti al televisore.

  Dopo una breve precisazione della professoressa Maria Rita PARSI interviene il senatore PILLON (L-SP-PSd'Az), il quale chiede all'audita se non ritenga che dietro il rafforzamento del virtuale e la diffusione di contenuti violenti o pornografici non si celi un vero e proprio piano, finalizzato a plasmare le giovani generazioni. È evidente che nel corso degli anni sono venuti meno progressivamente importanti riti, si pensi agli esami scolastici, al servizio militare, al matrimonio, che segnavano il passaggio dall'età infantile a quella adulta. I ragazzi di oggi si trovano a vivere da adulti senza disporre degli strumenti necessari a fronteggiare l'età adulta. In merito alla questione della presenza presso ogni struttura scolastica di équipe socio pedagogiche ritiene che tale soluzione non possa prescindere da un rafforzamento del ruolo delle famiglie, che restano la prima agenzia educativa.

  La professoressa Maria Rita PARSI si sofferma nuovamente sul tema del disagio mentale e sulla necessità di promuovere una cultura medico, psico-pedagogica.

  La senatrice Raffaella Fiormaria MARIN (L-SP-PSd'Az) ritiene che il disagio sociale debba essere tenuto distinto dal disturbo psicologico. Il disturbo mentale deve essere riconosciuto, soprattutto nel caso di minori, ed affrontato in modo appropriato, anche attraverso il ricorso a rimedi farmacologici.
  La scuola, a suo parere, non può sostituirsi alla famiglia. È necessario recuperare i riti di passaggio ricordati dal senatore Pillon, in quanto questi riti sono proprio alla base del funzionamento del sistema nel suo complesso. Occorre intervenire sulle famiglie soprattutto nei casi di violenza, perché un modello di vita familiare violento rischia di trasformarsi per molti minori addirittura in un modello virtuoso.

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  La professoressa Maria Rita PARSI pur condividendo la necessità di distinguere il disagio sociale dalla malattia mentale, sottolinea come sia innegabile che la malattia mentale sia amplificata dal contesto ambientale.

  La PRESIDENTE, nel prendere atto che non vi sono ulteriori richieste di intervento, dichiara concluso il dibattito e, dopo aver ringraziato l'audita, dichiara chiusa l'audizione odierna.

  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

Sui lavori della Commissione.

  La PRESIDENTE ricorda che la Commissione tornerà a riunirsi domani, giovedì 16 luglio, alle ore 8,30, per l'audizione del professor Romano Bartolomeo, docente presso l'Università degli Studi di Palermo e avvocato patrocinante in Cassazione (in videoconferenza) e dell'avvocato Luciana Delfini, docente presso l'Università di Tor Vergata (in presenza), nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti.
  Prende atto la Commissione.

  La seduta termina alle 9.35.

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