CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 luglio 2020
404.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza
COMUNICATO
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  Mercoledì 8 luglio 2020. – Presidenza del vicepresidente Simone PILLON. Interviene, ai sensi dell'articolo 48 del Regolamento, il Presidente del Garante per la protezione dei dati personali, dottor Antonello Soro.

  La seduta comincia alle 8.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE avverte che della seduta verrà redatto il resoconto sommario e che, ai sensi dell'articolo 33, comma 4, del Regolamento del Senato, è stata richiesta l'attivazione dell'impianto audiovisivo, con contestuale registrazione audio, e che la Presidenza del Senato ha fatto preventivamente conoscere il proprio assenso. I lavori della Commissione, che saranno oggetto di registrazione, potranno essere quindi seguiti in diretta – dall'esterno – sia sulla web tv Camera che su quella del Senato.
  Non essendovi osservazioni contrarie tale forma di pubblicità è dunque adottata per il prosieguo dei lavori.

PROCEDURE INFORMATIVE

Seguito dell'indagine conoscitiva sulle forme di violenza fra i minori e ai danni di bambini e adolescenti: audizione del Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.

  Prosegue la procedura informativa, sospesa nella seduta il 24 giugno scorso.

  Il PRESIDENTE ringrazia il presidente Antonello Soro per la disponibilità a partecipare ai lavori della Commissione e a fornire il suo contributo sulle questioni afferenti alla violenza tra i minori e ai danni di bambini e adolescenti. Dà quindi la parola all'audito.

  Il presidente Antonello SORO rileva come il contesto in cui gli abusi in danno di minori maturano e si amplificano sia sempre più spesso la rete, che nella vita dei ragazzi ha un'incidenza determinante.
  Le relazioni intessute on-line, la condivisione sui social di ogni più intimo frammento di vita, la percezione del mondo sempre più mediata dalla rete impongono nuove esigenze di tutela, a fronte dell'inadeguatezza delle categorie tradizionali del diritto a normare fenomeni in continua evoluzione, come le tecnologie che li plasmano.
  Il cyberbullismo, le vessazioni esibite da ragazzi in danno di coetanei, il revenge Pag. 146porn, ma anche il più rigido conformismo e l'emarginazione di chiunque pensi o agisca diversamente dalla maggioranza, sono solo alcune delle implicazioni dell'uso distorsivo della rete.
  Da veicolo di straordinarie opportunità di crescita ed emancipazione, il web rischia infatti, se vissuto in assenza della necessaria consapevolezza, di esporre a pericoli sottostimati ragazzi sempre più fragili, nello iato tra illusione di autonomia e introiezione di regole, esperienza della libertà ed esercizio di responsabilità.
  Anche perché la rete è lo spazio dove i minori sono troppo spesso lasciati soli e liberi di navigare. Secondo una ricerca della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) presentata in occasione del Safer internet day, l'80 per cento del campione dichiara di aver ricevuto dai genitori limitazioni solo in ordine al tempo di utilizzo dei dispositivi telematici, al carattere chiuso dei profili social, al divieto di accesso a siti porno, ma non regole di condotta più puntuali.
  La ricerca riferisce, poi, che oltre il 50 per cento dei ragazzi tra gli 11 e 17 anni avrebbe subito episodi di bullismo e tra chi utilizza quotidianamente il cellulare (85,8 per cento), ben il 22,2 per cento sarebbe stato vittima di cyberbullismo, oltre che di «trolling» da parte di coetanei, percepite come particolarmente umilianti.
  La rete è, infatti, anche il luogo in cui, nell'illusione dell'anonimato, minori violano altri minori. Dalla violenza carnale – agìta off-line e poi esibita on-line- all'hate speech; dalla «servitù volontaria» cui si espone la ragazza che si vende in rete, al cyberbullismo. Dopo aver svolto ampie considerazioni sulla legge sul cyberbullismo e sulle misure di tutela da essa apprestate si sofferma sulla procedura d'urgenza per la rimozione dei contenuti lesivi, con una prima istanza rivolta al gestore e, quindi, sottoposta al Garante in caso di inerzia, rigetto o impossibilità di identificazione del titolare. È una tutela remediale innovativa ed efficace che, da un lato, evita ogni forma di ingerenza da parte del gestore nelle comunicazioni degli utenti, dall'altro lo responsabilizza nel caso in cui gli sia segnalata la presenza di contenuti illeciti in rete, come dimostra del resto l'adesione spontanea e in tempi celeri della maggior parte delle piattaforme. È peraltro prossimo all'adozione il codice di co-regolamentazione previsto dalla legge e alla cui redazione l'Autorità ha fornito un contributo rilevante.
  Rilevanti sono anche le misure previste dalla legge per l'educazione all'uso consapevole della rete, che se ben attuate potrebbero davvero agire sulle cause profonde, culturali e sociali del cyberbullismo.
  Dopo aver svolto alcune considerazioni sui disegni di legge di modifica della legge n. 71 del 2017 attualmente all'esame del Senato, si sofferma sulla questione della regolazione dell'uso dell'anonimato sul web.
  Dopo aver affrontato la tematica relativa all'alfabetizzazione digitale quale vera e propria «educazione civica» al tempo della cittadinanza digitale, rileva, concludendo che la «neutralità» del web – intesa come suscettibilità ad usi lesivi o invece solidaristici- carica gli utenti della responsabilità per la propria condotta on-line e fa carico agli adulti del delicato compito di rendere i minori consapevoli di quanto straordinaria, ma anche rischiosa, possa essere questa nuova – e mai abbastanza «esplorata»- dimensione della vita.

  Il PRESIDENTE, dopo aver ringraziato l'audito per l'intervento svolto, dichiara aperto il dibattito.

  L'onorevole Maria SPENA (FI) svolge alcune considerazioni sulla progressiva importanza che l'uso della rete ha assunto durante la fase 1 della emergenza epidemiologica da Covid 19: attraverso il web non solo tanti lavoratori hanno potuto proseguire da remoto la propria attività, ma tanti studenti sono riusciti a continuare le attività didattiche, pur con le ben note difficoltà. Sono evidenti i molteplici aspetti positivi della rete, ma non devono essere sottovalutati i limiti e le criticità legati all'uso di quest'ultima. Dall'attività svolta dalla Commissione è emerso come spesso i minori non abbiano piena consapevolezza Pag. 147dei rischi e dei pericoli connessi alla navigazione online. Navigando privi di controllo e supervisione, tanti bambini e adolescenti rischiano di imbattersi in orchi, potenziali autori di abusi e violenze.
  Ricorda quindi l'approvazione unanime nel luglio dello scorso anno da parte della Assemblea della Camera dei deputati di una mozione proprio sui temi della violenza ai danni dei minori. In quella mozione si segnalava l'importanza di avviare un sistema di monitoraggio del fenomeno attraverso la raccolta di dati statistici, attività in relazione alla quale si prevedeva la costituzione di un tavolo tecnico con il coinvolgimento anche del Garante per la protezione dei dati personali. Chiede quindi al dottor Soro di sapere se il tavolo tecnico sia stato costituito e se siano stati compiuti progressi nella rilevazione statistica e nel monitoraggio della violenza ai danni di bambini e adolescenti.

  L'onorevole Rossella MURONI (LEU) sottolinea come durante il periodo di lockdown si sia assistito, anche in ragione dell'avvio della didattica a distanza, ad un significativo aumento della presenza in rete dei minori. Chiede al dottor Soro se il Garante per la protezione dei dati personali si sia occupato della questione relativa alla tutela della privacy in relazione alla didattica a distanza e all'inserimento per l'accesso alle classi virtuali di dati personali dei minori.
  Conclude ribadendo l'importanza di assicurare adeguate forme di protezione ai minori in rete.

  L'onorevole Patrizia MARROCCO (FI) dopo aver posto quesiti sulla questione relativa alla tutela dei minori e della privacy sui social network e in particolare sulla piattaforma Tik Tok, si sofferma sull'aumento della violenza ai danni di minori, soprattutto attraverso la rete, che, fra gli altri, le forze di polizia hanno registrato nel periodo di lockdown.

  Il dottor SORO risponde ai quesiti posti soffermandosi in primo luogo sulla questione relativa al funzionamento dei tavoli tecnici, in proposito fa presente l'imminente conclusione dei lavori del Tavolo previsto dalla legge n. 71 del 2017 in materia di contrasto al cyberbullismo. Fornisce poi elementi di risposta sul tema violenza ai danni dei minori anche attraverso l'uso della rete nel periodo di lockdown. Si sofferma in particolare sui profili relativi alla didattica a distanza e alle piattaforme utilizzate dalle scuole per l'espletamento di tali attività. Dopo aver dato conto delle iniziative avviate a livello europeo e che vedono il coinvolgimento anche del Garante della privacy italiano, per assicurare agli utenti che utilizzano Tik Tok una adeguata tutela dei dati personali, si sofferma sul tema dei diritti e delle misure di protezione, quali filtri e sistemi di parental control, che devono essere garantiti a coloro, soprattutto minori, che navigano in rete. È importante che nella dimensione online siano tutelati quegli stessi diritti che l'ordinamento riconosce nel mondo «offline».

  Il PRESIDENTE dichiara concluso il dibattito e, dopo aver ringraziato il dottor Soro, dichiara chiusa l'audizione odierna.
  Il seguito dell'indagine conoscitiva è quindi rinviato.

  La seduta termina alle 8.50.

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