CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 luglio 2020
403.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (III e IV)
COMUNICATO
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ESAME DI DELIBERAZIONI DEL GOVERNO AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2 E 3 DELLA LEGGE 21 LUGLIO 2016, N. 145

  Martedì 7 luglio 2020. — Presidenza del presidente della IV Commissione, Gianluca RIZZO. – Intervengono il sottosegretario per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano e il sottosegretario alla Difesa, Guido Calvisi.

  La seduta comincia alle 15.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte la pubblicità della seduta sarà assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell'Italia a ulteriori missioni internazionali per l'anno 2020, adottata il 21 maggio 2020.
(Doc XXV, n. 3).
Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1o gennaio – 31 dicembre 2019, anche al fine della relativa proroga per il periodo 1o gennaio – 31 dicembre 2020, deliberata dal Consiglio dei ministri il 21 maggio 2020.
(Doc XXVI, n. 3).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame congiunto, rinviato nella seduta del 1o luglio 2020.

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  Gianluca RIZZO, presidente, ricorda che l'esame è iniziato il 17 giugno 2020 e che, successivamente, nella seduta del 25 giugno 2020, i ministri Di Maio e Guerini hanno reso comunicazioni, di fronte anche alle omologhe Commissioni del Senato della Repubblica. Il 29 giugno 2020 si è poi svolta l'audizione informale del Capo di Stato maggiore della Difesa, Generale Vecciarelli, accompagnato dal Comandante del COI, Generale Portolano. Il successivo giorno 30, le Commissioni riunite della Camera hanno ascoltato l'ambasciatore Marrapodi, Direttore generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli affari esteri. Agli altri soggetti, inizialmente proposti per un ciclo di audizioni informali, è stato chiesto di presentare memorie scritte entro il 3 luglio. Ricorda, infine, che nella seduta del 1o luglio, i relatori hanno depositato la loro proposta di relazione per l'Assemblea ed è stato fissato al 6 luglio 2020, alle ore 14, il termine per la presentazione di emendamenti alla parte dispositiva della proposta (non essendo – per prassi – ammissibili emendamenti alla parte discorsiva). Comunica, quindi, che sono pervenute entro il termine stabilito due proposte emendative, l'emendamento Ermellino 21.1, relativo alla missione in Libia, di cui alla scheda 21/2020 e l'emendamento dei relatori 44.1, sulla scheda 44/2020 (vedi allegato 1). Gli emendamenti e le memorie sono in distribuzione.

  Luigi IOVINO (M5S), relatore per la IV Commissione, anche a nome della relatrice per la III Commissione, invita la collega Ermellino a ritirare la sua proposta emendativa, sottolineando l'esigenza che, su un tema così delicato ed importante quale quello della crisi in Libia, ogni iniziativa sia concordata preventivamente con il governo nazionale libico. Raccomanda, infine, l'approvazione dell'emendamento 44.1 dei relatori, auspicando un'ampia convergenza di tutti i gruppi in considerazione della finalità volta a tutelare la salute e la sicurezza del personale impegnato nelle missioni all'estero.

  Il sottosegretario Giulio CALVISI invita i relatori a riflettere sulla possibilità di approvare l'emendamento Ermellino 21.1, se riformulato nel senso di estendere l'intervento sanitario oltre Misurata subordinatamente a una richiesta da parte del Governo di Accordo Nazionale libico.

  Luigi IOVINO (M5S), relatore per la IV Commissione, anche a nome della relatrice per la Commissione affari esteri, propone di riformulare l'emendamento Ermellino 21.1, nel senso indicato dal rappresentante del Governo.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) condivide la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo sull'emendamento Ermellino 21.1, purché sia anche espunto il riferimento a specifiche città libiche, considerata la sensibilità della materia.

  Luigi IOVINO (M5S), relatore per la IV Commissione, condivide le considerazioni del collega Formentini e propone un'ulteriore riformulazione dell'emendamento Ermellino 21.1 (vedi allegato 2).

  Alessandra ERMELLINO (MISTO) accetta la riformulazione proposta.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) nel preannunciare il voto favorevole della Lega sull'emendamento dei relatori 44.1, auspica che esso sia approvato all'unanimità, quale segno tangibile di un'attenzione condivisa da tutte le forze politiche alla sicurezza nazionale e all'attività dei nostri militari all'estero.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano la nuova formulazione dell'emendamento Ermellino 21.1 e l'emendamento dei relatori 44.1 (vedi allegato 2).

  Gianluca RIZZO, presidente, avverte che non sono state presentate proposte di relazioni alternative.

  Laura BOLDRINI (PD) intervenendo in dichiarazione di voto sul complesso della Pag. 6proposta di relazione all'Assemblea, preannuncia il proprio voto non favorevole e sottolinea che, mentre talune missioni da autorizzare ai sensi della Deliberazione in esame – come la Missione UNIFIL in Libano – sono del tutto condivisibili e apprezzate dalla popolazione locale, la missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica presenta molteplici aspetti critici e suscita profonde preoccupazioni al punto da non potere essere approvata: infatti, numerosi rapporti delle Nazioni Unite e di Amnesty International, nonché diverse inchieste giornalistiche hanno definitivamente acclarato le pesanti responsabilità di diversi esponenti della medesima Guardia costiera libica nel traffico di esseri umani, nonché le loro connivenze con gli aguzzini che gestiscono i centri di detenzione dei migranti, veri e propri lager in cui le donne subiscono stupri sistematici e gli uomini sono sottoposti a indicibili torture, come molte immagini di sbarchi di migranti sulle nostre coste hanno comprovato. Fa presente che, d'altra parte, in Libia è in corso una guerra vera e propria, che sta provocando esodi forzati e che non permette di trattare questo Paese come se il tempo intercorso in questi ultimi tre anni non fosse passato. Ricordando di aver presentato, lo scorso anno, insieme alla collega Quartapelle Procopio un atto di sindacato ispettivo, con cui si manifestava il sostegno al Piano delle Nazioni Unite per lo svuotamento dei centri di detenzione e la creazione di corridoi umanitari per i migranti verso i Paesi europei al fine di fare dell'Italia il Paese europeo capofila sui temi umanitari, ribadisce la necessità di rivedere – e sottoporre allo scrutinio parlamentare – le disposizioni del Memorandum of Understanding sottoscritto dal Governo italiano e dalle autorità libiche nel 2017, vincolando queste ultime in maniera perentoria al rigoroso rispetto dei diritti umani, senza accontentarsi di mere dichiarazioni di principio e impegni generici, e insistendo, soprattutto, sull'esigenza indifferibile di svuotare i centri di detenzione. Alla luce di queste motivazioni ribadisce di non potere esprimere voto favorevole sulla missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica.

  Gennaro MIGLIORE (IV) a fronte di una condivisione sulle restanti parti della proposta di relazione all'Assemblea, preannuncia che il gruppo di Italia Viva in entrambe le Commissioni non parteciperà al voto, in ragione dei profili critici che connotano la missione bilaterale di assistenza alla Guardia costiera libica: a suo avviso, la partecipazione a tale missione viola i principi fondamentali della nostra Costituzione e il suo mandato deve essere pertanto modificato. Concorda sull'opportunità di rafforzare la presenza italiana in Libia a fronte del protagonismo e della crescente egemonia di potenze come la Turchia e la Russia, puntando tuttavia sulle attività di cooperazione e di partnership politica ed economica, non certo sul sostegno alla Guardia costiera libica, che si è macchiata di ripetuti e certificati crimini e che, in ben note sue articolazioni interne, collude con i trafficanti di esseri umani, come certificato dai rapporti delle Nazioni Unite. Oltretutto sono finora mancati meccanismi di monitoraggio sulla destinazione da parte della Guardia costiera libica delle ingenti risorse finanziarie assicurate dal nostro Paese ed è mancato, nella controparte, un vero atteggiamento collaborativo nei confronti dell'Italia. Invita pertanto il Governo a riconsiderare il mandato della missione per tutelare al meglio l'interesse nazionale e i nostri valori costituzionali in materia di diritti umani e libertà fondamentali.

  Maria TRIPODI (FI) preannuncia il voto favorevole di Forza Italia, rimarcando come il suo gruppo abbia sempre sostenuto l'utilità e l'importanza delle Forze armate e delle missioni all'estero. Si rammarica, quindi, delle divisioni che la maggioranza ha manifestato al suo interno, che rischiano di portare il dibattito su un binario ideologico che potrebbe arrecare seri danni.

  Salvatore DEIDDA (FDI) preannuncia, a sua volta, il voto favorevole del gruppo Pag. 7di Fratelli d'Italia, evidenziando come il personale militare italiano si sia sempre distinto per la professionalità e per l'eccellente comportamento nelle missioni internazionali. Si tratta di operazioni che consentono di mantenere la pace, assicurando sicurezza alle popolazioni che vivono nelle aree di crisi e che dovrebbero riscuotere unanime sostegno. Lasciano, dunque, perplessi le divisioni tra le forze politiche che sostengono la maggioranza e che rischiano di indebolire il prestigio del nostro Paese all'estero.

  Alessandra ERMELLINO (MISTO) preannuncia il suo voto favorevole, evidenziando l'importanza del ruolo che i nostri militari svolgono all'estero. Osserva, tuttavia, che la relazione per l'Assemblea presenta alcuni punti di debolezza, soprattutto nelle premesse. In particolare, lamenta una falla nella missione IRINI, la quale – pur comandata dall'Italia – non ha efficaci poteri d'interdizione sul traffico di armi. Anche il richiamo alle modifiche al Memorandum of Understanding (MoU) con la Libia appare poco significativo, dal momento che non si conoscono, oggi, quali saranno gli esiti degli accordi che dovranno portare alla sua revisione. I rapporti con la Guardia costiera libica devono subire una decisa sterzata e occorre che cessino immediatamente le minacce a giornalisti italiani che sono attualmente sotto scorta. Evidenzia, infine, le incongruenze tra la deliberazione oggi in esame e le dichiarazioni programmatiche del Ministro della difesa rese lo scorso autunno, poiché non vi è traccia della missione nello stretto di Hormuz, che pure era stata annunciata, mentre viene avviata una nuova missione sulle coste occidentali dell'Africa, di cui non si era mai parlato. Conclude condividendo le riflessioni del deputato Fassino, svolte nella precedente seduta, riguardo la presenza italiana in Afghanistan, che deve essere mantenuta fino a quando non saranno assicurate adeguate condizioni di pace e sicurezza in quel Paese.

  Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) preannuncia il voto favorevole del Partito democratico sulla proposta di relazione all'Assemblea, a conferma del pieno e convinto sostegno del suo Gruppo alle missioni dei nostri militari all'estero. Auspica che nella successiva fase di esame dei provvedimenti in titolo presso l'Assemblea sia possibile tenere in maggior conto quanto rappresentato dalla collega Boldrini.

  Paolo FORMENTINI (LEGA) preannunciando il voto favorevole del suo gruppo, si dichiara allibito per la spaccatura profonda che emerge in seno alla maggioranza. Associandosi alle considerazioni del collega Deidda, ritiene auspicabile che il Parlamento voti all'unanimità a sostegno dei nostri militari impegnati all'estero in delicate operazioni di peacekeeping. Ricorda, altresì, che il precedente Esecutivo si era dimostrato fermo e determinato nel sollecitare l'intervento delle competenti Agenzie delle Nazioni Unite per affrontare la problematica dei centri di detenzione in Libia, ma aveva dimostrato altrettanto rigore e severità nel combattere il fenomeno odioso del traffico di esseri umani. L'attuale maggioranza, invece, consente alla RAI di spendere denaro del contribuente per finanziare la messa in onda di un documentario su Carola Rackete, la comandante della Sea Watch che trasportava a bordo ben tre torturatori libici e che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza: la trasmissione del documentario, a suo avviso, è un gesto inqualificabile, che la Lega denuncerà in ogni sede.

  Le Commissioni approvano, quindi, la relazione all'Assemblea come risultante dagli emendamenti approvati (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 15.35.

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