CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2020
393.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 80

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 23 giugno 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 12.15 alle 12.25 e dalle 12.50 alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 giugno 2020. — Presidenza del presidente Raffaele TRANO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alessio Mattia Villarosa.

  La seduta comincia alle 12.25.

Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Australia, dall'altra.
C. 2121 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Nicola GRIMALDI (M5S), relatore, ricorda che la Commissione Finanze avvia oggi l'esame – ai fini del parere da rendere alla III Commissione Affari esteri – dell'Accordo quadro tra l'Unione europea e l'Australia, fatto a Manila il 7 agosto 2017.
  Occorre innanzitutto ricordare che l'Australia è tra i principali attori nella regione Asia Pacifico e che rappresenta un'area di maggiore crescita economica nel medio-lungo termine e di crescente peso politico e strategico. A partire dagli anni 60, l'allora Comunità economica europea ha iniziato un percorso di approfondimento delle relazioni bilaterali che ha consentito negli anni di definire una partnership dinamica e in continua evoluzione.
  Le relazioni tra l'Unione europea e l'Australia si basano sull'Accordo quadro Pag. 81di partenariato stabilito nel 2008, che ha consentito un progressivo approfondimento delle relazioni bilaterali e multilaterali. Nel 2011 hanno avuto inizio i negoziati per la conclusione di un Accordo quadro più completo, poi firmato a Manila il 7 agosto 2017 dall'allora Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza dell'UE, Federica Mogherini, e dall'allora Ministro degli Affari Esteri australiano, Julie Bishop.
  Tale Accordo (attualmente in fase di applicazione provvisoria in attesa del completamento delle procedure di ratifica in corso nell'UE e nei suoi Stati membri) si basa su una solida base di cooperazione già esistente e consentirà l'ulteriore promozione e l'espansione delle relazioni in un'ampia gamma di settori di reciproco interesse.
  Analogamente ad altri accordi conclusi dall'Unione europea con Paesi terzi, l'accordo quadro stabilisce obiettivi e clausole politiche vincolanti, basate su valori comuni e condivisi. L'Unione europea e l'Australia ribadiscono il loro impegno per quanto riguarda la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali, la lotta al terrorismo e alla non proliferazione delle armi. Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, nonché del diritto internazionale e dei principi stabiliti nella Carta delle Nazioni Unite, sono alla base della cooperazione.
  L'Accordo consolida e rafforza i tre pilastri della collaborazione tra le Parti: 1. la cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza di interesse comune, anche nell'ambito di armi di distruzione di massa, armi leggere e di piccolo calibro, lotta al terrorismo, promozione della pace e della sicurezza internazionale; 2. la cooperazione economica e commerciale volta a facilitare gli scambi e i flussi di investimenti bilaterali, la soluzione di questioni economiche e commerciali settoriali, la riduzione degli ostacoli tecnici al commercio ed all'accesso agli appalti pubblici; 3. la cooperazione settoriale, relativa a ricerca e innovazione, istruzione e cultura, migrazione, lotta contro il terrorismo, lotta contro criminalità organizzata e criminalità informatica, cooperazione giudiziaria, tutela dei diritti di proprietà intellettuale.
  In particolare l'Accordo prevede un ampia gamma di settore nei quali possano essere sviluppate forme di cooperazione, tra cui: il commercio agricolo, le questioni sanitarie e fitosanitarie, il commercio e gli investimenti, l'ambiente e i cambiamenti climatici, l'energia, la salute, l'istruzione, la cultura, il lavoro, la gestione delle catastrofi, la pesca e gli affari marittimi, i trasporti, la cooperazione giuridica, oltre ad altri settori chiave quali il riciclaggio del denaro, il contrasto al finanziamento del terrorismo, la criminalità organizzata e la corruzione.
  L'accordo si compone di 64 articoli, suddivisi in dieci titoli. Di interesse per la VI Commissione, in particolare, alcuni degli articoli contenuti nei titoli IV, relativo alla Cooperazione in materia economica e commerciale e V, relativo alla Cooperazione in materia di giustizia, libertà e sicurezza.
   Il Titolo IV, in materia di Cooperazione in materia economica e commerciale (articoli 14-31), prevede, tra l'altro, che le Parti si impegnino a stabilire le condizioni necessarie per incrementare gli scambi commerciali e gli investimenti, eliminando gli ostacoli non tariffari e migliorando la trasparenza. Inoltre, le Parti confermano il loro impegno a collaborare nell'ambito dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) per una maggiore liberalizzazione degli scambi (articoli 14 e 15).
  Inoltre, le Parti cooperano per semplificare le procedure doganali, rispettare gli standard internazionali, tutelare i diritti d'autore, la proprietà intellettuale, i marchi e le indicazioni geografiche (articolo 20 e 21).
  Gli articoli 23 e 24 stabiliscono l'avvio di dialoghi per promuovere i servizi e il miglioramento dei sistemi di contabilità e di vigilanza dei settori bancari e assicurativi. Le Parti riconoscono e s'impegnano Pag. 82ad attuare i principi del buon governo nel settore della fiscalità attraverso lo scambio di informazioni e la prevenzione di pratiche fiscali dannose (articolo 25).
  Nel Titolo V, dedicato alla Cooperazione in materia di giustizia, libertà e sicurezza (articoli 32-40), vanno ricordate le disposizioni di cui agli articoli da 34 a 37, nei quali le Parti ribadiscono l'impegno a cooperare per prevenire e combattere il terrorismo, la criminalità organizzata transnazionale, la corruzione, le droghe illecite, la criminalità informatica, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Tale impegno sarà concretizzato attraverso scambio di informazioni nell'ambito delle rispettive disposizioni di legge.
  Quanto, infine, al disegno di legge di ratifica, già approvato dal Senato il 25 settembre 2019, è composto da quattro articoli.
  L'articolo 1 e l'articolo 2 contengono l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione, a decorrere dalla sua entrata in vigore, secondo quanto disposto dall'articolo 61 dell'Accordo medesimo.
  L'articolo 3 stabilisce che dall'attuazione dell'Accordo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  L'articolo 4 dispone l'entrata in vigore della legge, a partire dal giorno successivo della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  Segnala, in conclusione, che l'Accordo in esame è stato ratificato finora dei seguenti Paesi membri dell'UE: Australia, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
  Alla luce di quanto esposto, formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 giugno scorso.

  Luca MIGLIORINO (M5S), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato), che illustra nel dettaglio.

  Nicola GRIMALDI (M5S) chiede che il parere formulato dal relatore sia messo in votazione nella seduta già convocata per domani. Ciò al fine di lasciare adeguato tempo ai colleghi per un esame approfondito del testo presentato, anche consentendo la presentazione di proposte di modifica; rammenta inoltre che nell'ultima riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione si era ipotizzato, d'intesa con il collega Gusmeroli – che aveva peraltro preannunciato l'intenzione di presentare una proposta alternativa di parere – di depositare una proposta di parere già nella giornata di lunedì, a seguito dell'audizione del Ministro Gualtieri, per votarla il giorno successivo. Essendo nel frattempo slittato l'avvio della discussione in Assemblea del decreto-legge, si consente ora ai deputati, in analogia con quanto concordato, di disporre di 24 ore di tempo per l'esame della proposta di parere.

  Galeazzo BIGNAMI (FDI) chiede alla Presidenza di verificare che la Commissione sia in numero legale.

  Raffaele TRANO, presidente, con riferimento a quanto detto dal collega Grimaldi, Pag. 83fa presente di non essere al corrente di alcun accordo tra maggioranza e opposizione sui tempi di votazione del parere sul decreto-legge «Rilancio» e pertanto, avendo il relatore testé formulato la proposta di parere, ritiene vi siano tutte le condizioni per porlo in votazione già nella seduta odierna.

  Galeazzo BIGNAMI (FDI) ribadisce la richiesta di verificare che la Commissione sia in numero legale.

  Raffaele TRANO, presidente, rammenta al collega Bignami che la verifica del numero legale può essere richiesta da quattro deputati soltanto nel momento in cui la Commissione stia per procedere ad una votazione.

  Nicola GRIMALDI (M5S) tiene a ribadire che lo scorso 10 giugno, d'intesa con il collega Gusmeroli, che peraltro presiedeva la seduta in qualità di Vicepresidente, si era deciso di procedere nel modo già illustrato al fine di permettere alle opposizioni una più attenta valutazione del testo del parere. L'apertura e la disponibilità nei confronti delle minoranze è peraltro testimoniata dal tenore dell'osservazione testé illustrata dal relatore, che recepisce una questione della quale anche l'opposizione aveva sottolineato l'importanza.

  Marco OSNATO (FDI) fa presente che né lui né il collega Bignami erano al corrente dell'intesa tra maggioranza e opposizione richiamata dal collega Grimaldi e sottolinea la necessità di coinvolgere, in simili occasioni, anche il gruppo di Fratelli d'Italia.
  Rileva come in realtà, ancora una volta, la maggioranza si dimostri disinteressata a ciò di cui il Parlamento va discutendo, e sia principalmente preoccupata di assicurare la presenza dei deputati in Commissione che evidentemente non è in grado di garantire; continua in tal modo a mancare di rispetto alle istituzioni, come dimostrato anche dall'infinita trattativa che si sta svolgendo in Commissione Bilancio sul decreto-legge in discussione.

  Giulio CENTEMERO (LEGA) dopo essersi consultato con il proprio gruppo e con il Vicepresidente Gusmeroli e alla luce del fatto che il ministro Gualtieri si è reso indisponibile ad essere audito dalla Commissione Finanze, propone di porre in votazione già nella seduta odierna la proposta di parere sul provvedimento in esame.

  Antonio MARTINO (FI), intervenendo a nome del gruppo di Forza Italia, ritiene anch'egli che si possa procedere alla votazione già nella seduta odierna.

  Luca MIGLIORINO (M5S), relatore, ricorda che la proposta di posticipare la votazione del parere è volta a consentire lo svolgimento dell'audizione del ministro Gualtieri, richiesta dalla stessa opposizione. Secondo quanto appena concordato in sede di ufficio di presidenza, la Commissione è infatti in attesa che il Ministro indichi una nuova data per la sua audizione; in ogni caso, vi è comunque la possibilità che il Ministro prenda parte ai lavori della Commissione Bilancio nei prossimi giorni.

  Raffaele TOPO (PD) rileva come l'intesa tra maggioranza e opposizione richiamata dal collega Grimaldi avesse come unico obiettivo quello di dare la possibilità alle opposizioni di fornire il loro contributo alla formulazione del parere sul decreto-legge «Rilancio». Ritiene pertanto poco comprensibile la volontà di votare già nella seduta odierna, invitando i colleghi a compiere un ulteriore approfondimento sul provvedimento, eventualmente attendendo l'intervento del Ministro Gualtieri, sia esso in Commissione Finanze o in Commissione Bilancio. Invita inoltre i gruppi a rispettare l'accordo assunto in ufficio di presidenza, in base al quale – al fine di garantire il rispetto delle misure di sicurezza e il necessario distanziamento nell'Aula della Commissione – il numero dei deputati presenti è proporzionalmente ridotto.

  Nunzio ANGIOLA (MISTO) dichiara di non essere al corrente di alcun accordo tra Pag. 84maggioranza e opposizione sui tempi di votazione del parere e ritiene che il provvedimento possa essere posto in votazione già nella seduta odierna.

  Raffaele TOPO (PD) ribadisce che la limitata presenza dei deputati in Commissione è da attribuirsi esclusivamente al citato accordo di autolimitazione e sottolinea che, ove tale intesa non sia rispettata da tutti i gruppi, sarà necessario riunirsi in spazi che consentano la partecipazione della Commissione a ranghi completi.

  Raffaele TRANO, presidente, ribadisce di non essere al corrente di alcun accordo tra maggioranza e opposizione sui tempi di esame del parere al decreto-legge «Rilancio». Ricorda che il provvedimento è stato regolarmente incardinato e discusso e chiede ulteriori chiarimenti in ordine alle motivazioni che dovrebbero indurre la Presidenza a posticiparne la votazione.

  Marco OSNATO (FDI) sottolinea la scorrettezza della maggioranza, che cerca di prendere tempo, affinché i colleghi assenti vengano rintracciati e raggiungano l'aula, prima di procedere alle votazioni.

  Claudio MANCINI (PD) evidenzia la necessità di agire con correttezza, rispettando le regole concordate in ufficio di Presidenza, secondo le quali, nel periodo attuale di emergenza sanitaria, i gruppi parlamentari limitano la presenza dei deputati in Commissione. In alternativa, ci si può senz'altro riunire nella composizione plenaria della Commissione, ma occorre che ciò sia concordato.

  Marco OSNATO (FDI) sottolinea il costante tentativo da parte del collega Mancini di imporre regole a proprio piacimento.
  (Vive proteste da parte del deputato Mancini, cui seguono repliche del deputato Osnato).

  Raffaele TRANO, presidente, invita i colleghi a moderare i toni e a permettere l'ordinato svolgimento dei lavori, anche consentendo al collega Mancini di completare il proprio intervento.
  (Scambio di apostrofi).

  Raffaele TRANO, presidente, constatata l'impossibilità di proseguire i lavori della Commissione, sospende la seduta e convoca immediatamente una riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  La seduta, sospesa alle 12.45, riprende alle 13.15.

  Raffaele TRANO, presidente, alla luce delle decisioni assunte in sede di Ufficio di Presidenza, e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 13.20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa.
(COM(2020)37 final).

Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione.
(COM(2020)440 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020.
(Doc. LXXXVI, n. 3).
(Parere alla XIV Commissione).

Pag. 85