CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 giugno 2020
393.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 23 giugno 2020.

Audizione in videoconferenza, della professoressa Donatella Di Cesare, nell'ambito dell'esame congiunto del «Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final)», del «Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final)» e della «Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3)».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12.05 alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 23 giugno 2020. — Presidenza del presidente Sergio BATTELLI.

  La seduta comincia alle 13.35.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
C. 2500 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta dell'11 giugno 2020.

  Sergio BATTELLI, presidente, ricorda che l'esame è iniziato lo scorso 4 maggio, con l'illustrazione dei contenuti del provvedimento da parte della relatrice, Francesca Galizia, ed è proseguito l'11 giugno, senza che vi siano stati interventi.
  Nessuno chiedendo di intervenire domanda alla relatrice se è in condizioni di presentare una proposta di parere.

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  Francesca GALIZIA (M5S), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato).

  Dimitri COIN (LEGA) annuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta della relatrice sulla base di diverse considerazioni. In primo luogo, contesta l'entità complessiva delle risorse che è stata indicata dalla relatrice, la quale nella sua relazione ricordava come agli oltre 500 miliardi di risorse potenzialmente attivabili nell'ambito delle cosiddette SafetyNets (ossia quelle relative alla Banca europea degli investimenti, al fondo SURE e al MES) si aggiungerebbero 750 miliardi del nuovo strumento europeo di emergenza per la ripresa, noto come Next generation EU. Evidenzia, in proposito, che i predetti 750 miliardi non sono ancora stati decisi e che alcuni Paesi come Olanda e Ungheria affermano che sono troppi, mentre anche la Germania sembra voglia ridurli a 500. Osserva che se anche l'Italia sarà la prima beneficiaria, per quanto l'Ungheria si è detta contraria a squilibri a favore di Paesi dell'Europa meridionale, il punto centrale è capire se alla fine il nostro Paese sarà un percettore netto considerando che il finanziamento ricadrà sul bilancio dell'Unione europea e che noi siamo oggi contributori netti. Ricorda altresì che ulteriori critiche al piano di ripresa presentato dalla Commissione europea sono state espresse da altri Paesi come Danimarca e Svezia, nonché dalla Finlandia, osservano come sia difficile che un accordo possa essere raggiunto rapidamente anche perché esso necessiterebbe dell'unanimità tra gli Stati membri.
  Critica inoltre il modo semplicistico con il quale si è discusso in ordine ai danni a breve termine causati dalla pandemia. Ritiene infatti che tra di essi ve ne sono di molto rilevanti che non sono a breve termine e ricorda che da uno studio di un primario centro di analisi economica dello scorso maggio emergono danni nel mercato del lavoro con effetti negativi di lunga durata sulla disoccupazione e, soprattutto, licenziamenti permanenti.
  È anche dell'avviso che gli interventi sanitari non necessariamente siano finanziabili con i 36 miliardi del MES, perché questi sembrerebbero destinati appunto alle spese sanitarie da Covid, a progetti specifici sottoposti al vaglio all'approvazione degli organi dell'Unione europea, e non alle spese sanitarie tout court. Inoltre ritiene che sia importante sottolineare che le risorse non ammontano a 36 miliardi, come spesso detto ma a 8,4 miliardi complessivi.
  Altro aspetto criticabile, a suo avviso, del provvedimento riguarda la regolarizzazione temporanea dei migranti, che nella relazione della relatrice viene prefigurata come funzionale anche alla tutela della sicurezza sanitaria. Osserva che al momento si può parlare di un suo totale fallimento in quanto sembra che siano state presentate solo poche centinaia di domande, mentre la sua sola esistenza in forma di legge risulta utile per attrarre nuovi barconi di migranti; inoltre la sicurezza sanitaria viene messa certamente a repentaglio se i regolarizzati potranno liberamente fare assembramenti stradali, come già avvenuto, o addirittura provocare tafferugli rifiutandosi di sottoporsi al tampone per il virus, come egli afferma sarebbe accaduto recentemente a Treviso.
  Altro aspetto criticabile è costituito, a suo parere, da quanto previsto dal provvedimento per favorire la ricapitalizzazione delle imprese e contribuire ad assorbire le perdite, nonché agevolare la ripartenza e la salvaguardia delle imprese medie e grandi, perché anche se i 6 miliardi a fondo perduto assegnati possano sembrare una cifra consistente, il giudizio cambia se solo si considera che verranno trasferiti a tranche piccolissime. Evidenzia, inoltre, che dare un credito d'imposta nel caso di ricapitalizzazione per perdite equivale a beneficiarne, praticamente, solo anni dopo, in quanto tale credito non potrà essere subito utilizzato giacché in caso di perdita, condizione per il suo riconoscimento, non si pagano tasse.
  Rileva poi che l'istituzione di un fondo per il sostegno di rilancio del sistema economico produttivo italiano, per come Pag. 134ideato, agevola l'indebitamento di chi invece ha bisogno di sostegni e che la sospensione delle cosiddette Plastic tax e Sugar tax sembra al momento un po’ una presa in giro visto atteso l'Unione europea pare intenzionata ad utilizzarle come fonte di finanziamento per il Next generation EU.
  Evidenzia poi talune criticità in materia di Ecobonus per la messa in sicurezza degli edifici, rilevano che la detrazione prevista spetterà solo dopo che la spesa è stata affrontata, e ciò in un contesto di famiglie colpite dalla crisi. Esprime simili valutazioni anche per il tax credit per il turismo, facendo presente che gli operatori turistici hanno segnalato che in questo caso le risorse devono essere anticipati da loro, che certamente sono stati colpiti dalla crisi, traducendosi quindi in un loro mancato incasso di 500 euro a famiglia, mentre la detrazione potrà essere goduta solo al momento del pagamento delle tasse, cioè probabilmente in futuro.
  Per quanto riguarda il SURE evidenzia che le risorse in questione non sono altro che un prestito che fa aumentare il debito pubblico: inoltre, per accedervi uno Stato deve emettere garanzie irrevocabili, liquide e immediatamente esigibili. Ricorda altresì che il fondo non si attiva finché tutti gli Stati membri non concedano la loro garanzia e che non è vero che esso ammonta a 100 miliardi, posto che il vero ammontare dipenderà dalle garanzie volontarie che verranno date e che quindi per arrivare a tale importo sono necessari 25 miliardi di garanzie. Il fondo poi si spalmerà su almeno 10 anni, visto che il suo massimo utilizzo è pari al 10 per cento annuo, e ritiene che per risparmiare qualche milione di spesa per interessi l'Italia dovrà versare non meno di 2 miliardi di garanzie.
  Stigmatizza poi che per il salvataggio delle imprese con marchi storici sia stata stanziata l'esigua cifra di 100 milioni di euro. Ricorda inoltre che gli articoli da 55 a 60 del testo in oggetto riguardano l'intervento degli enti territoriali e delle Camere di commercio in aiuto alle imprese ma a valere su risorse proprie, e ritiene che gli interventi previsti siano di così vasta portata che le risorse disponibili saranno del tutto insufficienti.
  Per quanto riguarda le misure a sostegno del turismo crede che sia molto negativo coinvolgere i fondi di investimento nelle operazioni di ristrutturazione degli immobili turistici in quanto questi soggetti sono principalmente interessati ai rendimenti finanziari e non al mantenimento dei livelli occupazionali del settore, che appaiono pertanto a rischio.
  Critica fortemente, altresì, quanto disposto in materia di sostegno al trasporto aereo con la messa a disposizione di importi esigui e condizionati all'autorizzazione dell'Unione europea; sottolinea, in proposito, che la Germania e la Francia hanno adottato misure di sostegno del settore con stanziamenti decisamente superiori, pari, rispettivamente, a 10 e 15 miliardi di euro. Rimarca in particolare che la Germania, grazie all'allentamento della disciplina relativa agli aiuti di Stato, ne ha approfittato per affrontare le debolezze della sua economia e preparare le proprie aziende alle sfide economiche future.
  In ultimo, prima di ribadire che il suo gruppo esprimerà voto contrario sulla proposta di parere della relatrice, sui fondi del MES ricorda che il governatore della Banca d'Italia, in una nota di agenzia di pochi giorni fa, dichiarava di non vedere rischi circa il loro utilizzo, mentre solo tre mesi prima aveva affermato che la riforma del meccanismo europeo di stabilità dovrebbe essere gestita con attenzione perché comporta potenzialmente rischi enormi.

  Piero DE LUCA (PD) replicando a quanto dichiarato dal deputato Coin, esprime invece il convincimento che il provvedimento all'esame rappresenti la più vasta manovra espansiva dal dopoguerra ad oggi, che ammonta a 55 miliardi di euro in termini di disavanzo, e che unitamente alle proposte dell'Unione europea possa rappresentare un'occasione formidabile per il rilancio del Paese. Evidenzia quindi come il provvedimento in Pag. 135esame oltre a contenere il contagio miri a far ripartire in sicurezza l'economia del Paese, salvaguardando le famiglie, i lavoratori e le imprese, con particolare attenzione ai settori in cui gli effetti immediati della pandemia sono stati più intensi, con l'obiettivo ultimo di non lasciare indietro nessuno, a partire dai soggetti più deboli e vulnerabili.
  Richiama quindi i robusti interventi disposti nel settore della sanità, tra cui l'incremento strutturale di nuovi posti letto di terapia intensiva e l'assunzione di un contingente di circa 10 mila infermieri per sostenere l'assistenza domiciliare, quelli volti a salvaguardare i livelli occupazionali, anche con l'estensione della sospensione dei licenziamenti, oltre che le misure in materia di scuola e ricerca, tra cui la stabilizzazione degli insegnanti e l'assunzione di migliaia di ricercatori. Richiama altresì gli interventi di sostegno alle famiglie anche attraverso il reddito di emergenza, destinato ai nuclei in difficoltà finora esclusi da tutti i sussidi previsti.
  Dopo aver ricordato come il provvedimento in esame e i precedenti decreti-legge «Cura Italia» e «Liquidità» varati per affrontare le conseguenze sanitarie, economiche e sociali dell'emergenza Covid-19, configurino nel complesso un pacchetto di misure di sostegno per circa 75 miliardi, cui si aggiungono garanzie pubbliche per facilitare l'accesso delle imprese al credito bancario per circa 500 miliardi, sottolinea come tale interventi siano stati resi possibili grazie all'autorevolezza dell'attuale Esecutivo, che ha saputo con sagacia e determinazione orientare in senso favorevole al nostro Paese le decisioni assunte in sede europea.
  Ricorda, in proposito, la sospensione del patto di stabilità e crescita, che ha reso possibile gli scostamenti di bilancio da parte dell'Italia, nonché l'allentamento delle regole concernenti gli aiuti di Stato, che ha consentito l'adozione di misure di sostegno al tessuto produttivo con ingenti risorse e prestiti garantiti dallo Stato e rimborsabili in taluni casi anche in trent'anni.
  Evidenzia inoltre come la predetta autorevolezza del Governo in ambito europeo abbia al contempo contribuito alla definizione di un arsenale di nuovi strumenti e meccanismi di sostegno con effetti immediati già dal 2020 e del valore di oltre 500 miliardi di euro; cita, in proposito, il nuovo fondo SURE per mitigare i rischi di disoccupazione, le nuove leve finanziarie della Banca per gli investimenti europei (BEI) e la speciale linea di credito del Meccanismo europeo di stabilità (MES) per fra fronte a costi sanitari diretti e indiretti derivanti dalla pandemia. Ricorda, inoltre, il nuovo piano di acquisto sul mercato secondario di titoli di debito sovrano della Banca centrale europea, rimarcando come l'Italia abbia potuto beneficiare di tale intervento e come lo stesso costituisca una sorta di rete di protezione da possibili tensioni speculative sui tassi di interesse dei nostri titoli del debito pubblico.
  Alla luce di tali circostanze esprime la convinzione che senza l'azione del Governo in sede europea il nostro Paese avrebbe potuto andare incontro ad un disastro economico, finanziario e sociale; l'Italia ha invece ottenuto misure straordinarie, tra cui spicca, da ultimo, l'accoglimento della proposta di finanziare le misure europee per la ripresa attraverso l'emissione di «eurobond», così come previsto per i 750 miliardi del nuovo strumento europeo per la ripresa (Next Generation EU), che saranno reperiti dalla Commissione sui mercati finanziari a condizioni vantaggiose e investiti attraverso sovvenzioni e prestiti agli Stati membri, con particolare riguardo a quelli, come l'Italia, che sono stati colpiti più duramente dalla pandemia.
  In conclusione, nel rimarcare l'importanza delle novità intervenute nelle politiche europee, evidenzia come le misure oggetto dei negoziati in corso riguardino l'interesse nazionale e per tale ragione auspica che le forze dell'opposizione possano collaborare con spirito di unità e coesione per raggiungere i traguardi auspicati in sede europea, a cominciare dall'emissione di titoli di debito europei, Pag. 136pur ricordando, che solo poco tempo fa al Parlamento europeo forze dell'attuale opposizione hanno votato contro l'istituzione degli eurobond. In ultimo ricorda che l'Italia sarà il maggior beneficiario dei fondi dello strumento Next generation EU.
  In conclusione, in ragione delle considerazioni esposte, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Matteo COLANINNO (IV) annuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice, rilevando come le risorse stanziate dal provvedimento siano essenziali per affrontare l'emergenza e rafforzare il sistema economico produttivo italiano. Ritiene quindi che la manovra proposta sia, per qualità e dimensioni, assai positiva e valuta favorevolmente altresì le proposte avanzate in sede europea che rappresentano, a suo avviso, una vera svolta nelle politiche europee.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.10.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

DL 30/2020: Misure urgenti in materia di studi epidemiologici e statistiche sul SARS-COV-2.
C. 2537 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla XII Commissione).

Ratifica ed esecuzione dell'accordo quadro tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Australia, dall'altra, fatto a Manila il 7 agosto 2017.
C. 2121 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).

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