CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 giugno 2020
384.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. — Interviene il viceministro all'interno, Vito Claudio Crimi.

  La seduta comincia alle 13.05.

DL 34/2020: Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
C. 2500 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 3 giugno 2020.

  Franco VAZIO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, ricorda che nella precedente riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si era deciso di deliberare il prescritto parere nella seduta di domani. Chiede quindi al relatore come intenda procedere.

  Eugenio SAITTA (M5S), relatore, preannuncia che depositerà una proposta di parere nel pomeriggio della giornata odierna.

  Franco VAZIO, presidente, nel fare presente che la proposta di parere verrà messa immediatamente a disposizione di tutti i componenti la Commissione, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.10.

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SEDE REFERENTE

  Martedì 9 giugno 2020. — Presidenza del vicepresidente Franco VAZIO. — Interviene il viceministro all'interno, Vito Claudio Crimi.

  La seduta comincia alle 13.10.

Modifiche all'articolo 2 del decreto legislativo 29 marzo 1993, n. 119, in materia di revoca del provvedimento di cambiamento della generalità per la protezione di coloro che collaborano con la giustizia.
C. 2513 Businarolo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 giugno 2020.

  Franco VAZIO, presidente, ricorda che nella seduta del 4 giugno scorso la relatrice, onorevole Sarti, aveva svolto la relazione illustrativa del provvedimento.

  Il viceministro Vito Claudio CRIMI, nel ringraziare la Commissione per l'opportunità offertagli, interviene per fornire alcune precisazioni con riguardo alla proposta di legge in esame, anche alla luce dell'incarico di presidente della Commissione centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione conferitogli dal ministro dell'Interno ai sensi dell'articolo 10 del decreto-legge 15 gennaio 1991, n. 8. Tiene in particolare ad evidenziare che la proposta di legge in esame può fornire una soluzione ad alcune problematiche manifestatesi nel corso degli ultimi anni, nonostante che la legislazione in materia di testimoni di giustizia sia relativamente recente ed abbia dato finora ottimi risultati. Segnala infatti che la questione si pone con riguardo ai sempre più frequenti nuovi rapporti familiari instauratisi successivamente all'adesione al programma di protezione e al cambio di generalità del testimone o collaboratore di giustizia, in considerazione del tempo trascorso dal decreto legislativo del 1993, che detta le misure principali in materia, e dei cambiamenti intervenuti nei comportamenti sociali. A tale proposito tiene infatti a sottolineare che l'attuale normativa, prevedendo la preventiva autorizzazione al cambio di generalità da parte dei familiari del soggetto interessato, stabilisce che la revoca di tale cambio avvenga in maniera automatica per tutti coloro che avevano dato la propria adesione. Rileva quindi che sulla base di tali disposizioni i titolari di rapporti intervenuti successivamente al cambio di generalità, del quale peraltro essi non sono a conoscenza, sono privati della possibilità di operare una scelta consapevole in caso di revoca della specifica misura di protezione. Nel fare presente che presso il Ministero dell'Interno è conservato e costantemente aggiornato un apposito registro dei soggetti che abbiano aderito alle misure di protezione, in cui vengono mantenute tutte le informazioni relative ad entrambe le generalità, anche nell'eventualità di contenziosi, ribadisce la delicatezza del tema e la necessità di una scelta volontaria da parte di tutti i soggetti interessati, attinendo il disvelamento della vera identità a profili costituzionali di sicurezza personale. Nell'evidenziare che il contenuto della proposta di legge in esame richiede comunque alcune precisazioni, mettendo a disposizione della Commissione la propria competenza, ferma restando la piena autonomia delle scelte parlamentari, ribadisce la necessità di colmare la lacuna legislativa evidenziata. Da ultimo ritiene che l'esame della proposta di legge C. 1740 della deputata Aiello, che introduce modifiche e integrazioni alla disciplina concernente i testimoni di giustizia possa rappresentare un'importante occasione per un'attenta revisione della normativa in materia.

  Maria Carolina VARCHI (FdI), scusandosi per il ritardo, che le ha consentito di ascoltare soltanto l'ultima parte dell'intervento del viceministro, nel preannunciare che il gruppo di Fratelli d'Italia non ha alcuna difficoltà a sostenere la proposta di Pag. 12legge in esame, chiede tuttavia di conoscere l'incidenza dei casi specifici appena citati rispetto al dato generale, anche al fine di valutare in che misura si debba intervenire per colmare il vuoto legislativo.

  Franco VAZIO, presidente, in assenza di obiezioni, registrandosi una sostanziale condivisione sul merito della proposta di legge in oggetto, ritiene che possa essere preso in considerazione il suo trasferimento in sede legislativa, al fine di accelerare i tempi di esame.

  Giulia SARTI (M5S), relatrice, con riguardo alla proposta del presidente, tiene a precisare che l'eventuale trasferimento della proposta di legge in esame in sede legislativa non preclude in alcun modo l'attività emendativa della Commissione. Nel rilevare a tale proposito che, come evidenziato dallo stesso viceministro, vi sono alcuni profili che necessitano di essere modificati, auspica la collaborazione di tutti i gruppi, ribadendo la necessità di intervenire con riguardo ai rapporti familiari intervenuti dopo l'accesso alle misure di protezione e al cambio di generalità. Nel sottolineare che la tutela di tali soggetti non rappresenta, in ragione della sua delicatezza, un tema di scontro politico, ritiene che il prossimo Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, possa definire le modalità per il prosieguo dell'esame.

  Il viceministro Vito Claudio CRIMI, con riguardo alla richiesta della deputata Varchi, nel riservarsi di fornire informazioni dettagliate in occasione della prossima seduta dedicata al provvedimento, tiene a precisare che l'intervento normativo si rende necessario in linea di principio, prima ancora che in relazione all'incidenza dei casi specifici sul dato generale. Ribadisce infatti come la revoca del cambio di generalità, soprattutto nel caso di un collaboratore o testimone di giustizia di sesso maschile, comportando la modifica del cognome degli eventuali figli, rappresenti un cambiamento rilevante per la vita dei soggetti interessati, interferendo anche con il diritto alla sicurezza costituzionalmente sancito.

  Franco VAZIO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 9 giugno 2020.

Audizioni informali, nell'ambito dell'esame, in sede referente, delle proposte di legge C. 2160 Molinari e C. 2307 Magi, in materia di produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti o psicotrope nei casi di lieve entità, di: Patrizio Gonnella, presidente dell'Associazione Antigone; Guido Faillace, presidente della Federazione italiana degli operatori dei dipartimenti e dei servizi delle dipendenze (FederSerD); Elisabetta Aldrovandi, presidente dell'Osservatorio nazionale sostegno vittime e garante per la tutela vittime di reato per la regione Lombardia; Barbara La Russa, responsabile del settore accoglienza del Gruppo Abele, e Hassan Bassi, segretario nazionale, di Forum droghe.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 18.40 alle 19.40.