CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 maggio 2020
366.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 13 maggio 2020. — Presidenza del presidente Alessandro Manuel BENVENUTO indi della vicepresidente Patrizia TERZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Achille Variati.

  La seduta comincia alle 12.15.

Schema di decreto ministeriale, adottato di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, recante definizione dei parametri per la determinazione delle tipologie dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti ai sensi dell'articolo 3 della legge 6 ottobre 2017, n. 158, unitamente ai relativi allegati A) e B) che ne costituiscono parte integrante.
Atto n. 172.

(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con una osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 29 aprile 2020.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere di competenza entro il prossimo 16 maggio.

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  Tommaso FOTI (FDI) ricorda che quello in esame è un tema che il Parlamento ha affrontato nelle passate legislature, dapprima con una proposta di legge di sua iniziativa, alla quale era stata abbinata la proposta di legge del collega Iannuzzi, il cui percorso è stato interrotto dalla fine della legislatura e successivamente con la proposta di legge del collega Realacci, che ha avuto più fortuna. Fa questa sottolineatura solo per evidenziare che i piccoli comuni da anni aspettano la attuazione di misure volte al loro sostegno.
  Il decreto in esame e il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, che auspica possa essere predisposto dal Governo tempestivamente, costituiscono i due pilastri su cui si fonda la legge. Comprende che alla ampia platea dei comuni destinatari saranno destinate ben poche risorse, pari a soli 160 milioni di euro. Ciò comporta una oggettiva difficoltà di programmazione degli interventi, per di più in aree problematiche. Sottolinea pertanto l'importanza che si dia quanto prima attuazione alle misure di sostegno a favore dei piccoli comuni che, soprattutto nella fase di emergenza epidemiologica in corso, hanno evidenziato carenze inaccettabili.
  Osserva infatti che nei comuni di montagna non solo non è stato possibile per gli studenti seguire le lezioni impartite dalle scuole a distanza, ma spesso manca perfino il segnale telefonico. Ritiene che questa intollerabile barriera digitale debba essere superata dal Governo, anche in collaborazione con le società che forniscono il servizio, che non dovrebbero poter scegliere di offrire solo servizi nelle aree che garantiscono una redditività.
  È necessario pertanto imprimere una accelerazione forte ai due principali decreti di attuazione della legge sui piccoli comuni, anche al fine di valutare i risultati ottenuti e successivamente implementare le risorse per soddisfare le esigenze del numero più alto possibile.

  Rossella MURONI (LEU), relatrice, presenta una proposta di parere favorevole con una osservazione (vedi allegato 3). Evidenzia come l'atto in esame rappresenti solo un primo passo di un percorso attuativo della legge del 2017 che occorre accelerare il più possibile.
  Come è stato già sottolineato nel corso del dibattito, il passaggio realmente decisivo sarà rappresentato dalla predisposizione del Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, da adottarsi con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. In quell'atto, infatti, saranno definite le modalità per la presentazione dei progetti da parte delle amministrazioni comunali e per la loro selezione.
  Ribadisce l'esigenza che la Commissione svolga un'apposita indagine conoscitiva dedicata all'attuazione della legge sui piccoli comuni, anche al fine di accompagnarne le diverse fasi applicative.

  Il sottosegretario Achille VARIATI concorda con la proposta di parere della relatrice e assicura che verrà fatta la verifica in relazione alla sentenza della Corte costituzionale n. 33 del 2019, richiesta nell'osservazione. Fa presente infatti che quella sentenza ribadiva la assoluta autonomia dei comuni, dichiarando incostituzionale l'obbligatorietà disposta dal legislatore. A tal fine il Governo proporrà un modello diverso.
  Ritiene che l'associazione delle funzioni sia fondamentale per garantire l'uguaglianza dei cittadini. Osserva, infatti, che nei piccoli comuni il livello dei servizi è nettamente inferiore a quello offerto nelle grandi città e ritiene il modello degli ambiti territoriali ottimali la soluzione per garantire omogeneità su tutto il territorio.
  Ricordando l'iter assai travagliato che ha portato all'approvazione nel 2017 della legge sui piccoli comuni, ritiene tuttavia che attraverso il meccanismo del Piano nazionale della riqualificazione possa essere compiuto un passo fondamentale a sostegno di tali enti, con risorse importanti anche se non sufficienti. A tale riguardo assicura l'intenzione del Governo di affrontare immediatamente la questione, al fine di accelerare le procedure e dare un segnale positivo ai territori interessati.
  Con riguardo alle considerazioni dell'onorevole Foti, fa presente che il parere Pag. 17reso dal Senato sul medesimo atto e condiviso dal Governo, prevede l'assenza della rete di trasmissione dei dati – che crea problemi per la didattica a distanza, come già ricordato, ma anche per il telelavoro – tra gli elementi da considerare per declinare il parametro relativo ai comuni periferici e ultra periferici.

  Luca DE CARLO (FDI) intende evitare di innescare nuovamente la polemica suscitata a seguito delle considerazioni svolte durante la precedente seduta in ordine alla importanza dell'esperienza di amministratore locale per lo svolgimento di qualsiasi mandato elettivo, che peraltro anche il rappresentante del Governo ha avuto modo di verificare in prima persona. Né intende soffermarsi sulla previsione di misure di premialità per i comuni che procedono alla fusione, non essendo questo il tema principale del dibattito.
  Desidera invece cogliere lo spirito positivo emerso in Commissione per l'avvio di un lavoro comune, anche di tipo conoscitivo, mirato a dare finalmente sostegno concreto alle realtà locali minori per i quali i fondi stanziati sono preziosi, anche se certamente insufficienti. Una delle criticità che, soprattutto in questo periodo di emergenza epidemiologica, si è manifestata in nodo evidente attiene al tema delle difficoltà di connessione alle reti di trasmissione dei dati che, in questo contesto, si traduce in un vero e proprio indice di povertà. Su questo aspetto, che riguarda tante aree del Nord e del Sud del Paese e coinvolge addirittura un terzo della cittadinanza, auspica che si possano trovare soluzioni concrete anche attraverso lo strumento legislativo di cui oggi si avvia l’iter di attuazione.

  Patrizia TERZONI (M5S) nel preannunciare il voto favorevole del Movimento 5 Stelle, fa presente che alla data di approvazione della legge esisteva il problema della fusione dei comuni, che era stata quindi presa in considerazione. Ritiene opportuno che si proceda celermente all'avvio di una indagine conoscitiva, per verificare lo stato di attuazione della legge, e valutarne eventuali integrazioni. Ricorda infatti che l'Assemblea della Camera ha approvato recentemente all'unanimità una mozione su tale tema, indicando alcuni impegni, cui potranno affiancarsene altri, come ad esempio quello relativo alla banda larga.
  L'assenza di una rete di trasmissione dei dati è un problema noto, che si verifica soprattutto nelle zone montane. Al riguardo ritiene che nella fase conoscitiva possa essere coinvolta la società OpenFiber per verificare se sia in grado di affrontare e risolvere il problema della infrastrutturazione dei comuni con meno di cinquemila abitanti e delle zone montane e, in caso contrario, predisporre un apposito intervento legislativo.

  Silvia FREGOLENT (IV) nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice, esprime favore per il richiamo, all'interno dello schema di decreto legislativo, delle fusioni di comuni, sulle quali non c'era stata una continuità nei finanziamenti. Osserva che la crisi epidemiologica in atto ha dimostrato che il Paese ha bisogno di investimenti, soprattutto in campo delle infrastrutture immateriali, anche al fine di dotare le aree con più scarsa densità abitativa – che purtroppo non sono le uniche a registrare tale carenza – di quei servizi necessari di cui dispongono le grandi città. Questo anche al fine di non frustrare le aspettative di coloro che, anche in base ad una rinnovata sensibilità ambientale, vedono con favore un ritorno alla vita in campagna.

  Vincenza LABRIOLA (FI), nel preannunciare il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice, osserva come l'emergenza sanitaria determinata dal COVID-19 abbia evidenziato numerose situazioni di isolamento, soprattutto con riguardo alla connettività. Il Paese ha bisogno di una ripresa, che può passare anche attraverso il rilancio dei piccoli comuni. Ritiene, pertanto, opportuno che venga accelerata la fruibilità del sostegno finanziario da parte di questi enti Pag. 18territoriali, per sostenerne lo sviluppo economico e contrastarne lo spopolamento.

  Elena LUCCHINI (LEGA) dichiara il voto favorevole della Lega sulla proposta di parere, per la cui redazione la relatrice ha anche tenuto conto delle sollecitazioni avanzate dal suo gruppo. Aderisce inoltre con convinzione alla proposta di attivare il prima possibile l'indagine conoscitiva promossa dalla collega Muroni, ritenendo estremamente utile acquisire elementi di informazione sulla realtà dei piccoli comuni, che può considerarsi la vera spina dorsale del Paese. Auspica quindi che il Governo attui realmente in tempi rapidi i propositi espressi in questa sede e, soprattutto, proceda tempestivamente all'erogazione delle risorse stanziate.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole con una osservazione della relatrice (vedi allegato 1).

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante l'individuazione di un intervento infrastrutturale ritenuto prioritario, da adottare su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, relativo alla ricostruzione del Viadotto di Albiano sul fiume Magra tra le province di La Spezia e Massa.
Atto n. 173.

(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 5 maggio 2020.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che il termine per l'espressione da parte della Commissione viene a scadere il prossimo 19 maggio.

  Silvia FREGOLENT (IV), relatrice, ritiene che, anche in seguito alle audizioni svoltesi al riguardo, ci siano sufficienti elementi tecnici per considerare l'intervento in esame come opera prioritaria e prevedere la nomina di un Commissario straordinario, che chiede fin d'ora di audire, una volta perfezionata la nomina.
  Sono pervenute alcune sollecitazioni dal gruppo della Lega, in parte condivisibili, quali ad esempio la preoccupazione riguardo alla realizzazione di un ponte provvisorio, ma ritiene che oggi la Commissione non sia chiamata a disegnare le future strategie infrastrutturali, bensì ad esprimersi sullo schema di decreto in esame, il cui oggetto è costituito dalla dichiarazione di priorità per la ricostruzione del viadotto e dalla nomina di un Commissario straordinario. Ritiene opportuno che le eventuali indicazioni che la Commissione ritenga di esprimere riguardo alla strategia infrastrutturale che il Commissario vorrà adottare emergano nel corso della sua futura audizione.
  Presenta quindi una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che è pervenuta una proposta alternativa di parere da parte del gruppo della Lega (vedi allegato 3).

  Tommaso FOTI (FDI), nel condividere l'esigenza di intervenire celermente per risolvere una grave criticità, deve comunque richiamare l'attenzione della maggioranza e del Governo sulla necessità di affrontare con coerenza il tema generale del funzionamento dell'attuale normativa in materia di appalti. Risulta infatti evidente che, ogni qualvolta si intenda velocizzare il compimento di un'opera, la strada scelta è quella di consentire deroghe alle procedure codicistiche, non solo per semplificare le fasi di programmazione ed approvazione dei progetti, ma addirittura per aggirare le norme sull'affidamento dell'appalto, che certamente pregiudica l'applicazione delle più elementari norme di sana concorrenza tra le imprese. Sollecita quindi nuovamente il Governo e la maggioranza a riflettere in modo complessivo sull'attuale disciplina e sui suoi correttivi.

  Alberto ZOLEZZI (M5S) sottolinea l'importanza dell'opera in oggetto, sulla quale Pag. 19sono state svolte due audizioni che hanno fornito elementi rilevanti, non solo per le regioni Toscana e Liguria, ma anche per l'Emilia Romagna. Esprime favore riguardo alla nomina di un Commissario straordinario, che si configurerà come elemento di controllo e utile figura di intermediazione con il Governo, stanti ovviamente le indagini in corso volte a verificare le responsabilità dell'accaduto.
  Preannuncia pertanto, a nome del proprio gruppo, il voto favorevole sulla proposta di parere della relatrice.

  Erica MAZZETTI (FI) ribadisce le valutazioni negative, già espresse nella precedente seduta, relative alla scelta del presidente Rossi come Commissario straordinario, anche alla luce dell'imminente scadenza del suo mandato di governatore della Toscana.
  Resta invece positivo il giudizio sull'uso dello strumento del commissariamento dell'opera, sul presupposto dell'urgenza di ripristinare la viabilità e dell'innegabile impossibilità di realizzare il manufatto in tempi rapidi senza una radicale deroga alla normativa del codice dei contratti pubblici, di cui invoca nuovamente una sostanziale riforma. Al riguardo dichiara stupore per le affermazioni rese in audizione dall'amministratore delegato di ANAS secondo cui i lavori dureranno circa due anni, tempi che a suo avviso sono troppo lunghi per un'opera di questo tipo.
  Condivide infine la richiesta di una audizione del Commissario straordinario il prima possibile, al fine di poter mettere in chiaro anche in quella sede come occorre concentrare tutti gli sforzi per la ricostruzione in via definitiva del ponte, senza sprecare tempo e risorse pubbliche per la realizzazione di un viadotto provvisorio, essendo sufficiente per adesso predisporre un collegamento con l'autostrada della Cisa.

  Chiara BRAGA (PD) preannuncia il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice, che ringrazia per il lavoro svolto. Le questioni sollevate nel corso del dibattito con riguardo alla semplificazione delle procedure e alla revisione del codice degli appalti meritano senz'altro una discussione seria e approfondita da parte della Commissione, da affrontare però nelle sedi proprie.
  Ritiene in ogni caso apprezzabile, nella situazione verificatasi a seguito del crollo del viadotto di Albiano, la tempestività con cui il Governo è intervenuto nell'individuare la strada da percorrere per la sua ricostruzione, come esposto dalla Ministra delle infrastrutture e dal rappresentante dell'Anas nel corso delle recenti audizioni svoltesi. Ritiene inoltre che il Commissario straordinario rappresenti la figura più adatta per la gestione di tale emergenza.

  Elena LUCCHINI (LEGA) nell'illustrare la proposta alternativa di parere presentata, preannuncia l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere presentata dalla relatrice, che ringrazia. Pur dichiarandosi favorevole alla nomina di un Commissario straordinario e condividendo che la realizzazione del viadotto di Albiano venga considerata prioritaria, ritiene queste misure non sufficienti per garantire rapidità dell'intervento.
  Giudica questo il momento in cui la Commissione è chiamata ad intervenire introducendo nel parere indicazioni per il Governo, e per questo la proposta alternativa di parere presentata dal proprio gruppo prevede che anche per tale intervento sia seguito il virtuoso modello che si è rivelato di successo per la ricostruzione del ponte Morandi a Genova, prevedendo semplificazioni e deroghe agli ordinari strumenti, unici elementi a suo giudizio in grado di garantire celerità nella procedura.
  Sottolineando come l'obiettivo sia per tutti quello di vedere ricostruita l'opera nel più breve tempo possibile e quindi di dare respiro al territorio di appartenenza, chiede alla Commissione di valutare con attenzione le osservazioni inserite nella proposta alternativa di parere, che a suo giudizio potrebbero costituire un valido orientamento per il Governo.

  Alessio BUTTI (FDI), nel ringraziare la relatrice per l'istruttoria svolta, esprime Pag. 20una perplessità di fondo sul metodo che si intende perseguire. Ricorda infatti che da molto tempo nel corso dei dibattiti in Commissione sia stata evidenziata dal proprio gruppo la necessità di apportare una sostanziale modifica del codice degli appalti, non essendo quella dei commissari straordinari una soluzione praticabile in via ordinaria. Sarebbe opportuno invece che si intervenisse sulla architettura legislativa in materia al fine di sburocratizzare le procedure e approntare un quadro normativo chiaro ed efficace.
  Non nasconde lo stupore per le dichiarazioni dell'amministratore delegato di Anas riguardo al tempo di realizzazione del viadotto di Albiano, stimato in due anni, molto più di quanto si sarebbe aspettato.
  Esprime infine preoccupazione con riguardo alla realizzazione di un ponte provvisorio, essendo l'Italia il Paese in cui nulla è più definitivo del provvisorio e dovendosi comunque impiegare ingenti risorse a tal fine.
  In conclusione, preannuncia l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere della relatrice.

  Il sottosegretario Achille VARIATI dichiara di condividere la proposta di parere della relatrice ed esprime giudizio negativo sulla proposta alternativa di parere del gruppo della Lega.

  Alessandro Manuel BENVENUTO, presidente, avverte che all'eventuale approvazione della proposta parere della relatrice consegue la preclusione della proposta alternativa di parere del gruppo della Lega.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 13

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 13 maggio 2020.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 360 del 5 maggio 2020, a pagina 81, seconda colonna, quarantaduesima riga, le parole: «della direttiva 2018/850» sono sostituite dalle seguenti «della direttiva 2018/851 e della direttiva 2018/852».

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