CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2020
365.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 423

RISOLUZIONI

  Martedì 12 maggio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 14.10.

7-00449 Casciello, 7-00465 Mollicone e 7-00467 Anzaldi: Misure di sostegno dell'editoria a contrasto degli effetti dell'epidemia COVID-19.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento delle risoluzioni 7-00467 Anzaldi e 7-00472 Belotti).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 6 maggio 2020.

  Luigi GALLO, presidente, ricorda che nella seduta del 6 maggio la Commissione ha iniziato la discussione delle risoluzioni 7-00449 Casciello e 7-00465 Mollicone. Avverte che sulla stessa materia sono state nel frattempo assegnate alla Commissione anche le risoluzioni 7-00467 Anzaldi e 7-00472 Belotti, che saranno discusse congiuntamente alle prime.

  Michele ANZALDI (IV), nell'illustrare la risoluzione a sua prima firma, pone l'accento, in particolare, sul fenomeno dello sfruttamento dell'intenso lavoro svolto dai giornalisti della carta stampata da parte della RAI, che, spesso per realizzare i propri servizi, attinge soprattutto dai giornali. Stigmatizza, inoltre, il dumping praticato dalla RAI nel mercato pubblicitario mediante l'offerta dei propri spazi a tariffe irrisorie. L'effetto di questa condotta è quello di un'ulteriore penalizzazione a danno del settore della carta stampata, che stava attraversando una crisi profonda già prima dell'emergenza sanitaria: si tratta di un problema denunciato dalla FIEG e dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, assieme a quello della Pag. 424piaga della diffusione illecita – vera e propria pirateria – delle rassegne stampa e delle edizioni in formato elettronico della stampa quotidiana e periodica. Conclude, sottolineando che la sua risoluzione intende stimolare il Governo a intervenire in favore di quelle che sono le principali vittime della crisi economica nell'ambito di un settore che rischia di morire e la cui morte determinerebbe un'inflazione delle notizie false e non verificate, a cui oggi pone argine solo il giornalismo di qualità.

  Massimiliano CAPITANIO (LEGA), illustrando in qualità di cofirmatario la risoluzione 7-00472 Belotti, ricorda come gli organi dell'informazione di qualità siano ampiamente diffusi e vicini ai territori, alle comunità locali. Sottolinea l'importanza e la funzione strategica dell'informazione locale nel dare conto dei provvedimenti e raccontare le specificità territoriali. Ravvisa la necessità di adottare misure per contrastare la diffusione illecita di contenuti attraverso le piattaforme telefoniche e digitali e per favorire con opportuni contributi l'accesso di tutti a un'informazione corretta e verificata. Si sofferma quindi sull'aspetto degli investimenti pubblicitari, che, a seguito dell'emergenza sanitaria, sono diminuiti in modo pesante soprattutto a svantaggio delle emittenti radiotelevisive locali. Nell'illustrare gli impegni chiesti al Governo nella risoluzione Belotti, richiama in particolare quello per l'istituzione di un contributo a fondo perduto a beneficio delle imprese editrici di quotidiani e periodici, quello per il sostegno di librerie e piccoli editori, quello per un contributo straordinario per le televisioni locali, nonché quello volto a sollecitare iniziative di contrasto del fenomeno della pirateria sulla rete internet.

  Federico MOLLICONE (FDI), preso atto con soddisfazione della convergenza di vedute che risulta dalle risoluzioni fin qui presentate, comprese quelle testé illustrate dai colleghi Anzaldi e Capitanio, ricorda come alcune linee di indirizzo delle risoluzioni andrebbero lette anche alla luce della direttiva europea in materia di copyright, il cui recepimento è in corso di discussione al Senato nell'ambito dell'esame del disegno di legge di delegazione europea. Esprime l'avviso che la crisi strutturale del settore editoriale richieda interventi strategici, non finalizzati solamente a tamponare la crisi innescata dall'emergenza sanitaria. Richiamato quindi l'alto profilo del dibattito, esprime apprezzamento per il lavoro in corso nella VII Commissione, che a suo parere sta dimostrando di poter funzionare, nei settori di sua competenza, come un importante laboratorio di indirizzi per l'azione di Governo.

  Luigi CASCIELLO (FI), dopo aver sottolineato come il settore dell'editoria meriti attenzione e abbisogni di contributi complessivi strategici, ringrazia i colleghi intervenuti per i nuovi spunti di riflessione introdotti con le risoluzioni presentate da ultimo. Apprezza, in particolare, il focus posto sulla questione della raccolta pubblicitaria e il richiamo al ruolo svolto dall'editoria locale, che offre uno sguardo specifico sugli eventi legati al territorio, fornendo un servizio utile anche alla grande azienda della RAI. Auspica che le diverse risoluzioni possano convergere in un testo unitario, come avvenuto già con quelle presentate in materia di cultura e spettacolo.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

7-00459 Melicchio, 7-00460 Saccani Jotti, 7-00462 Frassinetti e 7-00468 Di Giorgi: Misure di sostegno dell'università e della ricerca a contrasto degli effetti dell'epidemia COVID-19.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio – Abbinamento delle risoluzioni 7-00468 Di Giorgi, 7-00469 Toccafondi e 7-00473 Belotti).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni, rinviata nella seduta del 6 maggio 2020.

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  Luigi GALLO, presidente, ricorda che nella seduta del 6 maggio scorso la Commissione ha iniziato la discussione delle risoluzioni 7-00459 Melicchio, 7-00460 Saccani Jotti e 7-00462 Frassinetti. Avverte che sulla stessa materia sono state nel frattempo assegnate alla Commissione anche le risoluzioni 7-00468 Di Giorgi, 7-00469 Toccafondi e 7-00473 Belotti, che saranno discusse congiuntamente alle prime.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), illustrando la sua risoluzione 7-00468, osserva che essa, come anche alcune delle altre risoluzioni, in particolare quella del deputato Melicchio, affronta a tutto tondo il tema degli interventi necessari per l'università e la ricerca. Ricorda come il sistema pubblico della formazione superiore e della ricerca, costretto dalle circostanze ad affrontare una situazione improvvisa e imprevedibile, abbia mostrato una straordinaria capacità di impegno e di resilienza, adottando e portando avanti misure eccezionali, quali il trasferimento, in brevissimo tempo, in modalità a distanza di tutte le attività didattiche in presenza. Altrettanto eccezionale è stato l'impegno profuso dai medici universitari, dagli specializzati, dai ricercatori e dai giovani laureati neo-abilitati a contrasto dell'emergenza sanitaria: emergenza che ha evidenziato il ruolo fondamentale e insostituibile non solo dei medici e dei sanitari, ma anche dell'alta formazione e della ricerca, che sono indispensabili non solo per la soluzione dei problemi immediati ma anche per la creazione di nuovi modelli di sviluppo.
  Segnala quindi la funzione fondamentale delle istituzioni dell'AFAM, ricordando che l'arte e la creatività sono uno dei tratti identitari del Paese. Occorre rafforzarne il ruolo strategico per la crescita e lo sviluppo culturale della nazione.
  Soffermandosi poi sulla valutazione dell'impatto che l'emergenza ha determinato nel settore della formazione universitaria, sottolinea in particolare il rischio di un crollo delle immatricolazioni quale conseguenza delle inevitabili difficoltà economiche in cui si dibatteranno molte famiglie, alle quali occorre dare quindi maggiori certezze in termini di diritto allo studio, essendo la garanzia del diritto allo studio un elemento fondante di ogni Paese che voglia considerarsi moderno e civile. Su questo tema, la risoluzione a sua firma impegna il Governo ad adottare misure specifiche, quali l'ampliamento della no-tax area, l'incremento delle risorse per il diritto allo studio universitario e l'adozione di strumenti di sostegno alla frequenza e alla mobilità degli studenti. Con riferimento agli impegni volti a sostenere le strutture della formazione superiore, segnala in particolare la necessità di un incremento del numero dei posti nei corsi di laurea in medicina e chirurgia e per le professioni sanitarie, così come del numero di borse di studio per le specializzazioni.
  Ricorda, ancora, la proposta di estendere a tutta l'area medica e sanitaria la scelta di rendere abilitante l'esame di laurea al fine di facilitare il reintegro degli organici di personale attraverso modalità più rapide di accesso alle professioni.
  Sottolinea inoltre l'impegno chiesto al Governo di intervenire con misure idonee per ridurre il precariato nel settore della ricerca e per smantellare la mole esasperante di burocrazia che appesantisce il lavoro nel mondo universitario e della ricerca, rendendo difficile il conseguimento di benefici e risultati. Analogamente, richiama la necessità di un ripensamento delle attività di valutazione della qualità della didattica e della ricerca, al fine di ridurre il carico degli adempimenti, a cui finiscono per essere sacrificate libertà e autonomia.
  Conclude, confidando in risposte e azioni di Governo che rivelino un cambio di visione generale di un settore cruciale per la formazione e lo sviluppo.

  Gabriele TOCCAFONDI (IV), illustrando la sua risoluzione, premette che le misure di contenimento del contagio da coronavirus stanno mettendo in difficoltà le famiglie, con inevitabili ripercussioni negative su tutti i settori, compreso quello Pag. 426dell'università e della ricerca. Dopo aver sottolineato che l'impoverimento delle famiglie determinerà una contrazione del numero delle iscrizioni all'università e della relativa frequentazione, evidenzia come il problema, che tocca così da vicino le competenze della Commissione, sia sentito al punto che molti passaggi delle diverse risoluzioni presentate sono incentrati sugli aiuti agli atenei e, quindi, ai ragazzi che frequentano le università: emerge in questo un approccio alla questione universitaria legato soprattutto all'emergenza.
  Ricorda che l'università è stato uno dei primi settori a chiudere e che da un'indagine della Crui risulta che su 88 atenei dei 97 complessivi nel Paese, l'88 per cento delle attività didattiche sono state trasferite senza tentennamenti online. Sottolinea come sia da valutare positivamente la gestione dell'emergenza in termini di esami e lezioni, con circa 80.000 sedute di laurea svolte a distanza, a dimostrazione che l'università era preparata da anni, grazie alla didattica on-line, sussidiaria a quella in presenza: fatto che non era scontato e che deve essere valutato positivamente. Tuttavia, è dell'avviso che la didattica vera ed efficace sia quella in presenza, svolta in aula, negli atenei, con un contatto diretto tra docenti e allievi, e questo vale per tutto il settore educativo.
  Dopo aver ricordato che dal 4 maggio è iniziata la fase due anche per l'università, con lo svolgimento in presenza di alcune attività collaterali, come i laboratori e la preparazione delle tesi di laurea, richiama la necessità di predisporre linee guida per assicurare una ripartenza in sicurezza di tutte le attività, con cui vengano chiarite, e per tempo, le misure che dovranno essere adottate. È questa una responsabilità che compete in primo luogo al Comitato tecnico-scientifico. Dovranno essere previste, per l'attuazione delle misure, forme di aiuto economico per gli atenei, su criteri oggettivi, in proporzione al numero degli iscritti.
  Sottolinea quindi il rischio di un crollo delle immatricolazioni, che giungerebbe dopo un anno che aveva invece visto finalmente una crescita positiva del loro numero. Richiamando l'attenzione sulla necessità di aiutare gli studenti e le famiglie, evidenzia che non ci si deve limitare a consentire agli atenei di mantenere il livello di spesa storico finora stabilito, perché le risorse devono essere destinate al diritto allo studio. È certo che aumenterà il numero delle famiglie rientranti nel perimetro della no tax area, con conseguenti minori entrate per le università, di cui si dovrà tenere conto.
  Occorre prevedere inoltre un particolare sostegno per gli studenti fuori sede e quindi indirettamente per le residenze universitarie e per le tante strutture del privato sociale, che lavorano in questo settore. Infine, in merito alle borse di studio per le specializzazioni mediche, ricorda il dibattito svolto negli ultimi anni sul disservizio creato dal calo delle borse di studio e sulla necessità di aumentarne il numero, anche al fine di scongiurare la strozzatura che si determina nel percorso formativo per gli studenti in uscita dalle facoltà di medicina, in sovrannumero rispetto alle borse di studio disponibili per la specializzazione medica.
  Ricordando che l'ultima legge di bilancio aveva incrementate le risorse a ciò finalizzate, si dice convinto che si debba fare un ulteriore sforzo per aumentare ulteriormente il numero delle borse di studio, anche coinvolgendo le regioni, soprattutto quelle che non si sono ancora mai attivate in tal senso.

  Angela COLMELLERE (LEGA), intervenendo sulla risoluzione 7-00473 Belotti, di cui è cofirmataria, rileva come molto di quanto è stato detto finora rifletta anche il punto di vista del suo gruppo. Esprime l'avviso che, in un momento come questo, occorrano misure di buon senso a favore delle università e innanzitutto occorra garantire risorse certe alle strutture universitarie, che hanno fatto uno sforzo enorme per assicurare la continuità delle attività – didattiche e non solo – e che possono svolgere un ruolo decisivo per la ripartenza del Paese. Si dice convinta che l'università sia una delle istituzioni che ha Pag. 427dato meglio prova di forza e capacità, in questi tempi difficili, conseguendo risultati positivi e acquisendo capacità – pensa soprattutto alla didattica a distanza – che potranno tornare utili anche dopo la fine dell'emergenza sanitaria, in situazioni di normalità.
  Considera tuttavia doveroso non dimenticare che non tutti gli studenti hanno potuto in questi mesi approfittare della didattica a distanza e portare avanti il proprio percorso formativo, in quanto non tutti sono forniti dei necessari dispositivi tecnologici e informatici. Ritiene essenziale attivarsi affinché anche a questi studenti siano garantite le condizioni per vedere soddisfatto il loro diritto allo studio. Condivide perciò le parole del deputato Toccafondi, che ha rimarcato l'importanza di concentrarsi sulle esigenze non solo delle università, ma anche delle famiglie e degli studenti, che dovranno affrontare molte difficoltà anche nei prossimi tempi. La risoluzione del suo gruppo chiede tra l'altro al Governo un impegno affinché siano assicurate risorse agli studenti non in grado di seguire le lezioni tramite la didattica a distanza per mancanza di supporti tecnologici o per mancanza di collegamento della rete. Sempre a proposito di diritto allo studio, la risoluzione del suo gruppo chiede al Governo di impegnarsi anche per alzare a 30 mila euro la soglia della no tax area, esonerando le famiglie dal pagamento dei contributi, e per innalzare la fascia calmierata, oggi assestata tra i 13 mila e i 30 mila euro, così da consentire sgravi fiscali per i redditi fino a 50 mila euro.
  Per quanto riguarda gli studenti privatisti delle scuole superiori, premesso che, a suo avviso, anche per loro l'esame di maturità dovrebbe svolgersi di preferenza a giugno, osserva che, in ogni caso, se l'esame dovesse svolgersi invece a settembre, si dovrà permettere loro di accedere comunque ai test d'ingresso all'università, in modo che non risultino svantaggiati rispetto agli altri studenti.
  Tenuto poi conto del ruolo fondamentale che le università e il mondo della ricerca hanno svolto in questa fase emergenziale, richiama l'attenzione sull'opportunità di adottare iniziative per consentire ai ricercatori e ai professori universitari la libera attività di consulenza, anche attraverso la semplificazione e lo snellimento delle procedure burocratiche che ad oggi ne ostacolano l'esercizio.
  Invita infine a considerare il peso economico cui gli atenei saranno inevitabilmente sottoposti nel prossimo futuro e a compensarlo attraverso l'erogazione di appositi contributi. Sollecita analoga attenzione al comparto AFAM, anche in termini di risorse finanziarie.
  Conclude esprimendo soddisfazione per la condivisione di intenti emersa dal dibattito fin qui svolto e formulando l'auspicio che la Commissione possa approvare una risoluzione unitaria condivisa da tutti.

  Federico MOLLICONE (FDI), premesso di voler rimarcare alcuni aspetti della risoluzione Frassinetti, di cui è cofirmatario, sottolinea, in particolare, che essa è volta a delineare linee di indirizzo per il Governo per rimediare ad alcune gravi mancanze strutturali in tema di diritto di studio. Cita in proposito dati OCSE da cui emerge l'inferiorità dell'Italia rispetto ad altri Paesi nel numero di studenti che accedono all'università e che si laureano. Con riferimento agli impegni chiesti al Governo dalla risoluzione, ricorda l'estensione della no tax area a 25.000 euro di reddito, l'incremento del Fondo per il finanziamento ordinario delle università e gli interventi per il sostegno del diritto allo studio, con particolare attenzione agli studenti fuori sede. Rispetto all'emergenza in corso, che determinerà una compressione delle spese per l'istruzione da parte delle famiglie, la risoluzione del suo gruppo propone anche l'istituzione di borse di studio annuali con dotazione fino a 3.000 euro, da erogare in base all'Isee, per il pagamento delle tasse universitarie, dei libri di testo e delle spese connesse per coloro che frequentano con profitto un corso di studi universitario. Parimenti, richiama l'attenzione sulla proposta di prevedere forme di sostegno per le università, Pag. 428in particolare per quelle private, e di prolungare per tre anni il contratto dei professori straordinari, in modo da soddisfare i requisiti minimi di presenza di docenti. La risoluzione propone infine l'adozione di iniziative di supporto per i dottorandi di ricerca, nell'emergenza epidemiologica, e la valorizzazione del titolo di dottore di ricerca.
  Conclude auspicando che il Governo dimostri nei confronti dell'università più attenzione e coerenza di quanto ha avuto per la scuola.

  Alessandro MELICCHIO (M5S) esprime apprezzamento per la ricchezza dei contenuti delle diverse risoluzioni presentate, che testimonia la grande attenzione della Commissione per questi temi fondamentali. Riassumendo le diverse misure suggerite attraverso gli impegni chiesti al Governo dalle varie risoluzioni, molte delle quali convergenti negli obiettivi, si augura che si possa addivenire a un testo unitario che riscuota la più ampia adesione possibile da parte dei gruppi che fanno capo alla Commissione.

  Luigi GALLO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 maggio 2020. — Presidenza del presidente Luigi GALLO.

  La seduta comincia alle 15.10.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione istitutiva dell'osservatorio Square Kilometre Array, con Allegati, fatta a Roma il 12 marzo 2019.
C. 2360 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Virginia VILLANI (M5S), relatrice, ricorda che il progetto Square Kilometre Array (SKA) prevede la realizzazione di una rete di antenne geograficamente distribuite nel nord del Sud Africa e nell'ovest dell'Australia, collegate fra loro attraverso un sistema di fibre ottiche capaci di raccogliere ed analizzare i segnali in maniera sincrona, come se fossero raccolti da un singolo grande radiotelescopio, la cui superficie di raccolta è appunto delle dimensioni equivalenti ad un chilometro quadrato.
  Si tratta di un progetto scientifico d'avanguardia a livello planetario, destinato ad aprire la strada allo sviluppo sia sul piano delle scienze astronomiche, sia sul piano delle innovazioni tecnologiche potenzialmente ad alto impatto sociale. Gli Stati membri della SKA Organisation sono 13: oltre all'Italia ci sono Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Nuova Zelanda, Sudafrica, Spagna, Svezia, Paesi Bassi, Regno Unito.
  L'Italia partecipa al progetto sin dal 2000 tramite l'Istituto nazionale di astrofisica (INAF): il coinvolgimento dell'INAF nel progetto SKA è stato pensato, sin dai primi anni, come un volano non solo scientifico, ma anche economico e industriale, stante il coinvolgimento di numerose imprese italiane di settore.
  La partecipazione italiana al progetto assume la valenza di uno strumento di politica industriale, tale da consentire all'industria nazionale di accrescere la propria presenza in aree geografiche emergenti del mondo, a partire dall'Africa, dove andrà a risiedere una parte cospicua delle antenne della infrastruttura, e di consolidare la propria posizione in altre aree con cui si condividono già floridi rapporti commerciali, come nel caso dell'Australia, dove sarà allocata la restante parte dell'impianto.
  La Convenzione all'esame provvede alla costituzione dell'Osservatorio SKA, un'organizzazione intergovernativa, che subentra alla precedente società privata di diritto britannico SKA Organisation, ponendosi quale nuovo soggetto giuridico responsabile della costruzione e della gestione dei telescopi SKA in Australia e in Sudafrica.Pag. 429
  Il testo si compone di 20 articoli. Tra questi segnala l'articolo 6 con cui si stabilisce che le Parti della Convenzione in esame saranno Membri di SKAO e che soggetti titolati ad aderire alla organizzazione sono gli Stati e le organizzazioni internazionali. Le categorie di adesione sono distinte in membri e membri associati, dove questi ultimi non possono beneficiare degli stessi diritti riconosciuti agli Stati membri. L'articolo 11 è invece dedicato ai diritti di proprietà intellettuale e prevede che sia il Consiglio a definire la relativa politica di proprietà. Il Consiglio potrà anche decidere di concedere, a titolo gratuito e per sole finalità di carattere educativo e di ricerca, ovvero non commerciali, l'utilizzo da parte di soggetti appartenenti agli Stati membri dei diritti di proprietà intellettuale acquisiti nello sviluppo del progetto, nel rispetto comunque dei vincoli di diritti di proprietà intellettuale preesistente o di diritti di proprietà intellettuale appartenenti a terzi.
  Il disegno di legge di autorizzazione si compone di 5 articoli. Gli articoli 1 e 2 contengono, rispettivamente, l'autorizzazione alla ratifica e l'ordine di esecuzione della Convenzione. L'articolo 3 contiene le disposizioni finanziarie (12 milioni di euro per ciascun anno dal 2020 al 2029 per le spese di costruzione; 1 milione di euro l'anno a decorrere dal 2030 per le spese di gestione; 7.680 euro annui a decorrere dal 2020 per le spese di missione). L'articolo 4 contiene una clausola di invarianza finanziaria. L'articolo 5, infine, stabilisce che la legge entri in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.
  In conclusione, propone di esprimere parere favorevole.

  Federico MOLLICONE (FDI) enfatizza l'importanza del programma scientifico oggetto della convenzione in titolo, che, con la realizzazione dell'osservatorio Square Kilometre Array, renderà possibili progressi straordinari nella conoscenza dello spazio cosmico. Si tratta di un progetto ammirevole, dalle prospettive lungimiranti, basato su un'ampia cooperazione internazionale, partecipare alla quale è per l'Italia d'importanza strategica. Ritiene che la Commissione dovrebbe prestare più attenzione a progetti di ricerca scientifica come questo, anche programmando audizioni dei responsabili, per acquisire maggiore consapevolezza dell'eccellenza di tanta parte della ricerca scientifica italiana.

  Rosa Maria DI GIORGI (PD), premesso che il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere della relatrice, esprime soddisfazione per la partecipazione italiana a questo importantissimo programma di ricerca. Ricorda che l'Italia è da sempre al primo posto e all'avanguardia in questo campo di ricerca. Aggiunge che la ricerca scientifica degli italiani è un'eccellenza nazionale di cui non sempre il Paese è consapevole appieno, testimoniata tra l'altro dall'elevato numero di pubblicazioni su riviste scientifiche di rilevanza internazionale. Per questo concorda col deputato Mollicone sul fatto che sarebbe opportuno che la Commissione dedicasse più attenzione – anche attraverso apposite audizioni – al mondo della ricerca scientifica, soprattutto di quella d'eccellenza.

  Luigi CASCIELLO (FI) si unisce alla proposta del deputato Mollicone, ritenendo che la partecipazione italiana a programmi di ricerca di elevata qualità e di grande ambizione sia importantissima e debba perciò essere incoraggiata e sostenuta, anche con finanziamenti più consistenti.

  Daniele BELOTTI (LEGA), premesso che anche il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere della relatrice, osserva che, quanto ai finanziamenti per l'osservatorio SKA, è già un risultato importante poterli confermare e difficilmente, in questa congiuntura, si potrebbe aumentarli.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 15.20.