CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2020
365.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 12 maggio 2020. — Presidenza della Presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 19.05.

DL 23/2020: Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali.
C. 2461 Governo.

(Parere alle Commissioni VI e X).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 6 maggio scorso.

  Simona SURIANO, relatrice, presenta una proposta di parere favorevole, di cui dà lettura (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Manlio DI STEFANO manifesta soddisfazione per le considerazioni svolte nella premessa della proposta di parere testé presentata dalla relatrice, sottolineando che talune norme del provvedimento in esame sono parte integrante di un pacchetto di misure, contenute, in parte, nel decreto-legge «cura Italia» e, in parte, nel decreto «rilancio» in corso di definizione: il combinato disposto di queste misure contribuirà a rilanciare l’export italiano, con un ruolo rafforzato della Farnesina. In tal senso, auspica che la Commissione possa collaborare con spirito costruttivo al fine di promuovere le nuove strategie operative del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale in tema di rilancio del made in Italy.

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  Alberto RIBOLLA (LEGA), preannunciando il voto contrario del Gruppo Lega, ribadisce le considerazioni già svolte nella precedente seduta: a suo avviso, i pur condivisibili strumenti di sostegno all'internazionalizzazione delle imprese si scontrano con procedure lente e macchinose, che hanno impedito fino ad oggi alle aziende di accedere alle garanzie della SACE S.p.A. Considerando che l'emergenza è iniziata ormai tre mesi fa, l'assenza di risposte efficaci per fronteggiare la crisi delle imprese dimostra in maniera inequivocabile i ritardi e le carenze del Governo. Ribadisce, altresì, l'apprezzamento già espresso nella scorsa seduta per le disposizioni sul golden power, che si inseriscono, peraltro, in un percorso di rafforzamento dei poteri speciali del Governo a tutela delle imprese dei settori strategici già avviato, con il precedente Esecutivo, dall'allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti.

  Valentino VALENTINI (FI) preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole, formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 19.15.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 12 maggio 2020. — Presidenza della Presidente Marta GRANDE. – – Interviene il sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.

  La seduta comincia alle 19.15.

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19.
(COM(2020) 163 final).

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame dell'atto in titolo, rinviato nella seduta del 6 maggio scorso.

  Marta GRANDE, presidente, ricorda che il provvedimento in titolo è esaminato ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento e che la Commissione, al termine dell'esame, può esprimere in un documento finale il proprio avviso sull'opportunità di possibili iniziative da parte del Governo in sede europea. Il documento è poi comunicato al Presidente della Camera, al Presidente del Senato e al Presidente del Consiglio, nonché alle Istituzioni europee nell'ambito del dialogo politico con i Parlamenti nazionali.
  Segnala che sulla proposta di decisione in oggetto è già stato raggiunto l'accordo in sede di Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti, e che il Parlamento europeo prevede di esaminare ed approvare la proposta senza modifiche secondo la procedura legislativa ordinaria nella sessione plenaria che avrà luogo domani e dopodomani.
  Segnala, altresì, che in data odierna la XIV Commissione ha espresso il prescritto parere ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, evidenziando, tra l'altro, che la proposta di decisione rispetta il principio di sussidiarietà in quanto gli obiettivi di ripristino della stabilità macroeconomica a breve termine e di efficienza dell'assistenza finanziaria ai beneficiari non possono essere conseguiti in misura sufficiente dagli Stati membri e possono dunque essere conseguiti meglio a livello di Unione.
  Avverte, infine, che, a norma del comma 2 dell'articolo 127 del Regolamento, il relatore Fassino ha predisposto una proposta di documento finale (vedi allegato 2).

  Piero FASSINO (PD), relatore, richiamando i contenuti della relazione illustrativa nella precedente seduta, auspica ampio sostegno alla proposta di documento finale sulla proposta di decisione in titolo. Sottolinea che l'allargamento ai Balcani Occidentali costituisce uno dei capisaldi dell'azione europea, come ribadito in occasione del vertice UE-Balcani del 6 maggio Pag. 382scorso. Ricorda, altresì, che nell'ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 la Commissione ha proposto l'istituzione di un nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDCI) dotato di 89,5 miliardi di euro, di cui 22 miliardi destinati ai Paesi del vicinato, e che la stessa la Commissione europea, insieme all'Alto rappresentante per la politica estera, Borrell, ha presentato l'8 aprile scorso un piano di aiuti su scala globale per un importo complessivo di 15,6 miliardi di euro, di cui 3 miliardi destinati alla regione del vicinato nel suo complesso: 2,1 miliardi per i Paesi del vicinato meridionale e 962 milioni per i Paesi del partenariato orientale; segnala che a questi importi vanno aggiunti 800 milioni di euro diretti verso i Balcani occidentali e la Turchia.
  Sempre in questo quadro, ricorda che il 29 aprile scorso la Commissione europea ha proposto un piano d'azione per mobilitare, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, ulteriori 3,3 miliardi di euro al fine di supportare i Paesi della regione balcanica Nel complesso, l'insieme di questi interventi contribuisce non solo ad affrontare le necessità immediate in ambito sanitario e le conseguenti esigenze umanitarie connesse alla pandemia di Covid-19, ma anche e soprattutto a promuovere la ripresa economica e sociale, nell'ottica di una progressiva integrazione europea dei Paesi in questione, da perseguire attraverso l'adesione all'UE o altre forme di cooperazione ed associazione.
  Evidenzia che l'assistenza macrofinanziaria prevista dalla decisione in esame è lo strumento più idoneo per alleviare le difficoltà economiche dei Paesi interessati, i quali, a causa della pandemia, subiranno una drastica contrazione del PIL e un contestuale peggioramento dei saldi di finanzia pubblica, oltre che un significativo aumento del tasso di disoccupazione. Sul piano operativo, segnala che l'assistenza finanziaria prevede solo due esborsi, il primo per la metà del 2020 e il secondo per il quarto trimestre 2020 o il primo trimestre 2021.
  Procede quindi a dare lettura alle osservazioni apposte alla proposta di documento finale.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), preannunciando il voto contrario del Gruppo Lega, stigmatizza, sul piano del merito, la decisione dell'Unione europea di concedere a taluni Paesi dell'allargamento e del vicinato un'assistenza finanziaria a condizioni più vantaggiose di quelle previste per gli Stati membri dell'UE, che dovranno ricorrere ai prestiti del Meccanismo europeo di stabilità con tutte le incognite ed i rischi che questo implica. Sul piano del metodo, esprime riserve sulla scelta del Parlamento europeo di esaminare la proposta di decisione con procedura d'urgenza, e dunque direttamente in plenaria, senza procedere all'esame in sede referente presso la Commissione per il Commercio internazionale.

  Laura BOLDRINI (PD) esprime apprezzamento per l'iniziativa dell'Unione europea a beneficio dei Paesi dell'allargamento e del vicinato, che dimostra grande lungimiranza politica. Invitando i colleghi a rammentare l'instabilità politica che ha caratterizzato i Balcani negli anni Novanta e che ha provocato sanguinosi conflitti su base etnica, evidenzia che l'attuale crisi determinata dalla pandemia potrebbe sconvolgere nuovamente il precario equilibrio di quella regione, esponendo il resto dell'Europa – ed in primis il nostro Paese – a flussi migratori poderosi e difficili da gestire. Ringraziando il relatore Fassino per il lavoro svolto, auspica che l'Unione europea riservi la stessa attenzione e significative risorse anche ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo, altrettanto importanti per la stabilità del continente europeo e del nostro Paese in particolare.

  Paolo FORMENTINI (LEGA), rivolgendosi alla collega Boldrini, segnala che la proposta di decisione in esame include interventi a favore di due Paesi della Pag. 383sponda sud del Mediterraneo rientranti nel cosiddetto vicinato meridionale, ovvero la Tunisia e la Giordania.

  Piero FASSINO (PD), relatore, ricorda ai colleghi intervenuti l'approvazione unanime della risoluzione n. 8-00031 il 19 giugno del 2019 sull'integrazione dei Paesi dei Balcani Occidentali nelle istituzioni euroatlantiche al fine di evidenziare che l'atto in titolo procede nella medesima direzione e che coerenza vorrebbe che la Commissione pervenisse oggi ad una deliberazione largamente condivisa dai gruppi di maggioranza e di opposizione. Nel merito dell'intervento del collega Formentini obietta che le misure di assistenza macrofinanziaria a favore dei Paesi rientranti nelle politiche di allargamento e di vicinato siano più favorevoli di quelle riservate agli Stati membri dell'Unione europea, facendo presente che da un lato gli strumenti MES e SURE dispongono aiuti rivolti agli Stati membri rispettivamente per 240 miliardi e 100 miliardi di euro e che il Recovery Fund provvederà in tal senso per svariate centinaia di miliardi di euro, mentre per i Paesi interessati dalla proposta di decisione si tratta in tutto di alcune decine di miliardi di euro. Sottolinea pertanto che le affermazioni del collega non sono veridiche e che il mancato sostegno alla proposta di documento finale rappresenta un'occasione mancata per una politica estera dell'Italia coesa e coerente.

  Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI) preannuncia il voto contrario del Gruppo Fratelli d'Italia sulla proposta di documento finale, rivendicando piena consapevolezza sul contesto storico e sulle sfide che attraversano l'area dei Balcani Occidentali contrariamente a quanto sprezzantemente attribuito dalla collega Boldrini ai gruppi di opposizione qui intervenuti. Ritiene che il dibattito politico debba sempre ammettere posizioni differenziate anche su temi come quello oggetto della proposta di decisione, tanto più alla luce del fattore nuovo che è nel frattempo intervenuto, rappresentato dalla pandemia. Non si tratta di contrarietà alle politiche europee di allargamento e di vicinato ma di dare attenzione prioritaria ai Paesi membri dell'UE e all'Italia in particolare, che in questa specifica fase ricevono un trattamento peggiore rispetto a Paesi terzi se si guarda alle irrisorie misure di sostegno disposte dall'Unione europea nella prima fase e alle condizioni vessatorie per l'economia nazionale, ai limiti dell'usura, insite negli strumenti approntati dall'UE per fare fronte alla gravissima crisi dilagante e alle difficoltà dei nostri operatori.

  Marta GRANDE, presidente, ritiene che la collega Boldrini abbia pacatamente espresso la propria posizione senza scadere in atteggiamenti offensivi, come invece le attribuisce il collega Delmastro delle Vedove. Invita, quindi, i Gruppi a volere contribuire in modo costruttivo alla discussione senza prevaricare ed esponendo in modo ordinato le rispettive opinioni.

  Gennaro MIGLIORE (IV) manifesta convinto sostegno alla proposta di documento formulata dal collega Fassino, fortemente ancorata ai principi fondanti del processo di allargamento e della politica di vicinato, tra cui rientra il valore della solidarietà. Conviene con i colleghi che hanno argomentato un ordine di priorità tra Stati membri e Paesi terzi rispetto alle misure europee di sostegno contro il Coronavirus, ben sapendo che tali riflessioni servono purtroppo anche in questo caso la causa dell'euroscetticismo. Rivolgendosi al collega Delmastro delle Vedove osserva che lo specifico posizionamento del suo gruppo non giustifica il disinvolto ricorso a fake news come quella relativa al carattere usurario di uno strumento come il MES, il cui tasso è notoriamente pari allo 0,1 per cento. Sottolinea, inoltre, che l'assistenza macrofinanziaria ai Paesi terzi oggetto della proposta di decisione è funzionale al processo di integrazione e all'impegno ormai storico profuso dall'UE per una condivisione del progetto europeo su tutto il continente. Ciò premesso, la Pag. 384legittimità di tutte le posizioni politiche consente con pari dignità ai gruppi di maggioranza, soprattutto all'indomani delle celebrazioni per il settantesimo anniversario della dichiarazione di Schuman del 9 maggio 1950, di dare ulteriore sostegno all'impegno europeo nella convinzione che senza l'Europa il nostro Paese avrebbe attraversato con ben maggiori difficoltà le stagioni di crisi del passato, oltre a quella in atto derivante dalla pandemia da Covid19. Ritiene, inoltre, essenziale che la maggioranza si impegni a ripristinare la verità sulla natura degli strumenti finanziari di aiuto disposti dall'UE nel rispetto delle posizioni altrui. Conclusivamente non può fare a meno di rilevare da parte dei colleghi dei Gruppi di Fratelli d'Italia e Lega una certa delusione per la mancanza di argomenti rispetto ad un MES che avrebbero preferito forse punitivo ed usurario al solo scopo di vedere confermati pregiudizi che non ammettono il confronto con la realtà e la verità.

  Pino CABRAS (M5S), rivolgendosi a sua volta all'opposizione ed incoraggiando maggiore condivisione della proposta di documento finale, osserva che malgrado tutto non è venuto meno il ruolo internazionale dell'Italia e che la pandemia non ha smantellato il sistema delle relazioni diplomatiche o il nostro sistema di alleanze, pur avendo colpito l'economia come solo una guerra è in grado di fare. Nella situazione attuale occorre operare per assicurare continuità al nostro sistema di relazioni estere e scongiurare ulteriori fratture oltre a quelle che possono derivare dalle drammatiche conseguenze economiche della crisi pandemica. Invita pertanto tutte le forze politiche a collaborare in nome della continuità del ruolo internazionale dell'Italia, che deve rappresentare la priorità comune in questa fase. Riferendosi poi alle preoccupazioni dei colleghi dei Gruppi di Fratelli d'Italia e della Lega in merito all'ingombrante ruolo della Cina, fa presente che Pechino si proietta a livello internazionale con specifica intensità proprio nelle regioni collocate lungo i confini esterni dell'UE e che rappresentano aree di tradizionale influenza del nostro Paese. Anche per queste ragioni occorre lavorare nella direzione indicata dal provvedimento in esame, a difesa del nostro ruolo esterno nella regione e per contrastare derive espansionistiche e tentativi di approfittare della crisi da parte di attori esterni particolarmente spregiudicati. Manifesta, invece, un certo scetticismo rispetto a strumenti come il MES, su cui le differenziazioni politiche anche all'interno della maggioranza sono ormai notorie e non devono scandalizzare. Non è possibile parlare di tassi usurari ma certamente sui mercati finanziari esistono strumenti più vantaggiosi del MES, da cui potrebbero derivare risparmi decisamente più consistenti.

  La Commissione approva la proposta di documento finale presentata dal relatore.

  Marta GRANDE, presidente, avverte che il documento finale testé deliberato sarà trasmesso, unitamente al parere della XIV Commissione, alla Commissione europea, al Parlamento europeo e al Consiglio dell'Unione europea nell'ambito del cosiddetto dialogo politico con i Parlamenti nazionali. Così rimane stabilito.

  La seduta termina alle 19.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 334 del 27 febbraio 2020, a pagina 28, seconda colonna, sostituire le righe da 11 a 21 con le seguenti:
  «Marta GRANDE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Attività produttive, Agricoltura, Politiche dell'Unione europea, nonché della Commissione per le questioni regionali. Segnala, altresì, che le Commissioni Lavoro, Trasporti e Affari sociali hanno comunicato che non esprimeranno parere.»

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