CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 maggio 2020
362.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 7 maggio 2020. — Presidenza del presidente Alberto BARACHINI.

  La seduta comincia alle 8.10.

  (La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).

Sulla pubblicità dei lavori.

  Il PRESIDENTE comunica che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

ATTIVITÀ DI INDIRIZZO E VIGILANZA

Sullo stato di attuazione della risoluzione sull'utilizzo dei social media, con particolare riferimento al contrasto all’hate speech.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) evidenzia che, oltre all'hate speech diffuso Pag. 60attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, ve ne è anche uno di tipo più tradizionale, diffuso attraverso lo stesso mezzo televisivo, su cui occorre parimenti vigilare e che quantomeno si traducono in un suo uso privatistico: al riguardo, richiama un episodio, che lo ha riguardato personalmente, in cui è stato destinatario di espressioni di dileggio da parte della conduttrice della trasmissione «Chi l'ha visto ?».

  Il deputato Giorgio MULÈ (FI) rileva come la risoluzione sui social media, approvata all'unanimità il 9 ottobre 2019, non abbia ancora trovato attuazione in più punti, in particolare proprio nell'ultimo periodo del paragrafo 2, laddove si riferisce all’hate speech. Per quanto riguarda l'episodio che lo ha riguardato personalmente e che è seguito alla puntata di Agorà dello scorso 23 aprile, riporta come nel profilo Twitter della trasmissione sono comparse decine di commenti offensivi nei propri confronti, incluse minacce di morte per sé e la propria famiglia, a cui sono state rilanciate anche direttamente. Posto che gli autori dei messaggi sono stati tutti denunciati, deplora l'assenza di un controllo da parte della RAI, che non ha rimosso quei commenti da un proprio profilo ufficiale: almeno a ieri, erano ancora rintracciabili.
  Ritiene che la Commissione debba pretendere un'immediata vigilanza da parte dell'Azienda sui profili social ad essa riconducibili, per proteggere la reputazione altrui: i commenti, a suo avviso, dovrebbero essere consentiti solo a utenti registrati e quindi identificabili. In caso contrario, sarebbe preferibile impedire del tutto la possibilità di lasciare commenti.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) chiede se i commenti in questione siano anche stati mandati in onda in sovraimpressione, come accaduto in passato, circostanza negata dal deputato Giorgio MULÈ.

  Prosegue il senatore Alberto AIROLA M5S) rilevando come, accanto ad alcuni messaggi sciocchi, ve ne siano altri chiaramente censurabili. Non ritiene, tuttavia, che la chiusura dell’account sia la strada corretta, visto che i commenti possono essere fonte di indicazioni utili per la trasmissione: piuttosto, si rende indispensabile prevedere un moderatore.

  Anche il PRESIDENTE ritiene che una chiusura sia una extrema ratio, mentre è invece corretto richiamare il servizio pubblico alle proprie responsabilità, secondo quanto previsto dalla risoluzione. Nota inoltre che il periodo di tensione legato all'emergenza epidemiologica e alle sue conseguenze economiche e sociali richieda un supplemento di attenzione.

  La senatrice Valeria FEDELI (PD), associandosi alla preoccupazione espressa dal Presidente, ritiene che occorrerebbe trovare un adeguato spazio per approfondire, da un lato, il tema del rispetto da parte della RAI di quanto deliberato dalla Commissione e, dall'altro, quello del confine tra libertà d'espressione e hate speech: in Italia, infatti, manca ancora una trasposizione integrale della legislazione previgente che consenta di applicarla al piano digitale, un compito che, anche se non appartiene a questa Commissione, è senz'altro proprio del Parlamento.

  Il deputato Federico MOLLICONE (FDI) si sofferma anche sull'uso distorto, da parte di alcuni dipendenti RAI, che hanno un ruolo e una riconoscibilità pubblica, dei propri profili privati.
  Quanto al controllo dei profili social, mette in guardia, a tutela della libertà di espressione, rispetto a soluzioni che deleghino tale responsabilità a terzi, citando quale esempio da non seguire il caso dell'AGCOM, che avrebbe delegato l'attività di verifica dei fatti a Facebook, avvalendosi peraltro di Pagella politica, un'organizzazione che, per quanto seria, non può essere ritenuta indipendente, in quanto coinvolta nella task force istituita dal sottosegretario Martella.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) esprime solidarietà al collega Mulè, così come alle altre vittime di offese online, ricordando Pag. 61come la critica, innanzi tutto in ambito politico, debba sempre essere civile e pacata, specialmente in un momento di straordinaria difficoltà per il Paese, come richiamato dal Presidente.
  Invita a proseguire sulla strada tracciata dalla risoluzione, frutto di un proficuo lavoro della Commissione, incentrata sulla figura e il ruolo del moderatore. È anche consapevole che arginare il dilagante hate speech è particolarmente difficoltoso in quanto diffuso non dalla RAI ma dall'utenza della rete.

  Il deputato Francesca FLATI (M5S) nota incidentalmente come la moderazione sia insufficiente quando non totalmente assente.

  Il PRESIDENTE si riporta all'interessante analisi effettuata dall'AGCOM nell'ambito della propria delibera n. 69 del 2020 sulla capacità del messaggio d'odio di moltiplicarsi in brevissimo tempo, ragion per cui è fondamentale la tempestività d'intervento, oltre ovviamente alla creazione di una vera e propria coscienza digitale dei cittadini.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) interviene incidentalmente per esprimersi in termini critici sull'operato dell'AGCOM, preferendo il metodo di lavoro della Commissione, improntato al dialogo.

  Il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega) esprime solidarietà al deputato Mulè e invita a limitarsi alle prerogative di questa Commissione, che a suo avviso ha il diritto di pretendere che vi sia un moderatore prima di poter aprire i profili ufficiali della RAI ai commenti.

  Il deputato Michele ANZALDI (IV) ricorda che ogni trasmissione è responsabile delle proprie pagine sui social media: a tale riguardo, Agorà dovrebbe discutere pubblicamente dell'incidente, dare notizia delle denunce sporte e, una volta identificati, dare notizia degli autori dei commenti offensivi, avvertendo altresì il suo pubblico della rintracciabilità, da parte degli inquirenti, dei commenti postati.

  Si associa il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega).

  Anche il deputato Federico FORNARO (LEU) ritiene che i commenti debbano essere gestiti da un moderatore.

  Il PRESIDENTE, alla luce delle considerazioni emerse, propone di inviare una lettera ai vertici della RAI per chiedere che i profili social delle trasmissioni prevedano la presenza di un moderatore. Successivamente il tema sarà oggetto dell'audizione da programmare dell'Amministratore delegato sull'attuazione delle risoluzioni della Commissione.

  Il deputato Giorgio MULÈ (FI) chiede che, nella corrispondenza, non si faccia riferimento al suo caso personale, trattandosi di una problematica di ben più ampio respiro, soffermandosi invece sul tema delle sanzioni adottate dall'Azienda.

  Il PRESIDENTE ricorda che la richiesta di prevedere sanzioni era stata oggetto di dibattito in sede di discussione della risoluzione e che si era convenuto di non includerla: reputa pertanto opportuno rinviare l'interlocuzione sul tema alla citata audizione. Propone invece di integrare la lettera ai vertici della RAI con la richiesta di una campagna informativa sulle conseguenze penali.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) ricorda come sia corretto ricordare l'esistenza di sanzioni penali.

  Il senatore Maurizio GASPARRI (FIBP-UDC) rileva come il tema sia spesso affrontato con una certa dose di ipocrisia e quindi di poca chiarezza. La Commissione, nel rispetto delle sue competenze, ha invece il dovere di dare un'indicazione chiara, ovvero che chi non è in grado di gestire il profilo social della trasmissione per prevenire la diffusione di insulti dovrà chiuderlo. Peraltro, è noto come le denunce contro questo tipo di reati raramente portano alla conclusione di un procedimento penale e ancor più raramente alla Pag. 62rimozione del post incriminato, data la complessità della procedura per ottenerla da parte del titolare della piattaforma, basato negli Stati uniti: ragion per cui l'unica arma, a suo avviso, è quella della prevenzione.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) concorda sull'opportunità di una campagna informativa, anche a partire dalla trasmissione Agorà. Invita poi a tener conto della delicatezza del mezzo televisivo che, se utilizzato per esprimere concetti apertamente provocatori, può creare occasioni per spirali di insulti.

  Il PRESIDENTE ricorda come, a questo ultimo proposito, sia fondamentale la scelta sia dei temi, sia degli ospiti, unitamente all'esercizio, da parte del conduttore – dal momento che in quel caso vi è la presenza di un moderatore –, del dovere di sanzionare immediatamente le espressioni sconvenienti.

  La Commissione conferisce quindi all'unanimità mandato al Presidente di indirizzare una lettera ai vertici della RAI nei termini proposti.

Esame delle seguenti proposte di risoluzione: proposta di risoluzione per rafforzare l'offerta didattica, scolastica e formativa del servizio pubblico presentata dall'onorevole Capitanio ed altri; proposta di risoluzione sull'istituzione di un canale RAI dedicato alla didattica presentata dalla senatrice Fedeli e dal presidente Barachini; proposta di risoluzione sull'istituzione di una piattaforma multimediale RAI dedicata alla didattica a distanza presentata dal senatore Di Nicola ed altri; proposta di risoluzione per la trasformazione di Rai scuola in unico canale didattico RAI presentata dal deputato Mollicone e dalla senatrice Garnero Santanchè.
(Esame e rinvio).

  Il PRESIDENTE avverte che, come stabilito nella riunione di ieri dell'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, si è convenuto di procedere all'avvio dell'esame delle proposte di risoluzione presentate in tema di offerta didattica da parte della Rai. A tale riguardo, oltre alle proposte, già da tempo depositate, il Gruppo Fratelli d'Italia ha appena presentato un'ulteriore proposta di risoluzione sulla stessa tematica.
  I primi firmatari delle rispettive proposte (pubblicate in allegato) hanno la facoltà di darne illustrazione.

  La senatrice Valeria FEDELI (PD) illustra la proposta di risoluzione da lei presentata, insieme al presidente Barachini, nella consapevolezza che, in un momento particolare come quello che sta vivendo il Paese, debba essere messo al centro dell'attenzione il tema della formazione e della didattica.
  In tale ambito, anche grazie alle iniziative di questa Commissione, la RAI ha senz'altro messo a disposizione un'offerta assai articolata, la quale, tuttavia, deve essere resa permanente e strutturale sul digitale terrestre, con contenuti dedicati alla formazione e alla didattica, anche in collaborazione con il Ministero dell'istruzione. Auspica infine che la Commissione possa adottare urgentemente un atto di indirizzo sulle tematiche richiamate.

  Il deputato Federico MOLLICONE (FDI) illustra la proposta di risoluzione da lui presentata insieme alla senatrice Garnero Santanchè, evidenziando che la propria parte politica, fin dall'inizio della fase emergenziale, ha attribuito al potenziamento dell'offerta didattica un ruolo rilevante, pur in presenza di manifeste criticità legate al digital divide presente in molte aree del Paese.
  Se il protocollo siglato tra la RAI e il Ministero dell'istruzione ha sicuramente dato dei riscontri positivi sull'offerta formativa, occorre tener conto che il palinsesto si è rivelato frammentato, poco conosciuto e poco fruibile. Al fine di superare questi elementi negativi, la proposta di risoluzione è diretta a trasformare il canale Rai Scuola in un unico canale didattico RAI, primo tassello di un circuito di comunicazione integrato.

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  Il deputato Massimiliano CAPITANIO (Lega) illustra la proposta di risoluzione che la propria parte politica ha presentato nella prima fase dell'emergenza; tuttavia le indicazioni contenute nel testo conservano la propria attualità, nella consapevolezza che occorre concentrare tutta l'offerta didattica a disposizione, garantendone anche una sua efficace conoscibilità.

  Il senatore Primo DI NICOLA (M5S) si sofferma sulla proposta di risoluzione presentata dal Gruppo Movimento 5 Stelle, evidenziando preliminarmente che le altre proposte depositate contengono spunti e suggerimenti apprezzabili che potrebbero condurre la Commissione ad adottare un testo di sintesi unitario. Per quanto riguarda la proposta di risoluzione di cui è firmatario, tiene a sottolineare l'importanza della sinergia tra la RAI e il Ministero dell'istruzione e del rafforzamento complessivo dell'offerta didattica, attraverso l'istituzione di una piattaforma multimediale, che, superando le difficoltà legate al digital divide, assicuri attraverso una pluralità di strumenti – televisivo, radiofonico, web o anche telefonico – la possibilità per tutti gli studenti di accedere ai contenuti didattici informativi. Reputa inoltre che l'istruttoria sulla proposta di risoluzione potrebbe essere arricchita anche dall'interlocuzione con tutti i Dicasteri competenti in materia.

  Dopo alcuni interventi da parte delle senatrici Felicia GAUDIANO (M5S) e Valeria FEDELI (PD) sul tema della formazione dei docenti, prende la parola il deputato Michele ANZALDI (IV) per sottolineare che il tema in argomento riveste una indubbia urgenza; a suo avviso la Commissione dovrebbe quindi prontamente approvare un testo di risoluzione, partendo dai contenuti assolutamente condivisibili della proposta depositata dalla senatrice Fedeli.
  Coglie infine l'occasione per rilevare che, in vista dell'apertura degli asili nido e dei centri estivi, la RAI si renda parte attiva di una apposita campagna di informazione e sensibilizzazione destinata ai bambini.

  Il deputato Emilio CARELLI (M5S), nel concordare sulla prospettiva di un testo di sintesi condiviso tra tutte le proposte di risoluzione presentate e sull'urgenza di un'iniziativa al riguardo della Commissione, pone l'accento sul coinvolgimento attivo del Ministero dell'istruzione e sulla creazione di una piattaforma multimediale, dato che un canale televisivo ad hoc non può costituire uno strumento esclusivo, anche per gli ingenti costi che esso comporta. Quale ulteriore spunto ritiene che l'attuale numerazione del canale Rai Scuola non risulta essere tra idonea a consentirne la massima fruizione; pertanto, bisognerebbe agire anche su questo punto.

  La deputata Francesca FLATI (M5S) ribadisce da parte del proprio Gruppo la disponibilità a predisporre un testo unitario e condiviso tra tutte le proposte di risoluzione depositate, tramite una istruttoria approfondita. Si dichiara altresì favorevole a una campagna di sensibilizzazione della RAI destinata ai bambini.

  Il PRESIDENTE, nel rinviare il seguito dell'esame delle proposte di risoluzione, reputa che in un prossimo Ufficio di Presidenza i primi firmatari delle suddette proposte potranno valutare le condizioni per elaborare un testo unitario di sintesi che raccolga la piena condivisione di tutta la Commissione.
  Su richiesta del deputato Mollicone, il PRESIDENTE si dichiara disponibile a formulare in tempo utile ipotesi di sintesi tra i testi in esame.
  Il seguito dell'esame è quindi rinviato.

Sui lavori della Commissione.

  Il senatore Alberto AIROLA (M5S) sollecita il completamento dell'audizione della Direttrice acquisti della RAI che nella relazione introduttiva svola ieri ha fornito utili spunti ed indicazioni.

  Il deputato Giorgio MULÈ (FI) sollecita la calendarizzazione della proposta di risoluzione, Pag. 64presentata ieri dai Gruppi Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia sulla improcrastinabile necessità di ristabilire la corretta informazione sui programmi televisivi di informazione giornalistica della RAI.

  Il PRESIDENTE comunica che, come concordato in Ufficio di Presidenza, si procederà all'avvio di uno specifico approfondimento sul rispetto dell'articolo 25, comma 1, lettera s) del Contratto di servizio, con riferimento alla conclusione dei contratti di diffusione pubblicitaria sulla base di principi di concorrenza, trasparenza e non discriminazione, al fine di garantire un corretto assetto di mercato. A tale riguardo, si è convenuto di procedere nelle prossime sedute alle audizioni dei responsabili di Rai pubblicità e del Presidente di Agcom.
  Ricorda infine che il seguito dell'audizione della Direttrice acquisti della Rai – avviata nella giornata di ieri – proseguirà in una prossima seduta, mentre la proposta di risoluzione segnalata dal deputato Mulè potrà essere calendarizzata dopo che la Commissione avrà esaurito la propria attività sugli atti di indirizzo riguardanti l'offerta didattica.
  Inoltre, nel prossimo Ufficio di Presidenza si riserva di sottoporre una lettera che potrebbe essere destinata alla RAI per l'avvio di una campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai bambini, con particolare riferimento, ad esempio, a quali comportamenti assumere o invece evitare in ordine alla attuale fase di emergenza sanitaria.

Sulla pubblicazione dei quesiti.

  Il PRESIDENTE comunica che è pubblicato in allegato, ai sensi della risoluzione relativa all'esercizio della potestà di vigilanza della Commissione sulla società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, approvata dalla Commissione il 18 marzo del 2015, il quesito n. 213/1102 per il quale è pervenuta risposta scritta alla Presidenza della Commissione (vedi allegato 5).

  La seduta termina alle 9.40.

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