CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 maggio 2020
362.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per il regolamento
COMUNICATO
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  Giovedì 7 maggio 2020. — Presidenza del Presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazioni del Presidente sulle modalità di svolgimento dei lavori parlamentari nel periodo dell'emergenza derivante dalla diffusione del virus Covid19.

  Roberto FICO, Presidente, ricorda che nelle precedenti riunioni del 4 e del 31 marzo è stato avviato il confronto sulle diverse problematiche connesse alle modalità di svolgimento dei lavori parlamentari nel periodo dell'emergenza derivante dalla diffusione del Covid 19.
  Fa presente che, con riferimento ai lavori dell'Assemblea, al fine di garantire a tutti i deputati la possibilità di partecipare alle sedute nel pieno rispetto delle prescrizioni in tema di distanziamento interpersonale – facendo seguito a una proposta che è stata formulata anche in questa sede nella seduta del 31 marzo scorso – sono state predisposte apposite postazioni nelle tribune. Il numero delle postazioni al momento disponibili in Aula, pari a 509, è superiore a quello del numero medio dei deputati partecipanti alle votazioni con procedimento elettronico registrato nella attuale legislatura, che si attesta tra i 460 e i 470 deputati. Al riguardo segnala che nella seduta di ieri il numero massimo di partecipanti al voto è stato di 467. Al fine di predisporre comunque un numero di postazioni pari a 629, nel rispetto del necessario distanziamento, sempre facendo seguito a proposte avanzate anche in questa sede, è in corso la procedura per l'allestimento di ulteriori 120 postazioni in spazi attigui all'Aula.
  In particolare la sede maggiormente idonea a tal fine è stata individuata nel Salone del Transatlantico, collocazione che consente di mantenere una continuità anche fisica tra i diversi spazi.
  Sottopone dunque alla Giunta, per i profili di competenza, gli esiti di tale istruttoria, già sottoposti alla valutazione della Conferenza dei presidenti di Gruppo, che vi ha convenuto. In particolare, la dislocazione dei deputati tra l'Aula e il Transatlantico assicura il mantenimento dell'unicità della seduta, che sarà presieduta dal Presidente della Camera o da un Vicepresidente in sua sostituzione. Per garantire la regolarità della seduta e permettere il pieno esercizio dei poteri ordinatori della Presidenza, appare necessario che anche nel Transatlantico siano presenti, in fase di votazione, due deputati Segretari di Presidenza (in aggiunta rispetto a quelli di turno nell'Aula). Tali deputati Segretari, in particolare, prenderanno posto presso un banco appositamente predisposto e coadiuveranno la Presidenza – secondo quanto previsto dal Regolamento (articolo 11) – nella formazione dell'elenco dei deputati iscritti a Pag. 4parlare, le cui richieste trasmetteranno alla Presidenza. Sempre in conformità al Regolamento essi collaboreranno inoltre con il Presidente per assicurare la regolarità delle operazioni di voto e concorreranno al regolare andamento dei lavori. Ove necessario, e previamente avvertita la Presidenza, i Segretari di turno potranno chiedere la presenza o l'intervento dei deputati Questori. Sul banco della Presidenza dell'Assemblea sarà allestito uno schermo che consentirà al Presidente della Camera di visionare il Transatlantico. Appositi schermi consentiranno ai deputati ivi presenti di prendere visione dell'Aula. Gli interventi dei deputati che prendono posto nel Transatlantico avranno luogo in ogni caso in Aula, dalle apposite postazioni collocate nell'emiciclo per gli oratori o dal banco del Comitato dei nove, se questo non sia presente in Aula.
  Quanto poi al più ampio confronto avviato in questa sede sulle procedure e sugli strumenti maggiormente idonei a garantire il funzionamento della Camera e dei suoi organi – ed il pieno esercizio del mandato parlamentare – in situazioni emergenziali, ricorda di aver fatto presente, nella precedente riunione della Giunta, l'opportunità di valutare, da un lato, se vi siano ulteriori strumenti e procedure già previsti nel nostro ordinamento da attivare a tale scopo: in proposito prospetta, ad esempio, l'opportunità che nelle Commissioni siano istituiti, ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del Regolamento, Comitati permanenti per i pareri sui progetti di legge e per le attività istruttorie sugli atti del Governo, ferma restando la facoltà di rimessione alla sede plenaria, nonché l'opportunità per le Commissioni in sede referente di avvalersi più sistematicamente dei Comitati ristretti; dall'altro lato, le innovazioni suscettibili di essere eventualmente introdotte, in termini compatibili con le norme ed i principi della Carta costituzionale. In particolare aveva precisato come in tale ambito fosse da collocare anche il confronto sulle tematiche della partecipazione a distanza ai lavori delle Commissioni, oggetto di alcune sollecitazioni pervenute da parte di taluni deputati.
  Al riguardo aveva dato conto dell'esistenza di divergenze, anche tra costituzionalisti, in merito alla possibilità di pervenire ad una interpretazione del dettato costituzionale di cui al terzo comma dell'articolo 64 della Costituzione che consenta di considerare presenti ai lavori parlamentari deputati che partecipino agli stessi da remoto, per il tramite di videoconferenze o di altri strumenti tecnologici. Aveva poi fatto presente l'esigenza di tenere conto anche degli altri principi costituzionali e regolamentari posti a presidio della libertà dei deputati e delle discussioni, quali quelle concernenti l'immunità di sede e il divieto di accesso alle aule parlamentari da parte di estranei, nonché di quelle che disciplinano i poteri presidenziali in ordine alla regolarità delle modalità di esercizio delle prerogative parlamentari. In esito a tale dibattito le conclusioni alle quali è pervenuta, allo stato, la Giunta riguardano la possibilità di consentire, in ragione della assoluta eccezionalità della situazione e in via sperimentale, la partecipazione da remoto – tramite sistemi di videoconferenza – ad alcune attività delle Commissioni svolte in sedi informali (uffici di presidenza e audizioni informali), restando esclusa tale forma di partecipazione per tutte le sedi formali di riunione delle Commissioni.
  Con riferimento a tale modalità di partecipazione ai lavori informa di avere chiarito, con una lettera indirizzata al Presidente della Commissione Affari costituzionali lo scorso 5 maggio, che le disposizioni regolamentari che presiedono all'ordinato svolgimento dei lavori risultano pienamente applicabili anche alle riunioni delle Commissioni svolte con la partecipazione dei deputati da remoto, e ciò con particolare riferimento al divieto – pienamente applicabile sia ai deputati presenti in sede sia a quelli collegati da remoto – di esibire cartelli, striscioni o altre scritte o simboli, ivi inclusi fondali recanti tali segni ovvero non appropriati alla dignità dei lavori parlamentari. Pag. 5
  Analogamente, sempre al fine di assicurare l'ordinato svolgimento dei lavori in videoconferenza, è necessario che i deputati che partecipano da remoto abbiano sempre cura di trovarsi in un luogo adeguatamente isolato da interferenze di terze persone. È infatti evidente che, pur se utilizzate le modalità della videoconferenza, non può comunque essere consentito di derogare al principio regolamentare che esclude la possibilità della partecipazione di estranei ai lavori parlamentari. Come chiarito in una lettera della Presidente della Camera del 27 marzo 2017, il principio dell'esclusione della possibilità di partecipazione di estranei ai lavori parlamentari vale anche nei confronti dei collaboratori dei deputati e del personale dei Gruppi parlamentari, come pure nei confronti dei funzionari ministeriali, salvo che, con riferimento alla presenza di personale tecnico di supporto ai rappresentanti dell'Esecutivo, la Presidenza della Commissione non ritenga di ammetterla, in via del tutto eccezionale – solamente nelle sedi informali e in assenza di obiezioni – «ove ritenga che la stessa sia funzionale a una più proficua interlocuzione tecnica con il Governo e che tale presenza non pregiudichi un ordinato svolgimento dei lavori».
  Ritiene altresì quanto mai auspicabile che le Presidenze delle Commissioni invitino vivamente i deputati che si collegano da remoto alla verifica preventiva della stabilità del collegamento internet: al riguardo, ed al fine di assicurare il buon andamento dei lavori, va senz'altro evitato in particolare di collegarsi da mezzi di trasporto, sia con riferimento alle sopra dette esigenze tecniche di stabilità del collegamento sia al fine di assicurare che risulti sempre pienamente rispettato il principio regolamentare del divieto di partecipazione di estranei ai lavori parlamentari.
  Ciò posto in ordine alle decisioni che sono state assunte, reputa senz'altro utile proseguire il confronto sulle regole da applicare in fasi di emergenza, al fine di operare un corretto bilanciamento dei diversi valori costituzionali coinvolti e di verificare gli strumenti maggiormente idonei a tal fine. Questo approfondimento va fatto, inoltre, senza perdere di vista il significato complessivo del ruolo del Parlamento e delle modalità in cui esso svolge le sue funzioni – che non sono in alcun modo assimilabili allo svolgimento di attività lavorative per le quali nella attuale fase emergenziale è stato incentivato il ricorso a forme di lavoro agile – e nella consapevolezza del significato che assume, sulla base del disposto costituzionale, la riunione delle Camere con la presenza fisica dei propri componenti, evidentemente simbolico del riunirsi in assemblea della comunità nazionale che essi rappresentano.
  Si tratta di un tema complesso, da affrontare con ponderazione e approfondimento, senza scelte affrettate; ma avviare la discussione del tema, senza pensare di poterla concludere in pochi giorni o poche settimane, è senz'altro utile ed anzi necessario. A questo fine si tratta, in particolare, di individuare il percorso procedurale – revisione costituzionale o riforma regolamentare – più corretto. La riflessione – come già più volte detto – non potrà che essere condotta tenendo conto dell'esigenza di un raccordo con il Senato, riguardando una interpretazione di norme e principi costituzionali riferiti ad entrambe le Camere.
  Per completare il quadro di riferimento, informa che la deputata Noja, con una lettera del 21 aprile scorso, sottoscritta anche da altri colleghi membri dell'Intergruppo Disabilità, ha sottoposto alla Presidenza, in relazione al perdurare dell'emergenza Covid, l'opportunità di adottare misure specifiche per consentire forme di partecipazione a distanza ai lavori delle Commissioni da parte dei deputati con disabilità grave, immunodepressi o con comorbidità o che convivano e assistano persone nelle medesime condizioni. Con riferimento ai lavori dell'Assemblea ha chiesto, invece, di «valutare l'utilizzo dello strumento della missione».
  Inoltre, in data 27 aprile scorso ha ricevuto una lettera a firma del deputato Fusacchia e di ulteriori 66 deputati, con la Pag. 6quale sono state sottoposte alla Presidenza alcune considerazioni in merito alla gestione complessiva della fase di emergenza epidemiologica alla Camera ed è stata prospettata nuovamente la questione della partecipazione a distanza ai lavori parlamentari. A tale lettera ha risposto – in data 5 maggio – richiamando in particolare il complesso delle misure fin qui adottate alla Camera, che sono state oggetto di approfondimento e di ampia discussione fra i rappresentanti dei Gruppi nelle sedi istituzionali proprie: in tali sedi esse sono sempre state adeguatamente ponderate e fortemente radicate nel vigente quadro costituzionale, con l'intento di minimizzare il rischio di diffusione del contagio all'interno delle sedi della Camera senza scalfire il tessuto di garanzie e principi la cui salvaguardia è affidata a tutti coloro che hanno la responsabilità di rappresentare la comunità nazionale e di garantire la continuità dell'Istituzione parlamentare.
  Altre lettere, aventi anch'esse ad oggetto la possibilità di estendere la partecipazione a distanza ai lavori parlamentari, sono giunte nelle scorse settimane. In particolare segnala una lettera del 6 maggio scorso del Presidente della Commissione Affari costituzionali con la quale rappresenta l'opportunità di estendere le modalità di lavoro da remoto anche alle sedute di svolgimento di atti di sindacato ispettivo in Commissione ed alle sedute in sede referente, nelle quali non si debba procedere a votazioni, limitatamente a quei deputati che risultino impossibilitati a partecipare in presenza alle sedute stesse. Inoltre il Presidente del Comitato parlamentare Schengen, con lettera del 24 aprile, ha chiesto di poter svolgere da remoto anche le audizioni formali, attività questa che, allo stato e salvo diverso orientamento della Giunta, è esclusa dalla nuova disciplina stabilita dalla Giunta medesima. E ancora, con lettera in data 29 aprile, il Presidente della Commissione d'inchiesta sulla morte di Giulio Regeni ha chiesto di poter svolgere con partecipazione in videoconferenza dei parlamentari non presenti in sede le «libere audizioni», non riconducibili alla natura delle audizioni informali e dunque, allo stato, non consentite.
  Al riguardo informa che, come chiarito in una lettera del 14 aprile alla Presidente della Commissione d'inchiesta sulle banche, le modalità di partecipazione da remoto stabilite dalla Giunta sono da ritenersi estese anche alle riunioni degli uffici di presidenza degli organismi bicamerali ai quali risultino applicabili le norme del Regolamento della Camera. Con specifico riferimento alle Commissioni d'inchiesta, deve essere però richiamata l'attenzione sul fatto che le riunioni degli Uffici di Presidenza di tali organi costituiscono la sede in cui può essere definita l'organizzazione di attività d'inchiesta da svolgere in regime di piena riservatezza oltre che la sede cui il Regolamento interno affida l'esame di questioni non riconducibili alla programmazione dei lavori: pertanto la Presidenza della Commissione d'inchiesta deve procedere ad una attenta e prudente valutazione, caso per caso, della compatibilità della suddetta modalità di riunione in videoconferenza con le concrete attività e decisioni che si intendono svolgere in sede di Ufficio di Presidenza, al fine di evitare ogni possibile pregiudizio al corretto andamento dei lavori dell'organo.
  Tutto ciò premesso, ricorda che, nella riunione del 31 marzo scorso, era stata avanzata – dal deputato Forciniti – la proposta di istituire, nell'ambito della Giunta, un apposito Comitato ristretto con il compito di svolgere questi approfondimenti. Ritenendo trattarsi di una proposta percorribile, la sottopone alla Giunta: tale Comitato – ove la Giunta concordasse sulla relativa istituzione – potrebbe essere composto da un rappresentante per Gruppo e sarebbe presieduto dal Presidente della Camera; i relativi lavori, comprensivi di audizioni, sarebbero informali. Gli esiti dell'istruttoria compiuta dovrebbero poi essere riversati alla Giunta in sede plenaria.

  Federico FORNARO esprime un giudizio positivo sulla scelta di allestire le tribune dell'Aula e non ha obiezioni sulla Pag. 7ipotesi di allestire anche il Salone del Transatlantico, misura necessaria a garantire la possibilità di compresenza dell'intero plenum dell'Assemblea, pur se si tratta – come dimostra l'esperienza – di un'eventualità eccezionale, posto che le postazioni presenti in aula e nelle tribune dovrebbero risultare ampiamente sufficienti a contenere, nel rispetto delle distanze, i deputati che partecipano ordinariamente alle sedute.
  Quanto alle modalità di partecipazione da remoto individuate dalla Giunta, in via sperimentale e in relazione all'emergenza in corso, nella seduta del 31 marzo, se comprende la ratio della scelta compiuta per le riunioni degli uffici di presidenza e comprende anche l'opportunità di una riflessione circa le riunioni degli uffici di Presidenza delle Commissioni d'inchiesta, ritiene si possa approfondire ulteriormente la distinzione fra audizioni formali, attualmente escluse dalla modalità da remoto, e quelle informali, per le quali invece essa è ammessa. L'esperienza di queste settimane mostra come tale modalità si sia rivelata positiva, alle condizioni stabilite dalla Giunta, e consenta di far aumentare l'attività conoscitiva svolta dalle Commissioni: non comprende però perché – allo stato, al fine di utilizzare la videoconferenza – occorra derubricare ad informali anche audizioni molto importanti, come quelle dei ministri. Al riguardo fa presente che, ad esito della riunione della Conferenza dei Capigruppo di ieri, le Commissioni potranno riprendere, dal mese di maggio, la loro attività ordinaria: vi è però una permanente situazione di grave e oggettiva difficoltà dei collegamenti fra le varie zone del paese – ed in ispecie le isole – e Roma. Ed allora, nel proseguire la sperimentazione, si potrebbe forse assumere un approccio più laico e allargare il campo di applicazione delle modalità da remoto alle audizioni formali, anche con riferimento alle Commissioni d'inchiesta, in presenza dell'unanimità in tal senso negli uffici di presidenza e purché, naturalmente, non si tratti di attività secretate o comunque riservate.

  Roberto FICO, Presidente, ricorda che la disciplina sperimentale stabilita dalla Giunta nella scorsa riunione ha ad oggetto le sole audizioni informali, in quanto attività non assistite dalle medesime forme di pubblicità delle sedute di audizioni formali.

  Simone BALDELLI, quanto all'allestimento ai fini dei lavori dell'Assemblea, oltre delle tribune, anche del Salone del Transatlantico – prospettiva per la quale, pur comprendendone la ratio, personalmente non manifesta particolare entusiasmo – ritiene debba essere stabilita una regola che consenta di definire quali spazi debbano essere occupati con priorità, in particolare chiarendo univocamente se, come egli ha inteso, l'occupazione dei posti in Transatlantico avverrebbe in via del tutto residuale, ossia solo se l'Aula e le tribune risultino in concreto insufficienti.
  Quanto invece alla prospettata istituzione, in questa sede, di un comitato ristretto per svolgere gli approfondimenti richiamati dal Presidente, nutre forti perplessità, non perché in astratto sia scelta procedurale non consentita – si è già fatto in passate legislature, per istruire ampie proposte di riforma del Regolamento, ma peraltro sempre con scarsa fortuna – ma perché ritiene che il tema che si vorrebbe demandare al comitato debba essere trattato dalla Giunta in sede plenaria, peraltro già in sé composta da un numero limitato di deputati, senza costituire sotto-organi: ciò, oltre ad essere coerente con la natura stessa della Giunta, consentirebbe a tutti i membri, e non solo ad alcuni, di prendere parte agli approfondimenti.

  Dopo che Roberto FICO, Presidente, ha fatto presente che i lavori di un comitato ristretto sarebbero assistiti da un regime di informalità che potrebbe agevolarne l'attività, Simone BALDELLI, se può convenire sul fatto che l'informalità dei lavori possa costituire un elemento favorevole, ribadisce comunque che la Giunta in sede plenaria è, a suo avviso, la sede più idonea, anche operando in modo informale, per svolgere l'istruttoria richiesta.Pag. 8
  Richiamando poi la disciplina prospettata dal Presidente per garantire la regolarità delle sedute che si svolgano con dislocazione dei deputati tra l'Aula e il Transatlantico, si sofferma sui compiti dei deputati segretari di presidenza, che ritiene possano essere investiti anche del compito di coadiuvare la Presidenza nel rispetto delle regole di sicurezza stabilite dalla Camera per prevenire la diffusione del contagio.
  Infine, quanto alle attività delle Commissioni con partecipazione di deputati da remoto, osserva che l'esigenza, richiamata dal Presidente, che ciascun deputato abbia cura di verificare la stabilità della connessione internet, non può valere ad escludere che, specie in periodi di sovraccarichi della rete, si possano verificare interruzioni del collegamento anche quando i deputati si colleghino da luoghi dotati, ordinariamente, di una connessione stabile: questa circostanza, a suo avviso, espone a criticità e incertezze lo svolgimento delle attività parlamentari da remoto, che non possono essere trascurate e anzi dovrebbero indurre a molta cautela nella valutazione dei lavori da remoto e prima di prospettarne estensioni. Analogamente, e nello stesso spirito di segnalare le criticità che la partecipazione da remoto può determinare, richiama la circostanza che, ove sia richiesto lo scrutinio segreto in Aula e ove si verifichi che i deputati presenti nelle tribune e in Transatlantico non possano utilizzare a tal fine le loro postazioni di voto, occorrerebbe necessariamente utilizzare metodi di votazione – in particolare quello delle urne e delle palline – che impongono comunque la presenza fisica del deputato in sede.

  Roberto FICO, Presidente, sottolinea come l'allestimento del Salone del Transatlantico, in fase di ultimazione, consentirà in via permanente di garantire a tutti e 630 i deputati la possibilità di partecipare alle sedute della Camera e ne farà comunque un prolungamento dell'Aula e dunque parte della stessa. Quanto alla scelta se dare priorità, una volta esauriti i posti nell'emiciclo, alla collocazione dei deputati nelle tribune, che pure gli risulta essere stata apprezzata dai deputati, o, come gli sembra più funzionale, in Transatlantico, si rimetterà alle decisioni che si potranno concordare nel prosieguo.
  Precisa poi di aver segnalato l'esigenza che i deputati – collegati da remoto in una seduta per la quale sussistano i presupposti per partecipare ai lavori della Commissione con tale modalità – verifichino la stabilità della connessione internet non già perché la Presidenza ritenga che possano in assoluto escludersi fisiologiche e momentanee alterazioni dei collegamenti da remoto, ma per prefigurare, per quanto possibile, le migliori condizioni di svolgimento delle sedute, ben difficilmente assicurabili ove ci si colleghi, ad esempio, mentre si è in viaggio.

  Su richiesta di Simone BALDELLI, Roberto FICO, Presidente, ribadisce che, con riferimento all'allestimento del Salone del Transatlantico, la Presidenza della Camera disporrà di uno schermo per visionare il Transatlantico e che i deputati segretari di Presidenza la coadiuveranno nell'esercizio delle loro funzioni: trattandosi di un vero e proprio prolungamento dell'Aula, nel quale sarà analogamente assicurata la presenza del personale della Camera, il Transatlantico sarà sottoposto allo stesso regime di accessi dell'Aula.

  Roberto GIACHETTI sottolinea come lo sforzo compiuto dalla Presidenza, assistita dagli uffici, sia stato davvero notevole ed abbia così scongiurato una evenienza, quella cioè del voto a distanza, che, al di là dei profili di costituzionalità, sarebbe stata comunque una, a suo avviso da evitare, rottura di una prassi consolidata. Conviene con il collega Fornaro sul fatto che, a regime, superata qualche incertezza iniziale derivante dalle primissime applicazioni di una notevole novità tecnica, il complessivo sistema di dislocazione dei deputati consentirà a ciascuno di essi di partecipare agevolmente ai lavori.
  Ritiene anch'egli che, rispetto alle tribune, pur apprezzabili, appaia più funzionale la collocazione dei deputati nel Transatlantico, Pag. 9da allestire in via permanente, nel quale i deputati dovrebbero trovare posto con priorità, consentendosi l'accesso alle tribune solo ove lo stesso non risulti capiente.
  Quanto alla distinzione fra audizioni informali e formali ai fini della possibilità o meno di partecipazione a distanza dei deputati ai lavori delle Commissioni, si chiede se non possa immaginarsi un ulteriore supplemento di istruttoria per verificare se vi siano le condizioni per estendere anche alle seconde, o ad una parte di esse, la modalità di partecipazione da remoto. Supplemento di approfondimento che è invece assolutamente necessario, a suo avviso, con riferimento alle Commissioni d'inchiesta, anche in relazione allo svolgimento delle riunioni dei relativi uffici di presidenza: si tratta infatti di organi molto delicati, dotati dei poteri d'inchiesta, le cui attività – anche in sede di ufficio di presidenza, a differenza di quanto accade nelle Commissioni permanenti – possono essere soggette a vincoli di riservatezza o segreto, che non sarebbero adeguatamente assicurati dal loro svolgimento in videoconferenza.

  Simona BORDONALI desidera ringraziare preliminarmente la Presidenza per gli sforzi profusi in questo periodo al fine di individuare risposte e soluzioni a problemi e situazioni effettivamente tutt'altro che semplici. Per quanto riguarda la soluzione della dislocazione dei deputati negli spazi strettamente attigui all'Aula nel corso delle sedute dell'Assemblea, ritiene anch'ella che la scelta del Transatlantico risulti complessivamente più praticabile e più funzionale, rispetto anche alla dislocazione nelle tribune sovrastanti l'emiciclo, che certamente offrono, in modo anche suggestivo, ai deputati una visione dell'Aula e non fanno perdere il senso della partecipazione fisica alla seduta, ma che hanno rivelato, in questi giorni – nel complessivo risultato positivo della sperimentazione – qualche piccolo problema, quale quello dell'audio, in forza del quale la soluzione del Transatlantico le appare comunque preferibile. Su quest'aspetto della dislocazione, chiede poi conferma alla Presidenza che i posti assegnati in Aula al suo Gruppo saranno comunque mantenuti e riservati anche con la nuova soluzione logistica, e che siano evitate situazioni nelle quali si applichi – ai fini della presenza in Aula del numero dei deputati consentito – un mero criterio di priorità nell'arrivo in Aula.
  Passando poi al tema della partecipazione a distanza tramite sistema di videoconferenza alle sedute delle Commissioni dedicate ad audizioni informali, si dichiara d'accordo sull'estendere tale modalità anche alle sedute formali, raccomandando tuttavia – alla luce di alcuni disguidi verificatesi nella sua Commissione di appartenenza e nel corso delle audizioni informali svoltesi in Commissione Bilancio durante il recente esame del DEF – che sia invece assicurata la presenza in sede del soggetto audito, così da rendere certo lo svolgimento dell'audizione ed evitare l'insorgere di problemi tecnici che, ove riguardino appunto l'audito, rendono impossibile lo svolgimento dell'attività conoscitiva.
  Per quanto riguarda la proposta di costituzione di un Comitato ristretto all'interno della Giunta per approfondire le tematiche indicate dal Presidente, dichiara di condividere la posizione espressa dal collega Baldelli e quindi di ritenere preferibile svolgere gli approfondimenti in questione in seno al plenum della Giunta.
  Desidera infine rammentare la questione logistica – già sottoposta dai Gruppi all'attenzione della Presidenza della Camera – della difficoltà che i deputati riscontrano ancora per arrivare a Roma, a causa della ridotta disponibilità dei mezzi pubblici di trasporto, solo lievemente aumentata nell'ultimo periodo.

  Roberto FICO, Presidente, assicura la deputata Bordonali che provvederà sollecitamente a contattare la Ministra competente per il seguito dell'esigenza rappresentata.

  Emanuele FIANO, nel ringraziare la Presidenza e gli uffici per il serio lavoro Pag. 10svolto, parte dalla constatazione che la situazione epidemiologica appare in via di stabilizzazione nel Paese, ricordando di aver posto la questione di garantire a tutti i deputati la piena partecipazione alle attività parlamentari nella situazione di emergenza già nella riunione della Giunta del 4 marzo. Svolge quindi alcune osservazioni sul contenuto delle comunicazioni rese dal Presidente, delle quali auspica peraltro, per il futuro, che possano essere preventivamente rese note ai componenti della Giunta, agevolando così il dibattito, anche considerando che esse sovente sono particolarmente articolate. Per quanto riguarda la dislocazione dei posti aggiuntivi ritiene che il Transatlantico costituisca una sede più funzionale rispetto alle tribune, ferma restando comunque l'esigenza di assicurare in maniera permanente postazioni per la totalità dei deputati.
  Condivide poi le riserve avanzate dal collega Giachetti circa l'estensione delle modalità di partecipazione da remoto previste per le Commissioni dalla Giunta nella riunione del 31 marzo scorso anche alle riunioni degli uffici di Presidenza delle Commissioni di inchiesta. Conviene altresì sul riconoscimento dell'applicabilità delle norme in materia di ordine delle sedute anche alle sedute svolte dalle Commissioni mediante videoconferenza e si dichiara quindi favorevole alla costituzione del comitato ristretto prospettata dal Presidente.
  Esulando quindi dai temi sottoposti alla Giunta, e sottolineando in questo ambito l'esigenza di riprendere lo svolgimento degli interventi di fine seduta, richiede chiarimenti in ordine ai criteri adottati al fine di definire gli spazi temporali per le sedute dell'Assemblea, quali la durata massima consecutiva di tre ore e l'intervallo temporale necessario per la sanificazione e il ricambio dell'aria, prospettando l'ipotesi che essi ricevano gli opportuni adattamenti sia in relazione al tipo di sedute che si svolgono (ad esempio quelle relative ad informative, che vedono generalmente la presenza di un numero di deputati più ridotto rispetto a quello delle sedute con votazioni), sia in relazione alla prospettata redistribuzione dei deputati negli spazi attigui all'Aula: ciò anche in considerazione di un periodo particolarmente intenso di lavoro parlamentare previsto per il mese di maggio e che a suo avviso renderà necessario rivedere alcuni aspetti della programmazione.

  Tommaso FOTI si dichiara anch'egli favorevole all'utilizzo in via prioritaria del Transatlantico quale spazio per l'integrazione delle postazioni destinate ai deputati e ciò anche in ragione del fatto che tale scelta logistica faciliterebbe lo svolgimento di una serie di attività, compresa la gestione da parte di ciascun Gruppo delle attività in Aula dei propri componenti.
  Per quanto riguarda la distinzione tra audizioni informali e formali, ricordato il ruolo avuto dalle indagini conoscitive nello sviluppo delle audizioni formali e l'incremento, nella prassi, delle audizioni informali, ritiene che il più rilevante criterio distintivo tra le due categorie risieda nelle tipologie dei soggetti auditi.
  Quanto all'estensione alle attività degli uffici di Presidenza delle Commissioni di inchiesta delle determinazioni assunte dalla Giunta nella scorsa seduta del 31 marzo scorso, esprime un certo disagio rispetto alla decisione assunta in seno alla Commissione d'inchiesta sulle banche di procedere allo svolgimento di riunioni dell'ufficio di Presidenza con la partecipazione da remoto anche quando l'oggetto di tali riunioni non si sia limitato alla predisposizione del calendario, ma abbia riguardato direttamente aspetti di estrema delicatezza e riservatezza dell'attività di inchiesta della stessa Commissione, che, per altri aspetti, peraltro, rischia, a suo avviso, di replicare – nello svolgimento di attività conoscitive, anche in regime di pubblicità via webtv – attività di competenza della Commissione permanente Finanze: auspica quindi prudenza nell'applicazione alle Commissioni di inchiesta di questa modalità di partecipazione.
  Per quanto riguarda la ripresa delle attività delle Commissioni secondo gli standard ordinari, denuncia il rischio che queste finiscano per essere schiacciate in uno spazio totalmente residuale rispetto ai Pag. 11lavori dell'Assemblea: dunque auspica la previsione di fasce orarie giornaliere certe ed adeguate a consentire lo svolgimento non compresso dei lavori delle Commissioni, evitando accavallamenti e intasamenti anche in relazione alla ridotta disponibilità di aule adeguate alle nuove esigenze.

  Roberto FICO, Presidente, tiene a ricordare che la previsione della ripresa delle attività ordinarie delle Commissioni, dunque anche oltre gli ambiti fissati nell'ultimo periodo dell'emergenza in corso, è espressamente stata stabilita in sede di Conferenza dei Capigruppo sul presupposto che le Commissioni procedano agli opportuni coordinamenti organizzativi per consentire lo svolgimento delle rispettive attività nel rispetto delle regole di sicurezza, spalmando la loro attività sull'intero corso della settimana, non limitandosi dunque ai soli giorni centrali. In sede di Conferenza si è altresì convenuto sulla necessità di prevedere tempi certi di svolgimento delle sedute anche al fine di garantire certezze organizzative ai deputati.
  Quanto alle questioni poste dal collega Fiano, fa presente che l'organizzazione dei lavori dell'Assemblea è stata predisposta sulla base delle indicazioni fornite dai Questori che a loro volta si sono avvalsi delle competenze tecnico-scientifiche necessarie per la determinazioni dei tempi disponibili in relazione alle operazioni necessarie a garantire la salubrità degli ambienti interessati dallo svolgimento delle sedute: rassicura il collega Fiano – che ha rinnovato alcune perplessità in tema – che la definizione di tali tempi è già avvenuta tenendo conto della specificità delle diverse sedute in relazione alla diversa presenza dei deputati: ferma restando, allo stato, tale organizzazione, si dichiara peraltro disponibile ad ulteriori approfondimenti, ove necessario.
  Quanto infine agli interventi di fine seduta informa la Giunta che essi potranno essere ammessi nella misura in cui siano compatibili con i tempi di durata massima delle singole partizioni di seduta come previsti dal calendario dei lavori, definiti, come detto, anche in relazione ai tempi necessari per la sanificazione dell'Aula e il ricambio dell'aria.

  Federico FORNARO suggerisce di valutare la possibilità di collocare gli interventi di fine seduta all'inizio della seduta, prima dell'avvio delle discussioni previste dall'ordine del giorno dell'Assemblea.

  Vanessa CATTOI si associa alle preoccupazioni espresse dal collega Fiano, rappresentando l'esigenza di assicurare il pieno funzionamento dell'Istituzione parlamentare e l'integrale esercizio da parte di tutti i deputati delle prerogative di cui sono titolari, anche tenendo conto dei prossimi provvedimenti che saranno sottoposti all'Assemblea, il cui esame richiederà maggiori spazi temporali di seduta.
  Per quanto riguarda altri aspetti emersi nel corso del dibattito, rilevata la necessità di ricorrere al sistema previsto dal Regolamento in alternativa alla modalità elettronica ove si debba procedere con il voto segreto, conferma le difficoltà riscontrate nelle audizioni informali disposte nell'esame del DEF, sicché si associa alla richiesta, già formulata dalla collega Bordonali, di garantire la presenza in sede dell'audito, così da scongiurare l'insorgere di un problema tecnico insuperabile per lo svolgimento delle audizioni stesse. Richiede infine alcuni chiarimenti sull'eventuale estensione ai deputati contagiati dal virus di alcuni aspetti previsti dalla normativa vigente con riferimento ai lavoratori contagiati sui luoghi di lavoro.

  Francesco FORCINITI esprime soddisfazione per il fatto che la Presidenza abbia ritenuto percorribile la proposta, da lui avanzata nella scorsa riunione della Giunta, di istituire un comitato ristretto; ringrazia sentitamente il Presidente per l'equilibrio e la sensibilità dimostrati nella valutazione dei molteplici aspetti in gioco, di cui le diverse decisioni assunte realizzano un perfetto bilanciamento.
  L'adozione infatti delle misure logistico-organizzative idonee a consentire la Pag. 12partecipazione pressoché integrale dei deputati alle sedute dell'Assemblea, unitamente alla scelta di procedere agli approfondimenti necessari in una sede ristretta ed informale per possibili evoluzioni delle interpretazioni del dettato costituzionale e regolamentare, senza pericolose fughe in avanti ma senza nemmeno chiusure pregiudiziali, sono dunque, a suo avviso, un perfetto dosaggio di interventi idonei ad affrontare la difficile situazione che la diffusione del virus ha prodotto anche sull'attività del Parlamento. La scelta poi di una sede ristretta e informale potrà consentire una maggiore snellezza delle riunioni, con l'eventuale partecipazione a distanza, consentendo i molteplici approfondimenti necessari per una tematica così delicata, nell'auspicio che i risultati cui si perverrà potranno andare a costituire un arricchimento del nostro apparato normativo, senza essere dettati dal permanere della necessità di fronteggiare l'epidemia.

  Simone BALDELLI, dopo aver rammentato al collega Forciniti che sulla proposta di istituire una sede ristretta per effettuare gli approfondimenti richiesti si sono pronunciati in senso contrario due Gruppi di opposizione, pone alcune questioni che a suo giudizio presentano aspetti problematici rispetto ai diversi temi oggi oggetto di discussione: tali questioni vanno da aspetti di carattere logistico relativi, in particolare, alla dislocazione numerica dei deputati in Aula, in tribuna e nel Transatlantico (anche in relazione alla funzione cui quest'ultima Sala è stata finora adibita nella vita parlamentare), ad aspetti più propriamente attinenti allo svolgimento delle attività parlamentari e alla loro programmazione, invitando al riguardo il Presidente, anche alla luce di quanto accaduto nelle ultime sedute, a voler segnalare al Governo l'opportunità che non vi siano disguidi nei lavori parlamentari a causa di ritardi negli adempimenti di natura tecnica di competenza governativa, quali la presentazione delle relazioni tecniche necessarie per la quantificazione degli oneri recati da un provvedimento. Nell'esprimere poi il suo personale apprezzamento per il modo in cui il Presidente ha affermato la piena operatività del Parlamento nei momenti in cui era maggiormente diffusa la falsa vulgata che lo voleva invece chiuso, gli rivolge un invito a modulare i lavori parlamentari prevedendo lo svolgimento di sedute in una linea di costante operatività senza eccessive frammentazioni, assicurando il più proficuo utilizzo delle ore di seduta per lo svolgimento dell'attività legislativa e dislocando le altre attività – come il question time e le informative urgenti – in modo equilibrato nel corso della settimana, così da poter rassicurare l'opinione pubblica nazionale sulla piena capacità di risposta del Parlamento alle drammatiche vicende che hanno investito il Paese.

  Roberto FICO, Presidente, fornisce le indicazioni sulla ripartizione dei posti disponibili per i deputati in Assemblea, ossia complessivamente 339 in Aula, 170 nelle tribune e 120 nel Salone del Transatlantico. Quanto ai criteri da seguire ai fini della collocazione dei deputati in tali postazioni, ed in particolare all'ordine di priorità con il quale procedervi, ferme restando le decisioni che saranno assunte nelle sedi competenti, nel dibattito è emersa da parte di diversi colleghi una preferenza per il Transatlantico, ipotesi che anch'egli ritiene preferibile, rispetto alle tribune, alle quali quindi i deputati dovrebbero accedere solo nel caso in cui sia stata raggiunta la capienza massima del Transatlantico: al riguardo, per completezza, assicura che l'istruttoria compiuta ai fini dell'allestimento del Transatlantico ha compreso anche gli aspetti delle vie di fuga e dell'accessibilità per i disabili.
  Ritiene che il risultato così raggiunto, quello cioè di consentire a tutti e 630 i deputati di partecipare pienamente all'attività della Camera, consenta ora alla Giunta di affrontare con responsabilità e con la dovuta ponderazione e approfondimento, dunque senza fretta e senza fughe in avanti, la riflessione e il confronto sulle regole da applicare nelle fasi di emergenza, studiando attentamente i diversi Pag. 13profili costituzionali e regolamentari coinvolti, al fine di poter disporre degli strumenti necessari per affrontare eventuali future situazioni di emergenza, che non si esauriscono certo nella sola questione della partecipazione a distanza ai lavori parlamentari. Poiché ne è stata fatta espressa richiesta, non ha difficoltà a mantenere questo approfondimento – che con questa riunione si intende dunque avviato – in sede di Giunta plenaria, ma in sede informale, al fine di assicurare a tutti i componenti dell'organo la possibilità di parteciparvi.

  La seduta termina alle 15.35.